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Cina, il via alla VII edizione dei Giochi Mondiali Militari del CISM con atleti militari della Difesa e della Guardia di Finanza

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Wuhan (Cina), 17 ottobre 2019 – Inizia domani 18 ottobre la VII edizione dei Giochi Mondiali Militari, evento organizzato con cadenza quadriennale dal Consiglio Internazionale dello Sport Militare (CISM). Alla manifestazione prenderanno parte circa 10.000 atleti provenienti da oltre 110 nazioni, che si confronteranno in 28 discipline sportive, che si concluderanno il 27 ottobre 2019.

L’Italia parteciperà alla manifestazione con una delegazione di circa 200 tra atleti, staff tecnico e dirigenti accompagnatori, tra i migliori atleti militari della Difesa e della Guardia di Finanza, che si cimenteranno in 19 delle 28 discipline previste dal programma sportivo, tra cui spiccano atletica leggera, scherma, tiro con l’arco, nuoto, pentathlon militare, paracadutismo.

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Oltre alla presenza di numerosi atleti di livello olimpico, mondiale ed europeo, molti dei quali hanno già partecipato e vinto in occasione delle precedenti edizioni dei Giochi Mondiali Militari, l’Italia garantirà anche una presenza adeguata e competitiva degli atleti del Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa (GSPD), impegnati in atletica leggera e nel tiro con l’arco.

Lo scorso 10 ottobre il Presidente della Repubblica ha consegnato il tricolore al portabandiera della delegazione italiana, il sergente maggiore Paolo Pizzo.

Segui sui canali social dello Stato Maggiore della Difesa l’elenco delle attività e l’aggiornamento dei risultati conseguiti.

Visita il sito ufficiale dei Giochi Mondiali Militari 2019. In questa —> PAGINA l’elenco completo degli atleti militari che partecipano ai giochi.

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Come nascono i  Giochi Mondiali Militari

L’idea di organizzare questo evento nacque nel 1993 nel corso del Symposium, tenuto dalle Fiamme Gialle ad Ostia, a cui presero parte i vertici dirigenziali del CISM e i rappresentanti di quasi tutte le nazioni aderenti.

Il progetto, anche grazie al costante appoggio del CONI ed all’attenzione dello Stato Maggiore della Difesa, si concretizzò quindi, due anni più tardi, quando a Roma si svolse la prima edizione. Vedere sfilare allo stadio Olimpico gli atleti militari di decine di nazioni, ciascuno nella propria uniforme variopinta, fu per il pubblico, numerosissimo ed entusiasta, un’emozione unica e difficilmente comparabile. Forti dell’enorme successo riscosso dalla manifestazione, il CISM fu incoraggiato ad andare avanti, assegnando a Zagabria l’organizzazione della seconda edizione. Nell’agosto 1999 gli atleti militari diedero vita alla manifestazione in un’area martoriata da un conflitto di cui ancora non si erano spenti gli ultimi echi, praticamente in contemporanea con l’inizio della missione umanitaria di supporto alla pace. Il forte e tangibile messaggio di solidarietà e di speranza lanciato in quella circostanza attraverso lo sport fu largamente apprezzato, rinnovando e, se possibile, incrementando il consenso ottenuto dall’edizione romana.

Dal 2010, sempre con cadenza quadriennale, il CISM organizza anche le edizioni invernali dei Giochi Mondiali Militari a similitudine di quanto avviene per i Giochi Olimpici invernali. Anche in questo caso a giocare un ruolo di primaria importanza è l’Italia che ospita la prima edizione dei giochi ad Aosta.

Il CISM

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Fondato il 18 febbraio 1948, il Consiglio Internazionale dello Sport Militare (CISM) è una delle più grandi organizzazioni multisportive al mondo. Con i suoi attuali 140 Paesi membri, esso riunisce sui campi da gioco tutte quelle Forze Armate che spesso si sono affrontate su campi avversi dal punto di vista politico ed ideologico. Da ciò deriva, così come previsto dalla sua filosofia e dagli ideali contenuti nella Carta d’Adesione sottoscritta da tutti i suoi paesi membri nel 1998, il contributo del CISM all’edificazione della pace mondiale. Lo sport e la solidarietà sono i due pilastri dell’organizzazione sui quali sono basate le numerosissime attività mondiali e regionali che occupano circa 300 giorni dell’anno sotto l’egida del motto “Amicizia attraverso lo Sport”.

