Archivi del mese: settembre 2018

Il capo di SME, generale di corpo d’armata Salvatore Farina ha visitato la brigata “Garibaldi”

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Caserta, 30 settembre 2018 – Venerdi mattina il capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Salvatore Farina ha visitato la caserma “Federico Ferrari Orsi”, sede del comando brigata bersaglieri “Garibaldi”, dell’8° reggimento bersaglieri e del reparto comando e supporti tattici “Garibaldi”.

Accolto dal comandante della “Garibaldi”, generale di brigata Diodato Abagnara, dopo aver ricevuto gli onori da una compagnia dell’8° Bersaglieri, il capo di Stato Maggiore dell’Esercito ha presenziato alla cerimonia dell’alzabandiera con i reparti schierati e con spirito “bersaglieresco” ha partecipato alla tradizionale “corsa dei Bersaglieri”.

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Il generale Farina rivolgendosi al personale militare e civile in servizio alla “Ferrari Orsi”, ha sottolineato la preparazione e l’esperienza della Garibaldi maturata in particolare all’estero, e ha aggiunto: “La Brigata Garibaldi rappresenta l’anima dell’Esercito professionale ed è una componente fondamentale dell’Esercito italiano, e di questo dovete essere orgogliosi e fieri”. Inoltre nell’esortare tutti alla partecipazione attiva nella ricerca di soluzioni che possano migliorare l’organizzazione militare ha concluso il suo intervento affermando che “noi ci siamo sempre e di più insieme per fare sempre meglio”.

Il generale Farina ha poi partecipato a un briefing alla presenza di tutti i comandanti delle unità e dello staff del comando brigata, durante il quale gli sono state illustrate le principali attività pianificate e quelle in corso della Brigata. Durante la riunione il capo di SME ha ribadito l’assoluta priorità che egli attribuisce alla cura e al benessere del personale.

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Nel corso della visita il generale Farina ha incontrato il prefetto di Caserta, dottor Raffaele Ruberto e il sindaco della città, avvocato Carlo Marino e ha partecipato all’inaugurazione della sala convegno “Salvatore Pontieri” intitolata al valoroso colonnello dei bersaglieri. 

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Fonte e immagini: Stato Maggiore Esercito
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Palestina: Carabinieri della MIADIT 9 iniziano corsi formativi a favore delle tre forze di sicurezza locali

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Gerico (Palestina), 30 settembre 2018 –   Nei giorni scorsi sono stati ufficialmente avviati dagli istruttori dell’Arma dei Carabinieri della missione in Palestina MIADIT 9 i primi cinque corsi formativi in favore di 93 allievi appartenenti alle tre diverse forze di sicurezza palestinesi. Le attività della durata di tre settimane, hanno riguardato in particolare:                                                                                  

  • la guida in sicurezza;
  • le operazioni speciali di polizia;
  • servizi di protezione ai VIP.      

Le attività intraprese hanno accresciuto la motivazione dei partecipanti, con positive ricadute sulla futura efficienza delle unità di provenienza.

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Nella base che ospita la missione, sono presenti istruttori delle Forze Speciali e della Guardia Reale del Regno di Giordania. 

Gli stessi, assistendo dall’esterno alle attività addestrative, hanno molto apprezzato la dedizione e la professionalità dei Carabinieri istruttori effettivi alle organizzazioni speciale, mobile territoriale dell’Arma, che caratterizzano la struttura della MIADIT.

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Fonte e immagini: Stato Maggiore Difesa
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Conferenza a Varsavia dei capi di SMD NATO, il generale Graziano “necessaria Cooperazione Nato – Unione Europea per garantire sicurezza e stabilità”

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Varsavia, 29 settembre 2018 – Svolta oggi la conferenza dei capi di Stato Maggiore della Difesa della NATO. Ultima riunione per il generale Claudio Graziano in qualità di capo di SMD, che ha salutato i colleghi dell’Alleanza atlantica sottolineando di aver “molto apprezzato i risultati raggiunti dal comitato militare della Nato in un contesto, come quello attuale, così fluido e imprevedibile per la sicurezza internazionale in generale e per la regione euro Atlantica ed euro mediterranea in particolare”. 

