
Roma, 24 febbraio 2024 – La Polizia di Stato ieri mattina ha eseguito un decreto di sequestro che ha portato all’oscuramento di 473 risorse online, tra cui siti web, account e annunci pubblicitari su una famosa piattaforma social.
Queste risorse pubblicizzavano e promuovevano falsi investimenti finanziari attraverso piattaforme di trading online, rivolgendosi a un pubblico generico. Gli utenti venivano ingannati facendo affidamento sulla credibilità degli investimenti poiché i messaggi promozionali sfruttavano indebitamente il marchio di ENI S.p.A. e l’immagine dell’amministratore delegato pro tempore.
In molti casi, venivano utilizzati video deepfake, che, grazie all’intelligenza artificiale, facevano credere che ENI S.p.A. e i suoi dirigenti fossero pienamente coinvolti nella promozione delle offerte di investimento.
Grazie alla collaborazione con il dipartimento di sicurezza di ENI e a una meticolosa ricerca sulle fonti web, coordinata dal Servizio delle Polizia Postale delle Comunicazioni, l’accesso a ciascuna risorsa è stato bloccato nel territorio nazionale.
Ulteriori indagini, condotte con il coordinamento della Procura della Repubblica e dell’Ufficio del G.I.P. del Tribunale di Roma, hanno permesso di identificare alcuni soggetti coinvolti nella successiva monetizzazione delle risorse ottenute illegalmente.
Il personale del Centro Operativo di Sicurezza Cibernetica (COSC) – Polizia Postale Lazio sta eseguendo contemporaneamente decreti di perquisizione e sequestro nei confronti di questi soggetti.
L’operazione si inserisce nell’ambito delle attività costanti di prevenzione e contrasto svolte da questa Specialità contro la diffusa truffa del falso trading online, che inganna le vittime e le spinge a investire i propri risparmi. Questa forma di criminalità produce ogni anno profitti illeciti nell’ordine dei milioni di euro.
Al fine di prevenire e contrastare questo tipo di truffa, che alimenta reati come il riciclaggio, l’evasione fiscale e l’abusivismo finanziario, che a loro volta favoriscono la criminalità organizzata, la Polizia di Stato consiglia:
- diffidare dalle offerte di investimento online che promettono guadagni immediati e elevati;
- non fidarsi delle pubblicità di investimenti che utilizzano loghi di istituzioni o aziende o immagini di personaggi famosi, poiché servono a rendere credibile l’inganno;
- verificare sempre che chi propone un investimento abbia l’autorizzazione a farlo e, in particolare, che la società o l’intermediario finanziario siano registrati presso la piattaforma http://www.consob.it (Commissione Nazionale per le Società e la Borsa), verificando eventuali avvisi presenti sul sito;
- preferire società che operano nell’Unione Europea, poiché al momento nessuna società o piattaforma di trading è autorizzata a operare nel nostro paese;
- prima di effettuare qualsiasi investimento o intrattenere rapporti di lavoro con una società o piattaforma, assicurarsi che sia regolare, ovvero che abbia un numero di partita IVA valido e una sede legale esistente; talvolta è sufficiente fare una semplice ricerca su motori di ricerca comuni per verificare la sua autenticità, anche attraverso eventuali recensioni che possono servire come linea guida.
Nell’ambito delle indagini, se la denuncia viene presentata tempestivamente, si attiva immediatamente la cooperazione internazionale di polizia, richiedendo il blocco urgente dei pagamenti effettuati e verificando i flussi finanziari che di solito vengono inviati all’estero.
La Polizia di Stato ricorda comunque che è sempre importante rivolgersi alle autorità competenti per chiedere il supporto necessario al fine di evitare rischi o danni maggiori, utilizzando anche le informazioni dedicate a questo tipo di reato presenti sul portale online del Commissariato di P.S., raggiungibile all’indirizzo: https://www.commissariatodips.it/
Si precisa che il procedimento è ancora nelle fasi preliminari delle indagini e, pertanto, i soggetti coinvolti devono essere considerati innocenti fino a una sentenza definitiva.
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Fonte e immagini: Polizia di Stato






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