Archivi del mese: luglio 2017

Polizia Stradale: consegnate dieci Alfa Romeo Giulietta per il servizio scorte

(di Monica Palermo) – Roma, 31 luglio, 2017 – Sono state consegnate, questa mattina, le nuove Alfa Romeo Giulietta al compartimento di Polizia Stradale. Le auto verranno utilizzate dalle pattuglie del compartimento Polizia Stradale di Roma per i servizi di scorta ad autorità di ambasciate, Vaticano, Quirinale, Camera e Senato, mentre invece alla scorta del Presidente della Repubblica è rimasta l’Alfa Romeo Giulia Q4.

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Dalle auto è stata eliminata l’attrezzatura solitamente in dotazione alla polizia stradale per consentirne un utilizzo piu dinamico. Le nuove auto vanno a sostituire altrettante BMW, dirottate ad altro utilizzo, quali l’emergenza incendi ed esodo, che in questo periodo richiedono una maggior presenza.

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Il dott. Giuseppe Bisogno, direttore del servizio Polizia Stradale, ha tenuto a sottolineare che per fronteggiare il periodo estivo altre 90 vetture sono state messe in circolazione, oltre alle 110 quotidianamente già presenti sul territorio, nelle fasce orarie a maggior densità di percorrenza, per dare più sicurezza ai cittadini, soccorrendo all’occorrenza i viaggiatori in transito.

Predisposte anche 50 pattuglie di polizia giudiziaria, per svolgere attività di contrasto alla microcriminalità.

Le pattuglie in circolazione oltre alla strumentazione convenzionale, quest’anno saranno dotate anche di 4 Top Crash, per il rilevamento satellitare degli incidenti, e il Truecam (nella foto) un sistema di rilevamento della velocità di ultima generazione.

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Prevenzione degli incidenti stradali resta dunque l’obiettivo del Ministero dell’interno. Incidenti dovuti il più delle volte a una guida azzardata, perché in preda a reazioni di abuso di alcol e di droghe.

Altra innovazione del compartimento della Polizia Stradale è l’accorpamento tra Lazio ed Umbria, con un conseguente implemento di 24 uomini per la vigilanza e sicurezza delle strade.


Militari donne in Libano: corso di difesa personale femminile per le associazioni locali

Fase pratica - altra prova di attacco con arti inferiori

Shama (Libano), 31 luglio 2017 –  È iniziato, nell’area di responsabilità (AoR) del contingente italiano nel sud del Libano, il corso di autodifesa personale per le donne locali a cura degli istruttori e aiuto istruttori della Joint Task Force – Lebanon.

I caschi blu italiani hanno condotto, nel primo trimestre dell’operazione “Leonte XXII”, un ciclo addestrativo finalizzato alla formazione di team di aiuto istruttori di sesso femminile, con l’obiettivo di permettere la frequentazione del corso di autodifesa alle donne di tutte le fedi religiose e culture locali.

Grazie alla cooperazione del personale del CIMIC (CIvil and MIlitary Cooperation) con le autorità e associazioni locali, il contingente italiano svilupperà, da oggi, una serie di corsi finalizzati all’acquisizione delle tecniche basiche di autodifesa che permettano alle donne locali di fronteggiare le minacce più frequenti tipiche di in un ambiente non sempre sicuro.

Il train the trainer ha interessato tutto il contingente multinazionale di Sector West

Condotte dagli aiuto istruttori di sesso femminile dei caschi blu italiani e con la supervisione degli istruttori di difesa personale, le lezioni saranno mirate a gestire o evitare una disputa o aggressione di tipo fisico. Il capitano Cosimo De Vita, già responsabile del corso train the trainer per il personale aiuto istruttore femminile, commenta durante l’attività con le associazioni locali: “La difesa personale che sarà proposta non è da intendersi come un insieme di tecniche e insegnamenti atti a usare violenza per sopraffare fisicamente l’avversario, ma comprenderà esclusivamente tecniche e strategie per la difesa da aggressioni a livello fisico, psicologico e verbale. Svilupperanno l’applicazione dei movimenti e delle prese da eseguire nel modo più efficace possibile. Nel corso si evidenzieranno in particolare difese da strangolamento o sopraffazione fisica, applicando prese e leve che permettano alla donna aggredita di evitare la minaccia”.