“In questi anni – ha continuato il generale – ho riconosciuto il profondo valore del nostro approccio olistico, con una prospettiva a 360 gradi, che ha tenuto conto delle minacce provenienti da tutte le direzioni strategiche.”

Il capo di SMD ha poi evidenziato che il comitato militare ha sempre assicurato un approccio bilanciato in grado di soddisfare tutti i compiti della NATO contribuendo simultaneamente a rafforzare l’unità e la coesione dell’Alleanza.

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“Nel mio futuro ruolo di presidente del comitato militare dell’Unione Europea – ha aggiunto – lavorerò per rinforzare e migliorare la sinergia e la cooperazione tra le due organizzazioni internazionali per garantire la sicurezza ai nostri cittadini e promuovere la stabilità“.

Concludendo il suo intervento il generale Graziano ha rivolto un affettuoso pensiero ai militari italiani di cui per molti anni è stato comandante. “Voglio ringraziare – ha detto – le donne e gli uomini delle Forze Armate italiane che con il loro operato quotidiano contribuiscono ad accrescere il prestigio della Nazione. Il loro straordinario impegno è molto apprezzato e il loro valore è unanimemente riconosciuto a livello internazionale”.

La conferenza del comitato militare della NATO consente ai capi della Difesa di incontrarsi e discutere questioni importanti  per l’Alleanza.

Tra gli argomenti trattati oggi a Varsavia, le operazioni internazionali in atto, l’importanza di poter disporre di truppe ad alta prontezza, la modernizzazione delle strutture dell’Alleanza e la necessità di una sempre più stretta cooperazione con le altre organizzazioni internazionali, in particolare con l’Unione europea. 

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Il comitato militare si riunisce due volte l’anno per discutere operazioni e missioni della NATO e fornire consigli militari su come l’Alleanza può meglio rispondere alle sfide della sicurezza globale.

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Fonte e immagini: Stato Maggiore Difesa
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Paracadutisti dell’Esercito donano il sangue

180928_3. I donatori si apprestano alla donazione

Bracciano (RM), 28 settembre 2018 – Gesto di solidarietà dei militari del 185° reggimento artiglieria paracadutisti “Folgore”, raccolti circa 25 litri di sangue.

Nei giorni scorsi, i militari del 185º reggimento artiglieria paracadutisti “Folgore” e una rappresentanza del Comando Artiglieria, hanno risposto alle esigenze del sistema sanitario locale con la donazione di sangue presso le emoteche mobili della Regione Lazio, dislocate all’interno della piazza comunale di Bracciano. 

Il sostegno degli oltre 60 uomini e donne dell’Esercito ha permesso la raccolta di circa 25 litri complessivi di fluido ematico. I prelievi sono stati effettuati da personale medico del centro trasfusionale dell’ospedale San Filippo Neri, coadiuvato dai volontari del Comitato di Sabatino.

Il comandante del reggimento, colonnello Mauro Bruschi, rivolgendosi al rappresentante della struttura ospedaliera, ha voluto sottolineare il profondo senso civico espresso dai propri paracadutisti, che con un piccolo normale gesto di solidarietà che costa poco a chi lo fa ma significa tantissimo per chi lo riceve, hanno contribuito alla salvaguardia della vita umana. 

180928_1. Comandante del Reggimento con il sindaco di Bracciano

Comandante del reggimento con il sindaco di Bracciano

Il sindaco di Bracciano, dottor Armando Tondinelli, nell’occasione si è congratulato con i donatori in divisa a conferma del loro continuo impegno nel campo sociale.  

Il 185º reggimento artiglieria paracadutisti “Folgore”, ricostituito nella sede di Bracciano il 1° luglio 2013, quale unità di supporto di fuoco della Brigata Paracadutisti, assieme al Comando Artiglieria consolidano così il legame con le istituzioni civili del territorio, promuovendo iniziative di carattere sociale in favore delle categorie più deboli.

