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Messaggio dell’arcivescovo ordinario militare Santo Marcianò per il Natale 2022: è Natale, è il Natale del Signore.

Roma, 24 dicembre 2022 – Nelle città si accenderanno splendide luminarie, ma in tanti luoghi di guerra si vivrà senza elettricità e senza alcuna possibilità di scaldarsi, in questo inverno tremendo e rigido.

Dalle nostre case e dalle nostre Chiese si leveranno armonie che toccano il cuore, ma tanti cuori resteranno impietriti dalla paura e dal fragore delle bombe.

Saremo tutti insieme, a consumare con gioia il pasto della festa, ma molti, troppi, rimarranno affamati, afflitti dalla malattia e dalla solitudine negli ospedali, nelle carceri, nelle case di riposo.

Qualcuno gioirà per la poesia della neve che cade, ma tanti uomini, donne e bambini verranno inghiottiti dai flutti del mare, nel tentativo disperato di raggiungere la libertà.

Correremo per acquistare gli ultimi regali, ma tante case saranno espropriate e bombardate, tante infanzie rubate dagli abusi, dalla tortura, dalla deportazione.

Si addobberanno alberi di Natale bellissimi, ma la devastazione della terra continuerà, i rifiuti tossici si accumuleranno, i mari e i fiumi saranno sempre più avvelenati.

Noi cercheremo di far felici i nostri figli, ma tante vite saranno soppresse dalla violenza domestica, dalla guerra, dall’indifferenza, da ogni forma di aborto e di eutanasia…

Due mondi diversi… Ma dove rinascerà Gesù? Dov’è il vero Natale?  

Gesù rinascerà a Betlemme; e nella Sua Mangiatoia è la risposta.

Basterà aprire la porta all’altro, anche se non abbiamo che una stalla per accoglierlo; basterà tendere una mano per ricomporre relazioni distrutte, per avvicinare popoli, per avviare un dialogo che forse cambierà la storia.

Basterà accorgersi di chi soffre o ha paura e prendersene cura, per restituire dignità e senso alla sua vita: come fa chi vive per curare gli altri; come i nostri militari, che continuano a custodirci, proteggere le nostre città e difendere popoli lontani nelle Missioni di pace.

Basterà iniziare a portare in dono le cose e noi stessi, come i pastori e i magi che abitano i Presepi; una luminaria in meno accenderà una notte lontana e un panettone donato sfamerà e salverà una vita.

Basterà accogliere come dono la vita, ogni vita: mettere al centro il Bambino nato per noi, che sembra piccolo ma che, come solo un bambino può fare, cambierà il mondo.

Sì. Basterà poco e due mondi contrastanti si incontreranno, diventeranno dono l’uno per l’altro, donando all’umanità ferita e smarrita una speranza di futuro, di amore, di pace.

È il vero Natale… aiutaci, Gesù, a ritrovarlo!

E Buon Natale di cuore, fratelli e sorelle.

✠ Santo Marcianò

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Roma, basilica di San Giovanni, ordinazione di tre nuovi cappellani militari

Conoscere, amare e condurre per essere una cosa sola con il Padre: don Luigi, don Valerio e don Giuseppe sono presbiteri della Chiesa di Dio

Roma, 17 maggio 2022 – (di Christian Massaro) La Chiesa Militare, nei primi vespri della IV domenica di Pasqua, detta del Buon Pastore, ha accolto come presbiteri don Luigi Benemerito, don Valerio Carluccio e don Giuseppe Massaro, giovani che, attratti dall’amore del Signore, hanno deciso di seguirlo per diventare suoi annunciatori dedicandosi in particolare agli uomini e alle donne con le stellette. La celebrazione è stata presieduta dall’Ordinario Militare, mons. Santo Marcianò e concelebrata da mons. Daniele Libanori, vescovo ausiliare di Roma e da un centinaio di sacerdoti, cappellani militari e amici dei tre eletti. Ha assistito alla messa mons. Luca Brandolini, vicario dell’arciprete della Basilica di San Giovanni in Laterano che ha ospitato la liturgia di ordinazione.

