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Marina Militare, una costante presenza e sorveglianza delle linee di comunicazione via mare, per la sicurezza e la difesa degli interessi nazionali

NAVE LUIGI RIZZO – GABINIA

Roma, 4 gennaio 2023 – Nel 2022 la Marina Militare ha assicurato una costante attività di presenza e sorveglianza delle linee di comunicazione via mare, la deterrenza e il contrasto alle attività illecite, nella contezza della centralità della dimensione marittima per la sicurezza e la difesa degli interessi nazionali.

L’operazione nazionale “Mediterraneo Sicuro” ha coinvolto giornalmente fino a 6 unità tra navi e sommergibili, col supporto di unità della Brigata Marina San Marco, incursori e palombari, elicotteri dell’Aviazione Navale e aerei da pattugliamento marittimo dell’Aeronautica Militare che imbarcano equipaggi misti Marina e Aeronautica.

FANTI DI MARINA DELLA BRIGATA MARINA SAN MARCO

La Marina è stata continuativamente impegnata ad assicurare i propri compiti di “Vigilanza marittima” e di “Vigilanza pesca”, a tutela degli interessi nazionali e per pattugliare e sorvegliare l’istituenda zona economica esclusiva nazionale, e la bonifica dagli ordigni esplosivi in mare lungo gli oltre 8.000 km di coste.

A ciò si associa la necessità di proteggere le infrastrutture strategiche nazionali, che ha richiesto l’avvio dell’operazione “Fondali Sicuri”, rivolta alla protezione di gasdotti e cavidotti di vitale importanza per il nostro Paese – quali il “Transmed” che convoglia a Mazara del Vallo il gas algerino, il “Greenstream” libico e il “TAP” che porta il gas azero in Puglia – senza dimenticare i cavi internet che attraversano il Mediterraneo. Proprio per l’importanza della dimensione sottomarina alla Marina Militare è stato affidato il compito di guidare il costituendo polo nazionale della subacquea.

Sulla scia della cooperazione avviata tra le Marine alleate in grado di generare Gruppi “portaerei” (Italia, Francia, Regno Unito e USA), sono state svolte esercitazioni congiunte con i Gruppi Portaerei di USA (Truman, Bush) e Francia (Charles de Gaulle) in transito nel Mediterraneo; in tal senso viaggia sempre più spedita la roadmap per l’Initial Operational Capability (IOC) della portaerei Cavour: sono diventati 3 gli F35-B a bordo.

Di rilievo l’impegno nelle missioni nazionali e internazionali Joint e Joint – Combined condotte dallo Stato Maggiore della Difesa (SMD) per il tramite del Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), tra queste la missione “EMASoH” nel Golfo Persico, l’operazione “Atalanta” per il contrasto alla pirateria nell’Oceano Indiano, l’operazione europea “Irini” nel Mediterraneo e la Multinational Force and Observers (MFO) nel Mar Rosso. Inoltre la Marina ha operato nel Golfo di Guinea con l’operazione “Gabinia”, volta a garantire la vigilanza e la protezione degli interessi nazionali, nonché a sviluppare attività di cooperazione con le Marine partner e alleate presenti nella regione.

Il costante dialogo con le Marine estere quest’anno ha avuto il suo apice nel Simposio di Venezia, giunto alla 13ª edizione, che ha assunto carattere trans-regionale includendo tutto il cluster marittimo internazionale.

Significativo nel settore della ricerca scientifica l’impegno di nave Alliance che ha raggiunto per due volte il limite dei ghiacci nell’Artico.

NAVE ALLIANCE – in Artide HN2022

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Fonte e immagini: Stato Maggiore della Difesa


Mondiali di calcio del Qatar, una task force di 560 militari delle Forze Armate e dei Carabinieri a tutela della sicurezza negli stadi

I militari italiani partecipano alla missione bilaterale di supporto alle forze armate del Qatar per garantire la sicurezza del campionato mondiale di calcio.

