Archivi del mese: luglio 2020

Lanci ad alta quota per gli esploratori della “Folgore”

3. Uscita lancio assiale da velivolo C27

Pistoia, 30 luglio 2020 – Gli esploratori paracadutisti, provenienti dalle unità della Brigata “Folgore”, hanno condotto nei giorni scorsi uno specifico addestramento aviolancistico con la tecnica della caduta libera nelle zone lancio di Ampugnano (SI) e Lajatico (PI).

I lanci, avvenuti da quote superiori ai 3000 metri, sono stati effettuati utilizzando, quali vettori aerei, un C 27 J “Spartan” dell’Aeronautica Militare e un elicottero CH47 del 1° reggimento AVES “Antares”. L’attività aviolancistica è stata pianificata, coordinata e condotta dal nucleo istruttori TCL (Tecnica Caduta Libera) del Centro Addestramento di Paracadutismo (CAPAR) di Pisa.

4. Uscita in sequenza rapida dalla porta assiale

L’alta quota di lancio, con apertura del paracadute subito dopo aver lasciato l’aeromobile, consente agli esploratori paracadutisti, con l’utilizzo di sistemi navigazione GPS, di “coprire” fino a 15 chilometri di distanza orizzontale. Dal punto di vista tattico la capacità acquisita dalle unità esploranti consente una maggiore efficacia nella delicata fase di inserzione nell’area di operazione e nell’avvicinamento all’obiettivo, semplificando le successive fasi di osservazione e riporto di dati informativi.

I plotoni esploratori paracadutisti della Brigata “Folgore” sono composti da personale selezionato e sottoposto a specifico corso di formazione. Dopo un intenso iter formativo acquisiscono le capacità di lancio con la tecnica della caduta libera permettendo loro di sfruttare appieno le inserzioni con aviolancio.

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Calabria, Aeronautica Militare soccorre con elicottero un giovane infortunato sul massiccio del Pollino

HH139 in volo

HH139 in volo (© Aeronautica Militare)

Cosenza, 30 luglio 2020 – Un equipaggio dell’84° Centro Combat Search and Rescue (C.S.A.R.) del 15° stormo dell’Aeronautica Militare è decollato ieri sera, 29 luglio, dall’aeroporto militare di Gioia del Colle (BA), per soccorrere un escursionista ventisettenne infortunato sul monte Manfriana a causa di una caduta.

ensign_of_the_15º_stormo_of_the_italian_air_force.svgL’equipaggio militare, in prontezza d’allarme nazionale, con elicottero HH-139, ha ricevuto l’ordine di procedere al soccorso dal Rescue Coordination Center dell’Italian Air Operation Centre di Poggio Renatico (FE). Il velivolo è decollato alle ore 18.30 circa e si è diretto verso il campo sportivo di Fracineto (CS), dove ha prelevato due operatori del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico, per poi dirigersi verso l’area d’operazione.  Il giovane traumatizzato è stato individuato, anche grazie all’ausilio dei visori notturni, e successivamente trasportato in sicurezza a Fracineto, dove lo attendeva un’ambulanza per le cure necessarie.

L’intervento è stato effettuato in collaborazione con il Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico.

Concluso il soccorso, in tarda serata, l’elicottero dell’Aeronautica Militare ha fatto rientro a Gioia del Colle, dove tecnici specialisti della base hanno effettuato una manutenzione al velivolo, consentendo così di poter continuare ad assicurare la prontezza SAR nazionale.

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IdR – Barella si prepara al trasporto  (© Aeronautica Militare)

L’84° Centro CSAR di Gioia del Colle –  insieme agli altri Centri SAR dislocati sugli aeroporti di Pratica di Mare (RM), Cervia (RA), Trapani e Decimomannu (CA) – garantisce 24 ore su 24, per 365 giorni all’anno, la ricerca ed il soccorso degli equipaggi di volo in difficoltà, nonché concorre ad attività di pubblica utilità quali la ricerca di dispersi in mare o in montagna, il trasporto sanitario d’urgenza di ammalati in pericolo di vita ed il soccorso di traumatizzati gravi, l’attività di antincendio boschivo nonché le missioni Slow Mover Interception (SMI) in occasione di grandi eventi. 

