Archivi del mese: agosto 2020

Aeronautica Militare, volo d’urgenza per salvare una bambina di 5 anni

 

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Roma, 19 agosto 2020 – Altro volo d’urgenza per l’equipaggio del 31° stormo di Ciampino dell’Aeronautica Militare, per salvare la vita di una bambina di 5 anni.

L’equipaggio decollato ieri con Falcon 900 in tarda serata, si è diretto dall’aeroporto militare di Ciampino verso Reggio Calabria, dove ha imbarcato la piccola paziente, i genitori e l’equipe medica del Grande Ospedale Metropolitano di Reggio Calabria, per poi decollare nuovamente  alle ore 23.50 alla volta di Torino.

Intorno alle ore 1.30, il velivolo militare è atterrato all’aeroporto internazionale “Sandro Pertini” di Torino dove un’autoambulanza era ad attenderli e  ha trasportato la bambina all’ospedale “Regina Margherita” del capoluogo piemontese per ricevere le cure necessarie.

La richiesta di trasporto, come previsto dalle procedure di urgenza, è pervenuta dalla Prefettura di Reggio Calabria ed è stata disposta dalla Sala Situazioni di Vertice del Comando della Squadra Aerea, la sala operativa dell’Aeronautica Militare che ha tra le proprie funzioni anche quella di disporre e gestire questo tipo di missioni per i cittadini.

Poche ore prima un altro equipaggio del 31° Stormo di Ciampino aveva concluso un trasporto sanitario di un bambino di 8 anni da Lamezia Terme a Brescia. 

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Afghanistan, cambi ai vertici del TAAC-W, il generale Enrico Barduani cede il comando al parigrado Alberto Vezzoli

5 Passaggio della Bandiera NATO dal Gen Barduani

Passaggio della bandiera NATO dal generale Enrico Barduani

Herat, 13 agosto 2020 – Cerimonia di avvicendamento tra il personale della 132^ brigata corazzata “Ariete” al comando del generale di brigata Enrico Barduani, e il subentrante della brigata alpina “Julia” al comando del generale di brigata Alberto Vezzoli si è svolta nei giorni scorsi a Camp Arena, sede del Train Advise Assist Command West (TAAC-W), comando NATO a guida italiana della missione in Afghanistan “Resolute Support” (RS)

Alla cerimonia, che si è svolta in forma ridotta, nel rispetto delle misure anti-covid, ha preso parte il comandante di RS, generale (USA) Austin Scott Miller.

Nel suo intervento, iI comandante di RS ha espresso la propria soddisfazione per l’eccellente lavoro svolto dal contingente italiano e ha elogiato il generale Enrico Barduani e tutti i militari della brigata “Ariete” per gli ottimi risultati ottenuti in questi otto mesi nelle attività di addestramento, consulenza e assistenza in favore delle istituzioni e delle forze di sicurezza afgane e per le numerose iniziative di cooperazione civile-militare condotte a sostegno della popolazione locale.

Nel ripercorrere i momenti salienti del mandato dell’Ariete in Afghanistan, durante il quale, il 29 febbraio scorso, è stato raggiunto lo storico accordo di Doha, tra Stati Uniti d’America e talebani, per il graduale disimpegno dal paese delle truppe della coalizione internazionale, il generale Austin Scott Miller ha affermato “questa è una missione complessa e quello che posso dire dell’Italia è che è una Nazione amica che fornisce un costante impegno nel supportare la missione”.

6 Consegna della Bandiera NATO al Gen Vezzoli

Consegna della bandiera NATO al generale Alberto Vezzoli

Contestualmente, è avvenuto l’avvicendamento alla guida della Task Force Arena, unità che garantisce supporto operativo e logistico al TAAC-WEST, tra l’11° reggimento bersaglieri di Orcenico Superiore (Pordenone), al comando del colonnello Lorenzo Puglisi, e l’8° reggimento alpini di Venzone (Udine) al comando del colonnello Franco Del Favero.

