Roma, 11 novembre 2019 – Sono stabili le condizioni dei 5 militari coinvolti dall’esplosione di un IED ieri in Iraq. Per quattro di loro il quadro clinico rimane serio ma non sono in pericolo di vita.
Non ci sono particolari variazioni circa il bollettino medico già precedentemente riportato a meno di un militare su cui i sanitari sono dovuti intervenire su un arto inferiore.
Il rientro in Patria dei militari sarà possibile non appena la condizioni sanitarie lo permetteranno.
Il capo di Stato Maggiore augurando a nome suo e di tutte le Forze Armate una pronta guarigione ai militari continua a seguire l’evolversi della situazione tenendo informato il Ministro della Difesa.
Il sottosegretario alla Difesa, on. Angelo Tofalo, ha espresso la sua vicinanza ai militari feriti in Iraq e ha confermato il massimo impegno contro ISIS e in una nota scrive: “L’ISIS ha rivendicato l’attacco contro i nostri militari in Iraq. Le loro condizioni sono stabili e quanto prima ci sarà il loro rimpatrio. Mando ancora un fortissimo abbraccio ai nostri cinque ragazzi, alle loro famiglie, ai loro colleghi e a tutti i militari impegnati nelle missioni all’estero”.
“La procura di Roma ha aperto un’inchiesta sulla dinamica dell’agguato. Il contrasto al terrorismo prosegue, consapevoli di quanto importante sia debellare totalmente questa minaccia per la sicurezza di tutti. L’Italia continuerà con il massimo impegno la lotta contro chi vuole seminare paura e terrore!”, aggiunge Tofalo, “Il nostro sforzo dovrà essere quello di potenziare maggiormente le modalità di sicurezza dei nostri uomini cercando anche differenti soluzioni. Maggiori strumenti e risorse andrebbero date sia al Centro Intelligence Interforze che alla nostra Intelligence esterna”.
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