Archivi categoria: Missioni italiane all’estero

UNIFIL: i Caschi Blu donano un impianto fotovoltaico alle LAF

Il comandante del contingente italiano in Libano saluta un Militare delle LAF

Shama, 5 marzo 2023 – Il contingente dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) ha donato un impianto fotovoltaico al Comando delle Forze Armate Libanesi del Sud del Libano presso la sede del South Litani Sector (SLS) Headquarters delle Lebanese Armed Forces (LAF). L’impianto fotovoltaico servirà a soddisfare le esigenze di alimentazione del Comando e dell’Ospedale militare di Tiro, che svolge un’importante attività di assistenza anche a supporto della popolazione civile in un momento di crisi economica e finanziaria senza precedenti nel Paese.

Il comandante del contingente italiano in Libano, generale di brigata Roberto Vergori, ha sottolineato che l’impegno dei Caschi blu dell’ONU, per rendere le LAF un riferimento efficiente e credibile per le istituzioni e le comunità locali, si traduce in una costante attività addestrativa e operativa congiunta. Questa attività vede la partecipazione delle Forze Armate libanesi al 20% delle operazioni quotidiane di controllo del territorio condotte da UNIFIL, di cui oltre 200 attività nel settore Ovest, a guida italiana.

Un momento della cerimonia di inaugurazione

La partnership fra le Forze Armate libanesi ed UNIFIL è indispensabile per la stabilità e la sicurezza del Sud del Libano e per preservare gli equilibri in un’area che presenta ancora oggi notevoli complessità, nell’integrale aderenza al mandato dell’ONU. Tale mandato consiste nel garantire il rispetto della risoluzione 1701 dell’11 agosto 2006 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, che prevede il monitoraggio della cessazione delle ostilità tra Israele e Libano, l’assistenza al Governo libanese nell’esercizio della sovranità e il contributo per favorire l’accesso della popolazione civile ai servizi essenziali.

Le attività svolte in Teatro Operativo sono condotte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), che è l’alto Comando della Difesa deputato alla pianificazione, coordinazione e direzione delle operazioni militari, delle esercitazioni interforze nazionali e multinazionali e delle attività a loro connesse.

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Fonte e immagini:
Join Task Force – Lebanon Sector West


UNIFIL, donazioni alla Caritas di Tiro per il contingente italiano

Il 187° rgt Folgore impiegato nella missione UNIFIL ha consegnato capi d’abbigliamento e materiali per la puericultura alla CARITAS

Shama, 26 febbraio 2023 – La Task Force a guida italiana (ITALBATT), che opera nel settore Ovest della missione UNIFIL in Libano, ha effettuato in questi giorni la consegna di diversi capi di abbigliamento e di materiali per la puericultura alla CARITAS di Tiro.

Il materiale, destinato alla popolazione locale, è stato donato dalla Croce Rossa di Livorno ed è stato raccolto e spedito nel Teatro Operativo libanese grazie alla collaborazione tra quest’ultima ed il 187° reggimento paracadutisti Folgore.

Il colonnello Dario Paduano, comandante di ITALBATT, dopo aver ringraziato il direttore dell’associazione, Padre Maroun Ghafari, ha sottolineato quanto la stabilità e la sicurezza di questa terra dipendano anche dalla sinergia che i militari italiani stanno continuando ad incrementare con le municipalità e le associazioni locali, fornendo alla popolazione l’accesso ad una gamma di servizi di base che non sempre sono di facile accesso nell’area.

La donazione effettuata dalla Task Force ITALBATT è da inquadrarsi nell’ambito delle priorità assegnate dal generale di brigata Roberto Vergori, comandante del contingente italiano in Libano, mirate al supporto della popolazione locale in un area nella quale la presenza di UNIFIL è ancora oggi fondamentale e irrinunciabile per garantire la stabilità del Paese e per mantenere gli equilibri di una zona che presenta ancora oggi notevoli complessità.

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Le attività svolte in Teatro Operativo sono condotte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), che è l’alto Comando della Difesa deputato alla pianificazione, coordinazione e direzione delle operazioni militari, delle esercitazioni interforze nazionali e multinazionali e delle attività a loro connesse.

