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In una infografica del Ce.S.I. – Centro Studi Internazionali il posizionamento dei militari italiani in Iraq

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© Ce.S.I. – Centro Studi Internazionali 

Il Ce.S.I. – Centro Studi Internazionali, con sede in Roma, è un Istituto nato nel 2004 per volontà di Andrea Margelletti che da allora svolge la funzione di Presidente.

L’attività del Ce.S.I si articola e si sviluppa a partire dalle richieste di numerosi committenti, istituzionali e privati, che si rivolgono alla professionalità, all’esperienza e al vivo interesse dei suoi collaboratori per l’attualità, l’analisi e l’approfondimento delle tematiche di politica estera e di sicurezza.

L’obiettivo dell’Istituto è quello di capire e di far capire ciò che accade, in tempi rapidi e nelle modalità più chiare. L’intento è di fornire chiavi di lettura che aiutino il decisore a essere nelle migliori condizioni per trarre le sue conclusioni e fare le sue scelte. Rispetto al lavoro accademico, l’Istituto si caratterizza per analisi realizzate in tempi estremamente contenuti, in maniera tale da poter fornire tempestivamente al committente il punto di situazione richiesto e da averne una immediata e diretta fruibilità.

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Iraq, esplode uno IED, feriti cinque militari italiani delle Forze Speciali

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Iraq, 10 novembre 2019 – Un ordigno esplosivo artigianale (IED) è detonato al passaggio di un team misto di Forze Speciali italiane in Iraq.

Il team stava svolgendo attività di mentoring and training a beneficio delle forze di sicurezza irachene impegnate nella lotta al Daesh.

I cinque militari coinvolti dall’esplosione sono stati prontamente soccorsi, evacuati con elicotteri USA facenti parte della coalizione e trasportati in un ospedale Role 3 dove stanno ricevendo le cure del caso. Tre dei cinque militari versano in condizioni gravi ma non sarebbero in pericolo di vita. Le famiglie dei militari sono state informate.

Il Ministro della Difesa, on. Lorenzo Guerini, è stato prontamente messo al corrente dell’evento dal capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli, e segue con attenzione l’evolversi della situazione.

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Missione in Iraq: i militari italiani lasciano la diga di Mosul

1. Missione in Iraq, da sx il Cap. stautinitense Joseph A. Kinsey (subentrante) i il Ten. Col. Vincenzo Leone (cedente).

Mosul (Iraq), 1 marzo 2019 – Nell’ambito della Missione in Iraq, si è svolta la cerimonia di passaggio di consegne tra le Forze Armate italiane e quelle statunitensi alla guida della Task Force Praesidium.

Il tenente colonnello Vincenzo Leone, comandante di battaglione del 187° reggimento Paracadutisti “Folgore”, ha ceduto le consegne al capitano Joseph A. Kinsey, comandante della batteria Charlie del 1° battaglione del 161° reggimento dell’Esercito degli Stati Uniti, scambiandosi una calorosa stretta di mano.

All’evento hanno partecipato l’ambasciatore d’Italia in Iraq Bruno Antonio Pasquino e il generale di brigata Nicola Terzano, comandante del contingente nazionale e direttore dell’addestramento della coalizione in Iraq.

Durante gli interventi delle autorità italiane è emerso il ringraziamento per lo straordinario lavoro di integrazione con le forze di sicurezza irachene conseguendo risultati eccellenti sotto il profilo della sicurezza, della stabilizzazione dell’area e del supporto necessario al regolare sviluppo dei lavori di consolidamento della diga di Mosul.

A seguito dell’aggiudicazione dei lavori di messa in sicurezza della diga di Mosul da parte di una ditta italiana, il governo decise di schierare una task force a protezione della diga e del personale della ditta. Tale contributo avvenne in accordo con le autorità irachene.

La diga è una infrastruttura di rilievo strategico per l’Iraq, serve ad approvvigionare di acqua centinaia di migliaia di persone che abitano nelle regioni circostanti. Un cedimento della diga avrebbe messo in grave pericolo le vite di queste persone, e avrebbe compromesso lo sviluppo e l’economia di tutta l’area, oltre a causare un grave danno ambientale. La diga è estremamente importante per l’economia e l’assetto politico dell’area. Da ciò si può facilmente intuire come sia elemento fondamentale per lo sviluppo del territorio nonché strategico nel processo di normalizzazione dell’Iraq.

