Archivi del mese: novembre 2018

I Ferrovieri dell’Esercito si addestrano alla “Smart Sapper”

Militare del Genio ferroveri in operazione nell'EX SMART SAPPER

Dinazzano (RE), 30 novembre 2018 – Si è conclusa l’esercitazione “Smart Sapper 18” guidata dal Comando Genio e condotta dal dipendente reggimento Genio Ferrovieri. All’evento hanno assistito il generale di corpo d’armata Giuseppenicola Tota, comandante delle Forze Operative Terrestri di Supporto, il generale di brigata Francesco Bindi, comandante del Genio, oltre a diverse personalità del mondo civile tra i quali il sindaco di Casalgrande dott. Alberto Vaccari, il presidente dell’Azienda di trasporto ferroviario della Dinazzano Po, Gino Maioli ed il direttore generale della dell’azienda di trasporto ferroviario TPER, Paolo Paolillo. 

Il Comandante di COMFOTER SPT durante l'EX SMART SAPPER

Il Comandante di COMFOTER SPT durante l’EX SMART SAPPER

La “Smart Sapper” è una delle attività addestrative pluriarma federata con l’esercitazione multinazionale “Golden Wings” a guida della Divisione “Friuli” che coinvolge più esercitazioni di comandi ed unità dell’Esercito Italiano che operano nell’ambito dello stesso scenario esercitativo e con lo stesso sistema di comando e controllo per permettere di testare procedure operative comuni. 

In particolare l’attività addestrativa prevede la completa gestione da parte del genio ferrovieri di uno scalo ferroviario, sia per la parte sicurezza che per la parte manovra ed esercizio.  

L’esercitazione si è sviluppata nella condotta di un treno in arrivo da una stazione limitrofa che il personale militare, una volta giunto allo scalo di Dinazzano (RE), ha provveduto ad instradare, in una cornice di sicurezza, effettuando manovre ferroviarie per ulteriori trasferimenti verso una stazione contermine. Successivamente, in coordinamento con la componente CIMIC, si è effettuata un’attività di gestione e smistamento di profughi in fuga mediante la creazione di un CIMIC Centre Mobile. 

La condotta dell’esercitazione ha focalizzato le capacità operative in un contesto di supporto in caso di eventi straordinari come emergenze umanitarie e per rispondere ad esigenze iniziali di soccorso e di prima emergenza, fino alla gamma di interventi svolti, quotidianamente, dai genieri nella bonifica del territorio dagli ordigni residuati bellici delle due guerre mondiali.

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Fonte e immagini: COMFOTER
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Esercito, inaugurazione anno accademico/scolastico 2018-2019

Passaggio in rassegna

Torino, 30 novembre 2018 – Al via l’anno accademico e scolastico degli istituti di formazione e avvicendamento al vertice del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito.

Questa mattina, presso il Palazzo dell’Arsenale di Torino, sede del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito alla presenza del sottosegretario alla Difesa, on. Raffaele Volpi, del capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Salvatore Farina, e di numerose altre autorità civili, militari e religiose è stato inaugurato l’Anno Accademico/Scolastico 2018 – 2019.

Dopo l’indirizzo di saluto del generale di corpo d’armata Giovanni Fungo, comandante per la Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’Esercito, il prof. Gianmaria Ajani, rettore dell’università di Torino, ha tenuto una  Lectio Magistralis sul tema “L’Università nell’Europa”. A seguire sono stati premiati gli ufficiali e gli allievi frequentatori, primi classificati nel merito complessivo al termine del 1° anno di corso.

Discorso del Capo di SME 

Il generale Farina, rivolgendosi agli allievi, ha evidenziato che “le sfide di oggi ci richiedono un ampio spettro di risposte che devono risiedere su due pilastri fondamentali: i nostri specifici valori  istituzionali e la capacità di anticipare e adeguarsi ai cambiamenti. Abbiamo, perciò il dovere di preparare Comandanti, e leader a tutti i livelli, che sia capaci nel campo cognitivo, fisico e soprattutto etico-morale.

Successivamente, il capo di SME ha dichiarato ufficialmente aperto l’Anno Accademico/Scolastico 2018-2019 in collegamento video con tutti gli Istituti militari dell’Esercito: la Scuola di Applicazione di Torino, l’Accademia Militare di Modena, la Scuola Sottufficiali dell’Esercito di Viterbo, la Scuola di Lingue Estere dell’Esercito di Perugia e le due Scuole militari, “Nunziatella” di Napoli e “Teulié” di Milano. I suggestivi rintocchi della “Campana del Dovere” hanno suggellato il momento solenne, richiamando tutti i frequentatori alla responsabilità e all’impegno assunto nei confronti dell’Istituzione e quale motivo di deferente ricordo per tutti coloro che, nel rispetto del giuramento prestato e del dovere assunto, hanno sacrificato la propria vita per il bene dell’Italia. 

