Un secolo di memoria e valori. Cerimonia commemorativa presso l’Istituto Storico e di Cultura dell’Arma del Genio.

Onori ai caduti

Roma, 23 novembre 2025 – La cerimonia del Centenario del Monumento ai Caduti dell’Arma del Genio durante la Prima Guerra Mondiale si è svolta il 20 novembre presso l’Istituto Storico e di Cultura dell’Arma del Genio, riaffermando il valore della memoria e del sacrificio dei militari del Genio.

Il comandante territoriale nazionale dell’esercito e decano dell’Arma del Genio, generale di corpo d’armata Gianpaolo Mirra, ha presieduto la ricorrenza e deposto una corona d’alloro in onore dei caduti.

Momento della cerimonia

Il presidente dell’Associazione Nazionale Genieri e Trasmettitori d’Italia (ANGET), generale di brigata aus. Luigi Infussi, ha partecipato insieme al comandante del Genio, generale di brigata Gianluca Dello Monaco, al comandante delle infrastrutture, generale di brigata William De Matteis, a una rappresentanza di genieri e trasmettitori in servizio e in congedo e agli ufficiali frequentatori del corso Tecnico Applicativo delle due armi dell’Esercito.

Il comandante territoriale nazionale, durante il suo intervento, ha sottolineato: “Cent’anni non sono soltanto una ricorrenza numerica, sono un ponte tra generazioni, un intreccio di storie, sacrifici, conquiste tecniche e umane. Ce lo ricorda questo monumento e soprattutto l’attiguo museo, nato per custodire la nostra memoria, e diventato nel tempo un luogo vivo, dove si incontrano passato e futuro, tradizione e innovazione, identità e servizio”.

Discorso del Presidente dell’Anget

Il presidente dell’Anget, rivolgendosi ai presenti, ha evidenziato: “L’Arma del Genio, e poi in seguito quella delle Trasmissioni, hanno rappresentato e rappresentano per il nostro Paese, Armi che sono sempre state un potente anello di raccordo fra le istituzioni militari e civili, che hanno sempre privilegiato obiettivi concreti, interpretando l’autentica vocazione degli italiani al fare e al costruire”.

Monumento ai caduti

Il monumento custodisce da un secolo la memoria dei 9.204 militari del Genio caduti nella Prima Guerra Mondiale. Inaugurato nel 1925 ai piedi di Castel Sant’Angelo, venne trasferito nel 1937 nell’attuale collocazione nel Quartiere della Vittoria, dove continua a rappresentare un punto di riferimento storico e morale.

La motivazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare conferita all’Arma dopo la Grande Guerra, incisa sul basamento, richiama le parole tenace, infaticabile, modesta: un’eredità morale che ancora oggi guida il personale del Genio nel servizio quotidiano al Paese.

Il Generale Mirra saluta i giovani genieri

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Fonte e immagini: COMANDO TERRITORIALE NAZIONALE DELL’ESERCITO

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