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Libano, cambio al comando del contingente italiano di UNIFIL, la bgt alpina “Taurinense” è subentrata alla bgt Sassari

Shama (Libano), 4 febbraio 2021 – Cambio al comando dell’operazione “Leonte” nell’ambito della missione UNIFIL. La brigata alpina “Taurinense” è subentrata alla brigata Sassari, con il passaggio di consegne tra il comandante della “Sassari”, generale di brigata Andrea Di Stasio, e il comandante della “Taurinense”, generale di brigata Davide Scalabrin.
La cerimonia si è svolta nella base “Millevoi” di Shama nel corso di una cerimonia presieduta dal capo missione e comandante di UNIFIL, generale di divisione Stefano Del Col, con la partecipazione dell’ambasciatrice d’Italia in Libano Nicoletta Bombardiere, del capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Salvatore Farina, e di autorità civili e militari libanesi.
La missione UNIFIL è la Forza di interposizione delle Nazioni Unite schierata nel Libano del Sud.

Il generale Salvatore Farina, dopo aver portato alle autorità presenti il saluto del Ministro della Difesa Lorenzo Guerini, e del capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli, nel suo intervento ha tracciato un bilancio dei sei mesi di mandato del contingente multinazionale a guida Brigata “Sassari”, elogiandone “L’eccezionale lavoro svolto per il conseguimento degli obiettivi nel corso della missione che, nonostante il COVID, è stata assolta al meglio, fornendo assistenza e sostegno alle forze armate e al popolo libanese” e sottolineando lo storico legame tra l’Italia  e il Libano, “al quale, con fierezza, siamo legati sin dai tempi della prima missione di pace istituita nel 1978”.

Il capo di Stato Maggiore dell’Esercito ha poi evidenziato “L’efficacia dell’intervento negli attimi immediatamente successivi alla tragica esplosione al porto di Beirut del 4 agosto”, quando un convoglio del contingente italiano, in coordinazione con il Comando Operativo di vertice Interforze , è entrato a Beirut per soccorrere il personale italiano e delle Nazioni Unite e, in un secondo momento, per supportare le forze armate libanesi nelle operazioni di pulizia e di rimozione delle macerie accumulatesi nell’area del porto e in altre zone della capitale. Il generale Farina, inoltre, ha posto l’accento sull’importanza del lavoro svolto al fianco delle Forze Armate libanesi (LAF). “Se tutti insieme, peacekeepers dell’Onu e Forze Armate libanesi, continueranno a lavorare insieme, potranno vincere ogni sfida per assicurare pace, stabilità e progresso a questo meraviglioso paese”. Il capo di SME si è poi rivolto gli alpini della “Taurinense”, esortandoli a proseguire sul solco tracciato dai precedenti contingenti e a dare prova della peculiarità della via italiana nelle operazioni di peacekeeping, “condotte con equilibrio, professionalità, imparzialità, diplomazia, efficacia, credibilità e rispetto. Il consolidato successo della missione UNIFIL”, ha concluso Farina, “lo si deve alla dedizione, al sacrificio, al senso del dovere e della responsabilità di ciascun peacekeeper, ma soprattutto alla straordinaria capacità di dialogo e di interazione dei militari italiani con tutte le componenti della società presenti nel variegato mosaico libanese”. Apprezzamento e gratitudine agli uomini e alle donne del settore Ovest di UNIFIL per i “risultati ottenuti sul campo”, sono stati espressi dal capo missione e comandante di UNIFIL.

Quanto alla “situazione fragile” che regna nel Libano meridionale, “Considerando il delicato contesto politico, economico e sociale aggravatosi ulteriormente a causa dell’emergenza sanitaria in corso”, il generale Del Col ha definito “straordinari” i progressi della missione nel “Paese dei cedri”, grazie anche al ruolo giocato dai peacekeepers italiani nel garantire, con imparzialità e trasparenza, il monitoraggio della cessazione delle ostilità e la cooperazione strategica con le forze armate libanesi per la sicurezza e la stabilità dell’area, soprattutto lungo la “blue line”, la linea di demarcazione che separa il Libano da Israele. “A ciò si aggiunge la ricerca costante del consenso unanime della popolazione locale mediante la realizzazione di progetti di cooperazione civile-militare”, ha detto Del Col, nel rispetto della risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell’Onu e della risoluzione 2539 dello scorso 28 agosto che, oltre a rinnovare per un altro anno il mandato di UNIFIL, “ha gettato le basi per un’ulteriore sinergia tra la missione e le parti verso gli obiettivi del mandato”. Facendo riferimento al dinamismo e alla complessità degli interventi di cooperazione civile-militare realizzati a favore della popolazione, il generale Del Col ha sottolineato i tratti distintivi della missione della Brigata “Sassari”, “caratterizzata dall’azione di contrasto all’emergenza COVID nell’area di responsabilità, con un’attenzione particolare al supporto delle strutture pubbliche e al sostegno della microeconomia nel territorio attraverso lo sviluppo di progetti che hanno favorito l’avvio di un circolo virtuoso di self-sustainability building, utile a affrontare la difficile crisi economica che sta attraversando il paese”.

Il successo della missione è stato riconosciuto anche dal Segretario Generale delle Nazioni Unite, António Guterres, che in un messaggio inviato al generale Del Col ha evidenziato “L’assoluto equilibrio raggiunto dai “caschi blu” tra l’emergenza pandemica, l’assolvimento del mandato e andando anche oltre il mandato di UNIFIL, con l’assistenza alle forze armate libanesi a seguito dell’esplosione al porto di Beirut”. Prima della cerimonia, posizionato nello spazio verde di fronte al quartier generale della base, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito ha inaugurato un monumento raffigurante una croce e una mezzaluna, a ricordo dell’incontro interreligioso dal titolo “Un cammino comune verso la pace perpetua”, tenutosi a ottobre nella base di Shama, che ha visto riuniti attorno a un tavolo i rappresentanti delle principali religioni monoteiste presenti nel Sud del Libano.

