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I Carabinieri NAS, a tutela degli anziani nelle festività natalizie, controllano 607 strutture

Roma, 5 dicembre 2023 – I Carabinieri NAS, in concomitanza con il periodo delle Festività Natalizie, hanno intensificato i controlli presso le strutture ricettive dedicate all’ospitalità di persone anziane e/o portatrici di disabilità, quali le residenze sanitarie assistite (R.S.A.) e le case di riposo, con lo scopo di verificare la corretta erogazione dei servizi di cura ed assistenza a tutela delle persone indifese. Infatti proprio in questo periodo si rileva un aumento della domanda di ospitalità di persone anziane presso strutture ricettive, a cui non sempre corrisponde il mantenimento del livello assistenziale, sia in termini di numero di operatori, anche connesso con il godimento di ferie del periodo festivo, che di qualità del servizio fornito.

Nel corso della campagna di controllo, che ha interessato l’intero territorio nazionale, predisposta d’intesa con il Ministero della Salute, sono state ispezionate 607 attività socio-sanitarie ed assistenziali, con particolare attenzione nei giorni festivi di Natale, e Capodanno, anche in periodi serali e notturni.

Nel corso delle verifiche sono state individuate 152 strutture irregolari, tra RSA, case di riposo, comunità alloggio e case famiglia, pari al 25%, sanzionando 27 persone per violazioni penali e 133 per illeciti amministrativi, per complessivi 167 mila euro, riconducibili a carenze igienico/strutturali ed autorizzative, presenza di un numero superiore di anziani rispetto alla capienza autorizzata, dispositivi medici e farmaci scaduti di validità, irregolarità nella gestione degli stupefacenti, alimenti in cattivo stato di conservazione.

È stata, inoltre, disposta la chiusura di 6 strutture ricettive, risultate abusive o deficitarie in materia sanitaria e assistenziale, determinando l’immediato trasferimento degli anziani presenti presso le famiglie di origine o altre strutture idonee presenti nel territorio.

Interventi più significativi:

Nas Reggio Calabria

Sequestrata una struttura per disabili mentali, sita a Reggio Calabria, risultata essere priva di autorizzazione nonché dei requisiti minimi. I 9 ospiti presenti all’atto del controllo sono stati ricollocati, presso un’altra idonea struttura. Deferita in stato di libertà la titolare, ritenuta responsabile anche della detenzione di 10 kg di alimenti vari rinvenuti in cattivo stato di conservazione.
Il valore dell’infrastruttura sottoposta a vincolo corrisponde ad euro 500.000.

Nas Campobasso

Disposta la chiusura di una parte di una casa di riposo ubicata nella provincia di Campobasso, interessata da gravi carenze strutturali e ospitante un numero di anziani in eccesso rispetto a quanto autorizzato.
I 9 ospiti presenti durante il controllo sono stati trasferiti presso altra idonea struttura autorizzata.
Il valore dell’infrastruttura oggetto del provvedimento corrisponde ad euro 80.000.

A seguito di ulteriori verifiche eseguite presso 2 comunità alloggio e 2 case di riposo, dislocate nella medesima provincia di Campobasso, sono stati segnalati alla competente Autorità Amministrativa i 4 legali responsabili per le carenze strutturali ed organizzative rilevate nel corso dei controlli.

Nas Potenza

Disposta l’immediata chiusura di una struttura residenziale per anziani della provincia di Potenza dove, nel corso di un’ispezione igienico sanitaria, è stata riscontrata la mancanza di requisiti autorizzativi, strutturali, organizzativi e funzionali.
Il valore della struttura inibita corrisponde ad euro 800.000.

Nas Ragusa

Sospesa una casa di riposo per anziani, ubicata a Siracusa, in quanto priva della prevista iscrizione all’albo comunale. Il valore della struttura corrisponde a 350.000 euro. E’ stata accertata anche la mancata attuazione delle procedure di autocontrollo ed elevate sanzioni per complessivi euro 2.000.

Nas Torino

Deferita in stato di libertà, per truffa aggravata, un’infermiera impiegata presso una R.S.A. della provincia di Torino. Nel corso dell’attività ispettiva effettuata presso la struttura è infatti emerso che la donna, pur risultando di turno fino alle ore 19:30, si era assentata arbitrariamente causando così un disservizio per gli anziani degenti, ed un danno al Servizio Sanitario Regionale che avrebbe rimborsato, alla società gerente il personale infermieristico, il costo orario dell’intera prestazione sebbene svolta solo in parte.
A seguito di un ulteriore controllo svolto presso un’altra casa di riposo, sempre nella provincia di Torino, è stata accertata l’inosservanza delle procedure del manuale di autocontrollo, stante il rinvenimento di alimenti congelati arbitrariamente ed, in alcuni casi, anche scaduti di validità.

Nas Trento

Segnalati all’Autorità Amministrativa e Sanitaria il legale responsabile e la direttrice di una R.S.A. sita nella provincia di Trento, per aver detenuto 125 dispostivi medici diagnostici per la rilevazione del Covid-19 sugli anziani ospiti risultati scaduti da oltre due anni e custoditi con altri in corso di validità.
I dispositivi scaduti sono stati sequestrati ed è stata contestata una sanzione amministrativa per oltre 48 mila euro.

Nas Cremona

Segnalato all’Autorità Giudiziaria e Sanitaria il legale responsabile di una cooperativa gerente una residenza sanitaria ubicata nella provincia di Pavia per omessa revisione periodica dei dispostivi antincendio (estintori) e per la mancata applicazione delle procedure di autocontrollo nella gestione della cottura e somministrazione di pasti agli ospiti.
Sequestrati 6 kg di prodotti surgelati di origine animale scaduti di validità.

