Archivi categoria: Brigata Paracadutisti Folgore

UNIFIL: donazione di Italbatt per i giovani e lo sport

Paracadutisti del contingente di Italbatt effettuano una donazione di materiale sportivo ad una società sportiva locale

Shama, 19 maggio 2023 – La Task Force italiana (ITALBATT), su base 187° reggimento paracadutisti “Folgore”, inquadrata nella Joint Task Force Lebanon (JTF-L) – Sector West (SW) di UNIFIL ha effettuato una donazione di abbigliamento tecnico e calcistico in favore della comunità di Al Qualy’ah.

Le forniture provengono dall’Unione Sportiva Grosseto 1912, grazie alla collaborazione tra il presidente Giovanni Lanioni e il reggimento Savoia Cavalleria 3°, presso il quale il materiale è stato raccolto prima della partenza dei paracadutisti per il teatro libanese.

II colonnello Dario Paduano, comandante di ITALBATT, ha voluto ringraziare il sindaco Mohamed Shimali, per il fattivo impegno nel supportare i giovani della comunità, “lo sport rappresenta per i giovani un’occasione di crescita e condivisione di valori, tra cui il rispetto, la solidarietà, l’inclusivita’, il sacrificio e lo spirito di squadra. Sono tra quei valori – ha detto – che motivano gli uomini e le donne della Task Force nell’assolvimento della missione di UNIFIL”.

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Il contingente italiano in Libano ha la responsabilità del settore ovest di UNIFIL (JTF-L Sector West), guidato dal generale di Brigata Roberto Vergori, in cui operano circa 3.800 Caschi Blu di 17 dei 48 Paesi contributori alla missione dell’ONU.

L’Italia assicura, inoltre, la mobilità aerea e capacità di operare dalla terza dimensione con gli assetti ad ala rotante dell’Aviazione dell’Esercito, personale di staff all’interno del Comando della missione ed altre componenti specialistiche delle Forze Armate, che garantiscono la complementarietà operativa necessaria all’assolvimento dei compiti principali: monitorare la cessazione delle ostilità, assistere le Forze Armate libanesi nel controllo del territorio e nell’esercizio della sovranità e contribuire al supporto della popolazione civile.

Le attività svolte in Teatro Operativo sono condotte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), che è l’alto Comando della Difesa deputato alla pianificazione, coordinazione e direzione delle operazioni militari, delle esercitazioni interforze nazionali e multinazionali e delle attività a loro connesse.

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Fonte e immagini: UNIFIL Sector WEST


Esercito, conclusa l’esercitazione “Mangusta 22”, la bgt paracadutisti “Folgore”in addestramento tra Siena, Pistoia e Monte Romano 

Roma, 29 dicembre 2022 – Si è conclusa, nei giorni scorsi, l’esercitazione “Mangusta 22”, attività che la brigata paracadutisti “Folgore” ha condotto tra Siena, Pistoia e il poligono di Monte Romano (VT).

L’esercitazione, svolta simulando un contesto operativo tipico, ha avuto lo scopo di addestrare i paracadutisti nella pianificazione, preparazione e condotta di un’operazione avio-portata, volta a disarticolare il dispositivo nemico creando le condizioni favorevoli per lo sviluppo della manovra delle forze amiche.

La brigata “Folgore” ha addestrato in questo contesto le proprie unità nella condotta di azioni specifiche di interdizione d’area, al fine di neutralizzare obiettivi remunerativi e contrastare lo sviluppo della manovra logistica nonché l’esercizio della funzione di comando e controllo dell’avversario.

Particolare rilevanza è stata altresì attribuita al conseguimento di obiettivi addestrativi connessi alla ricerca informativa, alla difesa delle retrovie, al mantenimento della sicurezza delle linee di comunicazione ed al consolidamento dell’interoperabilità nell’ambito della manovra.

All’esercitazione hanno partecipato anche unità del 66° reggimento fanteria aeromobile “Trieste”, del 33° reggimento Electronic Warfare, del 1° reggimento carabinieri paracadutisti “Tuscania”, nonché assetti CH-47 e A-129 del 1° reggimento Aviazione dell’Esercito “Antares” e UAV (Unmanned Aerial Vehicle) del 41° reggimento “Cordenons”.