La Brigata alpina “Taurinense”, alla sua seconda missione in Libano con i colori delle Nazioni Unite, assume il comando del settore Ovest di UNIFIL in cui operano 3.800 “caschi blu” di 16 dei 45 paesi contributori alla missione UNIFIL. Del contingente multinazionale fanno parte 1.000 militari italiani, 800 dei quali appartenenti alla Brigata alpina “Taurinense”.

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UNIFIL, dopo 8 mesi il contingente italiano rientra in Patria, la brigata Granatieri di Sardegna cede il comando alla brigata Sassari (video)

03 Saluto alle bandiere

Shama, 26 luglio 2020 – E’ giunto a conclusione quello che è stato il mandato continuativo più lungo per un contingente italiano in UNIFIL nella quarantennale storia della partecipazione italiana alla missione di pace: 254 infatti sono stati i giorni di intenso lavoro in una zona di operazione di 650 kmq nella quale operano cinque battaglioni lavorando giorno e notte con i colleghi delle 15 nazioni che formano la Joint Task Force – Lebanon Sector West.

Il passaggio di mano della Bandiera delle Nazioni Unite ha sancito il cambio del contingente italiano in UNIFIL: il generale di brigata Diego Filippo Fulco, comandante della Brigata “Granatieri di Sardegna” ha ceduto il comando al generale di brigata Andrea Di Stasio, comandante della Brigata “Sassari”. A sancire il trasferimento d’autorità il generale di divisione Stefano Del Col, Force Commander e Head of Mission della missione UNIFIL nel Sud del Libano.

14 UNIFIL Force Commander e Head of Mission Gen. D Stefano Del Col consegna la bandiera UN al Gen. B. Di Stasio neo-comandante del Sector West

Presente alla cerimonia l’ambasciatore d’Italia in Libano S.E. Nicoletta Bombardiere.

La Leonte XXVII si è chiusa con oltre 60.000 attività svolte, di cui 29.000 attività notturne scaturite dalla volontà di incrementare la presenza sul territorio anche in quell’arco temporale.

In oltre mesi 8 mesi di lavoro, 12.500 pattuglie circa hanno presenziato e controllato la Blue Line, la linea di demarcazione tra Israele e Libano che percorre per 55 km l’area di operazioni sotto guida italiana. Un impegno che non ha subito flessioni ed è stato riarticolato dopo il 21 febbraio, data del primo caso ufficiale di COVID in Libano.

08 L'ambasciatrice d'Italia Nicoletta Bombardiere

I peacekeeper hanno infatti adottato una serie di misure precauzionali necessarie per salvaguardare se stessi e la popolazione locale dal contagio, continuando però ad assolvere al proprio compito. E così i 3.800 soldati sotto la guida del generale di brigata Diego Filippo Fulco hanno proseguito le loro attività operative con una media di 250 attività al giorno.

“Gli ottimi risultati che sono davanti agli occhi di tutti sono stati costruiti giorno dopo giorno con dedizione, attenzione, sacrificio – ha ricordato il generale di brigata Diego Filippo Fulco parlando ai propri uomini – il vostro lavoro la vostra preparazione la vostra capacità e la vostra abnegazione sono state un ingrediente indispensabile per ottenere il risultato raggiunto, aggiungere altri otto mesi di pace alla storia recente di questo paese. Avete operato come ci si aspetta da un “basco Blu” delle Nazioni Unite”.

Al generale Diego Filippo Fulco medaglia d’argento al merito dell’Esercito libanese

L’operato del Sector West, della Brigata Granatieri di Sardegna e del suo comandante è stato riconosciuto all’unanimità ed il Presidente del Libano Michel Aoun ha concesso al generale Fulco la medaglia d’argento al merito dell’Esercito libanese.

10 Medaglia UNIFIL al Gen. B. Diego Filippo Fulco

“Non posso che essere orgoglioso del lavoro che avete svolto con attenzione, dedizione e professionalità in condizioni di crescente difficoltà – ha sottolineato il generale Del Col, quarto italiano a comandare UNIFIL una delle missioni delle UN più grandi con i suoi oltre 10.000 uomini sul terreno – ai colleghi della Sassari ed al loro comandante il Generale Di Stasio non posso che augurare un altrettanto importante impegno, sicuro che la loro esperienza anche nell’operare in Libano ne farà da subito degli ottimi peacekeeper”.

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12 Army Silver Medal of Honor

La cerimonia, si è svolta, in tono minore a causa delle restrizioni legate alla pandemia, all’interno della base “Millevoi”; a seguirne lo svolgimento, da lontano, anche gli oltre 400 militari da poco arrivati che, seguendo i dettami internazionali, sono stati sottoposti ad un periodo di quarantena.

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Competizione per tiratori scelti in USA, l’Esercito partecipa con due militari del 3°rgt della brigata Sassari

3. Immagine del team italiano durante una delle prove di tiro di precisione

Arkansas (USA), 16 aprile 2019 – Si è appena conclusa, presso il Fort Chaffee Joint Maneuver Training Center nello stato dell’Arkansas (USA), la 48ª edizione della Winton P. Wilson (WPW) Sniper Champioship (National Guard) competition, una manifestazione sportiva militare per tiratori scelti, alla quale hanno partecipato team di diverse nazioni, tra i quali era presente il team dell’Esercito Italiano, composto da due tiratori scelti del 3° reggimento bersaglieri della Brigata Sassari.

