
La fregata della Marina italiana ITS Carabiniere, nave ammiraglia del Standing Nato Maritime Group 2 (SNMG2), prepara la tua spinta nel Mar Mediterraneo durante l’esercitazione Dynamic Manta 2020, esercitazione annuale di guerra antisommergibile – Photo by © NATO
Roma, 7 marzo 2020 – Il gruppo navale Standing Nato Maritime Group (SNMG 2) ha assunto il comando della componente navale che partecipa all’esercitazione Dynamic Manta 2020.
Il Gruppo Navale della NATO, al comando del contrammiraglio Paolo Fantoni della Marina Militare, ha assunto il comando di tutte le unità di superficie che prenderanno parte alla Dynamic Manta, una delle maggiori esercitazioni condotte dalla NATO in Mediterraneo.
L’edizione 2020, ospitata come da tradizione dall’Italia, coinvolge nove Nazioni alleate (Canada, Francia, Grecia, Germania, Italia, Spagna, Turchia, UK, e USA) per una forza in mare composta da otto Unità di superficie e quattro subacquee, supportate da velivoli ad ala fissa e rotante, imbarcati o basati a terra.
Il contrammiraglio Fantoni, riferendosi alla Dynamic Manta, ha detto: “Abbiamo una lunga esperienza di operazioni ASW (anti-sommergibili) in Mediterraneo, che da sempre conduciamo con piattaforme multifunzione, come le nostre fregate. Oggi, con le Unità di nuova concezione che stiamo schierando, siamo cresciuti in termini di prestazioni e nella capacità di scoperta subacquea a lungo raggio. Ora però è il momento di lavorare sull’integrazione di tali capacità tra tutte le piattaforme impiegate e di sviluppare nuove tattiche di impiego che permettano di sfruttare al meglio le nostre capacità. L’ammiraglio ha inoltre commentato il ruolo assunto dalla Marina Militare italiana in qualità di ospite dell’evento: “Siamo fiduciosi nel supporto che la Marina Militare può fornire all’Alleanza. Sono orgoglioso di sostenere la NATO nel suo sforzo di addestrare le forze alleate e di migliorare le nostre procedure operative”.
Al riguardo si è espresso anche il contrammiraglio Petroni, Comandante di MARICOSOM: “I Comandi italiani supporteranno le forze impiegate nella Dynamic Manta con la Stazione elicotteri della Marina di Catania e con la base di Sigonella, mentre la base navale di Augusta rimarrà a disposizione per le necessità di supporto e manutenzione delle Unità”.

Un membro dell’equipaggio della fregata Carabiniere / Photo by © NATO
Il 24 febbraio scorso, in occasione del media day, è stata svolta una dimostrazione di lotta ASW, condotta dalle unità dello SNMG2 Carabiniere e Fredericton, che hanno simulato un’azione di scoperta e ingaggio di unità subacquea, con la cooperazione del sommergibile Salvatore Todaro della Marina Militare, impiegando i propri sensori e gli elicotteri imbarcati.
Caratteristiche nave Carabiniere

Nave Carabiniere della MM / Photo by © NATO
Nave Carabiniere è la quarta Unità del programma italo-francese FREMM (Fregata Europea Multi Missione) e la terza della Classe in versione antisommergibile (FREMM ASW). E’ stata varata il 29 marzo 2014 presso il cantiere di Riva Trigoso (GE) con il sistema Road Away, metodo che consiste nell’immissione in un bacino galleggiante tramite l’impiego di carrelli autopropulsi.
Contraddistinta dal distintivo ottico F 593, secondo la classificazione NATO, l’Unità è stata consegnata alla Marina Militare il 28 aprile 2015.
Nave Carabiniere una Fregata di nuova generazione caratterizzata dalla possibilità di impiego in vari contesti operativi. Le sue capacità di scoperta e l’armamento la rendono idonea per i seguenti compiti:
- operazioni di sorveglianza ed interdizione di traffici illeciti, prevenzione e controllo dell’immigrazione illegale;
- attività specifiche di Sea Control e, in particolare, protezione delle Sea Lines of Communication (SLOC) e operazioni di interdizione marittima (MIO);
- contrasto alla minaccia di naviglio ostile con particolare riguardo alla lotta antisommergibile;
- assistenza umanitaria e concorsi in caso di calamità naturali.
L’Unità risponde ai requisiti di ridotta segnatura termica ed elettromagnetica. L’elevata automazione, sia del sistema di propulsione che di combattimento, ha consentito di implementare una riduzione dell’equipaggio, quasi la metà rispetto alle Fregate di altre classi attualmente in servizio nella Marina Militare.
La polivalenza di Nave Carabiniere è garantita anche dai sistemi d’arma in dotazione; tra tutti va ricordato il nuovo radar di scoperta aereo attivo MFRA (Multifunctional RADAR Active), integrato con il sistema missilistico antiaereo SAAM-ESD (Surface to Anti Air Missile – Extended Self Defence), costituito da una batteria di due lanciatori verticali Sylver A-50 capaci di alloggiare 16 missili tipo Aster. Per quanto attiene alla specifica funzione antisommergibile, oltre ai sistemi sonar a scafo comuni alla versione GP (General Purpose) della Classe FREMM, l’Unità è dotata di un sonar a profondità variabile (VDS), attivo e a bassa frequenza, Thales 4249.
Nave Carabiniere possiede inoltre un sistema di telecomunicazioni integrato di ultima generazione che assicura un accesso semplice, rapido e sicuro a comunicazioni in fonia, dati e video, basato sugli standard militari e civili più all’avanguardia. L’Unità è progettata per imbarcare anche una componente elicotteristica medio-pesante, specificatamente EH-101 ed SH-90 (utilizzabili sia in ruolo antinave che antisommergibile), aeromobili di prestazioni ed autonomia superiori rispetto ai mezzi della precedente generazione che consentono di allungare considerevolmente il braccio operativo nello svolgimento delle proprie missioni. In aggiunta alla sua funzione primaria, l’Unità navale imbarca anche un battello a chiglia rigida ed un rhib da 7 metri, per le operazioni con il Boarding Team imbarcato.
Con un equipaggio di 168 tra uomini e donne, 145 metri di lunghezza ed un dislocamento a pieno carico di 6.700 tonnellate, il Carabiniere è intensamente impegnato nel più ampio ambito della Squadra Navale, ad esprimere un potenziale operativo connotato da elevatissima flessibilità d’impiego e modularità di intervento, quanto mai necessarie nell’attuale contesto geostrategico. Con il programma FREMM, la Marina Militare ha ulteriormente elevato il carattere abilitante del proprio complesso capacitivo, intrinsecamente multidimensionale e multidisciplinare, sempre pronta a contribuire alla difesa degli interessi nazionali, nel quadro dell’apporto del Paese alla promozione e salvaguardia della stabilità e pacifica convivenza tra popoli.
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