Archivi del mese: giugno 2020

Esercito: in piena operatività il Reparto Sicurezza Cibernetica

 

1. L'On. Angelo Tofalo (a destra) e il Generale di Corpo d'Armata Salvatore FarinaRoma, 30 giugno 2020 – Un’attività dimostrativa per il conseguimento della Full Operational Capability (F.O.C.) del Reparto di Sicurezza Cibernetica (RSC) si è svolta questa mattina, presso il Comando Trasmissioni alla presenza del sottosegretario di Stato alla Difesa, on. ing. Angelo Tofalo e del capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Salvatore Farina.

Il Reparto di Sicurezza Cibernetica ha confermato le capacità cyber acquisite durante il percorso formativo iniziato circa un anno fa con l’Initial Operation Capability (I.O.C.) e con l’inaugurazione del laboratorio addestrativo per la Difesa Cibernetica .

L’attività ha interessato alcuni ambiti futuri d’impiego nel nuovo dominio cibernetico, verificando al contempo le eccellenti capacità acquisite dal RSC. Per quanto riguarda le tecnologie sono state dimostrate capacità inerenti Information Technology (IT) per la difesa di reti informatiche e sistemi di C2, Operational Technology, per la protezione di infrastrutture critiche e piattaforme e sistemi d’arma e Disruptive Technology, per la presentazione di alcune delle tecnologie emergenti che determinano un impatto dirompente sull’Operational Environment e l’Information Environment (quali 5G, Intelligenza Artificiale, Big Data, ecc.).

Durante la dimostrazione è stato di particolare interesse l’illustrazione di metodologie quali l’Information Collection, per l’analisi delle attività di ricerca informativa a supporto della rispettiva cellula e il Cyber Command Staff & Forensic Operations, per le attività cyber a supporto della pianificazione di operazioni militari cibernetiche e di operazioni militari tradizionali, con effetti nel cyberspace.

Sono state mostrate anche attività sperimentali che prevedono l’applicazione di componenti tecnologiche capaci di svolgere funzioni innovative e sofisticate, come ad esempio l’esfiltrazione di informazioni tra sistemi isolati/reti informatiche chiuse (ovvero in condizioni di Air Gapping), o l’impiego di dispositivi informatici che agiscono direttamente su piattaforme o sistemi d’arma (Cyber-IED).

“Oggi sono rimasto piacevolmente colpito nel visitare il Reparto Sicurezza Cibernetica, unità dell’Esercito Italiano costituita ad aprile 2019, che ha raggiunto la Full Operational Capability. In virtù della delega per la trattazione della materia cibernetica, continuo a seguire con impegno e interesse ogni singola attività nell’ambito del Dicastero. Ogni singola Forza Armata, in armonia con lo Stato Maggiore della Difesa, sta continuando a portare avanti senza sosta un lavoro specifico e articolato riguardante la trattazione del dominio cibernetico del dicastero che vede oggi nel Comando per le Operazioni in Rete la sua stella polare”, ha commentato il sottosegretario Tofalo a margine dell’attività.

Il generale Farina durante la visita ha sottolineato come agli elevati standard di dinamismo e di connessione corrispondono altrettanti livelli di vulnerabilità e inevitabili ripercussioni sulla sicurezza derivanti da una nuova minaccia cyber, e come gli attacchi portati nel dominio cibernetico possono avere effetti concreti anche sul piano reale, compromettendo, tanto infrastrutture critiche, quanto servizi fondamentali per la vita quotidiana dei cittadini. Per questi motivi, L’Esercito si è voluto dotare di una propria unità altamente specializzata e preparata in sicurezza cibernetica per difendere le proprie reti non classificate da qualsiasi tipo di attacco, e inoltre prevenire, rilevare e contrastare ogni possibile rischio o azione ostile verso reti, sistemi e/o servizi di Forza Armata. Rivolgendosi poi al personale del Reparto Sicurezza Cibernetica ha concluso – “con orgoglio ho potuto constatare che avete acquisito in brevissimo tempo capacità di altissimo valore professionale assicurando la protezione e la resilienza degli strumenti informatici dell’Esercito e contribuendo alla capacità di Cyber Defence complessiva della Difesa e del Paese.”

Non è un caso che questo importante evento si collochi a pochi giorni dall’anniversario della costituzione dell’Arma delle Trasmissioni. La nascita del Reparto di Sicurezza Cibernetica è la dimostrazione di come le Trasmissioni, nonostante gli oltre 100 anni di vita, costituiscano un’Arma in continua evoluzione, costantemente proiettata al futuro e sempre in aderenza alle necessità ed ai progetti della Forza Armata.

