Santa Maria Capua Vetere (CE), 5 settembre 2014 – Dopo un’articolata attività di indagine, coordinata dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, nelle province di Caserta e Napoli, i Carabinieri della Compagnia di Caserta hanno portato a termine una vasta operazione volta a disarticolare delle piazze di spaccio presenti a ridosso del centro casertano. In tutto sono 17 le persone a cui i militari hanno, finora, dato esecuzione di ordinanze di custodia cautelare e arresti domiciliari. I reati contestati sono quelli di furto aggravato e detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti. Tra i destinatari del provvedimento figurano anche soggetti dell’hinterland napoletano.
Gli indagati sono stati ritenuti gravemente indiziati dei delitti di detenzione, ai fini di spaccio, di sostanza stupefacente, nonché di delitti contro il patrimonio, commessi al fine di predisporre la provvista di denaro necessaria per gli acquisti delle ingenti quantità di sostanza stupefacente, poi vendute prevalentemente nel territorio del Comune di Casagiove. Nel corso delle perquisizioni operate a seguito degli arresti i militari dell’Arma hanno rinvenuto 600 grammi di cocaina, un bilancino di precisione, denaro contante e vari attrezzi utili al confezionamento dello stupefacente e alla divisione in dosi. Sono stati sequestrati anche telefoni cellulari, schede telefoniche ed un pc portatile.
Le diverse tipologie di sostanze spacciate, poi oggetto di sequestro (cocaina, extasy, hashish e marijuana), valutate unitamente al numero delle cessioni osservate, hanno offerto agli investigatori l’allarmante dimensione e gravità del fenomeno oggetto di indagine, pur in assenza di una stabile organizzazione criminosa.
Per le indagini gli investigatori si sono avvalsi di intercettazioni telefoniche. Il contenuto delle telefonate ha messo in luce contenuti che sono risultati oggetto di puntuale e specifico riscontro, attraverso l’effettuazione da parte della p.g. operante, di puntuali servizi di osservazione e controllo, che hanno consentito il sequestro della sostanza stupefacente, e di accertare la pluralità delle cessioni oggetto di contestazione.
Gli spacciatori utilizzavano, nel corso delle conversazioni, un linguaggio convenzionale collaudato nel tempo, sintomatico di una spiccata proclività a delinquere, confermata dai precedenti specifici da cui risultano gravati alcuni degli indagati.
© All rights reserved Fonte: Arma dei Carabinieri (Comando provinciale di Caserta
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