L’attività permetterà alle frequentatrici, oltre ad apprendere i movimenti base per divincolarsi e difendersi da un attacco, di acquisire un approccio più sicuro e sereno nella vita quotidiana, nonché di riconoscere le situazioni in cui potrebbero risultare più facilmente vulnerabili alle minacce di possibili malintenzionati.

Il contingente italiano, attualmente su base brigata meccanizzata “Granatieri di Sardegna” con l’operazione “Leonte XXII”, in base a quanto sancito dalla Risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite 1701, svolge quotidianamente attività di supporto alla popolazione locale attraverso progetti a loro favore, oltre alle attività operative di controllo delle zone di confine e della linea di demarcazione meglio nota come Blue Line e addestrative a favore delle unità dell’esercito Libanese di stanza nel sud del Libano.

Il primo gruppo del female self defence course

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Fonte e immagini: Contingente italiano in Libano
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Militari di Strade Sicure fermano giovane in possesso di droga, carabinieri lo arrestano

Militari dell’Esercito hanno fermato giovane in possesso di hashish e marijuana, in transito nella fermata della metro “Cinecittà”. Intervenuti i carabinieri che lo hanno arrestato. Decine di involucri di hashish e marijuana nascosti nello zaino.

STRADE SICURE - Controlli congiunti Esercito - Carabineri

Roma, 31 luglio 2017 – I Carabinieri del nucleo operativo della compagnia Roma Casilina e i militari dell’Esercito Italiano, impiegati nell’operazione “Strade Sicure”, a guida brigata Granatieri di Sardegna, hanno arrestato un ragazzo romano di 18 anni, incensurato, con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Il giovane si stava aggirando, in atteggiamento sospetto, nei pressi della fermata della linea A della metropolitana “Cinecittà” e, alla vista dei militari dell’Esercito che presidiano la stazione, ha palesato una sospetta agitazione.

Ne è scaturito un controllo a seguito del quale, dallo zaino che il 18enne portava sulle spalle, sono spuntati decine di involucri contenenti hashish e marijuana per un peso complessivo di circa 50 g. A quel punto i militari di “Strade Sicure” hanno allertato i Carabinieri che hanno proceduto all’arresto del diciottenne che è stato condotto ai domiciliari, in attesa del rito direttissimo.

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Fonte e immagine: pubblica informazione op. Strade Sicure
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Catania, equipe medica trasportata d’urgenza per espiantare un organo

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Catania, 30 luglio 2017 – Una Equipe medica è stata trasportata d’urgenza questa notte a Catania per espiantare un organo. Il team di medici è decollato da Torino alle ore 01.00 a bordo di un velivolo Falcon 900 dell’Aeronautica Militare, il velivolo è ripartito da Catania alle ore 07.50 alla volta di Torino e permettere, così, di effettuare il delicato intervento chirurgico.

La missione, richiesta dalla prefettura di Torino, è stata disposta dalla sala situazioni di vertice del comando della squadra aerea, la sala operativa dell’Aeronautica Militare da dove vengono coordinati anche questo tipo di interventi.

Gli aeromobili da trasporto e gli elicotteri dell’Aeronautica Militare sono costantemente pronti a intervenire per missioni di pubblica utilità quali il trasporto sanitario d’urgenza di persone in imminente pericolo di vita, come avvenuto questa notte, oppure quello di organi ed equipe mediche per trapianti.

Il servizio copre l’intero territorio nazionale, isole comprese, e quando richiesto dalle autorità è svolto anche a favore dei cittadini italiani che si trovano all’estero.