5. Operatore del Reparto Sicurezza Cibernetica durante l'esercitazione

È proprio nell’intento di tradurre in immagine le peculiarità dell’Arma delle Trasmissioni che si è scelto il simbolo del “GIANO bifronte” per realizzare il distintivo d’appartenenza su pendente in cuoio del Reparto di Sicurezza Cibernetica: con esso si è voluto evidenziare, da un lato, la propensione di guardare al futuro, dall’altro lo sguardo rivolto sempre al passato.

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Aeronautica Militare: il 61° e il 72° stormo insieme per brevettare nuovi piloti al servizio del Paese (video)

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Roma, 26 giugno 2020 –  Quindici nuovi piloti hanno appena concluso un lungo e difficile percorso di formazione: nove, tutti dell’Arma Azzurra, si sono addestrati al 61° Stormo di Galatina – Lecce e sono destinati alle linee “caccia” e a quelle a “pilotaggio remoto”; gli altri sei, di cui tre dei Vigili del Fuoco e uno della Capitaneria di Porto, oltre a due dell’A.M., provengono dal 72° Stormo di Frosinone, scuola di addestramento per aeromobili ad ala rotante, e saranno quindi impiegati sugli elicotteri. 

I nuovi piloti fanno parte di organizzazioni diverse, piloteranno aeromobili diversi e svolgeranno lavori differenti ma, dal 26 giugno, hanno in comune un’ “aquila” sul petto. Per il personale dell’Aeronautica Militare si parla di “Brevetto di Pilota Militare”, per il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco di “Brevetto di Pilota di Elicottero”, e per quello delle Capitanerie di Porto si tratta di una “Abilitazione” al pilotaggio dell’elicottero. Ma la sostanza non cambia.  

L’evento, organizzato dal Comando Scuole dell’A.M. /3ª Regione Aerea di Bari, da cui i due Reparti di volo dipendono, si è svolto nell’aeroporto militare di Galatina, nel rigoroso rispetto delle restrizioni imposte dall’emergenza sanitaria in atto e in uno spazio all’aperto antistante la struttura che ospita il sistema di addestramento integrato ITS T-346, fiore all’occhiello della base aerea salentina.

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I due Comandanti di Stormo, subito dopo aver appuntato l’ambita “Aquila” sulla giacca dei neo-brevettati, si sono complimentati con i giovani piloti per il traguardo raggiunto.

Il colonnello Alberto Surace, alla guida del “Sessantunesimo”, ha voluto rimarcare come l’evento rappresenti il coronamento di un sogno per questi ragazzi che da sempre hanno avuto la passione per il volo e hanno deciso di mettere quella passione al servizio del nostro Paese. 

Il colonnello Davide Cipelletti, comandante del 72° Stormo, ha lodato “la capacità del personale dello Stormo e dei frequentatori nel far fronte in maniera positiva alle difficoltà del momento, nel sapersi riorganizzare restando concentrati verso il raggiungimento degli obiettivi professionali e personali”, invitando i brevettati ad essere “orgogliosi del vostro traguardo come noi lo siamo per voi. Prendete piena consapevolezza di quello che avete fatto fin qui per coronare le vostre ambizioni; questa consapevolezza sarà la forza con cui potrete affrontare tutte le sfide future, certi delle vostre capacità”.

Generale S.A. Alberto RossoPer l’occasione, anche il capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, generale di squadra aerea Alberto Rosso, attraverso un video messaggio trasmesso ai giovani piloti subito dopo l’evento, ha voluto congratularsi: “Oggi indossate un emblema che è motivo di orgoglio e che testimonia, non solo il vostro impegno ma anche tutta l’attenzione che l’Aeronautica Militare ha dedicato per garantirvi una formazione moderna e che vi consenta di lavorare in maniera seria, professionale, sicura e all’altezza dei tempi. Non è un traguardo, non è un punto di arrivo ma semplicemente la partenza di un percorso“. Rivolgendosi poi in particolare ai neo brevettati dell’Arma Azzurra, ha ricordato loro che l’Aquila Turrita, simbolo ed emblema del pilota militare, oltre ad essere “una  scelta di vita, rappresenta la vostra ragione di essere in Forza Armata“. 

61º Stormo - WikipediaIl 61° Stormo di Lecce-Galatina, scuola di volo di lunghe tradizioni, provvede alla formazione e all’addestramento su aviogetti degli allievi piloti. Oggi è di fatto una realtà internazionale che ospita piloti e istruttori provenienti da tutto il mondo: un’eccellenza dunque al servizio del Paese, che offre un sistema integrato di addestramento al volo tra i più avanzati al mondo.