La Task Force Praesidium in missione in Iraq, è nata nel 2016 dopo l’aggiudicazione dei lavori di messa in sicurezza della diga di Mosul da parte di una società italiana, la Trevi S.p.A.
Negli anni diversi sono stati i contingenti, reparti e comandanti che si sono alternati nell’alimentazione della Task Force: 

  • 6° reggimento bersaglieri – colonnello Piccirillo
    dal 21 settembre 2016 al 24 febbraio 2017
  • 1° reggimento bersaglieri – colonnello Iorio
    dal 25 febbraio 2017 al 13 agosto 2017
  • 3° reggimento alpini – colonnello Piasente
    dal 14 agosto 2017 al 14 febbraio 2018
  • 151° reggimento fanteria – colonnello Settesoldi
    dal 15 febbraio 2018 al 22 luglio 2018
  • 82° Reggimento fanteria – tenente colonnello Carbonetti
    dal 23 luglio 2018 al 25 dicembre 2018
  • 187° reggimento paracadutisti – tenente colonnelloLeone
    dal 26 dicembre 2018 al 28 febbraio 2019

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Fonte e immagini: Contingente italiano in Iraq
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Iraq, il colonnello Antonio Fantastico prende il comando del Kurdistan Training Coordination Center (KTCC)

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Erbil (Iraq), 14 dicembre 2018Il colonnello Antonio Fantastico è subentrato al comando del KTCC al colonnello Angelo Iachetti, che aveva assunto il comando a giugno, ricoprendo in precedenza anche l’incarico di vice comandante del KTCC dal dicembre del 2017. 

La cerimonia, che si è tenuta nei giorni scorsi, si è svolta alla presenza delle massime autorità politiche e militari della regione autonoma del Kurdistan iracheno, dell’autorità consolare italiana, dottoressa Serena Moroni e del Combined Joint Task Force Operational Inherent Resolve JOC-I Director, generale di brigata USA Austin Renforth.

Il Kurdistan Training Coordination Center (KTCC) è una unità della coalizione deputata all’addestramento delle Kurdistan Security Forces (KSF) nella missione in Iraq. E’ composto da oltre 250 militari provenienti da 7 nazioni europee: Italia, Germania, Olanda, Finlandia, Gran Bretagna, Ungheria e Slovenia, che formano la Coalizione creata nel settembre 2014 per sconfiggere il terrorismo internazionale e Daesh e dal 13 giugno scorso è posto alle dipendenze del Combined Joint Task Force-Operation Inherent Resolve (CJTF-OIR).

Una struttura multinazionale, operante nella regione autonoma del Kurdistan, che dal gennaio 2015 ha formato nel complesso circa 36.000 militari appartenenti al ministero dei Peshmerga e al ministero dell’Interno, di cui circa 18.000 dagli istruttori dell’Esercito Italiano che contribuisce con 100 specialisti militari, provenienti principalmente dalla Fanteria, dal Genio, dal settore CBRN e dalla Sanità.

L’addestramento è dedicato alla preparazione di interi battaglioni di fanteria e si sviluppa in cicli di 6 settimane riguardanti le operazioni di sicurezza areale su larga scala. Inoltre, il focus del KTCC è rivolto alla formazione di istruttori delle Forze di Sicurezza Curde mediante lo svolgimento di corsi della durata di 4 mesi che renderanno, nel breve-medio periodo, le KSF indipendenti nell’addestramento delle proprie truppe per quanto concerne le attività tipiche della fanteria, il tiro, primo soccorso e del C-IED (Counter – Improvised Explosive Device), rivolto alla mitigazione dei rischi derivanti da ordigni esplosivi improvvisati. Inoltre, continuano a suscitare l’interesse dei vertici militari locali i “Battalion Staff Course” che vertono alla formazione della leadership e dei futuri quadri di staff delle unità Peshmerga.