Ragguardevole il numero di attività che gli advisors della brigata “Ariete” hanno sviluppato, da dicembre 2019, in favore delle forze di sicurezza afgane, in particolare del 207° corpo d’armata dell’Esercito afghano e dei comandi provinciali di Polizia. Impegno che non ha subito rallentamenti, con l’avvento del Covid, ma è stato anzi ulteriormente rafforzato facendo ampio ricorso ai sistemi tecnologici di comunicazione.

Ecco i numeri di Camp Arena:

  • 1500 attività circa di consulenza, convocando la controparte;
  • 91 le attività condotte a domicilio presso i reparti afghani;
  • 5.000 e oltre, i virtual engagements;
  • 33 i corsi ispirati prevalentemente al principio del train the trainer (formazione degli istruttori);
  • 300 tra militari e poliziotti formati, su materie quali counter IED, intelligence, map reading e self defence;
  • 66 incontri (shure) a vario livello su temi inerenti la sicurezza, la logistica e l’efficienza dei reparti afgani che hanno consentito di migliorare e rendere più credibile ed efficace l’operato delle istituzioni e degli apparati di difesa locali.

Intenso è stato anche l’impegno sul fronte della cooperazione civile-militare, con la realizzazione di ben dieci progetti che hanno consentito di mantenere gli ottimi rapporti con la popolazione locale e hanno contribuito a migliorare le condizioni di vita della società afghana, tra cui:

  • ristrutturazione del Comando di Polizia di Guzarah
  • lavori di sistemazione dell’orfanatrofio femminile di Herat,
  • costruzione di un pozzo artesiano nel villaggio di Mahala Dash
  • numerose donazioni di generi alimentari, attrezzature e materiale sanitario.

Il contingente dell’Ariete ha continuato a dimostrare la propria vicinanza alla comunità afgana, impegnata nel difficile percorso di costruzione di un futuro solido e prospero.

3 Schieramento

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La missione NATO “Resolute Support” è composta da militari di 39 nazioni, con l’obiettivo di contribuire all’addestramento, all’assistenza e alla consulenza in favore delle istituzioni e delle forze di sicurezza afgane, al fine di renderle autosufficienti e in grado di provvedere autonomamente alla salvaguardia del paese e dei propri cittadini.

Il contributo italiano, espresso con personale e mezzi di Esercito, Aeronautica, Marina e Carabinieri, ha consentito finora alla regione ovest dell’Afghanistan di raggiungere standard di sicurezza e sviluppo fra i più elevati nel paese.

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Afghanistan, l’ambasciatore italiano Stefano Pontecorvo visita il TAAC-WEST di Herat

2. L'arrivo dell'Amb. Pontecorvo ricevuto dal Generale Barduani_

Herat (Afghanistan), 13 agosto 2020 – L’ambasciatore Stefano Pontecorvo, NATO Senior Civilian Representative (SCR) per l’Afghanistan, a poche settimane dal suo insediamento a Kabul quale alto rappresentante civile dell’Alleanza atlantica, ha visitato nei giorni scorsi il Train Advise and Assist Command-West (TAAC-WEST) di Herat, il comando internazionale a guida italiana della missione “Resolute Support”, la cui responsabilità è attualmente in fase di transizione tra il personale della 132^ brigata corazzata “Ariete” e la brigata alpina “Julia”.

Il diplomatico italiano, accompagnato nella circostanza dal generale inglese Giles Hill, vice comandante della missione “Resolute Support”, è giunto a Camp Arena per conoscere da vicino la realtà del contingente italiano e per svolgere alcuni incontri istituzionali organizzati con le autorità governative della regione di Herat e i rappresentanti delle organizzazioni internazionali operanti sul territorio.

Accolto dal generale di brigata Enrico Barduani, comandante del TAAC-WEST, e dal generale di brigata Alberto Vezzoli, che nei prossimi giorni lo avvicenderà nell’incarico, l’Ambasciatore ha inizialmente ricevuto un aggiornamento sulla situazione complessiva e di sicurezza nella regione di Herat e ha quindi voluto conoscere le più importanti attività di addestramento, consulenza e assistenza che il comando svolge in favore delle forze di sicurezza afgane, per le quali ha manifestato grande attenzione e interesse.