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Fonte e immaginiCOMFOP Nord
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Afghanistan: l’integrazione femminile nelle forza di sicurezza afghane

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Herat, 28 settembre 2018 – Nell’ambito della missione in Afghanistan è stato organizzato un seminario sulla partecipazione delle donne nell’Afghan National Defense Security Forces (ANDSF).

I militari del Train Advise and Assist Command West (TAAC-W) di Herat, comando multinazionale su base brigata “Pinerolo”, hanno ospitato per una giornata intera un seminario sulla partecipazione e integrazione delle donne nelle Forze di Sicurezza afghane.

Esponenti qualificati dei ministeri degli Interni e della Difesa di Kabul ed il Gender Advisor di Resolute Support hanno tenuto un seminario volto a favorire l’integrazione del personale femminile nelle Forze di Sicurezza Afghane. L’attività, coordinata dalla Sezione Pari Opportunità e prospettiva di genere dello Stato Maggiore della Difesa, ha compreso anche l’intervento in video-conferenza di militari italiane che hanno condiviso la propria esperienza sul tema, nell’ambito della propria Forza Armata di appartenenza.

Il contingente italiano in Afghanistan, attraverso lo sviluppo di progetti mirati ed iniziative come questa, mantiene un approccio molto attivo volto a consentire alle donne afghane di conseguire importanti traguardi. In particolare negli ultimi mesi sono stati effettuati numerosi corsi altamente formativi per la professionalizzazione delle donne appartenenti alle Forze di Sicurezza locali.

Il lavoro degli advisors italiani si inquadra nell’ambito della missione NATO Resolute Support con il compito principale di fornire addestramento, consulenza ed assistenza alle Forze di Sicurezza afghane per migliorarne la funzionalità e la loro capacità di autosostenersi.

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Fonte e immagini: Stato Maggiore Difesa
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La Polizia Postale informa sulla massiva attività di spamming sulle mail a scopo estorsivo

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Roma, 28 settembre 2018 – La Polizia Postale informa che dai giorni scorsi è in corso una massiva attività di spamming a scopo estorsivo con l’invio di email in cui gli utenti vengono informati dell’hackeraggio del proprio account di posta elettronica ad opera di un gruppo internazionale di criminali. Tale email comunica che l’account sarebbe stato hackerato attraverso l’inoculamento di un virus mentre venivano visitati siti per adulti; da qui la minaccia di divulgare a tutti il tipo di sito visitato e la conseguente richiesta di denaro in criptovaluta.

ATTENZIONE, nulla di tutto ciò è reale: rappresenta  un’invenzione dell’autore del reato, elaborata al solo scopo di gettarci nel panico ed indurci a pagare la somma illecita: è tecnicamente impossibile, infatti, che chiunque, pur se entrato abusivamente nella nostra casella di posta elettronica, abbia potuto – per ciò solo – installare un virus in grado di assumere il controllo del nostro dispositivo, attivando la webcam o rubando i nostri dati.

Ecco dunque alcuni consigli su come comportarsi:

  • Mantenere la calma: il criminale non dispone, in realtà, di alcun filmato che ci ritrae in atteggiamenti intimi né, con tutta probabilità, delle password dei profili social da cui ricavare la lista di nostri amici o parenti.
  • Non pagare assolutamente alcun riscatto: l’esperienza maturata con riguardo a precedenti fattispecie criminose (come #sextortion e #ransomware) dimostra che, persino quando il criminale dispone effettivamente di nostri dati informatici, pagare il riscatto determina quale unico effetto un accanimento nelle richieste estorsive, volte ad ottenere ulteriore denaro.
  • Proteggere adeguatamente la nostra email (ed in generale i nostri account virtuali): cambiare  – se non si è già provveduto a farlo – la password, impostando password complesse; non utilizzare mai la stessa password per più profili; abilitare, ove possibile, meccanismi di autenticazione “forte” ai nostri spazi virtuali, che associno all’inserimento della password, l’immissione di un codice di sicurezza ricevuto sul nostro telefono cellulare.
  • Tenere presente che l´inoculazione (quella vera) di virus informatici capaci di assumere il controllo dei nostri dispositivi può avvenire soltanto se i criminali informatici abbiano avuto disponibilità materiale dei dispositivi stessi, oppure qualora siano riusciti a consumare, ai nostri danni, episodi di phishing informatico: è buona norma quindi non lasciare mai i nostri dispositivi incustoditi (e non protetti) e guardarsi dal cliccare su link o allegati di posta elettronica sospetti.
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Fonte: Polizia di Stato
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Esercito Italiano ha celebrato il 148° anniversario della Breccia di Porta Pia