I frequentatori degli Istituti dell'Esercito suonano i rintocchi

A seguire ha avuto luogo l’avvicendamento al vertice del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito tra il generale di corpo d’armata Giovanni Fungo, cedente ed il generale di divisione Salvatore Cuoci, subentrante. L’evento è avvenuto dinanzi alla Bandiera d’Istituto decorata di medaglia d’argento al Valore Militare, al capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Salvatore Farina, al reparto di ufficiali frequentatori ed al personale militare e civile del Comando. Il generale Cuoci proviene dal Kosovo dove ha comandato la missione KFOR dal 16 novembre 2017 al 28 novembre 2018. il generale Fungo guiderà il Comando per la Formazione, Specializzazione e Dottrina in Roma (incarico ricoperto ad interim dal 7 novembre scorso).

La Campana del Dovere

Gli istituti di formazione dell’Esercito hanno il compito di preparare, accrescere e consolidare, nei frequentatori, i valori che caratterizzano il militare, quali onore, lealtà, coraggio, senso del dovere, fedeltà alle istituzioni.

Ogni anno i corsi svolti negli Istituti di Formazione dell’Esercito sono frequentati da oltre 1000 ufficiali, 400 allievi ufficiali, circa 600 sottufficiali e 400 studenti allievi delle scuole militari. Ad essi si aggiungono gli oltre 2500 frequentatori dei corsi di lingue straniere presso la Scuola di Lingue Estere dell’Esercito. Si tratta di un onere notevole e di una altissima responsabilità, per assolvere i quali un significativo contributo è assicurato anche dal prezioso, consolidato e proficuo rapporto di collaborazione con i prestigiosi Atenei universitari di Torino, Modena e Reggio Emilia, Viterbo e Perugia, unitamente agli Uffici Scolastici delle città di Napoli e Milano.

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Fonte e immagini: Stato Maggiore Esercito
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Convegno sugli incursori dell’Esercito italiano, il capo di SME annuncia il nuovo basco per il 9° reggimento d’assalto “Col Moschin”

Il saluto al Presidente dell'Ass. Naz. Incursori Esercito

Roma, 30 novembre 2018 – Convegno sul 40° anniversario della costituzione delle unità di intervento speciale del 9° reggimento d’assalto “Col Moschin” è stato ospitato ieri presso la biblioteca centrale militare dello Stato Maggiore dell’Esercito.

L’attività è stata organizzata e diretta dall’Associazione Nazionale Incursori dell’Esercito. Hanno presenziato il sottosegretario di Stato alla Difesa, on. Raffaele Volpi ed il capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Salvatore Farina.

Nel convegno sono stati trattati vari temi riguardanti la realtà degli incursori e i moderni contesti e scenari che ne vedono l’impiego, per poi delinearne le potenziali linee evolutive per il prossimo futuro.

Il sottosegretario Volpi ha rivolto un indirizzo di saluto sottolineando la vicinanza del dicastero e del governo alla Forza Armata e al comparto delle Forze Speciali e al 9° reggimento incursori che, con le sue eccelse qualità e la elevatissima competenza, rappresenta una delle eccellenze delle nostre Forze Armate.

Intervento del Capo di SME al Convegno-1 (1).jpg

Il generale Farina ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto dagli eredi degli Arditi della 1^ Guerra Mondiale ed in particolare la loro versatilità delle loro capacità derivanti da un addestramento e preparazione sempre al passo con i tempi per operare nei moderni scenari. Il discorso è stato rivolto agli ospiti intervenuti, tra cui diversi ex comandanti del 9° reggimento e personale facente parte del comparto operazioni speciali.

Con l’occasione il capo di SME, a voler dimostrare l’importanza che gli incursori rivestono per l’Esercito, ha annunciato di aver autorizzato l’introduzione del nuovo basco che il personale del 9° reggimento potrà indossare a breve e che simboleggia, nella fattura, il legame con gli Arditi del Maggiore Messe che compirono l’impresa del Col Moschin nella Grande Guerra, ma che non deve sciogliere il sodalizio forte di 50 di storia con la Brigata paracadutisti Folgore. Legame che deve racchiudersi unendo, ai passi successivi, al grido “Arditi” quello di “Folgore”.

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Fonte e immagini: Stato Maggiore Esercito
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Afghanistan: addestramento di scorta per i militari afghani

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Herat (Afghanistan), 29 novembre 2018 – Sessione di addestramento scorta e tutela a favore del personale dell’Afghan Nation Army con i militari del Contingente Italiano della missione in Afghanistan.

Nei giorni scorsi presso la sede del Train Advise and Assist Command West (TAAC-W) di Herat, comando multinazionale a guida italiana su base brigata Pinerolo della missione NATO Resolute Support (RS), si è conclusa una sessione addestrativa a favore dei militari con funzioni di scorta personale close protection team del comandante del 207° corpo dell’Afghan National Army.