72º Stormo - WikipediaIl 72° Stormo, ubicato sull’Aeroporto di Frosinone, ha il compito di formare e addestrare il personale dell’Aeronautica Militare per il conseguimento del brevetto di pilota militare “Helicopter Track” (MPLH – Military Pilot Licence Helicopter Track- Phase 3A and 3B, rispettivamente su TH500B e AW139), quello per pilota militare di elicottero (BMPE) per il personale delle Forze Armate e il brevetto di pilota di elicottero (BPE) per i frequentatori appartenenti ai Corpi dello Stato e provenienti da Paesi stranieri. Lo Stormo sarà protagonista nel prossimo futuro del progetto di creazione della Scuola Elicotteri Interforze che vedrà Aeronautica ed Esercito insieme nella formazione dei nuovi piloti di ala rotante. 

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Strade Sicure: cambio al vertice del raggruppamento Piemonte-Liguria, al comando il 32° reggimento Genio Guastatori

3. Col. Ingala e Col. Autunno con Prefetto di Vercelli Francesco Aldo Umberto Garsia 

Vercelli, 26 giugno 2020Il reggimento artiglieria a cavallo cede la guida del raggruppamento “Piemonte-Liguria” di Strade Sicure al 32° reggimento Genio Guastatori.

Il passaggio di responsabilità è stato sancito dal comandante delle Truppe Alpine, generale di corpo d’armata Claudio Berto.

Il colonnello Christian Ingala, comandante del reggimento artiglieria a cavallo cede al parigrado colonnello Alberto Autunno, comandante del 32° reggimento Genio Guastatori, la guida del raggruppamento “Piemonte-Liguria”.

Nel corso dei 7 mesi di attività, i circa 450 uomini e donne del raggruppamento sono stati schierati nelle città di Vercelli, Saluggia, Torino, Caselle, Genova, Ventimiglia, Saluzzo e nella provincia di Novara, in supporto alle Istituzioni e alle Forze dell’Ordine per il mantenimento dell’ordine pubblico, la sicurezza del territorio e la gestione dell’emergenza sanitaria nazionale causata dal COVID-19.

Numerosi i risultati ottenuti in 205 giorni di impiego operativo del personale del raggruppamento:

  • percorsi 400.000 km,
  • condotte oltre 8500 pattuglie,
  • identificate 50.000 persone,
  • controllati 14.200 veicoli,
  • denunciate 117 persone,
  • arrestate 29,
  • 12 poste in stato di fermo,
  • sequestrati:
    – 4934 gr di sostanze stupefacenti,
    – 4 armi
    – 40.000 euro in contanti.

I i militari del raggruppamento “Piemonte-Liguria” dallo scorso 3 dicembre hanno ininterrottamente assicurato il presidio di numerosi siti e obiettivi sensibili, tra cui stazioni ferroviarie, luoghi di culto, tribunali e palazzi di giustizia e del Centro di Permanenza per il Rimpatrio (CPR) di Torino, nonché dei valichi di frontiera al confine con la Francia, del porto di Genova, dell’aeroporto di Caselle (TO). I militari hanno operato in efficace sinergia e coordinamento con le Forze dell’Ordine, per garantire la sicurezza dei cittadini mediante vigilanza, perlustrazione per il contrasto alla criminalità e la prevenzione di attacchi terroristici.

L’emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del COVID-19 ha reso necessaria la rimodulazione dell’Operazione “Strade Sicure” per l’implementazione delle misure di contenimento stabilite dalle autorità governative e il raggruppamento, grazie ad un incremento di personale, ha potuto accrescere la sicurezza dei centri urbani e delle infrastrutture strategiche di Piemonte e Liguria con ulteriori pattuglie e check point in provincia di Novara e nella città di Saluzzo e lo schieramento di una Task Force nell’area di Bergamo.

Inoltre, coordinati dal Comando Truppe Alpine, i soldati dell’Esercito hanno condotto molteplici attività di supporto alla popolazione, assistendo il Banco Alimentare di Milano e la Croce Rossa Italiana di Vercelli, contribuendo alla distribuzione di oltre 6.000 tonnellate di alimenti, pari a circa 11 milioni e 500 mila pasti a persone e famiglie in difficoltà e supportando il progetto “Pronto Spesa” e “Pronto Farmaco” della Croce Rossa, con oltre 2.500 consegne di farmaci, generi alimentari e vestiti. Un’ulteriore aliquota di militari ha lavorato in sinergia con realtà filantropiche locali per la distribuzione gratuita di oltre 300.000 dispositivi di protezione individuale su tutto il territorio piemontese.