L’Italian Air Operation Centre (IT-AOC) è la struttura operativa del Comando delle Operazioni Aerospaziali che ha la responsabilità di supervisionare, coordinare e approvare le attività di volo operativo quotidiane per tutte le Forze Armate e Corpi Armati dello Stato.

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Missione in Afghanistan: Medal Parade al TAAC-WEST

2. Un momento della cerimonia di consegna

Herat, 28 luglio 2020 – La Medal Parade, ovvero la tradizionale cerimonia di consegna della medaglia commemorativa dell’Alleanza al personale che si appresta a concludere il proprio mandato operativo in Afghanistan, si è svolta nei giorni scorsi presso Camp Arena, sede del contingente italiano del Train Advise Assist Command West (TAAC-W), attualmente a guida 132^ Brigata corazzata “Ariete”,

La “non article five NATO Medal for Resolute Support”, introdotta con l’avvio – il 1° gennaio 2015 – dell’operazione in Afghanistan denominata appunto “Sostegno Risoluto”, è conferita ai militari dei paesi alleati che, a vario titolo, hanno contribuito alla missione di assistenza in favore delle istituzioni e delle forze di sicurezza afgane.

Il comandante del TAAC-WEST, generale di brigata Enrico Barduani, nel consegnare il prestigioso riconoscimento agli uomini e alle donne di “Resolute Support”, ha sottolineato come la decorazione ricevuta sia testimonianza del costante ed efficace impegno profuso in questi mesi.

“Questa medaglia – ha affermato il generale Barduani – è frutto della professionalità che avete dimostrato come soldati delle Forze Armate Italiane, capaci di portare a termine con determinazione e caparbietà la vostra missione, nonostante le molte difficoltà, non ultima l’emergenza COVID 19, che ha comportato un aggravamento delle condizioni di vita e lavoro, ulteriori sacrifici e un allungamento del periodo di permanenza qui in Afghanistan”.

Alla Medal Parade, che si è svolta a più riprese per rispetto delle misure di distanziamento sociale anti COVID, hanno preso parte anche rappresentanti dei contingenti degli altri sette paesi che compongono il TAAC-WEST (Albania, Ungheria, Lituania, Romania, Slovenia, Ucraina, Stati Uniti d’America), Comando multinazionale responsabile della parte occidentale dell’Afghanistan.

La missione NATO “Resolute Support” è composta da militari di 39 nazioni, con l’obiettivo di contribuire all’addestramento, all’assistenza e alla consulenza in favore delle istituzioni e delle forze di sicurezza afgane, al fine di renderle autosufficienti e in grado di provvedere autonomamente alla salvaguardia del paese e dei propri cittadini.

Il contributo italiano, espresso con personale e mezzi di Esercito, Aeronautica, Marina e Carabinieri, ha consentito finora alla regione ovest dell’Afghanistan di raggiungere standard di sicurezza e sviluppo fra i più elevati nel paese.

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L’Esercito precisa che nessuna regolare attività operativa è svolta nelle spiagge italiane

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Roma, 27 luglio 2020 – In merito alle foto pubblicate su alcuni organi di informazione relative alla presenza di militari sulle spiagge italiane, l’Esercito precisa che nessun soldato svolge attività regolare negli arenili.

I servizi di presidio propri dell’Operazione “Strade Sicure” sono condotti nella città di Ventimiglia come in altre città costiere della penisola, ma non prevedono disposizioni operative per il pattugliamento di spiagge.

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immagine da web

Le immagini diffuse si riferiscono ad un intervento occasionale, non operativo, finalizzato alla realizzazione di un’attività giornalistica presso Ventimiglia. Tali immagini, pertanto, non corrispondono alla complessitá delle attivitá legate all’operazione “Strade Sicure”, che sono sempre condotte su disposizione delle autorità competenti.

