L’esercitazione multinazionale ha impegnato oltre 1.800 militari in Toscana, in sinergia con altre attività addestrative interforze.

Pisa, 6 dicembre 2025 – L’esercitazione “Mangusta 2025” con oltre 1.800 militari provenienti da sette nazioni, impiegati nelle province di Pisa, Livorno, Siena, Pistoia e Grosseto, si è conclusa nei giorni scorsi. L’attività è stata condotta in modalità federata insieme alle esercitazioni CAEX II dell’Aviazione dell’Esercito e MUFLONE del Comando Forze Speciali dell’Esercito.
La Brigata paracadutisti “Folgore” ha confermato anche quest’anno la “Mangusta” come principale evento addestrativo annuale, finalizzato a verificare la capacità delle unità di pianificare, preparare e condurre un’operazione avioportata in uno scenario ad alta intensità. Lo scenario ha incluso attività di interdizione e contro-interdizione d’area e una Joint Forcible Entry Operation (JFEO), con aviolancio, conquista e mantenimento di un obiettivo strategico.

La particolarità dell’esercitazione risiede nella generazione dinamica degli eventi tattici sul terreno, frutto del confronto diretto tra forze contrapposte. Il contesto, estremamente realistico e imprevedibile, ha stimolato la prontezza decisionale dei comandanti e messo alla prova la resilienza delle unità. Le attività, svolte giorno e notte, hanno compreso combattimento in ambiente boschivo e sotterraneo, con impiego di munizionamento a salve e sistemi di simulazione.
Le nuove tecnologie sperimentate durante l’esercitazione hanno avuto un ruolo centrale. Nel corso delle attività sono stati impiegati nuovi sistemi di telecomunicazione satellitare, cifratura, alimentazione elettrica tattico-modulare anche integrabile con pannelli solari, oltre al Sistema di comando e controllo “Imperio” e al “C2 DN EVO”, strumenti che hanno permesso ai posti comando di pianificare e coordinare le operazioni in tempo reale. Ampio spazio è stato dedicato ai droni per osservazione, sorveglianza e acquisizione obiettivi.















La cooperazione internazionale è stata valorizzata grazie alla partecipazione della 1st Airborne Brigade giapponese, dell’11th Parachute Brigade francese, del 16 Air Assault Brigade Combat Team britannica, del Paratrooper Regiment 31 e della Airborne Reconnaissance Company 260 tedesche, della Brigada “Almogávares” VI de Paracaidistas e della Brigada de la Legión “Rey Alfonso XIII” spagnole, oltre alla 6th Airborne Brigade polacca.
Il contributo interforze è stato garantito da Aviazione dell’Esercito e Aeronautica Militare. L’Aviazione ha impiegato elicotteri CH-47F, UH-90A, AH-129D, UH-205A e UH-168B/D per eliassalto ed elitrasporto. L’Aeronautica Militare ha assicurato velivoli C-27J e C-130J per aviolancio di personale e materiali, con la partecipazione di personale paracadutista “Fuciliere dell’Aria” del 16° Stormo e il supporto del 4° Stormo nelle attività di volo.

La 2ª brigata mobile Carabinieri ha partecipato con il 1° reggimento carabinieri paracadutisti “Tuscania”, il 7° reggimento carabinieri “Trentino Alto Adige” e il 13° reggimento carabinieri “Friuli Venezia Giulia”. Il 1° Tuscania ha svolto azioni tipiche delle forze speciali, mentre gli assetti del 7° e 13° hanno operato per la sicurezza dell’area e nelle attività di contro-interdizione.
Il dispositivo complessivo si è inserito in un ambiente operativo multi-dominio, favorendo l’interoperabilità fra unità, sistemi e procedure, consolidando la capacità di coordinamento e integrazione delle forze coinvolte.
Oltre a tutti i reparti della Brigata Paracadutisti “Folgore”, l’esercitazione ha visto la partecipazione del:
- 1° reggimento Aviazione dell’Esercito “Antares”,
- 4° reggimento Aviazione dell’Esercito “Altair”,
- 5° reggimento Aviazione dell’Esercito “Rigel”,
- 7° reggimento Aviazione dell’Esercito “Vega”,
- 66° reggimento Fanteria Aeromobile “Trieste”,
- 87° reparto Comando e Supporti Tattici “Friuli”,
- 9° reggimento d’Assalto Paracadutisti “Col Moschin”,
- 185° reggimento Paracadutisti Ricognizione Acquisizione Obiettivi “Folgore”,
- 4° reggimento Alpini Paracadutisti,
- 1° reggimento “Granatieri di Sardegna”,
- 33° reggimento Supporto Tattico e Logistico “Ambrosiano”,
- 33° reggimento EW, 13° reggimento HUMINT,
- 9° Reggimento Sicurezza Cibernetica “Rombo” e 4° Reparto di Sanità “Bolzano”
- e di assetti di specialità dotati di sistema d’arma “Stinger” del 121° Reggimento artiglieria contraerei “Ravenna”.
L’edizione 2025 della “Mangusta” ha confermato il valore della cooperazione internazionale e interforze, consolidando capacità operative e prontezza delle unità coinvolte.

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Fonte e immagini: Stato Maggiore dell’Esercito





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