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Fonte e immagini: COMFOP Nord


La brigata “Folgore” in addestramento, il comandante COMFOP Nord generale Salvatore Camporeale visita le unità impegnate a Monte Romano

Verifica addestrativa alla presenza del comandante delle Forze Operative Nord per la grande unità da combattimento a Monte Romano

Monte Romano, 20 dicembre 2022 – Il comandante delle Forze Operative Nord, generale di corpo d’armata Salvatore Camporeale, ha visitato le unità della brigata paracadutisti “Folgore” impegnate, presso il poligono di Monte Romano, in un ciclo di esercitazioni per testare le capacità di pianificazione, preparazione e condotta di attività tattiche militari in scenari “ad ampio spettro”, da quelli di mantenimento della pace e di supporto alle Forze Armate di Nazioni ospitanti a quelli ad alta intensità.

La progressione addestrativa ha consentito di validare le capacità di comando e controllo della Grande Unità, impiegando in maniera sincronizzata assetti diversificati dei reparti dipendenti e di altre peculiari componenti dell’Esercito, in grado di esprimere un ventaglio di competenze specifi-che che garantiscono la massima flessibilità e complementarietà operativa allo strumento terrestre.

In tale contesto, sono state altresì consolidate le capacità dei reparti della “Folgore” di operare in qualsiasi scenario operativo, anche non permissivo, nonché in risposta a minacce con crescente li-vello di pericolosità, valorizzando la sinergia tra le componenti Combat, Combat Support e Combat Service Support.

Oltre alle unità della brigata paracadutisti “Folgore, hanno preso parte alle attività addestrative an-che assetti del comando per la Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’Esercito, del Comando Aviazione dell’Esercito, della Brigata Informazioni Tattiche, del 7° reggimento trasmissioni, dell’87° RCST “Friuli” e del Multinational Cimic Group.

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Fonte e immagini: CMFOP Nord (sito Esercito)


Esercito, conclusa l’esercitazione Steel Forge 22, il 183° rgt paracadutisti “Nembo” in addestramento per l’esigenza LRF

Esercitazione a fuoco per i paracadutisti del 183° “Nembo”

Tiro con pistola beretta 92

Carpegna (Pesaro Urbino), 4 novembre 2022 – L’esercitazione “Steel Forge 22”, svolta svolta nel poligono militare di Carpegna (Pesaro Urbino) dal 183° reggimento paracadutisti “Nembo” ed inserita nel ciclo addestrativo dell’unità quale pedina della Land Reserve Force (LRF) ad elevata prontezza operativa, si è conclusa nei giorni scorsi.

Trecento paracadutisti del 183° durante l’esercitazione hanno condotto specifiche attività tattiche a livello squadra, in scenari tipici delle operazioni avioportate, mirate al consolidamento delle procedure tecnico-tattiche volte ad incrementare l’efficacia delle azioni a fuoco. 

Sono state, inoltre, testate le capacità di sopravvivenza sul campo di battaglia, attraverso lo svolgimento di sessioni di MCM (Metodo di Combattimento Militare) e di esercizi mirati a valutare le capacità di operare in ambiente caratterizzato da minaccia CBRN (Chimica, Biologica, Radiologica, Nucleare).

L’esercitazione “Steel Forge 22” rientra fra le attività addestrative sviluppate dalla Brigata paracadutisti “Folgore”, finalizzate ad assicurare la capacità di risposta e di intervento immediato a situazioni di crisi ed emergenza, che richiedono di proiettare, in tempi ridotti, assetti in grado di operare in tutti gli ambiti di confronto. 

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Fonte e immagini: 183° Rgt. Par. “NEMBO”

Classificazione: 1 su 5.


Esercito, concluso corso esploratore paracadutista, 26 nuovi esploratori per la Brigata Paracadutisti “Folgore”

Ventisei paracadutisti, tra sottufficiali, graduati e volontari, hanno concluso il 6° corso per “Esploratore Paracadutista” presso il Centro Addestramento Paracadutismo (CAPAR) di Pisa.

Attività con battello pneumatico

Pisa, 10 settembre 2022 – I 26 partecipanti al corso per Esploratori Paracadutisti hanno superato fasi formative a difficoltà crescente nell’arco di otto settimane, che sono state precedute da una severa selezione degli aspiranti. Il massimo realismo, è stato il fattore predominante del corso, per riprodurre gli scenari di complessità e difficoltà d’impiego operativo, nei quali i dispositivi operatori della “Folgore” sono chiamati a pianificare, preparare e condurre le attività tattiche tipiche della funzione Reconnaissance, Surveillance and Target Acquisition (RSTA), nell’ambito di un’Operazione di Ingresso Forzato (Joint Forcible Entry Operation).