 

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Missione in Libano, Sector West: 36 ore sulla Blue Line

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Shama, 26 luglio 2020 – L’obiettivo delle forze UNIFIL impegnate nel sud del Libano è mantenere la pace e la sicurezza nell’area di operazione. Per i caschi blu questo si traduce concretamente nel controllo della Blue Line, la linea di demarcazione tra il territorio israeliano e quello libanese, sancita e realizzata dalle UN con lo scopo di riportare la stabilità nell’area.

L’attività dei peacekeeper sulla Blue Line è cospicua e costante e il 50% dei tanti pattugliamenti avviene nelle ore notturne. Per aumentare l’efficacia di questo controllo la Joint Task Force Lebanon Sector West ha incrementato ulteriormente la propria presenza conducendo, negli ultimi mesi, sessanta operazioni Jackpot.

La Jackpot operation è caratterizzata da 36 ore di presenza costante sulla Blue Line in cui le pattuglie provenienti dai dipendenti battaglioni italiano, ghanese e irlandese con il supporto di coreani e malesi si muovono e si coordinano mettendo in atto posti di osservazione e pattuglie appiedate che aumentano l’efficacia del controllo dell’area.

Questo modus operandi ha fatto registrare più di 2000 ore di presenza continuativa sulla linea blu migliorando qualità e quantità dei report informativi provenienti dalle attività di pattugliamento.

Uno sforzo notevole ma che ha portato ad un ulteriore periodi di stabilità, come ha ricordato il generale di brigata Diego Filippo Fulco, comandante del Sector West parlando ai suoi uomini: “Avete assicurato ulteriori otto mesi di pace in questa zona. Un risultato che, se oggi può sembrare facile, negli anni passati non appariva per nulla scontato. La nostra presenza, il nostro lavoro permette una stabilità rara in questa area geografica. ne dovete essere orgogliosi” 

Nonostante l’emergenza sanitaria, i caschi blu del Sector West, attualmente su base brigata “Granatieri di Sardegna” sono riusciti a mantenere invariate numero e frequenza delle attività operative.

Le unità, per operare in sicurezza, si sono adeguate all’utilizzo dei dispositivi di protezione individuale previsti non permettendo flessioni della capacità operativa dimostrando di aver compreso appieno l’importanza del proprio ruolo di peacekeeper nella terra dei cedri.

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UNIFIL, dopo 8 mesi il contingente italiano rientra in Patria, la brigata Granatieri di Sardegna cede il comando alla brigata Sassari (video)

03 Saluto alle bandiere

Shama, 26 luglio 2020 – E’ giunto a conclusione quello che è stato il mandato continuativo più lungo per un contingente italiano in UNIFIL nella quarantennale storia della partecipazione italiana alla missione di pace: 254 infatti sono stati i giorni di intenso lavoro in una zona di operazione di 650 kmq nella quale operano cinque battaglioni lavorando giorno e notte con i colleghi delle 15 nazioni che formano la Joint Task Force – Lebanon Sector West.

Il passaggio di mano della Bandiera delle Nazioni Unite ha sancito il cambio del contingente italiano in UNIFIL: il generale di brigata Diego Filippo Fulco, comandante della Brigata “Granatieri di Sardegna” ha ceduto il comando al generale di brigata Andrea Di Stasio, comandante della Brigata “Sassari”. A sancire il trasferimento d’autorità il generale di divisione Stefano Del Col, Force Commander e Head of Mission della missione UNIFIL nel Sud del Libano.

14 UNIFIL Force Commander e Head of Mission Gen. D Stefano Del Col consegna la bandiera UN al Gen. B. Di Stasio neo-comandante del Sector West

Presente alla cerimonia l’ambasciatore d’Italia in Libano S.E. Nicoletta Bombardiere.

La Leonte XXVII si è chiusa con oltre 60.000 attività svolte, di cui 29.000 attività notturne scaturite dalla volontà di incrementare la presenza sul territorio anche in quell’arco temporale.

