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Presentato il calendario CITES 2020, sulla tutela delle specie italiane e dei loro habitat protetti dai Carabinieri

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Roma, 11 dicembre 2019 – Presentato il Calendario CITES 2020 presso la Fondazione Bioparco di Roma, alla presenza del comandante generale dell’Arma dei Carabinieri Giovanni Nistri e del generale corpo di armata Ciro D’Angelo, comandante delle Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri:

Il tema centrale che l’edizione 2020 del Calendario CITES si propone di diffondere è rappresentato dalla conoscenza delle specie CITES italiane ed europee e degli habitat dove, in Italia, queste vengono tutelate con azioni di vigilanza, controllo e gestione da parte dell’Arma dei carabinieri. La scelta è avvenuta dopo aver sviluppato negli ultimi anni la tematica delle specie esotiche, per le quali il nostro Paese si pone, in molti casi, come uno dei principali importatori, grazie alle eccellenze nazionali nel settore della pelletteria, del tessile e del legname.

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“La legge Madia prevedeva un risparmio di 19 milioni mentre a oggi ne abbiamo risparmiati 21. Due in più. I dati sono incontrovertibili”, detto Giovanni Nistri, Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri riferendosi ai parametri del provvedimento legislativo che ha unificato l’Arma dei Carabinieri con il Corpo forestale dello Stato. “I controlli negli ultimi 2 anni sono aumentati: il primo anno dell’11%, il secondo anno del 17% e a novembre scorso il dato è di +10%. Gli illeciti amministrativi accertati nel 2018 sono cresciuti del 25%, mentre le sanzioni ammontano a circa 3 milioni e stiamo destinando i primi 11 ufficiali che andranno a rinforzare i reparti da lungo tempo senza funzionari. Abbiamo aumentato le stazioni Meteomont, dedicate al servizio antivalanghe, e l’intenzione è di dislocarle progressivamente in tutte le regioni in cui non erano presenti. L’Arma al settore ambientale ci tiene molto, e non da ora, ma da quando nel 1982 sono stati creati i primi reparti per la tutela ambientale. L’unificazione tra Arma dei Carabinieri e Corpo forestale è funzionale a migliorare il futuro, perché se continuiamo a guardare i confini non andiamo da nessuna parte, nelle istituzioni come nella geografia”.

La presentazione si è conclusa con una tavola rotonda moderata dal giornalista e Presidente della Fondazione Bioparco di Roma Francesco Petretti. Vi hanno preso parte tra gli altri, il professori ed esperti del settore Luigi Boitani e Gianluca Piovesan, Paolo Aielli, amministratore delegato dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato (che anche quest’anno ha fornito la propria collaborazione per la stampa e la grafica) e Maria Carmela Giarratano, direttore generale per la protezione della natura e del mare del Ministero dell’Ambiente.

impag_calendario_2020_pagina_06_.jpgIl raggruppamento Carabinieri CITES con i suoi 35 Nuclei, 11 distaccamenti in area doganale ed una Sezione Operativa Centrale nell’ambito del Reparto Operativo, sovrintende alle attività previste dalla normativa nazionale e comunitaria di attuazione della Convenzione sul commercio internazionale delle specie di fauna e flora selvatiche in pericolo di estinzione, firmata a Washington il 3 marzo 1973 e ratificata con legge n.874 del 19 dicembre 1975.

Il Calendario CITES, realizzato per la prima volta nel 2008, riscuote ogni anno apprezzamento nel mondo scientifico, anche internazionale, tra gli addetti al settore e tra i giovani, in particolare tra gli studenti; per questo ha ottenuto, nel 2014, un riconoscimento del Segretariato Generale CITES di Ginevra che, in occasione del World Wildlife Day, lo ha citato tra i dieci progetti di comunicazione nel settore più importanti a livello mondiale.

Il Calendario si rinnova ogni anno, pur mantenendo alcuni punti fermi, come la proposizione di immagini di alta qualità e dal forte potere attrattivo, ritraenti alcune specie simbolo del dramma della minaccia di estinzione delle specie, cui sono associate informazioni in ”pillole”, tradotte anche in inglese, sul grado e la natura della minaccia in natura, su alcune curiosità che le distinguono, su quanto il Servizio CITES dell’Arma ha fatto e fa per tutelarle in Italia e nel Mondo.