La competizione, nata inizialmente per testare e valutare l’efficacia dei programmi di addestramento delle unità sniper americane, ha assunto successivamente carattere internazionale, diventando un momento importante nell’addestramento dei tiratori scelti, accrescendo le loro conoscenze e le capacità tecniche e migliorandole grazie al confronto con altre unità straniere.

La coppia di bersaglieri, oltre ad avere sostenuto diverse prove di tiro di precisione, ha superato con successo sia i test di forza e resistenza, come una marcia “zavorrata” di venti chilometri, effettuata con uno zaino affardellato, sia le attività di orienteering.

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Fonte e immagini: COMFOP Sud
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Operazione Strade Sicure: la bgt Granatieri di Sardegna cede il comando del raggruppamento Lazio Abruzzo alla bgt Sassari

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Roma, 17 gennaio 2019 – Passaggio di responsabilità nell’ambito dell’operazione “Strade Sicure”, del comando di raggruppamento con competenza su Lazio e Abruzzo, tra la brigata Granatieri di Sardegna e la brigata Sassari. Un avvicendamento necessario per permettere alla brigata “Granatieri di Sardegna”, impiegata da quasi 19 mesi nell’operazione, di avviare l’approntamento per un futuro impiego in teatro operativo estero.

Il comandante della brigata “Granatieri di Sardegna”, generale di brigata Diego Filippo Fulco, ringraziando tutto il personale dipendente ha concluso con un saluto a tutti gli uomini e le donne del raggruppamento evidenziando la loro professionalità, competenza e le motivazioni che li hanno contraddistinti. “A voi va il mio riconoscimento sincero per quanto avete fatto per l’Esercito in tutte le occasioni in cui siete stati impegnati facendomi sentire orgoglioso di essere il vostro Comandante”.

lancieri di montebello in pattuglia al vaticano

Durante i 19 mesi di attività sul territorio, la brigata “Granatieri di Sardegna” ha ottenuto risultati di assoluto rilievo tra i quali emergono:

  • il sequestro di circa 40 kg di droga,
  • quasi 600 fermi,
  • identificazione e controllo di oltre 30.000 persone,
  • controllo di oltre 1.000 veicoli, sequestro di 22 armi
  • sequestro di 14 veicoli.

Oltre ai suddetti risultati, i militari del raggruppamento Lazio Abruzzo hanno contribuito in maniera costante a rendersi sempre più un punto di riferimento per i cittadini romani e per i turisti per problematiche quotidiane come malori, incidenti stradali o accidentali fino a salvare da soffocamento un neonato, allertando immediatamente i soccorsi ed effettuando manovre disostruttive grazie soprattutto alle nozioni di primo soccorso in possesso dei militari.

La missione dei militari impiegati nell’operazione “Strade Sicure” è di concorrere, in concorso e congiuntamente alle forze di polizia, al presidio del territorio e delle principali aree metropolitane e alla sorveglianza dei punti sensibili, al fine di incrementare le attività di prevenzione e di contrasto alla criminalità e per contribuire alla prevenzione di possibili attacchi terroristici.

Non è il primo impiego in questo tipo di attività. Il personale militare è a disposizione dei prefetti e si tratta di un impiego “dual-use”.

L’impiego dell’Esercito nell’operazione “Strade Sicure” contribuisce in modo significativo a innalzare il livello di sicurezza reale e percepita a favore della popolazione.

La brigata Granatieri di Sardegna è costituita dal 1° reggimento Granatieri di Sardegna, dal reggimento “Lancieri di Montebello (8°), dal 2° battaglione Granatieri di stanza a Spoleto e dal reparto comando “Granatieri”.

La brigata “Sassari”, comandata dal generale di brigata Andrea Di Stasio, di stanza in Sardegna assumerà la responsabilità del raggruppamento Lazio e Abruzzo per i prossimi 6 mesi fino a giugno 2019.

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Fonte e immagini: Comando brigata Granatieri Di Sardegna
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Afghanistan: istruttori italiani concludono operazione di supporto alle forze di sicurezza afghane

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Herat (Afghanistan), 16 maggio 2018 – Si è conclusa il 14 maggio la “spedizione” degli istruttori italiani, in supporto alle Forze di Sicurezza afghane, situate nell’abitato di Qal’ha-Ye Now, a circa 120 km a nord Est di Herat, sede del contingente italiano su base brigata “Sassari”.

Circa 50 istruttori italiani, per due settimane, hanno fornito assistenza e consulenza a favore delle controparti locali del 207° corpo d’armata afghano, impegnate in attività operative congiunte con il 209° corpo d’armata, quest’ultimo schierato nella limitrofa regione nord, ed assistito dagli advisor tedeschi.

L’operazione, prima nel suo genere in Afghanistan, è nata su richiesta delle forze di sicurezza e autorità politiche locali ed è stata definita durante un meeting organizzato nel mese di gennaio dal comandante italiano del Train Advise Command West (TAAC W), nella base di Camp Arena, alla presenza del corrispettivo comandante tedesco del TAAC North e dei comandanti del 207° e 209° corpo d’armata operanti nelle confinanti regioni afgane. 