Nas Perugia

Deferito all’Autorità Giudiziaria legale responsabile di una struttura ricettiva per anziani, ubicata nella provincia di Terni, per aver accolto 20 anziani non autosufficienti in assenza dell’autorizzazione regionale e dei requisiti minimi assistenziali nonché di personale medico-infermieristico qualificato.

Nas Sassari

Deferiti all’Autorità Giudiziaria il direttore sanitario di una R.S.A., ubicata nella provincia di Nuoro, ed il legale responsabile della cooperativa appaltatrice della fornitura del personale infermieristico, per aver permesso, all’interno della struttura, l’esercizio abusivo della professione di infermiere a due operatori non iscritti al relativo Ordine Professionale.

Due ulteriori attività ispettive svolte presso altrettante strutture della provincia di Sassari, hanno portato al deferimento in stato di libertà:

  • del legale responsabile di una casa di riposo per aver detenuto, per la successiva somministrazione agli anziani ospiti, 9 confezioni di farmaci detenute a temperature diverse rispetto a quanto richiesto dale indicazioni sulla conservazione;
  • dei due responsabili di una comunità alloggio per aver abusivamente ospitato anziani non auto-sufficienti in assenza dei requisiti minimi assistenziali ed autorizzativi.

Nas Napoli

Denunciato il legale responsabile di una R.S.A. ubicata nella provincia di Napoli, poiché ritenuto responsabile di aver detenuto 4 confezione di morfina (per un totale di 20 fiale) non registrate sul prescritto registro di carico e scarico degli stupefacenti e, peraltro, in assenza di prescrizioni mediche e/o piani terapeutici riferiti alle persone alloggiate.
Contestate violazioni amministrative per complessivi euro 8.000.

Nas Bari

Sequestrati, presso una Residenza Sanitaria ubicata nella provincia di Bari, 119 dispositivi medici (aghi monouso e tappi perforabili) con data di scadenza superata e detenuti in promiscuità con altri dispositivi in corso di validità. Contestata al legale responsabile una violazione amministrativa per oltre 48 mila euro. Nel corso dell’attività è stata inoltre appurata la mancata revisione del defibrillatore in dotazione, risultato avere elettrodi scaduti di validità, condizione già accertata ed oggetto di contestazione nel corso di un pregresso controllo effettuato nel mese di novembre 2022 dalla locale Autorità Sanitaria.

Nas Cosenza

A seguito dei controlli eseguiti presso una comunità alloggio, una casa di riposo ed una casa famiglia, tutte dislocate nella provincia di Cosenza, sono state accertate irregolarità per le quali si è proceduto a segnalare I rispettivi responsabili delle strutture alle competenti Autorità Sanitaria ed Amministrativa. Nello specific sono state riscontrate:

  • la presenza di un locale composto da più vani adibiti a magazzino di materiale vario, lavanderia e deposito alimenti, non indicati nella planimetria propedeutica al rilascio dell’atto autorizzativo;
  • il superamento della capacità ricettiva massima, poiché nella casa di riposo erano presenti 30 ospiti rispetto ai 25 autorizzati;
  • l’inosservanza dei requisiti strutturali dovuta alla presenza di evidenti macchie di muffa sulle pareti ed infiltrazioni di acqua.

Nas Catania

Deferiti all’Autorità Giudiziaria i legali responsabili di 5 case di riposo, ubicate nelle province di Messina e Catania, per aver omesso di comunicare all’Autorità di Pubblica di Sicurezza il numero degli anziani ospiti alloggiati.

Lo stesso Nucleo A.S., sempre nella provincia di Catania, ha denunciato i titolari di due ulteriori strutture ricettive per anziani per aver detenuto, per la successiva somministrazione, farmaci scaduti di validità.

Sequestrate complessivamente 52 confezioni di medicinali per un valore di circa mille euro.

Nas Palermo

Segnalato all’Autorità Amministrativa e Sanitaria il legale responsabile di una struttura ricettiva per anziani, sita nella provincia di Trapani, per aver ospitato 18 persone in numero superiore a quello autorizzato.

Lo stesso Nucleo, nella provincia di Agrigento, ha deferito all’Autorità Giudiziaria, il legale responsabile di una casa di riposo per aver abusivamente adibito un locale semi-interrato a spazio lavorativo in assenza di autorizzazione e delle necessarie verifiche sanitarie sulla salubrità del luogo.

In relazione alla descrizione di specifici interventi operati dai NAS le persone deferite all’autorità giudiziaria sono da ritenersi presunti innocenti fino a un definitivo accertamento di colpevolezza in successiva sede processuale.

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Fonte e immagine: Arma dei Carabinieri


L’Arma dei Carabinieri, un modello di riferimento internazionale, ha concluso un anno che ha visto i militari impegnati in numerose operazioni all’estero

Pristina (Kosovo). Eulex Intervention Group (IG) in addestramento: gruppo joint europeo di forze speciali di Polizia. (Copyright Dario Orlandi/Massimo Sestini)

Roma, 5 dicembre 2023 – Nel corso del 2022, l’Arma dei Carabinieri è stata impegnata in Operazioni all’estero condotte in autonomia e in missioni Joint Combined condotte dallo Stato Maggiore della Difesa (SMD) per il tramite del Comando operativo di Vertice Interforze (COVI), al fianco di contingenti delle altre Forze Armate, in Kosovo, Libano, Libia, Palestina, Cipro, Somalia, Iraq, Mali, Kuwait, Giordania, Emirati Arabi Uniti, Gibuti, Lettonia, Lituania, Estonia, Romania, Niger, Mauritania, Qatar.