La liturgia, curata nei particolari, ha potuto godere della direzione musicale di mons. Marco Frisina, direttore del coro della diocesi di Roma, e nell’insieme si è distinta per il clima di famigliarità e di aderenza con la vita quotidiana, senza la quale sarebbe vuoto formalismo: dopo la proclamazione del Vangelo, seguendo il rito di ordinazione, il vescovo ha chiesto al rettore del Seminario-Scuola Allievi Cappellani di attestare che Luigi, Valerio e Giuseppe sono degni di ricevere l’ordine sacro.

Il Rettore don Maurizio alla risposta rituale ha fatto precedere una lunga premessa, di cui riportiamo una breve parte: “nel formulare questa risposta sono andato a rivedere gli appunti dei colloqui, quelle frasi dove la loro voce si fa forte, gli occhi diventano lucidi e brillano, perché ci sono dentro le cose che dicono, e allora questa risposta attiene veramente al loro cammino, a quei momenti e alle cose che hanno detto. Hanno capito che il Signore li chiamava perché stessero con lui, per annunciare il Vangelo ai militari, sostenendo così il cammino di tanti fratelli e sorelle con le stellette e non solo, consapevoli che nella loro piccolezza abita la grandezza di Dio. È assieme alle famiglie, al presbiterio, ai formatori, ai militari conosciuti nelle caserme, ai parroci, alla comunità del seminario, assieme a tutta questa assemblea posso dire che dalle informazioni raccolte presso il popolo cristiano e secondo il giudizio di coloro che ne hanno curato la formazione, posso attestare che ne sono degni.

All’omelia don Santo ha delineato tre dimensioni che qualificano il pastore: trasmettere la luce restando umili servitori davanti alla parola; condurre verso la luce, conoscendo il Padre e le pecore affidate, amandole, essendo una cosa sola con loro; farsi canali della luce stando davanti a Dio. Così il vescovo ai tre eletti: “Il sacerdozio non è un fare ma un essere che scaturisce dallo stare. Stare davanti a Dio soprattutto nella tribolazione, nostra e di coloro che ci sono affidati, e davanti alle grandi tribolazioni della storia: voi diventate cappellani militari in un tempo in cui gli uomini e le donne delle nostre forze armate sono tribolati dalla pandemia e dalla minaccia di una terribile guerra.

La celebrazione è proseguita con l’interrogazione dei candidati, che si sono liberamente assunti gli impegni del presbiterato e, nelle mani dell’Arcivescovo, hanno promesso a lui ed ai suoi successori filiale rispetto e obbedienza. Il canto delle litanie con la prostrazione dei tre diaconi ha preceduto l’imposizione delle mani da parte del vescovo e dei presbiteri presenti e la grande preghiera consacratoria per la quale Luigi Valerio e Giuseppe sono diventati sacerdoti della Chiesa di Dio.

Con questo nuovo ed eterno carattere sacramentale, ai novelli sacerdoti sono state unte le mani con il sacro crisma, mani pronte a ricevere il pane ed il vino per la celebrazione della Messa che caratterizzerà ogni giorno della loro vita, dopo avere indossato la casula aiutati dai sacerdoti che hanno curato la loro formazione. In seguito, per la prima volta attorno all’altare papale della Cattedrale di Roma hanno concelebrato l’eucaristia assieme al vescovo e a tutti i presbiteri presenti.

Prima della benedizione don Giuseppe, in rappresentanza dei tre novelli sacerdoti, ha voluto ringraziare i presenti per il momento di grazia vissuto che apre ad una vita di annuncio e di servizio: “qualsiasi parola sarebbe insufficiente per esprimere la nostra gratitudine davanti ad una meraviglia del genere non possiamo sentirci che piccoli, non la conclusione ma l’inizio del nostro sogno più grande, seguire Gesù che riempie la vita”.

A don Giuseppe, don Luigi, don Valerio, fratelli amati e da oggi sacerdoti della Chiesa di Dio, l’augurio di essere sempre profumo di Cristo nella nostra bella Chiesa Ordinariato Militare, conoscendo, amando e conducendo la porzione di popolo di Dio che vi sarà affidata, con la gratitudine al Signore per questo vero momento di grazia vissuto in comunione con la Chiesa Universale.