Il CISM è diventato ormai un interlocutore privilegiato del mondo sportivo internazionale. Egli è un vettore essenziale per lo sviluppo della pratica dell’educazione fisica della gioventù mondiale e dello sport per tutti. Il CISM ha avviato una stretta collaborazione con il Comitato Olimpico Internazionale (CIO), così come con tutte le Federazioni e Istituzioni sportive mondiali. Il Presidente del CISM è membro della Fondazione Internazionale per la Tregua Olimpica, istituita dal CIO. Vero pioniere della solidarietà sportiva internazionale, il CISM mette in opera dei progetti in collaborazione con il CIO e con istituzioni come le Nazioni Unite o la Comunità Europea.

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Il capo di SMD comunica che continua l’impegno delle Forze Armate per la sorveglianza e difesa delle coste nazionali

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Roma, 9 luglio 2019 –  Su indicazione del ministro della Difesa Elisabetta Trenta, il capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli ieri ha partecipato alla riunione del comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza.

Generale Vecciarelli

Durante il comitato il capo di Stato Maggiore  – nell’ambito delle proprie responsabilità di pianificazione, predisposizione e impiego delle Forze Armate nel loro complesso – ha confermato il pieno impegno della Difesa per la sorveglianza e la protezione delle coste, con gli assetti all’uopo destinati (radar, mezzi aerei e mezzi navali ).

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Fonte e immagini: Stato Maggiore Difesa
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Le Forze Armate italiane continuano a fornire supporto alla popolazione libica e ai mezzi impiegati in compiti di SAR

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Roma, 26 aprile 2019 – In merito al alcuni articoli di stampa e a quanto di recente è stato riportato su alcuni social media, lo Stato Maggiore della Difesa in un comunicato stampa ritiene necessario precisare che: “il personale delle Forze Armate italiane impiegato nella Missione Bilaterale di Assistenza e Supporto in Libia (MIASIT) e sulla nave di supporto logistico presente a Tripoli ed inquadrata nell’operazione Mare Sicuro, non è assolutamente coinvolto negli scontri attualmente in atto nel Paese nordafricano. Il contingente opera peraltro in armonia con le linee di intervento decise dalle Nazioni Unite con compiti chiari e di carattere prettamente umanitario e di supporto tecnico manutentivo.

E’ destituita quindi di ogni fondamento qualunque notizia che vede le Forze Armate italiane svolgere compiti di protezione di infrastrutture militari libiche o di supporto logistico a bande e milizie che combattono dall’una o dall’altra parte.

Presso il Field Hospital di Misurata proseguono infatti le attività di supporto sanitario e umanitario alla popolazione libica. Ad oggi sono stati effettuati oltre 17600 visite specialistiche, 1800 medicazioni chirurgiche e oltre 900 interventi chirurgici a favore di civili.

Continuano anche le attività di supporto manutentivo a favore dei mezzi libici impegnati in compiti di Search and Rescue (SAR) e di contrasto dei flussi migratori illegali all’interno delle acque di propria giurisdizione. Allo stato attuale delle 17 unità complessivamente disponibili, 13 sono state rese perfettamente efficienti, con un significativo incremento delle capacità di intervento degli assetti libici nella condotta e nel coordinamento in mare”.

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Fonte: Stato Maggiore Difesa
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Stato Maggiore della Difesa: “noi al servizio del Paese”

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Roma, 17 aprile 2019 – Lo Stato Maggiore della Difesa con un comunicato evidenzia che “Alla luce delle notizie stampa emerse in queste ore, le Forze Armate sono uno strumento tecnico operativo al servizio del Paese e che ogni attività viene pertanto svolta in aderenza alle  indicazioni politiche e secondo la prevista linea gerarchica”.

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Fonte: Stato Maggiore Difesa
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Le Forze Armate attendono i più piccoli a “Firenze dei bambini” dal 12 al 14 aprile

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Firenze, 10 aprile 2019 – Anche quest’anno le Forze Armate saranno presenti, da venerdì 12 a domenica 14 aprile, alla manifestazione che la città di Firenze dedica ai bambini con coinvolgenti attività, laboratori e mezzi presso la sede dell’Istituto Geografico Militare, nella piazza della Santissima Annunziata e presso il Giardino dell’Orticoltura.

