L’esercitazione multinazionale ha impegnato oltre 1.800 militari in Toscana, in sinergia con altre attività addestrative interforze.

Imbarco su elicottero CH-47F di paracadutisti polacchi, spagnoli e francesi

Pisa, 6 dicembre 2025 – L’esercitazione “Mangusta 2025” con oltre 1.800 militari provenienti da sette nazioni, impiegati nelle province di Pisa, Livorno, Siena, Pistoia e Grosseto, si è conclusa nei giorni scorsi. L’attività è stata condotta in modalità federata insieme alle esercitazioni CAEX II dell’Aviazione dell’Esercito e MUFLONE del Comando Forze Speciali dell’Esercito.

La Brigata paracadutisti “Folgore” ha confermato anche quest’anno la “Mangusta” come principale evento addestrativo annuale, finalizzato a verificare la capacità delle unità di pianificare, preparare e condurre un’operazione avioportata in uno scenario ad alta intensità. Lo scenario ha incluso attività di interdizione e contro-interdizione d’area e una Joint Forcible Entry Operation (JFEO), con aviolancio, conquista e mantenimento di un obiettivo strategico.

Paracadutista durante un’imboscata ad un’autocolonna

La particolarità dell’esercitazione risiede nella generazione dinamica degli eventi tattici sul terreno, frutto del confronto diretto tra forze contrapposte. Il contesto, estremamente realistico e imprevedibile, ha stimolato la prontezza decisionale dei comandanti e messo alla prova la resilienza delle unità. Le attività, svolte giorno e notte, hanno compreso combattimento in ambiente boschivo e sotterraneo, con impiego di munizionamento a salve e sistemi di simulazione.

Le nuove tecnologie sperimentate durante l’esercitazione hanno avuto un ruolo centrale. Nel corso delle attività sono stati impiegati nuovi sistemi di telecomunicazione satellitare, cifratura, alimentazione elettrica tattico-modulare anche integrabile con pannelli solari, oltre al Sistema di comando e controllo “Imperio” e al “C2 DN EVO”, strumenti che hanno permesso ai posti comando di pianificare e coordinare le operazioni in tempo reale. Ampio spazio è stato dedicato ai droni per osservazione, sorveglianza e acquisizione obiettivi.

La cooperazione internazionale è stata valorizzata grazie alla partecipazione della 1st Airborne Brigade giapponese, dell’11th Parachute Brigade francese, del 16 Air Assault Brigade Combat Team britannica, del Paratrooper Regiment 31 e della Airborne Reconnaissance Company 260 tedesche, della Brigada “Almogávares” VI de Paracaidistas e della Brigada de la Legión “Rey Alfonso XIII” spagnole, oltre alla 6th Airborne Brigade polacca.

Il contributo interforze è stato garantito da Aviazione dell’Esercito e Aeronautica Militare. L’Aviazione ha impiegato elicotteri CH-47F, UH-90A, AH-129D, UH-205A e UH-168B/D per eliassalto ed elitrasporto. L’Aeronautica Militare ha assicurato velivoli C-27J e C-130J per aviolancio di personale e materiali, con la partecipazione di personale paracadutista “Fuciliere dell’Aria” del 16° Stormo e il supporto del 4° Stormo nelle attività di volo.

Operatori in area di crisi della 2^ brigata Mobile Carabinieri in fase di pianificazione tattica per l’attivita di contro-interdizione

La 2ª brigata mobile Carabinieri ha partecipato con il 1° reggimento carabinieri paracadutisti “Tuscania”, il 7° reggimento carabinieri “Trentino Alto Adige” e il 13° reggimento carabinieri “Friuli Venezia Giulia”. Il 1° Tuscania ha svolto azioni tipiche delle forze speciali, mentre gli assetti del 7° e 13° hanno operato per la sicurezza dell’area e nelle attività di contro-interdizione.

Il dispositivo complessivo si è inserito in un ambiente operativo multi-dominio, favorendo l’interoperabilità fra unità, sistemi e procedure, consolidando la capacità di coordinamento e integrazione delle forze coinvolte.

Oltre a tutti i reparti della Brigata Paracadutisti “Folgore”, l’esercitazione ha visto la partecipazione del:

  • 1° reggimento Aviazione dell’Esercito “Antares”,
  • 4° reggimento Aviazione dell’Esercito “Altair”,
  • 5° reggimento Aviazione dell’Esercito “Rigel”,
  • 7° reggimento Aviazione dell’Esercito “Vega”,
  • 66° reggimento Fanteria Aeromobile “Trieste”,
  • 87° reparto Comando e Supporti Tattici “Friuli”,
  • 9° reggimento d’Assalto Paracadutisti “Col Moschin”,
  • 185° reggimento Paracadutisti Ricognizione Acquisizione Obiettivi “Folgore”,
  • 4° reggimento Alpini Paracadutisti,
  • 1° reggimento “Granatieri di Sardegna”,
  • 33° reggimento Supporto Tattico e Logistico “Ambrosiano”,
  • 33° reggimento EW, 13° reggimento HUMINT,
  • 9° Reggimento Sicurezza Cibernetica “Rombo” e 4° Reparto di Sanità “Bolzano”
  • e di assetti di specialità dotati di sistema d’arma “Stinger” del 121° Reggimento artiglieria contraerei “Ravenna”.

L’edizione 2025 della “Mangusta” ha confermato il valore della cooperazione internazionale e interforze, consolidando capacità operative e prontezza delle unità coinvolte.

Un particolare del posto comando mobile

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Fonte e immagini: Stato Maggiore dell’Esercito

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