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Esercito: presentato il progetto “Caserme Verdi” in Puglia in videoconferenza

Bari, 17 dicembre 2020 – Si è tenuta ieri pomeriggio la presentazione del progetto dell’Esercito Italiano “Grandi Infrastrutture – Caserme Verdi”, dedicato allo studio e alla realizzazione di infrastrutture militari di nuova generazione, efficienti, funzionali, ispirate a criteri costruttivi innovativi con basso impatto ambientale e ridotti costi di manutenzione.

L’appuntamento, organizzato presso il Palazzo della Regione Puglia, nel pieno rispetto delle limitazioni per il contenimento della diffusione del Covid-19, è stato condotto in video – collegamento tra Bari, Roma, Lecce e Foggia e moderato dalla conduttrice televisiva Carla De Girolamo.

Il capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Salvatore Farina, promotore dell’iniziativa a livello nazionale, ha partecipato in collegamento da Roma nella sede di Palazzo Esercito.

A Bari, la conferenza è stata seguita, in presenza, dal presidente della Regione Puglia, dott. Michele Emiliano, dalla presidente del consiglio regionale pugliese, dott.ssa Loredana Capone, dall’on. Davide Galatino, membro della IV Commissione Difesa della Camera dei Deputati, dal comandante della brigata meccanizzata “Pinerolo”, generale di brigata Giovanni Gagliano, dal comandante Militare Esercito “Puglia”, colonnello Donato Ninivaggi, dal sindaco di Bari e presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), Antonio Decaro, e dall’assessore ai Lavori Pubblici e alle Infrastrutture Giuseppe Galasso. Inoltre sono intervenuti dalle loro sedi il Magnifico Rettore del Politecnico di Bari, Francesco Cupertino, e il prorettore vicario, Loredana Ficarelli.

Il sindaco di Bari e presidente dell’ANCI Antonio Decaro

In collegamento da Lecce hanno partecipato il Sindaco del capoluogo salentino, Carlo Salvemini, intervenuto in collegamento dalla propria sede, e il Magnifico Rettore dell’Università del Salento, prof. Fabio Pollice, ospite per l’occasione del Comandante della Scuola di Cavalleria, Generale di Brigata Claudio Dei. 

Da Foggia, dalla caserma Sernia-Pedone, hanno preso parte alla conferenza il comandante del 21° reggimento artiglieria “Trieste”, colonnello Andrea Gallieni, e il sindaco di Foggia, Franco Landella.

Nel suo intervento il generale Farina ha ricordato che il progetto “Caserme Verdi” è nato circa due anni fa e rientra nelle priorità della Forza Armata, in quanto lo sviluppo dell’area infrastrutturale dell’Esercito contribuisce, oltre che al benessere del personale, anche all’operatività stessa dei reparti militari. “Lo stato delle nostre infrastrutture non era, e non è ancora, adeguato a quelli che sono gli standard moderni. Alcune caserme sono state costruite un secolo fa, mentre quasi tutte hanno più di cinquant’anni. Per questo motivo abbiamo voluto avviare, iniziando da 28 basi dislocate in tutta Italia, il progetto Caserme Verdi con il quale ci siamo posti l’obiettivo di ammodernare le nostre infrastrutture, renderle più rispettose dell’ambiente ed efficaci dal punto di vista energetico, fare in modo che possano ospitare sia i soldati che le loro famiglie, costruire nelle adiacenze impianti sportivi e strutture ricreative e sanitarie, fruibili anche da parte della cittadinanza.”

Il Capo di SME ha menzionato, tra i tanti, l’esempio di Camp Derby (vicino Pisa), struttura destinata a ospitare i reparti speciali dell’Esercito (in particolare il 9° Reggimento d’assalto “Col Moschin”), dove sono già state installate tutte le principali componenti logistiche e ricreative (dalle palestre agli asili). Un altro esempio recente si inquadra nella regione siciliana, a Palermo, dove è stata costruita “Città Esercito”, comprendente impianti sportivi e strutture di fisioterapia destinati alla collettività e costruiti in sinergia con il Comune e con l’Università di Palermo. Parlando, nello specifico, della Regione Puglia, il Generale Farina ha detto che “l’Esercito, polo di tecnologia ed innovazione, anche qui avvierà un processo di trasformazione e di digitalizzazione delle strutture presenti nelle principali sedi di Foggia, Bari e Lecce. La realizzazione di queste opere non sarà merito del Capo di Stato Maggiore dell’Esercito o dei capi progettisti, ma dovrà essere il frutto di un lavoro di squadra tra la Forza Armata, gli enti locali, le Università e tutti coloro che possono contribuire sia con le idee che con strumenti finanziari”.

Il Presidente Emiliano nel suo messaggio di saluto ha evidenziato il fortissimo legame tra Esercito e istituzioni regionali, ricordando di aver toccato con mano il lavoro svolto dai militari, in Italia, impegnati nell’operazione “Strade Sicure” per il controllo del territorio e, di recente, nell’operazione “Igea” per il contrasto alla Pandemia Covid 19, nonché nei vari teatri operativi dove, personalmente, si è recato. “Il progetto “Caserme Verdi” rafforza l’interazione tra l’Esercito Italiano, le Istituzioni e la società civile, in un gioco di squadra che dà forza e speranza al nostro popolo”. 

“Quello presentato è un progetto ambizioso e lungimirante, che parte dalla riconversione funzionale di 28 grandi complessi di edilizia militare, risalenti in media alla metà del secolo scorso, per proiettarli nel futuro partendo da alcuni principi chiave di efficienza e sostenibilità e dal dato fondamentale di una necessaria apertura di questi immensi spazi agli usi civili”, ha dichiarato il Sindaco di Bari e Presidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI), evidenziando come il  programma rappresenti un atto dovuto agli uomini e alle donne dell’Esercito Italiano che meritano luoghi di lavori sicuri, salubri e adeguati ai nuovi obiettivi della politica nazionale.

In Puglia il progetto coinvolgerà le caserme “Briscese” di Bari, “Sernia Pedone” di Foggia e le caserme “Nacci” e “Floriani” di Lecce.


Il Capo di SME in visita a Bracciano alle unità di artiglieria

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Bracciano (RM), 17 Gennaio 2019 – Il capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Salvatore Farina, ha visitato il Comando Artiglieria e il 185° Reggimento Artiglieria Paracadutisti “Folgore”.

