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I militari italiani di EUFOR costruiscono un ponte in Centrafrica

Centrafrica, 30 gennaio 2015 – ​È stato inaugurato il 29 gennaio il ponte metallico di 24 metri costruito dal genio militare italiano della missione europea EUFOR RCA per riunire tre zone della capitale centrafricana divise dal crollo – nel 2010 – della struttura che superava un ampio canale idrico, mai più ripristinata a causa del conflitto civile.

Il ponte ‘Sewa’ (unità, in lingua locale) – rappresenta un’iniziativa europea a sostegno della  sicurezza, dello sviluppo economico e della riconciliazione interconfessionale tra le diverse comunità di Bangui. Al progetto hanno preso parte numerosi Paesi dell’Unione Europea: la Repubblica Ceca ha fornito la struttura metallica modulare di fabbricazione polacca, successivamente trasportata a cura delle Svezia e infine assemblata dai militari dell’Esercito italiano, con la supervisione di tecnici tedeschi e cechi.

Composto da oltre 1000 elementi, nell’arco di due giorni il ponte modulare è stato costruito e spinto a mano tra le due sponde del canale dagli uomini del 2° Reggimento Genio della Brigata “Julia” di stanza a Trento.

L’iniziativa portata a termine dalla missione EUFOR RCA si inserisce nel quadro dei progetti europei a sostegno della popolazione realizzati in cooperazione con le autorità centrafricane. In particolare, il ponte metallico realizzato dai genieri italiani ha anticipato temporaneamente il ponte permanente in costruzione nella stessa zona grazie al finanziamento dall’Unione Europea, che è il primo partner per lo sviluppo della Repubblica Centrafricana.

Il taglio del nastro è avvenuto per mano del generale Philippe Pontiès – comandante operativo di EUFOR RCA – e del presidente della Repubblica Centrafricana Catherine Samba Panza, in presenza della massime autorità centrafricane e dei rappresentanti della comunità internazionale, tra cui l’ambasciatore a capo della Delegazione UE Jean-Pierre Reymondet e il console onorario d’Italia a Bangui Stefano Giuliani.

Nel discorso tenuto prima dell’inaugurazione, l’alto ufficiale francese, dopo aver evocato lo spirito che anima l’operazione europea, a base di “apertura, dialogo, rispetto reciproco per facilitare il ritorno della stabilità e della sicurezza per tutti nell’ambito di quartieri fortemente segnati dagli scontri di Dicembre 2013“, ha sottolineato la cooperazione esemplare tra nazioni europee, citando tra l’altro il ruolo fondamentale del genio italiano nel montaggio della struttura.

Sono 13 le nazioni europee che compongono la forza militare dell’Unione Europea in Repubblica Centrafricana, composta da circa 700 elementi che operano nella capitale Bangui, ma il supporto finanziario e logistico della missione coinvolge tutti i 28 Paesi dell’Unione Europa. L’Italia contribuisce alla missione EUFOR sin dallo scorso mese di agosto con un’unità del genio attualmente costituita dai genieri alpini del 2° Reggimento di Trento che hanno avvicendato a dicembre i colleghi dell’8° Genio paracadutisti della Folgore di stanza a Legnago (Verona).​

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Fonte: contingente italiano in Centrafrica

Repubblica Centrafricana: i genieri italiani costruiscono un ponte metallico

Bangui, 22 ottobre 2014 – Nei giorni scorsi i militari dell’8° reggimento della missione europea EUFOR-RCA hanno costruito e messo in opera un ponte metallico leggero per mezzo del quale è stata ripristinata la circolazione tra due quartieri di Bangui, da diversi mesi divisi da un’interruzione stradale.

La struttura – realizzata in pochi giorni dal laboratorio lavorazioni metalliche del genio schierato nella capitale centrafricana – era stata espressamente richiesta dalle comunità locali dei quartieri denominati Boeing e Bercail, principalmente per facilitare il transito dei prodotti agricoli della zona verso i mercati.

Le operazioni di posa del ponte leggero con i militari e i mezzi italiani del genio sono avvenute in coordinazione con le forze speciali spagnole di EUFOR-RCA che abitualmente pattugliano la zona, situata a sud dell’aeroporto di Bangui e considerata una delle più sensibili della capitale per la presenza di 20.000 sfollati.

Alla messa in opera del ponte leggero ha assistito anche il generale francese Philippe Pontiès – comandante operativo di EUFOR-RCA – che ha poi incontrato gli abitanti del quartiere insieme al capitano Marco Schiavon, comandante dei genieri della Folgore inquadrati nella missione europea in Centrafrica.