La componente da ricognizione svolge un ruolo imprescindibile, quale parte integrante della “Forza Avanzata”, nell’ambito di operazioni avioportate eseguite in territori morfologicamente difficoltosi o negati da forze ostili (Anti Access Area Denial – A2/AD) per la conquista e successiva occupazione di una posizione solida e sicura al fine di costituire una testa di aviosbarco e condurre una o più operazioni successive.

Il corso per Esploratori Paracadutisti, è solo uno dei primi passi formativi per il raggiungimento di una capacità specialistica “di nicchia”, da sviluppare con il conseguimento di altre qualifiche e abilitazioni presso il CAPAR (come il corso di paracadutismo ad apertura comandata con la tecnica HALO/HAHO con e senza ossigeno) e presso altri enti di formazione specialistici (sopravvivenza e resistenza agli interrogatori, riconoscimento mezzi, corsi ambientali, ecc.)

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La brigata paracadutisti “Folgore” è tra gli strumenti a disposizione dell’Esercito per assicurare la capacità di risposta e intervento immediato a situazioni di crisi ed emergenza, che richiedono di proiettare, in tempi ridotti, importanti dispositivi in grado di operare in tutti gli ambiti di confronto.

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Fonte e immagini: Brigata Paracadutisti Folgore


NATO: la Difesa partecipa alla Swifts Response 2022 con oltre 500 paracadutisti della Folgore

Macedonia del Nord , 17 maggio 2022 – Dal 6 al 20 maggio oltre 500 paracadutisti della Brigata “Folgore”  dell’Esercito Italiano, oltre ad assetti aerei della Marina Militare e dell’Aeronautica Militare, sono impiegati in Macedonia del Nord nell’esercitazione multinazionale “SWIFT RESPONSE 2022” (SR22).

La brigata “Folgore” partecipa annualmente, di norma con unità del livello complesso minore (circa 200 unità), alla pianificazione e condotta di operazioni di Ingresso Forzato (c.d. Joint Forcible Entry Operations – JFEOs), congiuntamente alle aviotruppe dei principali Paesi dell’Alleanza Atlantica e dei paesi partner (c.d. “Airborne Community”), quali forze ad elevatissima prontezza e rapidità di schieramento, capaci di operare non solo nei tre ambienti operativi classici (air, land, maritime), ma anche nei due emergenti ambiti di confronto (cyber e spazio). 

Le JFEO, in particolare, sono operazioni eseguite in territorio potenzialmente ostile, sfruttando la terza dimensione e proiettando forze, con brevissimo preavviso, per la conquista e successiva occupazione di una posizione solida e sicura, allo scopo di condurre una o più operazioni successive.

Quest’anno la SR22 ha previsto l’esecuzione di cinque JFEO in 4 nazioni diverse, in un’area che va dal Circolo Polare Artico, ai Paesi Baltici fino ai Balcani. 

La brigata “Folgore” ha partecipato con un gruppo tattico pluriarma, interamente aviolanciato e costituito da tutte le componenti della Grande Unità da combattimento (combat, combat support e combat service support), del 187° reggimento Folgore, 183° reggimento Nembo, 186° reggimento Folgore, 185° reggimento artiglieria paracadutista Folgore, 8° reggimento genio guastatoriparacadutisti Folgore e trasmettitori del reparto comando.

Lo sviluppo della manovra assegnata al Gruppo Tattico italiano è stato sostenuto dagli assetti del Reggimento Logistico e dalla compagnia avio rifornimenti della “Folgore”, che ha effettuato il lancio di materiali, armamento e viveri per assicurare le risorse operative necessarie per la condotta di un’ampia gamma di attività tattiche offensive e abilitanti, incluso il superamento di un corso d’acqua (“river crossing operation”).

Dopo una fase concettuale e di pianificazione sviluppata congiuntamente ai paracadutisti dei Paesi Alleati, le unità esploranti della “Folgore” hanno eseguito un aviolancio con la tecnica della caduta libera ad alta quota e la navigazione “a paracadute aperto” nell’area dell’esercitazione, per assolvere compiti di ricerca e ricognizione delle zone di lancio e delle aree obiettivo ed assicurare un flusso informativo costante e puntuale per aggiornare la situazione operativa. 

