Archivi del mese: settembre 2019

Firmato l’accordo di collaborazione tra Policlinico Militare di Roma e Fondazione Santa Lucia

Direttore Generale Fondazione Santa Lucia_Comandante Logistico Esercito_Direttore Policlinico Militare Celio

Roma 17 settembre 2019 –  La convenzione tra il Policlinico Militare di Roma “Celio” e l’Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico Santa Lucia è stata siglata oggi alla presenza del Comandante Logistico dell’Esercito, generale di corpo d’armata Francesco Paolo Figliuolo.

L’accordo, realizzato con il supporto tecnico dello Stato Maggiore Difesa – Ispettorato Generale della Sanità Militare – e dello Stato Maggiore dell’Esercito, si inserisce armonicamente nel progetto del “Centro per i Veterani della Difesa”, assicurando agli stessi, presso il Santa Lucia – struttura di eccellenza nel panorama internazionale in ambito neuro riabilitativo – l’assistenza e i percorsi terapeutici  necessari nel caso di traumi del sistema nervoso centrale, sia in fase acuta sia in presenza di necessità  di trattamenti estensivi.

un momento dell'evento

Si tratta di una tappa fondamentale nel percorso evolutivo del Centro Veterani, nato per offrire un supporto globale ai militari vittime di traumi fisici e psichici inabilitanti: il paziente neuro-traumatizzato ricoverato presso il Policlinico Militare passa direttamente nella struttura ospedaliera di alta specialità neuroriabilitativa, con garanzia di percorsi terapeutici di adeguata intensità e tempestività, elementi ritenuti fondamentali per il migliore trattamento del paziente per un recupero funzionale teso ad un rapido reinserimento nel contesto socio sanitario e lavorativo.

Nell’ambito dell’intesa, un’attenzione particolare è rivolta al trattamento del Disturbo da stress post traumatico, tema centrale e di massima priorità per le Forze Armate e la Difesa, completando così una sinergia che già vede la partnership tra Celio e Santa Lucia in importanti ambiti di ricerca nelle neuroscienze.

Questo accordo rappresenta, nella progettualità complessiva del Centro, un progetto pilota, che verrà replicato in altre sedi, per mettere a disposizione analoghe opportunità terapeutiche a tutto il personale militare su tutto il territorio nazionale, superando l’obbligatorietà degli spostamenti in altri luoghi di cura che, per pazienti affetti da simili patologie neurologiche rilevanti, rappresentano una criticità non trascurabile.

Il principio di offrire a tutti le stesse opportunità terapeutiche perché “nessuno rimane indietro” inizia a prendere forma. Questo il pensiero espresso dal Comandante Logistico dell’Esercito che si fa promotore e garante di una iniziativa di questa rilevanza per la Sanità Militare.

Si completa così una sinergia che vede già Policlinico e “Santa Lucia” affiancati in importanti progetti di ricerca e formazione. Ciò nell’alveo di un percorso che vede già la sanità militare impegnata nello sviluppo di collaborazioni strutturate con le più importanti realtà della Sanità pubblica, le Università e il mondo della ricerca e dello sviluppo nella prospettiva di una integrazione sempre più stretta, funzionale a tutte le istituzioni coinvolte.

foto di gruppo

L’accordo tra Celio e Santa Lucia segue quelli recentemente stipulati con l’Università di Roma “La Sapienza” per l’allocazione di Scuole di Specializzazione di area medica presso il Policlinico Militare  e con l’azienda ospedaliera “San Camillo – Forlanini” per l’alta formazione del personale sanitario in ambiti di interesse peculiare della Sanità Militare.

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Fonte e immagini: Comando Logistico dell'Esercito
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Aeronautica Militare e CNR siglano Accordo Quadro di collaborazione con industria ed università per lancio di piccoli satelliti

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Roma, 17 settembre 2019 – Continua la collaborazione con gli enti di ricerca, le università e le industrie nazionali finalizzata allo sviluppo della tecnologia di lanciatori di piccoli satelliti innovativi da piattaforma aerea.

Alla presenza del presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), prof. Massimo Inguscio, e del capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, generale di squadra aerea Alberto Rosso, questa mattina, presso la della Casa dell’Aviatore, ha avuto luogo la firma dell’Accordo Quadro per la collaborazione finalizzata all’avvio di progetti volti a sostenere lo sviluppo della tecnologia di lanciatori di piccoli satelliti innovativi da piattaforma aerea. 