Accolto al suo arrivo dal generale di brigata Fabio Giambartolomei, comandante del Comando Artiglieria, e dal colonnello Mauro Bruschi, comandante del 185° reggimento artiglieria paracadutisti “Folgore”, il generale Farina ha visitato le principali infrastrutture delle due unità incontrando successivamente tutto il personale congratulandosi con loro per i risultati conseguiti nelle numerose attività addestrative e nelle operazioni condotte in Patria, come “Strade Sicure” sulle piazze di Fiumicino e Civitavecchia e nei vari teatri operativi che hanno visto operare gli artiglieri in Kosovo e Libano.

Il capo di SME ha evidenziato come ancora oggi l’Artiglieria rappresenti un elemento fondamentale per l’Esercito e che questa al pari delle altre Armi trova piena integrazione nelle “cinque sfide” attorno alle quali gravita l’evoluzione dell’Esercito.

Ai “Diavoli gialli” del 185° ha enfatizzato la peculiarità del reparto che riunisce un mix di virtù militari che comprendono lo spirito di corpo e la preparazione al combattimento dei paracadutisti, con la metodica precisione e puntuale applicazione tipica dell’“Arma Dotta” Artiglieria. Infine, il generale Farina ha illustrato alcuni dei principali eventi addestrativi che vedranno gli artiglieri protagonisti sia in Italia che all’estero, sottolineando che il successo di ogni attività della Forza Armata ha come elemento fondamentale il “gioco di squadra” per fare sempre di più insieme.

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Al termine della visita presso le unità, il generale Farina ha incontrato il sindaco di Bracciano, dott. Armando Tondinelli, con il quale ha condiviso la piena sinergia e integrazione tra i militari e la comunità cittadina prospettando ulteriori future collaborazioni. 

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Il capo di SME insieme ai Diavoli Gialli

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Fonte e immagini: Stato Maggiore Esercito
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Concluso per l’Esercito un anno di impegno a tutto campo con oltre 10.500 militari impegnati durante le festività natalizie in Italia e all’estero

Libano, Caschi Blu italiani

Roma, 1 gennaio 2019 – L’Esercito, anche durante queste festività, continua a sostenere con le proprie unità operative un impegno a tutto campo nell’ambito sia delle operazioni ONU, NATO e UE, condotte nelle aree di maggior interesse strategico per la Nazione sia delle operazioni sul territorio nazionale fornendo concorso alle forze dell’ordine con l’operazione “Strade Sicure” e sia intervenendo con i suoi assetti a spiccata connotazione “duale” in ogni evento emergenziale che ha colpito l’Italia.

Sono oltre 3.200 i militari dell’Esercito impiegati nei principali teatri operativi dell’Afghanistan, del Libano, dell’Iraq, del Kosovo e oltre 7.300 quelli sul territorio nazionale che in queste festività stanno continuando a svolgere i propri compiti istituzionali a salvaguardia della sicurezza internazionale e delle principali aree metropolitane del Paese.

Da pochi giorni la brigata aeromobile “Friuli” ha assunto il comando del contingente schierato ad Herat in Afghanistan, mentre la brigata bersaglieri “Garibaldi”, da inizio autunno, è responsabile del settore ovest della missione Unifil in Libano a comando italiano; in Iraq, Somalia e Mali, unità e personale specialistico della Forza Armata addestrano le forze di sicurezza locali mentre in Kosovo dove, peraltro, l’Italia dal 2013 detiene la leadership della missione Nato-Kfor, opera l’8° Reggimento artiglieria “Pasubio”.

Per tutto l’anno appena concluso l’Esercito ha addestrato e approntato le unità da inviare nelle principali aree di operazione e fornito personale specialistico per numerosi altri impegni internazionali solo numericamente meno importanti, garantendo una rotazione continua e una presenza costante nelle missioni internazionali, nonché circa 8000 militari prontamente impiegabili a disposizione della Nazione.

Sul territorio nazionale, i militari dell’Esercito, congiuntamente alle Forze dell’Ordine, sono impegnati, sin dal 4 agosto 2008, in 53 città nell’ambito dell’operazione Strade Sicure, per il pattugliamento delle principali aree metropolitane e la vigilanza di installazioni e obiettivi sensibili, nonché l’importante contributo fornito in Campania, agendo in risposta all’emergenza “Terra dei fuochi” per la prevenzione e contrasto di crimini ambientali, e nell’Italia centrale nelle zone colpite dal sisma del 2016 dove sono presenti le unità specialistiche dell’Esercito impiegate in numerose attività a sostegno della popolazione e dei comuni dei crateri sismici. Dall’inizio dell’operazione a oggi sono state arrestate complessivamente circa 16.000 persone; oltre 12.500 individui sono stati fermati e circa 19.000 sono stati denunciati a piede libero. Sono stati inoltre effettuati controlli a circa 3 milioni e 300 mila persone e a 1 milione e 400 mila mezzi, sequestrati oltre 13.000 mezzi, 1150 armi e 2.290 chili di droga, mentre la millesima demolizione di infrastrutture pericolanti avvenuta poche settimane fa indica il forte impegno a favore delle aree del cratere sismico appenninico.

Disinnesco ordigni, artificieri all'opera

Nel 2018, i nuclei artificieri dei reparti del genio hanno eseguito circa 3.000 interventi specialistici per la bonifica di ordigni esplosivi e residuati bellici (oltre 30.000 negli ultimi 10 anni), e sono stati messi in esercizio, a favore della Pubblica Amministrazione, ponti del tipo Bailey per il ripristino della viabilità e 14 campagne antincendio effettuate con velivoli dell’Aviazione dell’Esercito.

L’Esercito, quest’anno, ha poi fornito, in più occasioni, il concorso nei casi di pubblica calamità alla Protezione civile per il soccorso della popolazione e il ripristino della viabilità, sia nelle emergenze causate da maltempo, intense precipitazioni nevose e piovose che hanno colpito indistintamente tutto il Paese, sia in eventi drammatici di natura antropologica come il crollo del ponte “Morandi” a Genova.