Nella storica sede dell’Istituto Geografico Militare sarà possibile apprendere il mestiere del “Cartografo”, grazie alla presenza degli specialisti appartenenti agli enti cartografici delle Forze Armate (Istituto Geografico Militare dell’Esercito Italiano, Istituto Idrografico della Marina, e CIGA – Centro Informazioni Geotopografiche dell’Aeronautica Militare) con laboratori interattivi dedicati alle tematiche topografiche. Giovani e adulti potranno cimentarsi nelle attività che ci permettono di rappresentare su carta un luogo geografico consentendoci di orientarci sul terreno, sul mare e in cielo.

Nella meravigliosa cornice di piazza della Santissima Annunziata, sarà allestito un “Campo Base Interforze” che permetterà agli uomini e alle donne dell’Esercito, della Marina, dell’Aeronautica e dell’Arma dei Carabinieri di far conoscere le capacità operative ed i mezzi utilizzati anche per aiutare le popolazioni colpite da calamità naturali o in situazioni di crisi.

In quest’area, sarà possibile toccare con mano alcuni dei mezzi in dotazione alle Forze Armate come il “Lince” dell’Esercito, una moto d’acqua della Marina, la cabina di pilotaggio dell’aereo MB339 dell’Aeronautica, utilizzato dalle Frecce Tricolori per le loro acrobazie, e due moto operative dei Carabinieri.

Inoltre i bambini potranno anche giocare, cimentandosi nella “scalata di una parete di roccia” insieme agli alpini o cimentarsi nella realizzazione ad arte di nodi sotto la guida dei maestri della Marina. Sarà possibile partecipare ad alcune procedure messe in atto dell’Aeronautica nelle operazioni di aerosoccorso, mentre i Carabinieri faranno conoscere le attività del Nucleo Antisabotaggio ed insegneranno a non cadere nelle trappole dei falsari grazie ai consigli degli esperti del nucleo Antifalsificazione monetaria.

Sarà inoltre possibile assistere alle esibizioni cinofili dell’Esercito, dell’Aeronautica e dei Carabinieri.

I Carabinieri Forestali allestiranno un “Villaggio Natura” nella cornice naturalistica del Giardino dell’Orticoltura, con un percorso didattico e sensoriale per conoscere alcune realtà della natura e delle biodiversità da difendere.

Le Forze Armate vi aspettano sabato 13 e domenica 14 aprile dalle ore 10.00 alle ore 18.00; la sede dell’Istituto Geografico Militare sarà aperta, per le scuole che si volessero prenotare, anche venerdì 12 aprile dalle ore 09.00 alle ore 14.00. Peraltro, presso l’ente cartografico di Stato, sarà possibile effettuare visite guidate gratuite alla biblioteca storica e al museo della cartografia.

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Fonte: Stato Maggiore Difesa - Immagine: Monica Palermo
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Difesa: piena solidarietà delle Forze Armate alla giovane che ha denunciato le violenze da parte di un militare

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Roma, 17 febbraio 2019 – In merito alle notizie diffuse circa l’adozione di misure cautelari nei confronti di personale militare da parte del tribunale di Velletri, il capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli, esprime, a nome suo e di tutti appartenenti alle Forze Armate , la piena vicinanza e la solidarietà alla giovane che ha denunciato le violenze.

Qualunque militare si macchiasse di tali comportamenti riprovevoli – ha sottolineato il generale Vecciarelli –  violerebbe anche l’etica militare, nonché la dignità e l’onore di tutto il personale con le stellette che quotidianamente con profonda onestà, senso del dovere e vicinanza alla collettività svolge il proprio dovere.

In questi casi – conclude il capo di Stato Maggiore della Difesa – le Forze Armate agiranno sempre in maniera ferma, rigorosa e severa al fianco della magistratura nell’accertamento delle responsabilità e prendendo gli adeguati provvedimenti nei confronti degli interessati”.