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Articolo: Christian Massaro
Fotografie: Monica Palermo


L’Aeronautica Militare commemora a Pisa il sessantennale dell’eccidio di Kindu

Pisa, 11 novembre 2021 – Giornata commemorativa alla 46ª Brigata Aerea di Pisa, per i 60 anni dall’Eccidio di Kindu, località del Congo dove l’11 novembre 1961 avvenne l’uccisione di tredici aviatori dell’allora 46ª Aerobrigata, in missione di pace per conto dell’ONU. L’ordinario militare S.E. monsignor Santo Marcianò ha celebrato una messa di suffragio alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, generale di squadra aerea Luca Goretti, del commissario generale per le onoranze ai caduti, generale di divisione Gualtiero Mario De Cicco, del comandante della 46ª Brigata Aerea, generale di brigata aerea Alessandro De Lorenzo dei familiari dei caduti e delle autorità civili e militari di Pisa. 

“Un anniversario pieno di sacrificio e di memoria, che ha un contenuto non tanto di morte tragica quanto di dono di vita , di chi ha messo al centro il bene degli altri”, ha detto monsignor Marcianò durante l’omelia. “Si legge, tra le righe di questo tragico evento, un martirio d’amore, una fede implicita di chi vive per gli altri, una fede che sigilla questo dono come martirio. Questi sono i militari italiani, che lavorano nelle missioni di pace per la giustizia,la legalità e la libertà dei popoli”.

“Oggi non siamo qui per commemorare chi ci ha lasciato, ma per far rivivere questi equipaggi che non se ne sono mai andati. Vogliamo ricordarli mentre lavorano accanto ai propri velivoli, pronti a ripartire per una nuova missione”, le parole pronunciate dal generale Luca Goretti nel corso della celebrazione. “Missioni di pace, missioni in cui questi tredici aviatori hanno testimoniato la capacità italiana di portare umanità e speranza nel mondo. Questi aviatori sono dentro di noi, dentro la famiglia dell’Aeronautica Militare. Una squadra, una comunità che oggi si ritrova insieme e deve sentirsi orgogliosa di avere nella propria storia, nella propria famiglia, tali esempi di vita”.

La giornata è stata arricchita dall’inaugurazione di una mostra fotografica, curata e illustrata dallo storico Paolo Farina, che ripercorre i fatti di Kindu e delle missioni che la 46ª Brigata Aerea compie da oltre ottant’anni in tutto il mondo con i suoi aerei da trasporto e da un annullo filatelico realizzato per l’occasione in collaborazione con Poste Italiane.

Al termine, un passaggio di tre velivoli della 46ª Brigata Aerea ha suggellato il momento dell’inaugurazione di un C-119 riportato per l’occasione alla colorazione e alle insegne della missione ONU in Congo. “Un restauro fatto con il cuore, che speriamo possa durare per i prossimi 60 anni – ha detto il generale Alessandro De Lorenzo nel suo intervento -. Abbiamo portato a termine un sogno, per onorare al meglio i nostri colleghi caduti a Kindu” Il velivolo, con la livrea dell’epoca, tornerà davanti al Sacrario, che da oggi passa al Commissariato Generale per le Onoranze ai Caduti, a seguito di un simbolico passaggio di consegne avvenuto tra il generale di squadra aerea Luca Goretti e il generale di  divisione Gualtiero Mario De Cicco.

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Fonte e immagini
: Aeronautica Militare
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Esercito, l’ordinario militare Santo Marcianò in visita al Comando Logistico

Roma, 2 febbraio 2021 – L’ordinario militare per l’Italia, monsignor Santo Marcianò, si è recato ieri in visita presso la Caserma “M.O.V.M. Emilio Bianchi”, sede del Comando Logistico dell’Esercito.

Monsignor Santo Marcianò è stato accolto dal comandante logistico dell’Esercito, generale di corpo d’armata Francesco Paolo Figliuolo, e dal sottufficiale di corpo, luogotenente Luigi Raiola, ed ha assistito ad una breve presentazione delle attività dell’Area logistica, presso la sala operativa “Simone Cola”

L’ordinario militare si è recato presso la sala decisionale “Giovanni Messe”, dove ha salutato in collegamento VTC i comandanti intermedi, il direttore del Policlinico Militare di Roma, il capo nucleo ispettivo centrale e una rappresentanza di graduati e di personale civile, rivolgendo parole di ringraziamento e vicinanza a tutti gli uomini e le donne del Comando Logistico impegnato quotidianamente, con dedizione e umiltà, nel fronteggiare e contenere l’emergenza Coronavirus sul territorio nazionale.