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Fonte: Ministero della Difesa

Repubblica Centrafricana: i genieri italiani bonificano un canale idrico contribuendo alla prevenzione della malaria

Bangui, 15 settembre 2014 – I genieri italiani della missione dell’Unione Europea nella Repubblica Centrafricana EUFOR RCA hanno terminato nei giorni scorsi i lavori di bonifica di un importante tratto della rete idraulica della capitale Bangui, contribuendo alla prevenzione della malaria in quartieri densamente popolati.

Nell’arco di una settimana, una squadra specializzata dell’8° reggimento della Brigata paracadutisti Folgore ha rimosso oltre 1000 metri cubi di detriti che ostruivano il deflusso dell’acqua piovana.

I lavori sono stati svolti su richiesta delle comunità locali a seguito delle forti precipitazioni stagionali che causano notevoli ristagni d’acqua, aumentando il rischio di diffusione della malaria, malattia che in Centrafrica costituisce la principale causa di mortalità per i bambini sotto i 5 anni (dato UNICEF).

Nelle prossime settimane, i genieri dell’Esercito condurranno lavori per il miglioramento della sicurezza dello scalo aereo della capitale centrafricana.

Sono circa cinquanta i militari dell’Esercito Italiano che contribuiscono alla missione multinazionale EUFOR RCA. Missione che vede complessivamente 750 unità operanti nella capitale del Paese africano dallo scorso 15 giugno con l’obiettivo di creare un ambiente sicuro e consentire l’assistenza umanitaria alla popolazione civile, facendo da ponte alla missione delle Nazioni Unite MINUSCA che inizierà a schierarsi dalla prossima settimana.

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Fonte: Ministero della Difesa


Centrafrica: prima missione per i militari italiani del genio

Bangui, 3 settembre 2014 – I genieri italiani hanno completato ieri la loro prima attività, portando a termine dei lavori di miglioramento dell’accesso all’aeroporto della capitale. 
Nell’arco di una settimana, una squadra specializzata dell’8° reggimento della brigata paracadutisti Folgore ha riparato e consolidato, utilizzando diverse macchine operatrici, il tratto stradale all’ingresso dell’aeroporto M’Poko di Bangui, attualmente sorvegliato dalle forze di EUFOR.

L’accesso più scorrevole e sicuro alla zona aeroportuale, unico terminale di collegamento del Paese con l’esterno, porterà benefici anche alle migliaia di persone fuggite nei mesi scorsi dalle zone colpite dal conflitto, che hanno trovato sistemazione di fortuna nei campi profughi assistiti da organizzazioni umanitarie, a ridosso dello scalo.
Nelle prossime settimane, oltre a lavori per il rafforzamento della sicurezza del contingente europeo, i genieri dell’Esercito condurranno in parallelo diversi progetti a impatto immediato a favore della popolazione di Bangui.

Cinquanta sono militari dell’Esercito Italiano attualmente impegnati nella missione multinazionale EUFOR RCA, per un totale di 750 unità operanti nella capitale del Paese africano dallo scorso 15 giugno. L’obiettivo è quelloo di creare un ambiente sicuro e di consentire l’assistenza umanitaria alla popolazione civile, facendo da ponte alla missione delle Nazioni Unite MINUSCA che inizierà a schierarsi nelle prossime settimane.

Il contingente italiano dispone di un importante parco macchine operatrici del genio e di un congruo numero di veicoli blindati Lince dotati di torretta remotizzata Hitrole, il sistema d’arma italiano ad elevata tecnologia sviluppato per la protezione degli equipaggi.

Nei giorni scorsi, le capacità del distaccamento genio italiano sono state presentate al comandante operativo della missione EUFOR RCA, il generale francese Philippe Pontiès, in visita a Bangui, che ha sottolineato l’impatto positivo che i militari italiani apporteranno a favore della popolazione nell’ambito della missione dell’Unione Europea.

I militari italiani sono inquadrati nella missione dell’Unione Europea nella Repubblica Centrafricana EUFOR RCA.

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Fonte: EUFOR

 


Repubblica  Centrafricana: completato lo schieramento dei genieri del contingente italiano che partecipa alla missione dell’Unione Europea

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DeploymentBangui, 28 agosto 2014 – Completato ieri schieramento del contingente italiano inquadrato nella missione militare dell’Unione Europea nella Repubblica Centrafricana (EUFOR RCA), di stanza nella capitale Bangui, presso la base Ucatex.