I risultati conseguiti e la preparazione professionale del personale dell’Esercito in perfetta sinergia con le altre istituzioni presenti sul territorio sono stati riconosciuti da tutti i prefetti e questori delle varie province e dalle autorità politiche del territorio, che il colonnello Ingala ha incontrato durante questi sette mesi.

Il personale del raggruppamento “Piemonte Liguria”, durante il mandato del colonnello Ingala, è stato costituito da militari provenienti dai Reggimenti Artiglieria a Cavallo, Nizza Cavalleria (1°), Lagunari “Serenissima”, 2° Alpini, 32° Genio Guastatori, 11° Bersaglieri e 34° Distaccamento Aviazione Esercito “Toro”.

6. Strade Sicure a Genova in Piazza de Ferrari

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Marina Militare: il 29 giugno a Livorno la nave scuola Amerigo Vespucci apre le vele per la campagna d’istruzione 2020

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Livorno, 26 giugno 2020 – La nave Scuola a vela della Marina Militare, Amerigo Vespucci, dopo la consueta sosta invernale per la manutenzione, è di nuovo pronta a solcare i mari e spiegare le grandi vele di tela olona per intraprendere la tradizionale Campagna d’Istruzione 2020 a favore degli allievi ufficiali della prima classe dell’Accademia Navale

Lunedì 29 giugno, alle ore 11, alla presenza del capo di Stato Maggiore della Marina Militare ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone, la nave a vela lascerà l’ormeggio nel porto di Livorno con rotta verso il mare aperto al comando del capitano di vascello Gianfranco Bacchi.

La partenza dal porto avverrà dopo aver terminato le operazioni di imbarco dei 106 allievi della 1ª classe del ruolo normale (compresi 2 allievi stranieri), nel rispetto dei protocolli sanitari per garantire la massima sicurezza a protezione dei nostri equipaggi e per limitare la diffusione del COVID – 19.

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La Campagna d’Istruzione a bordo di nave Vespucci rappresenta una pietra miliare della formazione degli allievi ufficiali. Nel solco di una secolare tradizione, ma con un sempre rinnovato impulso all’innovazione, gli allievi ufficiali saranno impegnati in numerose attività didattiche ed addestrative nell’ambito delle discipline marinaresche e della formazione etico-militare, al fine di sviluppare e nutrire i valori di fedeltà, disciplina e senso del dovere. Attraverso un percorso formativo basato sul lavoro di squadra, che caratterizza ogni marinaio nell’assolvimento dei compiti della forza armata al servizio della collettività, ogni allievo riceve il cosiddetto “battesimo del mare”.
La campagna d’istruzione 2020, fortemente condizionata dalla misure di sicurezza in contrasto alla diffusione del Coronavirus, è dedicata a tutti gli italiani che hanno vissuto in un momento così particolare.

La nave non è aperta al pubblico durante le soste in porto, sarà tuttavia visibile in ogni possibile occasione di passaggio ravvicinato nei luoghi di particolare interesse della costa del nostro amato Paese.

La campagna d’istruzione 2020 si concluderà a Taranto il prossimo 22 agosto.

Qualche informazione sulla nave Amerigo Vespucci
l’unità più anziana in servizio della Marina Militare

La Nave Amerigo Vespucci fu varata il 22 febbraio 1931 e, con 89 anni di storia navale è, ad oggi, l’unità più anziana in servizio, interamente costruita e allestita presso l’allora Regio Cantiere Navale di Castellamare di Stabia.

L’attuale motto della nave è “Non chi comincia ma quel che persevera”, frase attribuita a Leonardo Da Vinci, ben rappresenta l’ideale che spinge in mare i 250 membri dell’equipaggio a cui si sommano i circa 130 uomini e donne dell’Accademia Navale.
La nave fu progettata, al pari della “gemella” Cristoforo Colombo, da Francesco Rotundi, ingegnere e tenente colonnello del Genio Navale, nonché direttore dei cantieri navali di Castellammare di Stabia.
Il 22 Febbraio 1931 (89 anni fa) a Castellammare di Stabia fu varata la nave Amerigo Vespucci, tutt’oggi in servizio per l’addestramento degli allievi ufficiali dell’Accademia di Livorno.

La nave scuola è stata nominata Goodwill Ambassador dell’UNICEF il 30 luglio 2007 con una solenne cerimonia nel porto di Genova. Al Vespucci l’Unicef “affida un messaggio di pace e di speranza per i milioni di bambini e bambine che l’Unicef aiuta affinché possa diffonderlo in ogni parte del mondo”.