Dopo un lungo periodo di pianificazione, avvenuta attraverso incontri e videoconferenze, in cui gli staff dei differenti corpi d’armata, assistiti dagli istruttori della NATO,  hanno pianificato nei minimi dettagli l’operazione congiunta, nei primi giorni del mese di maggio è partita l’operazione “Unified Purpose”. Lo scopo perseguito dal governo afghano era quello di favorire le condizioni di sicurezza in un’area di confine di difficile controllo per via delle condizioni morfologiche del terreno – area montuosa ed impervia – e per la distanza dalle principali caserme afgane.

Per la riuscita dell’operazione, fondamentale importanza hanno rivestito gli incontri con la popolazione, i capi villaggio e religiosi, a cui sono stati illustrati i benefici connessi con la messa in sicurezza dell’area. Migliori condizioni di sicurezza consentiranno infatti l’avvio dei lavori per il completamento della Ring Road, ovvero l’arteria autostradale che collega l’intero Paese, con importanti ricadute economiche per gli abitanti. Inoltre, una maggiore presenza delle Forze Armate, incoraggerà gli elettori ad esprimere, liberamente, il proprio diritto di voto durante le prossime elezioni elettorali del mese di ottobre.

Expeditionary Advisor Package (EAP), è l’acronimo utilizzato per indicare queste attività di addestramento ed assistenza “a domicilio” sviluppate in aree distanti dalla base di Camp Arena – sede del contingente nazionale – che non possono essere svolte con cadenza giornaliera e quindi vengono organizzate, periodicamente, sulla base delle richieste che le forze di sicurezza afghane rivolgono agli istruttori italiani. Tali consulenze, che escludono l’impiego dei militari italiani in attività cinetiche, contribuiscono all’innalzamento delle competenze tecnico-tattiche dell’Esercito e della Polizia e rafforzano i legami con il territorio.

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Il lavoro degli advisor italiani – che comprende anche le attività di EAP – si sviluppa nell’ambito della missione di Resolute Support (RS) con il compito principale di addestrare, consigliare ed assistere le forze di Sicurezza locali, per migliorarne la funzionalità e la loro capacità di autosostenersi.

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Fonte e immagini: Stato Maggiore Difesa
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Afghanistan: contingente italiano abilita 12 neo istruttori della polizia afgana, al trattamento sanitario sul campo di battaglia

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Herat (Afghanistan), 2 maggio 2018 – E’ terminato nei giorni scorsi il corso di abilitazione all’insegnamento Tactical Combat Casuality Care (TCCC) – Train the Trainers (T3). Durante il corso 12 agenti appartenenti alle forze di Polizia afgane, sono stati addestrati dagli istruttori del contingente italiano ad Herat, su base brigata Sassari ed ultimato negli scorsi giorni.

Altamente selezionati fra il personale con precedenti abilitazioni in materia sanitaria, i neo istruttori, dopo la frequenza del corso, durato circa 3 settimane, potranno ora insegnare ed abilitare i propri colleghi alle manovre di soccorso sanitario d’emergenza in ambiente tattico e di combattimento.

Per raggiungere l’importante traguardo, gli agenti hanno dovuto dimostrare di aver ben compreso e di essere in grado di poter istruire altri allievi sulle procedure per il trattamento delle ferite da ustione, da colpi da arma da fuoco, fratture, disostruzione delle vie aeree anche attraverso le tecniche di intubazione e dell’utilizzo della maschera laringea oltre, ovviamente, all’applicazione dei principi generici di primo soccorso ed utilizzo del defibrillatore automatico.

Corsi di questo tipo rivestono un’importanza rilevante per le forze di sicurezza locali in quanto assolvono il duplice obiettivo di renderle autonome nell’auto formazione, Train the Trainers, e di accrescere il numero di personale altamente qualificato e preparato ad affrontare le situazioni di emergenza in ambiente ostile.

Le attività di addestramento (train) e di consulenza (advise e assist) a favore dell’Esercito e della Polizia vengono sviluppate dagli istruttori italiani sulla base del mandato di “Resolute Support”, con l’obiettivo finale di incrementare l’auto sostenibilità delle stesse nella gestione della sicurezza nell’intero Paese.

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Fonte e immagini: Stato Maggiore Esercito
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Parata del 2 giugno, sfilano i reparti (photoreportage)

Roma, 2 giugno 2017 – Come di consueto nella cornice dei Fori Imperiali, dal Colosseo a piazza Venezia, si è svolta la parata dedicata alla Festa della Repubblica, che ha celebrato il 71° anniversario dalla sua costituzione.

A seguire alcune immagini, e un pdf da scaricare, per chi fosse interessato a visionarle tutte.

Cliccare per scaricare il pdf ——–>  Parata 2 giugno 2017 (pesa 14mb ca, e sono circa 300 foto)


Motti e frasi di chi indossa una divisa

Bentrovati lettori di MNFI. Stiamo andando in giro per la rete per scovare motti e frasi militari. Qualcuno ne abbiamo trovato, se ne sapete altri scriveteli nei commenti e li aggiungiamo. Se in latino, o lingua straniera inserite anche la traduzione in italiano. Se sapete poi da cosa deriva, quando fu detta la prima volta, ecc, scrivetelo. 

