Dieci giorni di intense esercitazioni per gli equipaggi della Marina Militare, tra il Mar Tirreno e il Mar Jonio, le navi della Marina hanno ‘simulato’ situazioni da intervento tempestivo.

Importante è stato il contributo dei reparti anfibi e delle forze speciali del Comsubin: nel corso dell’esercitazione infatti, sono state svolte numerose esercitazioni che hanno coinvolto soprattutto iteam del 2° Reggimento San Marco della Brigata Marina.
Il contrammiraglio Pierpaolo Ribuffo, comandante del Terzo Gruppo Navale di Brindisi e imbarcato su nave San Giorgio, ha guidato la prima fase dell’esercitazione che si è sviluppata soprattutto nel Mar Tirreno, seguendo i diversi temi addestrativo sia da bordo dell’unità anfibia, sia da bordo del cacciatorpediniere Caio Duilio. Una prima fase questa che ha visto partecipare le navi San Giorgio, Caio Duilio e Bergamini, in un’ampia zona del Mar Tirreno che va da La Spezia allo stretto di Messina, con una parentesi nelle acque della Sardegna.

La seconda fase si è svolta nel Mar Jonio, al comando del contrammiraglio Andrea Gueglio comandante del Secondo Gruppo Navale di Taranto, che imbarcato su nave Garibaldi, ha seguito e diretto le operazioni addestrative. Tiri navali, manovre cinematiche ravvicinate, difesa della forza navale da attacchi aerei, difesa della forza navale da sommergibili, gestione delle emergenze di bordo e, sempre con un occhio attento al real world, sorveglianza e sicurezza marittima. Un elemento di difficoltà durante le attività è stato offerto dalle condizioni metereologiche avverse, che hanno ulteriormente messo alla prova la prontezza e la risposta degli equipaggi in ambienti proibitivi ed impervi, quali appunto quelli offerti dal mare agitato.

Un’esercitazione complessa alla quale hanno partecipato oltre 2000 tra donne e uomini, impiegati sui vari mezzi della Marina Militare come le navi Garibaldi, Durand De La Penne, Mimbelli, San Giorgio, Margottini, Aviere, Caio Duilio, Bergamini, Bersagliere, il sommergibile Prini e gli elicotteri EH-101, AB-212 e SH-90.
Nei prossimi giorni altre unità potrebbero essere chiamate a sviluppare temi addestrativi in mare con la stessa formula, e cioè senza preavviso, allo scopo di rendere ancora più realistico e complesso il contesto dell’esercitazione. Garantire efficienza ed efficacia dello strumento militare, è una responsabilità specifica delle Forze Armate che devono essere in grado di rispondere con la massima tempestività ed operatività, in qualsiasi momento.
© All rights reserved Fonte: Marina Militare
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