L’attività presso la Caserma Bianchi, proseguita con la firma dell’Albo d’Onore e lo scambio doni, si è conclusa con la visita della cappella “S. Maria Ausiliatrice”, della nuova palestra e della sala refettorio.

Il generale Francesco Paolo Figliuolo infine ha ringraziato l’Ordinario Militare, a nome di tutto il personale, per l’attestazione di stima e per la sua vicinanza al COMLOG, nonché per l’importanza che ricopre il supporto spirituale, quale stimolo per continuare ad operare senza risparmio di energie nell’interesse della collettività.

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Il Comando Logistico dell’Esercito, costituito nel 2006 per riconfigurazione del preesistente Ispettorato Logistico dell’Esercito, si avvale di uno Stato Maggiore, di quattro Comandi specialistici – Trasporti e Materiali, Commissariato, Sanità e Veterinaria e Tecnico – che operano nei settori di interesse – del Policlinico Militare di Roma e del Nucleo Ispettivo Centrale.

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Carabinieri, santa messa in suffragio di tutti i militari dell’Arma deceduti

2020.07.03. Celebrazione S.Messa in suffragio carabinieri in ogni tempo deceduti (3)

Roma, 13 luglio 2020 –  Un omaggio a tutti i militari dell’Arma in ogni tempo deceduti è stato reso questa mattina con una S. Messa, officiata dall’Ordinario Militare, monsignor Santo Marcianò, presso il cortile della Legione Allievi Carabinieri. La celebrazione è stata occasione particolare di raccoglimento e preghiera per i carabinieri venuti a mancare durante l’emergenza sanitaria e le cui esequie non sono state celebrate a causa delle prescrizioni inerenti al covid-19.

All’evento erano presenti oltre ai vertici dell’Arma e ai presidenti dell’Associazione Nazionale Carabinieri e dell’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri, il comandante generale e i familiari dei carabinieri deceduti in questi ultimi mesi di emergenza sanitaria.

2020.07.03. Celebrazione S.Messa in suffragio carabinieri in ogni tempo deceduti (1)

Si è deciso di svolgere la celebrazione il 13 luglio, data in cui nel 1814 Vittorio Emanuele I con le regie patenti istituì il Corpo dei Carabinieri reali.

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Messa in diretta su facebook alle 18 celebrata dall’ordinario militare Santo Marcianò per i militari impegnati in questo periodo

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Roma, 22 marzo 2020 – L”ordinario militare arcivescovo Santo Marcianò oggi alle 18 celebrerà la S. Messa dalla sua cappella.

La celebrazione si potrà seguire in diretta sulla pagina facebook delle Suore “Serve dei Cuori Trafitti di Gesù e Maria”:
https//www.facebook.com/sctjm.roma/
Un momento significativo di comunione nella preghiera da vivere insieme ai nostri militari.

Condividete.

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L’Aquila, il CME “Abruzzo Molise” riceve la visita dell’ordinario militare monsignor Santo Marcianò

 

Foto 1 S.E. Marcianò parla al picchetto1 

L’Aquila, 16 gennaio 2020 – Il comandante militare dell’Esercito per l’Abruzzo e il Molise, colonnello Marco Iovinelli, ha ricevuto l’ordinario militare per l’Italia, S.E. monsignor Santo Marcianò, in visita pastorale presso la caserma “Campomizzi”, sede del Comando Militare Esercito “Abruzzo Molise”.

Foto 6 S.E. Marcianò parla al personaleLa visita è iniziata con la resa degli onori presidiari da parte di un picchetto in armi del 9° reggimento alpini presso l’ingresso della caserma “Campomizzi” ed è proseguita con la firma dell’albo d’onore del Comando Militare Esercito “Abruzzo Molise” e con un breve office call con il colonnello Iovinelli. Al termine della visita l’ordinario militare ha  incontrato il personale militare e civile del comando, dell’ufficio documentale di Chieti e del 9° reggimento alpini. L’incontro è stato sicuramente utile per divulgare l’opera di assistenza spirituale che i cappellani militari giornalmente conducono nei confronti di tutti gli appartenenti alle Forze Armate in servizio in Italia e all’estero, delle loro famiglie, dei pensionati, dei reduci, degli invalidi per servizio, delle famiglie dei caduti e del personale civile.