L’ambasciatore Stefano Pontecorvo durante la visita ha espresso al comandante del TAAC-WEST apprezzamento per l’impegno del contingente nel sostenere e rafforzare le istituzioni dell’Afghanistan, evidenziando come il qualificato ed efficace contributo alle operazioni fornito dai militari italiani, stia consentendo al paese di ben figurare nel contesto internazionale in cui la missione è condotta.

“Resolute Support” è composta da militari di 39 nazioni, con l’obiettivo di contribuire all’addestramento, all’assistenza e alla consulenza a favore delle Istituzioni e delle Forze di Sicurezza afgane al fine di renderle autosufficienti e in grado di garantire autonomamente la sicurezza del paese e dei propri cittadini.

Il contributo italiano, espresso con personale e mezzi di Esercito, Aeronautica, Marina e Carabinieri, ha consentito finora alla regione ovest dell’Afghanistan di raggiungere standard di sicurezza e sviluppo fra i più elevati nel paese.

6. Firma dell'albo d'onore del TAAC-W


Aeronautica Militare: sabato notte con un HH139 in salvo due escursionisti ed i loro due cani bloccati sull’appennino bolognese

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Bologna, 10 agosto 2020 – L’elicottero HH139 dell’83° Gruppo CSAR (Combat Search and Rescue) con quattro membri di equipaggio è decollato poco prima delle 23 di sabato sera dall’aeroporto di Cervia, riuscendo a portare in salvo due escursionisti ed i loro due cani bloccati sull’appennino bolognese. 

I due escursionisti si trovavano dal pomeriggio bloccati in una zona impervia in località Rocca Corneta (Bo) difficile da raggiungere anche dalle squadre di soccorso di terra del CNSAS (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico). L’arrivo dell’elicottero del 15° stormo dell’Aeronautica militare ha permesso di recuperare gli escursionisti e gli animali grazie all’utilizzo dei visori notturni e mediante l’impiego del verricello, i due recuperati, disidratati ma in buone condizioni sono stati poi affidati alle squadre di terra del CNSAS.

Ancora una volta la sinergia tra Aeronautica Militare e Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico ha permesso di concludere le operazioni di ricerca e soccorso efficacemente e in sicurezza.

 

ensign_of_the_15º_stormo_of_the_italian_air_force.svgIl 15° Stormo ha il compito di recuperare gli equipaggi in difficoltà in tempo di pace (SAR – Ricerca e soccorso) ed in tempo di crisi ed in operazioni fuori dai confini nazionali (C/SAR – Combat SAR), di supporto alle Operazioni Speciali nonché di concorrere in caso di gravi calamità ad attività di pubblica utilità quali la ricerca di dispersi in mare o in montagna, il trasporto sanitario d’urgenza di ammalati in pericolo di vita ed il soccorso di traumatizzati gravi e, di recente anche il supporto all’attività di antincendio boschivo.

Il livello addestrativo degli equipaggi, le caratteristiche tecnologiche degli elicotteri in dotazione nonché l’impiego di apparecchiature e tecniche speciali, quali l’utilizzo di visori notturni, fanno spesso del 15° Stormo l’unica componente elicotteristica in grado di gestire con successo le situazioni di emergenza più complesse grazie, come ad esempio, la capacità d’impiego di giorno, di notte e in condizioni meteo marginali.

Ogni volta che un elicottero del 15° Stormo si alza in volo o sta salvando una vita umana, o si sta addestrando per farlo. Dalla sua costituzione ad oggi infatti, gli equipaggi del 15° Stormo hanno salvato oltre 7200 persone in pericolo di vita.