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Fonte e immagini: Sector West di UNIFIL


Ungheria, passaggio di consegne per il contingente italiano, subentra la brigata alpina Julia

Il generale Francesco Paolo Figliuolo ha presieduto il formale avvicendamento tra il personale della Brigata Alpina Taurinense e quello della Julia in Ungheria


Veszprem (Ungheria), 15 febbraio 2023 – Il contingente italiano su base Brigata Alpina Taurinense, inquadrato da sette mesi nel Battlegroup della NATO schierato sul fianco sud-orientale dell’Alleanza Atlantica per l’Operazione Enhanced Vigilance Activity (eVA), è stato formalmente avvicendato dal Contingente subentrante, composto da circa 260 militari della Brigata Alpina Julia.

La cosiddetta Transfer of Autority (ToA) ceremony è stata presieduta dal Comandante Operativo di Vertice Interforze generale di corpo d’armata Francesco Paolo Figliuolo. Molte le autorità civili e militari presenti, tra le quali l’ambasciatore d’Italia in Ungheria Manuel Jacoangeli, il vicecomandante delle Forze Armate ungheresi generale Zsolt Sandor, il comandante della Taurinense generale di brigata Nicola Piasente e tutti i comandanti dei contingenti dei Paesi Alleati che contribuiscono al NATO eVA Battlegroup.

“Questa missione”, ha detto il generale Figliuolo, “è stata avviata sette mesi fa con il chiaro intento di dare una risposta immediata ed efficace a una minaccia che, dal 24 febbraio dell’anno scorso, incombe su quei valori di libertà e di democrazia che oggi sono messi in discussione come mai è stato fatto di recente sul nostro continente. Quando rientrerete in Italia, dai vostri cari, dalle vostre famiglie, dai vostri colleghi che vi attendono in Patria, siate orgogliosi e consapevoli di avere svolto al meglio il vostro dovere”.

Il passaggio simbolico della drappella del contingente dal tenente colonnello Fortunato Sion al parigrado Massimiliano Careddu ha sancito di fatto l’avvicendamento tra i due contingenti alpini.

Molti i risultati operativi raggiunti dal personale della Taurinense nel corso dei sette mesi di operazione. Dal luglio 2022 sono state condotte 145 attività addestrative interforze e multinazionali, fianco a fianco con gli alleati ungheresi, statunitensi e croati presenti in area di operazioni.

Importante anche lo sforzo logistico sostenuto dal primo contingente italiano in Ungheria nel corso del mandato. Gli Alpini della Taurinense hanno realizzato in una sola settimana le strutture campali che hanno accolto i 260 uomini e donne del contingente nazionale, apportando nei mesi continui miglioramenti all’accampamento. Più di 700 sono stati gli interventi correttivi e manutentivi sui principali sistemi d’arma e apparati radio e sugli oltre 100 veicoli da combattimento in dotazione.

Il personale della Taurinense, in particolare del 3° reggimento alpini, del 1° artiglieria da montagna, del Nizza Cavalleria (1°) e del 32° guastatori, rientrerà nei prossimi giorni nelle rispettive sedi stanziali.

Alle unità della Julia, con uomini e donne dell’8° Reggimento Alpini, del 3° Artiglieria da Montagna, del Piemonte Cavalleria (2°) e del 2° genio guastatori, spetta ora il compito di proseguire con le attività operative e addestrative sul fianco est dell’Alleanza.

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APPROFONDIMENTO
La presenza avanzata della NATO in Slovacchia, Bulgaria, Romania e Ungheria è costituita dallo schieramento di gruppi tattici multinazionali, ciascuno guidato da una Framework Nation complementari alle forze dei Paesi ospitanti.

In risposta all’invasione su larga scala dell’Ucraina da parte della Russia nel 2022, infatti, gli Alleati hanno attivato i piani di difesa della NATO e dispiegato migliaia di truppe supplementari da entrambe le sponde dell’Atlantico. Oltre 40.000 truppe, insieme a significativi mezzi aerei e navali, sono ora sotto il diretto comando della NATO nella parte orientale dell’Alleanza, supportate da altre centinaia di migliaia di truppe provenienti dai dispiegamenti nazionali degli Alleati.

