Il generale Antonio Venci presenta il volume “collettivo “Geopolitica e Strategia. L’Italia nel Mediterraneo allargato” presso l’Associazione Nazionale Granatieri di Sardegna sezione di Roma,.

Roma, 28 maggio 2025 – Il generale di corpo d’armata in quiescenza Antonio Venci ha presentato il libro “Geopolitica e Strategia. L’Italia nel Mediterraneo allargato”, a cura di autori vari, pubblicato da Edizioni Artestampa, il 28 maggio, nel corso dei Mercoledì Culturali dell’Associazione Nazionale Granatieri di Sardegna – Sezione di Roma.

Dopo un’introduzione del Presidente della Sezione, generale in quiescenza Antonello Falconi, il generale Venci ha tracciato un quadro del contesto culturale contemporaneo, soffermandosi sulle categorie del liberalismo democratico e del realismo, per interpretare le dinamiche conflittuali che caratterizzano lo scenario geopolitico attuale.

Nel corso della presentazione, sono state richiamate le teorie classiche della geopolitica, utilizzate come chiavi di lettura della dialettica tra le grandi potenze. È stato quindi approfondito il ruolo dell’Italia a livello internazionale, con riferimenti al Piano Mattei, alle capacità delle forze armate in ambito Security Force Assistance, e alle attuali priorità della European Defence Agency. Tra i temi affrontati anche le nuove sfide tecnologiche, tra cui l’uso degli UAV a sciame e i sistemi di difesa basati su logiche Anti-Access Area Denial (A2/AD) per la protezione del fianco Sud.

UNA PUBBLICAZIONE A PIÙ VOCI
Il volume “Geopolitica e Strategia. L’Italia nel Mediterraneo allargato” pubblicazione curata dal Centro Studi Esercito aps, è un’opera a piu mani, la cui prefazione è a cura del generale di corpo d’armata in quiescenza Salvatore Farina, già capo di stato maggiore dell’Esercito, mentre la postfazione è del giornalista Pino Finocchiaro, con il contributo di otto autori,membri del Centro Studi Esercito APS.
Ciascun autore ha affrontato temi specifici:
- Lorenzo Di Bella analizza le teorie della geopolitica classica;
- Diego Abbo si concentra sulla strategia navale e il diritto del mare;
- Marco Falsetti esamina la strategia giapponese durante la Seconda guerra mondiale;
- Antonio Venci analizza il ruolo dell’Italia nelle controversie internazionali
e nella stabilizzazione del fianco sud; - Giuseppe Chirico introduce la triplice definizione di Mediterraneo;
- Luigi D’Adamo esplora la classificazione delle potenze e i nuovi domini di conflittualità;
- Luigi Chiapperini analizza la competizione nel Mar Cinese Meridionale;
- Manlio Scopigno propone una lettura del nuovo concetto strategico della NATO.
Le teorie della geopolitica classica
Lorenzo Di Bella, autore del capitolo “Le teorie della geopolitica classica: strumenti interpretativi per il mondo contemporaneo” apre il volume con un’analisi delle principali teorie della geopolitica classica, estendendo la riflessione alla dialettica tra Stato e Impero. Il saggio individua una possibile tendenza al ritorno agli equilibri di potenza post-vestfaliani. Mentre in Occidente la cultura woke continua a permeare il dibattito pubblico, le concezioni imperialistiche delle potenze assertive alimentano la conflittualità tra regioni geografiche e riducono il ruolo delle organizzazioni internazionali, riportando in primo piano il potere relativo degli Stati e delle coalizioni. In tale contesto, torna centrale il concetto di deterrenza militare, che impone la necessità di forze armate pronte, tecnologicamente avanzate e, se necessario, espandibili tramite mobilitazione.
Strategia marittima e diritto del mare
Diego Abbo, autore del capitolo “Strategia navale e diritto del mare: la dimensione marittima nella geopolitica italiana”, affronta in parallelo la strategia navale e il diritto del mare, approfondendo il concetto di potere marittimo e le condizioni che uno Stato deve possedere per esercitarlo concretamente. L’autore analizza gli standard attuali degli assetti navali e riflette sulle capacità marittime dell’Italia, alla luce della sua collocazione geografica e del ruolo storico nel Mediterraneo. Il potere marittimo viene qui tradotto in termini pratici, con una visione operativa.
Teoria geopolitica applicata: il caso giapponese
Marco Falsetti, nel capitolo “La strategia giapponese nella Seconda guerra mondiale: un’analisi storica” propone un’interessante digressione sulla grande strategia giapponese durante la Seconda guerra mondiale, esaminando la tensione tra esercito e marina imperiali. Il caso di studio offre una chiave interpretativa utile per comprendere il rapporto tra potere terrestre e potere marittimo. Le teorie di Carl Haushofer e Halford Mackinder trovano applicazione concreta: il primo, teorico tedesco, vide le sue idee usate – suo malgrado – per giustificare l’espansionismo nazista; il secondo contribuì alla nascita della dottrina del contenimento lungo la fascia del rimland, che ancora oggi influenza la strategia statunitense.
Il ruolo dell’Italia nel quadrante meridionale
Antonio Venci, generale di corpo d’armata (in quiescenza), firma il quarto contributo “La cultura strategica nazionale: evoluzione e prospettive”, focalizzandosi sul ruolo dell’Italia nello scenario geopolitico contemporaneo. Il testo analizza le sfide culturali e strategiche che il Paese affronta, sottolineando le implicazioni del cosiddetto nichilismo da fine della storia, che tende a ridurre la volontà di partecipazione attiva alle dinamiche dell’Alleanza Atlantica, in particolare sul fianco Sud. Il quadro internazionale è definito dalla pressione crescente di potenze come Cina, Russia e Iran.