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Fonte e immagine: Stato Maggiore Difesa
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NATO: conclusa la prima parte dell’esercitazione Trident Juncture 2018

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Norvegia, 9 novembre 2018 – Si è conclusa la fase Live Exercise (LIVEX – con unità schierate sul terreno) dell’esercitazione “Trident Juncture”, la più importante attività addestrativa organizzata dall’Alleanza Atlantica dalla fine della guerra fredda, che ha visto impiegati circa 50.000 militari di 31 diverse nazioni, 150 aerei, 70 navi e oltre 10.000 veicoli terrestri. A chiudere la fase esercitativa la battaglia simulata di Oppdal (Norvegia), a cui hanno preso parte anche gli assetti terrestri e le componenti aeree dello strumento militare nazionale.

Al termine dell’esercitazione, l’ammiraglio James Gordon Foggo, comandante dell’Allied Joint Force Command di Napoli e direttore dell’esercitazione, ha voluto ringraziare calorosamente i militari di tutte le nazioni partecipanti e, in particolare, la Norvegia, che ha ospitato sul suo territorio la complessa attività addestrativa.

L’ammiraglio ha voluto rimarcare che la “Trident Juncture” ha rappresentato, da un lato, lo spirito di solidarietà e di coesione tra i Paesi membri a favore di quelli che maggiormente percepiscono la rinnovata assertività militare ad est, e, dall’altro, la determinazione dell’Alleanza Atlantica nella sua missione primaria di difesa collettiva dell’integrità territoriale euro-atlantica contro ogni possibile aggressione e minaccia esterna mantenendo un alto livello di preparazione e di reazione.

4. Mezzi italiani in avanzata

L’esercitazione ha previsto la contrapposizione sul campo di due  unità avversarie, a livello Corpo d’Armata, le quali si sono alternate nel condurre operazioni in attacco e in difesa. In particolare, la fase conclusiva, certamente tra quelle più complesse di tutta l’attività, consisteva nella completa liberazione di territori precedentemente occupati dalle forze avversarie.

L’obiettivo finale della “Trident Juncture” era quello di verificare la capacità della NATO di pianificare e condurre un’importante operazione di difesa collettiva, oltre che di valutare l’effettivo grado di integrazione e di cooperazione tra le Forze Armate dei Paesi membri e la loro capacità di interagire con Paesi amici, quali la Finlandia e la Svezia. Nel contempo, l’esercitazione è stata sfruttata anche per analizzare il sistema di prontezza operativa e di risposta militare immediata alle minacce dell’Alleanza, attraverso l’impiego della NATO Response Force (NRF), diretta dal NRDC (NATO Rapid Deployble Corps) di Solbiate Olona per tutto l’anno 2018.

3 Bersagliere in azione

La partecipazione nazionale, oltre al citato NRDC, ha visto schierato anche un complesso di forze terrestri, su base 132^ Brigata corazzata “Ariete”, costituente la  VJTF Land Brigade (very high readiness joint task force), cioè l’assetto di massima prontezza operativa dell’Alleanza, la cui responsabilità è stata assegnata, nel 2018, alle Forze Armate italiane. Per tale esigenza, la brigata “Ariete” (comando brigata e assetti dell’11° reggimento bersaglieri, del 10° reggimento genio guastatori, del reggimento logistico “Ariete”, del reparto Comando e Supporti Tattici “Ariete”) è stata rinforzata con assetti tratti dal 187° reggimento paracadutisti, dal 7° reggimento trasmissioni, dal 1° reggimento artiglieria da montagna, dalla Scuola di Commissariato di Maddaloni e da una compagnia di Polizia Militare del 13° reggimento Carabinieri “Friuli Venezia Giulia”.

Durante la LIVEX, inoltre, la VJTF ha potuto anche contare sul supporto dell’Aeronautica Militare, che ha schierato nella base di Bodo gli Eurofighter (provenienti dal 4° stormo di Grosseto, dal 36° stormo di Gioia del Colle e dal 37° stormo di Trapani) per le attività di difesa aerea e di scorta e protezione dei velivoli strategici dell’Alleanza, i Tornado (dal 6° Stormo di Ghedi) per la soppressione delle difese aeree avversarie, il KC-767 (del 14° stormo di Pratica di Mare) per il rifornimento in volo degli aerei NATO, e il G-550 CAEW (del 14° Stormo) per la sorveglianza, l’avvistamento, il comando e controllo.