Un impegno dinamico e a 360 gradi quello dell’Esercito, che evidenzia una spiccata valenza duale, nell’ottica di dotare lo Strumento Militare Terrestre sia di avanzate capacità di combattimento delle unità sul terreno, sia di poter intervenire tempestivamente in situazioni di emergenza o di pubblica utilità. Una Forza Armata, dunque, che continuerà a operare, come ha sempre fatto, per la difesa e la sicurezza del Paese, tra la gente e per la gente nella piena aderenza ai principi e ai valori che contraddistinguono la sua azione, rispondendo agli impegni che sarà, di volta in volta, chiamata a sostenere. Perché, come il motto cita, “Noi ci siamo sempre”, certi che saranno sempre in grado di migliorarci facendo “Di più insieme”.

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Fonte e immagini: Stato Maggiore Esercito
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Kosovo: cambio comando al contingente italiano l’8° rgt artiglieria terrestre “Pasubio” subentra al 5° rgt alpini

Peć/Peja (Kosovo), 12 dicembre 2018 – Dopo sei mesi di attività nella missione in Kosovo, il 5° reggimento Alpini cede il comando del Multinational Battle Group West al 8° reggimento artiglieria terrestre “Pasubio”.

Cerimonia per il passaggio di consegne tra il 5° reggimento alpini (Vipiteno – BZ) e 8° reggimento artiglieria Pasubio (Persano – SA) ieri mattina presso la base in Peć/Peja (Kosovo) denominata Camp Villaggio Italia.

L’8° reggimento artiglieria Pasubio subentra alla guida del Multinational Battle Group West della missione in Kosovo, unità multinazionale a guida italiana – composta da militari italiani, sloveni, austriaci e moldavi – garante della sicurezza nel settore occidentale del Paese.

Durante i sei mesi di mandato, il personale italiano ha svolto numerose attività operative in tutto il territorio del Kosovo, esercitazioni in un contesto multinazionale e molte attività CIMIC (Civilian Military Cooperation) atte a garantire un diretto ed immediato sostegno alla popolazione locale. Tra queste ultime attività meritano senz’altro di essere ricordate la donazione di un’incubatrice in favore del reparto di neonatologia dell’Ospedale Civile di Peć/Peja, e le numerose iniziative volte a sostegno di alcuni istituti scolastici, ovvero donazioni di materiale ed equipaggiamento e alcuni interventi di bonifica sanitaria messi appunto da personale specializzato del contingente italiano in Kosovo.

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La vicinanza tra i militari italiani e gli istituti scolastici è stata rimarcata dalla partecipazione di tre scolaresche alla cerimonia del cambio di comando, con gli alunni che hanno “colorato” la cerimonia militare sventolando tricolori italiani. Un altro ambizioso progetto CIMIC ha permesso di valorizzare le particolari caratteristiche tipiche di un reggimento alpino: grazie a qualificati istruttori, è stato infatti possibile condurre un addestramento in favore delle KSF e della Peć/Peja Mountain Rescue Team, mirato ad accrescere le capacità di queste organizzazioni nelle tecniche e procedure tipiche del soccorso alpino.

Il colonnello Ruggero Cucchini, comandante uscente del MNBG-W, ha voluto ringraziare tutto il personale alle sue dipendenze per gli ottimi risultati ottenuti in questi sei mesi di attività: nonostante la difficoltà legata alla distanza dai propri cari, i militari del 5° alpini hanno operato con dedizione e professionalità, assolvendo tutti i compiti a loro affidati dal comando superiore della missione KFOR, missione a guida NATO sotto egida ONU con il compito di garantire sicurezza e libertà di movimento all’interno del Paese.

Presente alla cerimonia anche il comandante di KFOR, generale di divisione Lorenzo D’Addario, il quale ha ringraziato a sua volta i militari del 5° alpini per l’importante contributo al progresso della missione ed ha rivolto i migliori auguri al personale dell’8° rgt artiglieria terrestre “Pasubio” – comandato dal colonnello Gianfranco Di Marco – per il prossimo mandato.

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Le bandiere del 5° Rgt Alpini e dell’ 8° Rgt Pasubio si incrociano quindi ancora una volta nel corso della storia: i due reggimenti infatti, operarono fianco a fianco già nel gennaio del 1943 in terra di Russia, e assieme forzarono la sacca di Nikolaevka, scrivendo delle epiche pagine di storia dell’Esercito Italiano. Il contesto oggi è decisamente cambiato, ma quel che è rimasto immutato è l’impegno e la dedizione con cui gli uomini e le donne di questi due reggimenti – e di tutti i reparti delle Forze Armate italiane – svolgono le proprie mansioni, tanto in Patria quanto all’estero.

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Fonte e immagini: Stato Maggiore Difesa
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Parata del 2 giugno, sfilano i reparti (photoreportage)

Roma, 2 giugno 2017 – Come di consueto nella cornice dei Fori Imperiali, dal Colosseo a piazza Venezia, si è svolta la parata dedicata alla Festa della Repubblica, che ha celebrato il 71° anniversario dalla sua costituzione.

A seguire alcune immagini, e un pdf da scaricare, per chi fosse interessato a visionarle tutte.

Cliccare per scaricare il pdf ——–>  Parata 2 giugno 2017 (pesa 14mb ca, e sono circa 300 foto)


Motti e frasi di chi indossa una divisa

Bentrovati lettori di MNFI. Stiamo andando in giro per la rete per scovare motti e frasi militari. Qualcuno ne abbiamo trovato, se ne sapete altri scriveteli nei commenti e li aggiungiamo. Se in latino, o lingua straniera inserite anche la traduzione in italiano. Se sapete poi da cosa deriva, quando fu detta la prima volta, ecc, scrivetelo. 