Cinquanta i militari dell’Esercito Italiano che nell’ultima settimana si sono integrati nella forza multinazionale UE, che opera nella capitale del Paese africano dallo scorso 15 giugno.
L’obiettivo è di creare un ambiente sicuro e consentire l’assistenza umanitaria alla popolazione civile, minacciata dai violenti scontri interni tra fazioni opposte iniziati alla fine del 2013, che hanno causato migliaia di vittime e l’esodo di più di un milione e trecentomila persone.

In risposta alla crisi, l’Unione Europea ha messo in atto un’iniziativa politica, militare e di assistenza umanitaria e allo sviluppo. La componente militare EUFOR RCA a Bangui è attualmente costituita da circa 750 soldati di diverse nazioni e comprende anche una forza di polizia.

Le attività avvengono nel quadro della risoluzione ONU 2134 del 28 gennaio 2014, e della decisione del Consiglio Europeo del 10 febbraio, con le quali veniva rispettivamente autorizzata e poi costituita un’operazione militare di stabilizzazione per assicurare in prospettiva la transizione verso la missione delle Nazioni Unite denominata MINUSCA (Multidimensional Integrated Stabilization Mission in the Central African Republic). In ambio nazionale la missione è stata inserita nel decreto legge del Consiglio dei Ministri dello scorso 23 luglio, che proroga fino al 31 dicembre 2014 le missioni internazionali e fa seguito alla decisione dell’Italia di aderire alla missione annunciata al termine del summit Unione Europea – Africa dello scorso aprile.

EUFOR LINCEIl contributo militare italiano è costituito da un distaccamento dell’8° reggimento genio guastatori della brigata paracadutisti Folgore, cui si aggiungono alcuni elementi nell’ambito dello staff del comando di EUFOR RCA a Bangui. Tra i compiti previsti per i genieri quello di garantire la mobilità delle forze europee, la bonifica di residuati bellici e la realizzazione di lavori infrastrutturali di base in favore della popolazione e del governo locale;  i genieri italiani avranno tra l’altro il compito di monitorare un importante progetto di ricostruzione di un ponte, finanziato dall’UE e affidato a imprese locali.

Il contingente italiano disporrà di un importante parco macchine operatrici del genio e di un congruo numero di veicoli blindati Lince dotati di torretta remotizzata Hitrole, il sistema d’arma italiano ad elevata tecnologia sviluppato per la protezione degli equipaggi.

Che cosa è EUFOR RCA

La Repubblica Centrafricana è stata teatro, dal marzo del 2013, di violenti scontri e diffuse violazioni dei diritti umani ad opera di gruppi armati contrapposti, che hanno causato la dissoluzione dell’autorità statale e più di 2000 vittime tra la popolazione civile, oltre all’esodo di un milione di persone. A seguito dell’emergenza che si è verificata, l’ONU ha emanato la risoluzione n. 2134 del 28 gennaio 2014, che autorizza l’Unione Europea a lanciare un’operazione militare nel Paese africano.

Attualmente EUFOR RCA consiste di un Comando Operativo con sede a Larissa (Grecia) e di un contingente militare multinazionale schierato a Bangui, costituito da un battaglione di manovra, integrato da una forza di polizia operante sotto l’egida di EUROGENDFOR.

L’Italia, attualmente, su richiesta dell’UE, fornisce un’aliquota di personale,  prevalentemente con compiti logistici, da destinare per il dispiegamento della Forza Militare.

La Francia ha assunto il comando della missione dell’Unione Europea con il generale di divisione Philippe Pontiès, quale operational commander presso l’EU OHQ di Larissa e con il generale di brigata Thierry Lion, quale force commander a Bangui.

Con il contingente italiano si completerà lo schieramento di EUFOR (970 militari) con la partecipazione di Francia, Spagna, Polonia, Finlandia, Gran Bretagna, Germania, Ungheria, Estonia, Paesi Bassi, Lussemburgo, Lituania, Lettonia e Georgia.

Che cosa è MINUSCA

È un mandato per proteggere i civili e i processi di transizione di supporto nella Repubblica Centrafricana.

I suoi altri compiti iniziali oltre al sostegno del processo di transizione sono di facilitare l’assistenza umanitaria, la promozione e la protezione dei diritti umani, il supporto per la giustizia e lo Stato di diritto, e processi di disarmo, smobilitazione, reinserimento e rimpatrio.

La missione, di nuova costituzione, è stata impostato per assumere l’autorità in questioni militari e di polizia della missione di peacekeeping dell’Unione africana guidata.

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Fonte: Stato Maggiore della Difesa

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