Elba, 18 settembre 2014 – Si è conclusa ieri l’esercitazione antinquinamento internazionale, pianificata e condotta nelle acque a nord dell’Isola d’Elba, zona ecologicamente sensibile – santuario Pelagos – arcipelago toscano. Romagepol 2014 è frutto dell’accordo Ramoge, siglato nel 1976 tra Italia, Francia e Principato di Monaco, e rappresenta il simbolo di un nuovo approccio di conservazione dell’ambiente marino e introduce il concetto di cooperazione e di solidarietà sub-regionale. Scopo dell’esercitazione la lotta agli inquinamenti marini e costieri e la protezione della biodiversità.
La Marina Militare supporta il Ministero dell’Ambiente e la Protezione Civile nell’applicazione del piano operativo di pronto intervento per la difesa del mare e delle zone costiere dagli inquinamenti causati da incidenti marini e per la direzione delle attività disinquinamento in alto mare durante l’emergenza, piano Ramogepol.
L’attività ha coinvolto navi mercantili e militari, i mezzi navali del consorzio Castalia, i velivoli e gli equipaggi messi a disposizione dai tre Paesi firmatari dell’accordo Ramoge. Quest’anno, per il secondo anno consecutivo, presente anche la Spagna. L’Italia ha partecipato con il pattugliatore della Marina Militare Cassiopea e le motovedette e gli assetti aerei della Capitaneria di Porto.
La Marina Militare esprime le sue capacità ed impiega i propri uomini e i mezzi svolgendo un importante ruolo nel sistema nazionale di contrasto all’inquinamento da idrocarburi, a salvaguardia delle coste e dell’ambiente marino
SCHEDA NAVE CASSIOPEA
Nave Cassiopea è un Pattugliatore d’altura appartenente alle forze da pattugliamento per la difesa Costiera (COMFORPAT), prima della classe “Costellazioni”, è stata consegnata alla Marina Militare Italiana nell’ottobre 1989 ed il suo porto di assegnazione è Augusta. È stata impiegata durante la prima Guerra del Golfo (1991) per la sorveglianza delle piattaforme petrolifere a sud della Sicilia, ha effettuato operazioni antinquinamento nelle acque antistanti Genova (disastro HAVEN – Aprile 1991) e Livorno (disastro MOBY PRINCE – Aprile 1991), ha preso parte a numerose missioni di controllo dei flussi migratori sia in Adriatico (esodo albanese di fine anni ‘90) e sia nel canale di Sicilia (esodo popolazioni africane degli ultimi anni).
Nave Cassiopea ha effettuato, inoltre, supporto logistico ai cacciamine impegnati nel controllo degli accessi ai porti della ex-Jugoslavia durante l’operazione “Decisive Enhancement” (1996). Nell’estate del 2008 il Cassiopea ha effettuato operazioni di pattugliamento per il controllo del traffico mercantile davanti alle coste libanesi nell’ambito dell’operazione “UNIFIL”. Il pattugliatore Cassiopea è dotato di mezzi di contenimento per lo sversamento da idrocarburi – panne pneumatiche – recupero meccanico – Skimmer Discoil – e stivaggio delle sostanze inquinanti – con una capacità di 500 m3 –di aste per l’impiego di liquidi disperdenti e di un laboratorio per analisi chimico-fisiche degli inquinanti.
Nel corso degli anni l’Unità ha svolto, inoltre, numerose attività addestrative quali la Scuola Comando Navale e le diverse esercitazioni antinquinamento in collaborazione con il ministero dell’ambiente. Durante l’estate 2013 ha partecipato alla Campagna d’istruzione degli allievi della 2^ classe dell’Accademia Navale di Livorno. Terminata l’attività addestrativa, nel mese di settembre 2013, Nave Cassiopea ha fornito supporto alle operazioni di “parbuckling” della Costa Concordia all’isola del Giglio e, successivamente, per il recupero salme delle vittime del sinistro marittimo dell’isola dei Conigli (Lampedusa) in collaborazione con i Palombari del G.O.S..
Dall’Ottobre 2013 Nave Cassiopea fa parte dell’Operazione “MARE NOSTRUM” all’interno del dispositivo atto a fronteggiare l’emergenza umanitaria nello stretto di Sicilia. Il motto dell’Unità è “ADSUM”, parola latina che vuol dire “essere presenti, mostrarsi con coraggio” ed incarna a pieno ciò che è chiamata a fare Nave Cassiopea, missioni di pattugliamento, presenza e sorveglianza.
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