Roma, 12 dicembre 2018 – Si è tenuta, presso la direzione centrale della Polizia Criminale, la riunione dell’Osservatorio Nazionale sui Furti di Rame, organismo presieduto dal vice direttore generale della Pubblica Sicurezza e direttore centrale della Polizia Criminale, prefetto Nicolò D’Angelo.
Fanno parte dell’Osservatorio rappresentanti delle Forze di Polizia, dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, di Confindustria, di Ferrovie dello Stato Italiane s.p.a., di Enel s.p.a., di Telecom Italia s.p.a., di Vodafone Italia s.p.a, di Wind-Tre s.p.a. e di Anie (Federazione nazionale imprese elettrotecniche e elettroniche).
Durante l’incontro è stato evidenziato che il numero dei furti di rame nei primi 10 mesi del 2018 ha fatto registrare, a livello nazionale, un decremento del 13,4% rispetto all’analogo periodo precedente, confermando il trend positivo rilevato negli ultimi anni.
È stata esaminata anche la problematica dei furti di altri componenti metallici, come le c.d. “batterie tampone”, in uso alle società partner dell’Osservatorio, utili ad assicurare la trasmissione del segnale delle stazioni radiobase in caso di black out elettrici. Questo fenomeno criminoso, già all’attenzione delle Forze di polizia, continuerà ad essere monitorato da un apposito sottogruppo di lavoro, presso il Servizio Analisi Criminale, dalla composizione mista.
Il vice capo della Polizia ha, infine, sottolineato che l’interscambio informativo tra la componente pubblica e quella privata dell’Osservatorio, che agisce secondo il principio della “sicurezza partecipata”, costituisce il punto di forza per la prevenzione e il contrasto dei suddetti fenomeni criminali dai risvolti, talvolta, anche transnazionali.
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