In ambito NATO l’Arma contribuisce con le Multinational Specialized Unit (MSU), assetto di Stability Policing che, sotto il profilo tattico, rappresenta un modello di riferimento internazionale, consolidando un “modello Carabinieri” di gestione della delicata fase di stabilizzazione post-conflict di aree di crisi.

La missione all’estero con il più alto numero di Carabinieri impiegati continua ad essere KFOR NATO Kosovo Force. Sempre in Kosovo l’Arma partecipa alla missione EULEX, sotto egida Eurogendfor, con compiti di mantenimento dell’ordine e della sicurezza pubblica.

I Carabinieri sono presenti anche in Giordania, Kuwait e Iraq, dove – nell’ambito della missione Inherent Resolve, Prima Parthica – si occupano di assistenza, consulenza e addestramento per lo sviluppo delle forze di polizia irachene.

L’attività di formazione delle forze di polizia resta uno degli obiettivi principali dell’impegno dell’Arma all’estero. Nel 2022, questa attività di training, oltre che in Iraq, è stata svolta a favore di Libano, Libia, Palestina, Somalia, Mali, Gibuti e Niger, formando complessivamente circa 3000 appartenenti alle forze di polizia dei vari stati esteri.

Nell’ambito della cooperazione internazionale con le altre forze di polizia ad ordinamento militare, l’Arma è stata protagonista di due importanti eventi:

  • a settembre a Vicenza, presso il Centro di Eccellenza per le Stability Police Units (CoESPU), si è tenuta una conferenza quadripartita di Vertice (G4) tra le gendarmerie e forze di polizia a statuto militare di Francia, Italia, Spagna e Portogallo;
  • a dicembre a Bucarest, si è tenuta la riunione del Comitato Interministeriale di Alto Livello (Comité InterMInistériel de haut Niveau – CIMIN).

Nell’occasione si è proceduto al passaggio di consegne tra la Presidenza romena uscente e l’Italia che subentra per il 2023.

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Fonte e immagini: Stato Maggiore Difesa


Arma in lutto, è venuto a mancare il comandante della stazione  carabinieri di Gioia Tauro, lgt carica speciale Davide Micale

Gioia Tauro, 17 dicembre 2022 – L’Arma piange la scomparsa prematura del comandante della Stazione Carabinieri di Gioia Tauro, luogotenente carica speciale Davide Micale.

Il comandante Micale è stato, per tutti, un punto di riferimento, come uomo e come Carabiniere: un luogotenente che, per tratto, ha rappresentato i valori dell’Arma.

Davide Micale, originario di Palermo, si è arruolato nell’Arma dei Carabinieri nel 1989, dal 1991 è stato destinato alla Stazione Carabinieri di Saline di Montebello Jonico, assumendone il comando per 25 anni.

“per tutti profondo esempio di umanità e professionalità”

Negli ultimi tre anni è stato comandante della stazione Carabinieri di Gioia Tauro, facendosi anche qua apprezzare per le sue doti di Comandante vicino al personale e alla cittadinanza.

Numerosi i riconoscimenti ricevuti nel corso dei 33 anni di servizi, tra i quali la medaglia Mauriziana al merito di 10 lustri di carriera, l’insegna in oro quale comandante di Stazione Carabinieri, la medaglia al merito di lungo comando (20 anni), la croce d’oro per anzianità di servizio (25 anni), l’onorificenza di Cavaliere al merito della Repubblica Italiana e la medaglia di Bronzo al Valor Civile, per aver salvato, nel 2000, una persona che era sul punto di suicidarsi.

Ed è stato proprio il sentimento di attaccamento al servizio e il profondo senso del dovere che lo caratterizzavano, ad averlo tenuto fino all’ultimo presente al proprio posto di carabiniere “con gli alamari cuciti sulla pelle”.

I carabinieri di ogni ordine e grado, si stringono attorno alla famiglia del Luogotenente Micale.

I funerali si terranno oggi sabato 17 dicembre, alle ore 10.00, presso la chiesa del SS Salvatore, in Saline di Montebello Jonico (RC).

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Fonte e immagini: Arma dei Carabinieri Reggio Calabria


Eurogendfor, passaggio di consegne dalla presidenza romena a quella italiana

Il comandante generale, generale di corpo d’armata Teo Luzi espone le linee programmatiche della nuova gestione italiana

Bucarest, 17 dicembre 2022 – Si è svolta nei giorni scorsi a Bucarest, in Romania, la riunione del Comitato Interministeriale di Alto Livello (Comité Inter MInistériel de haut Niveau – CIMIN), che ha funzione di controllo politico e indirizzo strategico su EUROGENDFOR e di coordinazione politico-militare tra i Paesi cui, per l’Italia, partecipano il Ministero della Difesa, tramite SMD, il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri (cui il capo di SMD delega la rappresentanza nazionale) e il MAECI, rappresentato dal vice direttore generale degli Affari Politici e di Sicurezza.

Nell’occasione si è proceduto al passaggio di consegne tra la Presidenza romena uscente e l’Italia che subentra per il 2023.

Il comandante generale dei Carabinieri Teo Luzi ha illustrato le linee guida della presidenza italiana.

Il primo aspetto riguarda la dottrina, con il progetto di codificare l’esperienza nelle iniziative di Stability Policing, anche a beneficio delle altre organizzazioni internazionali impegnate negli sforzi di stabilizzazione delle aree di crisi.