Roma, 11 ottobre 2022 – Un contingente militare interforze, a guida Esercito Italiano, ha iniziato a schierarsi in Qatar in vista della FIFA World Cup 2022, che si disputerà nell’emirato del Golfo Persico tra il 21 novembre e il 18 dicembre 2022.

Compito dei militari italiani è di supportare, insieme ai contingenti di Francia, Regno Unito, Stati Uniti, Pakistan e Turchia, le Forze Armate qatariote nell’implementazione del sistema di difesa e sicurezza del campionato mondiale.

Il comando sul terreno dell’operazione, denominata “Orice” (l’Orice d’Arabia è l’animale nazionale del Qatar), sarà affidato al generale di brigata Giuseppe Bossa, comandante della brigata “Sassari”.

La Task Force italiana comprende circa 560 militari delle Forze Armate e dell’Arma dei Carabinieri con 46 mezzi terrestri, una nave e due aeromobili.

Le competenze saranno così suddivise:

  • Esercito:
    schiererà unità specialistiche EOD (Explosive Ordnance Disposal), per la difesa CBRN (da minaccia chimica, biologica, radiologica e nucleare) e unità cinofile.
  • Marina Militare:
    contribuirà alla sicurezza delle acque internazionali al largo di Doha, con il pattugliatore polivalente d’Altura Thaon di Revel, e dello spazio subacqueo, in prossimità della costa, con un Autonomous Underwater Vehicle del tipo REMUS.
  • Aeronautica Militare:
    concorrerà al controllo dello spazio aereo per contrastare l’eventuale impiego non autorizzato di mini e micro droni. Sarà infatti schierato un Counter-Unmanned Aerial Anti-drone System (C-UAS) costituito da dispositivi jammer portatili e dal sistema anti-drone stanziale ACUS (AMI Counter UAS).                                                                

Il dispositivo nazionale interforze avrà il compito di concorrere e assistere le Forze Armate dell’Emirato nella loro opera di vigilanza sul sicuro e regolare svolgimento della manifestazione sportiva. I militari italiani saranno pronti a intervenire, in supporto e su richiesta delle autorità dello Stato ospitante, in situazioni di emergenza o in caso di atti ostili che possano minacciare infrastrutture critiche quali stadi, porti, aeroporti, complessi industriali, centri commerciali e luoghi affollati.

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Tutte le attività della joint task force italiana, nell’ambito del campionato mondiale di calcio in Qatar, saranno svolte sotto il coordinamento del Comando Operativo di Vertice Interforze della Difesa, guidato dal generale di corpo d’armata Francesco Paolo Figliuolo.

Il Comando di Vertice dell’Area Operativa Interforze (COVI) assolve alle funzioni di organismo di staff del Capo di Stato Maggiore della Difesa per la pianificazione, la coordinazione e la direzione delle operazioni e delle esercitazioni militari in ambito nazionale e internazionale condotte nei cinque domini: terra, mare, cielo, spazio e cyber.

Fornisce un contributo all’elaborazione della dottrina NATO e delle Organizzazioni Internazionali di cui l’Italia fa parte. Sviluppa le metodologie per la simulazione degli scenari strategici ed operativi. Inoltre, rappresenta il punto di ingresso per tutte le richieste di concorsi operativi forniti dalle Forze Armate ad altre Autorità Istituzionali sul territorio nazionale, come la Protezione Civile e/o altri Dicasteri in occasione di calamità naturali o emergenziali di straordinaria necessità e urgenza.