L’Accordo Quadro, che rientra tra le linee programmatiche della Difesa per una sempre più inclusiva integrazione e collaborazione tra Forze Armate, mondo accademico, della ricerca ed industriale a supporto della collettività, ha visto la partecipazione di numerosi enti di ricerca, università ed industrie nazionali al fine di raggiungere un obiettivo comune e condiviso, in una prospettiva di completa sinergia del Sistema Paese.

“Con la firma di oggi si concretizza la volontà di mettere insieme, in una logica inclusiva, le capacità e le competenze nel settore dello spazio e dell’aerospazio a livello nazionale, nell’ambito di un progetto relativo ai lanciatori di satelliti aero-portati. Per raggiungere risultati importanti è essenziale che le Istituzioni, le industrie, le università ed i centri di ricerca collaborino sinergicamente mettendo a fattor comune conoscenze, risorse e professionalità. Il numero delle realtà presenti oggi testimonia lo sforzo e la volontà fare squadra al servizio del Paese”. Queste le parole con le quali il capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica ha commentato l’evento odierno.

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La firma di oggi rappresenta il passo successivo rispetto alla lettera di intenti già siglata a dicembre 2018 tra l’Aeronautica Militare, il CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), l’Università di Roma “Sapienza”, il CIRA (Centro Italiano Ricerche Aerospaziali) e la SITAEL S.p.A. (azienda italiana specializzata nella produzione di satelliti di piccole dimensione) cui ha fatto seguito un avviso pubblico per manifestazione di interesse, attraverso il quale sono state invitate a partecipare all’iniziativa tutte le industrie nazionali intenzionate ad investire nel settore aerospaziale.

Sono state 22 le realtà tra enti di ricerca, università, ed industrie che hanno aderito scommettendo sulle proprie capacità, investendo proprie risorse, con l’obiettivo di mettere insieme, in una logica inclusiva, le nicchie di eccellenza nell’ambito aeronautico, spaziale e tecnologico costituito non solo dalle grandi ma soprattutto dalle medie e piccole imprese di cui è ricca l’Italia.

Attualmente sono numerose le nazioni che dispongono di assetti spaziali ma solo pochi Paesi, tra questi sicuramente l’Italia, sono dotati di una filiera completa che va dalla costruzione di lanciatori fino alla gestione dei servizi satellitari. Vi è poi un numero ancora più ristretto di Stati che sono in grado di accedere ed operare, in maniera autonoma ed indipendente, allo Spazio e ad oggi l’Italia non è ancora tra questi. Il lancio di piccoli satelliti da piattaforme aeree potrebbe tuttavia dischiudere nuovi scenari ed offrire nuove opportunità al Paese.

Il documento siglato oggi segna proprio l’avvio ufficiale delle attività per uno studio di fattibilità per la pianificazione e la sperimentazione di un sistema di lancio aviotrasportato a supporto delle operazioni di osservazione e sorveglianza dal cielo nonché di telecomunicazioni.

Nel corso dell’evento, il Presidente del CNR, Prof. Massimo Inguscio ha dichiarato: “Questo rilevante accordo con l’Aeronautica militare, numerosi enti di ricerca, università ed industrie nazionali permetterà di offrire all’Italia nuove opportunità all’avanguardia nel mondo nello sviluppo della tecnologia di lanciatori di piccoli satelliti innovativi da piattaforma aerea. Le future applicazioni di queste ricerche porteranno innovazioni, nuove conoscenze e benefici nell’attività del telerilevamento nel campo dello studio della chimica dell’atmosfera e della meteorologia, del bilancio energetico del sistema terrestre, nello studio degli ecosistemi, nelle ricerche e controllo del territorio, delle coste e del mare, nel campo delle telecomunicazioni e della IT-Information Technology grazie alla collaborazione e competenze degli eccellenti ricercatori degli istituti di ricerca del CNR che si occupano di queste tematiche e ricerche sul territorio e in diversi progetti nazionali e internazionali”.