Grazie del contributo,
la Redazione

ESERCITO 

Alpini
“Nec descendere nec morari” (1º rgt alpini)
“Vigilantes” (2° rgt alpini)
“Altius Tendo” (3° rgt alpini)
“In adversa ultra adversa” o “Mai Strack” (4° rgt alpini paracadutisti Monte Cervino)
“Nec Videar dum sim” (5° rgt alpini)
“Piu salgo, piu valgo” (6° rgt alpini/btg. alpini “Bassano”)
“Ad excelsa tendo” (7º rgt alpini)
“Usque ad metam et ultra ad excelsa tendo” o “ad excelsa tendo” (7° rgt alpini)
“Nec Spe Nec Metu” (btg. Feltre/7° rgt alpini)
“Gnanca se more” (64° cp./btg. Feltre/7° rgt alpini)
“O la…o rompi” (8° rgt alpini/btg. alpini Tolmezzo)
“D’Aquila penne, ugne di Leonessa” (9° rgt alpini/btg. alpini L’Aquila) 
“Nulla via invia” (1° rgt artiglieria terrestre alpini 
“Per Ardua Ardens” (2° rgt artiglieria terrestre Vicenza)
“Nobis incedentibus rupes ruunt” (3° rgt artiglieria terrestre)
“Per omnia asperrima” (2° rgt genio guastatori alpini)
“Usque ad finem” (32° rgt genio guastatori alpini/non ancora ufficiale)
“Sempre in più vasti spazi” (2° rgt trasmissioni)
“Con tecnica e tenacia ovunque” (24° rgt logistico di manovra Dolomiti)
“Audacemente ascendere” (11º rgt Alpini)
“Mai daûr” (mai indietro) (battaglione Gemona della brigata alpina Julia)
“Nella roccia come la roccia” (11° alpini d’arresto della brigata Julia)
“Insisti Resisti” (compagnia genio pionieri alpini battaglione Tridentina)
“Ad ogni costo” (4° btg genio pionieri Orta)
“Di qui non si passa! “(6° rgt, battaglione Bassano)
“Sôta la cener brase” (btg Valchiese, brigata Orobica)
“Mondvì Ardì” (btg. Mondovì)
“L’alpino non è che un fante, ma più testardo e più solido” (Paolo Monelli – se non erro)
“Nostri i silenzi e le cime” (btg. alpini Mondovì)
“Fulmineo come l’aquila forte come il leone (btg. alpini Bolzano)
“Dur par dura” (52^ cp del btg. alpini Edolo)
“O la o rompi” (btg alpini Tolmezzo)
“Suta ‘l Susa as brusa” (btg Susa)
“Ca cousta l’on ca cousta viva l’Austa” (btg Aosta)
“Ad excelsa tendo” (7° rgt)
“Nduma e sfunduma” (Andiamo e sfondiamo – ex compagnia genio pionieri Taurinense)
“Tasi e tira” (2rgt artiglieria da montagna Tridentina – Gruppo Asiago di Dobbiaco -Bolzano)
Verba movent exempla trahunt” (165 AUC Scuola Militare Alpina, Smalp, 2ª compagnia)
“La dove voglio” (107cp mortai Vipiteno)
“Di qua non si passa” (66 compagnia “el camors” 7 rgt alpini Feltre)
“Sin simpri chei”, (trd dal friulano “siamo sempre quelli”) (269^ compagnia btg alpini d’arresto Val Tagliamento)
“Fuarce Cividat” (btg alpini Cividale)
“Alpium eques et custos” (btg Borgo San Dalmazzo)
“I l’oma fait pulissia” (btg Dronero)
“PISTAA!!” (btg alpini sciatori Monte Cervino)

Bersaglieri
“Ictu impetuque primus” (1° rgt bersaglieri)
“Nulli secundus” (2º rgt bersaglieri)
“Maiora viribus audere” (3° rgt bersaglieri) 
“Velox ad impetum” (3° btg. bersaglieri Cernaia) 
“Vis, animus, impetus” (4º rgt bersaglieri)
“Nulla Via Impervia” (5°rgt bersaglieri –> 14° btg bersaglieri “Sernaglia”)

“…E vincere bisogna” (6° rgt bersaglieri) 
“Celeritate ac virtute” (7° rgt bersaglieri) 
“Velox ad impetum” (8° rgt bersaglieri) 
“Invicte, acriter, celerrime” (9º rgt bersaglieri)
“Quis Ultra” (11° rgt bersaglieri)
“Victoria nobis vita” (12º rgt bersaglieri)
“Invitto e pronto a rinnovar le glorie” (18º rgt bersaglieri)
“Vis, animus, impetus” (26° btg. bersaglieri ” Castelfilardo)
“Invicte, acriter, celerrime” (28° btg bersaglieri Oslavia)
“Fino a quando ho fiato” (Compagnia Genio Pionieri Julia / alpini)

Nel contesto del riordinamento dell’Esercito la compagnia perde la propria autonomia, e dal 1° settembre 1992  è inquadrata nel reparto Comando e Supporti Tattici di Brigata; il 30 novembre 2000 con l’immissione nell’organico della Brigata del 2° Reggimento Genio Guastatori di Trento, la compagnia è definitivamente sciolta.

Fanteria
Osando Vinco – 66° rgt fanteria aeromobile “Trieste”
Credo e Vinco – 82° rgt fanteria Meccanizzata “Torino”
Sotto l’impeto d’Aosta sparve il nemico – 5° rgt fanteria “Aosta”
Virtute supero – 62° rgt fanteria “Sicilia”
Sa vida pro sa Patria (151° e 152° rgt “Sassari”)
Fedele sempre (1º rgt San Giusto)
Sotto l’impeto d’Aosta sparve il nemico (5º rgt fanteria Aosta)
Per guida l’onore per meta la gloria (41° Fanteria)
Fede e valore (47° rgt “Ferrara”)
Con fede e in silenzio (45° btg. fanteria “Arborea” in Macomer)
Nel nome di Roma – (80 rgt Roma in Cassino)
Tusci ab hostium grege legio vocati luporum Gabriele d’Annunzio, 78° rgt./btg ftr. “Lupi di Toscana” all’ inizio bgt fanteria”Toscana” poi bgt fanteria “Lupi di Toscana” infine bgt fanteria “Friuli”
A me le guardie – (1°, 2° e 3° rgt Granatieri di Sardegna)
Veni nec recedam (92° rgt./ btg fanteria “Basilicata” /all’inizio bgt fanteria poi 3 Brigata missili “Aquileia”

Arma di Cavalleria
“Col cuore oltre l’ostacolo” (arma di cavalleria)
“Con impeto e ferreo cuore oltre l’ostacolo” (scuola cavalleria)

Cavalleria di linea
“Nicea Fidelis” (1° rgt cavelleria Nizza)
Venutus et audax (2° rgt cavelleria Piemonte)
Savoye bonne nouvelles (3° rgt cavelleria Savoia)
“Soit à pied soit à cheval mon honneur est sans ègal” (4° rgt cavalleria Genova)
“Albis ardua” (5° rgt lancieri di Novara)
“Aosta d’fer” (6° rgt lancieri di Aosta)
“Impetu hosteo perterreo” (8° rgt lancieri di Montebello)
“Alla vittoria e all’onor son guida” (19° cavalleggeri guide)