La NATO ha rapidamente istituito quattro nuovi gruppi tattici multinazionali in Bulgaria, Ungheria, Romania e Slovacchia, oltre ai gruppi tattici già esistenti in Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia. Gli otto gruppi tattici si estendono lungo tutto il fianco orientale della NATO, dal Mar Baltico a nord al Mar Nero a sud. Inoltre, al Vertice di Madrid del giugno 2022, gli alleati hanno concordato un cambiamento fondamentale nella deterrenza e nella difesa della NATO. Ciò include il rafforzamento delle difese avanzate, il potenziamento dei gruppi tattici nella parte orientale dell’Alleanza fino al livello di brigata, la trasformazione della Forza di risposta della NATO e l’aumento del numero di forze ad alta prontezza a ben oltre 300.000 unità.

Tutte le attività operative e addestrative condotte dalle Forze Armate Italiane sul fianco orientale della NATO sono disposte dal capo di Stato Maggiore della Difesa e svolte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI).

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Missione in Libano: cambio al comando dell’ Italian National Support Element

Il reggimento logistico Paracadutisti Folgore subentra al Reggimento Logistico Aosta

Il comandante di JTF-L Gen di Brigata R. Vergori, passa in rassegna lo schieramento

Shama, 09 febbraio 2023 – Si è svolta alla base Millevoi, sede del comando del Settore Ovest (Sector West) di UNIFIL (United Nation Interim Force in Lebanon) a guida italiana, la cerimonia di passaggio di autorità dell’Italian National Support Element  (IT-NSE) tra il colonnello Giuliano Bilotta, comandante del reggimento logistico Paracadutisti “Folgore” e il colonnello Massimiliano Bravaccino, comandante del reggimento logistico “Aosta” di Palermo.

Alla cerimonia di avvicendamento, presieduta dal comandante del Settore Ovest di UNIFIL e comandante del contingente italiano (IT-NCC), generale di brigata Roberto Vergori, hanno partecipato autorità civili, militari e religiose locali.

L’IT-NCC ha evidenziato che UNIFIL è una missione peculiare perché opera in un’area cruciale per la stabilità e la sicurezza del bacino del Mediterraneo e del Medio Oriente”, sottolineando che “la presenza dei Caschi Blu è fondamentale ed irrinunciabile per garantire la stabilità del Paese e per mantenere gli equilibri di un’area che presenta ancora oggi notevoli complessità”.

La missione italiana in Libano, a guida Brigata Paracadutisti Folgore  dal 2 febbraio 2023, ha la responsabilità del Settore Ovest di UNIFIL (United Nation Interim Force in Lebanon) che si estende dalle aree periferiche della città di Tiro fino all’estremo sud del territorio Libanese, a ridosso dell’area di confine con Israele, ed opera, sotto l’egida delle Nazioni Unite, con i compiti principali di monitorare e prevenire la cessazione delle ostilità,  di supportare le Forze armate libanesi nella condotta delle attività di controllo nel Sud del Paese, nonché di assistere la popolazione locale con i progetti di Cooperazione civile e militare.

Le attività svolte in Teatro Operativo sono condotte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI).

Il COVI é l’organo di staff del Capo di Stato Maggiore della Difesa, deputato alla pianificazione, coordinazione e direzione delle operazioni militari, delle esercitazioni interforze nazionali e multinazionali e delle attività a loro connesse.

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Libano, cambio al comando della Task Force ITALBATT

In Libano cerimonia di avvicendamento al Comando della Task Force ITALBATT della missione UNIFIL

Il generale di brigata Roberto Vergori durante il suo intervento

Shama (Libano), 08 febbraio 2023 – A, la cerimonia di avvicendamento al Comando della Task Force ITALBATT, la pedina operativa italiana della missione in Libano, tra il 187° Reggimento Paracadutisti Folgore ed il 5° Reggimento Fanteria“Aosta”.​ 

Nel salutare la Task Force ITALBATT uscente, al comando del colonnello Antonio Laudando, il comandante della JTF-L SW ha sottolineato la professionalità, l’impegno e la devozione con cui i peacekeepers italiani hanno contribuito alla sicurezza del Libano e alla stabilità della regione tenendo alto con il loro operato il nome dell’Italia nell’ambito della missione di mantenimento della pace. 