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L’impegno del KTCC, dunque, continua ad essere teso ad incrementare la capacità operativa delle forze di sicurezza locali e a mantenere una elevata cooperazione con i ministeri dei Peshmerga e dell’Interno, al fine di compiere uno sforzo comune ed accrescere la sicurezza internazionale.

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Fonte e immagini: Contingente italiano in Iraq / SMD
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Iraq: la task force Praesidium supporta la clinica di Mosul Dam

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Mosul Dam (Iraq), 11 luglio 2018 – La task force Praesidium, su base 151° reggimento fanteria “Sassari”, continua a supportare la popolazione locale attraverso la donazione di un ecografo, un monitor multi parametrico per il controllo delle funzioni vitali e tre defibrillatori alla clinica di Mosul Dam, diretta dal Dr. Muhamad Saleh Abdulqadr. Dopo la donazione, è seguita una fase di dimostrazione pratica dell’impiego dell’ecografo, a cura del team medico della task force.

La donazione è stata resa possibile grazie all’intervento delle onlus Associazione per l’Assistenza Spirituale alle Forze Armate (PASFA) e del Centro Italiano Femminile (CIF) di Cagliari, si inserisce in un contesto più ampio di attività di stabilizzazione volte a garantire i generi ed i servizi di prima necessità alla popolazione locale e di supporto e collaborazione con le autorità locali svolte dai dimonios del 151° reggimento con successo e particolare apprezzamento delle autorità locali e della coalizione anti ISIS.

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Nel contesto di queste attività di stabilizzazione, la task force Praesidium ha effettuato con i propri assetti medici circa 350 visite in favore di donne, bambini e uomini della comunità di Mosul Dam, in virtù delle quali è emersa la necessità di disporre di strumenti medici specialistici – oggetto della donazione odierna – per poter effettuare diagnosi più approfondite.

Sempre nell’ambito della cooperazione con le autorità locali, la Praesidium ha lanciato anche la prima collaborazione di natura medico-scientifica attraverso l’organizzazione di due simposi, il primo sulla calcolosi renale in climi torridi e il secondo sulla prevenzione, trattamento e cura delle infezioni alimentari. Tali attività hanno consentito la crescita e lo sviluppo di una proficua sinergia, oltre che di un rapporto di stima e fiducia, tra i medici italiani e i medici della comunità scientifica locale. Non da ultimo, il concorso degli assetti veterinari della Task Force con attività di disinfestazioni anti serpenti e ragni, visite cliniche in favore delle unità K9 delle forze di controterrorismo irachene (Counter Terrorism Service) e il contrasto al randagismo, fenomeno molto diffuso nell’area.

All’evento odierno – presieduto dal Comandante della Task Force “Praesidium”, colonnello Maurizio Settesoldi e dal direttore della clinica di Mosul Dam, Dr. Muhanad Saleh Abdulqadr – sono intervenute le massime autorità presenti nell’area di responsabilità dei militari italiani, tra cui il vice comandante del Reggimento Counter Terrorism Service, Maggiore Haider, il comandante della polizia irachena, colonnello Ibrahim Mohamed, il comandante del National Security Service, capitano Wissam e il muktar del villaggio di Mosul Dam, Mr. Hasan Naif.

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La task force “Praesidium”, su base 151° reggimento fanteria “Sassari”, nell’ambito dell’operazione “Inherent Resolve” è la task force preposta alla protezione della diga di Mosul in coordinamento con le forze di sicurezza locali, quali Counter Terrorism Service, National Security Service e Iraqi Police. Oltre ad assicurare la difesa della diga, sito di interesse strategico per l’Iraq, la task force “Praesidium” garantisce la sicurezza del personale militare e civile di Usace e delle maestranze della ditta Trevi impegnate nei lavori di risanamento dell’infrastruttura.

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Fonte e immagini: Stato Maggiore Difesa
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Iraq: la task force Presidium fornisce supporto veterinario alle forze di sicurezza locali

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Mosul Dam (Iraq), 11 giugno 2018 – I militari dell’Esercito italiano della task force “Praesidium”, impegnati in missione in Iraq, supportano le unità dell’antiterrorismo irachene mediante l’assistenza veterinaria agli assetti K9 schierati presso l’area di Mosul Dam e impiegati nell’individuazione di materiale esplosivo ed ordigni improvvisati.

