
Roma, 4 gennaio 2023 – Nel 2022 la Marina Militare ha assicurato una costante attività di presenza e sorveglianza delle linee di comunicazione via mare, la deterrenza e il contrasto alle attività illecite, nella contezza della centralità della dimensione marittima per la sicurezza e la difesa degli interessi nazionali.
L’operazione nazionale “Mediterraneo Sicuro” ha coinvolto giornalmente fino a 6 unità tra navi e sommergibili, col supporto di unità della Brigata Marina San Marco, incursori e palombari, elicotteri dell’Aviazione Navale e aerei da pattugliamento marittimo dell’Aeronautica Militare che imbarcano equipaggi misti Marina e Aeronautica.

La Marina è stata continuativamente impegnata ad assicurare i propri compiti di “Vigilanza marittima” e di “Vigilanza pesca”, a tutela degli interessi nazionali e per pattugliare e sorvegliare l’istituenda zona economica esclusiva nazionale, e la bonifica dagli ordigni esplosivi in mare lungo gli oltre 8.000 km di coste.
A ciò si associa la necessità di proteggere le infrastrutture strategiche nazionali, che ha richiesto l’avvio dell’operazione “Fondali Sicuri”, rivolta alla protezione di gasdotti e cavidotti di vitale importanza per il nostro Paese – quali il “Transmed” che convoglia a Mazara del Vallo il gas algerino, il “Greenstream” libico e il “TAP” che porta il gas azero in Puglia – senza dimenticare i cavi internet che attraversano il Mediterraneo. Proprio per l’importanza della dimensione sottomarina alla Marina Militare è stato affidato il compito di guidare il costituendo polo nazionale della subacquea.




Sulla scia della cooperazione avviata tra le Marine alleate in grado di generare Gruppi “portaerei” (Italia, Francia, Regno Unito e USA), sono state svolte esercitazioni congiunte con i Gruppi Portaerei di USA (Truman, Bush) e Francia (Charles de Gaulle) in transito nel Mediterraneo; in tal senso viaggia sempre più spedita la roadmap per l’Initial Operational Capability (IOC) della portaerei Cavour: sono diventati 3 gli F35-B a bordo.
Di rilievo l’impegno nelle missioni nazionali e internazionali Joint e Joint – Combined condotte dallo Stato Maggiore della Difesa (SMD) per il tramite del Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), tra queste la missione “EMASoH” nel Golfo Persico, l’operazione “Atalanta” per il contrasto alla pirateria nell’Oceano Indiano, l’operazione europea “Irini” nel Mediterraneo e la Multinational Force and Observers (MFO) nel Mar Rosso. Inoltre la Marina ha operato nel Golfo di Guinea con l’operazione “Gabinia”, volta a garantire la vigilanza e la protezione degli interessi nazionali, nonché a sviluppare attività di cooperazione con le Marine partner e alleate presenti nella regione.
Il costante dialogo con le Marine estere quest’anno ha avuto il suo apice nel Simposio di Venezia, giunto alla 13ª edizione, che ha assunto carattere trans-regionale includendo tutto il cluster marittimo internazionale.
Significativo nel settore della ricerca scientifica l’impegno di nave Alliance che ha raggiunto per due volte il limite dei ghiacci nell’Artico.

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Fonte e immagini: Stato Maggiore della Difesa
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