Foto 4 Col. Iovinelli e S.E. Marcianò

Nel corso dell’incontro con il personale del 9° reggimento alpini, il comandante, colonnello Paolo Sandri, ha sottolineato il legame con le tradizioni e con i caduti, anche nella considerazione che proprio in questi giorni ricorrono gli anniversari legati alle gesta della ritirata di Russia. Nell’occasione è stata benedetta la nuova iscrizione monumentale “Noi siamo quelli di Selenyj Jar”, dedicata ai caduti del battaglione “L’Aquila” e del battaglione “Vicenza”.

Foto 5 Un monemto dell'incontro

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Fonte e immagini: Comando Militare Esercito Abruzzo
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L’Arma celebra la patrona “Virgo fidelis”, nel 70° anniversario della proclamazione

Celebrazione Virgo Fidelis (2)

Roma, 21 novembre 2019 – Celebrato oggi a Roma il 70 anniversario della proclamazione della Maria Virgo Videlis, patrona dei Carabinieri. Le celebrazioni della Patrona dell’Arma sono iniziate questa mattina nel Museo Storico di piazza Risorgimento, dove il comandante generale Giovanni Nistri ha deposto una corona d’alloro al Sacrario in onore dei Carabinieri caduti.

Successivamente il generale Nistri si è recato presso la Scuola Ufficiali Carabinieri dove alla presenza dei rappresentanti di Poste Italiane, dell’Istituto Poligrafico, della Zecca dello Stato e del Ministero dello Sviluppo Economico è stato presentato il francobollo celebrativo della Virgo Fidelis, Patrona dell’Arma, emesso per celebrare il 70° anniversario della proclamazione.

Presentazione Francobollo Virgo Fidelis (1)

La vignetta, di Maria Carmela Perrini, delimitata a sinistra da due bande verticali con i colori dell’Arma dei Carabinieri, raffigura il bassorilievo “Virgo Fidelis” dello scultore e architetto Giuliano Leonardi, custodito presso la Legione Allievi Carabinieri di Roma, che rappresenta la Vergine in atteggiamento raccolto mentre legge in un libro le parole profetiche dell’Apocalisse: “Sii fedele sino alla morte”. Il nuovo francobollo è stato inserito in una raccolta che ricomprende tutti quelli emessi per l’Arma dei Carabinieri, dal primo, risalente al 1964, in occasione dei 150 anni dell’Arma, a quelli per la celebrazione del Bicentenario e di altre ricorrenze, sino ai giorni nostri, per un totale di ventidue emissioni filateliche.

Al termine della presentazione, S.E. Cardinale Angelo Comastri, Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Vaticano, e l’Ordinario Militare, S.E. Mons. Santo Marcianò, hanno celebrato la Santa Messa a cui hanno preso parte i Vertici dell’Arma, i rappresentanti dell’Associazione Nazionale Carabinieri, dell’Associazione Nazionale Forestali in congedo, dell’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri (O.N.A.O.M.A.C.) e degli organismi di rappresentanza, insieme ai Carabinieri in servizio nei reparti della Capitale.

Alla Santa Messa è seguita la celebrazione della “Giornata dell’Orfano”, istituita nel 1996, che rappresenta per i Carabinieri e per l’O.N.A.O.M.A.C. un concreto momento di vicinanza alle famiglie dei colleghi scomparsi, mediante la consegna di borse di studio e premi agli orfani maggiormente distintisi nel rendimento scolastico. Nella circostanza il generale Nistri ha premiato personalmente alcuni orfani.

Celebrazione Virgo Fidelis (1)

La celebrazione della Virgo Fidelis risale al 1949, quando Papa Pio XII proclamò ufficialmente Maria “Virgo Fidelis” Patrona dei Carabinieri, fissandone la ricorrenza al 21 novembre, data in cui la Cristianità celebra la Presentazione di Maria Vergine al tempio e anniversario della “Battaglia di Culqualber”.

Il 21 novembre del 1941 ebbe luogo una delle più cruente battaglie in terra d’Africa, nella quale un Battaglione di Carabinieri si sacrificò nella difesa, protrattasi per tre mesi, del caposaldo di Culqualber. Quei Caduti sono andati a far parte della folta schiera di Carabinieri che, in pace e in guerra, hanno saputo tener fede al giuramento prestato fino all’estremo sacrificio. Alla Bandiera dell’Arma dei Carabinieri fu conferita, per il fatto d’arme, la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare, dopo quella ottenuta per la partecipazione alla Prima Guerra Mondiale.