Successivamente, imbarcate su un C130J della 46ª brigata aerea dell’Aeronautica Militare e tre C130J della US Air Force decollati dall’aeroporto militare di Pisa e dalla stazione aeromobili della Marina Militare di Grottaglie (Taranto), tutte le forze sono state aviolanciate con il compito di occupare, espandere e consolidare la testa di aviosbarco, quale condizione indispensabile per l’afflusso delle follow-on forces

Nelle diverse fasi dell’azione, i paracadutisti italiani hanno effettuato “attività di scavalcamento” del 2nd para battalion dell’Esercito britannico e hanno impiegato gli elicotteri della Royal Air Force britannica per l’azione sugli obiettivi in profondità.

Durante la fase di trasporto aereo dall’Italia e di aviolancio in Macedonia, i velivoli sono stati scortati da due caccia Eurofighter del 37° stormo dell’Aeronautica Militare e da due AV-8B II plus della Marina Militare, decollati dalla portaerei Cavour. 

Gli stessi aerei d’attacco hanno garantito la sicurezza dell’area effettuando Close Air Support (CAS), tramite la guida dei nuclei Joint Terminal Attack Controller (JTAC) in organico alla Brigata paracadutisti “Folgore”.

La “Folgore” è la grande unità da combattimento con capacità specialistica dell’Esercito Italiano, in grado di esprime capacità operative efficaci, versatili e full spectrum, secondo il principio della massima integrazione inter-arma, interforze e interoperabilità multinazionale.


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Fonte e immagini
: Brigata Paracadutisti Folgore


Conclusa l’esercitazione “Dagger Guard” con paracadutisti della “Folgore” e della 173 Airborne Brigade

Il 186° reggimento paracadutisti “Folgore” si è addestrato con il 54th Brigade Engineer Battalion (BEB) della 173rd Infantry Brigade Combat Team (Airborne).

Dandolo (PN), 15 febbraio 2022 – Esercitazioni senza sosta per i paracadutisti della Folgore, che hanno appena terminato una delle attività addestrative finalizzate a implementare e migliorare l’integrazione e l’interoperabilità con la 173rd Infantry Brigade Combat Team – Airborne (IBCT-A), di stanza a Vicenza.

Un plotone paracadutisti della Permanent Training Company del 186° reggimento paracadutisti “Folgore”, in particolare, è stato inquadrato in un complesso del 54th BEB della 173 IBCT(A), con il compito di eseguire una Joint Forcible Entry Operation (JFEO) sulla zona lancio FRIDA di Maniago.

L’esercitazione Dagger Guard ha focalizzato l’addestramento sulle capacità di infiltrazione tramite aviolancio, un’abilità imprescindibile per soddisfare il requisito di tempestività d’impiego, rapidità di proiezione e profondità di penetrazione, con la priorità di mantenere le potenzialità peculiari delle aviotruppe e la condotta delle attività addestrative disposte dal Comando Forze Operative Nord.

L’obiettivo delle attività esercitative è stato di far conseguire e mantenere la massima capacità operativa alle unità dipendenti, per essere prontamente impiegabili in ambienti operativi ad alta intensità e sviluppare i livelli di interoperabilità e integrazione degli assetti Combat e Combat Support  con assetti analoghi dei principali Paesi dell’Alleanza Atlantica e dei Paesi Partner (c.d. “Airborne Community”).

L’esercitazione condotta in un’area addestrativa diversa da quelle normalmente utilizzate, ha consentito di fornire all’attività il massimo realismo e di far accrescere e mantenere i livelli di prontezza operativa delle minori unità, verificando e implementando le procedure tecnico-tattiche e d’impiego della Brigata “Folgore”. 

Per le sue caratteristiche di dinamicità, flessibilità e prontezza operativa, la Brigata paracadutisti “Folgore” è tra gli strumenti a disposizione dell’Esercito per assicurare la capacità di risposta immediata della Difesa per far fronte, con tempestività, a situazioni di crisi e ad esigenze che richiedono di impiegare forze anche in località difficilmente raggiungibili. 