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La sessione addestrativa, durata circa quindici giorni ed improntata alla condotta di attività teoriche e pratiche, ha consentito ai militari designati in qualità di scorta personale del comandante del 207° corpo dell’Afghan National Army di confrontarsi con i colleghi del contingente Italiano attraverso la condivisione di tecniche e procedure che hanno consentito loro di affinare le proprie capacità professionali.

La sessione si è conclusa con una esercitazione pratica che ha visto i militari  dell’Afghan National Army impegnati nella gestione di un evento complesso realizzato su uno scenario reale.

Il personale del Train Advise and Assist Command West (TAAC-W) continua la professionalizzazione delle donne e degli uomini appartenenti alle Afghan National Defence Security Forces (ANDSF) grazie all’impegno del Military Advisory Team dell’Esercito e del Police Advisory Team dell’Arma dei Carabinieri che organizzano e conducono corsi e sessioni addestrative altamente formative per colmare i gap capacitivi individuati nell’attività di consulenza ed assistenza.

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Il lavoro degli advisors italiani si inquadra nell’ambito della missione NATO Resolute Support (RS) con il compito principale di fornire addestramento, consulenza ed assistenza alle Forze di SicurezzaAfghane per migliorarne la funzionalità e la loro capacità di autosostenersi.

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Fonte e immagini: Stato Maggiore Difesa
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I Carabinieri presentano il Calendario Storico e l’Agenda Storica 2019

Presentazione Calendario Storico Carabinieri 2019 (6)

Roma, 30 novembre 2018 – Cerimonia di presentazione del Calendario Storico e dell’Agenda Storica 2019 dell’Arma dei Carabinieri ieri mattina presso la Scuola Ufficiali Carabinieri in Roma, alla presenza del ministro per i Beni e le Attività Culturali, del sottosegretario al Ministero della Difesa Angelo Tofalo e del comandante generale dell’Arma Giovanni Nistri.

Il Calendario è diventato per il Paese un oggetto di culto, come dimostra una tiratura che da anni sfiora il milione e mezzo di copie. Un prodotto editoriale apprezzato, ambito e presente nelle abitazioni e nei luoghi di lavoro. Nato nel 1928, dopo l’interruzione post-bellica dal 1945 al 1949 il Calendario tornò a vivere nel 1950 e da allora tanti temi sono stati trattati, vicini all’Arma ma anche ai cittadini.

Questa edizione è stata pensata per la ricorrenza dei 40 anni dell’inserimento del primo sito italiano nel patrimonio mondiale dell’Umanità e, parallelamente dei 50 anni dalla nascita dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale.

Le tavole del Calendario, ideate e realizzate sotto la direzione artistica di Silvia di Paolo, sono state presentate al pubblico insieme ai temi della nuova edizione dell’Agenda dal conduttore televisivo Massimo Giletti. A illustrare i prodotti editoriali, oltre al capo del V Reparto del Comando Generale, generale Massimo Mennitti, si sono alternati sul palco il giornalista e divulgatore scientifico Alberto Angela, lo scrittore Piero Colaprico, protagonista di una parte dei contenuti dell’agenda, la conduttrice Licia Colò e il prof. Pietro Sisto autore dell’inserto dell’agenda.

Tra gli ospiti erano presenti il direttore dell’Ufficio Regionale per la Scienza e la Cultura in Europa dell’Unesco Ana Luiza Thompson-Flores, Franco Bernabè, presidente del consiglio direttivo della commissione nazionale per l’Unesco e il presidente dell’ospedale pediatrico “Gaslini” di Genova, Pietro Pongiglione.

Nel 1972 una convenzione dell’Unesco prevede la “tutela del patrimonio culturale e naturale”, inteso come bene dell’Umanità intera. L’atto dispone la creazione di un elenco di siti da tutelare, la “World Heritage list”. Nel 1979 vi sono inserite le incisioni rupestri della Valcamonica. Oggi l’Italia conta ben 54 siti protetti, primo paese al mondo.

Le pagine del Calendario presentano una carrellata dei siti italiani tutelati dall’Unesco. Sono stati “inseriti tutti con immagini o menzioni tali da fornire una visione complessiva della varietà di scenari della nostra penisola” – ha dichiarato nel suo intervento il Comande Generale Giovanni Nistri. In parallelo è riportato in breve il percorso evolutivo dei Carabinieri negli ultimi decenni, a partire dal Comando Tutela Patrimonio Culturale avviato nel 1969, che di recente ha fornito i primi “caschi blu della cultura” all’Unesco. Accompagnano le immagini dei luoghi simbolo della Nazione le altre articolazioni dell’Arma, attraverso la rappresentazione di uniformi e “principalmente di volti. Il volto” – ha proseguito il generale Nistri – “è lo specchio dell’anima, come i luoghi sono lo specchio di un Paese. E quelli presenti nelle tavole… stanno ben attenti a non invaderle. Si fondono nell’insieme…perché noi siamo e ci sentiamo parte integrante del paesaggio italiano, inteso come identità nazionale”.