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Fonte: Stato Maggiore Difesa – Foto dal sito della Difesa


L’operazione Mare Sicuro cambia nome in Mediterraneo Sicuro, deciso da SMD l’ampliamento sul piano strategico, operativo e tattico

Roma, 23 agosto 2022 – Lo Stato Maggiore della Difesa, in linea con la direttiva del Ministro della Difesa sulla “Strategia di Sicurezza e Difesa per il Mediterraneo” emanata a maggio 2022, ha deciso l’ampliamento sul piano strategico, operativo e tattico, dell’operazione di sorveglianza marittima “Mare Sicuro”, avviata il 12 marzo 2015, a cominciare dall’allargamento dell’area di operazione, che passa dagli attuali 160.000 a 2.000.000 km quadrati circa, comprendendo la gran parte degli spazi internazionali marittimi del bacino mediterraneo.

Il cambiamento consentirà alla Marina Militare di garantire una strutturata presenza aeronavale, inclusi mezzi subacquei, in tutti i settori più cruciali della regione e compreso anche il Mediterraneo orientale, particolarmente significativo in relazione all’esigenza di proteggere rilevanti interessi nazionali e contribuire alla stabilità internazionale, in cooperazione con la NATO, l’Unione Europea, le Nazioni Unite e le altre coalizioni e alleanze cui l’Italia aderisce.

L’operazione Mediterraneo Sicuro, in piena continuità con la precedente, vede il dispiegamento di un dispositivo militare marittimo che annovera fino a 6 tra navi e sommergibili, col supporto dei velivoli organici delle unità navali e dei velivoli della Marina Militare e dell’Aeronautica Militare basati a terra, per assicurare attività di presenza e sorveglianza, in applicazione della legislazione nazionale e dei vigenti accordi internazionali. Tra i compiti da assolvere avranno particolare rilevanza la difesa delle linee di comunicazione marittime, il controllo del dominio subacqueo, la salvaguardia delle attività economiche di interesse in alto mare e la protezione delle flotte nazionali, mercantile e peschereccia, nonché dei mezzi appartenenti ad altri corpi dello Stato.

In un Mediterraneo sempre più centrale per gli equilibri internazionali, si amplia così il presidio marittimo che la Marina Militare assicura costantemente in alto mare, per il contrasto delle attività illecite e per contribuire, con le altre marine alleate, alla sicurezza e alla stabilità dell’intera area con la prospettiva di assicurare gli interessi nazionali anche a livello trans-regionale nel più ampio contesto del Mediterraneo Allargato. Ciò anche attraverso il sinergico insieme di impegni interforze, interagenzia e internazionali in cui la Difesa, tramite la Marina Militare, è attivamente coinvolta e protagonista.

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Fonte
: Stato Maggiore della Difesa
Immagini tratte da un video della Marina Militare


NATO: la Difesa partecipa alla Swifts Response 2022 con oltre 500 paracadutisti della Folgore

Macedonia del Nord , 17 maggio 2022 – Dal 6 al 20 maggio oltre 500 paracadutisti della Brigata “Folgore”  dell’Esercito Italiano, oltre ad assetti aerei della Marina Militare e dell’Aeronautica Militare, sono impiegati in Macedonia del Nord nell’esercitazione multinazionale “SWIFT RESPONSE 2022” (SR22).

La brigata “Folgore” partecipa annualmente, di norma con unità del livello complesso minore (circa 200 unità), alla pianificazione e condotta di operazioni di Ingresso Forzato (c.d. Joint Forcible Entry Operations – JFEOs), congiuntamente alle aviotruppe dei principali Paesi dell’Alleanza Atlantica e dei paesi partner (c.d. “Airborne Community”), quali forze ad elevatissima prontezza e rapidità di schieramento, capaci di operare non solo nei tre ambienti operativi classici (air, land, maritime), ma anche nei due emergenti ambiti di confronto (cyber e spazio). 

Le JFEO, in particolare, sono operazioni eseguite in territorio potenzialmente ostile, sfruttando la terza dimensione e proiettando forze, con brevissimo preavviso, per la conquista e successiva occupazione di una posizione solida e sicura, allo scopo di condurre una o più operazioni successive.

Quest’anno la SR22 ha previsto l’esecuzione di cinque JFEO in 4 nazioni diverse, in un’area che va dal Circolo Polare Artico, ai Paesi Baltici fino ai Balcani. 