Presentazione Francobollo Virgo Fidelis (9)

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Cresimati oltre settanta militari delle quattro forze armate dall’ordinario militare Santo Marcianò

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Roma, 13 giugno 2019 – Cresimati oltre 70 militari delle quattro Forze Armate dall’arcivescovo ordinario militare Santo Marcianò presso la basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri sabato 8 giugno. L’ordinario militare ha celebrato il sacramento della confermazione per i militari dei comandi della decima zona pastorale del Lazio.

Presenti a concelebrare con l’arcivescovo circa 15 cappellani militari. Oltre al ricevimento della cresima per circa 8o militari e alcuni ragazzi figli di militari, 4 ragazzi in divisa hanno ricevuto pure la prima comunione.

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I militari si sono preparati durante tutto l’anno pastorale, da settembre 2018 ad oggi, con incontri periodici nelle diverse caserme.

Al termine della celebrazione il cappellano del Quirinale e decano della zona pastorale del Lazio, don Sergio Siddi, ha ringraziato l’ordinario militare per essere intervenuto e per l’attenzione che continuamente presta ai giovani militari di Roma e del Lazio.

La celebrazione è ben riuscita grazie anche alla presenza del coro del Maestro cappellano militare Michele Loda.

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Fonte e immagini: Monica Palermo

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I Carabinieri commemorano l’eccidio di Malga Bala dove in 12 persero la vita

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Udine, 24 marzo 2019 – Il comandante generale dell’Arma, generale di corpo d’armata Giovanni Nistri, – nel 75° dell’anniversario – ha reso onore ai 12 Carabinieri decorati di Medaglia d’Oro al Merito Civile, trucidati nel 1944 in località Malga Bala (oggi Slovenia), deponendo una corona d’allora all’interno del Tempio Ossario, dove sono custodite le spoglie di 7 dei 12 caduti (le altre 5 sono state nel tempo traslate nei luoghi d’origine).

La commemorazione è iniziata con la Santa Messa nella Chiesa “Santi Pietro e Paolo” di Tarvisio, concelebrata dall’Ordinario Militare d’Italia S.E. reverendissima Santo Marcianò, dal cappellano militare della Legione Friuli Venezia Giulia e dal parroco di Tarvisio.

Al termine della funzione religiosa il generale Nistri ha deposto una corona d’alloro all’interno del tempietto adiacente alla chiesa, dove sono ancora custoditi i resti di sette dei dodici caduti (gli altri sono stati nel tempo traslati e tumulati nei rispettivi paesi di origine).

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Hanno preso la parola il sindaco di Tarvisio, signor Renzo Zanette, che ha rivolto il saluto dell’amministrazione comunale ed il comandante generale dell’Arma il quale, ha voluto ricordare gli alti valori di coraggio, umanità e abnegazione, incarnati, oggi come allora, dall’impegno quotidiano dei Carabinieri, presidio dello stato anche nelle più remote contrade della regione e ancora oggi sicuro punto di riferimento per le popolazioni.

Erano presenti, oltre ai familiari dei caduti ed un folto pubblico, in rappresentanza del governo il sottosegretario di Stato per l’Ambiente e la Tutela del Territorio e del mare, on. Vannia Gava, il comandante interregionale “Vittorio Veneto”, generale di corpo d’armata Enzo Bernardini, in rappresentanza della Regione FVG il presidente del consiglio regionale, arch. Piero Mauro Zanin e l’assessore alle Finanze e Patrimonio, dott.ssa Barbara Zilli, il prefetto di Udine, autorità civili e militari di livello regionale e provinciale.

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Significativa è stata la presenza di numerosi Carabinieri dell’Associazione Nazionale intervenuta con labari e bandiere dei delegati di tutte le Sezioni della provincia di Udine e del Nucleo di Protezione Civile. Presenti anche gli organi centrali, intermedio e di base della rappresentanza militare.

Prima di lasciare il luogo della cerimonia, il signor generale Nistri si è intrattenuto con i familiari dei caduti, ai quali ha rinnovato la riconoscenza dell’Arma dei Carabinieri ai 12 eroi per il senso del dovere dimostrato, spinto fino all’estremo sacrificio.

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Fonte e immagini: Comando Generale dell'Arma dei Carabinieri
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