Giuramento solenne degli allievi in Piazza del Plebiscito

Napoli, 15 novembre 2025 – Gli allievi della Scuola militare Nunziatella appartenenti al 238° corso, intitolato alla Medaglia d’Oro al Valor Militare tenente colonnello Alberto Bechi Luserna (ex allievo 1919-1921), hanno giurato fedeltà alla Repubblica Italiana. La cerimonia si è svolta alla presenza del sottosegretario per la Difesa, senatrice Isabella Rauti, del capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Carmine Masiello, del comandante per la Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’Esercito, generale di corpo d’armata Antonello Vespaziani, e di numerose autorità civili, religiose locali e delle Associazioni combattentistiche e d’Arma.







Gli allievi hanno confermato l’impegno alla Patria con un fragoroso “Lo giuro!” al termine dell’allocuzione del colonnello Alberto Valent, comandante della Scuola, e al cospetto della Bandiera d’Istituto.

Il sottosegretario di Stato per la Difesa si è rivolto agli allievi sottolineando: “Oggi è il vostro battesimo militare, e leggiamo sui vostri volti il futuro delle Forze Armate e dell’Italia ed una consapevolezza già matura. Il vostro grido di Giuramento ha scosso questa piazza e le nostre coscienze; abbiamo condiviso questo atto di coraggio e l’assunzione di un impegno con voi stessi, con la Difesa e le Istituzioni. Oggi, nello scenario mondiale segnato da minacce ibride e da instabilità, questo Istituto tra i più antichi al mondo, svolge ulteriori compiti; prepara alle sfide tecnologiche, vi addestra ad affrontare la complessità, armandovi dei valori della tradizione.”

Il capo di Stato Maggiore dell’Esercito ha evidenziato nel suo intervento: “Credete sempre in voi stessi, ma siate capaci di esaltare anche gli altri, perché la vera forza non è nel primeggiare da soli ma nel far crescere chi vi cammina accanto. Ricordate: chi crede di essere un leader ma non ha nessuno che lo segua, non sta guidando — sta solo passeggiando. Questo vale sia nelle Forze Armate sia nella vita civile. Essere leader significa innanzitutto servire, dare l’esempio, trasmettere fiducia, accendere negli altri la fiamma che arde dentro di voi. Mantenete nel cuore quel filo invisibile che vi lega alle vostre origini, alla vostra terra, alla vostra famiglia, come hanno sempre fatto, con orgoglio e amore, coloro che vi hanno preceduto. Portare sempre con voi la voce di una nonna, lo sguardo di vostra madre, il volto di vostro padre, il ricordo di un nonno, perché è da lì, da quegli affetti profondi, che nasce la forza di resistere, di rialzarsi nei momenti difficili, di non arrendersi mai, di discernere il bene dal male e di scegliere il bene, il giusto, quando arriva il momento di farlo. Perché la dignità non è un gesto: è l’eredità più grande che riceviamo da chi ci ha cresciuti e il dono più alto che possiamo lasciare. Cari allievi, benvenuti nella grande famiglia dell’Esercito.”
I paracadutisti dell’Esercito Italiano sono atterrati in Piazza del Plebiscito al termine della cerimonia, sventolando il Tricolore nel cielo di Napoli tra la partecipazione entusiasta dei presenti.





L’Esercito ha allestito nel fine settimana anche il “Villaggio Esercito”, uno spazio espositivo di oltre 17.000 mq presso il lungomare Caracciolo e la Rotonda Diaz, dando la possibilità ai cittadini di conoscere da vicino le novità tecnologiche, l’addestramento e le opportunità professionali offerte dal mondo militare.

La Scuola militare Nunziatella, con un concorso pubblico annuale, offre ai ragazzi e alle ragazze che abbiano concluso il secondo anno dei licei classico e scientifico la possibilità di proseguire gli studi presso i licei militari. Con oltre due secoli di storia, l’Istituto rappresenta un polo formativo d’eccellenza, capace di integrare didattica, sport e formazione militare, preparando gli allievi al mondo universitario, alle Forze Armate e a qualsiasi percorso professionale futuro.
La tradizione, l’impegno e i valori della Nunziatella continuano a formare generazioni di giovani pronti a servire il Paese con competenza, responsabilità e senso del dovere.





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