La brigata “Folgore” ha partecipato con un gruppo tattico pluriarma, interamente aviolanciato e costituito da tutte le componenti della Grande Unità da combattimento (combat, combat support e combat service support), del 187° reggimento Folgore, 183° reggimento Nembo, 186° reggimento Folgore, 185° reggimento artiglieria paracadutista Folgore, 8° reggimento genio guastatoriparacadutisti Folgore e trasmettitori del reparto comando.

Lo sviluppo della manovra assegnata al Gruppo Tattico italiano è stato sostenuto dagli assetti del Reggimento Logistico e dalla compagnia avio rifornimenti della “Folgore”, che ha effettuato il lancio di materiali, armamento e viveri per assicurare le risorse operative necessarie per la condotta di un’ampia gamma di attività tattiche offensive e abilitanti, incluso il superamento di un corso d’acqua (“river crossing operation”).

Dopo una fase concettuale e di pianificazione sviluppata congiuntamente ai paracadutisti dei Paesi Alleati, le unità esploranti della “Folgore” hanno eseguito un aviolancio con la tecnica della caduta libera ad alta quota e la navigazione “a paracadute aperto” nell’area dell’esercitazione, per assolvere compiti di ricerca e ricognizione delle zone di lancio e delle aree obiettivo ed assicurare un flusso informativo costante e puntuale per aggiornare la situazione operativa. 

Successivamente, imbarcate su un C130J della 46ª brigata aerea dell’Aeronautica Militare e tre C130J della US Air Force decollati dall’aeroporto militare di Pisa e dalla stazione aeromobili della Marina Militare di Grottaglie (Taranto), tutte le forze sono state aviolanciate con il compito di occupare, espandere e consolidare la testa di aviosbarco, quale condizione indispensabile per l’afflusso delle follow-on forces

Nelle diverse fasi dell’azione, i paracadutisti italiani hanno effettuato “attività di scavalcamento” del 2nd para battalion dell’Esercito britannico e hanno impiegato gli elicotteri della Royal Air Force britannica per l’azione sugli obiettivi in profondità.

Durante la fase di trasporto aereo dall’Italia e di aviolancio in Macedonia, i velivoli sono stati scortati da due caccia Eurofighter del 37° stormo dell’Aeronautica Militare e da due AV-8B II plus della Marina Militare, decollati dalla portaerei Cavour. 

Gli stessi aerei d’attacco hanno garantito la sicurezza dell’area effettuando Close Air Support (CAS), tramite la guida dei nuclei Joint Terminal Attack Controller (JTAC) in organico alla Brigata paracadutisti “Folgore”.

La “Folgore” è la grande unità da combattimento con capacità specialistica dell’Esercito Italiano, in grado di esprime capacità operative efficaci, versatili e full spectrum, secondo il principio della massima integrazione inter-arma, interforze e interoperabilità multinazionale.


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Fonte e immagini
: Brigata Paracadutisti Folgore


Marina Militare, esercitazione Mare Aperto 2022, SSSD Pucciarelli a bordo della portaerei Cavour

Due intense giornate passate a Bordo della portaerei Cavour.

Mar Tirreno, 17 maggio 2022 – La Mare Aperto 2022, la più importante e complessa esercitazione della nostra Marina Militare, quest’anno vede coinvolte tutte le FA, ben 7 nazioni della NATO, corpi ausiliari e della Protezione Civile, e studenti di numerosi atenei nazionali, su un’ampia porzione di spazio multidimensionale comprendente le acque e le aree costiere e litorali di Tirreno, Adriatico, Ionio e Canale di Sicilia, tutto sotto la supervisione del Comando in Capo della Squadra Navale.