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Fonte e immagini: Stato Maggiore Difesa
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Concorsi truccati nei VFP 4: SMD prenderà tutti i provvedimenti necessari per tutelare le Forze Armate

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Roma, 17 ottobre 2018 – In merito alla notizia della scoperta di un sistema fraudolento che sarebbe stato utilizzato per superare le prove del concorso del 2016 per Volontari in Ferma Prefissata quadriennale (VFP 4) nelle Forze Armate, portato alla luce da un’indagine della Guardia di Finanza su mandato della Procura di Napoli, lo Stato Maggiore della Difesa rende noto che, fin dall’avvio dei primi accertamenti, erano stati assunti con immediatezza alcuni provvedimenti per impedire il ripetersi di tali illeciti, senza andare ad inficiare le delicate indagini disposte dalla magistratura.

Nel rinnovare piena collaborazione e disponibilità alla procura per fornire ogni ulteriore elemento che sia ritenuto utile al fine di fare piena chiarezza sulla vicenda, lo Stato Maggiore della Difesa si appresta a intraprendere tutti i provvedimenti possibili nei confronti dei militari e dei civili della Difesa coinvolti, nonché a valutare le necessarie misure di autotutela verso quei militari che risulterebbero vincitori di concorso grazie a questo sistema fraudolento e illecito.

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Fonte: Stato Maggiore Difesa
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Prima visita ufficiale del ministro della Difesa Elisabetta Trenta allo Stato Maggiore della Difesa

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Roma, 14 giugno 2018 – Il ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, ha avviato formalmente le visite ufficiali agli Stati Maggiori, recandosi ieri mattina presso lo Stato Maggiore della Difesa. Ricevuta dal capo di SMD, generale Claudio Graziano, il ministro ha passato in rassegna il picchetto interforze che ha reso gli onori al vertice politico del dicastero.

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Dopo una rapida illustrazione da parte del generale Graziano di come lo Stato Maggiore della Difesa si sia riorganizzato, briefing svolto alla presenza di tutti i capi reparto nella sala “Santa Barbara”.  Il ministro Trenta ha poi raggiunto per un indirizzo di saluto, nella suggestiva sala “Balilla” di Palazzo Esercito, che deve il proprio nome alla presenza della scultura in bronzo di Vincenzo Gianni del 1858 raffigurante Giambattista Perasso noto come il Balilla, figura eroica popolare della storia genovese, le rappresentanze del personale militare e civile dello Stato Maggiore della Difesa, compresi i capi reparto, gli organi di rappresentanza e gli enti alle dirette dipendenze dello Stato Maggiore della Difesa, come il Centro Alti Studi per la Difesa, il Comando Operativo di Vertice Interforze, il Comando delle Forze Speciali e l’Ispettorato di Sanità Militare.

Il generale Graziano ha quindi preso la parola per ringraziare ed evidenziare che lo Stato Maggiore della Difesa opera alle dirette dipendenze del capo di Stato Maggiore della Difesa per attuare le direttive politiche del ministro. Nel suo indirizzo di saluto il ministro della Difesa ha sottolineato che il suo mandato sarà improntato al dialogo, “ma soprattutto all’ascolto”. Nella dedica scritta nell’albo d’onore il ministro ha affermato ” con i migliori auspici ed auguri per una proficua collaborazione con la mia persona e con tutto il governo. La Difesa è al centro dei nostri interessi”.

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Fonte e immagini: Stato Maggiore Difesa
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CASD, il capo di SMD e il ministro della Difesa alla chiusura dell’anno accademico

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Roma, 13 giugno 2018 – Il capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano, ha partecipato questa mattina alla cerimonia di chiusura dell’anno accademico 2017/2018 che si è svolta presso Palazzo Salviati, sede del Centro Alti Studi per la Difesa (CASD), alla presenza del ministro della Difesa, Elisabetta Trenta, dei capi delle Forze Armate, del comandante della Guardia di Finanza, del presidente del CASD e di numerose autorità civili, religiose e militari, nonché numerosi familiari dei frequentatori italiani e stranieri della 69^ sessione dello IASD e del 20° corso ISSMI “Il momento della consegna dei diplomi davanti alla famiglie è un elemento di novità rispetto al passato che sottolinea l’importanza per i frequentatori di far parte di un sistema integrato e complesso che pone al centro la componente umana” così il generale Claudio Graziano all’apertura del suo discorso.