Un secondo punto attiene all’impegno operativo. EUROGENDFOR è uno strumento prezioso a disposizione dell’Unione Europea per riaffermare, nelle aree di intervento, quelle condizioni di legalità che sono l’imprescindibile presupposto di ogni pacifica convivenza. Per il gen. c.a. Teo Luzi, “la maturazione della coscienza civile, ovunque nel mondo, rende necessario ampliare lo spettro di tali attività, rivolgendo una specifica attenzione ad aspetti ultronei direttamente connessi con la qualità della vita. Penso, in particolare, alla tutela dell’ambiente, direttamente connessa con la salute degli uomini, e all’integrità del patrimonio culturale in cui si riconosce l’identità dei popoli”.

In questa prospettiva – ha affermato il comandante generale dei Carabinieri – presenteremo il nostro progetto per la costituzione del Centro di Eccellenza Internazionale Carabinieri per l’ambiente e la cura del territorio di Sabaudia, nei pressi di Roma, dove stiamo realizzando percorsi interdisciplinari immediatamente spendibili in contesti internazionali. Per altro verso, porteremo all’attenzione l’esperienza del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, che da oltre 50 anni cura la salvaguardia del patrimonio culturale nazionale, avendo già svolto significative missioni in diverse aree di crisi: dall’Iraq, al Libano, all’Albania”.

Da ultimo – ha elencato come terzo punto il generale Luzi – penso all’innovazione tecnologica. Oggi non vi è operazione che possa essere condotta senza una adeguata pianificazione anche nel dominio cibernetico. Tutte le nostre Istituzioni stanno sviluppando programmi nel settore della cyber defense”.

 “EuroGendFor è uno strumento prezioso a disposizione dell’Unione Europea per riaffermare nelle aree di intervento quelle condizioni di legalità che sono l’imprescindibile presupposto di ogni pacifica convivenza…. Impegno operativo, codificare la dottrina di Stability Policing e l’innovazione tecnologica, saranno i tre pilastri delle linee programmatiche della Presidenza italiana di questa istituzione delle Forze europee di polizia a ordinamento militare”.

Il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, gen. c.a. Teo Luzi a Bucarest

Cos’è EuroGendFor

La Forza di Gendarmeria Europea (EuroGendFor) è uno strumento di gestione delle crisi a disposizione delle Organizzazioni Internazionali, composta da forze di polizia ad ordinamento militare degli Stati membri dell’Unione Europea. Nata da un’iniziativa politico-militare intrapresa durante la riunione informale dei Ministri della Difesa dell’UE tenutasi a Roma l’8 ottobre 2003, è attualmente composta da Italia (Arma dei Carabinieri); Spagna (Guardia Civil); Francia (Gendarmeria Nazionale); Paesi Bassi (Marechaussée); Portogallo (Guarda Nacional Republicana); Romania (Gendarmeria romena); Polonia (Gendarmeria Militare Polacca); Turchia in qualità di “osservatore” (Jandarma); Lituania in qualità di “partner” (Public Security Service).

L’EGF attualmente partecipa alle missioni internazionali in:

  • Mali (MINUSMA ed EUCAP SAHEL)
  • Bosnia-Herzegovina (EUFOR “Althea”);
  • Kosovo (Eulex); Ucraina (EUAM Ukraine);
  • Repubblica Centrafricana (EUAM);
  • Libia (EULPC);
  • Niger (EUCAP SAHEL);
  • Mozambico (EUTM);
  • Palestina (EUPOL COPPS);
  • Somalia (EUCAP),
  • nonché a progettualità finanziate con fondi UE, in particolare in Tunisia e Libano.

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Fonte e immagini: Arma dei Carabinieri


Mondiali di calcio del Qatar, una task force di 560 militari delle Forze Armate e dei Carabinieri a tutela della sicurezza negli stadi

I militari italiani partecipano alla missione bilaterale di supporto alle forze armate del Qatar per garantire la sicurezza del campionato mondiale di calcio.

Roma, 11 ottobre 2022 – Un contingente militare interforze, a guida Esercito Italiano, ha iniziato a schierarsi in Qatar in vista della FIFA World Cup 2022, che si disputerà nell’emirato del Golfo Persico tra il 21 novembre e il 18 dicembre 2022.

Compito dei militari italiani è di supportare, insieme ai contingenti di Francia, Regno Unito, Stati Uniti, Pakistan e Turchia, le Forze Armate qatariote nell’implementazione del sistema di difesa e sicurezza del campionato mondiale.

Il comando sul terreno dell’operazione, denominata “Orice” (l’Orice d’Arabia è l’animale nazionale del Qatar), sarà affidato al generale di brigata Giuseppe Bossa, comandante della brigata “Sassari”.

La Task Force italiana comprende circa 560 militari delle Forze Armate e dell’Arma dei Carabinieri con 46 mezzi terrestri, una nave e due aeromobili.

Le competenze saranno così suddivise:

  • Esercito:
    schiererà unità specialistiche EOD (Explosive Ordnance Disposal), per la difesa CBRN (da minaccia chimica, biologica, radiologica e nucleare) e unità cinofile.
  • Marina Militare:
    contribuirà alla sicurezza delle acque internazionali al largo di Doha, con il pattugliatore polivalente d’Altura Thaon di Revel, e dello spazio subacqueo, in prossimità della costa, con un Autonomous Underwater Vehicle del tipo REMUS.
  • Aeronautica Militare:
    concorrerà al controllo dello spazio aereo per contrastare l’eventuale impiego non autorizzato di mini e micro droni. Sarà infatti schierato un Counter-Unmanned Aerial Anti-drone System (C-UAS) costituito da dispositivi jammer portatili e dal sistema anti-drone stanziale ACUS (AMI Counter UAS).                                                                

Il dispositivo nazionale interforze avrà il compito di concorrere e assistere le Forze Armate dell’Emirato nella loro opera di vigilanza sul sicuro e regolare svolgimento della manifestazione sportiva. I militari italiani saranno pronti a intervenire, in supporto e su richiesta delle autorità dello Stato ospitante, in situazioni di emergenza o in caso di atti ostili che possano minacciare infrastrutture critiche quali stadi, porti, aeroporti, complessi industriali, centri commerciali e luoghi affollati.