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L’accordo è stato firmato da: Aeronautica Militare, CNR, CIRA, Politecnico di Milano, Dipartimento di Scienze dell’Università degli Studi “Roma Tre”, AKKA Italia Srl, ALTEC SpA, AON SpA, ARCA DYNAMICS Srls, CELAB REAL ESTATE Srl, KAYSER Italia Srl, MECCANICA PER L’ELETTRONICA E SERVOMECCANISMI M.E.S. SpA, N.P.C. NEW PRODUCTION CONCEPT Srl, PROGETTI SPECIALI ITALIANI Srl, SETEL Srl, SITAEL S.p.A, SOPHIA HIGH TECH Srl, SPAZIOFUTURO Srl, T4i Srl, TELESPAZIO SpA, TOPNETWORK SpA, TYVAC INTERNATIONAL Srl.

Quello dell’aviolancio di piccoli satelliti costituisce un campo di ricerca ed approfondimento di forte interesse per la comunità scientifica internazionale che vede l’Aeronautica Militare – nell’ambito del Piano Spaziale della Difesa – competente per lo sviluppo e la promozione di studi di settore per il lancio di satelliti da piattaforme aeronautiche.

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Fonte e immagini: Aeronautica Militare
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Operazione “Strade Sicure” a Milano, militare ferito durante un’aggressione alle spalle, yemenita immobilizzato e consegnato alla Polizia

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Foto di repertorio

Milano, 17 settembre 2019 – Questa mattina, nei pressi della piazza duca d’Aosta a Milano, un cittadino yemenita di 23 anni ha tentato di aggredire alle spalle, con un paio di forbici, un militare impiegato nell’ambito dell’Operazione “Strade Sicure”, il caporale scelto Matteo Toia.

Nel corso della colluttazione, durante la quale il militare ha riportato una lieve ferita al collo, il soggetto è stato prontamente immobilizzato dai soldati grazie alle tecniche acquisite durante l’addestramento al metodo di combattimento militare.

Successivamente, l’aggressore è stato consegnato alle Forze di Polizia mentre il militare è stato portato in codice verde all’ospedale Fatebenefratelli di Milano.

L’aggressore è stato arrestato su disposizione del pm Luca Gaglio per attentato con finalità terroristiche, lesioni e violenza a pubblico ufficiale. Lo yemenita mentre veniva immobilizzato dai militari aveva gridato “Allah Akbar”. Sono in corso accertamenti da parte del pool antiterrorismo, guidato dal pm Alberto Nobili e sta lavorando al caso anche il Nucleo informativo dei carabinieri.

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Fonte: Stato Maggiore Esercito
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Afghanistan, concluso seminario condotto da civili e militari interforze, sui differenti approcci delle emergenze

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Herat, 17 settembre 2019 – Nell’ambito della missione in Afghanistan, si è concluso a Camp Arena, sede del Training Advise Assist Command West (TAAC-W) di Herat, un seminario medico intitolato “Emergency: different approaches? Same goals!”.

Lo scopo dell’evento scientifico è stato aprire un tavolo di confronto su tematiche sanitarie, coinvolgendo non soltanto i medici del ROLE 2 di Camp Arena e dell’ospedale militare del 207° Corpo di Armata afghano di Herat, ma anche, e soprattutto, i professionisti civili dell’ospedale regionale della città.

Numerosi i partecipanti che, grazie all’elevato livello dei relatori, hanno potuto acquisire specifiche conoscenze e approfondire gli aspetti medici più pratici.

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Diversi gli argomenti trattati: chirurgia d’urgenza, con particolare riferimento a quella pediatrica e di controllo del danno, radiologia interventistica nelle urgenze, trattamento endoscopico dei sanguinamenti gastrointestinali, traumatologia maxillo–facciale.

Vista la buona riuscita del workshop, organizzatori e partecipanti hanno convenuto di promuovere e programmare altri eventi similari in futuro.

A conclusione del seminario, il contingente militare italiano in Afghanistan, composto da personale di Esercito, Marina Militare, Aeronautica Militare e Arma dei Carabinieri, ha donato ausili sanitari all’Ospedale Regionale di Herat, all’Ospedale di Guzarah e alla Fondazione per disabili “Pir-e Herat Foundation”.

Il TAAC-W di Herat, attualmente a guida Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli” comandanta dal generale di brigata Giovanni Parmiggiani, è impegnato in attività di addestramento, assistenza e consulenza a favore delle Istituzioni e delle Forze di Sicurezza locali concentrate nella Regione Ovest dell’Afghanistan.