I carabinieri del Comando Unità forestali, ambientali e agroalimentari, infatti, operano nello specifico settore attraverso due grandi azioni di competenza: l’applicazione della “CITES”, attraverso il Raggruppamento Carabinieri CITES e i reparti funzionalmente dipendenti, al fine di contrastare il commercio illegale nazionale ed internazionale di queste specie, con attività di certificazione, controllo e polizia giudiziaria, e grazie alla gestione, monitoraggio e sorveglianza delle oltre 130 riserve naturali statali e delle 17 aree demaniali di interesse naturalistico, da parte del Raggruppamento Carabinieri per la Biodiversità, con i suoi 28 reparti sul territorio.

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Il Calendario Cites non è in vendita ma viene distribuito gratuitamente dai reparti forestali soprattutto a scolaresche e in occasione di eventi di educazione ambientale.

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Difesa e Sanità a servizio del cittadino alla 9 edizione di Tennis and Friends di Roma

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Roma, 14 ottobre 2019 – Si è conclusa la 9^ edizione dell’evento “Tennis and Friends”, la manifestazione al Foro Italico il cui tema è stato “Salute e Sport … Sport è Salute” che ha visto la partecipazione dello Stato Maggiore della Difesa con assetti sanitari, testimonial, stand ed esibizioni di bande musicali delle Forze Armate.

Si è trattato di un weekend che ha visto 100.000 mila presenze (con un incremento del 20 per cento), presso il “Villaggio dello Sport” e il “Villaggio della Salute”. Sono stati effettuati 20.360 controlli con check-up gratuiti e visite specialistiche a favore dei cittadini compresi quelli effettuati presso le strutture messe a disposizione dall’Ispettorato Generale della Sanità Militare (IGESAN) cha ha presentato assetti interforze di cardiologia, medicina interna, dermatologia, senologia e oculistica.

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Ha destato particolare interesse anche il convegno “Salute e Sport: promozione dell’attività fisica nelle Forze Armate e nei luoghi di lavoro” durante il quale sono state trattate le tematiche “Forze Armate e stili di vita” e “Attività fisica in condizioni estreme”.

Al Villaggio dello Sport, dove erano presenti gli stand di Esercito, Marina, Aeronautica e Carabinieri, i numerosi visitatori hanno potuto prendere contatto con mezzi ed equipaggiamenti impiegati dalle Forze Armate per la sicurezza del Paese e a favore della collettività. 

Presenti anche forze di polizia: Guardia di Finanza con uno stand dedicato alla psicologia nello sport e la Polizia di Stato con uno spazio dedicato alla Polizia scientifica, e stand medici.

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Tra i mezzi a disposizione del pubblico auto e moto della Polizia e dell’Arma dei Carabinieri, simulatore di volo messo a disposizione dall’Aeronautica Militare. L’Esercito con una parete rocciosa simulata, coordinata dagli Alpini, ha consentito ai giovani di destreggiasi in una scalata in piena sicurezza.

In diverse occasioni il pubblico in attesa di visita è stato anche intrattenuto dalle esibizioni delle bande musicale della Difesa, con un connubio unico di Sport, Salute e cultura della Difesa.

L’evento ha visto scendere in campo numerosi personaggi dello sport e dello spettacolo mentre equipe mediche di alcune delle principali aziende sanitarie romane hanno eseguito ininterrottamente e gratuitamente controlli al pubblico.

Vincitrice al primo posto la coppia Jimmy Ghione – Giorgio Borghetti, seguita da Federica Gentile – Anna Pettinelli. Al terzo posto la coppia Mara Santangelo – Massimiliano Ossini.

Targa ad honorem Fondazione Ania a Maria De Filippi, Premio Speciale Cappiello Design a Nicola Pietrangeli.

Venerdì 11 si è svolta una giornata interamente dedicata alle scuole con attività didattiche e sportive alternate a momenti di dibattito dedicati alla lotta contro il bullismo e alla sana alimentazione. Ha partecipato tra i testimonial Max Giusti.