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Tutte le attività della joint task force italiana, nell’ambito del campionato mondiale di calcio in Qatar, saranno svolte sotto il coordinamento del Comando Operativo di Vertice Interforze della Difesa, guidato dal generale di corpo d’armata Francesco Paolo Figliuolo.

Il Comando di Vertice dell’Area Operativa Interforze (COVI) assolve alle funzioni di organismo di staff del Capo di Stato Maggiore della Difesa per la pianificazione, la coordinazione e la direzione delle operazioni e delle esercitazioni militari in ambito nazionale e internazionale condotte nei cinque domini: terra, mare, cielo, spazio e cyber.

Fornisce un contributo all’elaborazione della dottrina NATO e delle Organizzazioni Internazionali di cui l’Italia fa parte. Sviluppa le metodologie per la simulazione degli scenari strategici ed operativi. Inoltre, rappresenta il punto di ingresso per tutte le richieste di concorsi operativi forniti dalle Forze Armate ad altre Autorità Istituzionali sul territorio nazionale, come la Protezione Civile e/o altri Dicasteri in occasione di calamità naturali o emergenziali di straordinaria necessità e urgenza.

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Fonte: Stato Maggiore Difesa – Foto dal sito della Difesa


La linea mobile dell’Arma dei Carabinieri conclude l’Esercitazione “SHOOTEX 2022” (video)

Circa 150 unità degli assetti antiterroristici dei Carabinieri si sono addestrate per affinare l’abilità nel tiro e migliorare le proprie capacità operative

Bracciano, 29 settembre 2022 – L’esercitazione “Shootex 2022”, che si è tenuta nei giorni scorsi nel campo di tiro ATF di Bracciano si è conclusa. L’attività addestrativa, organizzata dalla Divisione Unità Mobili dell’Arma dei Carabinieri, ha visto impegnate le Squadre Operative di Supporto (SOS) dei vari reggimenti e battaglioni dislocati su tutto il territorio nazionale.

Le SOS sono state istituite nel 2016 per fronteggiare situazioni critiche ed eventi complessi di matrice criminale – in particolar modo quelle ad alto rischio terroristico – ed operano quotidianamente nelle principali città italiane e durante gli eventi di maggiore rilevanza nazionale ed internazionale.

Circa 150 unità degli assetti antiterroristici dei Carabinieri, per affinare l’abilità nel tiro e migliorare le proprie capacità operative, hanno affrontato diversi percorsi ad ostacoli in ambienti compartimentati, sotto il peso dell’equipaggiamento completo di armi in dotazione individuale e di reparto, tutto dopo una serie intensa di esercizi fisici finalizzati a produrre un carico iniziale di affaticamento, paragonabile a quello di una reale situazione di impiego.

L’ingaggio di bersagli parzialmente coperti da sagome “non ostili” è servito per simulare azioni in contesti urbani affollati, ove il tiro selettivo è fondamentale per la buona riuscita degli interventi.

I vari esercizi sui quali si sono confrontati i carabinieri in addestramento, sono stati svolti con il previsto equipaggiamento completo di protezioni balistiche, con le armi in dotazione individuale (pistola Beretta 92FS cal. 9PB) e con quelle di ultima generazione (fucile Beretta ARX 160 cal. 5,56mmX45 NATO), dotate di dispositivi optronici di puntamento ed illuminazione del bersaglio, utilizzabili anche in abbinamento ai sistemi di visione ad intensificazione di luminosità.

Tra i militari in addestramento erano presenti anche Tiratori Esperti, Carabinieri appartenenti alle SOS, selezionati per le loro abilità nel tiro che, oltre al corso di formazione base – i cui programmi sono soggetti a periodica rielaborazione in ragione dell’evolversi della minaccia e delle tecniche operative di risposta – vengono addestrati presso la Scuola Carabinieri di Perfezionamento al Tiro di Roma. Tali figure garantiscono il supporto di fuoco a copertura degli operatori e l’ingaggio di elementi ostili alle medie distanze.

L’attività è stata supportata dal Centro Addestramento della 2^ brigata mobile, dal 1° reggimento paracadutisti “Tuscania” e si è svolta sotto la supervisione degli istruttori di tiro operativo avanzato delle due brigate mobili dei Carabinieri.

Al termine dell’attività addestrativa, il comandante delle unità mobili e specializzate, generale di corpo d’armata Gianfranco Cavallo, in rappresentanza del comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, generale di corpo d’armata Teo Luzi, ha premiato le squadre ed i singoli militari meglio classificati nei vari esercizi.

I tre tiratori esperti meglio classificati durante la prima settimana di attività sono stati: il carabiniere scelto Luca Simonetti, il carabiniere scelto Riccardo Mattarelli e l’appuntato scelto Giovanni Paparcone, in servizio rispettivamente presso i reggimenti 13° “Friuli Venezia Giulia”, 3° “Lombardia” ed il 6° battaglione “Toscana”.

Durante la seconda settimana addestrativa, i primi tre classificati sono stati il maresciallo capo Andrea di Bianca, il maresciallo capo Alessandro Guerrini ed il carabiniere Giulio Urbani, tutti effettivi all’8° Reggimento “Lazio”.

