Le origini della sezione di Roma dell’Associazione Nazionale Granatieri di Sardegna raccontate dal granatiere Ernesto Bonelli

Roma, 9 dicembre 2023 – La sezione di Roma dell’Associazione Granatieri di Sardegna, nei giorni scorsi ha celebrato il 100 anniversario dalla fondazione. Per la celebrazione, voluta e organizzata dal presidente della sezione, generale Antonello Falconi, si sono tenuti eventi in ricordo di tale data. Significativo il concerto che si è tenuto nella caserma Gandin (foto alla fine).
La storia della sezione di Roma raccontata dal granatiere Ernesto Bonelli
La Sezione dell’Urbe fu costituita il 4 novembre 1923. Era l’ultima domenica di ottobre di quell’anno quando apparvero per le vie di Roma i manifesti, firmati dal Granatiere sergente Augusto Bisani, che sollecitavano i Granatieri, reduci della Grande Guerra, a recarsi presso la Stazione Termini per accogliere una rappresentanza dell’Associazione di Milano che giungeva Roma con il presidente cap. Arturo Dall’Orto.
I Granatieri appena giunti, inquadrati con una larga rappresentanza di Ufficiali e Sottufficiali in servizio, si recarono presso la Caserma Umberto I, sede del 2° reggimento Granatieri, dove i comandanti del 1° e 2° reggimento Granatieri di Sardegna con le unità schierate sul piazzale, diedero loro il benvenuto.
Questo fu l’atto conclusivo di un’azione iniziata fin dal 1920 da alcuni Granatieri romani tra i quali Giovannino Pernazza ed il maresciallo Alfredo Cavalli.
E’ da precisare comunque che il 4 novembre 1923 venne costituita unicamente la Sezione Granatieri dell’Urbe, mentre l’allora sede principale Milano sanzionava solo nell’ottobre 1925 la nascita effettiva della Sezione Roma.
“Solo nel 1925 la Sezione di Roma è stata ufficialmente costituita, ma l’opera e le iniziative sono state esplicate con risultati così superbi, da rendere orgogliosi noi e tutti i Soci delle Sezioni consorelle. Il merito è dei dirigenti. La prima tenace seminagione del fedelissimo Augusto Bisani è stato premiata da successi oltremodo lusinghieri. Il Colonnello Carletti e l’attuale Consiglio hanno in seguito completato l’opera. Ma uno speciale plauso noi rivolgiamo all’Avv. Giuseppe Valle che ha saputo, non solo inquadrare ma anche valorizzare la Sezione Romana con un complesso di iniziative condotte a termine in brevissimo tempo e con rara abilità”. (L’Alamaro. agosto 1926).
La vita associativa viveva un periodo burrascoso e, come ogni giovane organismo, l’Associazione Granatieri, che, come specificato sull’Almanacco militare del 1927, nel periodo poteva contare su di una popolazione di circa centomila Granatieri, viveva momenti di intensa e sana competizione per il ruolo di primario tra i “Romani”, che ponevano a base della pretesa la vicinanza agli Organi Centrale ed i “Milanesi” che vantavano il diritto di “primogenitura”.
Ai due contendenti principali, il capitano Arturo Dell’Orto segretario della Sezione milanese e il capitano avvocato Giuseppe Valle della Sezione Romana, le cui idee contrapposte erano espresse apertamente sia verbalmente sia per iscritto sui fogli associativi, si aggiungeva un terzo, il Presidente di Sezione della neo Sezione di Bologna dott. Rodolfo Franci, che, attraverso le pagine del periodico di sezione, si contrapponeva a Milano appoggiando apertamente il principio della centralità di Roma.
Sull’Alamaro del marzo 1927 apparve scritto: “Presa visione di una lettera raccomandata, inviata alla Sezione di Saronno, la Sezione Centrale aveva preparato un lungo articolo di commento alla circolare stessa, con la dettagliata relazione e trascrizione di tutte le lettere e i documenti scambiati fra i soci di Roma e quelli di Milano, appunto per scalzare l’affermazione contenuta nella raccomandata stessa, sulla fondazione della sezione di Roma per opera esclusiva di soci romani in diretto contatto con la Brigata.
Abbiamo evitato di annoiare i soci tutti e in special modo gli abbonati, con la rievocazione di argomenti, per i quali il nostro silenzio è doppiamente significativo.
Ricordiamo solo che nei Numeri dell’Alamaro di (luglio 1924 – Granata, novembre 1925 – Alamaro, settembre 1925) è stato fatto chiaro accenno alla costituzione della Sezione di Roma e al lavoro fiancheggiatore svolto da Milano per l’inquadramento dei camerati romani, che a tutto il Novembre 1925 erano iscritti in numero di 13 alla sezione Centrale. Tralasciamo di citare i contenuti delle lettere, scambiate fra Milano, il Presidente del Museo, il Col. Giacchi, e le lettere e relative dimissioni da Fiduciario Delegato di Augusto Bisani, prima dell’ottobre 1925, epoca della famosa visita ufficiale di Milano alla Brigata, al Museo: ed al Milite Ignoto.
Ricordiamo solo che prima di partire da Roma la nostra rappresentanza ha quasi imposto ai reduci romani venuti a riceverci, la costituzione della Sezione di Roma, come risulta da un elenco di nomi raccolti per la circostanza e dal quale stralciamo gli eventuali testimoni con la segnalazione di alcuni nominativi.”
Ci volle il Congresso di Genova e, soprattutto, una direttiva centrale politica che “caldeggiava” l’opportunità che gli organi nazionali della Associazioni avessero sede in Roma, perché ogni contrasto terminasse.
Al termine del primo Congresso Nazionale dell’Associazione “Granatieri di Sardegna”, tenuto a Genova dal 9 all’11 aprile 1927, vennero nominati i soci destinati a ricoprire le cariche sociali associative. Tra gli eletti figurarono nelle cariche di segretario generale dell’ANGS e di economo dell’organismo, rispettivamente: l’avv. Giuseppe Valle, presidente, dal 1926 della Sezione Granatieri Roma, e il colonnello Carlo Carletti, già presidente di questa sezione dal 1925 al 1926.
Con questa nomina ebbe finalmente termine la “disputa”, che tanta acredine aveva procurato negli anni precedenti, sulla data di costituzione della Sezione Granatieri di Roma e venne sancita la “pace sociale” tra la Sezione Madre, o Centrale, di Milano e la predetta Sezione Romana.
La Sezione dell’Urbe quindi, su proposta del cap. Dell’Orto, fu affidata al sergente Arturo Bisani il quale scelse come suoi collaboratori i granatieri Pernazza, Cavalli, Riccio, Kibel, Camerucci, Rocchetti, Buccoliere Cantini ed i fratelli Oddi, i quali si riunirono nel negozio di Rocchetti in Corso Vittorio Emanuele, sopra l’allora ben noto emporio detto il “48”, in una stanza presa in affitto e pagata con il concorso di tutti i soci.
Da lì che ebbe vita, il 4 novembre, la Sezione di Roma: miglior data non poteva essere scelta, tenuto anche conto che all’epoca in tale giorno della “Vittoria”si celebrava la festa della Brigata Granatieri.