Beirut, SMD mette a disposizione due velivoli C-130J dell’Aeronautica Militare per trasporto di specialisti e aiuti umanitari (video)

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Roma, 6 agosto 2020 – In seguito alle esplosioni che hanno devastato la città di Beirut e alla conseguente mobilitazione della comunità internazionale per inviare al più presto aiuti umanitari, il ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha immediatamente messo a disposizione della Protezione Civile, tramite del Comando Operativo di Vertice Interforze dello Stato Maggiore Difesa, due velivoli C-130J dell’Aeronautica Militare.

I velivoli, appartenenti alla 46ª Brigata Aerea di Pisa, decolleranno nelle prossime ore, come da ordine del Comando delle Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico, con a bordo un team composto da Vigili del Fuoco e personale dell’Esercito Italiano specializzato ad operare in contesti caratterizzati da minaccia CBRN (Chimica, Batteriologica, Radiologica e Nucleare). Una seconda missione è prevista per domani, dedicata al trasporto di materiale umanitario e medico.

Il 7° Reggimento Difesa CBRN “Cremona” è il reparto dell’Esercito deputato ad assolvere compiti in materia di difesa specialistica CBRN (Chimica, Batteriologica, Radiologica, Nucleare). Sul territorio nazionale, così come in tutti i teatri operativi in cui sono impiegate le Forze Armate italiane, assetti specialistici del 7° garantiscono le attività peculiari di rivelazione, identificazione, campionamento e decontaminazione.

Il C-130J della 46^ Brigata Aerea di Pisa, decollato nella notte è atterrato a Beirut.

A bordo un team composto da Vigili del Fuoco e personale dell’Esercito Italiano specializzato ad operare in contesti caratterizzati da minaccia CBRN (Chimica, Batteriologica, Radiologica e Nucleare)

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Il C-130J, in dotazione alla 46^ Brigata Aerea di Pisa è un velivolo da trasporto di personale, materiali e mezzi, spesso utilizzato anche in attività di supporto a favore della collettività, come nel caso di trasporti sanitari d’urgenza, di pazienti in imminente pericolo di vita, che richiedono l’imbarco di una ambulanza o in bio-contenimento.

Questi velivoli sono stati utilizzati recentemente anche per il trasporto di materiale sanitario in tutto il Paese, nonché per il trasporto di aiuti umanitari in Paesi colpiti da calamità, come ad esempio nel caso dell’Ucraina, a seguito dell’alluvione di giugno, per citare solo il caso più recente.

 

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Esplosione al porto di Beirut, ferito lievemente un militare italiano del Sector West di UNIFIL

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Libano (Beirut), 4 agosto 2020 – Una forte esplosione avvenuta questo pomeriggio all’interno del porto di Beirut ha coinvolto un team della missione UNIFIL. Un militare italiano del contingente ha riportato lievi ferite.

È stato lo stesso militare a informare direttamente i familiari sul suo stato di salute.

Sul posto, in stretto coordinamento con le forze di sicurezza libanesi, sono intervenuti i soccorsi del Sector West di UNIFIL che stanno provvedendo all’evacuazione del personale.

Sono in corso gli accertamenti da parte di UNIFIL e delle forze di sicurezza libanesi per accertare la dinamica dell’accaduto.

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Carabinieri sequestrano 7000 piante di marijuana in capannone industriale abbandonato

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Taurianova (RC) 3 agosto 2020 – Un altro duro colpo alla produzione di marijuana nella Piana di Gioia Tauro da parte dei Carabinieri reggini. I Carabinieri della Compagnia di Taurianova insieme ai “Cacciatori” dello Squadrone Eliportato di Vibo Valentia, nel corso degli ordinari rastrellamenti hanno individuato un grande capannone in disuso utilizzato in area rurale di Contrada Torre Lo Schiavo, adibito a essiccatoio di piante di marijuana. 

Un forte odore di marijuana proveniente da un vecchio frantoio abbandonato da tempo in una impervia area rurale di Taurianova ha destato il sospetto dei militari, che, una volta entrati, si sono trovati davanti un vero e proprio essiccatoio “industriale”, con centinaia di fili di spago attaccati a delle intelaiature in ferro poste sulle pareti, così creando una distesa di piante sospese e distanziate tra di loro, per consentirne l’ottimale essicazione, al termine della quale le piante sarebbero state tritate e vendute in dosi nel mercato illegale. Per di più erano presenti dei grandi ventilatori alimentati da un allaccio abusivo alla rete elettrica pubblica, come successivamente accertato dai tecnici intervenuti.

