Roma, 12 aprile 2019 – Conferenza su La Battaglia di Ortona si terrà oggi pomeriggio alle 17.00 alla Casa della Memoria e della Storia, via San Francesco di Sales 5, Roma. L’evento è organizzato dall’Associazione Nazionale Ufficiali Tecnici dell’Esercito Italiano (ANUTEI) in collaborazione con Zetema. Ingresso libero.
Attraverso il racconto dei testimoni si ricostruiranno le fasi dei combattimenti e delle distruzioni e si esamineranno le tecniche di combattimento urbano attuali, come abbiamo purtroppo recentemente visto ad Aleppo e a Mosul in Siria.
Interverranno il generale Antonio Gucciardino (presidente nazionale dell’ANUTEI), il dottor Francesco di Cintio, l’avvocato Andrea Di Marco, il tenente colonnello Livio Cavallaro e il signor Tommaso Cespa, testimone degli avvenimenti, il professor Giovanni Cespa e altri relatori.
Ortona, nel dicembre del 1943, fu teatro di sanguinosi scontri in ambiente urbano da essere completamente distrutta, tanto da essere soprannominata “la Stalingrado d’Italia”.
Questa cittadina che dista pochi chilometri da Pescara, 75 anni fa rappresentava il fulcro della Linea Gustav sull’Adriatico, omologo di Cassino per il fronte del Tirreno. Il maresciallo Montgomery, comandante delle truppe alleate, vedeva nella sua conquista la possibilità di arrivare in tempi brevi a Roma percorrendo la via Tiburtina, creando così un’alternativa al fronte di Cassino.
A Ortona si svolsero aspri combattimenti fra i paracadutisti tedeschi della 1ª divisione “Fallschirmjager”, insieme alla 90ª divisione Panzergrenadier, e gli alleati in prevalenza canadesi e indiani dell’8ª armata. Nel corso degli scontri furono coinvolti una parte degli abitanti, non tutti evacuati, al punto che oltre mille di essi persero la vita, oltre a quanti, circa cinquecento, che rimasero vittime dello scoppio di residuati bellici per diverso tempo a guerra conclusa.
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