Domenica del 23 maggio 1926, nella Caserma Umberto I, a Santa Croce, non poterono non restare colpiti dallo spirito che aleggiava fra i Granatieri di Sardegna. Fu quello un memorabile giorno per la Sezione Romana, la quale ricevette il proprio stendardo (offerto da un nobilissimo Patronato di Dame) dalle mani Auguste di S. A. R. la Principessa Giovanna, che nel battesimo si degnò essere Madrina, mentre tutta, la Brigata Granatieri, schierata sul vasto piazzale presentava le armi.
Ben presto la nuova sezione dell’Urbe sviluppò il sodalizio in modo esponenziale, partecipando attivamente a tutte le manifestazioni ed organizzando incontri sociali e culturali di rilievo, giungendo ad avere, nel 1957, circa 1200 soci.
L’importanza della Sezione di Roma infine venne riconosciuta ufficialmente dal Comitato Centrale dell’ANGS che il 20 maggio 1959 delibera all’unanimità che il Presidente del Centro Roma (oggi Sezione) è membro di diritto dello stesso Comitato Centrale. Ed ancora, nel successivo ottobre, sempre il Comitato Centrale delibera che al Centro Roma sia assegnato il territorio della Provincia di Roma passando quindi alle sue dipendenze le Sezioni ed i Granatieri della Provincia.
Granatiere Ernesto Bonelli
La celebrazione del 100 anniversario alla caserma Gandin, photoreportage


















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