La manifestazione è stata aperta con una cerimonia alla quale erano presenti il cardinale Angelo Comastri vicario generale di Sua Santità per la Città del Vaticano, il vice ministro della Salute Pierpaolo Sileri, contrammiraglio Fabio Agostini capo dipartimento pubblica informazione dello Stato maggiore della Difesa, Valentina Vezzali, Giovanni Malagò presidente del CONI. 

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Al Foro Italico sono intervenuti anche: Rocco Sabelli presidente e amministratore delegato di Sport e Salute, Antonio De Iesu vice capo della Polizia di Stato, Vincenzo Spadafora ministro per le Politiche giovanili e lo Sport e Daniele Frongia assessore Sport, Politiche Giovanili e Grandi Eventi di Roma, Franco Anelli rettore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e Maria Bianca Farina presidente Ania e Roberto Tavani della Regione Lazio, intervenuto per portare un messaggio del presidente Nicola Zingaretti.   

Giunta alla nona edizione, Tennis & Friends è uno dei più importanti eventi sociali nell’ambito della prevenzione in Italia. Interamente dedicato alla salute, l’evento ha lo scopo di promuovere un corretto stile di vita, una diagnosi precoce e permettere a tutti di effettuare check-up gratuiti e visite specialistiche.

L’ambiente accogliente del Villaggio della Salute, un rinnovato Villaggio dello Sport, con la presenza di personaggi del mondo della cultura, dello sport e dello spettacolo impegnati nel Torneo Tennis Celebrity, sono stati gli elementi che hanno permesso di intrattenere il pubblico in attesa di effettuare il proprio check-up gratuito.

Salute, Sport, Solidarietà, Sostenibilità e Spettacolo sono le 5 S, le parole chiave che sintetizzano lo spirito di questo evento che ha già interessato Roma e Napoli e si propone a breve di raggiungere anche altre città e regioni italiane.

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La manifestazione è stata sostenuta dalle massime istituzioni: Presidenza del Consiglio dei Ministri, Ministero della Difesa, Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca, Ministero della Salute, Polizia di Stato, Guardia di Finanza, Regione Lazio, Roma Capitale, CONI, Sport e Salute S.p.A., Istituto di Credito Sportivo e le maggiori Federazioni Sportive.

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Carabinieri Forestali sequestrano tonnellate di sacchetti per la spesa contraffatti

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L’Aquila, 15 gennaio 2019 – Carabinieri Forestali hanno sequestrato tonnellate di sacchetti per la spesa in polietilene (shoppers) che riportavano falsamente la dicitura di “Sacco biodegradabile e compostabile”. Denunciati a piede libero 18 egiziani ed un’italiana che vendevano gli shoppers contraffatti. 

Circa 90 Carabinieri Forestali del gruppo di L’Aquila e Roma, unitamente a 12 Carabinieri del Comando Provinciale Carabinieri di L’Aquila hanno eseguito perquisizioni e sequestri già dalle prime ore della mattinata di ieri 14 gennaio. Misure cautelari disposte dalla Procura della Repubblica di L’Aquila (Pubblico Ministero, dr. Fabio Picuti) e dal Tribunale di L’Aquila (Giudice per le indagini preliminari, dott.ssa Guendalina Buccella), presso 30 esercizi commerciali e sedi di aziende, quasi tutti riconducibili a soggetti di nazionalità egiziana, dislocati in diverse località delle province di L’Aquila e Roma.

Il Nucleo Investigativo di Polizia Ambientale e Agroalimentare Forestale Carabinieri (NIPAAF) di L’Aquila ha individuato dei sacchetti per la spesa (shoppers) che avevano una insolita consistenza nonostante riportassero diverse scritte che attestavano essere “100% biodegradabile compostabile”. Le analisi chimiche, infatti, hanno rivelato che i sacchetti erano fatti di un polimero non biodegradabile né compostabile, rendendoli così non idonei all’utilizzo né alla commercializzazione, ed erano importati da un’unica ditta il cui proprietario è di nazionalità egiziana e commercializzati da attività di rivendita di frutta i cui proprietari hanno la stessa nazionalità.