Ciò che colpisce” ha affermato il senatore Stefania Pucciarelli durante la cerimonia dell’ammaina bandiera sul Ponte di Volo di Nave Cavour “oltre le diverse sfumature operative e tecnico organizzative di questa esercitazione, è lo straordinario spirito di squadra che rende questo condensato di tecnologia veramente una ‘grande famiglia’.

L’obiettivo della Mare Aperto è testare i livelli di prontezza e capacità d’azione, nonché addestrarsi intensamente al loro miglioramento in uno scenario a ‘massimo realismo’, nell’ambito dell’intero spettro di intervento afferente al dominio delle operazioni marittime: navali, subacquee, aeree, anfibie, di forze speciali, di contromisure mine, idro-oceanografiche e del più ampio supporto tecnico-specialistico, formativo-addestrativo, medico-sanitario e logistico-amministrativo.

“Appuntamento addestrativo annuale con connotazione internazionale, interforze e a supporto degli atenei italiani”.

SOTTOSEGRETARIO DI STATO ALLA DIFESA STEFANIA PUCCIARELLI

Ogni Unità Navale è un microcosmo” ha poi continuato il Sottosegretario Pucciarelli “con una sua spiccata autosufficienza che va curata e garantita con continuità e questo richiede professionalità, impegno, senso di responsabilità e sacrifici. La responsabilità di chi è pienamente cosciente di far parte di un meccanismo complesso ove ogni ingranaggio, grande o piccolo che sia, è fondamentale per il funzionamento generale.

Nel pomeriggio il sottosegretario ha assistito, nel poligono sardo di Capo Teulada, ad un’operazione di sbarco anfibio – opzione d’intervento che colloca la nostra Marina e l’Italia tra quelle poche Nazioni al mondo con analoga componente di nicchia – garantita dalla sinergia tra le capacità del dispositivo aeronavale e quelle della Brigata Marina San Marco che quest’anno ha assunto il ruolo di componente anfibia della forza di risposta rapida della NATO (Nato Response Force – NRF 2022).

Di fronte a tutto questo” ha affermato il Senatore Pucciarelli “ciò che sento e desidero fare è ribadire il mio impegno di italiana e di donna delle istituzioni, affinché ci sia ampia contezza di tutto questo, nelle sedi decisionali e tra la gente. Perché di questa professionalità, di questo impegno, di questo senso della responsabilità e di questi sacrifici – individuali e, della propria sfera di affetti – ne sia riconosciuta l’esistenza e l’importanza.

La fase storica che stiamo vivendo” evidenzia il senatore “ha ricordato brutalmente quanto siano importanti alcuni privilegi di cui godiamo, da italiani e da appartenenti al blocco valoriale occidentale. Libertà, eguaglianza, democrazia, stato di diritto – per quanto talvolta non-perfetti – sono straordinarie conquiste, pagate anche a caro prezzo, che non dobbiamo più dare per scontate. Come sulla nave ci sono ripartizioni di compiti e sistemi di ridondanza affinché tutte le funzionalità possano essere assicurate con continuità, così dobbiamo capire che la pace va costruita, rafforzata e promossa giorno per giorno.

La Mare Aperto 22 conferma quanto la dimensione marittima rivesta un ruolo cruciale per l’Italia, il mare è l’asse principale delle interconnessioni tra popoli e per gli interscambi tra le diverse aree del mondo, è la principale fonte, diretta e indiretta, delle risorse pregiate del pianeta, limitate in quantità e capacità di rigenerazione e oggetto di crescenti contese.

Una Nazione come L’Italia” conclude il sottosegretario Stefania Pucciarelli al termine della sua visita a bordo di Nave Cavour e nelle aree di interesse dell’esercitazione” deve quindi guardare alle proprie prospettive di crescita sostenibile e prosperità inclusiva dotandosi di una congrua capacità di difesa avanzata che rivolga particolare attenzione alla dimensione marittima. Questo è sostanzialmente il vostro ruolo di militari e di marinai – cruciale per il presente e il futuro della nostra nazione – di cui dovete andare orgogliosi.