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L’Agenda Storica 2019 è incentrata sul tema “I Carabinieri nella letteratura”, con uno specifico inserto curato dal Prof. Pietro Sisto. Viene proposta una carrellata di romanzi dedicati ai Carabinieri nel corso dei due secoli della loro storia.

Tra le opere dell’Ottocento si trovano il carme “La rassegna di Novara” di Costantino Nigra, con il verso “usi obbedir tacendo e tacendo morir”, Le avventure di Pinocchio di Carlo Collodi e il libro Cuore di Edmondo De Amicis.

Fra i classici del Novecento si ricordano I Racconti del Maresciallo di Mario Soldati e Il giorno della civetta di Leonardo Sciascia.

Si arriva infine ai nostri giorni, con i romanzi di Andrea Camilleri e Gianrico Carofiglio, di Carlo Lucarelli e Giancarlo De Cataldo, dell’ospite Piero Colaprico e di altri ancora.

La manifestazione è stata l’occasione per presentare altre due opere editoriali: il Calendarietto da tavolo, dedicato alla Via Francigena e alle riserve naturali protette dai carabinieri Forestali e il Planning da tavolo che tratta le Città Italiane Capitali Europee della Cultura. Il ricavato del calendarietto sarà devoluto all’Opera Nazionale Assistenza Orfani Militari Arma Carabinieri (ONAOMAC) e quello del planning all’ospedale pediatrico “Gaslini” di Genova.

La scelta fatta, donare qualcosa ai nostri orfani e ai bambini curati nella città di Genova, così duramente colpita dal crollo del Ponte Morandi” – ha affermato il comandante Nistri – “vuole essere un piccolo segno della nostra attenzione e della nostra solidarietà umana, valore fondante dell’Istituzione. Non si è buoni Carabinieri se non si avverte l’importanza della cultura quale elemento motore del cammino della civiltà umana…Non si è buoni Carabinieri se non si sente forte, quanto il compito di tutelare l’ordine e la sicurezza dei cittadini, il Dovere sacro di aiutare i bisognosi”.  

Video della manifestazione visibile sul canale Youtube dell’Arma dei Carabinieri al seguente link:

https://bit.ly/2AdzJoj

Presentazione Calendario Storico Carabinieri 2019 (5) 

Calendario Storico dell’Arma 2019

L’edizione 2019 del Calendario Storico dell’Arma dei Carabinieri è stata dedicata alla ricorrenza dei 40 anni dall’inserimento del primo sito italiano nel Patrimonio mondiale dell’Umanità e, parallelamente, dei 50 anni dall’avvento dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale.

Descrizione

Si parte a gennaio dal Comando Tutela Patrimonio Culturale avviato nel 1969, che di recente ha fornito i primi “caschi blu della cultura” all’Unesco. Il volto di una donna del reparto fa da sfondo alle immagini del Centro Storico di San Geminiano (Sito Unesco dal 1990), dell’Arte Rupestre della Valle Camonica, della Chiesa e del convento Domenicano di Santa Maria delle Grazie e del Cenacolo di Leonardo da Vinci (Siti Unesco dal 1980), di Piazza del Duomo a Pisa (Sito Unesco dal 1987).

A febbraio lo sguardo attento di un carabiniere in pettorina simboleggia l’attività investigativa. Nel 1974, da un intuizione del Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa nasce il “Nucleo Speciale di polizia Giudiziaria”, che sviluppa un nuovo modello operativo antesignano del Raggruppamento Operativo Speciale (ROS). Il Carabiniere con pettorina fa da sfondo alla Città di Vicenza e alle ville del Palladio in Veneto (Siti Unesco dal 1994), all’insediamento industriale Crespi d’Adda (Sito Unesco dal 1995), ai Sassi e al Parco delle Chiese Rupestri di Matera (Sito Unesco dal 1993), al Centro Storico di Siena (Sito Unesco dal 1995).

Il 1978 è l’anno di nascita del Gruppo di Intervento Speciale (GIS), l’unità viene descritta nel mese di marzo. Il volto di un Operatore GIS, coperto da passamontagna, fa da sfondo a Ferrara, città del Rinascimento, e al Delta del Po (siti Unesco dal 1995), a Castel del Monte (Sito Unesco dal 1996), ai Monumenti paleocristiani di Ravenna (Siti Unesco dal 1996) e ai Trulli di Alberobello (Sito Unesco dal 1996).

Il mese di aprile è incentrato sull’innovazione del numero di pronto intervento “112” introdotto nel 1980. E’ rappresentato il volto rassicurante del “Carabiniere della Radiomobile”, che fa da sfondo al Centro Storico di Pienza (Sito Unesco dal 1996), al Palazzo reale del XVIII di Caserta con il Parco, all’acquedotto vanvitelliano e al Complesso di San Leucio (Siti Unesco dal 1997), alla Costiera Amalfitana (Sito Unesco dal 1997) e alle aree archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziata (Siti Unesco dal 1997).