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Roma, 28 settembre 2018 – Domenica scorsa, 23 settembre, in occasione delle celebrazioni per l’anniversario della “Breccia di Porta Pia”, si è svolto in piazza del Quirinale il tradizionale cambio della Guardia d’Onore con lo schieramento di reparti dell’Esercito appartenenti alla specialità Bersaglieri. 

In occasione delle celebrazioni per il 148° anniversario della “Breccia di Porta Pia”, il servizio di Guardia d’Onore presso il palazzo del Quirinale ha visto protagonisti i “fanti piumati” del 1° reggimento bersaglieri di Cosenza, storico reparto dell’Esercito Italiano in forza alla brigata bersaglieri “Garibaldi”. Al termine, il concerto della Fanfara Bersaglieri della brigata “Garibaldi”.

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Era il 20 settembre 1870 quando, su ordine del generale Cadorna, i bersaglieri entravano nella città eterna attraverso una breccia larga circa 30 metri, aperta a cannonate lungo le mura aureliane. In poco tempo l’esercito papalino veniva sconfitto e disarmato e la città conquistata. Pochi giorni dopo, un plebiscito popolare sanciva l’annessione di Roma al Regno d’Italia e l’anno successivo, a febbraio, la Città Eterna veniva proclamata capitale d’Italia.

La Guardia d’Onore al palazzo del Quirinale viene svolta giornalmente, a rotazione, da differenti reparti e corpi delle Forze Armate.

I Bersaglieri, specialità della Fanteria, nascono il 18 giugno 1836 per regio viglietto di re Carlo Alberto di Savoia, su proposta dell’allora capitano delle guardie Alessandro Ferrero della Marmora.

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Nati come truppe scelte dell’allora Armata Sarda, poi Esercito Italiano, ed espressione di mobilità e capacità di tiro, i Bersaglieri sono una specialità ricca di tradizioni. Protagonisti della storia d’Italia, hanno partecipato a tutte le operazioni che vedono impegnato l’Esercito Italiano sia sul territorio nazionale sia all’estero, da sempre amati e apprezzati dagli italiani per il loro contributo a sostegno della popolazione.

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Fonte e immagini: Stato Maggiore Difesa
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Il generale Graziano a Malta: cooperazione militare fondamentale per la sicurezza nella Regione mediterranea

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Malta, 26 settembre 2018 – Cooperazione bilaterale, comune impegno nelle operazioni internazionali per il mantenimento della pace e della sicurezza, con particolare riferimento all’area mediterranea sono alcuni tra gli argomenti della visita ufficiale a Malta che ha svolto il generale Claudio Graziano, incontrando le massime autorità, militari e politiche, dell’isola.

L’esplorazione di nuove aree di collaborazione tra le forze armate dei due Paesi è stato il tema centrale del meeting con Comandante delle Forze armate maltesi brigadier Jeffrey Curmi.

Accompagnato dall’ambasciatore Italiano a Malta, Mario Sammartino, il generale Claudio Graziano ha incontrato il ministro degli affari interni e della sicurezza nazionale, dottor Michael Farrugia.

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“Il fenomeno migratorio non può essere gestito e sopportato da un singolo Stato, ma richiede un elevato grado di coordinazione in Europa e tra l’Europa e gli stati africani.” Così si è espresso il Generale Graziano durante le riunioni, nel corso delle quali sono anche stati presi in esame alcuno aspetti tecnico-militari dell’operazione EUNAVFOR MED “Sophia”.