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Fonte e immagini/video: Arma dei Carabinieri


Ricorre oggi il 40° anniversario eccidio del generale c.a. Carlo Alberto dalla Chiesa

Quarantennale dell’eccidio del generale di corpo d’armata Carlo Alberto dalla Chiesa, della moglie Emanuela Setti Carraro e dell’agente scelto della polizia di stato Domenico Russo

Roma, 3 settembre 2022 – Ricorre oggi il 40° anniversario dell’eccidio in cui persero la vita il generale di corpo d’armata Carlo Alberto dalla Chiesa, prefetto di Palermo, la consorte Emanuela Setti Carraro e l’agente scelto Domenico Russo.

Alle ore 09:00, nella sede del Comando Legione Carabinieri ‘Sicilia’, il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, generale di corpo d’armata Teo Luzi, ha deposto un cuscino di fiori al busto dedicato all’Eroe.

Successivamente, in via Isidoro Carini, luogo dell’eccidio, sono state deposte delle corone d’alloro alla presenza del Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, del sottosegretario di Stato alla Difesa on. Giorgio Mulè, del capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, del comandante generale dell’Arma, del prefetto di Palermo, dott. Giuseppe Forlani, del prof. Nando dalla Chiesa, figlio dell’eroe, e di altre alte cariche civili e militari.

Le autorità hanno poi presenziato alle ore 10:00, presso la Cattedrale di Palermo, alla celebrazione eucaristica, officiata dall’arcivescovo mons. Corrado Lorefice, che nella sua omelia ha più volte ricordato la “fede” del Generale dalla Chiesa, citando una sua annotazione su un diario privato “Sono sempre stato un credente (…) Oggi voglio avere quella fede; voglio avere più fede!”. Il monsignore ha poi aggiunto che proprio “la fede del Generale Carlo Albero Dalla Chiesa ci illumina e ci guida ancora oggi: la fede negli uomini e nelle donne che sanno ciò che fanno, e la fede in Dio che ci vuole consapevoli e liberi da ogni condizionamento; liberi da ogni potere che limita e opprime la dignità umana e che impedisce la convivenza giusta, solidale, inclusiva e pacifica delle nostre città; soprattutto una convivenza libera dalle organizzazioni mafiose e terroristiche, dall’illegalità a dalle connivenze subdole e pervasive”

Al termine della Messa hanno preso la parola il Prefetto di Palermo, che ha anche dato lettura del messaggio del signor presidente della Camera dei Deputati, il comandante generale dell’Arma ed il Ministro dell’Interno.

Il prefetto di Palermo, dopo i saluti di rito, ha manifestato la vicinanza della cittadinanza palermitana ai familiari del generale di corpo d’armata Carlo Alberto dalla Chiesa, prefetto di Palermo, della consorte Emanuela Setti Carraro e dell’agente scelto Domenico Russo. Ha ricordato quell’epoca come una stagione di stragi sanguinarie, dove figure come il generale dalla Chiesa rappresentassero una speranza non solo per Palermo ma per l’Italia intera. Il Prefetto ha poi dato lettura della lettera del signor presidente della Camera dei Deputati, Roberto Fico, nella quale ricorda come il sacrificio del gen. dalla Chiesa – di cui va onorata la memoria sempre – deve rappresentare anche un monito a “non abbassare la guardia” nei confronti della mafia. Un particolare riferimento è stato aggiunto alla straordinaria opportunità di crescita per il Paese offerta dal PNRR, che va difeso da qualsiasi rischio di ingerenze mafiose.

Il comandante generale – dopo i saluti alle autorità e aver rivolto un affettuoso pensiero ai familiari presenti – ha sottolineato come fare memoria significhi indicare alle nuove generazioni il “giusto sentiero da percorrere”. Il gen. C.A. Luzi ha raccontato del suo incontro con il generale dalla Chiesa – avvenuto a Roma, il 5 maggio 1982 – allorquando, poco dopo aver ricevuto l’incarico di Prefetto di Palermo decise di passare a salutare i giovani Sottotenenti alla Scuola Ufficiali Carabinieri. In quella circostanza il giovane ”S.Ten” Luzi ricevette in dono (insieme ai suoi colleghi di corso) dal  generale dalla Chiesa una statuetta con gli alamari, simbolo dei Carabinieri. Statuetta che ancora oggi custodisce gelosamente.

L’attenzione per i giovani, che dimostrò anche in quell’occasione, è stato un segno distintivo di tutta la sua vita, contraddistinta, in poche parole, da un grande “amore per l’Italia”. Il comandante generale ha citato alcuni articoli della Costituzione, dai quali si evince come il generale dalla Chiesa abbia saputo con “coraggio, libertà, sensibilità e carisma” rappresentare un fulgido esempio di servitore dello Stato anche a costo della vita. Il generale c.a. Luzi ha ricordato come in questi 40 anni il lavoro quotidiano dell’Arma sia stato influenzato dal suo luminoso esempio morale del generale dalla Chiesa. Ne è testimonianza la diffusa presenza nelle caserme dell’Arma di sue fotografie appese spontaneamente sui muri. Il Comandante Generale ha infine parlato della suo innovativa visione investigativa, nel percepire il filo conduttore tra tutti gli attentati sia di matrice terroristica che mafiosa, dal quale scaturì non solo un rinnovamento delle tecniche investigative ma anche un nuovo approccio culturale che permise di ottenere fondamentali successi investigativi. Un esempio su tutti le indagini sull’omicidio a Corleone del sindacalista Placido Rizzotto.

La sua innovativa visione investigativa, l’attenzione nell’educazione dei giovani alla legalità fanno sì che il generale dalla Chiesa – assieme a colleghi di altre Forze di Polizia, magistrati, giornalisti, uomini delle Istituzioni e della sana società civile – sia stato pioniere e icona della lotta alla criminalità organizzata. “Partendo dal suo esempio, abbiamo il dovere di restituire ai giovani un’Italia migliore” ha concluso il Comandante Generale.