IL comandante di JTFL SW consewgna l’onorificienza al colonnello Laudando

​La missione italiana in Libano, a guida Brigata Paracadutisti Folgore dal 2 febbraio 2023, ha la responsabilità del Settore Ovest di UNIFIL (United Nation Interim Force in Lebanon) che si estende dalle aree periferiche della città di Tiro fino all’estremo sud del territorio libanese a ridosso dell’area di confine con Israele ed opera, sotto l’egida delle Nazioni Unite, con i compiti principali di monitorare e prevenire la cessazione delle ostilità, di supportare le Forze Armate libanesi nella condotta delle attività di controllo nel Sud del Paese, nonché di assistere la popolazione locale con progetti di Cooperazione civile e militare. 

Da oggi la task Force ITALBATT, sotto il comando del colonnello Dario Paduano, su base 187° reggimento paracadutisti Folgore, integra assetti del reggimento Savoia Cavalleria (3°) paracadutisti, del reggimento logistico Paracadutisti Folgore, dell’8° reggimento guastatori paracadutisti Folgore e del 7° reggimento trasmissioni di Sacile. 

Le attività svolte in Teatro operativo sono condotte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), guidato dal generale di corpo d’armata Francesco Paolo Figliuolo. Il COVI è l’organo di staff del Capo di Stato Maggiore della Difesa, deputato alla pianificazione, coordinazione e direzione delle operazioni militari, delle esercitazioni interforze nazionali e multinazionali e delle attivit​à a loro connesse.

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Fonte e immagini: Joint Task Force  – Lebanon Sector West


Il 7° Reggimento bersaglieri assumerà la guida del Battle Group EVA Bulgaria

Leadership dell’Italia, con l’impiego di circa 750 uomini e donne dell’Esercito, nel Battle Group eVA in Bulgaria

Allocuzione del comandante di brigata gen. Paolo Sandri

Altamura (BA), 8 febbraio 2023 – Nei giorni scorsi si è svolta presso la caserma “F. Trizio”, sede del comando del 7° Reggimento bersaglieri, la cerimonia di saluto del reparto in partenza per l’impiego nell’ambito dell’operazione Enhanced Vigilance Activity (eVA) in Bulgaria. I bersaglieri del Settimo, al termine dell’approntamento, propedeutico all’assolvimento della missione affidata al Contingente italiano, hanno salutano i familiari e le autorità dei Comuni di Altamura, Poggiorsini, Bovino, Acquaviva delle fonti e Gravina e di una delegazione dell’Associazione Nazionale Bersaglieri.

Allocuzione del comandante di brigata gen. Paolo Sandri



Durante la cerimonia il comandante della Brigata “Pinerolo”, generale Paolo Sandri, ha ringraziato i congiunti dei militari per il supporto che quotidianamente assicurano, elogiando l’operato di tutti i bersaglieri del 7° reggimento per l’impegno e la professionalità dimostrata in questi mesi di approntamento.

L’Italia, con l’impiego di circa 750 uomini e donne dell’Esercito, continuerà a detenere il ruolo di Framework Nation, ovvero la leadership della missione che vede il coinvolgimento di altri contingenti dell’Alleanza Atlantica.

Passaggio in rassegna del comandante di brigata gen. Paolo Sandri

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Fonte e immagini: Stato Maggiore Esercito


Libano, il contingente italiano valorizza la cooperazione civile-militare, inaugurato sistema per l’automazione della differenziazione dei rifiuti

Inaugurato sistema per l’automazione della differenziazione dei rifiuti e donate apparecchiature medicali per gli ambulatori del sud del Libano

Il generale Bertoncello consegna il progetto ecologico al sindaco di Abbasiyah

Shama, 21 dicembre 2022 – I Caschi Blu del Contingente italiano che opera in Libano sotto l’egida della Nazioni Unite, attualmente su base Brigata “Aosta”, hanno ultimato il progetto per l’automazione della differenziazione dei rifiuti solidi urbani per il conferimento in discarica presso la municipalità di Abbasiyah, cittadina a sud del Paese.

