Taranto, 20 novembre 2014 – Questa mattina, la Polizia di Stato di Taranto, ha dato esecuzione a a cinque ordinanze di custodia cautelare a carico di altrettanti soggetti residenti nelle provincie di Taranto, di Lecce e di Milano. I citati, unitamente ad altri otto soggetti, sedenti sul territorio nazionale, sono indagati per associazione a delinquere finalizzata alla truffa a danno di ignari cittadini e di numerosissime compagnie assicurative quali: ITALIANA ASSICURAZIONI, DIRECT LINE, ZURICH ASSICURAZIONI, AUGUSTA ASSICURAZIONI, VITTORIA ASSICURAZIONI, SARA ASSICURAZIONI, GROUPAMA ASSICURAZIONI, ENTERPRICE INSURANCE COMPANY ASSICURAZIONI, CATTOLICA ASSICURAZIONI, FONDIARIA SAI ASSICURAZIONI, FATA ASSICURAZIONI, UNIQA ASSICURAZIONI, LINEAR ASSICURAZIONI. In tale circostanza, è emerso che il veicolo responsabile dell’evento infortunistico risultava provvisto di una polizza assicurativa provvisoria falsa, compromettendo di fatto il buon esito del risarcimento civile ed aggravando gli effetti del sinistro stesso.
La laboriosità dell’indagine ha messo in luce le capacità criminali del sodalizio, in grado di creare, promuovere e commercializzare, su tutto il territorio nazionale, attraverso alcuni siti internet quali http://www.playitalia.it, http://www.playitalia.eu, www.siamosicuri.net, false polizze assicurative temporanee della durata di 5 giorni.
Gli stessi siti internet, per aumentarne la credibilità agli occhi dell’opinione pubblica, venivano pubblicizzati attraverso gli organi di stampa e mediante bunner pubblicitari ubicati all’interno degli stadi di calcio, anche in occasione di eventi sportivi riguardanti squadre di serie A quali il Bologna FC e l’Inter FC, nonché della nazionale italiana di calcio (partita Italia – Armenia del 27/09/2012).
La commercializzazione “al dettaglio” delle false polizze assicurative avveniva con la collaborazione di consapevoli, o in talune circostanze ignare, agenzie di pratiche automobilistiche.
L’organizzazione si avvaleva di una vera e propria struttura parallela alle reali compagnie assicurative, attraverso la creazione di un call center telefonico, in grado di dissimulare la verifica sulla polizza assicurativa e quindi sterilizzare eventuali controlli delle forze dell’ordine.
Le regioni italiane interessate dalla truffa, emerse durante la fase investigativa,sono state in particolar modo la Sicilia, la Calabria, la Puglia, il Friuli Venezia Giulia, la Campania e la Toscana.
L’analisi del numeroso materiale informatico sequestrato, tra cui personal computer, tablet e smart phone, ha permesso di appurare la commercializzazione di oltre seicento polizze false, con il conseguente introito di ingenti somme di denaro illegalmente acquisite.
L’ammontare della truffa, rappresentata dalla sommatoria delle singole polizze false smerciate e dal mancato “ristoro” dei cittadini in caso di sinistro stradale, può quantificarsi quindi nell’ordine di milioni di euro.
© All rights reserved Fonte: Polizia di Stato
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