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Circa 7000 piante di altezza variabile tra mezzo metro e 1 metro, per un quantitativo stimato in oltre 350 kg di sostanza stupefacente che, una volta venduta al dettaglio, avrebbe fruttato alla criminalità oltre 3 milioni di euro. Evidentemente le piante erano state trasportate nel capannone provenendo da alcune piantagioni già estirpate e fatte crescere nella Piana di Gioia Tauro, le cui piazzole sono in corso di individuazione. La sostanza stupefacente rinvenuta è stata sequestrata e sarà trasmessa al RIS di Messina per le successive analisi tossicologiche del caso.  

L’operazione è stata svolta dai Carabinieri delle Stazioni di Taurianova e Cittanova e dei “Cacciatori”, durante specifici servizi volti alla prevenzione e repressione della produzione e smercio di sostanze stupefacente nel territorio.

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I Carabinieri di Taurianova svolgeranno tutte gli accertamenti necessari ad individuare i realizzatori della piantagione industriale. Il sequestro rappresenta un altro duro colpo alla criminalità locale, riuscendo a privarla di un ingente fonte di guadagno.

L’intervento rientra nella più ampia e diffusa azione dei carabinieri della Piana di Gioia Tauro nel contrasto alla coltivazione di cannabis nel territorio, a conferma di una sempre incisiva e pervasiva azione di contrasto al fenomeno disposta e coordinata dal Gruppo Carabinieri di Gioia Tauro.

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Soccorso aereo: equipaggio dell’Aeronautica Militare in azione per recuperare donna di 36 anni

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Cagliari, 2 agosto 2020 – Un equipaggio dell’80° centro C.S.A.R. (Combat Search and Rescue) del 15° Stormo, in prontezza d’allarme nazionale, è decollato dall’aeroporto di Decimomannu, a bordo di un elicottero HH-212 per prestare soccorso ad una donna dispersa in località Castiadas nel sud della Sardegna.

L’equipaggio, ricevuto l’ordine di missione dalla Sala Operativa del Rescue Coordination Center (RCC) dell’Italian Air Operation Centre di Poggio Renatico (FE), è decollato in mattinata per raggiungere la zona di intervento. A bordo anche personale specializzato del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico (CNSAS) Sardegna. Giunti nell’area d’operazione l’equipaggio ha individuato la donna in difficoltà, che è stata raggiunta da Carabinieri, CNSAS e volontari che l’hanno affidata al 118 per essere trasferita presso l’ospedale San Marcellino di Muravera.

Terminato l’intervento, l’elicottero ha fatto rientro a Decimomannu ed ha ripreso la normale prontezza d’allarme SAR nazionale.

Cockpit

L’80° Centro C.S.A.R. è uno dei reparti del 15° Stormo dell’Aeronautica Militare che garantisce, 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, senza soluzione di continuità, la ricerca ed il soccorso degli equipaggi di volo in difficoltà, concorrendo, inoltre, ad attività di pubblica utilità quali la ricerca di dispersi in mare o in montagna, il trasporto sanitario d’urgenza di ammalati in pericolo di vita ed il soccorso di traumatizzati gravi, operando anche in condizioni meteorologiche marginali. Dalla sua costituzione ad oggi, gli equipaggi del 15° Stormo hanno salvato più di 7300 persone in pericolo di vita o in condizioni di grave difficoltà.

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(Foto: © Aeronautica Militare)
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Esercitazione “proof of concept expeditionary”, testate a Pantelleria le capacità di proiezione dell’Aeronautica Militare

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Pantelleria, 1 agosto 2020 – L’F-35B, versione STOVL del nuovo caccia di 5ª generazione, al centro dell’evento esercitativo che ha consentito di testare le capacità di proiezione delle forze espresse dall’AM.