Le indagini si sono svolte nell’ambito di una campagna di controlli che ha interessato l’intero territorio nazionale, coordinata dal Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari Carabinieri e promossa da INTERPOL, inerente attività di contrasto allo sversamento di rifiuti in mare.

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L’Autorità Giudiziaria ha emesso decreti di perquisizione e sequestri contestando a 18 egiziani ed un’italiana i reati previsti dall’art. 517 del Codice Penale (vendita di prodotti industriali con segni mendaci) e dall’art. 256 del D. Legislativo 152/2006 (gestione illecita di rifiuti). I Carabinieri Forestali, coordinati dal responsabile dell’operazione, tenente colonnello Antonio Renato Rampini, comandante del NIPAAF di L’Aquila, hanno individuato l’importatore e sono risaliti alla documentazione doganale che già li indicava come “sacchetti in polietilene per frutta e verdura” e che, quindi, non erano da immettere sul mercato poiché riportavano, falsamente, la scritta “biodegradabile” e avrebbero causato inquinamento ambientale poiché l’ignaro consumatore, indotto in errore dalla scritta, li avrebbe riutilizzati per l’avvio al compostaggio di rifiuti umidi.

Nel corso delle perquisizioni, avvenute contemporaneamente in trenta attività commerciali e ditte, sono state sequestrate 8 tonnellate di sacchetti corrispondenti a diversi milioni di pezzi che vengono, così, sottratti alla dispersione in ambiente. Da luglio 2018 ad oggi, risultano essere stati importati oltre 10 milioni di sacchetti.

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Fonte e immaginiComando provinciale Carabinieri Caserta
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I carabinieri celebrano la Virgo Fidelis, patrona dell’Arma dal 1949

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Roma, 21 novembre 2018 – Ricorrono oggi la “Virgo Fidelis”, Patrona dell’Arma, il 77° anniversario della “Battaglia di Culqualber” e la “Giornata dell’Orfano”.

Le celebrazioni della patrona dell’Arma, Maria Virgo Fidelis, sono iniziate questa mattina a Roma, nel Museo Storico di piazza Risorgimento, dove il comandante generale Giovanni Nistri ha deposto una corona d’alloro al Sacrario in onore dei Carabinieri caduti.

Successivamente il generale Nistri ha partecipato alla messa in onore della patrona presso la Scuola Ufficiali Carabinieri. Alla celebrazione, officiata dall’Ordinario Militare S.E. mons. Santo Marcianò, hanno preso parte i vertici dell’Arma, i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Carabinieri, dell’Associazione Nazionale Forestali in congedo, dell’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri (O.N.A.O.M.A.C.) e degli organismi di rappresentanza, insieme ai Carabinieri in servizio nei reparti della Capitale.  

Alla Santa Messa è seguita la celebrazione della “Giornata dell’Orfano”, istituita nel 1996, che rappresenta per i Carabinieri e per l’O.N.A.O.M.A.C. un concreto momento di vicinanza alle famiglie dei colleghi scomparsi, mediante la consegna di borse di studio e premi agli orfani maggiormente distintisi nel rendimento scolastico. Nella circostanza il generale Nistri ha premiato personalmente alcuni orfani.

Il 21 novembre è anche la “Giornata nazionale degli alberi”. L’Arma per l’occasione ha organizzato, tramite la Scuola Forestale Carabinieri di Cittaducale, degli incontri negli istituti scolastici della provincia di Rieti, in cui sono stati messi a dimora alberi di specie tipiche locali per educare alla conservazione dell’ambiente. Nel pomeriggio il vertice del Comando Unità Forestali Ambientali e Agroalimentari, generale di corpo d’armata Antonio Ricciardi, parteciperà agli Stati Generali del verde pubblico, in qualità di membro del comitato per lo sviluppo del verde pubblico.

Celebrazioni Virgo Fidelis (7)La celebrazione della Virgo Fidelis risale al 1949, quando Sua Santità Pio XII proclamò ufficialmente Maria “Virgo Fidelis patrona dei Carabinieri”, fissandone la ricorrenza al 21 novembre: data in cui la cristianità celebra la presentazione di Maria Vergine al tempio e anniversario della “Battaglia di Culqualber”.