Il 4 Luglio del 2016 a Livorno è stata rinnovata questa nomina da parte della Presidenza Nazionale UNICEF Italia affinché la nave possa continuare a trasmettere a tutti ed in particolare ai giovani un messaggio di pace, di convivenza e di rispetto reciproco, senza alcuna distinzione nello spirito che dal 1946, anno della sua fondazione, anima l’Organizzazione rivolta all’infanzia nell’ambito delle Nazioni Unite.
Fiore all’occhiello della Marina Militare, nave Amerigo Vespucci, dalla sua entrata in servizio ha svolto ogni anno attività addestrativa (ad eccezione del 1940, a causa degli eventi bellici, ed in occasione dei lavori straordinari), principalmente a favore degli allievi dell’Accademia Navale. Dunque intere generazioni di ufficiali si sono formati addestrandosi su una Nave la cui propulsione principale è la più pulita in assoluto: la propulsione a vela.

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Alla propulsione a vela si affianca la propulsione Diesel-Elettrica, realizzata con un sistema integrato che vede l’impiego di moderni ed efficienti gruppi Diesel-Generatori. Durante la sosta lavori di Prolungamento Vita Operativa (PVO), iniziata a ottobre 2013 e terminata ad aprile 2016, è stata data particolare attenzione all’implementazione delle più moderne tecnologie volte all’efficientamento energetico e alla riduzione dell’impatto ambientale della Nave, che oggi possiede le certificazioni MARPOL per gli Annessi I, IV, V e VI, al pari delle più recenti costruzioni. In particolare:

  • sostituzione degli obsoleti gruppi Diesel-Generatori con motori moderni di nuova concezione, con sistema di iniezione di tipo Common Rail, a più elevata efficienza;
  • sostituzione delle lampade per l’illuminazione interna ed esterna della nave con moderne lampade a LED, ad elevata efficienza energetica e dunque con una considerevole riduzione della potenza assorbita;
  • installazione di un moderno impianto di trattamento dei rifiuti solidi;
  • trattamento siliconico della carena.

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Carabinieri ritrovano dipinto dell’artista Banksy trafugato dal teatro Bataclan di Parigi nel 2019

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Sant’Omero (TE), 11 giugno 2020 – Conclusa ieri mattina una operazione di polizia coordinata dalla Procura Distrettuale della Repubblica di L’Aquila in collaborazione con la magistratura e la Polizia Criminale francese.

I Carabinieri della compagnia di Alba Adriatica, insieme ai colleghi del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale (TPC) di Ancona e alla Polizia Giudiziaria di Parigi, hanno recuperato un dipinto realizzato dall’artista inglese Banksy (pseudonimo), un maestro della “street art” di fama mondiale. L’opera era situata su una porta di sicurezza del Teatro “Bataclan” di Parigi, in omaggio alle 130 vittime degli attacchi terroristici del 2015, 90 delle quali mietute proprio in quel locale il 13 novembre. Il dipinto, raffigurante una ragazza dolente, è diventato un simbolo del tragico evento e fu trafugato il 26 gennaio 2019.

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Il recupero dell’icona è stato possibile soprattutto grazie alla preziosa collaborazione tra le autorità giudiziarie italiane e francesi, in ottemperanza ai protocolli propri della cooperazione internazionale.

L’eccezionale rinvenimento è avvenuto alle prime ore dell’alba di ieri durante l’esecuzione, da parte dei Carabinieri operanti, di un decreto di perquisizione emesso dalla Procura Distrettuale di L’Aquila. L’opera era ben nascosta nel sottotetto di un’abitazione che si trovava nella disponibilità di un cittadino italiano residente a Tortoreto.  

Proseguono le indagini volte a chiarire le modalità con le quali l’opera è giunta in Italia ed il ruolo giocato dagli italiani coinvolti.

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L’Esercito sostiene l’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani ed i Militari di Carriera dell’Esercito

L’Esercito sostiene l’O.N.A.O.M.C.E.

 

 

3 Intervento del Capo di SME

Roma 11 giugno 2020 – Il capo di Stato Maggiore, generale di corpo d’armata Salvatore Farina, presso la biblioteca militare centrale dello Stato Maggiore dell’Esercito, ha consegnato il 9 giugno un assegno simbolico al tenente generale ris. Michele Ragusa, presidente all’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani ed i Militari di Carriera dell’Esercito (O.N.A.O.M.C.E.). La cifra è stata frutto dei proventi raccolti, attraverso le società licenziatarie dalla vendita del CalendEsercito 2020 e della confezione regalo Box “Esercito 1659”. Tale iniziativa, pienamente condivisa dal personale della Forza Armata, ha permesso di incrementare ulteriormente le numerose attività benefiche promosse in favore degli orfani del personale militare.