Resolute Support Mission è composta da militari di 41 nazioni, tutti uniti in un unico scopo, quello di contribuire all’addestramento, all’assistenza e alla consulenza a favore delle Istituzioni e delle Forze di Sicurezza locali al fine di facilitare le condizioni per la creazione di uno stato di diritto, Istituzioni credibili e trasparenti e soprattutto, Forze di Sicurezza autonome e ben equipaggiate. Questo percorso sta portando le Forze di Sicurezza afghane ad assumere il compito di garantire la sicurezza del Paese e dei propri connazionali.

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Fonte e immagini: Stato Maggiore Difesa
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Angelo Tofalo nominato sottosegretario alla Difesa del governo Conte II, assume oggi l’incarico

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Roma, 16 settembre 2019 – Questa mattina, nella Sala dei Galeoni di Palazzo Chigi, l’onorevole Angelo Tofalo ha prestato giuramento nelle mani del Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, assumendo così l’incarico di sottosegretario di Stato alla Difesa del governo Conte II.

“È per me un privilegio continuare a fare parte della squadra di governo e servire il Paese come Sottosegretario di Stato al Ministero della Difesa, un incarico che svolgerò con passione e impegno per il bene delle istituzioni democratiche e di tutti i nostri ragazzi in uniforme”, ha detto Tofalo, già Sottosegretario alla Difesa del governo Conte I.

Al termine della cerimonia, il sottosegretario Tofalo si è insediato a palazzo Aeronautica dove è stato accolto dal capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, generale di squadra aerea Alberto Rosso.

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Le Forze Armate presenti a Matera nominata “Capitale europea della cultura per il 2019”

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Matera, 16 settembre 2019 – Le Forze Armate, il 21 e 22 settembre prossimo, saranno presenti a Matera nell’ambito delle celebrazioni della sua nomina a “Capitale Europea della Cultura 2019”, per far conoscere la molteplicità delle attività svolte da tutte le componenti della Difesa per la sicurezza del Paese e a favore della collettività.

Il motto “Open Future” di Matera 2019 ben si collega al costante impegno delle Forze Armate proiettate al futuro attraverso lo sviluppo di nuove capacità e alla conoscenza e alla promozione della “Cultura della Difesa”, coinvolgendo la popolazione alla realtà della Difesa attraverso una serie di conferenze, visite all’area espositiva e attività dimostrative di personale, mezzi e materiali militari.

PROGRAMMA

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Dal 21 al 22 settembre, dalle ore 10,00 alle ore 13,00 e dalle ore 16,00 alle ore 21,00 presso l’Ex Ospedale S. Rocco in Piazza San Giovanni, gli ospiti potranno familiarizzare con il “mondo con le stellette”, visitando una mostra di mezzi ed equipaggiamenti in uso dal personale dell’Esercito, della Marina, dell’Aeronautica e dei Carabinieri, la mostra fotografica “365 – Un Anno con le Forze Armate” ed una esposizione dell’editoria militare.

Sabato 21 settembre

Mattina

  • ore 11:30 un picchetto interforze parteciperà alla celebrazione del 76° anniversario dell’eccidio nazista in Piazza Vittorio Veneto, che vedrà anche il 
  • ore 11:50 sorvolo della Pattuglia Acrobatica Nazionale 
  • ore 12:20, ci sarà l’esibizione della Fanfara del 7° Reggimento Bersaglieri.

Pomeriggio

  • ore 16:00, presso l’Ex Ospedale S. Rocco, le conferenze “Cultura della Difesa – Uomini contro bombe”
  • ore 16:30 esibizione del gruppo cinofili dell’Arma dei Carabinieri e infine 
  • ore 17:00 “L’Aeronautica si racconta a Matera: dalla difesa aerea al soccorso alla collettività” e successivamente alle ore 18 le conferenze termineranno con “Capacità antidrone: descrizione, potenzialità, impiego e possibili sviluppi”
  • ore 21:00 la Banda dell’Aeronautica Militare chiuderà le attività della giornata con un concerto nell’Auditorium “R. Gervasio”.

Domenica 22 settembre, sempre presso l’Ex Ospedale San Rocco

Mattina

  • ore 11:00 e alle 18:30, ci saranno le esibizioni del gruppo cinofili dell’Aeronautica Militare 
  • ore 11:30 e alle 17:00, le dimostrazioni del “Metodo di Combattimento Militare” utilizzato dall’Esercito.