Il 21 novembre del 1941 ebbe luogo una delle più cruente battaglie in terra d’Africa, nella quale un battaglione di Carabinieri si sacrificò nella difesa, protrattasi per tre mesi, del caposaldo di Culqualber. Quei caduti sono andati a far parte della folta schiera di Carabinieri che, in pace e in guerra, hanno saputo tener fede al giuramento prestato fino all’estremo sacrificio. Alla bandiera dell’Arma dei Carabinieri fu conferita, per il fatto d’arme, la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare, dopo quella ottenuta per la partecipazione alla Prima Guerra Mondiale.

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Fonte e immaginiComando Generale Carabinieri 
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Firmato protocollo d’intesa tra Arma dei Carabinieri e Accademia Italiana di scienze forestali.

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Roma, 9 gennaio 2018 – Oggi a Roma presso il comando generale dell’Arma dei Carabinieri, il comandante generale Tullio Del Sette e il presidente dell’Accademia Italiana di scienze forestali prof. Orazio Ciancio hanno sottoscritto un Protocollo d’Intesa che mira a tutelare il patrimonio ambientale che è parte fondamentale dell’identità nazionale.

L’accordo favorirà la cooperazione tra le due Istituzioni nei settori addestrativi e formativi, con specifico riguardo alle scienze forestali applicate alla tutela, gestione e salvaguardia dell’ambiente, del territorio e degli ecosistemi forestali, attraverso l’organizzazione di corsi, convegni e conferenze e scambio di best practices.

Inoltre, nell’accordo  sono previste forme di collaborazione tecnico – scientifiche a supporto delle attività di indagine e delle iniziative divulgative e di sensibilizzazione per la diffusione della cultura ambientale.

L’Arma, per la realizzazione delle finalità dell’accordo, interesserà per le attività di formazione del personale il comando delle scuole (in modo particolare la scuola forestale Carabinieri di Cittaducale) e, per le attività gestionali delle aree protette e operative, il comando unità per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare Carabinieri.

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Fonte e immagini: Arma dei Carabinieri, comando generale
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Carabinieri, operazione Racoon II, sequestrate pellicce di orsetto lavatore importate illegalmente dalla Cina

Pellicce di orsetto lavatore importate illegalmente dalla Cina per il mercato italiano degli accessori di abbigliamento.  

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Sesto Fiorentino (FI), 13 ottobre 2017 – I Carabinieri Forestali Raggruppamento Servizio CITES (Convention on International Trade of endangered Species of Wild Fauna and Flora) hanno sequestrato a Sesto Fiorentino (FI) oltre 5.500 capi di abbigliamento, tra cappelli, sciarpe e guanti realizzati con pelliccia di procioni (orsetto lavatore o Procyon lotor) allevati e provenienti dalla Cina, in violazione della normativa comunitaria che regolamenta il commercio di pelli e pellicce (Regolamento (CEE) n. 3254/91, per la cui violazione è previsto in Italia l’arresto fino ad un anno e l’ammenda da 10 a 100mila euro). Il regolamento vieta l’introduzione e l’uso nella Unione Europea di pellicce e prodotti con queste ottenuti, di animali da pelliccia, come il procione, il coyote, la lince ed altri, che provengano da paesi che non assicurino che per la loro cattura, allevamento e abbattimento non siano usate tagliole o metodi cruenti che producano gravi sofferenze. E’ per questo che l’introduzione di pellicce di procione è illegale se non proviene da Paesi riconosciuti, a garanzia che gli animali non siano stati sottoposti ad uccisioni illegali, maltrattamento e sevizie. I capi in questione infatti erano stati importati illegalmente dalla Cina, paese in cui non esistono allevamenti autorizzati, e per questo i Carabinieri  CITES, specializzati in questo settore, hanno provveduto a deferire all’A.G. il proprietario di una ditta e hanno sequestrato la merce illegale.