1 Il Capo di SME, Gen di C. A. Salvatore Farina consegna l'assegno simbolico per ONAOMCEL’O.N.A.O.M.C.E è l’istituto che fornisce assistenza prioritariamente agli orfani dei militari dell’Esercito Italiano con almeno un anno di servizio o in quiescenza; attualmente assiste circa 500 orfani con l’erogazione di sussidi annuali distinti per fasce d’età e per tipologia di istituto scolastico frequentato. Il personale militare della Forza Armata può inoltre destinare mensilmente un’oblazione volontaria per sostenere l’Opera nella sua importante attività di beneficenza.

In considerazione del successo avuto dall’iniziativa, che ha permesso la raccolta di una cospicua somma da destinare alle famiglie dei colleghi venuti a mancare prematuramente, anche quest’anno, parte dei fondi provenienti dalla vendita di materiale editoriale e promozionale con marchio Esercito sarà dedicata e donata agli orfani di militari tramite l’Opera Nazionale.

2 Platea

L’Esercito Italiano, Forza Armata per la gente e tra la gente, da sempre vicino agli uomini e alle donne in armi, pone al centro delle proprie priorità il fattore umano, abbracciando idealmente tra le proprie fila le famiglie del personale in servizio, in quiescenza e di tutti quei colleghi mancati prematuramente, concretizzando ogni giorno il significato del motto #Dipiùinsieme. “Esercito è partecipazione”

4 Intervento del Generale Fulvio Poli

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Aeronautica Militare: volo notturno sanitario d’urgenza con HH-139 del 15° Stormo da Ponza a Latina per salvare una donna

IMBARCO PAZIENTE A PONZA

Latina, 11 giugno 2020 – Un elicottero HH-139A dell’82° centro C.S.A.R. (Combat Search and Rescue) del 15° stormo dell’Aeronautica Militare è stato allertato durante la notte per effettuare il trasporto d’urgenza dall’isola di Ponza (LT) di una donna affetta da insufficienza respiratoria. L’elicottero, su ordine del  Comando Operazioni Aerospaziali di Poggio Renatico, è decollato poco dopo dalla base aerea di Trapani per raggiungere l’aeroporto militare di Latina, sede del 70° Stormo, dove è stata caricata a bordo l’equipe medica.

L’elicottero ’HH-139 è atterrato alle prime luci dell’alba sulla piazzola del teleposto di  Ponza (LT), immediatamente dopo la donna è stata imbarcata e l’equipaggio è prontamente decollato alla volta dell’aeroporto militare di Latina dove è giunto poco prima delle 6:00 affidando la paziente alle cure dei medici del 118.

L’equipaggio è poi ripartito alla volta di Trapani per riprendere la normale prontezza per l’allarme SAR nazionale. 

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L’82° centro è uno dei reparti del 15° Stormo dell’Aeronautica Militare che garantisce, 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, senza soluzione di continuità, la ricerca ed il soccorso degli equipaggi di volo in difficoltà, concorrendo, inoltre, ad attività di pubblica utilità quali la ricerca di dispersi in mare o in montagna, il trasporto sanitario d’urgenza di ammalati in pericolo di vita ed il soccorso di traumatizzati gravi, operando in qualsiasi condizione meteorologica.

ensign_of_the_15º_stormo_of_the_italian_air_force.svg Gli equipaggi del 15° Stormo dalla sua costituzione ad oggi, hanno salvato più di 7300 persone in pericolo di vita. Da maggio 2018 gli equipaggi dell’82° hanno acquisito la capacità antincendio, prendendo parte al dispositivo antincendi boschivi della Protezione Civile e della Regione Sicilia.

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Foggia, sanificato il carcere di San Severo dal 21° rgt artiglieria della brigata Pinerolo

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Foggia, 05 giugno 2020 – Il 21° reggimento artiglieria di Foggia, unità dell’Esercito inquadrata nella brigata meccanizzata “Pinerolo” di Bari, continua il suo impegno sul territorio in piena sinergia con le istituzioni locali. In particolare nella città di San Severo (FG) lo scorso 30 maggio, su richiesta della direttrice della casa circondariale, il personale del reggimento ha sanificato l’interno della struttura al fine di contenere i rischi connessi alla diffusione del COVID-19.

In particolare, il nucleo disinfettori in forza al reggimento ha operato igienizzando i locali dell’infrastruttura e gli automezzi in dotazione alla Polizia Penitenziaria. 

L’attività conferma il costante supporto che il 21° Reggimento artiglieria sta assicurando, in questo delicato momento, alla collettività per contrastare la diffusione dell’epidemia.