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Fonte immagine
: Ministero della Difesa
(Segreteria del sottosegretario di Stato sen. Stefania Pucciarelli)


Difesa: il pattugliatore VEGA della Marina Militare nei pressi del luogo di affondamento della nave cargo Xelo

Gabes (Tunisia), 19 aprile 2022 – Il pattugliatore d’altura Vega, arrivato nella mattina di oggi nelle acque antistanti il porto di Gabes, è stato autorizzato dalle autorità tunisine all’avvicinamento al punto dove è affondata la nave cargo Xelo, battente bandiera della Guinea Equatoriale e con un carico di 750 tonnellate di carburante.

L’unità della Marina Militare si è ormeggiata alla fonda nei pressi del punto, al fine di poter fornire assistenza alle operazioni condotte da parte delle autorità tunisine per la messa in sicurezza della zona interessata. A seguito di una riunione tra i rappresentanti della Marina Militare e la delegazione tunisina responsabile delle operazioni, nave Vega sta approntando il team del Gruppo Operativo Subacquei (GOS) imbarcato per la specifica missione, al fine di procedere ad ispezionare il relitto tramite l’impiego dei mezzi a pilotaggio remoto in dotazione in modo da fornire alle autorità tunisine elementi utili a valutare la situazione in atto e definire le necessarie azioni da attuare.

I pattugliatori della Classe Cassiopea, di cui il Vega è l’Unità più recente, sono stati realizzati nell’ambito della Legge N. 979 del 31 dicembre 1982, meglio nota come “Legge sulla difesa del mare” e sono equipaggiati con specifiche attrezzature specifiche per la lotta all’inquinamento marino.


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Fonte e immagini
: Stato Maggiore Difesa


MARINA MILITARE, E’ VENUTO A MANCARE CAPO BURELLO, PIETRA MILIARE DELLO SPORT AGONISTICO MILITARE

Roma, 15 agosto 2021 – E’ venuto a mancare nei giorni scorsi Ivo Burello, marinaio e istruttore di educazione fisica militare. Si è spento nella notte di mercoledì 11 agosto. Dal 1989 al 2000, ricoprì il ruolo di responsabile del settore canoa-kayak presso il Centro Sportivo Remiero della Marina Militare a Sabaudia.

Nato a Fagagna, in provincia di Udine, nel febbraio del 1951, Ivo ha mosso i suoi primi passi nel canottaggio, guadagnando il suo spazio negli albi del CONI, che nel 1976 lo ha insignito della Medaglia di bronzo al Valore Atletico.

Uomo e militare di carattere deciso e generoso, si è distinto nel corso della vita per il suo ruolo di tecnico e responsabile della squadra di canoa-kayak della Marina Militare, negli anni in cui il marinaio Antonio Domenico Cannone, in barca con Antonio Marmorino, ha preso parte alle Olimpiadi di Atlanta ’96.

Il marinaio, soprannominato Capo Burello, da tutti i colleghi e gli atleti, ha lasciato un impronta nello sport anche per i suoi trascorsi accademici. Si laureò all’ISEF (Istituto superiore di educazione fisica), prima che diventasse un titolo accademico vero e proprio, e successivamente esplorando la materia sportiva presso il Centro Sportivo dell’Acqua Acetosa a Roma, polo di spicco del CONI.

Persone come lui, che per passione hanno voluto approfondire la conoscenza tecnica dello sport, hanno il merito di aver contribuito a dare valore alle scienze motorie, fino a farle diventare un corso di laurea riconosciuto.

E’ stato un militare che ha alimentato passioni e sogni di atleti e amatori di tutta la nazione, non tanto per le decine di campionati italiani, campionati europei e mondiali di cui può fregiarsi come tecnico della disciplina della canoa, ma quanto del modello di persona e militare che è stato. Con la sua forma mentis e la sua attitudine, ha portato in alto il nome della Marina Militare Italiana gettando le basi per il futuro di vittorie a cui abbiamo potuto assistere all’ultima edizione dei giochi olimpici a Tokyo.