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Fonte: Aeronautica Militare
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Libia: nessuna attività di ricognizione in atto

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Roma, 29 luglio 2017 – In merito alla notizia riportata da più fonti di stampa, lo Stato Maggiore della Difesa puntualizza che nessuna unità navale della Marina Militare è ancora salpata per attività di ricognizione all’interno delle acque territoriali libiche.

Tale attività, necessaria premessa per lo sviluppo di un successivo intervento, verrà svolta solo a seguito di direttiva dell’Autorità politica e dopo aver concordato gli aspetti tecnici con la controparte libica.

Sarà cura dello Stato Maggiore della Difesa dare comunicazione quando l’attività di ricognizione verrà effettuata.

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Fonte: Stato Maggiore Difesa
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Gimbo, il cane poliziotto, trova la droga e avverte il suo conduttore suonando il clacson (video)

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Rimini, 29 luglio 2017 – Sta spopolando in rete il video pubblicato su Twitter della Polizia di Stato che vede “Gimbo”, dell’unità cinofila della questura di Rimini , nel corso di una perquisizione all’interno di un Tir rinviene oltre mezzo etto di eroina, abilmente occultata all’interno di un vano portaoggetti e avverte il suo conduttore suonando 2 volte il clacson.

Era da qualche tempo che i poliziotti di Rimini seguivano le mosse di un 45enne residente a Rimini ma originario della Basilicata, camionista di professione.

Convinti che durante i frequenti viaggi di lavoro trasportasse non solo merci ma anche droga, nella notte appena trascorsa, avuta notizia che l’uomo stava rientrando dalla Puglia ove si era recato per lavoro, si sono appostati al casello di Rimini sud e lo hanno aspettato.

Verso le 04,00 il mezzo è uscito dal casello ed è stato bloccato dagli agenti, i quali hanno immediatamente sottoposto a controllo sia l’uomo che il Tir.

La successiva perquisizione domiciliare ha permesso di rinvenire e sequestrare ulteriore eroina per alcuni grammi oltre ad altro materiale comprovante l’attività delinquenziale.

Al termine degli accertamenti l’uomo è stato tratto in arresto per il reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente e condotto presso la locale casa circondariale a disposizione dell’A.G.

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Fonte: Polizia di Stato
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Esercito: cerimonia di gemellaggio a Castel di Sangro

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L’Aquila, 29 Luglio 2017 – Il giorno 29 luglio 2017 a Castel di Sangro (AQ), il ten. col. Luigi Di Pardo, in rappresentanza del Comando Militare dell’Esercito per l’Abruzzo, ha partecipato alla cerimonia di gemellaggio tra la cittadina abruzzese e Kentville, cittadina nella provincia di Nuova Scozia in Canada. Oltre alle autorità locali, presenti, tra l’altro, la sindaca di Kentville, il comandante del West Nova Scotia Regiment, accompagnati dall’addetto militare dell’ambasciata canadese in Italia, col. Roger Cotton.

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Il gemellaggio, fortemente perseguito dal comune della cittadina abruzzese, vuole consolidare il legame storico-militare che la lega al West Nova Scotia Regiment, reparto militare canadese che la liberò, con notevoli perdite di vite umane, dall’occupazione tedesca nel contesto dei fatti d’armi del secondo conflitto mondiale. La cooperazione tra le Forze Armate di Italia e Canada, entrambi tra i paesi fondatori della NATO, è ancora oggi costantemente sviluppata sia nel quadro delle attività dell’Alleanza Atlantica sia nella complessa cornice degli impegni militari condivisi nei vari scenari internazionali e che vedono protagonisti i due Paesi, storici fornitori di truppe impiegate in numerose operazioni di peacekeeping.