Allertati da un caso di importazione di dubbia provenienza di un ingente quantitativo di caratteristici pon-pon, realizzati con pelli di procione (Procyon lotor), gli investigatori del raggruppamento Carabinieri CITES di Roma, coadiuvati dal Nucleo Carabinieri CITES Firenze, hanno provveduto ad eseguire un immediato controllo presso i magazzini e la sede della ditta importatrice sita nella zona industriale fiorentina. Tra le migliaia di prodotti in esposizione, costituiti da semilavorati, giubbotti, giacche, abiti, accessori di abbigliamento etc., i militari hanno individuato la merce illegalmente introdotta e pronta per essere alienata sul mercato italiano ai rivenditori al dettaglio.

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Non è la prima volta che il settore della moda viene sottoposto a controlli mirati da parte del Servizio CITES. Già nel 2010, con le operazioni “Racoon” e “Rascal”, furono circa mille i capi di abbigliamento griffati e Made in Italy sequestrati ad una nota catena di moda romana presso numerose boutique della capitale dagli agenti CITES e 600 i “colli” realizzati con procione provenienti da Pechino e sottoposti a sequestro.

Il fenomeno del traffico di esemplari animali, vivi, morti o parti derivate, anche appartenenti a specie protette, destinati all’industria della moda, ancora registra numeri elevati. La merce sequestrata dai Carabinieri Forestali, una volta immessa sul mercato, avrebbe fruttato cifre sino  a 200.000 euro. I controlli si estenderanno ad altri centri di importazione e vendita di pelli e pellicce animali.

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Fonte e immagini: Arma dei Carabinieri
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Apertura della caccia: Carabinieri intensificano le operazioni di controllo sull’attività venatoria

CACCIA: CARABINIERI, ATTENZIONE ALLA SICUREZZA E AL RISPETTO DELL’AMBIENTE In occasione del prossimo inizio della stagione venatoria intensificati su tutto il territorio nazionale i controlli dei reparti territoriali e dei Carabinieri Forestale

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Roma, 15 settembre 2017 – Domenica 17 settembre è prevista l’apertura generale della stagione venatoria. Il comando generale dell’Arma dei Carabinieri ha impartito disposizioni a tutti i  reparti territoriali e alla specialità forestale, che si avvale dell’ausilio di 83 gruppi e circa 1000 tra comandi stazione e nuclei tutela biodiversità, affinché vengano intensificate le operazioni di controllo sull’attività venatoria e soprattutto quelle di prevenzione e contrasto al bracconaggio.

Di recente la normativa sulla caccia è stata modificata per quanto riguarda i munizionamenti e le importazioni di specie selvatiche dall’estero. Si ricorda anche che martedì e venerdì non si può esercitare l’attività venatoria, mentre per i restanti cinque giorni della settimana si dovrà sceglierne al massimo tre. Sono poi soltanto due i colpi che può contenere il serbatoio dei fucili a canna liscia,  mentre la carabina per la caccia al cinghiale, ne potrà contenere fino a cinque.

La fauna selvatica è patrimonio tutelato nell’interesse della comunità nazionale ed internazionale. L’Arma dei Carabinieri, attraverso l’attività delle strutture operative centrali e periferiche, difende la vita delle specie selvatiche, autoctone ed esotiche, garantendo anche la conservazione dei loro habitat naturali. In particolare, con l’ausilio della Sezione Operativa Antibracconaggio e Reati in danno degli Animali (SOARDA), dipendente dal Comando Carabinieri  per la Tutela della Biodiversità e dei Parchi, struttura specializzata che opera congiuntamente alle strutture territoriali  negli interventi contro il bracconaggio, controlla il corretto esercizio dell’attività venatoria e svolge complesse indagini relative al traffico di fauna selvatica, animali da reddito e d’affezione e opera contro il maltrattamento animale.

Per la caccia si invitano tutti coloro che praticano l’attività venatoria a comportamenti responsabili nel rispetto della normativa vigente. Il cacciatore deve collaborare sempre più con gli enti preposti alla gestione del patrimonio faunistico e naturale del nostro Paese. In questo contesto si inserisce l’importante opera di vigilanza sul territorio svolta dai Carabinieri che in questo periodo verrà intensificata per prevenire gli incidenti e reprimere gli episodi di bracconaggio.