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Fonte
: Marina Militare
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ESERCITO, CONCLUSE LE ESERCITAZIONI “CENTAURO 2/2021” E “SAGITTARIO 7/2021”

I poligoni di tiro di Torre Veneri (Le) e Cesano di Roma (RM), teatro di due livex a partiti contrapposti

Civitavecchia, 5 luglio 2021 – Le esercitazioni “Centauro 2/2021 e “Sagittario 7/2021 condotte dall’Esercito Italiano, nei giorni scorsi presso il poligono di tiro di Torre Veneri (LE) e in quello di Cesano di Roma, si sono concluse.

Entrambi gli impegni addestrativi, rientranti nel quadro delle attività livex (live exercise) previste per il 2021 dal Centro Simulazione e Validazione dell’Esercito (Ce.Si.Va.), si sono svolti a partiti contrapposti, con munizionamento a salve e con l’impiego dei sistemi di simulazione live, sia in arco diurno che notturno.

Scopo dell’esercitazione livex “Centauro 2/2021, tenutasi presso l’area addestrativa del Centro di Addestramento Tattico (CAT) di Lecce, è stato quello di addestrare un plotone di fucilieri del 1° reggimento della Brigata Marina “San Marco” della Marina Militare a operare nel contesto di una Counter Insurgency Operation ad alta intensità.

Per il CAT di 2° livello di Lecce, la “Centauro 2/2021” è stata la prima livex interforze, risultato della sinergia tra l’Esercito Italiano e le altre Forze Armate. Durante l’esercitazione, sono stati attivati tutti i sottosistemi del programma SIAT (Sistema Integrato di Addestramento Terrestre), consentendo al plotone di fucilieri di Marina di familiarizzarci e apprezzarne le potenzialità.

La livex “Sagittario 7/2021”, invece, è stata finalizzata all’addestramento di un plotone di Allievi Marescialli della Scuola Sottufficiali di Viterbo, schierato sul terreno come unità BLUFOR (forze amiche), e si prefiggeva molteplici obiettivi.

Tra questi, quello di permettere ai futuri Comandanti di plotone dell’Esercito Italiano di conoscere ed impiegare i sistemi di simulazione e pianificare, condurre ed analizzare una Field Training Exercise (FTX), ricreando uno specifico contesto tattico-operativo il più realistico possibile, nel quale le BLUFOR, strutturate a livello plotone, si sono contrapposte a quelle avversarie (OPFOR) composte da unità a livello squadra.

Il Ce.Si.Va. di Civitavecchia costituisce il principale riferimento per l’applicazione della simulazione addestrativa dei posti comando, degli staff e delle unità dell’Esercito Italiano destinate all’impiego fuori del territorio nazionale. Da esso dipendono cinque Centri di Addestramento Tattico dislocati a Monteromano (VT), Cesano (RM), Capo Teulada (CA), Lecce e Brunico (BZ), ed è alimentato con personale militare e civile.

Le attività addestrative si sono svolte nel rispetto delle norme di contenimento del contagio da COVID-19.

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Fonte
: Ce.Si.Va.
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Oro, argento e bronzo per gli atleti della Marina Militare Italiana ai campionati europei di canottaggio di Varese

Otto Con – SC 2 Vincenzo Abbagnale e SC Cesare Gabbia

Varese, 13 aprile 2021 – La Marina Militare ha conquistato un oro, un argento ed un bronzo ai campionati europei assoluti di canottaggio che si sono svolti, dal 9 all’11 aprile, sulle acque del campo internazionale di Varese-Schiranna. Alla competizione continentale hanno preso parte 629 atleti in rappresentanza di 35 nazioni. Della delegazione azzurra, formata da ben 65 atleti, hanno fatto parte anche i 6 canottieri della Marina Militare Giovanni Abagnale, Cesare Gabbia, Vincenzo Abbagnale, Gabriel Soares, Antonio Vicino e Luca Parlato (riserva). Nel rispetto delle norme per il contenimento della diffusione del covid 19 i campionati europei si sono svolti a porte chiuse.