A maggio è il volto di un Corazziere a rappresentare il valore dei Reparti per Specifiche Esigenze, di cui fanno parte, oltre al Reggimento Corazzieri, i Carabinieri degli Organismi Costituzionali e i Comandi di polizia Militare per le Forze Armate e per il Ministero della Difesa. Il Corazziere fa da sfondo alle Residenze Sabaude, al sito archeologico Su Nuraxi di Barumini, a Modena: Cattedrale, Torre Civita e Piazza Grande, a Portovenere, Cinque Terre e Isole (tutti Siti Unesco dal 1997).

A giugno viene raccontata l’Organizzazione Speciale dell’Arma, rappresentata da una donna del Raggruppamento Carabinieri Investigazioni Scientifiche (RaCIS), impegnata in una meticolosa ricerca. Il RaCIS, insieme ai Comandi Carabinieri Antifalsificazione Monetaria, Banca d’Italia, Tutela della Salute, Tutela del Lavoro, Tutela del Patrimonio Culturale e al Raggruppamento Aeromobili, è inserito nella Divisione Unità Specializzate, e costituiscono un prezioso supporto per tutti i reparti dell’Arma. In questo mese sono graficamente rappresentati l’Area archeologica e Basilica Patriarcale di Aquileia (Sito Unesco dal 1998), Piazza Armerina, Villa Romana del Casale, l’Orto botanico di Padova e l’Area Archeologica di Agrigento (tutti Siti Unesco dal 1997).

Nelle pagine centrali una donna e un uomo Carabinieri in Grande Uniforme Speciale fanno da sfondo ai siti Unesco Centro Storico di Napoli, Centro Sorico di Firenze, Venezia e la sua Laguna, Centro Storico di Roma e le proprietà extraterritoriali della Santa Sede.

A luglio il volto determinato di un Carabiniere paracadutista rappresenta l’impegno all’estero dell’Arma, un coinvolgimento corale dell’Istituzione a supporto delle strategie del Paese. Il 1° Reggimento Carabiniere Paracadutisti “Tuscania”, il 13° Reggimento Carabinieri “Friuli Venezia Giulia” e il 7° Reggimento Carabinieri Trentino Alto Adige” sono inquadrati nella 2^ Brigata Mobile e costituiscono un bacino privilegiato per le missioni all’estero o per i servizi di supporto alle Sedi Diplomatiche italiane più a rischio. Il volto del Carabiniere paracadutista fa da sfondo al Centro Storico di Urbino (Sito Unesco dal 1998), alle Isole Eolie (Sito Unesco dal 2000), al Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, con i siti archeologici di Paestum, Velia e la Certosa di Padula (Siti Unesco dal 1998), a Villa Adriana – Tivoli (Sito Unesco dal 1999).

Nel mese di agosto il volto di un giovane Allievo Carabiniere rappresenta la formazione e l’addestramento, quali ingredienti indispensabili del percorso professionale dell’istituzione. Per queste attività altamente specializzate l’Arma si è dotata di una specifica organizzazione che ne cura tutti gli aspetti, da quelli di base, a quelli specialistici. Il giovane allievo Carabiniere è associato ai siti Unesco di Villa d’Este – Tivoli (nella lista dal 2001), Assisi, Basilica di San Francesco e altri siti Francescani (nella lista dal 2000), delle città tardo barocche della Val di Noto – Sicilia sud orientale (dal 2002) e della Città di Verona (iscritta dal 2000).

Lo sguardo limpido e sereno di un atleta Carabiniere, proposto nel mese di settembre, è il simbolo dell’attenzione dell’Arma allo sport, quale elemento fondante della formazione e dell’addestramento, ma soprattutto punto di riferimento valoriale imprescindibile. Lo sport, inteso come sacrificio, impegno e sana tensione al risultato è quanto di più prossimo alla vocazione originaria del Carabiniere. Nelle pagine del mese di settembre sono rappresentati i siti Unesco di Genova, le strade nuove e il sistema dei Palazzi dei Rolli (iscritto dal 2006), la Val d’Orcia (iscritto dal 2004), Mantova e Sabbioneta (iscritti dal 2008), Siracusa (iscritta nel 2005).

A ottobre lo sguardo composto e attento di un carabiniere impiegato in ordine pubblico rappresenta il segno distintivo dell’impegno e della responsabilità con cui l’Arma assolve questo delicatissimo compito, tradizionalmente svolto dai Reggimenti e dai Battaglioni dell’organizzazione Mobile. Il volto di questo carabiniere della linea mobile fa da sfondo alle Dolomiti (Sito Unesco dal 2009), alla Ferrovia retica nel paesaggio dell’Albula e del Bernina (Sito Unesco dal 2008), al Monte San Giorgio (Sito Unesco dal 2010) e ai “Longobardi in Italia. Luoghi di potere” (Sito Unesco dal 2011).