Grazie del contributo,
la Redazione

ESERCITO 

Alpini
“Nec descendere nec morari” (1º rgt alpini)
“Vigilantes” (2° rgt alpini)
“Altius Tendo” (3° rgt alpini)
“In adversa ultra adversa” o “Mai Strack” (4° rgt alpini paracadutisti Monte Cervino)
“Nec Videar dum sim” (5° rgt alpini)
“Piu salgo, piu valgo” (6° rgt alpini/btg. alpini “Bassano”)
“Ad excelsa tendo” (7º rgt alpini)
“Usque ad metam et ultra ad excelsa tendo” o “ad excelsa tendo” (7° rgt alpini)
“Nec Spe Nec Metu” (btg. Feltre/7° rgt alpini)
“Gnanca se more” (64° cp./btg. Feltre/7° rgt alpini)
“O la…o rompi” (8° rgt alpini/btg. alpini Tolmezzo)
“D’Aquila penne, ugne di Leonessa” (9° rgt alpini/btg. alpini L’Aquila) 
“Nulla via invia” (1° rgt artiglieria terrestre alpini 
“Per Ardua Ardens” (2° rgt artiglieria terrestre Vicenza)
“Nobis incedentibus rupes ruunt” (3° rgt artiglieria terrestre)
“Per omnia asperrima” (2° rgt genio guastatori alpini)
“Usque ad finem” (32° rgt genio guastatori alpini/non ancora ufficiale)
“Sempre in più vasti spazi” (2° rgt trasmissioni)
“Con tecnica e tenacia ovunque” (24° rgt logistico di manovra Dolomiti)
“Audacemente ascendere” (11º rgt Alpini)
“Mai daûr” (mai indietro) (battaglione Gemona della brigata alpina Julia)
“Nella roccia come la roccia” (11° alpini d’arresto della brigata Julia)
“Insisti Resisti” (compagnia genio pionieri alpini battaglione Tridentina)
“Ad ogni costo” (4° btg genio pionieri Orta)
“Di qui non si passa! “(6° rgt, battaglione Bassano)
“Sôta la cener brase” (btg Valchiese, brigata Orobica)
“Mondvì Ardì” (btg. Mondovì)
“L’alpino non è che un fante, ma più testardo e più solido” (Paolo Monelli – se non erro)
“Nostri i silenzi e le cime” (btg. alpini Mondovì)
“Fulmineo come l’aquila forte come il leone (btg. alpini Bolzano)
“Dur par dura” (52^ cp del btg. alpini Edolo)
“O la o rompi” (btg alpini Tolmezzo)
“Suta ‘l Susa as brusa” (btg Susa)
“Ca cousta l’on ca cousta viva l’Austa” (btg Aosta)
“Ad excelsa tendo” (7° rgt)
“Nduma e sfunduma” (Andiamo e sfondiamo – ex compagnia genio pionieri Taurinense)
“Tasi e tira” (2rgt artiglieria da montagna Tridentina – Gruppo Asiago di Dobbiaco -Bolzano)
Verba movent exempla trahunt” (165 AUC Scuola Militare Alpina, Smalp, 2ª compagnia)
“La dove voglio” (107cp mortai Vipiteno)
“Di qua non si passa” (66 compagnia “el camors” 7 rgt alpini Feltre)
“Sin simpri chei”, (trd dal friulano “siamo sempre quelli”) (269^ compagnia btg alpini d’arresto Val Tagliamento)
“Fuarce Cividat” (btg alpini Cividale)
“Alpium eques et custos” (btg Borgo San Dalmazzo)
“I l’oma fait pulissia” (btg Dronero)
“PISTAA!!” (btg alpini sciatori Monte Cervino)

Bersaglieri
“Ictu impetuque primus” (1° rgt bersaglieri)
“Nulli secundus” (2º rgt bersaglieri)
“Maiora viribus audere” (3° rgt bersaglieri) 
“Velox ad impetum” (3° btg. bersaglieri Cernaia) 
“Vis, animus, impetus” (4º rgt bersaglieri)
“Nulla Via Impervia” (5°rgt bersaglieri –> 14° btg bersaglieri “Sernaglia”)

“…E vincere bisogna” (6° rgt bersaglieri) 
“Celeritate ac virtute” (7° rgt bersaglieri) 
“Velox ad impetum” (8° rgt bersaglieri) 
“Invicte, acriter, celerrime” (9º rgt bersaglieri)
“Quis Ultra” (11° rgt bersaglieri)
“Victoria nobis vita” (12º rgt bersaglieri)
“Invitto e pronto a rinnovar le glorie” (18º rgt bersaglieri)
“Vis, animus, impetus” (26° btg. bersaglieri ” Castelfilardo)
“Invicte, acriter, celerrime” (28° btg bersaglieri Oslavia)
“Fino a quando ho fiato” (Compagnia Genio Pionieri Julia / alpini)

Nel contesto del riordinamento dell’Esercito la compagnia perde la propria autonomia, e dal 1° settembre 1992  è inquadrata nel reparto Comando e Supporti Tattici di Brigata; il 30 novembre 2000 con l’immissione nell’organico della Brigata del 2° Reggimento Genio Guastatori di Trento, la compagnia è definitivamente sciolta.

Fanteria
Osando Vinco – 66° rgt fanteria aeromobile “Trieste”
Credo e Vinco – 82° rgt fanteria Meccanizzata “Torino”
Sotto l’impeto d’Aosta sparve il nemico – 5° rgt fanteria “Aosta”
Virtute supero – 62° rgt fanteria “Sicilia”
Sa vida pro sa Patria (151° e 152° rgt “Sassari”)
Fedele sempre (1º rgt San Giusto)
Sotto l’impeto d’Aosta sparve il nemico (5º rgt fanteria Aosta)
Per guida l’onore per meta la gloria (41° Fanteria)
Fede e valore (47° rgt “Ferrara”)
Con fede e in silenzio (45° btg. fanteria “Arborea” in Macomer)
Nel nome di Roma – (80 rgt Roma in Cassino)
Tusci ab hostium grege legio vocati luporum Gabriele d’Annunzio, 78° rgt./btg ftr. “Lupi di Toscana” all’ inizio bgt fanteria”Toscana” poi bgt fanteria “Lupi di Toscana” infine bgt fanteria “Friuli”
A me le guardie – (1°, 2° e 3° rgt Granatieri di Sardegna)
Veni nec recedam (92° rgt./ btg fanteria “Basilicata” /all’inizio bgt fanteria poi 3 Brigata missili “Aquileia”