Paracadutisti
“Ex alto fulgur” (Come folgore dal cielo) (brigata paracadutisti Folgore)
“E per rincalzo il cuore” (183° rgt paracadutisti Nembo)
“Impeto ardire” (186° rgt paracadutisti Folgore)
“Di fulgida gloria vigile scolta” (187° rgt paracadutisti Folgore)
“Supra vires audaces” (8° rgt guastatori paracadutisti Folgore)
“Come folgore dal cielo… come nembo di tempesta” (centro addestramento paracadutismo)
“Come folgore sempre e dovunque” (185° rgt ricognizione acquisizione obiettivi Folgore)
“Della folgore l’impeto” (9° rgt d’assalto paracadutisti Col Moschin)
“Diam ali alla vittoria” (6° rgt di manovra paracadutisti)
“Avanti è la volta” (8° rgt guastatori paracadutisti)
“Oltre la morte” (sabotatore paracadutista)
“Al marcio della terra preferiamo il limpido cielo” (paracadutisti Folgore)
“Non siete i migliori perché siete paracadutisti, ma siete paracadutisti perchè siete i migliori” (brigata Folgore)
“Non importa quando ci sei stato, l’importante è esserci stati” (paracadutisti Folgore)
“Un giorno la paura busso alla porta. Il coraggio si alzo e vide che non c’era nessuno” (paracadutisti Folgore)
“Procedere non recedere (63° btg. Fant. arresto div. Folgore)
“Belli come la vita, neri come la morte” (brigata paracadutisti Folgore)
“Vola sempre, domina ovunque, sgomina chiunque” (6 Grifi Folgore)
“Videre nec videri”, 185° rgt ricognizione e acquisizione obiettivi Folgore, Forze Speciali
(ex motto 13° btg Aquileia GRACO, 3° brigata missili)

Carristi
“Ferrea mole, ferreo cuore” (carristi)
“Folgore nella battaglia” (1° rgt corazzato)
“Travolgo” (4° rgt carri)
“Ferro et core frangit hostes” (31° rgt carri)
“Ferrea mole, ferreo cuore” (32° rgt carri)
“D’accaio anche i cuori” (131° rgt carri)
“In hostem ruit” (132° rgt carri)

Varie

“Fervent rotae fervent animi”. “ardono le ruote ardono gli animi”.
(motto concesso al Corpo Automobilistico del Regio Esercito, il 20 maggio 1932)

Arma di Artiglieria 

Terrestre
“In hostem celerrime volant” (rgt artiglieria terrestre a cavallo)
“Nulla via invia” (1° rgt artiglieria terrestre alpini)
“Per ardua ardens” (2° rgt artiglieria terrestre Vicenza)
“Nobis incedentibus rupes ruunt” (3° rgt artiglieria terrestre)
“Ab origine fama” (5° rgt artiglieria terrestre Superga)
“Vis ignea” (8° rgt artiglieria terrestre Pasubio)
“Ardente la fiamma, intrepido il cuore” (21° rgt artiglieria terrestre Trieste)
“Nell’antico valor la nostra guida” (24° rgt artiglieria terrestre Peloritani)
“Alto l’onor tenemmo” (33° rgt artiglieria terrestre Acqui)
“Domino e domo” (52° rgt artiglieria terrestre Torino)
“Fulmineo e possente” (132° rgt artiglieria terrestre Ariete)
“Per virtù antica per nuove glorie” (114° artiglieria)

Controaerei
“Contro l’ala avversa” (4° rgt artiglieria controaerei Peschiera)
“Inter nubes detonans hostem exterret” (5° rgt artiglieria controaerei Pescara)
“Con forza e ardimento” (17° rgt artiglieria controaerei Sforzesca)
“Fide itur ad astra” / con forze e ardimento (121° rgt artiglieria controarei Ravenna)

Lagunari
“Come lo scoglio infrango, come l’onda travolgo” (rgt lagunari Serenissima)

Pionieri
“Per aspra via ad aspra meta” (6° rgt genio pionieri)

Pontieri
“Per ogni ponte una superba sfida” (2° rgt genio pontieri)

Ferrovieri
“Fervidis rotis ad metam” (rgt genio ferrovieri)

Guastatori
“Usque ad finem” (32° rgt genio guastatori alpini (non ancora ufficiale)
“Per omnia asperrima” (2° rgt genio guastatori alpini)
“Supra vires audaces” (8° rgt guastatori paracadutisti Folgore)
“Arresto e distruggo” (3° rgt genio guastatori)
“Ad ogni costo” (4° rgt genio guastatori)
“Impervia cedant” (5° rgt genio guastatori)
“Al mio valor l’alto cimento è sprone” (10° rgt genio guastatori)
“Tutto osare” (21° rgt genio guastatori)
“Peritus et audax” (11° rgt guastatori)

Aviazione
“Primus nomine, factisque fulgentior” (1° rgt AVES Antares)
“Nec aspera nec ardua coela timeo”- (4° rgt. AVES Altair)
“Il mio spirt atôr ti svole” (5° rgt. AVES Rigel)
“Siderum vis” (7° rgt AVES Vega)
“Numquam periculum sine periculo vincimur” (26° reparto elicotteri operazioni speciali (REOS)
“Cotidie sine mora” (3° rgt Aves Bergamo)

Corpo degli ingegneri
Ingenio pugnantibus adsum (Assisto i combattenti con l’ingegno))

Scuola di applicazione di sanità militare
Fratribus ut vitam servare 

Scuola militare Nunziatella
Preparo alla vita ed alle armi

AERONAUTICA MILITARE
“Virtute Siderum Tenus” – con valore verso le stelle  (Aeronautica Militare)
“Ocio che te copo” (18° gruppo AM)
“Come veltri ch’uscisser di catena” (23° stormo AM)
“Primus inter pares” (31° stormo AM).
“Con l’ala tesa a gloria o morte” (36° stormo AM)
“Per l’ampio spazio a saettar insegno” (61° stormo AM)
“Ab coelo in auxilium vitae” (dal cielo in aiuto alla vita”, 15° stormo AM)