Pomeriggio

  • ore 17:00 si potrà partecipare, attraverso un percorso itinerante, alla conferenza “Capacità Duali e contesti d’applicazione della Brigata Marina San Marco”
  • ore 18:00 conferenza sul “Progetto WONDERFULL – Matera sotto i sassi
  • ore 19:00, a concludere l’intensa giornata, la conferenza sulla “Capacità duale dell’Arma dei Carabinieri”. 

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La presenza della Difesa nella Capitale della Cultura 2019 vuole dare modo agli ospiti di conoscere e di apprezzare il mondo militare, i suoi valori e il suo impegno quotidiano a favore del Paese e della comunità internazionale, con un passato ricco di storia e di tradizioni ma con una costante proiezione verso le sfide del domani.

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Fonte e cover: Stato Maggiore della Difesa
Foto: © Ph Vittorio Coronati
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Iraq, lutto per la Marina Militare, il capo di 1ª classe Roberto Marfè muore per un malore in servizio

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Foto di repertorio

Baghdad (Iraq), 13 settembre 2019 – Il capo di prima classe Roberto Marfè in missione a Baghdad, è deceduto oggi pomeriggio a causa di un improvviso malore dopo aver ricevuto le prime cure dal personale sanitario.

La moglie e i familiari del militare informati della notizia hanno subito ricevuto assistenza da un nucleo di supporto composto dal personale sanitario del Comando Logistico di Napoli della Marina Militare e dal cappellano militare dell’Accademia Aeronautica di Pozzuoli.

 

Il capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli, a nome delle Forze Armate e suo personale, ha espresso ai familiari e ai colleghi della Marina Militare profondo cordoglio per la scomparsa del capo di prima classe Roberto Marfe’.

“Ho appreso con profondo dolore la notizia della drammatica scomparsa del Capo di 1^ Classe Roberto Morfè, colto da un improvviso malore” ha detto il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini “La scomparsa improvvisa e prematura di un giovane sottufficiale impegnato in una missione italiana in Iraq, per portare pace e stabilità, rappresenta una perdita incolmabile per la sua Famiglia, per le Forze Armate e per l’Italia tutta. In questo momento – ha sottolineato il ministro – voglio esprimere alla famiglia di Roberto e alla Marina Militare Italiana le più sentite condoglianze di tutto il personale della Difesa e mie personali”.

Cordoglio anche da Angelo Tofalo, appena rieletto sottosegretario di Stato alla Difesa dal governo Conte II, dopo appresa la notizia della scomparsa del militare: “Sentimenti di dolore e commozione. Alla famiglia del sottufficiale e alla Marina Militare giunga il mio più sentito cordoglio e vicinanza”.

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Polizia: incontro tra il vice direttore generale della pubblica sicurezza Vittorio Rizzi e il segretario generale Interpol Jurgen Stock

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Lione, 13 settembre 2019 – Si è svolto oggi un incontro a Lione tra una delegazione italiana guidata dal prefetto Vittorio Rizzi, vice direttore generale della Pubblica Sicurezza e direttore centrale della Polizia Criminale, e una delegazione di funzionari Interpol, con a capo il segretario generale Jurgen Stock.

A determinare l’incontro è stato il momento storico contemporaneo in cui una società globale e liquida anche la minaccia criminale non conosce confini e la cooperazione internazionale di polizia rappresenta l’arma più potente per combattere fenomeni come il terrorismo, lo sfruttamento dei fenomeni migratori e la criminalità organizzata che hanno sempre più natura transnazionale.

Obiettivo dell’incontro per la delegazione italiana è stato quello di illustrare la strategia volta a potenziare la cooperazione con la più grande agenzia internazionale di polizia, che riunisce 194 Paesi del mondo, attraverso una serie di azioni di formazione, di investimento e di innovazione tecnologica.

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Da sx: segretario generale Interpol Jurgen Stock, prefetto Vittorio Rizzi

Calorosa ed accogliente l’ospitalità di Interpol che ha apprezzato l’attenzione italiana, fortemente sostenuta dal Capo della Polizia, direttore generale della Pubblica sicurezza, Prefetto Franco Gabrielli, di lavorare perché il bagaglio culturale del law enforcement sia costantemente aggiornato sull’uso dei canali di comunicazione e delle banche dati per sfruttare al massimo le potenzialità straordinarie offerte dalla cooperazione internazionale di polizia nel lavoro quotidiano dell’operatore, sia di indagine che di controllo del territorio reale e virtuale.