Medaglia d’oro per Antonio Vicino sul quadruplo pesi leggeri che si riconferma campione d’Europa per il secondo anno consecutivo nella medesima specialità. Argento e titolo di vice campione europeo per Gabriel Soares nella finale del singolo pesi leggeri maschile.  Finale combattutissima nel quattro senza maschile senior che ha visto Giovanni Abagnale conquistare la medaglia di bronzo.  A bordo dell’otto i due portacolori della Marina Militare Cesare Gabbia e Vincenzo Abbagnale si sono classificati quinti.

Da sempre la Marina Militare incentiva la pratica dello sport e ancor più delle discipline remiere. A dimostrazione di ciò gli atleti della Marina rappresentano una componente fondamentale della nazionale di canottaggio che sceglie anche le strutture della Forza Armata per i suoi allenamenti e per affinare la sua preparazione in vista delle più importanti competizioni nazionali ed internazionali. La Marina consente ai propri atleti quindi di fare dello sport una professione e di rappresentare l’Italia negli appuntamenti sportivi più importanti come i campionati europei, i mondiali e le olimpiadi portando lustro al proprio Paese e alla Forza Armata.

“Siamo orgogliosi degli importanti risultati sportivi raggiunti dagli atleti della Marina Militare a livello europeo – ha dichiarato l’ammiraglio Giuseppe Berutti Bergotto, capo ufficio affari generali della Marina Militare – Le medaglie che hanno conquistato, oltre a contribuire a confermare il peso dell’Italia negli sport remieri, valgono ancora di più se si pensa alle difficoltà che i canottieri hanno dovuto affrontare in questo ultimo anno caratterizzato dall’emergenza pandemica. Oltre a mostrare la grinta e la determinazione di sempre hanno dovuto osservare una particolare attenzione al rispetto delle disposizioni anti covid. Siamo sicuri che i nostri atleti saranno protagonisti di grandi risultati anche in occasione della terza prova di Coppa del Mondo di canottaggio che si svolgerà a Sabaudia, presso il Centro Sportivo Remiero della Marina Militare il prossimo mese di giugno”.

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Artificieri dell’Esercito e della Marina Militare fanno brillare 9 residuati bellici

Molfetta (BA), 23 ottobre 2020 – Distrutti residuati bellici nel porto di Molfetta dagli artificieri dell’Esercito e della Marina Militare che hanno fatto brillare ben 3 bombe di aereo e 6 ordigni di piccolo calibro.

Gli artificieri dell’Esercito dell’11° Reggimento Genio Guastatori di Foggia, Unità alle dipendenze delle Brigata Pinerolo, in collaborazione con il nucleo S.D.A.I. (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) di Taranto, appartenente al Raggruppamento Subacquei e Incursori Teseo Tesei della Marina Militare, hanno recuperato e fatto brillare i 9 residuati bellici:

  • 3 bombe di aereo da 30 libbre di nazionalità inglese
  • 6 ordigni di piccolo calibro a caricamento speciale.

La complessa attività, che rientra tra quelle previste nell’accordo di programma della bonifica delle aree portuali, sottoscritto tra Ministero dell’Ambiente, Regione Puglia, ARPA Puglia e ICRAM (Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare), ha visto la cooperazione tra tutte le istituzioni presenti sul territorio.

Le operazioni si sono svolte in una cornice di sicurezza e si sono concluse con successo senza arrecare disagi alla popolazione.

Queste attività a supporto della popolazione rientrano tra le competenze istituzionali dell’Esercito e della Marina Militare che, per la bonifica del territorio da residuati bellici, cooperano con le autorità civili locali.

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