MARINA MILITARE
“Sapere aude” (abbi il coraggio di conoscere [esortazione latina, la cui attestazione più antica è rintracciabile in Orazio (Epistole I, 2, 40)].
“Patria e Onore” (Marina Militare)
“Non chi comincia ma quel che persevera” (nave scuola Amerigo Vespucci)

“Audendum est” (nave F. Mimbelli)
“Ti con nu nu con ti” ( L.P.D. San Marco)
“Altius tendam / Miro sempre più in alto” (ex incrociatore lanciamissili Andrea Doria)
“Non cohibetur sagitta” (nave sagittario F565)
“Sempre e ovunque” (nave Vega)
“Vigile attendo” (nave Spica)
“Adsum” (nave Cassiopea)
“Patiens vigil audax” (nave Libra)
“In aqua salus” (nave Ticino)
“Lumina pro salutae nautae” (nave Levanzo)
“Dovunque, comunque intrepido” (cacciatorpedinere Intrepido)

“Ab imo ad victoriam / dalle profondità alla vittoria” (sommergibile Enrico Tazzoli)
“Pur cieco vedo” (sommergibile Galileo Galilei, si riferisce agli ultimi anni di vita di Galilei, ma è veramente adatto ad un sommergibile)
“Da inclite virtù il nostro ardire” (54° squadriglia dragamine)
“Intra minas salutem fero (porto in salvo attraverso le mine” (61° squadriglia dragamine)
“Adamantina pectore fero / Reco petti d’acciaio” (nave appoggio incursori P. Cavezzale)
“Fendendo difendo” (corvetta scimitarra F564)
“…e come i fanti combatteron l’Onde!” (cacciatorpediniere Fante)
“In arduis servare mentem / mantieni la mente serena nelle difficoltà (portaerei Cavour)

CARABINIERI
“Nei secoli fedele” (Arma dei Carabinieri)
“Uso obbedir tacendo e tacendo morir” (Carabinieri reali)
“Se il destino è contro di noi peggio per lui” (Tuscania)
“In quell’angolo di cielo riservato a tutti noi.. dove vivono in eterno martiri santi ed eroi (Tuscania)
“Pro Patria Nostra” (13° rgt Carabinieri “Friuli Venezia Giulia”)
“Caricat Pastrengo” (4° rgt carabinieri a cavallo)

CORPO MILITARE CROCE ROSSA ITALIANA
Inter arma caritas

FORZE DI POLIZIA

Polizia di Stato
“Sub Lege Libertas”

Guardia di finanza
“Nec recisa recedit – Neanche ferita retrocede”
(coniato da D’Annunzio in occasione della marcia su Fiume)
“Nihil difficile volenti” – “nulla è arduo per colui che vuole”
(Baschi Verdi, reparti Anti Terrorismo – Pronto Impiego/ATPI)

Polizia municipale
“Nobis urbem commendant” (A noi è affidata la città, PM di Milano)

Polizia penitenziaria
“Despondere spem munus nostrum” (Garantire la speranza è il nostro compito)

Corpo degli agenti di custodia
“Vigilando Redimere”

SCUOLE MILITARI

“Preparo alla vita e alle armi” (Scuola militare “Nunziatella)

STRANIERI

“First there / primi dovunque” (Combat control team Usaf USA)
“Semper Fidaelis” (US Marines)
“Who dare wins” (chi osa vince – Special air service UK)
“Legio patria nostra – Honneur et fidèlité (Legione straniera)
“Fidelis ad Mortem” (fedeli sino alla morte – Polizia americana)
“Sine nobis silentium” (KFOR Kosovo 2002-2003)

 

…..

Aspettiamo vostri contributi per ampliare la sezione). Grazie


Numerosi gli artiglieri e i familiari intervenuti al raduno nazionale del 5° Superga

Numerosi gli artiglieri e i familiari intervenuti al raduno nazionale del 5° Superga 

alza bandiera

Portogruaro (VE) 29 aprile 2017 – Si è svolto, per la prima volta, alla caserma L. Capitò di Portogruaro, sede del 5° reggimento artiglieria lanciarazzi Superga il raduno nazionale degli artiglieri del 5° Superga. La manifestazione, voluta e fortemente sostenuta dall’84° comandante di reggimento, colonnello Edmondo Dotoli, ha visto la partecipazione di numerosi artiglieri che hanno svolto servizio al 5° Superga nella sede di Udine ed al disciolto 3° Volturno, due unità da cui, l’attuale 5° reggimento artiglieria terrestre lanciarazzi Superga ha ereditato la gloriosa Bandiera di Guerra, storia e tradizioni, e dall’altra la capacità missilistica.

radunisti

Grande entusiasmo e commozione all’interno della caserma quando tutti gli intervenuti, provenienti da diverse località dell’Italia, si sono rincontrati e salutati dopo tanto tempo, ricordando, già da subito, momenti vissuti insieme sotto le fila del reggimento e che sono rimasti nel cuore degli intervenuti, ma soprattutto costituiscono la storia e i ricordi dell’unità. Durante la manifestazione, che ha avuto inizio con la cerimonia dell’alzabandiera, sono stati resi gli onori ai Caduti con due distinte cerimonie di deposizione di corona di alloro al Monumento in caserma ed al Monumento della città di Portogruaro, a cui era presente il Sindaco Maria Teresa Senatore.

mostra statica mezzi

Sono state svolte successivamente attività informative e dimostrative dei materiali in dotazione al reggimento allo scopo di far conoscere a tutti i presenti gli aspetti innovativi del sistema d’arma MLRS – Improved e dei nuovi metodi di formazione del personale mediante l’utilizzo della sala Operational Training System (OTS). L’iniziativa ha destato enorme interesse da parte di tutti gli ospiti che hanno espresso sentimenti di ringraziamento al comandante di reggimento per averli resi partecipi dell’evoluzione di un reparto che sempre gli appartiene.

deposizione corona caduti

Vi ringrazio per la sentita partecipazione a questo evento che per la prima volta si tiene nella caserma Capitò, auspicando che sia l’inizio di una tradizione volta a mantenere viva l’unione tra il passato ed il presente, tra il vecchio ed il nuovo, tra gli anziani e i giovani, tra l’artiglieria più antica d’Italia e la più moderna piattaforma di artiglieria dello strumento militare nazionale terrestre…” queste sono state le parole espresse dal colonnello Dotoli prima che il raduno si concludesse con un caloroso pranzo conviviale presso un ristorante del territorio.