Un impegno concreto che rientra tra le azioni poste in essere dall’Esercito Italiano per lottare contro la diffusione del virus e supportare la protezione civile e la popolazione. 

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L’Arma dei Carabinieri celebra il 206° annuale della fondazione (video)

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Roma, 05 giugno 2020 – Ricorre oggi il 206° annuale di fondazione dell’Arma dei Carabinieri, che quest’anno assume un significato ancora più profondo in quanto coincide con il centenario della concessione della prima Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Bandiera di Guerra dell’Istituzione, per il valore dimostrato e il sangue versato durante il primo conflitto mondiale. Era il 5 giugno 1920 e da allora in questa data si celebra la Festa dell’Arma, nata come “Corpo dei Carabinieri reali” il 13 luglio del 1814.

La celebrazione della ricorrenza è avvenuta con la deposizione di una corona d’alloro ai caduti, nel Sacrario del Museo Storico dell’Arma. Presenti per rendere omaggio il ministro della Difesa, on. Lorenzo Guerini, il capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli, il comandante generale, generale di corpo d’armata Giovanni Nistri, e i presidenti dell’Associazione Nazionale Carabinieri e dell’Opera Nazionale di Assistenza per Orfani dei Militari dell’Arma.

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Le misure di contenimento della pandemia non hanno consentito di prevedere la tradizionale cerimonia militare, ma come ha ricordato il Comandante Generale nel messaggio rivolto a tutti i carabinieri “la solennità ideale della ricorrenza è interamente riposta nella confermata adesione di tutti ai valori fondanti dell’Istituzione. Tali principi sono emblematicamente sottesi nella concessione, esattamente cento anni fa da oggi, della prima Medaglia d’Oro al Valor Militare alla nostra gloriosa Bandiera e hanno ricevuto rinnovata attestazione nelle attività condotte durante l’emergenza sanitaria. Sin dal suo insorgere l’Arma tutta, dai minori livelli ordinativi in su e ovunque sul territorio nazionale, ha rappresentato la più immediata espressione della prossimità dello Stato ai cittadini, dimostrandosi ancora una volta concreta interprete di quel ruolo di rassicurazione, solidarietà e protezione che è patrimonio unanimemente riconosciuto della Sua storia”.

Un contributo prezioso quello offerto dai Carabinieri in questi difficili frangenti, al pari di quello nell’ordinario contrasto a ogni forma di criminalità, reso con abnegazione silenziosa, spesso mettendo a rischio la propria incolumità. Un pericolo reale, testimoniato dai tanti Caduti di ogni tempo, basti ricordare l’eroismo del vice brigadiere Salvo d’Acquisto, Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria, di cui il prossimo 17 ottobre ricorre il centenario della nascita, e l’esempio del mar. magg. Vincenzo Carlo Di Gennaro, ai cui famigliari ieri il generale Nistri ha personalmente consegnato la Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria, e ultimi, in ordine di tempo, i Caduti appuntato scelto Emanuele Anzini e vice brigadiere Mario Cerciello Rega.

Fin dalla sua nascita l’Arma dei Carabinieri è al fianco degli italiani per garantire loro sicurezza e prossimità attraverso la capillare diffusione sul territorio delle oltre 4500 Stazioni e Tenenze territoriali, alle quali si aggiungono le circa 1.000 Stazioni forestali, e contribuisce alla tutela di interessi collettivi attraverso l’impegno dei reparti specializzati. Per far ciò, ha spesso adeguato la propria struttura organizzativa, mantenendosi saldamente ancorata ai propri valori. In quest’opera di continuo rinnovamento cento anni fa nascevano la scuola Marescialli e Brigadieri di Firenze, i Battaglioni Mobili e la Banda musicale dell’Arma.

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La professionalità degli uomini e delle donne dell’Arma presenti in numerose aree del mondo, inquadrati in contingenti multinazionali e interforze a fianco dei colleghi di Esercito, Marina e Aeronautica” è stata sottolineata dal Capo di Stato Maggiore della Difesa nel suo messaggio augurale per la ricorrenza, evidenziando tra l’altro “lo straordinario impegno per favorire la pacifica convivenza tra i popoli e dare sostegno e migliori prospettive di vita in luoghi e terre remote”.

Il ministro della Difesa ha invece posto l’attenzione sull’innata capacità dei carabinieri di essere, con garbo e discrezione, sempre vicini ai cittadini, che sanno di poter trovare in ciascun di loro un riferimento sicuro e una mano tesa nelle difficoltà. L’on. Guerini ha pertanto invitato le donne e gli uomini dell’Arma ad essere “fieri ed orgogliosi di questo rapporto privilegiato con gli italiani costruito in più di due secoli di vita, alimentato quotidianamente per garantire sicurezza, legalità e ordine.