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Fonte e immagini: Comando Militare dell’Esercito per l’Abruzzo
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Libano: gemellaggio tra caschi blu della specialità Granatieri, per celebrare la battaglia dell’Assietta

I Granatieri impiegati nell'Operazione Leonte XXII

Shama (Libano), 28 luglio 2017 –  In occasione della celebrazione Battaglia dell’Assietta, combattuta dai  Granatieri di Sardegna nel Luglio 1747, il contingente italiano in Libano, impiegato nell’Operazione “Leonte XXII” e su base Brigata “Granatieri di Sardegna”, ha condotto un gemellaggio informale con i caschi blu indiani del 14° Battaglione “Granatieri”.

Il Gen.B. Olla, Comandante del contingente italiano, e il parigrado Sandeep Singh BAJAJ, deputy Force Commander di UNIFIL

Il generale di brigata Francesco Olla, comandante della Joint Task Force- Lebanon, ha ricevuto la visita presso la base “Millevoi” del parigrado Sandeep Singh BAJAJ, vice force commander di UNIFIL e  rappresentante delle Forze Armate Indiane. In tale occasione, i cachi blu della specialità “Granatieri” hanno sinteticamente rievocato le proprie origini storiche, per entrambi risalenti al tardo 1600, e la loro partecipazione ai più importanti eventi storici nazionali.

Deposizione di una corona in memoria dei caduti della battaglia dell'Assietta

I Granatieri prendono il nome dalla parola “granata”, l’ordigno esplosivo nato nel XVII secolo, ed erano scelti tra i militari più prestanti fisicamente e di maggior statura, al fine di poter lanciare il più lontano possibile le granate e condurre attività di assalto. Nonostante il cambio generazionale delle armi, già dal XVIII secolo, i Granatieri di tutto il mondo hanno mantenuto la tradizionale selezione dei soldati più alti e forti.

Per un giorno, in un ambiente caratterizzato da alta professionalità e spirito cameratesco, soldati con differenti tradizioni militari e culture, provenienti da lontani paesi, hanno condiviso la “granata”, simbolo universale dell’antica specialità di fanteria e il casco blu, che rappresenta l’impiego quali peacekeepers nella missione UNIFIL. 

Quest’ultima, sotto egida della Risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite n.1701, annovera, tra i suoi compiti principali, la cessazione delle ostilità attraverso un costante monitoraggio della Blue Line; il supporto alla popolazione locale, anche attraverso la funzione operativa di Cooperazione Civile-Militare (CIMIC); il supporto alle Forze Armate libanesi (LAF) dislocate nel Libano del Sud, attraverso il coordinamento, la pianificazione e l’esecuzione di attività addestrative e operative congiunte.

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Fonte e immagini: Contingente italiano in Libano
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AVELLINO: TRENTENNE SORPRESO AD APPICCARE UN INCENDIO. ARRESTATO DAI CARABINIERI

incendio 

Avellino, 23 luglio 2017 – Alle prime ore dell’alba, i Carabinieri della compagnia di Avellino hanno tratto in arresto un giovane di Atripalda sorpreso ad appiccare un incendio.

Prosegue l’azione dei Carabinieri del comando provinciale di Avellino per contrastare il fenomeno di incendi boschivi e della pratica dell’abbruciamento dei residui vegetali e forestali. Nel corso della settimana ben otto persone sono state deferite all’autorità giudiziaria irpina (che ha incessantemente coordinato tutte le attività investigative) perché ritenute responsabili di immissione nell’aria di fumi pericolosi nonché combustione illecita di rifiuti: nonostante il divieto decretato con provvedimento regionale, intenzionalmente avevano appiccato il fuoco per lo smaltimento di sterpaglie e residui vegetali derivanti dalla lavorazione di propri terreni. Tale condotta, oltre ad essere particolarmente pericolosa stante il clima torrido di questi giorni, provocava altresì un evidente senso di fastidio e molestie alle persone residenti nel comune per l’alta concentrazione di fumo nell’aria.