In oltre mesi 8 mesi di lavoro, 12.500 pattuglie circa hanno presenziato e controllato la Blue Line, la linea di demarcazione tra Israele e Libano che percorre per 55 km l’area di operazioni sotto guida italiana. Un impegno che non ha subito flessioni ed è stato riarticolato dopo il 21 febbraio, data del primo caso ufficiale di COVID in Libano.

08 L'ambasciatrice d'Italia Nicoletta Bombardiere

I peacekeeper hanno infatti adottato una serie di misure precauzionali necessarie per salvaguardare se stessi e la popolazione locale dal contagio, continuando però ad assolvere al proprio compito. E così i 3.800 soldati sotto la guida del generale di brigata Diego Filippo Fulco hanno proseguito le loro attività operative con una media di 250 attività al giorno.

“Gli ottimi risultati che sono davanti agli occhi di tutti sono stati costruiti giorno dopo giorno con dedizione, attenzione, sacrificio – ha ricordato il generale di brigata Diego Filippo Fulco parlando ai propri uomini – il vostro lavoro la vostra preparazione la vostra capacità e la vostra abnegazione sono state un ingrediente indispensabile per ottenere il risultato raggiunto, aggiungere altri otto mesi di pace alla storia recente di questo paese. Avete operato come ci si aspetta da un “basco Blu” delle Nazioni Unite”.

Al generale Diego Filippo Fulco medaglia d’argento al merito dell’Esercito libanese

L’operato del Sector West, della Brigata Granatieri di Sardegna e del suo comandante è stato riconosciuto all’unanimità ed il Presidente del Libano Michel Aoun ha concesso al generale Fulco la medaglia d’argento al merito dell’Esercito libanese.

10 Medaglia UNIFIL al Gen. B. Diego Filippo Fulco

“Non posso che essere orgoglioso del lavoro che avete svolto con attenzione, dedizione e professionalità in condizioni di crescente difficoltà – ha sottolineato il generale Del Col, quarto italiano a comandare UNIFIL una delle missioni delle UN più grandi con i suoi oltre 10.000 uomini sul terreno – ai colleghi della Sassari ed al loro comandante il Generale Di Stasio non posso che augurare un altrettanto importante impegno, sicuro che la loro esperienza anche nell’operare in Libano ne farà da subito degli ottimi peacekeeper”.

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12 Army Silver Medal of Honor

La cerimonia, si è svolta, in tono minore a causa delle restrizioni legate alla pandemia, all’interno della base “Millevoi”; a seguirne lo svolgimento, da lontano, anche gli oltre 400 militari da poco arrivati che, seguendo i dettami internazionali, sono stati sottoposti ad un periodo di quarantena.

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Nuova sinergia Esercito e ACI, siglato accordo per ammodernamento del Museo Storico della Motorizzazione Militare

Dottor Capozza, Generale Figliuolo e Generale Tota

Roma, 24 luglio 2020 – L’Accordo Quadro tra l’Esercito e l’Automobile  Club d’Italia per la riqualificazione del Museo Storico della Motorizzazione Militare è stato firmato ieri a Roma, presso la Caserma “Arpaia”, in previsione dell’inserimento del museo tra i siti di maggior interesse per gli amanti delle quattro ruote.

L’Accordo, fortemente voluto dal capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Salvatore Farina, e dal Presidente dell’ACI, ingegner Angelo Schicchi Damiani, è stato siglato dal comandante logistico dell’Esercito, generale di corpo d’armata Francesco Paolo Figliuolo e dal segretario generale dell’ACI, dottor Gerardo Capozza.

A sottoscrivere l’accordo anche il generale di corpo d’armata Giuseppenicola Tota, comandante delle Forze Operative Terrestri di Supporto, da cui dipende organicamente il Museo.

illustrazione del progetto di riqualificazione

La collaborazione tra Esercito e ACI prevede l’avvio di un piano triennale di lavori infrastrutturali per l’ammodernamento del Museo, con importanti finanziamenti comunitari messi a disposizione dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo (MIBACT), per progetti estremamente significativi per lo sviluppo turistico del Paese.