La donazione, pianificata e condotta in tutte le fasi di esecuzione, dalla progettazione alla realizzazione finale, è stata coordinata dagli specialisti del Multinational Cimic Group di Motta di Livenza (TV) e si inquadra nell’ambito di intervento dei progetti di cooperazione civile e militare per l’amministrazione civile.

Grazie al contributo della prestazione professionale di architetti libanesi e all’apporto di manodopera locale si è cercato di dare ulteriore incentivo all’economia di un’area in difficoltà per la persistente crisi economica che attanaglia da due anni la Terra dei Cedri. In tale quadro, la prospettiva ecologica di rispetto per l’ambiente, prioritaria in questo particolare periodo, è stata uno degli incentivi alla realizzazione del progetto da parte dei peacekeeper italiani, perché la tutela del territorio è uno degli aspetti particolarmente sentiti della missione ONU in Libano.

Inoltre, nel settore d’intervento legato alla salute e al supporto alla popolazione per la fornitura di beni essenziali e di prima necessità, sono stati donati strumenti medici, attrezzature sanitarie ed odontoiatriche all’ambulatorio della municipalità di Qallawiyah e consegnate derrate alimentari all’orfanotrofio della cittadina di Tibnin.

Negli stessi giorni, sono stati poi consegnati ausili didattici e materiale scolastico di cancelleria alla scuola primaria di Rumaysh, donati dalla scuola dell’infanzia e primaria “Santa Chiara d’Assisi” di Avellino, giunti in Libano grazie al personale del 232° Reggimento Trasmissioni, di stanza nella stessa città campana e attualmente in forza al Contingente italiano in Libano.

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La missione italiana in Libano a guida Brigata “Aosta”, al suo terzo mandato nella Terra dei Cedri con i colori delle Nazioni Unite, ha la responsabilità del Settore Ovest di UNIFIL in cui operano 3.800 Caschi Blu di 16 dei 48 paesi contributori alla missione ONU e di cui fanno parte oltre 1.000 Caschi Blu italiani.

Le attività svolte in Teatro Operativo sono condotte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), guidato dal generale di corpo d’armata Francesco Paolo Figliuolo. 

Il COVI è l’organo di staff del Capo di Stato Maggiore della Difesa, deputato alla pianificazione, coordinazione e direzione delle operazioni militari, delle esercitazioni interforze nazionali e multinazionali e delle attività a loro connesse.

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Fonte e immagini: Joint Task Force  – Lebanon Sector West


Libano, cambio al comando della Task Force ITALAIR, il colonnello Innecco subentra al parigrado Barone

Il colonnello Giuliano Innecco subentra al colonnello Fabrizio Barone al comando della componente elicotteri italiana in Libano


Naquora, 14 dicembre 2022 – Cerimonia di cambio di comando della Task Force ITALAIR (componente elicotteri italiana in Libano) tra il comandante cedente, colonnello Fabrizio Barone e il collega subentrante, colonnello Giuliano Innecco.

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Il contingente italiano in Libano dispiega sul terreno il Team di personale femminile contribuendo alla ricerca scientifica dell’UniGe in collaborazione con SMD

Il contingente italiano in Libano ha dispiegato sul terreno assetti di personale femminile per il supporto e l’analisi della missione. Questa attività è stata oggetto di studio da parte dell’Università di Genova in collaborazione con lo Stato Maggiore della Difesa.

Personale dei FAST e attività di ricerca dell’Università di Genova

Libano, 14 dicembre 2022 – E’ iniziata l’attività dei Female Analysis/Assessment Team, la cui azione, concepita due anni or sono, è stata ritardata dalla crisi pandemica mondiale da Covid-19. L’iniziativa è sotto l’attuale mandato della Brigata Aosta in Libano, che detiene la guida dell’operazione “Leonte XXXII” al comando del Settore Ovest della missione delle Nazioni Unite nella Terra dei cedri.

I FAST sono team costituiti da sole donne, che rispondono alle esigenze della missione ONU in Libano per la comprensione delle necessità e delle richieste delle fasce più deboli della popolazione locale.