consegna diploma benemerenza al cte

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Fonte e immagini: Associazione Nazionale Artiglieri d'Italia
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Raduno nazionale degli artiglieri del 5° Superga a Portogruaro

 

Schermata 04-2457872 alle 18.33.30 

Portogruaro (VE), 28 aprile 2017 – Domani 29 aprile si svolgerà presso la Caserma L. Capitò di Portogruaro, sede del 5° reggimento artiglieria lanciarazzi Superga, il raduno nazionale degli artiglieri del 5° Superga. Lo scopo dell’iniziativa è quello di riunire nell’attuale sede del reggimento, per una giornata, tutti coloro che svolgono o hanno svolto servizio al 5° Superga e al Volturno, da cui il reggimento ha ereditato la cultura e la capacità missilistica. La manifestazione, che sarà presieduta dal comandante di reggimento, colonnello Edmondo Dotoli, avrà il seguente programma:

  • 09:30 raduno presso Caserma “L. Capitò”;
  • 10:00 cerimonia dell’alzabandiera;
  • 10:15 onori ai Caduti della Caserma Capitò;
  • 11:00 onori ai Caduti della Città di Portogruaro
  • 10:30 – 12:00: mostra statica mezzi e materiali in dotazione al reggimento e illustrazione degli aspetti innovativi del sistema d’arma MLRS – I;

Il raduno terminerà con un pranzo conviviale presso un ristorante del territorio.

Per maggiori info scaricare il PDF qui a fianco ———> RADUNO ARTIGLIERI 5° SUPERGA

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Fonte: Associazione Nazionale Artiglieri d'Italia
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Il Medagliere degli Artiglieri d’Italia sfila a Cima Grappa

Cima Grappa (TV), 8 agosto 2016 – Il generale di brigata Pierluigi Genta, vicepresidente dell’Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia, ha preso parte, il 6 e 7 agosto, all’annuale cerimonia di Cima Grappa, in rappresentanza del presidente nazionale dell’Associazione, generale di brigata Rocco Viglietta. Per l’Artiglieria, come per tutte le Armi dell’Esercito Italiano, il Monte Grappa è ammantato di importanti e gloriose, pur nella loro tragicità, memorie legate agli anni della Grande Guerra, della quale fino al 2018 se ne ricorda lo svolgimento. Su queste cime, dai giorni immediatamente successivi a Caporetto, fino alla svolta di Vittorio Veneto, le truppe italiane comandate dal generale Gaetano Giardino contribuirono ad arrestare l’offensiva austroungarica, lanciata alla conquista dell’entroterra italiano. A quasi un secolo di distanza da quegli avvenimenti ormai consegnati alla storia, deve però quotidianamente rinnovarsi il rispetto per il sacrificio di tutti i Caduti, italiani o stranieri che siano, e sempre devono tramandarsi i valori dell’amor di Patria e di onore alla Bandiera.

La cerimonia, nata per iniziativa del comune di Crespano del Grappa, ha raggiunto nel 2016 i suoi venticinque anni, e a questo importante anniversario, si aggiunge quest’anno il centenario dell’inizio della Guerra Bianca. L’Ossario che celebra l’eroico sacrificio di quei caduti, che accoglie le spoglie di 23.000 soldati italiani, austriaci, ungheresi, boemi, slovacchi, croati, bosniaci. Alla solenne cerimonia hanno preso parte delegazioni della Repubblica Ceca, della Slovenia, dell’Ungheria e dell’Austria, che ha partecipato con la banda musicale di Vöcklamarkt, cittadina nei pressi di Salisburgo.

La cerimonia militare e religiosa di domenica 7 a Cima di Grappa è stata preceduta dall’omaggio ai Caduti nel Comune di Crespano del Grappa, con una suggestiva cerimonia che si è tenuta la crepuscolo di sabato 6; membri dell’Osterreichisches Schwarzes Kreuz (l’Associazione austriaca che si occupa di commemorare i caduti), assieme al sindaco di Crespano Elisa Rampin, hanno deposta una corona ai piedi del monumento, mentre la banda musicale di Vöcklamarkt ha suonati gli Inni italiano ed austriaco. È seguito lo sfilamento per le vie cittadine di tutte le rappresentanze delle Associazioni d’Arma convenute a Crespano, salutate con calore dalla popolazione locale, che non ha mancato di seguire la solenne cerimonia. Nella sua breve allocuzione, il sindaco ha richiamata l’attenzione sull’importanza dell’attuale amicizia italo-austriaca, celebrata laddove i due popoli si scontrarono da nemici; superate queste distanze, è importante oggi costruire un’Europa basata sulla pace. A seguire, la banda di Vöcklamarkt ha intrattenuto il pubblico con un piacevole concerto nella Piazza del Duomo, dove sono state eseguite marce militari e mazurke austriache, e un omaggio all’Italia con la marcia del’Aida.

La due giorni veneta è entrata nel vivo domenica 7, quando si è tenuta la cerimonia militare e religiosa al Sacrario di Cima Grappa, dove sono intervenute numerose autorità militari e civili; infatti, da cerimonia a carattere locale nata nel 1991, è cresciuta considerevolmente di prestigio, sia per il gemellaggio con l’OSK, sia per gli interventi delle autorità militari e civili nazionali. Erano presenti il sottosegretario alla Difesa onorevole Domenico Rossi, il generale di c.a. Amedeo Sperotto, in rappresentanza del capo di Stato Maggiore della Difesa generale di c.a. Claudio Graziano, parlamentari e assessori veneti, il prefetto di Treviso e i sindaci della zona del Grappa. Sia l’onorevole Rossi, sia il generale Sperotto, hanno reso omaggio ai Caduti, richiamando però anche lo straordinario lavoro in cui l’Esercito Italiano è ancora oggi impegnato nelle numerose missioni all’estero, tenendo alto l’Onore della Patria e contribuendo alla stabilizzazione della pace nel mondo. Nella sfilata che ha preceduta la cerimonia, hanno sfilato i Gonfaloni dei Comuni decorati di Medaglia d’Oro (Bassano del Grappa, Belluno, Treviso, Vicenza, Vittorio Veneto), la delegazione austriaca, i rappresentanti delle Associazioni d’Arma convenute, alcune con i loro Medaglieri, ovvero l’Associazione Nazionale degli Artiglieri d’Italia (ANAI), i Fanti d’Italia, la Cavalleria e i Bersaglieri. Gli Onori Militari sono stati resi da un picchetto di formazione del VII Reggimento Alpini. Folta la presenza degli Artiglieri d’Italia, presente con circa venti Sezioni: Vittorio Veneto, Castelfranco Veneto, Povegliano, Dosson Casier, Montebelluna, Carbonera, Treviso, Fonte, San Zenone degli Ezzelino, Pressano, San Pietro di Feletto, Schio, Vicenza, Mosnigo-Moriago della Battaglia, Pieve di Soligo.