Il nuovo Polo Museale sarà dotato di sala conferenze, bookshop, caffetteria, dehors e spazi per bambini e costituirà un’attrattiva assoluta e unica in tutto il Paese con i suoi 300 mezzi, pezzi unici da collezione, tra cui si annoverano la “FIAT 501 Torpedo”, l“Alfa Romeo 6C” coloniale e la “FIAT 513 Tipo 4” del 1910, soprannominata “La Saetta del Re” ed utilizzata da Vittorio Emanuele III per gli spostamenti sul fronte della Prima Guerra Mondiale.

intervento del Comandante Logistico dell'Esercito

Il generale Francesco Paolo Figliuolo a seguito della sottoscrizione dell’Accordo Quadro ha sottolineato che “Questo progetto segna un momento importantissimo per la storia del Museo Storico della Motorizzazione Militare che potrà riaprire finalmente le porte a un ampio pubblico di concittadini interessati tanto alla storia dell’automobile quanto all’evoluzione tecnologica del nostro Paese, in cui la Forza Armata, con i suoi mezzi e sistemi d’arma, ha da sempre avuto un ruolo trainante. Ringrazio l’ACI per aver scelto l’Esercito come partner istituzionale ed il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, funder del progetto”.

intervento del Segretario Generale dell'ACI

“Con questo accordo due enti di grande tradizione istituzionale – dichiara il segretario generale Capozza – creano una sinergia infrastrutturale a beneficio del Paese, aperta a tanti altri interlocutori pubblici e senza alcun costo per lo Stato, finalizzata alla valorizzazione del patrimonio della Forza Armata e alla promozione di piani di sviluppo turistico nel settore automotive. L’intesa beneficia della capillarità della rete ACI sul territorio italiano e supera i confini nazionali grazie alla nostra struttura a Bruxelles per i progetti comunitari sulla mobilità e il turismo, sfruttando inoltre i grandi eventi di sport e motorismo storico di visibilità mondiale organizzati da ACI: dal Gran Premio di Formula1 a Monza fino al Rally Italia Sardegna, dalla Mille Miglia fino alla Targa Florio”.

un momento dell'evento

Al termine il generale Giuseppenicola Tota ha sottolineato l’importanza che riveste l’ammodernamento di una struttura che custodisce veri e propri pezzi di storia dell’industria automobilistica del nostro Paese che raccontano la sua evoluzione e trasformazione e che, grazie a questo accordo, verranno messi a disposizione della collettività

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Esercito: al Celio nuove apparecchiature all’avanguardia per la risonanza magnetica a favore dei cittadini

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Roma, 20 luglio 2020 – Questa mattina, il comandante Logistico dell’Esercito, generale di corpo d’armata Francesco Paolo Figliuolo ha inaugurato, presso il Policlinico Militare di Roma “Celio”, la nuova apparecchiatura per la risonanza magnetica nucleare.

All’evento sono intervenuti anche alcuni rappresentanti delle Aziende Ospedaliere romane con cui sono in atto importanti partnership e collaborazioni con il Policlinico Militare di Roma.

nuova risonanza magnetica

Il sistema acquisito è un tomografo a risonanza magnetica, massima espressione della tecnologia attualmente disponibile in diagnostica per immagini. Tale sistema consente di effettuare tutte le più avanzate tipologie di esami diagnostici, in particolare quelli di secondo livello su patologie neurologiche, cardiologiche e urologiche, in area oncologica e degenerativa, con elevata velocità di esecuzione e qualità di immagine, unitamente ad un aumento del comfort del paziente.

Il nuovo macchinario, che si aggiunge a quello già in uso presso il nosocomio militare, permetterà di ampliare le capacità di diagnostica anche a favore della cittadinanza, implementando ulteriormente la collaborazione tra il “Celio” e l’Azienda Ospedaliera San Giovanni-Addolorata già in atto e che ha già consentito di supportare il Sistema Sanitario Regionale con centinaia di esami svolti a favore dei pazienti, tra cui mammografie, tomografie computerizzate  e risonanze magnetiche nucleari.