Arma di Cavalleria
“Col cuore oltre l’ostacolo” (arma di cavalleria)
“Con impeto e ferreo cuore oltre l’ostacolo” (scuola cavalleria)

Cavalleria di linea
“Nicea Fidelis” (1° rgt cavelleria Nizza)
Venutus et audax (2° rgt cavelleria Piemonte)
Savoye bonne nouvelles (3° rgt cavelleria Savoia)
“Soit à pied soit à cheval mon honneur est sans ègal” (4° rgt cavalleria Genova)
“Albis ardua” (5° rgt lancieri di Novara)
“Aosta d’fer” (6° rgt lancieri di Aosta)
“Impetu hosteo perterreo” (8° rgt lancieri di Montebello)
“Alla vittoria e all’onor son guida” (19° cavalleggeri guide)

Paracadutisti
“Ex alto fulgur” (Come folgore dal cielo) (brigata paracadutisti Folgore)
“E per rincalzo il cuore” (183° rgt paracadutisti Nembo)
“Impeto ardire” (186° rgt paracadutisti Folgore)
“Di fulgida gloria vigile scolta” (187° rgt paracadutisti Folgore)
“Supra vires audaces” (8° rgt guastatori paracadutisti Folgore)
“Come folgore dal cielo… come nembo di tempesta” (centro addestramento paracadutismo)
“Come folgore sempre e dovunque” (185° rgt ricognizione acquisizione obiettivi Folgore)
“Della folgore l’impeto” (9° rgt d’assalto paracadutisti Col Moschin)
“Diam ali alla vittoria” (6° rgt di manovra paracadutisti)
“Avanti è la volta” (8° rgt guastatori paracadutisti)
“Oltre la morte” (sabotatore paracadutista)
“Al marcio della terra preferiamo il limpido cielo” (paracadutisti Folgore)
“Non siete i migliori perché siete paracadutisti, ma siete paracadutisti perchè siete i migliori” (brigata Folgore)
“Non importa quando ci sei stato, l’importante è esserci stati” (paracadutisti Folgore)
“Un giorno la paura busso alla porta. Il coraggio si alzo e vide che non c’era nessuno” (paracadutisti Folgore)
“Procedere non recedere (63° btg. Fant. arresto div. Folgore)
“Belli come la vita, neri come la morte” (brigata paracadutisti Folgore)
“Vola sempre, domina ovunque, sgomina chiunque” (6 Grifi Folgore)
“Videre nec videri”, 185° rgt ricognizione e acquisizione obiettivi Folgore, Forze Speciali
(ex motto 13° btg Aquileia GRACO, 3° brigata missili)

Carristi
“Ferrea mole, ferreo cuore” (carristi)
“Folgore nella battaglia” (1° rgt corazzato)
“Travolgo” (4° rgt carri)
“Ferro et core frangit hostes” (31° rgt carri)
“Ferrea mole, ferreo cuore” (32° rgt carri)
“D’accaio anche i cuori” (131° rgt carri)
“In hostem ruit” (132° rgt carri)

Varie

“Fervent rotae fervent animi”. “ardono le ruote ardono gli animi”.
(motto concesso al Corpo Automobilistico del Regio Esercito, il 20 maggio 1932)

Arma di Artiglieria 

Terrestre
“In hostem celerrime volant” (rgt artiglieria terrestre a cavallo)
“Nulla via invia” (1° rgt artiglieria terrestre alpini)
“Per ardua ardens” (2° rgt artiglieria terrestre Vicenza)
“Nobis incedentibus rupes ruunt” (3° rgt artiglieria terrestre)
“Ab origine fama” (5° rgt artiglieria terrestre Superga)
“Vis ignea” (8° rgt artiglieria terrestre Pasubio)
“Ardente la fiamma, intrepido il cuore” (21° rgt artiglieria terrestre Trieste)
“Nell’antico valor la nostra guida” (24° rgt artiglieria terrestre Peloritani)
“Alto l’onor tenemmo” (33° rgt artiglieria terrestre Acqui)
“Domino e domo” (52° rgt artiglieria terrestre Torino)
“Fulmineo e possente” (132° rgt artiglieria terrestre Ariete)
“Per virtù antica per nuove glorie” (114° artiglieria)

Controaerei
“Contro l’ala avversa” (4° rgt artiglieria controaerei Peschiera)
“Inter nubes detonans hostem exterret” (5° rgt artiglieria controaerei Pescara)
“Con forza e ardimento” (17° rgt artiglieria controaerei Sforzesca)
“Fide itur ad astra” / con forze e ardimento (121° rgt artiglieria controarei Ravenna)

Lagunari
“Come lo scoglio infrango, come l’onda travolgo” (rgt lagunari Serenissima)

Pionieri
“Per aspra via ad aspra meta” (6° rgt genio pionieri)

Pontieri
“Per ogni ponte una superba sfida” (2° rgt genio pontieri)

Ferrovieri
“Fervidis rotis ad metam” (rgt genio ferrovieri)