Grazie alla versatilità e alla diversificata fiducia di cui gode la figura femminile, si riesce ad avere un’agevole penetrazione tra le autorità civili e tra la gente del posto, durante le operazioni condotte nell’area di operazioni, permettendo così di raccogliere ulteriori elementi di valutazione per la conduzione delle attività tattiche previste dal mandato. Ciò consente di ampliare lo spettro delle conoscenze, non solo nella prospettiva di genere, ma anche di avere una più completa raccolta informativa del contesto sociale in cui operano i peacekeeper della missione UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon), orientando le attività di supporto alla popolazione a scopi più incisivi ed efficaci.

Questa esperienza è frutto di un’accurata formazione e preparazione dei FAST da parte di personale delle Nazioni Unite specializzato nel settore, tra i quali i Gender Advisor (consulenti di genere) dei comandanti italiani che, nel solco della continuità della missione, si avvicendano alla guida dei futuri contingenti.

I Female Analysis/Assessment Team sono stati, in questi giorni, coinvolti nell’ambito di un progetto di ricerca da parte del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Genova, in collaborazione con lo Stato Maggiore della Difesa.

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Fonte e immagini: Joint Task Force  – Lebanon Sector West


Libano: la Costituzione italiana per diffondere la cultura

Il Contingente italiano in Libano ha ospitato il seminario sulla nascita della Costituzione italiana organizzato dalla Società Dante Alighieri

Shama, 9 dicembre 2022 – Il contingente italiano in Libano, che con la Brigata “Aosta” ha la leadership della missione delle Nazioni Unite nella terra dei Cedri, ha ospitato nella propria base di Shama il seminario dal titolo “La Costituzione italiana. Prospettiva storica di una costituzione sempre attuale”, organizzato dalla Società Dante Alighieri in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino.

Una rappresentanza di studentesse libanesi guidate dalla prof.ssa Caterina Carlini del Centro di Lingue e Traduzioni della Facoltà di Lettere dell’Università Statale di Beirut, prima dell’inizio della lezione tenuta da una docente universitaria in video-collegamento da Torino, ha ascoltato le parole del generale di brigata Giuseppe Bertoncello, comandante del contingente italiano e del Settore Ovest della missione UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon), che nel suo intervento di benvenuto ha rimarcato come sia proprio il “giuramento di osservanza della Costituzione e delle leggi dello Stato il fondamento della professione del soldato italiano”, ricordando poi, che “sui valori fondativi della Costituzione si trovi il presupposto giuridico alla base dell’intervento dei peacekeeper italiani in Libano, assieme ai colleghi di altre 47 nazioni del mondo”.

Da parte sua, l’organizzatrice dell’incontro, l’arch. Cristina Foti, presidente della Società DanteAlighieri in Libano, nell’esprimere parole di ringraziamento al generale Bertoncello, ha posto l’accento su come la presenza dei soldati di pace italiani favorisca anche la diffusione della cultura e della lingua italiana nel mondo, ricordando soprattutto la presenza all’interno della base di Shama della “Libreria della Pace”, uno dei 100 presidi letterari della lingua italiana nel mondo, unico presente all’interno di una infrastruttura militare.

La Libreria della Pace, progetto nato dalla collaborazione fra la Società Dante Alighieri e il Ministero della Difesa, nell’ambito di un protocollo d’intesa firmato nel 2018, ha lo scopo di favorire le relazioni interculturali tra i militari di diversi contingenti della missione delle Nazioni Unite nel Settore Ovest a guida italiana, attraverso la lettura.

Questo permette, attraverso lo studio, non solo ai militari di sentirsi ancora più integrati nel complesso scenario internazionale nel quale operano, ma anche a chi ne faccia richiesta di approfondire la conoscenza della lingua italiana.


La missione italiana in Libano a guida Brigata “Aosta”, al suo terzo mandato nella Terra dei Cedri con i colori delle Nazioni Unite, ha la responsabilità del Settore Ovest di UNIFIL in cui operano 3.800 Caschi Blu di 16 dei 48 paesi contributori alla missione ONU e di cui fanno parte oltre 1.000 Caschi Blu italiani.

Le attività svolte in Teatro Operativo sono condotte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), guidato dal generale di corpo d’armata Francesco Paolo Figliuolo. 

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