A tale risultato si aggiunge l’arresto di un 30enne eseguito ieri mattina dai Carabinieri della stazione di Atripalda che aveva appena appiccato il fuoco a delle sterpaglie sottostante una fitta vegetazione. L’area demaniale interessata dall’incendio costeggia la tratta autostradale e ferroviaria Avellino – Salerno.

Nello specifico, i militari operanti, nel corso di un servizio di pattugliamento del territorio, hanno notato un fastidioso fumo, particolarmente denso, che ammorbava l’aria, rendendola irrespirabile. Grazie all’approfondita conoscenza del territorio, sono riusciti ad individuare l’esatto punto in cui era stato appiccato il fuoco e, successivamente, ad indentificare il responsabile che, alla vista della gazzella, aveva tentato di nascondersi. Prima del maldestro tentativo di fuga il giovane ha lanciato qualcosa tra le fiamme. Bloccato ed identificato, all’esito dell’immediata perquisizione è stato sorpreso in possesso di un accendino, perfettamente funzionante ed ancora caldo.

I militari dell’Arma hanno quindi richiesto l’immediato intervento dei Vigili del Fuoco che hanno domato le fiamme: le stesse, lambendo l’autostrada, hanno arrecato problemi alla circolazione dei veicoli principalmente per la densa fumosità.

Alla luce delle evidenze emergenti dalla flagranza di reato nonché da quanto emerso in sede dei consequenziali accertamenti, il 30enne è stato dichiarato in stato di arresto, su disposizione  dalla Procura della Repubblica diretta dal procuratore dott. Rosario Cantelmo.

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Fonte e immagini: Arma dei Carabinieri
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Libano, militari e ambiente: base italiana premiata dalle Nazioni Unite

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Shama (Libano) 22 luglio 2017 –  Si è conclusa questa settimana, presso la base “Millevoi” del contingente italiano in Libano, l’attività di valutazione e certificazione dell’impatto ambientale del compound delle Nazioni Unite.

Un team di esperti, provenienti dell’Environmental Management Unit delle Nazioni Unite, ha trascorso diversi giorni nella base UNP 2-3, sede del Comando della Joint Task Force –Lebanon e sotto il comando del generale di brigata Francesco Olla, stimando i consumi di energia e analizzato il sistema di differenziazione e smaltimento di rifiuti di un complesso che ospita quasi mille militari di più di dieci nazioni.

L’installazione dei pannelli fotovoltaici e la sostituzione degli impianti luminosi con i più recenti a basso consumo energetico hanno permesso nell’ultimo periodo un risparmio di carburante del 35%, insieme a una più accurata gestione delle risorse idriche che risulta fondamentale nel periodo estivo.

Il team delle Nazioni Unite, oltre agli sforzi del contingente italiano nella gestione logistica e infrastrutturale della base, ha voluto complimentarsi per la forte adesione alla “Green the blue”, campagna di sensibilizzazione dei caschi blu di tutto il mondo volta al rispetto dell’ambiente. La base “Millevoi” è l’unica ad aver ottenuto, insieme a quella del contingente finnico-irlandese, tale riconoscimento, a dimostrazione della sensibilità dei peacekeepers italiani alla tutela dell’ambiente.

Il Comandante di Sector West pianta un albero di cedro, simbolo del Libano

Il generale di brigata Francesco Olla, a termine della cerimonia e insieme al presidente del team, ha impiantato nel piazzale principale della base un albero di cedro, simbolo del Libano ed elemento caratteristico della sua bandiera. Il militari italiani, attualmente impiegati nel Sud del Libano con l’operazione “Leonte XXII”, compongono il secondo contingente di caschi blu più numeroso di UNIFIL, la missione delle Nazioni Unite finalizzata a garantire il “cessate il fuoco” nelle aree di confine con Israele a seguito del conflitto del 2006.

Pannelli fotovoltaici sulle strutture della base Millevoi

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Fonte e immagini: Contingente italiano nel Libano del sud
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