“Le attività della Difesa – ha aggiunto il generale Graziano – risultano essere un tassello fondamentale per una soluzione onnicomprensiva del fenomeno migratorio, perché possono contribuire al controllo e all’interruzione dei flussi irregolari, ma soprattutto all’azione preventiva nei Paesi di origine e transito attraverso attività di capacity building a favore delle Forze di Sicurezza locali per incrementarne le capacità di controllo del territorio.”

“La cooperazione deve essere al centro della risposta comune alle minacce poste alla sicurezza nel Mediterraneo, sempre guardando al fine ultimo che è rappresentato dalla stabilizzazione della Regione.” Ha concluso il generale Graziano.

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La visita del capo di Stato Maggiore della Difesa è avvenuta in occasione del quarantacinquesimo anniversario della missione italiana a Malta di cooperazione nel campo della Difesa (MICCD) per celebrare il quale si è svolta anche una partita amichevole tra le nazionali di calcio delle due forze armate a cui hanno presenziato oltre al Generale Graziano, all’ambasciatore Sammartino e al capo della missione capitano di fregata Pier Paolo Daniele, autorità civili e militari maltesi.

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Fonte e immagini: Stato Maggiore Difesa
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La Difesa interviene nell’emergenza incendio sul Monte Serra

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Pisa, 26 settembre 2018 – Nell’ambito della Campagna Antincendio Boschivo (AIB), le Forze Armate, in totale sinergia con le Istituzioni locali, sono impegnate da questa mattina per l’emergenza incendio divampato la scorsa sera sul monte Serra in provincia di Pisa.

Un elicottero CH-47 dell’Aviazione dell’Esercito ieri è decollato dall’aeroporto Fabbri di Viterbo per raggiungere il comune di Calci, a est di Pisa, in supporto agli assetti forniti dalla Protezione Civile e dai Vigili del Fuoco, per le operazioni di spegnimento dell’incendio che sta devastando circa 600 ettari di bosco e minacciando anche le abitazioni circostanti. Le operazioni sono tutt’ora in corso.

Da subito l’Aeronautica Militare, per il tramite della 46ª Brigata Aerea di Pisa, sta fornendo il supporto tecnico, logistico ed operativo ai velivoli impegnati nelle attività di spegnimento e potrà fornire su richiesta dei comuni interessati ospitalità a circa 60 sfollati.

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L’aeroporto di Pisa, inoltre, è stato completamente riservato ai velivoli impegnati nelle attività antincendio, consentendo di impiegare ogni risorsa per fronteggiare l’emergenza.

L’impegno delle Forze Armate rientra nell’accordo stipulato tra Ministero della Difesa e Dipartimento della Protezione Civile nell’ambito della campagna AIB, che prevede la costituzione del Centro Operativo Aereo Unificato (COAU), come ente coordinatore degli interventi in caso di emergenza.  L’antincendio rientra tra le capacità duali che la Difesa mette quotidianamente a disposizione per la collettività nazionale nei casi di pubbliche calamità, dove capacità nate per scopi prettamente militari, sono impiegabili proficuamente anche per esigenze civili.

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Fonte e immagini: Stato Maggiore Difesa
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Le cinque sfide dell’Esercito: il capo di SME illustra alle commissioni Difesa riunite le sue linee programmatiche

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Roma, 20 settembre 2018 –Siamo una Istituzione solida, sana e capace e una risorsa dalle componenti altamente specialistiche, sempre presente in Italia e all’estero vicina ai cittadini…”, con queste parole il capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Salvatore Farina, ha aperto l’audizione di fronte alle commissioni Difesa di Camera e Senato in cui sono state illustrate le sue cinque linee programmatiche:

       Ringiovanimento, valorizzazione e benessere del personale;

       Capacità e sistemi all’avanguardia;

       Razionalizzazione ed efficientamento dello strumento;

       Addestramento e approntamento sostenibili;

       Caserme e basi moderne.