A novembre è stata rappresentata l’attenzione costante dell’Arma all’ambiente, attraverso lo sguardo che va oltre l’orizzonte di un Carabiniere Forestale. Il Carabiniere Forestale, pur essendo di recente istituzione, affonda le sue radici nella più che trentennale esperienza dell’Arma maturata con i suoi Nuclei Operativi Ecologici. Con l’assorbimento del Corpo Forestale dello Stato, è stato costituito un Comando interamente dedicato alla salvaguardia della natura con una peculiare attenzione alle molteplici implicazioni dei reati ambientali. Insieme ai “Carabinieri Forestali”, l’Arma ha di fatto costituito una Forza di polizia ambientale senza precedenti per ampiezza e potenzialità. Al Carabiniere Forestale sono associati i siti Unesco delle Ville e Giardini medicei in Toscana (iscritti dal 2013), dei Paesaggi vitivinicoli del Piemonte, Langhe-Roero e Monferrato (iscritti dal 2014), dei Siti palafitticoli preistorici delle Alpi (iscritto dal 2011) e del Monte Etna (iscritto dal 2013).

L’ultimo mese dell’anno è dedicato alla musica. Sulla pagina di dicembre è rappresentato il volto di una donna Carabiniere della Banda musicale dell’Arma. I musicisti del complesso sono l’anima dell’impegno dell’Istituzione nella divulgazione della tradizione musicale bandistica in Italia e nel mondo. I siti Unesco associati sono Palermo arabo-normanna e le cattedrali di Cefalù e Monreale (iscritto dal 2005), le Antiche faggete primordiali dei Carpazi e di altre regioni d’Europa (iscritto nel 2017), Ivrea, città industriale del XX secolo (iscritto nel 2018) e Le opere di difesa veneziane tra il XVI e XVII secolo: Stato da Terra-Stato da Mar Occidentale.

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Fonte e immagini: Arma dei Carabinieri
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Natale a Porta Pia, musica e vin brulé nel cortile del Museo Storico dei Bersaglieri

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Roma, 29 novembre 2018 – Nel cortile del Museo Storico dei Bersaglieri (piazzale di Porta Pia, Roma), sabato 1 dicembre a partire dalle ore 17,00 si celebrerà la Festa dell’albero del Bersagliere!

Programma

  • ore 18,30 concerto dei 7Hills Gospel Choir,
  • ore 19,00 Fanfara dei Bersaglieri
  • ore 21,00 il concerto “Stellette sotto l’Albero” della Banda musicale dell’Esercito Italiano diretta dal Maestro Antonella Bona.

I Bersaglieri vi aspettano per illuminare insieme l’albero di Natale.

Ingresso libero ai tutti.

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I Carabinieri presentano il Calendario Storico e l’Agenda Storica 2019 (in diretta video)

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Roma, 29 novembre 2018 – Presso la Scuola Ufficiali Carabinieri a Roma, questa mattina, verranno presentati il Calendario Storico e l’Agenda Storica 2019 dell’Arma dei Carabinieri, alla presenza del Ministro per i Beni e le Attività Culturali Alberto Bonisoli, del Sottosegretario al Ministero della Difesa Angelo Tofalo e del Comandante Generale dell’Arma dei Carabinieri Giovanni Nistri.

Il calendario dell’Arma, pubblicato dal 1928, con un’unica interruzione dovuta al secondo conflitto mondiale, è diventato per l’Italia intera un oggetto di culto, con una tiratura che ormai da molti anni sfiora il milione e mezzo di copie. L’edizione 2019 è incentrata sul tema dei siti Unesco italiani, in vista della ricorrenza dei 40 anni dall’inserimento del primo sito nel Patrimonio mondiale dell’umanità e, parallelamente, dei 50 anni dall’avvento dei Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale.

L’agenda, al quarantesimo anno di pubblicazione, è stata pensata sul tema “I Carabinieri nella letteratura italiana”. I contenuti sono fruibili  tramite codici QR, leggibili con smartphone e tablet, che rimandano alle pagine del sito www.carabinieri.it e dei social network istituzionali. Altri codici QR consentono l’accesso a varie notizie sull’Arma, sulla sua storia e sui periodici: “Il Carabiniere”, la “Rassegna dell’Arma”, il “Notiziario Storico” e “#Natura”.

Sarà possibile seguire la presentazione in diretta streaming sul canale Youtube dell’Arma dei Carabinieri raggiungibile al seguente link: 


L’Esercito conclude la 2^ Sessione di Integrazione Operativa (SIO) 2018 (Video)

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Monte Romano (VT), 28 novembre 2018 – Si è conclusa presso il poligono di Monte Romano la 2^ Sessione di Integrazione Operativa (SIO) 2018 condotta da unità dell’Esercito, nell’ambito della campagna di sperimentazione del progetto congiunto Difesa-Industria, denominato Forza NEC (Network Enabled Capability). La brigata Aosta ha proseguito la campagna di sperimentazione del progetto forza NEC con l’impiego di assetti specialistici dell’Esercito.