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Fonte
: Brigata paracadutisti Folgore
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Folgore, esercitazione Wrangler 22 per oltre 400 paracadutisti a Monte Romano

Attività addestrativa per testare le capacità e le potenzialità nel condurre operazioni ad alta intensità da parte degli assetti delle Permanent Training Company della “Folgore”

Monte Romano (VT), 8 febbraio 2022 – Oltre 400 i paracadutisti impegnati nelle scorse settimane nell’ambito dell’esercitazione “Wrangler 22”, presso l’area addestrativa di Monte Romano (VT), che ha interessato un “complesso minore pluriarma a seguito di aviolancio”, su base compagnia addestrativa (Permanent Training Company) del 183° reggimento paracadutisti “Nembo”, rinforzato da un plotone blindo pesanti del reggimento Savoia Cavalleria (3°), assetti dell’8° reggimento genio guastatori paracadutisti e una sezione del 185° reggimento artiglieria paracadutisti.

L’esercitazione è stata pianificata, preparata e condotta quale attività addestrativa di specialità orientata al warfighting, come disposto dal Comando Forze Operative Nord, secondo i lineamenti d’impiego tipici delle aviotruppe e, al fine di consolidare le capacità di combattimento delle unità della Brigata paracadutisti “Folgore” per essere prontamente impiegabili in operazioni full spectrum, conseguendo una concreta e solida integrazione tra unità Combat, Combat Support (CS) e Combat Service Support (CSS), sin dalla fase di pianificazione.

L’esercitazione rientra nel più ampio obiettivo di addestrare i paracadutisti alla condotta di operazioni avioportate, anche alla luce dell’aggiornamento dottrinale di riferimento, in particolare delle cosiddette operazioni di ingresso forzato (Joint Forcible Entry Operations), eseguite anche in territorio ostile per la conquista e successiva occupazione di una posizione solida e sicura (lodgement), al fine di condurre una o più operazioni successive. In queste operazioni l’aliquota di ingresso iniziale (Initial Entry Forces) ha il compito di favorire e proteggere l’arrivo dell’aliquota successiva (Follow-on Forces), la quale interviene per sostituire e/o espandere le posizioni occupate dall’aliquota di ingresso iniziale e/o proseguire le operazioni.

Ad un’accurata fase di pianificazione, sono seguite le prove parziali e il ROC Drill (Rehearsal Of Concept – terrain model) a cura dei comandanti del dispositivo pluriarma, al fine di raggiungere la massima sincronizzazione e capacità di coordinamento, a premessa della fase condotta finalizzata alla creazione di una testa di aviosbarco. Il sostegno logistico alla Forza di aviosbarco durante la fase di condotta è stato assicurato con aviolanci di “carichi” da parte della componente di aviorifornimento della Brigata “Folgore”, che costituisce una pedina operativa fondamentale dall’alto valore strategico, oltre che assetto essenziale per la sostenibilità di un’operazione avioportata.

Il complesso minore pluriarma, inoltre, ha integrato al suo interno capacità specifiche quali tiratori scelti, JTAC, JFST e soccorritori militari, al fine di massimizzare l’opportunità addestrativa in un’ottica combined arms. Le componenti a tiro curvo, seppur impiegate “in bianco”, hanno sfruttato l’evento addestrativo per implementare le procedure di cooperazione arma base e artiglieria, in preparazione di uno specifico evento addestrativo che nel futuro prossimo coinvolgerà tutte le componenti di supporto alla manovra della Grande Unità da combattimento.

Fire position dei tiratori scelti

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Fonte e immagini
: Brigata paracadutisti Folgore
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Il comandante COMFOPNORD in visita al 185° reggimento Folgore

I “Diavoli Gialli” sono da poco rientrati dall’impiego in operazioni all’estero

Bracciano (RM), 3 febbraio 2022 – Il comandante delle Forze Operative Nord, generale di corpo d’armata Roberto Perretti, ha incontrato, presso la caserma “Romano” di Bracciano, i “Diavoli Gialli” del 185° reggimento artiglieria paracadutisti “Folgore”, recentemente rientrati in Patria al termine del mandato semestrale che li ha visti impiegati nell’operazione NATO “Joint Enterprise”, in Kosovo.

Illustrate le capacità e le potenzialità nel condurre operazioni ad alta intensità da parte dell’assetto individuato quale Permanent Training Company.