Guastatori
“Usque ad finem” (32° rgt genio guastatori alpini (non ancora ufficiale)
“Per omnia asperrima” (2° rgt genio guastatori alpini)
“Supra vires audaces” (8° rgt guastatori paracadutisti Folgore)
“Arresto e distruggo” (3° rgt genio guastatori)
“Ad ogni costo” (4° rgt genio guastatori)
“Impervia cedant” (5° rgt genio guastatori)
“Al mio valor l’alto cimento è sprone” (10° rgt genio guastatori)
“Tutto osare” (21° rgt genio guastatori)
“Peritus et audax” (11° rgt guastatori)

Aviazione
“Primus nomine, factisque fulgentior” (1° rgt AVES Antares)
“Nec aspera nec ardua coela timeo”- (4° rgt. AVES Altair)
“Il mio spirt atôr ti svole” (5° rgt. AVES Rigel)
“Siderum vis” (7° rgt AVES Vega)
“Numquam periculum sine periculo vincimur” (26° reparto elicotteri operazioni speciali (REOS)
“Cotidie sine mora” (3° rgt Aves Bergamo)

Corpo degli ingegneri
Ingenio pugnantibus adsum (Assisto i combattenti con l’ingegno))

Scuola di applicazione di sanità militare
Fratribus ut vitam servare 

Scuola militare Nunziatella
Preparo alla vita ed alle armi

AERONAUTICA MILITARE
“Virtute Siderum Tenus” – con valore verso le stelle  (Aeronautica Militare)
“Ocio che te copo” (18° gruppo AM)
“Come veltri ch’uscisser di catena” (23° stormo AM)
“Primus inter pares” (31° stormo AM).
“Con l’ala tesa a gloria o morte” (36° stormo AM)
“Per l’ampio spazio a saettar insegno” (61° stormo AM)
“Ab coelo in auxilium vitae” (dal cielo in aiuto alla vita”, 15° stormo AM)

MARINA MILITARE
“Sapere aude” (abbi il coraggio di conoscere [esortazione latina, la cui attestazione più antica è rintracciabile in Orazio (Epistole I, 2, 40)].
“Patria e Onore” (Marina Militare)
“Non chi comincia ma quel che persevera” (nave scuola Amerigo Vespucci)

“Audendum est” (nave F. Mimbelli)
“Ti con nu nu con ti” ( L.P.D. San Marco)
“Altius tendam / Miro sempre più in alto” (ex incrociatore lanciamissili Andrea Doria)
“Non cohibetur sagitta” (nave sagittario F565)
“Sempre e ovunque” (nave Vega)
“Vigile attendo” (nave Spica)
“Adsum” (nave Cassiopea)
“Patiens vigil audax” (nave Libra)
“In aqua salus” (nave Ticino)
“Lumina pro salutae nautae” (nave Levanzo)
“Dovunque, comunque intrepido” (cacciatorpedinere Intrepido)

“Ab imo ad victoriam / dalle profondità alla vittoria” (sommergibile Enrico Tazzoli)
“Pur cieco vedo” (sommergibile Galileo Galilei, si riferisce agli ultimi anni di vita di Galilei, ma è veramente adatto ad un sommergibile)
“Da inclite virtù il nostro ardire” (54° squadriglia dragamine)
“Intra minas salutem fero (porto in salvo attraverso le mine” (61° squadriglia dragamine)
“Adamantina pectore fero / Reco petti d’acciaio” (nave appoggio incursori P. Cavezzale)
“Fendendo difendo” (corvetta scimitarra F564)
“…e come i fanti combatteron l’Onde!” (cacciatorpediniere Fante)
“In arduis servare mentem / mantieni la mente serena nelle difficoltà (portaerei Cavour)

CARABINIERI
“Nei secoli fedele” (Arma dei Carabinieri)
“Uso obbedir tacendo e tacendo morir” (Carabinieri reali)
“Se il destino è contro di noi peggio per lui” (Tuscania)
“In quell’angolo di cielo riservato a tutti noi.. dove vivono in eterno martiri santi ed eroi (Tuscania)
“Pro Patria Nostra” (13° rgt Carabinieri “Friuli Venezia Giulia”)
“Caricat Pastrengo” (4° rgt carabinieri a cavallo)

CORPO MILITARE CROCE ROSSA ITALIANA
Inter arma caritas

FORZE DI POLIZIA

Polizia di Stato
“Sub Lege Libertas”

Guardia di finanza
“Nec recisa recedit – Neanche ferita retrocede”
(coniato da D’Annunzio in occasione della marcia su Fiume)
“Nihil difficile volenti” – “nulla è arduo per colui che vuole”
(Baschi Verdi, reparti Anti Terrorismo – Pronto Impiego/ATPI)

Polizia municipale
“Nobis urbem commendant” (A noi è affidata la città, PM di Milano)

Polizia penitenziaria
“Despondere spem munus nostrum” (Garantire la speranza è il nostro compito)

Corpo degli agenti di custodia
“Vigilando Redimere”

SCUOLE MILITARI

“Preparo alla vita e alle armi” (Scuola militare “Nunziatella)

STRANIERI

“First there / primi dovunque” (Combat control team Usaf USA)
“Semper Fidaelis” (US Marines)
“Who dare wins” (chi osa vince – Special air service UK)
“Legio patria nostra – Honneur et fidèlité (Legione straniera)
“Fidelis ad Mortem” (fedeli sino alla morte – Polizia americana)
“Sine nobis silentium” (KFOR Kosovo 2002-2003)

 

…..

Aspettiamo vostri contributi per ampliare la sezione). Grazie


L’Esercito commemora il 20° anniversario dell’intervento in Albania

Nel 1997 avviata e conclusa l’Operazione “ALBA”. Missione internazionale a guida italiana: 1.700 attività operative in 4 mesi.