 Nell’ambito dell’applicazione delle norme per la protezione della fauna selvatica e a protezione del prelievo venatorio, i Carabinieri Forestale hanno accertato, nel corso del 2016, 681 Reati. Le persone denunciate sono state 465.  Gli arresti sono stati 8, le perquisizioni effettuate 83 Sono stati accertati, inoltre, oltre 1568 illeciti amministrativi per un importo totale delle sanzioni notificate pari a circa 221.206,76 euro.  Nel 1° semestre del 2017 invece i reati accertati sono stati 233, con 159 persone denunciate, 4 arrestate e 35 perquisizioni effettuate . Sempre nel corso del 1° semestre del 2017, inoltre gli illeciti amministrativi sono stati 498 per un importo totale di 64.117,58 euro.

Si ricorda che la legge conferma il divieto di utilizzo delle reti da uccellagione. Si evidenzia inoltre che è vietata  la cattura degli uccelli in natura da utilizzare come richiami vivi mentre continua a essere legittimo l’eventuale uso di volatili da allevamento.

Ecco alcuni consigli dei Carabinieri Forestale per una caccia rispettosa delle regole

  1. Non cacciare, per un periodo non inferiore a 10 anni, sulle superfici boschive percorse da incendi; le informazioni relative a tali aree sono reperibili presso i catasti comunali;
  2. Controllare meticolosamente lo stato delle armi, del munizionamento e dell’equipaggiamento personale e rispettare sempre le disposizioni sull’uso e/o sul trasporto dei mezzi di caccia;
  3. Verificare la regolarità dei documenti necessari per l’esercizio venatorio (porto d’armi, licenza di caccia, assicurazione, tesserino venatorio regionale, ecc);
  4. Provvedere al pagamento delle tasse governative e regionali nonché a tutti gli adempimenti richiesti dagli ambiti territoriali di caccia (ATC) e dai comprensori alpini (CA), previsti dalle rispettive normative regionali;
  5. Accertarsi correttamente di quali siano i confini di eventuali Parchi e aree protette o di altre zone all’interno delle quali è assolutamente vietata la caccia;
  6. Documentarsi correttamente su quali siano i limiti dei propri ambiti territoriali di caccia e prestare la massima attenzione alle aree denominate Zona a Protezione Speciale, all’interno delle quali l’attività venatoria è disciplinata in modo particolare, così come specificato nei vari calendari venatori, e alle zone umide, dove si ha l’obbligo di utilizzare munizioni con pallini non tossici;
  7. Conoscere bene le disposizioni del calendario venatorio provinciale ed eventualmente dei regolamenti relativi alla raccolta funghi o di altri prodotti delle zone boscate;
  8. Essere sempre certi delle specie selvatiche per le quali è consentito il prelievo venatorio; la selvaggina che non si riconosca, o che non si veda distintamente, non deve essere abbattuta;
  9. Rispettare rigorosamente le distanze di sicurezza previste dalla legge per edifici, qualunque via di comunicazione, mezzi agricoli al lavoro nonché appostamenti di caccia fissi o temporanei; anche in caso di un minimo dubbio evitare ogni esplosione potenzialmente pericolosa;
  10. Rispettare sempre l’ambiente circostante ed evitare di abbandonare rifiuti di ogni genere, ma soprattutto i bossoli delle cartucce;
  11. Ricordarsi di detenere, trasportare e gestire i cani, da sempre i migliori “ausiliari” della stagione di caccia, in maniera rispettosa delle norme e delle loro esigenze comportamentali;
  12. Si raccomanda, infine, il massimo rispetto delle colture agricole.

Per informazioni più dettagliate i cacciatori potranno rivolgersi ai Gruppi Carabinieri Forestale e ai Comandi Stazione Forestale dislocati su tutto il territorio nazionale o chiamare il numero gratuito di Emergenza Ambientale 1515 a disposizione di tutti i cittadini 24 ore su 24.

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Fonte e immagine: Arma dei Carabinieri
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Castel Fusano: carabinieri forestali arrestano quarto piromane

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Roma, 4 agosto 2017 – A seguito dell’intensificazione dell’attività di prevenzione e contrasto degli incendi boschivi, ieri sera i Carabinieri del gruppo forestale di Roma hanno arrestato un 63enne del luogo, sorpreso in flagrante poco dopo aver appiccato un incendio nella pineta di Castel Fusano.