Il Ministro dell’Interno ha raccontato di quel periodo difficile per Palermo e per la Sicilia e di come il generale, poi prefetto, dalla Chiesa, sembrò la risposta più energica che lo Stato potesse opporre alla protervia di Cosa Nostra. Era l’uomo giusto per quell’incarico anche in virtù della sua grandissima esperienza, era un uomo dotato di un forte carisma, indiscusso prestigio, lunga esperienza investigativa alle spalle, un percorso anche in Sicilia di eccellenza che aveva avuto agli inizi degli anni 40 al Comando Repressione Banditismo. Il Ministro, dopo aver raccontato di alcune fasi della storia professionale e personale del Generale dalla Chiesa, si è soffermata non solo sul suo ruolo investigativo ma anche morale. “Ha gettato il seme profondo nella lotta alla mafia e della cultura della legalità” e ha permesso di capire quanto fosse importante “insegnare le linee di una corretta e onesta azione istituzionale, con particolare attenzione ai giovani, futura classe dirigente del Paese”.

Alle ore 11:30, in via Vittorio Emanuele, è stata deposto un omaggio floreale (donato dall’Associazione Cassaro Alto) da parte del comandante generale dell’Arma dei Carabinieri e dei bambini dell’Istituto Sperone Pertini di Palermo, particolarmente un’area difficile del capoluogo siciliano dove è maggiormente importante investire sulla cultura della legalità.

A seguire, sono stati esposti, sempre in via Vittorio Emanuele (presso l’ingresso della caserma “Generale C.A. dalla Chiesa”), dei dipinti su pannelli amovibili, realizzati a cura dell’Accademia di Belle Arti di Palermo, con successivo intervento del curatore del progetto per una breve presentazione dell’opera.

Alle ore 12:00, infine, si è tenuta la cerimonia d’inaugurazione, nei pressi della Sala della Memoria all’interno della caserma “Generale C.A. dalla Chiesa”, di un altorilievo celebrativo dedicato al Generale, realizzato e donato dal maestro ceramista Nicolò Giuliano.

Al fine di rendere ulteriore omaggio alla memoria del generale dalla Chiesa, per l’occasione è stato organizzato anche un annullo filatelico.    

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Fonte e video
: Comando Generale Arma dei Carabinieri


Carabinieri, trentennale della Fondazione del ROS, giornata di studi presso la Scuola Ufficiali “Trent’anni di promozione dei valori della Costituzione”

Roma, 21 ottobre 2021 – Una giornata di studio dal titolo “Trent’anni di promozione dei valori della Costituzione” si è tenuta presso la Scuola Ufficiali Carabinieri in Roma, per il trentennale della fondazione del Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri.

Il Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri è stato istituito il 3 dicembre 1990, in attuazione del decreto legge n. 324 del 13.11.1990, emanato dal governo per il contrasto della criminalità organizzata e che portò alla costituzione dei servizi centrali ed interprovinciali di polizia giudiziaria.

All’atto della sua costituzione il Raggruppamento Operativo Speciale Carabinieri assorbì la preesistente struttura Anticrimine dell’Arma, nata a Torino nel maggio del 1974 con un “Nucleo Speciale di Polizia Giudiziaria”, costituito da unità appositamente prescelte dal Generale Carlo Alberto dalla Chiesa, per l’espletamento di complesse indagini nel contrasto al terrorismo.

I lavori sono stati aperti dall’intervento del comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, generale di corpo d’armata Teo Luzi, e sono stati articolati su tre panel corrispondenti ad altrettante aree tematiche.

Generale di corpo d’armata Teo Luzi

Primo panel

Il primo panel, “ Terrorismo interno e internazionaleDagli anni di piombo alla minaccia jihadista globale”, oltre a ripercorrere gli eventi che hanno portato alla costituzione della struttura Anticrimine e alla sua progressiva evoluzione quale principale strumento di contrasto alla minaccia terroristica dell’Arma dei Carabinieri, si è concentrato sulla tematica dell’eversione di estrema destra per poi affrontare le problematiche legate al terrorismo internazionale nel più ampio scenario delle guerre asimmetriche che caratterizzano la conflittualità internazionale. Particolare spazio è stato riservato al terrorismo di matrice confessionale e agli strumenti per contrastare, in una prospettiva necessariamente di respiro europeo e internazionale, il complesso fenomeno della radicalizzazione. In tale quadro, nell’articolato sistema di prevenzione e repressione del fenomeno terroristico, ampio rilievo assume il lavoro svolto nell’ambito Europol e più in generale la cooperazione internazionale che ha l’effetto di ampliare e rendere operativo il dispositivo antiterrorismo oltre i confini nazionali.

Il panel, che è stato moderato da Guido Olimpio, giornalista del Corriere della Sera, ha visto la partecipazione del dr. Giovanni Salvi, procuratore generale presso la Corte di Cassazione, del generale di divisione Giampaolo Ganzer, già comandante del ROS, del dr. Andrea Margelletti, presidente Centro Studi Internazionali, della prof.ssa Maria Anna Cossiga, della “Fondazione Leonardo Med-Or” e Senior Analyst della “European Foundation for Democrazy”, del dr. Claudio Galzerano, capo dell’European Counter Terrorism Centre di Europol e del dr. Josh Cavinato, magistrato di collegamento presso l’ambasciata Usa in Roma.