Per la prima volta i militari dell’Esercito italiano della task force “Praesidium”, su richiesta della controparte irachena, hanno assicurato assistenza veterinaria agli assetti cinofili anti IED (K9) delle unità antiterrorismo irachene (Counter Terrorism ServiceCTS) mediante un programma ad hoc mirato a favorire la piena efficienza delle unità cinofile delle CTS schierate nei punti sensibili dell’organizzazione difensiva dell’area della Mosul Dam.

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Le Counter Terrorism Service impiegano gli assetti K9 quale strumento di contrasto al terrorismo nei principali posti di blocco stradali che adducono all’area della diga, presidiata dai dimonios del 151° reggimento fanteria “Sassari”. L’assetto pregiato ed importante nel contrasto alla minaccia costituita da eventuali autobombe – Vehicle Borne Improvised Explosive Device – necessita di esser mantenuto costantemente in piena efficienza fisica e operativa. Per tale ragione, la task force “Praesidium”, su richiesta delle Counter Terrorism Service con le quali cooperano nel sistema difensivo integrato della Mosul Dam, hanno supportato le unità K9 irachene mediante un accurato protocollo di controllo veterinario, stabilito dagli assetti specialistici veterinari italiani. Il protocollo veterinario ha la finalità di supportare al meglio il delicato lavoro delle forze di sicurezza irachene impegnate, in coordinamento con la coalizione, nel contrasto alla minaccia terroristica. Nello specifico, il supporto italiano alle unità K9 irachene si è espresso e continuerà ad esprimersi attraverso visite e somministrazioni di cure – corroborate da istruzioni sulla gestione degli animali – volte a ridurre la diffusione di patologie incapacitanti tali da rendere inefficaci gli assetti K9 impiegati per la lotta al terrorismo.

La task force “Praesidium”, su base 151° reggimento fanteria “Sassari”, nell’ambito dell’operazione “Inherent Resolve” è la task force preposta alla protezione della diga di Mosul in coordinamento con le forze di sicurezza locali, quali Counter Terrorism Service, National Security Service e Iraqi Police.

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Oltre ad assicurare la difesa della diga, sito di interesse strategico per l’Iraq, la task force “Praesidiumgarantisce la sicurezza del personale militare e civile di USACE e delle maestranze italiane impegnate nei lavori di risanamento dell’infrastruttura.

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Fonte e immagini: Stato Maggiore Difesa
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Missione in Iraq: il premier iracheno visita la diga di Mosul

 

TF Praesidium_Il Comandante la Task Force Praesidium, Col Maurizio Settesoldi incontra il Primo Ministro Iracheno Ḥaydar al-ʿAbādī

Mosul (Iraq), 26 aprile 2018 – Il primo ministro iracheno Haydar al-‘Abadi ieri ha visitato la diga di Mosul. Atterrato presso la base di Mosul Dam, è stato accolto dal comandante della task force “Praesidium”, colonnello Maurizio Settesoldi, dal comandante delle Counter Terrorism Service (CTS) operanti nell’area di Mosul Dam e da personale del ministero delle Risorse Idriche iracheno.

Il primo ministro ha poi visitato i cantieri della diga, vigilata dai militari italiani, durante la quale ha dialogato con i dirigenti del ministero delle risorse idriche iracheno, della ditta Trevi e dello United States Army Corps of Engineers (USACE) e ha avuto modo di prendere visione dello stato di avanzamento dei lavori di risanamento in corso. Successivamente, il primo ministro al-‘Abadi si è recato presso gli uffici del ministero delle risorse idriche iracheno dove è stato accolto da una scolaresca di bambini e adolescenti delle scuole primaria e secondaria che insistono nel villaggio di Mosul Dam.

I Dimonios del 151° reggimento fanteria “Sassari” della task force “Praesidium” in missione in Iraq – in stretta coordinazione con le Counter Terrorism Service ed il National Security Service iracheni – hanno garantito il dispositivo di sicurezza durante tutto il corso della visita che si è conclusa con il decollo del primo ministro al-‘Abadi dalla base di Mosul Dam nel pomeriggio stesso.