Proficui i primi esiti dell’incontro in cui si sono gettate le basi per progettualità ad hoc tra il dipartimento della Pubblica Sicurezza e l’Interpol, per il contrasto ai cartelli criminali italiani di stampo mafioso che hanno sempre più ambizioni internazionali, con particolare riguardo soprattutto alla ‘ndrangheta.

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Fonte e immagini: Polizia di Stato
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Operazione Crisalide, Carabinieri impegnati contro la ‘ndrangheta, 28 arresti (video)

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Catanzaro, 13 settembre 2019 – Dalle prime luci dell’alba i Carabinieri di Catanzaro e di Lamezia Terme sono impegnati in un’operazione contro la ‘ndrangheta della piana lametina.

Gli uomini dell’Arma stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 28 persone, tra affiliati e contigui della cosca Cerra-Torcasio-Gualtieri, gruppo criminale operante nel traffico di stupefacenti nonché già responsabile, tra l’altro, di una aggressiva e violenta attività estorsiva nei confronti di commercianti e imprenditori di Lamezia Terme.

Il provvedimento cautelare é stato emesso su richiesta della Procura del capoluogo calabrese, diretta dal procuratore dott. Nicola Grattieri, che ha coordinato le indagini dei Carabinieri. 

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Fonte e immagini: Arma dei Carabinieri
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Disinnescato ordigno bellico a Battipaglia da artificieri del 21° rgt genio guastatori della bgt bersaglieri “Garibaldi”

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Salerno, 13 settembre 2019 – Gli artificieri del 21° reggimento Genio Guastatori della brigata Bersaglieri “Garibaldi” di Caserta, unità specializzata dell’Esercito Italiano, hanno neutralizzato nei giorni scorsi un ordigno bellico risalente al Secondo Conflitto Mondiale nel comune di Battipaglia in provincia di Salerno.

L’ordigno, una bomba d’aereo modello GP di fabbricazione inglese da 124 kg contenente circa 30 kg di esplosivo, è stato rinvenuto in buone condizioni di conservazione durante i lavori di scavo in un’azienda privata. Le caratteristiche della bomba hanno imposto che l’intervento fosse svolto sul luogo del ritrovamento, in quanto un congegno anti rimozione ne impediva il trasporto per le operazioni di brillamento. Pertanto, l’Esercito Italiano ha adottato una serie di misure di sicurezza necessarie a garantire l’incolumità della popolazione locale.

Le operazioni sono iniziate già nei giorni precedenti all’attività, con lo sgombero dell’ospedale di Santa Maria delle Speranza; fin dall’alba dell’8 è iniziata l’evacuazione di 36000 persone (circa il 72% degli abitanti), la sospensione dei servizi essenziali quali erogazione di energia elettrica e gas nonché lo stop della circolazione stradale e ferroviaria per un raggio di 1600 metri dal luogo del ritrovamento della bomba. A ulteriore protezione dell’area circostante, l’Esercito ha realizzato delle strutture di fortificazione campali, mentre, data la lunga durata dell’intervento, il Comune ha allestito tre strutture di accoglienza, con punti ristoro per i cittadini evacuati.

La delicata operazione di disinnesco è stata condotta da un team di artificieri dell’Esercito, ad essa hanno partecipato, inoltre, circa 500 unità delle Forze dell’Ordine, della Croce Rossa Italiana, della Prefettura di Salerno e del comune di Battipaglia. L’attività si è articolata in quattro fasi: nella prima fase gli artificieri, tramite l’ausilio di attrezzature tecniche, hanno praticato un foro sul corpo dell’ordigno; nella seconda fase si è proceduti alla “lisciviatura”, ossia allo svuotamento dell’esplosivo tramite un getto acqua; nella terza fase l’esplosivo estratto è stato bonificato tramite combustione libera e nella quarta fase si è proceduto al brillamento della spoletta con l’ausilio di una carica esplosiva.

Gli specialisti del 21° Reggimento Genio Guastatori, coordinati dal Comando delle Forze Operative Sud, intervengono quasi quotidianamente con criterio areale per disinnescare residuati bellici, infatti, nell’anno in corso, sono stati già 119 gli interventi condotti, tra cui due bombe d’aereo. L’Esercito Italiano opera, oltre che nelle missioni internazionali, anche sul territorio nazionale a supporto della popolazione civile anche in caso di calamità naturali.

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