Secondo panel

Il secondo panel, “La criminalità mafiosa – Dalle vessazioni sul territorio alle attività transnazionali”, muove le mosse dalla figura del Gen. dalla Chiesa e dalla sua esperienza in Sicilia che ha contribuito a delineare il “metodo” che ha contraddistinto l’impiego della prima struttura Anticrimine e che, ancora oggi, è alla base del modello operativo del ROS. Sarà ripercorso il processo evolutivo delle mafie storiche che oggi rappresentano l’agire criminale più evoluto e sofisticato a livello internazionale. Tali organizzazioni, hanno accumulato enormi ricchezze principalmente grazie al narcotraffico, sviluppato una propria dimensione imprenditoriale e acquisito capacità di operare anche nei mercati finanziari, assumendo i tratti di holding criminali, con diversificati interessi leciti e illeciti.

Il panel, moderato da Salvo Palazzolo, inviato speciale del quotidiano “La Repubblica”, ha avuto come relatori il dr. Federico Cafiero De Raho, procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, il generale di brigata Alessandro Barbera, comandante dello SCICO della Guardia di Finanza, il prof. avv. Ranieri Razzante, docente di legislazione antiriciclaggio all’Università di Bologna, il prof. Enzo Ciconte, docente di storia delle mafie italiane all’Università di Pavia, il generale di brigata Cinzia Gagliardi, comandante Regione Carabinieri Forestale Lazio, e il dr. Scott Hacker, capo della US DEA nel Sud Europa.

Terzo panel

Il terzo e ultimo panel è stato dedicato a “Le nuove tecnologie e procedure applicate alle indagini – Dalle ricostruzioni giudiziarie alla digital forensic”. Dagli strabilianti progressi tecnologici che hanno radicalmente modificato, perfezionandole, le metodologie di approccio al mondo delle indagini e alla scena del crimine, sono stati approfonditi, anche sotto il profilo della cooperazione giudiziaria e di polizia, i temi dell’intelligenza artificiale applicata all’investigazione, del difficile equilibrio tra l’investigazione tecnica e la tutela dei diritti di difesa, nonché quello della cripto-fonia.

Il panel è stato moderato da Gianluigi Nuzzi, giornalista e conduttore del programma televisivo “Quarto Grado”, ed ha avuto come relatori la dott.ssa Lucia Lotti, procuratore aggiunto della Repubblica di Roma, del dr. Fausto Lamparelli, direttore dello SCO della Polizia di Stato, dell’avv. Nicodemo Gentile, penalista cassazionista, scrittore e Presidente di “Penelope Italia”, dell’avv. Stefano Aterno, docente di informatica giuridica presso l’Università di Foggia, del generale di brigata Riccardo Sciuto, comandante del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche, e del colonnello Gregory Goumain della Gendarmerie Nationale francese, addetto alla cooperazione di sicurezza presso l’ambasciata di Francia in Roma.

I tre panel sono stati introdotti da un documentario storico-cronistico sul ROS, di Fabrizio Feo, giornalista Rai – TG 3. La giornata di studi è stata conclusa dall’intervento del Dr. Gennaro Sangiuliano, direttore del TG2-RAI.

La registrazione del convegno può essere vista al seguente link https://youtu.be/KZfCtymCDN4 .

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Fonte
: Arma dei Carabinieri – Immagini estratte dal video
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Tromba d’aria a Pantelleria, Carabinieri in piena attività di soccorso

PANTELLERIA:ATTIVITA’ DI SOCCORSO E CONTA DEI DANNI DA PARTE DEI CARABINIERI DELL’ISOLA

Trapani, 11 settembre 2021 – Continua senza sosta l’attività dei Carabinieri della Stazione di Pantelleria che da ieri sono impegnati a fronteggiare un’emergenza straordinaria che ha causato morti e feriti gravi.

Erano circa le 19.00 quando il telefono del Comando Stazione ha iniziato a squillare, in una serata tempestosa che mai poteva far pensare accadesse l’irreparabile.

Alle prime richieste di aiuto e di soccorso tutti i militari dell’Arma presenti sull’isola si sono precipitati nella zona dove  la tromba  d’aria aveva abbattuto case e spazzato via tutto ciò che incontrava sbalzando le auto a metri di altezza.

I primi soccorsi ovviamente sono andati alle persone ferite che necessitavano di essere trasportate al presidio medico dell’isola e all’accertamento che non vi fosse nessuno all’interno delle autovetture coinvolte o sotto le macerie delle case abbattute.

Questa mattina, unitamente a personale dei Vigili del Fuoco in possesso di un drone termico e della Protezione Civile, avendo avuto la certezza che non vi fosse nessun disperso, è iniziata l’ispezione per cercare di quantificare i danni.

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Fonte
: Arma dei Carabinieri
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CARABINIERI, NEONATO SALVATO DA MILITARI DELL’ARMA NON IN SERVIZIO

Nuoro, 18 luglio 2021 – Due coniugi urlano per strada, in cerca di aiuto, nei pressi della Stazione CC di Gavo nel primo pomeriggio di venerdi 16.

Militari dell’Arma lì vicino, non in servizio, sentite le grida, raggiungono immediatamente la coppia, che racconta che il loro neonato di sei mesi circa, in braccio al padre, aveva improvvisamente smesso di respirare.

Il piccolo era in stato di incoscienza e senza respiro. Uno dei militari allora immediatamente gli ha praticato un massaggio cardiaco per dieci minuti circa, fino all’arrivo del personale del 118 e di un locale medico di base, che erano stati allertati nel frattempo.

Il neonato, appena ripreso conoscenza è stato trasportato con ambulanza medicalizzata presso l’ospedale “San Francesco” di Nuoro per gli accertamenti del caso, non risultando più in pericolo di vita.

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Fonte
: Arma dei Carabinieri
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