 Il Generale di Corpo d'Armata Errico nel corso del suo intervento

Roma, 05 aprile 2017 – Si è svolta ieri nella Biblioteca Militare Centrale di Palazzo Esercito la commemorazione del 20° anniversario dell’inizio della missione “ALBA” in Albania, iniziata il 13 aprile 1997 e terminata il 12 agosto dello stesso anno, nel corso della quale l’Esercito contribuì alla costituzione della Forza Multinazionale di Proiezione (FMP), a guida italiana, schierandosi e operando tra Tirana, Durazzo, Valona e Fier. 

Presente alla cerimonia il capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Danilo Errico, che nel maggio del 1997, con il grado di tenente colonnello era al comando del 7° reggimento “VEGA”, uno dei reparti che costituirono il contingente “ALBA”. Hanno presenziato i comandanti di vertice della Forza Armata, i comandanti delle unità che hanno costituito il contingente italiano in Albania, gli ufficiali in servizio allo Stato Maggiore, e illustri ospiti.

Il generale Errico, nel corso del suo intervento ha ricordato come “in questo complesso e delicato contesto, l’Italia fornì il contributo più consistente alla missione, guidata dal generale Forlani, tanto in termini numerici – con un contingente formato da circa 3.000 uomini – quanto dal punto di vista capacitivo con la piena responsabilità del comando e controllo, della condotta delle operazioni, della logistica, dei trasporti, terrestri e aerei, dei rifornimenti e delle comunicazioni”.

La missione “ALBA” approvata dall’ONU nell’aprile del 1997 e fu la prima forma di intervento multinazionale (con Francia, Turchia, Grecia, Spagna, Romania, Austria e Danimarca) promossa e guidata dall’Italia.

L’Esercito, schierato fra Tirana, Durazzo, Valona e Fier, contribuì con la brigata meccanizzata “Friuli”, il 18° reggimento bersaglieri della Brigata “Garibaldi” (l’attuale 1° reggimento bersaglieri di Cosenza), il 187° reggimento paracadutisti della “Folgore” e il 151° reggimento fanteria della “Sassari”, affiancati dagli incursori del “Col Moschin” e dagli specialisti dell’AVES, genio, sanità e trasmissioni. La presenza dei militari ha consentito di raffreddare la situazione albanese, degenerata all’inizio del 1997 principalmente a causa del fallimento di società di investimento che avevano di fatto bruciato i risparmi di molti cittadini. Con circa 1.700 attività operative, la FMP ha consentito alle organizzazioni umanitarie di distribuire alla popolazione oltre 5.700 tonnellate di viveri, medicinali, sementi e vestiario e di garantire la sicurezza agli osservatori OSCE durante le elezioni albanesi del 29 giugno e del 6 luglio 1997.

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Fonte e immagini: Stato Maggiore Esercito
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Missione compiuta per la Task Force “Genio” del contingente italiano di ISAF

Herat (Afghanistan), 7 agosto 2014 –  Garantire la mobilità delle truppe della coalizione di ISAF e delle forze di sicurezza afgane, proteggere la popolazione civile dalla minaccia degli ordigni esplosivi improvvisati (IED), potenziare il livello di protezione della base e contribuire allo sviluppo delle capacità militari dei genieri afgani al fine consentirne la piena autonomia. Questi i compiti che i militari italiani della Task Force Genio, su base 5° reggimento genio guastatori di Macomer (NU), hanno svolto per sei mesi nella regione occidentale dell’Afghanistan in cui opera il Train Advise Assist Command West, il comando del contingente italiano di ISAF a guida brigata Sassari responsabile del consolidamento del processo di transizione in corso nel paese asiatico che, entro la fine del 2014, vedrà l’assunzione di responsabilità della sicurezza da parte delle autorità locali. 

Per scongiurare la minaccia degli ordigni esplosivi improvvisati e garantire la libertà di movimento lungo gli itinerari stradali, la Task Force Genio, comandata dal tenente colonnello Stefano Messina, ha condotto specifiche attività denominate C.A.R.C.O., acronimo di Combined Arms Route Clearance Operations, operazioni che consistono nell’individuazione e disattivazione degli “IED” mediante l’impiego sul terreno, oltre che della componente genio, di assetti della Transition Support Unit (su base 152° reggimento fanteria “Sassari”), di personale specializzato nell’interagire con aerei ed elicotteri in missione di supporto tattico alle forze di terra e di velivoli a pilotaggio remoto Predator.

I militari della Task Force Genio, di cui fanno parte anche assetti dell’esercito statunitense ed ucraino, hanno percorso 19.147 chilometri, condotto 83 attività di bonifica di ordigni esplosivi e 144 operazioni di bonifica C.A.R.C.O., effettuato 26 ricognizioni tecniche, ispezionato 240 canali di drenaggio delle acque (culverts) e utilizzato alcuni sistemi sperimentali di nuova generazione quali, ad esempio, il mini Unmanned Aircraft System (UAS) Bramor.

Numerose sono anche le iniziative promosse dallala Task Force Genio per lo sviluppo delle capacità militari e l’acquisizione della piena autonomia delle forze di sicurezza afgane, tra le quali si segnalano la realizzazione della Striscia Counter-IED, un’area addestrativa nella quale i genieri afghani potranno esercitarsi nell’acquisizione e nel perfezionamento delle conoscenze teorico-pratiche per il contrasto della minaccia degli ordigni esplosivi improvvisati.

Ai militari del 5° reggimento genio guastatori di Macomer subentrano i genieri del 21° reggimento guastatori della brigata bersaglieri Garibaldi di stanza a Caserta.

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Fonte e immagini: Stato Maggiore della Difesa


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