Il ministro della Difesa Elisabetta Trenta ha verificato sul campo l’impiego di nuove tecnologie applicate a nuovi mezzi e sistemi di comunicazione che consentiranno di rendere le operazioni militari più integrate, sicure, protette ed efficaci. Il ministro è stato accompagnato dal generale Enzo Vecciarelli, capo di Stato Maggiore della Difesa e dal generale di corpo d’armata Salvatore Farina, capo di Stato Maggiore dell’Esercito.

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Il ministro durante i suo discorso ha sottolineato il prezioso contributo grazie al quale,  “l’Italia potrà confermare quel livello di prestigio e visibilità internazionale che è riuscita a ritagliarsi dimostrando di essere all’altezza delle aspettative e di sapersi adattare ai nuovi scenari di riferimento sempre più incerti”.

Lo scopo dell’esercitazione è stato quello di implementare le capacità di operare in modo interamente digitalizzato e interforze, utilizzando i sistemi di comando e controllo, i mezzi tattici nonché gli equipaggiamenti individuali. In particolare dallo sviluppo del già noto Soldato Futuro sono stati prodotti esemplari di prototipi operativi del sistema individuale al combattimento, che consiste nella realizzazione di un “sistema soldato”, basato sulla sinergia uomo-dotazione, idoneo ad assolvere i compiti all’altezza dei profondi mutamenti intervenuti nello scenario internazionale, nell’ottica di un contesto duale d’impiego.

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La sua integrazione nel sistema automatizzato di comando e controllo permette il completo inserimento delle unità, fino ai minimi livelli, nel processo di digitalizzazione dei nuovi scenari operativi. Sono stati, inoltre, impiegati apparati che consentono di inviare in tempo reale i dati per la raccolta delle informazioni, la ricognizione con mini droni per l’intervento da parte delle unità di artiglieria, i quali inseriti in una cornice più ampia di sistemi di simulazione contribuiranno a ridurre in maniera considerevole l’impatto ambientale delle esercitazioni.

Dopo il dispiegamento logistico iniziato a metà ottobre per realizzare il posto comando di brigata e gli impianti campali, l’attività operativa è stata condotta grazie all’impiego di 25 reparti dell’Esercito, a guida brigata Aosta, con 1200 soldati, 118 veicoli tattici, 96 sistemi d’arma, 27 automezzi speciali, 39 autoveicoli commerciali e l’ultima versione dell’elicottero CH 47 nella configurazione “F”, recentemente acquisito dalla Forza Armata.

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La collaborazione tra Esercito e Leonardo, l’azienda globale italiana ad alta tecnologia nei settori dell’Aerospazio, Difesa e Sicurezza, ha consentito di sperimentare, durante l’esercitazione, sistemi d’arma ed equipaggiamenti ad alto indice tecnologico, mettendo in evidenza il contributo prezioso dell’industria nazionale della Difesa per la sicurezza degli uomini e le donne con le stellette, tema centrale nello sviluppo di nuove dotazioni. In particolare, sono stati impiegati il moderno sistema anti-drone CUAV (Counter Unmanned Aerial Vehicle) e i nuovi mezzi tattici recentemente acquisiti dall’Esercito, come il Veicolo Tattico Medio Multiruolo (VTMM) “Orso” e il Veicolo Tattico Leggero Multiruolo 2 (VTLM2).   

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Fonte e immagini e video: Stato Maggiore Esercito
(Le immagini sono tratte dal video)
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Esercito: attività addestrative Livex per operare in ambienti reali utilizzando armi individuali, veicoli e sistemi d’arma in dotazione

3 - CAT C. Teulada addestramento

Roma, 28 novembre 2018 – Tre gli impegni “Livex” che si sono tenuti nel mese di novembre presso i dipendenti Centri di Addestramento Tattico di Capo Teulada, Lecce e Monteromano.

Nel quadro della programmazione delle attività addestrative del Centro Simulazione e Validazione dell’Esercito (Ce.Si.Va.), dal 5 al 23 novembre i dipendenti Centri di Addestramento Tattico (C.A.T.) di Capo Teulada, Lecce e Monteromano sono stati impegnati in tre distinte esercitazioni “Livex”.

Lo scopo delle esercitazioni “livex”, è quello di permettere alle unità addestrate di operare in ambienti reali utilizzando le armi individuali, i veicoli e i sistemi d’arma in dotazione. L’attività, condotta in due distinti momenti, vede una fase di preparazione comprendente lo studio dello scenario e degli obiettivi addestrativi nel corso della quale sono schierati i sensori di rilevamento sul campo e i dispositivi mobili per il controllo e la valutazione dell’esercitazione, e una fase di condotta che si sviluppa con azioni continuative sul terreno di 36/48 ore, costantemente seguite da osservatori/controllori e analisti in grado di monitorare e valutare i processi decisionali dei Comandanti di ogni livello e il comportamento delle unità sul terreno.