La Forza Armata che vede impiegati ogni giorno circa 19.000 soldati in attività di carattere operativo, necessita per quanto riguarda il personale, assoluta priorità della Forza Armata, di adottare una serie di misure finalizzate al ringiovanimento, possibilmente con l’immissione di ulteriori 10.000 giovani leve, valorizzandone e curandone il benessere individuale e familiare rispettando sempre la centralità della componente umana . In tale direzione sono da intendersi alcune misure adottate negli ultimi mesi come ad esempio l’incremento della disponibilità di alloggi di servizio, quale elemento essenziale per accrescere il livello di benessere del personale. 

Un’ulteriore priorità consiste nel poter disporre di progetti che sviluppino sistemi d’arma tecnologicamente avanzati e competitivi. In tal senso, occorre ridurre il grave gap capacitivo che compromette l’interoperabilità a livello interforze e multinazionale dell’Esercito. “Tenuto conto che il divario prestazionale, tanto nel contesto interforze quanto in quello internazionale, penalizza non solo l’output operativo dell’Esercito ma dell’intera Difesa – ha evidenziato il Generale Farina – ho chiesto in sede interforze che la quasi totalità delle risorse disponibili nel breve termine sul Bilancio Ordinario e sul “Fondo Investimenti” siano destinate all’Esercito. Questa condizione è necessaria se si vuole dare allo strumento militare terrestre lo stesso impulso ricevuto dalle componenti Marina e Aeronautica e, in tal modo, poterlo bilanciare e farlo ripartire. Peraltro, evidenzio che tali progetti sono tutti pronti alla produzione e sono stati sviluppati dal comparto industriale nazionale e la loro realizzazione porterebbe enorme beneficio sia in termini di prodotto interno lordo sia dal punto di vista occupazionale”.

Il processo di razionalizzazione ed efficientamento dello strumento, è stato indirizzato a preservare la componente operativa che oggi comprende oltre il 75% degli effettivi. “Pur continuando nello snellimento della struttura organizzativa – ha sottolineato il Generale Farina – l’elevato livello di impegno nelle missioni fuori area e in territorio nazionale richiede un potenziamento degli organici per alleviare il pesante  tournover”.

Altra linea programmatica è rappresentata dall’addestramento e dall’approntamento che costituiscono le attività necessarie ad assicurare un elevato standard di “prontezza operativa”, per le quali occorrono più risorse, mentre sono già in atto soluzioni volte a minimizzare l’impatto ambientale.

L’ultima linea programmatica riguarda la disponibilità di caserme verdi e basi moderne. Questa tematica è di estrema rilevanza e presenta notevoli criticità, in quanto impatta direttamente sulla sicurezza e il benessere del personale. Sul tema il Generale Farina ha poi aggiunto “stiamo perseguendo due linee d’azione; la prima volta ad alleggerire il patrimonio immobiliare … e la seconda realizzando grandi infrastrutture, caserme verdi, moderne, a basso impatto ambientale ed elevata efficienza energetica con aree servizi e sportive aperte alle popolazioni locali.”

Sono consapevole che le citate sfide non si potranno realizzare tutte nel breve termine, ma è altrettanto vero che occorre intervenire sin da subito se si vogliono ottenere gli effetti desiderati anche in futuro, dando vita a progetti di ampio respiro, assolutamente vitali per garantire la funzionalità e l’efficienza della componente terrestre. L’Esercito – conclude il Generale Farina – continuerà a operare, come ha sempre fatto, per la difesa e la sicurezza del Paese, tra la gente e per la gente nella piena aderenza ai principi e ai valori che contraddistinguono la sua azione, rispondendo, con gli strumenti di cui potrà disporre, agli impegni che sarà chiamata a sostenere. Perché, come il nostro motto cita, “Noi ci siamo sempre”, certi che saremo sempre in grado di migliorarci facendo “Di più insieme”.

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Fonte e immagine: Stato Maggiore Esercito
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