Il servizio dell’Unità di Diagnostica del Policlinico Militare di Roma viene reso nella fascia oraria pomeridiana dal lunedì al venerdì consentendo così di ampliare gli slot dedicati alle prestazioni erogate in regime ordinario con l’intento di ridurre le liste di attesa relative alla diagnostica per immagini per i cittadini della città di Roma.

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Il Comandante Logistico, nel suo intervento, ha evidenziato come la messa in funzione della nuova Risonanza magnetica costituisce un potenziamento importante dei servizi sanitari del Policlinico Militare “Celio” che sa essere innovativo e fare rete virtuosa con la sanità civile, realizzando così soltanto benefici in termini di qualità e velocità di prestazioni a favore della cittadinanza.

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Il comandante logistico dell’Esercito in visita al Centro Ospedaliero Militare di Milano

un momento dell'attività

Milano, 16 luglio 2020 – Il Comandante Logistico dell’Esercito, generale di corpo d’armata Francesco Paolo Figliuolo, accompagnato dal comandante di Sanità e Veterinaria dell’Esercito, tenente generale Antonio Battistini, si è recato in visita presso il Centro Ospedaliero Militare di Milano (COM).

Il Comandante Logistico, accolto dal Direttore del COM, colonnello medico Fabio Zullino, ha assistito ad un briefing di aggiornamento sulle attività dell’Ospedale militare, costantemente impegnato a fronteggiare e contenere l’emergenza Coronavirus in tutta l’area Lombarda fin dalle prime fasi della pandemia. In particolare, sono stati presentati alcuni dati significativi relativi allo sforzo concreto dell’Ente nelle molteplici attività con cui è stato chiamato a concorrere con la Protezione Civile e la Sanità pubblica per essere vicino alle esigenze primarie della popolazione.

Nel corso della visita, il Comandante Logistico ha voluto incontrare tutto il personale dell’Ente al fine di esprimere la propria gratitudine per il proficuo lavoro svolto, l’assoluta dedizione dimostrata e l’eccellente professionalità messa in campo senza risparmio di energie, gratificata dai sorrisi e dai ringraziamenti dei numerosi pazienti guariti.

Il Comandante Logistico con il Direttore_nella Sala operativa del COM

Il generale Figliuolo nel corso del suo intervento ha sottolineato di sentirsi “fiero e orgoglioso del prezioso contributo che il Centro Ospedaliero ha fornito in questa pubblica calamità sia a livello di singoli, sia a livello di intera struttura”. “Esemplare – ha continuato il Comandante Logistico – è stato il vostro spirito di sacrificio in ragione del quale avete scelto, senza eccezioni, di anteporre il dovere alle preoccupazioni ed esigenze personali, operando anche lontano dalle famiglie e dagli affetti”.

Successivamente, il Generale Figliuolo ha incontrato alcune Autorità sanitarie locali tra cui il Direttore Generale dell’ASST Fatebenefratelli “Luigi Sacco”, Dottor Alessandro Visconti, il Direttore Generale dell’ASST Spedali Civili di Brescia, Dott. Massimo Lombardo, ed il Prorettore dell’Università di Milano, Professor Gian Vincenzo Zuccotti. Nel corso dell’attività, è stata evidenziata l’importanza delle sinergie sempre più strette tra la sanità militare e civile, anche alla luce dell’ottima collaborazione posta in atto nel corso dell’emergenza sanitaria.

Nell’ambito dello stato emergenziale per il Coronavirus, in stretto coordinamento tra il Ministero della Difesa e  il Ministero della Salute, e in accordo con la Regione Lombardia e Protezione Civile regionale, il Centro Ospedaliero Militare di Milano, a partire dal 21 febbraio, sotto la guida del Comando Logistico dell’Esercito, ha approntato un “dispositivo logistico-sanitario” adeguato a garantire il ricovero e la cura del personale civile affetto da Covid-19.

saluto del Comandante Logistico al personale del COM

Dall’inizio della pandemia, il COM di Milano ha effettuato 125 ricoveri di personale positivo al test di screening SARS-CoV-2 e numerosi tamponi naso-faringei e test sierologici. I pazienti ricoverati, tutti affetti da patologia polmonare patognomica, provenivano dalle diverse strutture sanitarie civili della regione Lombardia, per le quali il Centro Ospedaliero è risultato essere un punto di riferimento in grado di favorirne il decongestionamento sin dalle prime fasi emergenziali.