Il 5 novembre, presso l’area addestrativa di Capo Teulada, ha preso il via l’esercitazione “Capricorno 5/2018”, attività a fuoco a partiti contrapposti che ha visto confrontarsi unità BLUFOR formate da un gruppo tattico del 1° reggimento bersaglieri a unità OPFOR composte da un complesso minore del 3° reggimento bersaglieri. Nel corso dell’esercitazione, finalizzata all’approntamento del personale di futuro impiego in Niger, il 1° rgt. bersaglieri ha operato su più missioni: dalla condotta di pattuglie da ricognizione all’impiego della riserva; dalla pianificazione e condotta di scorta convogli alla distribuzione di aiuti umanitari, al trattamento dei feriti, ecc.. 

La settimana dopo e fino al 15 di novembre al C.A.T. di Lecce si è tenuta l’attività a fuoco, “Centauro 5/2018”. In tale contesto le unità BLUFOR composte da Ufficiali frequentatori Ufficiali del 196° C.T.A. della Scuola di Cavalleria (1 plotone carri) si sono fronteggiate con unità OPFOR a livello plotone del 31° reggimento carri utilizzando, per la prima volta in una attività continuativa, i kit di simulazione in dotazione per il C.A. “Ariete”.

Lo scopo dell’attività è stato quello di addestrare gli ufficiali alle procedure di impiego del plotone carri durante attività tattiche offensive e difensive nel combattimento classico, assicurando la perfetta formazione dei corsisti quali comandanti di uomini e, nello specifico, di rafforzare le capacità di concepire, pianificare e condurre un’attività tattica protratta nell’arco delle 24 ore con particolare riferimento allo sfruttamento del terreno.

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Infine, dal 12 al 23 novembre, al C.A.T. di Monteromano, nell’ambito della 2^ sessione di Integrazione Operativa 2018 del Programma Forza NEC, si è svolta l’esercitazione “Scorpione 6/2018”. L’esercitazione è stata finalizzata all’esigenza di valutare l’incremento di capacità di combattimento, in termini di situational awareness e di superiorità di ingaggio di una minore unità equipaggiata con i sistemi del programma forza NEC rispetto a una minore unità non dotata di tali sistemi. In questo contesto, il C.A.T. di Monteromano è stato impiegato, in veste di “Battle Lab” nella condotta di un “Prototype Refinement Experiment”, in un’esercitazione force on force di 48h durante la quale le unità BLUFOR, composte da complesso minore costituito su base del 6° rgt Bersaglieri, si sono contrapposte a una unità OPFOR formata da un plotone del 1° rgt Granatieri di Sardegna e dell’8° rgt Lancieri Montebello.

8 -CAT Monteromano addestramento

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Fonte e immagini: Centro Simulazione e Validazione dell’Esercito
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Difesa: operazione Esercito e Marina per la bonifica di ordigni a caricamento speciale nella zona di Molfetta

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Molfetta (BA), 27 novembre 2018 – Sono iniziate oggi le operazioni di bonifica richiesta dalla Prefettura di Bari sulla base dei ritrovamenti di ordigni esplosivi da parte di alcune ditte specializzate in tale. Le operazioni si concluderanno a febbraio 2019.

Gli artificieri del 11° reggimento guastatori di Foggia dell’Esercito Italiano ed i palombari sub/eod del Comando Subacquei ed Incursori della Marina Militare (Comsubin) opereranno in sinergia per condurre delle delicate operazioni per la rimozione subacquea, e successiva distruzione, di numerosi ordigni esplosivi a caricamento speciale, rivenuti durante le attività di bonifica che hanno interessato il porto negli ultimi anni.

In totale saranno rimosse 83 bombe incendiarie ed 1 bomba al fosforo americana da 100 libbre, che erano state stoccate in mare in un area di sicurezza individuata dalla competente Autorità Marittima. I Nuclei S.D.A.I (Sminamento Difesa Antimezzi Insidiosi) della Marina Militare, con sede a Taranto, hanno provveduto al recupero degli ordigni bellici rinvenuti sul fondale del mare di Molfetta per poi passarli in consegna ai colleghi dell’11° reggimento Genio Guastatori dell’Esercito che hanno operato per la messa in sicurezza degli ordigni al fine di consentirne il trasporto e la distruzione presso una locale cava.

Questi ordigni, a differenza di quelli di tipo convenzionale, sono caricati di sostanze chimiche che innescano la loro reazione incendiaria solo quando vengono esposte all’ossigeno presente nell’atmosfera, per tale ragione, le attività di bonifica che si susseguiranno fino al mese di febbraio 2019, vedranno immergersi gli artificieri subacquei della Marina, in forza al Nucleo SDAI per prelevare dal fondo i diversi ordigni a caricamento speciale e consegnarli in superficie agli artificieri dell’Esercito, attraverso dei contenitori allagati allo scopo di impedirne il contatto con l’atmosfera.

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Fonte e immagini: Stato Maggiore Difesa
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