Nella missione in Iraq, la task force “Praesidium” – su base 151° reggimento fanteria “Sassari”, nell’ambito dell’operazione “Inherent Resolve” – è la task force preposta alla protezione della diga di Mosul in coordinamento con le forze di sicurezza locali, quali Counter Terrorism Service, National Security Service ed Iraqi Police. Oltre ad assicurare la difesa della diga, sito di interesse strategico per l’Iraq, i militari italiani garantiscono la sicurezza del personale militare e civile di USACE e delle maestranze della ditta Trevi impegnate nei lavori di risanamento dell’infrastruttura per scongiurare il rischio di una catastrofe ambientale.

TF Praesidium_I sassarini del 151° Reggimento hanno assicurato hanno garantito una adeguata cornice di sicurezza

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Fonte e immagini: Stato Maggiore Difesa
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Iraq: terminata l’operazione “Prima Parthica”, formati nuovi istruttori militari iracheni

AIC nuovi istruttori Militari

Erbil, Iraq, 20 aprile 2018 – Si è concluso nei giorni scorsi un intenso periodo addestrativo della durata di 24 settimane, condotto dagli istruttori dell’Esercito Italiano inseriti nel Kurdistan Training Coordination Center (KTCC) a favore di 30 sottufficiali -selezionati dal Ministero dei Peshmerga- inquadrati nelle Forze di Sicurezza della Regione Autonoma del Kurdistan Iracheno.

L’Advanced Instructor Course (AIC) ha avuto l’obiettivo di addestrare le unità della Kurdish Security Forces (KSF) su un’ampia gamma di argomenti, con lo scopo di fornire la capacità alle KSF di auto-sostenersi nell’addestramento.

In particolare, l’addestramento si è concentrato su una combinazione di attività in grado di fornire ai futuri istruttori nozioni ed esempi pratici su come pianificare, organizzare e condurre lezioni teorico-pratico, sia a livello squadra che a livello plotone, su tematiche che riguardano check points, posti di osservazione, force protection, movimenti di  pattuglia in ambiente urbano e non urbano, uso e maneggio delle armi e nozioni di base sugli esplosivi.

AIC Fase di addestramento

L’AIC rappresenta lo sforzo principale del KTCC. Al termine del corso, infatti, gli stessi istruttori formati saranno a loro volta in grado di condurre l’addestramento delle unità Peshmerga senza l’ausilio dei militari della Coalizione.

I rappresentanti delle Forze di Sicurezza del Kurdistan Iracheno, intervenuti alla cerimonie di consegna degli attestati di partecipazione, hanno espresso grande soddisfazione per l’eccellente livello addestrativo raggiunto dai frequentatori. 

Il KTCC è composto da oltre 350 militari provenienti da 8 nazioni europee, tra cui Italia, Germania, Olanda, Finlandia, Svezia, Gran Bretagna, Ungheria e Slovenia,  facenti parte della “coalizione Globale”, creata nel settembre 2014, per sconfiggere il terrorismo internazionale e DAESH. L’Italia contribuendo con circa 110 istruttori dell’Esercito è il maggiore contributore e, a turnazione con la Germania, fornisce il comandante dell’organizzazione addestrativa internazionale.

Il personale addestrato dal KTCC ha preso parte ai combattimenti contro il sedicente stato islamico e continua a garantire la sicurezza delle aree ormai liberate da ISIS testimoniando lo sforzo nazionale compiuto -ed ancora in atto- per la sconfitta di DAESH e del terrorismo internazionale.

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Fonte e immagini: Stato Maggiore Difesa
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Iraq: militari italiani coadiuvano le forze di sicurezza irachene, riaperta la strada principale tra Mosul e Duhok

TF Praesidium - La movimentazione dei Check-point per garantire la compl...