L’uomo, oggetto di osservazione da alcune ore, era stato visto introdursi con fare sospetto all’interno della pineta per poi uscirne poco dopo. I militari, dopo averlo seguito per un tratto, hanno trovato un rudimentale ordigno formato da un volantino arrotolato. Immediatamente hanno spento le fiamme che si stavano sviluppando, per continuare l’inseguimento.

Il piromane è stato così fermato poco lontano. Dalla perquisizione del suo veicolo sono state rinvenute le rimanenti pagine del volantino pubblicitario utilizzato per far divampare il fuoco.

Si è proceduto al suo arresto e al suo trasferimento in carcere con l’incriminazione di “incendio boschivo” doloso.

I servizi di pattugliamento dei Carabinieri del Gruppo Forestale e del Comando Provinciale di Roma proseguiranno per tutta l’estate al fine di prevenire il verificarsi di ulteriori analoghi episodi.

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Font e immagine: Arma dei Carabinieri
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I carabinieri per la tutela forestale, ambientale e agroalimentare in visita dal Santo Padre

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Città del Vaticano, 21 giugno 2017 – Nella mattinata una nutrita rappresentanza di Carabinieri del Comando Unità Tutela Forestale Ambientale e Agroalimentare, con il comandante, generale di corpo d’armata Antonio Ricciardi, ha partecipato all’udienza generale tenuta dal Santo Padre in piazza San Pietro.

Unitamente ai carabinieri del suddetto comando hanno preso parte al toccante incontro imperniato sulla speranza cristiana le famiglie dei militari, 150 carabinieri frequentatori dei corsi di specializzazione nel settore forestale, ambientale e agroalimentare nonché personale in congedo del Corpo Forestale dello Stato.

Nell’occasione al Santo Padre è stata donata una scultura in pietra raffigurante San Giovanni Gualberto, protettore dei Carabinieri forestali.

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Fonte e immagine: Arma dei Carabinieri
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Carabinieri e LIPU uniti in difesa dell’ambiente

Siglato ieri il protocollo di collaborazione per la difesa della biodiversità e la promozione della cultura della legalità ambientale.

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Roma – 16 marzo 2017 – Ieri alle ore 17.00, presso il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, il comandante generale Tullio Del Sette e il presidente della Lipu-BirdLife Italia Fulvio Mamone Capria hanno sottoscritto un protocollo d’intesa finalizzato a consolidare e ad accrescere i rapporti di collaborazione tra le due organizzazioni.

Lo scopo dell’accordo è quello di promuovere la salvaguardia del territorio e la cultura della “legalità ambientale”, obiettivi fondamentali delle missioni dell’Arma e della Lipu.

Le aree prevalenti di collaborazione riguarderanno:

  • promozione di iniziative volte alla prevenzione e al contrasto dell’illegalità nei settori della lotta al bracconaggio, della salvaguardia della fauna selvatica e della tutela del patrimonio forestale e della biodiversità;
  • cooperazione per il potenziamento dell’attività di soccorso tra i “centri recupero fauna selvatica della Lipu” della LIPU e i reparti dell’Arma nel corso di attività di servizio;
  • raccolta ed elaborazione di dati in ordine alle violazioni nei confronti della fauna selvatica;
  • realizzazione di progetti, studi, ricerche e analisi sui temi della tutela della fauna e dell’ambiente;
  • specifiche iniziative per la diffusione, anche in favore dei giovani, della cultura della tutela del patrimonio ambientale nazionale e della biodiversità;
  • attività formative in favore del personale.

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L’Arma, per la realizzazione delle finalità dell’accordo, coinvolgerà le proprie articolazioni territoriali e i reparti speciali – in special modo il neo-costituito Comando Unità per la Tutela Forestale, Ambientale e Agroalimentare – che opereranno in sinergia con gli organi centrali e i centri di recupero della Lipu.

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Fonte e immagini: Arma dei Carabinieri
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