La cerimonia si è svolta a Roma , al termine una dimostrazione delle capacità raggiunte dall’Esercito con l’addestramento e l’utilizzo delle più moderne tecnologie.

Roma, 3 maggio 2024 – La cerimonia militare per il 163° anniversario della costituzione dell’Esercito Italiano si è tenuta questa mattina presso l’ippodromo militare “Gen. C.A. Pietro Giannattasio” di Tor di Quinto, alla presenza del Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, del ministro della Difesa, on. Guido Crosetto, del sottosegretario di Stato alla Difesa, sen. Isabella Rauti, del capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Carmine Masiello e di altre autorità civili, militari e religiose.


Una brigata di formazione è stata schierata in rappresentanza di tutte le armi e specialità dell’Esercito, composta da compagnie in uniforme storica, a simboleggiare i valori fondanti dell’Esercito, e rappresentanze di reparti quotidianamente in addestramento per l’assolvimento dei compiti istituzionali. Presenti, inoltre, aliquote di reggimenti ad alta connotazione specialistica in grado di operare in contesti ad altissima intensità e multidominio, dove la tecnologia e l’addestramento risultano fondamentali. La cerimonia è stata scandita dalle note della Banda dell’Esercito.



Il Ministro della Difesa ha sottolineato che non sono eroi, ma persone comuni che quotidianamente indossano con onore l’uniforme, difendendo lo Stato, la Repubblica e le Istituzioni democratiche. Questo concetto è importante da ricordare e da essere fieri, sia per loro che per chiunque li incontri durante il loro servizio, che sia in stazioni, tra la gente, o in operazioni di pace, stabilità e sicurezza, sia in Italia che all’estero. È fondamentale che tutti ricordino e ringrazino per il loro servizio al Paese: “Non siete eroi, siete persone normali che ogni giorno indossano la divisa con onore, rappresentando e difendendo lo Stato, la Repubblica e le Istituzioni democratiche. Dovete ricordarlo voi, ed esserne fieri, come deve ricordarlo chiunque, non solo oggi, ma anche quando vi vedono operare in una stazione, in mezzo alla gente, in operazioni di pace, di stabilità e di sicurezza in Italia o all’estero. È necessario che lo ricordino sempre tutti per ringraziarvi per tutto quello che fate al servizio del Paese”.

Il capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Carmine Masiello, nel suo discorso ha sottolineato l’importanza della sicurezza in una vasta gamma di contesti, dalla gestione dei conflitti convenzionali alle nuove sfide emergenti come lo spazio, il cyber e la disinformazione. Ha evidenziato la necessità di un cambiamento culturale che ponga l’innovazione al centro dell’attività dell’Esercito, ma ha anche ribadito che il vero valore risiede nelle risorse umane. Il capo di SME ha infine sottolineato l’importanza di proteggere e preparare i soldati e le loro famiglie, difendendo i valori fondamentali come la pace, la giustizia e la libertà.: “in situazioni come quella attuale, il tema centrale è che la sicurezza si estrinseca nell’avere un Esercito attrezzato per un ventaglio di scenari – dai conflitti convenzionali alle nuove frontiere di confronto, quali lo spazio, il cyber, la disinformazione –, in sinergia con le Forze Armate sorelle e in armonia con le altre articolazioni dello Stato e tutti gli attori nazionali e internazionali a vario titolo coinvolti. È necessario, pertanto, un vero e proprio cambiamento culturale a tutto campo, nel quale l’innovazione diventi l’attività vitale dell’Esercito. Ma se la tecnologia può arrivare ovunque – ha continuato il generale di corpo d’armata Carmine Masiello – è nella risorsa umana che si trova però il vero valore. Dobbiamo continuare a guardare con affetto ai nostri soldati, prendendoci cura di loro e delle loro famiglie, preparandoli ai momenti peggiori.”. Il capo di Stato Maggiore dell’Esercito ha infine concluso sottolineando che: “I valori sono l’essenza del nostro dovere, da offrire senza pregiudizi, differenze e compromessi, sempre in nome e per l’affermazione dei beni fondamentali della pace, giustizia e libertà.”

Successivamente, dinanzi alla Bandiera di Guerra dell’Esercito e a tutti i reparti schierati, sono state conferite la Croce d’Argento al Merito dell’Esercito al 21° Reggimento Artiglieria terrestre “Trieste”, nonché sei onorificenze al personale distintosi per particolari atti di valore, nel corso di operazioni in Italia e all’estero.






A seguire, il lancio del tricolore e di una bandiera con il logo dell’Esercito da parte dei paracadutisti del reparto attività sportive e una dimostrazione di capacità svolta da varie componenti dell’Esercito a elevatissima specializzazione.




Alla dimostrazione, hanno preso parte anche due velivoli Eurofighter dell’Aeronautica Militare impegnati a simulare un supporto aereo ravvicinato guidato a terra da operatori delle Forze Speciali dell’Esercito.

Le celebrazioni si sono concluse con la tradizionale carica a cavallo dei “Lancieri di Montebello”, prima degli onori finali al Presidente del Consiglio Giorgia Meloni, scanditi dalla Musica d’Ordinanza del 1° Reggimento Granatieri di Sardegna.
Nei giorni 2 e 3 maggio, è stato allestito presso l’Ippodromo di Tor di Quinto il “Villaggio Esercito”, un’area in cui i cittadini hanno potuto avvicinarsi al mondo con le “stellette” cimentandosi in attività quali il percorso di military fitness, l’arrampicata su parete di roccia artificiale, il simulatore di biathlon, una stazione di addestramento virtuale e altri sistemi di simulazione di tiro, di volo e di guida nonché attività a cavallo, tutto al ritmo della musica di Radio Esercito.
Questa commemorazione ha rappresentato un’importante occasione per onorare il passato glorioso dell’Esercito Italiano e per rinnovare l’impegno verso il futuro, confermando il ruolo fondamentale che l’istituzione militare svolge nella difesa e nella sicurezza del Paese.
A premessa della cerimonia odierna è stata celebrata ieri presso la chiesa di santa Caterina da Siena a Magnanapoli, una messa in commemorazione di tutti i caduti, officiata dal Vicario Episcopale per l’Esercito. Mentre questa mattina è stata deposta una corona d’alloro al Sacrario dei Caduti, nel cortile d’onore di Palazzo Esercito.

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