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L’Esercito sigla protocollo di intesa con il CRE per la riabilitazione equestre per trattare il personale traumatizzato

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Roma, 16 luglio 2020 – Siglato questa mattina un protocollo di intesa tra lo Stato Maggiore dell’Esercito e il Centro di Riabilitazione Equestre “Girolamo DE MARCO” (C.R.E.), presso l’Ippodromo Militare del Reggimento “Lancieri di Montebello”,

L’accordo è stato siglato dal sottocapo di Stato Maggiore dell’Esercito generale di corpo d’armata Giovanni Fungo e il presidente del Centro Riabilitazione Equestre (C.R.E.), dott. Patrizio Amore.

Il protocollo sottoscritto prevede un progetto sperimentale – per il trattamento di militari dell’Esercito Italiano vittime di Eventi Potenzialmente Traumatici (EPT) – che, attraverso un percorso basato sugli interventi assistiti con animali (IAA), integrerà, potenziandole, le alternative che la F.A. mette a disposizione dei propri militari per il recupero psicofisico correlato sia agli EPT che stressogeni.

In questo contesto, è previsto un intervento di riabilitazione avanzato mediante l’utilizzo dei cavalli, in questo caso dell’Esercito, come ausilio terapeutico – riabilitativo, per affrontare e superare difficoltà fisiche, psichiche, relazionali e comportamentali, a similitudine di quanto già attuato da nazioni quali, Stati Uniti e Gran Bretagna, con programmi basati sulla cosiddetta Equine – Assisted Therapy (ETA), sempre in favore dei propri militari.

Il progetto sanitario è stato elaborato da un Comitato Tecnico Scientifico (CTS), presieduto da un ufficiale del Corpo di Sanità nominato dallo Stato Maggiore dell’Esercito e integrato da specialisti del Ministero della Salute, che ne garantirà il monitoraggio e la supervisione. Numerosi studi hanno dimostrato come l’intervento assistito con il cavallo, combinando l’attività fisica con la stimolazione emozionale/cognitiva, sia adatto alla promozione di comportamenti comunicativi, affiliativi e allo sviluppo dell’espressione di emozioni. Il paziente con l’animale, con la sua corporeità, le sue reazioni, i suoi ritmi e le sue necessità instaura un complesso rapporto biunivoco che va a sviluppare un senso di fiducia e sicurezza, producendo autostima.

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DSC_0366_LancierCreL’intervento riabilitativo si svilupperà in cooperazione con la ONLUS – CRE “Girolamo De Marco”, operante presso il Centro Ippico Militare dei Lancieri di Montebello da circa trent’anni, già accreditato nello specifico settore in base alle linee guida dettate dal Ministero della Salute e di comprovata esperienza e affidabilità, il quale esprime in seno alla propria organizzazione tutte le figure sanitarie e professionali.

Presenti all’evento la dott.ssa Carmelita Corea, vicepresidente del Centro Riabilitazione Equestre “Girolamo De Marco”, la contessa prof.ssa Antonia M. Stocco Cantuti di Castelvetri, presidente Pro Infanzia Onlus (Fondazione società romana ONLUS), il dott. Giovambattista Mollicone, governatore distretto 2080 del Rotary International, il dott. Carlo Fucelli Pessot del Bo’, presidente del Rotary Club Roma Nord Ovest, la dott.ssa Assunta Papa, direttore sanitario del CRE.

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Dopo la firma del Protocollo d’Intesa, il sottocapo di SME generale Giovanni Fungo ha omaggiato al  dott Patrizio Amore, presidente del CRE, un crest dello Stato Maggiore dell’Esercito, che ha ricambiando donando una targa ricordo della ONLUS.

Al termine della cerimonia, il sottocapo di SME ha consegnato dei riconoscimenti ad alcuni militari perché meritevoli.

 

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