Il Mediterraneo come spazio strategico
Giuseppe Chirico, nel suo capitolo “Il Mediterraneo allargato: una triplice definizione geopolitica” torna alla geografia strategica, introducendo la triplice definizione di Mediterraneo, Mediterraneo Allargato e Infinito Mediterraneo, concetti che aiutano a comprendere la complessità dello spazio euromediterraneo. L’autore evidenzia come, se gli oceani separano e si prestano al dominio di una singola potenza, i mari interni uniscono i popoli e favoriscono lo sviluppo della civiltà – a patto che non diventino aree di conflitto. Il capitolo è arricchito da richiami alla storia italiana e da esperienze personali dell’autore, che rendono il saggio coinvolgente e concreto.
Relazioni internazionali e conflittualità nei nuovi domini
Luigi D’Adamo, nel capitolo “Classificazione delle potenze e nuovi domini di conflittualità: cyberspazio e spazio extra-atmosferico” esplora la classificazione delle potenze – piccole, medie e grandi – in base alle rispettive ambizioni strategiche. Il saggio si apre alla teoria delle relazioni internazionali e all’evoluzione della conflittualità nei nuovi domini, tra cui lo spazio stratosferico, divenuto teatro di competizione globale e strategica.
Il Mar Cinese Meridionale come epicentro del confronto globale
Luigi Chiapperini, generale di corpo d’armata (in quiescenza), con il capitolo “Il sistema difensivo europeo: verso una difesa integrata” entra nel vivo della competizione tra potenze nel Mar Cinese Meridionale, illustrando le dinamiche con cui la Cina di Xi Jinping afferma il proprio potere attraverso l’occupazione e la militarizzazione di isole artificiali. Il contesto è quello del rimland asiatico, dove si confrontano logiche di potere marittimo e terrestre.
Evoluzione dottrinale e sfide future del Nuovo Concetto Strategico della NATO
Manlio Scopigno, nel capitolo “Le prospettive di sviluppo della NATO: adattamento e sfide future” che analizza il collegamento con il Nuovo Concetto Strategico della Nato, propone una lettura articolata delle più recenti evoluzioni dottrinali dell’Alleanza, senza dimenticare i riferimenti storici ai documenti strategici precedenti.
È importante sottolineare che, sebbene questi autori abbiano contribuito al volume, non sono intervenuti alla presentazione presso l’Associazione Nazionale Granatieri di Sardegna – Sezione di Roma. L’evento ha visto la partecipazione esclusiva del generale Antonio Venci, in qualità di relatore e coautore del libro.
IL DIBATTITO CONCLUSIVO E LA POSTFAZIONE

La serata si è conclusa con un dibattito partecipato, cui ha preso parte anche il giornalista Pino Finocchiaro, autore della postfazione del volume. Il suo intervento ha toccato i riflessi della cultura woke sull’Occidente, i fenomeni di ingegneria sociale, e le nuove tecnologie militari, tra cui l’intelligenza artificiale applicata agli sciami di UAV, considerate una delle principali minacce nei conflitti contemporanei.

Il libro “Geopolitica e Strategia. L’Italia nel Mediterraneo allargato” è disponibile per l’acquisto online.
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