La santa messa – a cui ha partecipato anche il coro Edelweiss Ana Montegrappa -, è stata celebrata da s.e. Claudio Cipolla, vescovo di Padova.

Sul Monte Grappa si è scritta una pagina della Storia d’Italia, qui si è combattuto per portare a compimento l’Unità del Paese, ed è giusto conservare e tramandare la memoria di chi ha dato la vita per la causa, credendo fermamente in valori che debbono ancora oggi essere nostri, così come dimostra l’Esercito Italiano nel suo quotidiano impegno. Vista l’importanza della cerimonia, gli Artiglieri d’Italia hanno voluto essere presenti con il loro glorioso Medagliere.

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Fonte: Associazione Nazionale Artiglieri d'Italia
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Presentazione ufficiale XXIX Raduno Nazionale Artiglieri d’Italia

A Darfo Boario Terme dal 5 all’8 maggio 2016 piu di 10.000 artiglieri al XXIX Raduno Nazionale Artiglieri d’Italia

Il generale Rocco Viglietta

Il generale Rocco Viglietta

Darfo Boario Terme (BS), 14 settembre 2015 – Ieri la città di Darfo Boario ha ufficialmente aperto il periodo di avvicinamento al XXIX Raduno Nazionale dell’Artiglieria con il sentito e caloroso benvenuto del sindaco Ezio Mondini all’Associazione Nazionale Artiglieri d’Italia, presso la prestigiosa sala liberty delle Terme. Intervenuti alla presentazione i vertici della Presidenza Nazionale dell’Associazione, il generale b. Rocco Viglietta e il generale b. Pierluigi Genta, il delegato regionale ANArtI dottor Giordano Pochintesta, e del dottor Oliviero Valzelli, presidente della Comunità Montana Valle Camonica, alla presenza di autorità militari e civili.

Le autorità militari presenti alla conferenza stampa

Le autorità militari presenti alla conferenza stampa

Quello che si terrà dal 5 all’8 maggio 2016, non sarà soltanto il raduno di un’associazione d’arma, ma una bella occasione d’incontro tra le Forze Armate e la società civile, uniti nel ricordare e celebrare valori fondamentali quali l’amor di Patria, il senso del rispetto e del dovere, l’onore alla Bandiera.

Sarà inoltre un momento – come ha ribadito il presidente nazionale, generale Rocco Viglietta – per rafforzare lo spirito di corpo fra gli Artiglieri ancora in servizio e quelli in congedo“.

Il Raduno sarà una prestigiosa vetrina per Darfo Boario Terme. Al fine di offrire un’elevata qualità dei servizi d’accoglienza, e trasformando una cerimonia militare nella giusta occasione di rilancio economico per gli esercenti locali, l’amministrazione si è da subito dimostrata entusiasta del progetto, ed ha letteralmente aperto le porte per la miglior riuscita possibile della manifestazione, coordinandosi con le altre Associazioni d’Arma del territorio, le Forze dell’Ordine, le Associazioni di volontariato, e, non ultime, la Comunità Montana e gli albergatori della cittadina termale, 

La presenza a Darfo Boario di circa 10.000 Artiglieri da ogni parte d’Italia sarà una vetrina per la città, e un’occasione per gli Artiglieri di scoprire la Valle Camonica con i suoi tesori culturali, artistici, ed enogastronomici.

La scelta di tenere il Raduno a Darfo Boario Terme è stata dettata dalla posizione della cittadina, facilmente raggiungibile da Nord e da Sud della penisola; dalla presenze di numerose sorgenti termali, che ne fanno una rinomata stazione di villeggiatura; dalla qualità delle numerose strutture alberghiere e dalla vicinanza di Cresta della Croce, dove ancora oggi si erge il leggendario “Ippopotamo”, il cannone 149G che nel 1916, gli artiglieri da montagna posizionarono per respingere gli attacchi austriaci.

Avvenimenti, questo e molti altri, che verranno celebrati durante il Raduno, nella convinzione, come recita anche il motto scelto per il 2016, “La Memoria del Passato ci guida al Futuro”. È infatti doveroso omaggiare i Caduti della Grande Guerra, assieme a quelli di tutte le guerre, e a tutti coloro che comunque hanno combattuto con fedeltà e coraggio per compiere l’Unità d’Italia, con la certezza di costruire un Paese migliore.

Il delegato regionale dott. Giordano Pochintesta

Il delegato regionale dott. Giordano Pochintesta

Un compito che, negli anni, – come ha ribadito il delegato regionale dottor Pochintesta – le associazioni d’arma non sono mai venute meno con la loro fattiva opera di supporto al Paese, promuovendo valori quali la solidarietà, lo spirito di cooperazione, l’impegno quotidiano a favore dei più deboli, e istradare i più giovani verso un futuro più sereno”.

Guardare avanti, e avere occhi per tutto ciò che ancora non c’è, com’era nel pensiero di don Primo Mazzolari, cappellano militare nella Grande Guerra. Questi i valori che l’Arma Dotta intende condividere con i cittadini che vorranno festeggiare con gli Artiglieri, in un ideale abbraccio con la città di Darfo Boario e l’Italia tutta.

A dare un carattere internazionale al Raduno, la presenza degli Artiglieri della Sezione di Melbourne, in Australia, e i colleghi francesi della Federation National de l’Artillerie, con la quale dal 2014 è stato siglato un gemellaggio. Sono inoltre in corso contatti con analoghe associazioni austriache.

Prossimamente verrà pubblicato il programma ufficiale.

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Fonte e immagini: Associazione Nazionale Artiglieri d'Italia


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