All’inizio del suo intervento il capo di SMD ha messo in luce le importanti attività svolte all’interno del CASD, massimo organismo interforze nel campo della formazione avanzata, degli studi e delle ricerche riguardanti la Difesa e la Sicurezza nazionale ed internazionale, “non vi è dubbio che il centro delle attività svolte in seno al CASD siano le proiezioni internazionali, con uno sguardo all’evoluzione interna, ai nuovi rapporti di genere, alla tutela del personale e ai rapporti interministeriali e intermodulari” “nel tempo, il mondo, le sfide internazionali sono cambiate con progressione costante e decennale, i rapporti tra la NATO, l’UE, e le organizzazioni internazionali, che si stanno sempre di più saldando, sono completamente diversi da quelli del passato”.  “Anche le Forze Armate italiane hanno cominciato un percorso di sviluppo e di crescita nel contesto internazionale, da cui il Paese ha tratto prestigio anche per la competenza professionale di grande profilo che si è riusciti a creare e che ci ha portato a comprendere quanto siano importanti gli stretti legami di conoscenza e di fiducia a livello internazionale”.

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Il generale Graziano si è poi rivolto ai frequentatori descrivendo l’attuale contesto in cui saranno chiamati ad operare “Le nuove sfide sono mutevoli, si chiamano terrorismo internazionale, migrazione incontrollata, traffico illegale, ma tutto nasce dall’instabilità di alcuni paesi in crisi, che non sono più in grado di garantire la propria sicurezza e che hanno bisogno di stabilità. Da questa esigenza nasce il disegno di sicurezza che guarda a sud, che l’Italia ha portato avanti e porta con vigore, senza dimenticare i due archi di crisi”. Nel confronto internazionale ad ogni livello, sia culturale, tecnico, militare, il CASD è un fulcro importante di scambio di attività di pensiero e proposte “ed è evidente che quanto noi stiamo disegnando a livello politico, tecnico-diplomatico ed economico, dovrà essere attuato da voi e da quanti vi succederanno in un disegno di grande respiro”.

L’importanza della cerimonia odierna deriva anche dalla presenza di singoli rappresentanti delle componenti delle Forze Armate e non solo, e quindi del sistema di sicurezza del Paese che si occupa di difesa avanzata e di sicurezza interna.

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Il capo di Stato Maggiore della Difesa ha poi fatto una disanima sui mutamenti in seno agli organismi internazionali, come l’Unione Europea e la NATO, principalmente per ciò che concerne il nuovo concetto di sicurezza – l’ Europa l’ha definito nella Global Strategy e anche la NATO sta rivedendo la sua strategia-. “In questo contesto l’Italia si è fatta promotore del centro per il sud, Hub for the South, quindi di un centro di attenzione che guarda a sud verso quelle aree da cui provengono le minacce, anche nel tentativo importante di creare un ponte tra missioni della NATO e dell’Europa, ed anche per le iniziative bilaterali”.

“Dobbiamo considerare inoltre che molte missioni di oggi si svolgono in un ambito di Coalition of Willing come la maggiore missione in corso che l’Italia svolge in Iraq e non in Siria dove sono presenti  altri Paesi.  Questo è il mondo in cui dovrete operare, in cui dovete dimostrare di conoscere e di saper operare a livello delle altre componenti dello stato e di partecipare attivamente alla trasformazione dello strumento Militare – il nuovo strumento militare dovrà essere un modello stabile e flessibile nel lunghissimo periodo, in grado di reagire a tutte le dinamiche odierne e di assorbire i cambiamenti con stabilità”. “Sarà infine un lungo percorso interforze irrinunciabile, portato avanti già da altri paesi, e che dovrà guidare le nostre trasformazioni interne nell’interesse della nazione, eliminando le duplicazioni ed intervenendo per ottimizzare lo strumento, sfida che vi impegnerà nei prossimi anni. Spero diventiate a vostra volta fulcri di cultura Militare e spirito militare, il ruolo di consiglieri militare nel sistema paese è essenziale per la crescita della nazione”.

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Fonte e immagini: Stato Maggiore Difesa
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