Anche il presidente della repubblica, Sergio Mattarella, con un messaggio indirizzato al generale Nistri, ha rivolto l’augurio più fervido degli italiani a tutti i carabinieri, sottolineando la dedizione dimostrata in questo periodo particolarmente difficile che “ha confermato quel rapporto di naturale relazione e fiducia con la gente, garantendo la prossimità rassicurante dello Stato, solidarietà e concreta assistenza”. Lo spirito di sacrificio dei militari dell’Arma in favore delle comunità loro affidate è testimoniato anche dall’elevato numero di contagiati e di deceduti, ha proseguito il Capo dello Stato, che ha voluto esprimere la vicinanza e la riconoscenza della Repubblica ai Caduti di ogni tempo e ai loro familiari.

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187° anniversario della costituzione del Corpo Sanitario dell’Esercito

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Roma, 04 giugno 2020 – Il Corpo Sanitario dell’Esercito che trae le sue radici dal preesistente servizio Sanitario Militare dell’Esercito, compie oggi 187 anni di storia e valore dimostrato sul campo. Dal 1833 il Corpo Sanitario dell’Esercito è sempre in prima linea per salvare vite umane.

Una lunga storia in cui il personale del Corpo si è sempre distinto per abnegazione, spirito di sacrificio e dedizione soccorrendo e curando i combattenti e condividendo con loro la buona e l’avversa sorte.

Un’epopea in cui, dalle ambe etiopi alle trincee del Carso, dalle sabbie del deserto africano alle desolate steppe della Russia, il sangue dei suoi uomini si è mischiato con quello di altri valorosi soldati. 

Il ruolo strategico svolto con impegno e professionalità dagli uomini e le donne del Corpo Sanitario dell’Esercito, sempre in prima linea nel salvare vite umane e nel limitare al minimo le conseguenze dei traumi e delle ferite nei Paesi in cui operano le Forze Armate Italiane, rappresenta oggi più che mai una risorsa preziosa da schierare a supporto del più ampio contesto del Servizio Sanitario nazionale per qualsiasi emergenza che abbia risvolti sanitari.

Ne è testimonianza l’emergenza appena vissuta tesa a contrastare e contenere la diffusione del Covid-19, in cui il Corpo Sanitario dell’Esercito ha dato ampia dimostrazione di essere sempre pronto e reattivo ad affrontare qualsiasi sfida, con piena efficacia e professionalità. 

Infatti, sin dai primi momenti della diffusione del Coronavirus, il personale medico e infermieristico del Corpo Sanitario dell’Esercito è stato mobilitato per supportare il rientro di nostri connazionali dall’estero, per la creazione di circa 3500 posti letto e per essere dispiegato in varie strutture sanitarie del nostro Paese, dove con grande impegno e sacrificio ha alleggerito il carico di lavoro di medici e infermieri delle aree più colpite, soprattutto in Lombardia, nelle province di Lodi, Bergamo e Milano.

Nel pieno dell’emergenza, erano oltre 250 i sanitari con le stellette schierati anche in presidi sanitari remoti come Castelnuovo Bocca d’Adda, Somaglia, Codogno e Casalpusterlengo, località dove a causa del Covid-19 intere aree erano rimaste senza assistenza sanitaria.

Inoltre, il grande supporto fornito dal Corpo Sanitario dell’Esercito all’emergenza, è rappresentato dall’allestimento in tempi record di due Ospedali da Campo rispettivamente a Piacenza e Crema e dal grande lavoro del personale del Centro Ospedaliero Militare di Milano e del Policlinico Militare del Celio, quest’ultimo divenuto Covid-Hospital da 150 posti letto.

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Un grandissimo contributo dato al nostro Paese anche con il trasporto multimodale di pazienti affetti da questo terribile virus.

CoA_mil_ITA_corpo_sanitarioLa sanità militare è una risorsa preziosa che continua a garantire la sua assistenza e cura a militari e civili in tutti i teatri di operazione esteri e sul territorio nazionale, una capacità cruciale nelle mani dei comandanti nella conduzione delle operazioni militari, specie in occasione di eventi calamitosi o altre emergenze.  Una realtà in grado di rinnovarsi e aggiornarsi grazie anche a importanti collaborazioni istituzionali dell’Esercito con le Università, consentendo di realizzare sinergie stabili con realtà sanitarie e scientifiche, di rilevanza nazionale, per la formazione dei medici e degli infermieri dell’Esercito e la cura dei cittadini.

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