Mosul (Iraq), 19 gennaio 2018 – Le forze di sicurezza irachene hanno permesso la riapertura, dopo oltre tre anni, della principale strada che collega la città di Mosul con la vicina provincia di Duhok, nella regione autonoma del Kurdistan iracheno. Nell’ambito del processo di normalizzazione dell’area della diga di Mosul, i militari italiani hanno coadiuvato le forze di sicurezza irachene e curde nella realizzazione di una cornice di sicurezza che consentisse alla popolazione di potersi nuovamente muovere liberamente attraverso le due province. Con la riapertura dei check point lungo il confine della regione autonoma del Kurdistan, infatti, migliaia di famiglie potranno ritrovarsi, dopo diversi anni di separazione, e il processo di stabilizzazione potrà svilupparsi anche su una delle principali direttrici del nord dell’Iraq.

Nel corso della prima fase, i mezzi della TF hanno scortato quasi 1200 v...

Chiusa alla fine del 2014, dopo che le forze irachene e curde avevano limitato l’espansione di Daesh, dalla provincia di Ninewa (Mosul) a quella di Duhok, la strada era rimasta inaccessibile al transito attraverso la Kurdish Defence Line che segnava il principale fronte difensivo dalle forze del sedicente stato islamico. La sua chiusura aveva tuttavia impedito, per anni, di poter mantenere le relazioni tra le due aree ed in molti casi, non aveva più permesso alle famiglie di mantenere rapporti, influenzando anche l’economia dell’area.

TF Praesidium - La riarticolazione dei Check-point è stata accompagnata ...

La riapertura dell’importante arteria stradale rappresenta un altro rilevante indicatore del miglioramento della situazione della sicurezza nell’area della diga di Mosul e raffigura concretamente l’importante lavoro svolto dai militari italiani che, in coordinamento con le forze di sicurezza irachene e curde, hanno tangibilmente favorito il processo di normalizzazione. In tale contesto, fondamentale si è rivelata sia la presenza sul terreno dei nostri militari presso la diga sia il lavoro svolto dagli addestratori dell’Esercito che, in questi ultimi anni, hanno trasferito alle forze dell’esercito e della polizia irachene e curde le capacità operative necessarie per sconfiggere ISIS e per ritornare verso una situazione di normalità.

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Fonte e immagini: Stato Maggiore Difesa
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Iraq: cambio di comando al Task Group Griffon

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Erbil (Iraq), 2 agosto 2017 – Ieri, presso l’aeroporto di Erbil (Iraq), si è tenuta la cerimonia di avvicendamento al comando del Task Group “Griffon”, tra il personale del 7° reggimento aviazione dell’Esercito (AVES) “Vega” di Rimini (cedente) ed i colleghi del 5° reggimento AVES “Rigel” di Casarsa della Delizia (subentrante), presenti numerose rappresentanze delle componenti nazionali e di coalizione operanti nella regione autonoma del Kurdistan iracheno.

Il Task Group Griffon è un’unità aeromobile altamente specializzata, prodotto di una sperimentata sinergia procedurale e addestrativa sviluppata dall’Esercito Italiano, tra componenti ad ala rotante (elicotteri multiruolo NH90 e da esplorazione e scorta A 129) e  fanteria aeromobile del 66° reggimento fanteria aeromobile “Trieste”.

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Con tale capacità operativa il TG Griffon è l’unico assetto di coalizione, nel quadrante nord del teatro iracheno, chiamato ad assicurare, in supporto all’operazione “Inherent Resolve”, il Personal Recovery (PR) ossia il recupero di personale rimasto isolato sul terreno.

L’unità lascia il teatro operativo dopo sei mesi di intensa ed impegnativa attività, durante i quali ha garantito, con circa 600 ore di volo, il supporto alle forze della coalizione impegnate nella liberazione della città di Mosul, roccaforte dell’ISIS dal 2014.

In aggiunta alla capacità di Personal Recovery, l’Italia, partecipa all’Operazione “Inherent Resolve” – secondo contributore dopo gli USA – con la missione nazionale “Prima Parthica”: 1400 militari circa  appartenenti a tutte le Forze Armate, impiegati nelle sedi di Baghdad e Erbil nell’addestramento delle forze di sicurezza curde (Peshmerga) ed irachene, ed a Mosul dam a presidio della omonima diga.

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Fonte e immagini: Ministero della Difesa
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