Roma, 1 ottobre 2018 – Nei giorni scorsi il sottosegretario alla Difesa, Angelo Tofalo, ha incontrato il capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale Salvatore Farina, per conoscere ed approfondire aspetti tecnici e risultati dell’operazione “Strade Sicure”.
Guardando ai risultati ottenuti, il sottosegretario Tofalo ha evidenziato i “numeri significativi in termini di interventi, arresti, controlli, denunce e sequestri di armi e veicoli”.
Nel corso dell’incontro – svolto a Palazzo Esercito – si è parlato anche del trattamento economico e delle indennità al personale militare, dei turni di servizio, della necessità di migliorare le strutture alloggiative, di un ripianamento dei mezzi “sempre più inefficienti a causa dell’impiego in ambienti diversi dalla natura tattica e fuoristrada per la quale sono stati progettati”.
Il sottosegretario ha poi avuto modo di indossare l’equipaggiamento in dotazione ai militari impiegati in concorso alle Forze di Polizia. Sono disponibili quattro diverse tipologie: “tipo 0” (4,5 kg) adottata dall’11% del personale, “tipo 1” (7,5 kg) in dotazione al 21% delle unità, “tipo 2” (10 kg) assegnata al 62% dei militari e il “tipo 3” (15 kg) distribuita al 6% dei soldati, ciascuna con caratteristiche modulari, dal livello minimo a quello massimo di mobilità e protezione, inversamente proporzionali tra di loro.
“Per quanto riguarda i lineamenti operativi di Strade Sicure, tra le possibili varianti, si sta valutando la riduzione del numero di siti fissi a favore dell’impiego di pattuglie mobili, garantendo o migliorando il grado di performance di sicurezza”, ha detto il Sottosegretario Tofalo.
“Secondo uno dei grafici che mi è stato illustrato, circa la metà dei servizi attuali è costituito da un’attività statica in prossimità di luoghi sensibili. L’Esercito è predisposto e formato per un’operazione dinamica, d’impatto grazie all’incremento del pattugliamento appiedato nelle aree centrali pedonali, supportato da quello motorizzato più in periferia”.
Sono più di settemila le unità, principalmente dell’Esercito Italiano, distribuite in quasi tutte le regioni italiane in tre macro aree: nord, centro-nord e sud. Lo spettro dell’operazione “Strade Sicure” comprende anche la sicurezza delle zone rosse nelle aree colpite dal sisma in centro Italia, di Genova nei quartieri isolati per il crollo del ponte Morandi; in Campania nella Terra dei Fuochi.
“Ritengo doveroso intervenire subito e bene perché questa operazione sia sempre più in linea con l’esigenza di sicurezza della collettività a difesa dall’attuale minaccia. Bisogna fare in modo che “Strade Sicure” sia l’espressione massima del potenziale degli oltre settemila professionisti in uniforme che giorno e notte sono al servizio della collettività”, ha concluso il sottosegretario Tofalo, “Questo lo dobbiamo, me ne faccio carico personalmente in virtù delle deleghe assegnatemi dal Ministro Trenta, ai nostri ragazzi in divisa, per metterli nelle migliori condizioni di fare e fare bene a tutela dei contribuenti”.
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