Testare la capacità di proiettare, con brevissimo preavviso, un adeguato pacchetto di forze, completo in tutte le sue componenti abilitanti, in un’area di interesse anche lontana dalla madre Patria e in un ambiente semi-permissivo: questo l’obiettivo dell’esercitazione “Proof of Concept Expeditionary”, un evento pensato per sintetizzare le principali e peculiari capacità di proiezione delle forze che l’Aeronautica Militare è in grado di esprimere oggi al servizio della Difesa e del Paese.

L’attività, alla quale ha presenziato anche il capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, generale di squadra aerea Alberto Rosso, si è svolta giovedì 30 luglio sull’isola di Pantelleria, all’interno del Distaccamento Aeroportuale dell’Aeronautica Militare che da più di ottant’anni costituisce un importante presidio strategico per la Difesa nel cuore del Mediterraneo.

Uno scenario individuato proprio per ricreare quelle condizioni di distanza dalle basi aeree stanziali e di ridotto supporto logistico, inclusa la presenza di una pista di decollo e atterraggio dalle dimensioni limitate dove i caccia convenzionali non possono operare, tipiche di quelle che in gergo tecnico vengono definite “bare/austere base”. In particolare, un F-35B, versione a decollo corto e atterraggio verticale (STOVL – Short Take-Off and Vertical Landing) del nuovo caccia di 5ª generazione, recentemente assegnato al 32° stormo di Amendola (FG) – il principale e più attuale fattore abilitante della predetta capacità expeditionary della Forza Armata – dopo aver preventivamente verificato le condizioni di sicurezza necessarie all’atterraggio, ha effettuato un avvicinamento a bassa velocità alla pista di Pantelleria, arrestando in pochissime centinaia di metri la propria corsa di atterraggio. Il velivolo è stato poi rifornito a terra con una speciale procedura direttamente da un velivolo tanker KC-130J ed è stato armato in tempi strettissimi, per poi ridecollare per la prosecuzione della missione assegnata. Il tutto si è svolto in una cornice di sicurezza per i velivoli, i mezzi ed il personale coinvolto costantemente assicurata grazie ad un sistema di ricognizione e sorveglianza dall’alto, una struttura di comando e controllo mobile e ad unità specializzate di Personale Force Protection.

L’Aeronautica Militare è una delle poche forze aeree al mondo in grado di avere oggi, concretamente, una piena ed autonoma capacità di proiezione del potere aerospaziale“, ha affermato il generale Rosso. “Questa è una capacità che non riguarda un singolo velivolo, quale può essere l’F-35B, fattore essenziale ed abilitante in questo contesto ma di cui rappresenta solo un tassello, ma che richiede la reale capacità di integrare tutta una serie di competenze fondamentali che la Forza Armata è in grado di esprimere, operando non solo da casa, dalle nostre basi, dove abbiamo tutta la logistica di supporto necessaria, ma anche lontano dai confini nazionali ed in contesti non permissivi se, dove e quando ritenuto necessario“.

pantSi tratta di una capacità importante al servizio del Paese – ha aggiunto il capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica – anche alla luce degli scenari così mutevoli, flessibili ed imprevedibili con i quali siamo chiamati in qualche modo a convivere e confrontarci. Noi, come tutte le forze armate, dobbiamo essere pronti a qualsiasi evenienza. Flessibilità di impiego, dispersione e imprevedibilità, sia in chiave di deterrenza che come capacità operativa vera e propria, sono fattori ritengo essenziali in qualsiasi scenario ipotetico“.

Diversi gli assetti logistici coinvolti nell’attività esercitativa, tra cui in particolare l’Air Landed Aircraft Refuelling Point (ALARP), sistema che permette il prelevamento del combustibile direttamente dai serbatoi del velivolo KC-130J e consente il rifornimento contemporaneo fino a quattro velivoli. L’attività è stata assicurata dal personale specializzato del 3° Stormo di Villafranca (VE), principale espressione delle capacità logistiche di proiezione di Forza Armata.

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