L’evento, svolto alla presenza del comandante della brigata paracadutisti “Folgore”, generale di brigata Roberto Vergori, nel pieno rispetto delle norme per il contenimento del contagio da Covid-19, ha rappresentato l’occasione per il comandante di reggimento, colonnello Andrea Bertazzo, per illustrare al generale Perretti le capacità e le potenzialità dell’unità, unitamente agli aspetti connessi all’addestramento. In particolare, sono state illustrate le capacità di condurre operazioni ad alta intensità da parte dell’assetto individuato quale Permanent Training Company (PTC).

Il progetto della PTC, avviato nel corso del 2020 dal comando delle Forze Operative Nord, ha lo scopo di addestrare con continuità le unità organiche di livello compagnia/squadrone/batteria presenti nell’ambito dei reggimenti di ciascuna brigata.
Altri temi affrontati sono stati lo sviluppo delle capacità di leadership, fino ai minori livelli di comando, l’alimentazione dell’unità e la formazione specialistica del personale, al fine di consolidarne la crescita professionale, il tutto senza prescindere dalle azioni finalizzate al miglioramento delle infrastrutture presenti nel sedime stanziale di Bracciano.

Il 185° reggimento artiglieria paracadutisti “Folgore”, ricostituito il 1° luglio 2013 nella sede di Bracciano, da allora è stato impiegato con propri assetti in diversi mandati nell’ambito dell’operazione “Strade Sicure”, in Patria, e, all’estero, nelle operazioni “Prima Parthica” in Iraq, “Leonte” in Libano, ISAF e RSM in Afghanistan, EUTM in Somalia e Mali, MIASIT in Libia e “Joint Enterprise” in Kosovo.

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Fonte e immagini
: Brigata Paracadutisti Folgore
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Folgore, esercitazione per aviolancio di carichi con sistema JPADS

La navigazione a paracadute aperto con il sistema GPS

Roma, 29 gennaio 2022 – La compagnia aviorifornimenti della “Folgore”, in cooperazione con la 46^ brigata aerea di Pisa, ha effettuato nei giorni scorsi, un’attività di aviolancio di materiali avvalendosi del Joint Precision Airdrop System (JPADS). Il sistema JPADS permette di aviolanciare un carico di materiali a quote comprese fra i 5.000 i 24.500 ft di navigazione per raggiungere le zone di atterraggio, fino ad una distanza di 25 chilometri dal punto di lancio, con una accuratezza di meno di 150 metri di errore dal punto di impatto desiderato, impiegando un sistema autonomo di guida GPS ed un paracadute a profilo alare di circa 1.020 ft².

L’addestramento, svolto della compagnia aviorifornimenti della brigata paracadutisti “Folgore” dell’Esercito, che prosegue tuttora, è svolto nell’ambito delle attività addestrative di specialità disposte dal Comando Forze Operative Nord, e serve a far conseguire e mantenere alle unità dipendenti la massima capacità operativa per essere prontamente impiegabili in ambienti operativi anche ad alta intensità. 

L’attività di aviorifornimento è imprescindibile per le operazioni delle aviotruppe ed assume una fondamentale importanza nell’ambito della logistica terrestre e interforze, in ogni scenario in cui si operi in un quadro di sicurezza areale scarsamente garantito. L’aviorifornimento, che a volte è l’unica via percorribile a favore di aree e popolazioni colpite da disastri naturali, è inteso come l’insieme delle attività, che sfrutta la terza dimensione, per mettere a disposizione delle forze le risorse materiali nei tempi, luoghi e quantitativi idonei ad assicurare le capacità necessarie per la condotta delle operazioni.


Dopo i primi test ed i primi aviolanci iniziati nel 2010, il sistema JPADS è stato impiegato in Afghanistan per rifornire, via aerea, le basi dislocate in siti più avanzati ed isolati.

La compagnia aviorifornimenti, inquadrata nella Brigata Paracadutisti “Folgore”, è in grado di fornire il supporto per il condizionamento di materiali e mezzi in appositi contenitori e/o su specifiche piattaforme, per essere successivamente aviolanciati da un vettore ad ala fissa e/o rotante. Gli aviorifornitori dell’Esercito sono una pedina fondamentale delle capacità della Difesa, in grado di esprimere un supporto tecnico di alta valenza operativa interforze. 

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Fonte e immagini
: Brigata paracadutisti Folgore
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