Archivi del mese: gennaio 2015

Gran Bretagna: nasce la brigata Facebook, 1500 militari “combatteranno” sui social

Londra, 31 gennaio 2015 – Nasce la brigata Facebook in Gran Bretagna. Un’unità dell’esercito specializzata in “azioni di combattimento” sui social media.

Dalla prossima primavera verranno reclutati 1500 soldati che faranno parte della 77esima brigata, basata a Hermitage, nel Berkshire. Militari con capacità giornalistiche ed esperti di social media.

A ispirare la creazione della brigata Facebook, fanno notare, è stata l’esperienza accumulata nelle operazioni di counter-insurgency in Afghanistan, così come lo scorso anno in Ucraina, in particolare in Crimea, e dalle azioni dell’Is in Siria e in Iraq. Il nome della brigata è stato scelto in onore dei «Chindits», le forze guidate dal generale Orde Wingate contro i giapponesi in Birmania durante la Seconda guerra mondiale, che ricorsero a tattiche non ortodosse e controverse di enorme successo.

Israele ha aperto la strada. Da anni, già dalla guerra contro Gaza del 2008-2009, l’esercito ha istituito unità specializzate in operazioni sui social. Militari di Tsahal sono attivi su 30 piattaforme diverse, inclusi Twitter, Facebook, youtube, Instagram, in sei lingue diverse. “Questo ci consente di raggiunere un’audience che altrimenti non saremmo riusciti a coinvolgere“, spiega un portavoce militare israeliano al quotidiano britannico precisando che sono diversi i paesi occidentali che hanno chiesto informazioni per copiarne il modello.

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Fonte: Adnkronos

 


Benevento: cercano di estorcere 150.000 euro a un imprenditore, la polizia li arresta

Benevento, 31 gennaio 2015 – Arrestati due pregiudicati dalla polizia di Benevento. Avevano tentato un’estorsione ai danni di un imprenditore beneventano che aveva denunciato di essere vittima di un tentativo di estorsione da parte di due soggetti napoletani.

Nel 2012 l’imprenditore ha rilevato, unitamente a dei soci, una grossa società agricola rumena che ha regolarmente pagato. I due pregiudicati, approfittando della situazione si sono intromessi nell’affare ed hanno tentato di estorcere la cifra complessiva di 150.000,00 euro in varie soluzioni.

In mattinata, dinanzi ad un bar, è avvenuto l’incontro tra gli estorsori e l’imprenditore durante il quale la vittima avrebbe dovuto consegnare 15.000,00 euro, ma il pronto intervento degli uomini della Polizia di Stato  ha consentito l’arresto di entrambi gli estorsori.

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Fonte: Polizia di Stato

 

 


Attenzione al virus Cryptlocker. Alcuni suggerimenti della polizia

Roma, 31 gennaio 2015 – Sono sempre più numerose le segnalazioni che giungono negli uffici della Polizia di Stato su una nuova frode che imperversa sul web. Gli uomini della Polizia Postale e delle Comunicazioni stanno indagando sul fenomeno. Lo scenario è il seguente: l’ignoto utente di Internet riceve sulla propria casella di posta elettronica un messaggio che fornisce informazioni su presunte spedizioni a suo favore oppure contenente un link relativo ad un acquisto effettuato online od anche ad altri servizi internet.

Cliccando sul link incluso nella mail oppure aprendo un allegato (solitamente un documento pdf) viene iniettata una variante del noto virus informatico Cryptoclocker.

Questo software malevolo, noto anche come Ransomware (nome composto dalle parole inglesi ransom, ricatto, e software, programma informatico) immediatamente rende illeggibili, se non attraverso una procedura di decriptazione possibile soltanto ai criminali informatici responsabili dell’infezione, tutti i documenti presenti sia sul computer attaccato che sugli altri computer ad esso collegati in rete.

A questo punto si realizza il ricatto dei criminali informatici: una schermata richiede il pagamento di una somma di danaro di alcune centinaia di euro per riavere indietro i propri documenti.

È importantissimo non cedere al ricatto!

E ciò non soltanto per motivi etico-morali: risulta agli investigatori della postale che quasi mai il pagamento del prezzo del ricatto restituisce i documenti infetti.

Già decine di privati cittadini e di aziende, anche pubbliche, sono rimaste vittime di questo nuovo virus informatico che sta arrecando danni economici davvero importanti.

Quali sono le misure per contrastare questa nuova minaccia informatica?

In primo luogo occorre avere il software installato nel proprio computer sempre aggiornato e munirsi di un buon antivirus.

In secondo luogo è sempre buona norma avere un backup, ovvero una “copia d’emergenza” dei propri file.

Infine, ed è forse il consiglio più importante, non bisogna mai aprire mail non attese!

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Fonte: Polizia di Stato

La fregata Grecale parte per la missione di antipirateria “Atalanta”

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Taranto, 30 gennaio 2015 – Continua l’impegno della Marina Militare nelle operazioni di contrasto alla pirateria marittima nelle acque del Corno d’Africa. Domenica 1° febbraio, la fregata Grecale partirà dalla Stazione Navale Mar Grande di Taranto per dirigere verso il bacino Somalo dove darà il cambio a cacciatorpediniere Andrea Doria, che conclude il semestre di Comando dell’Operazione Atalanta, passando le consegne al Comando della Marina Militare svedese.

La fregata Grecale e il suo equipaggio hanno affrontato un ciclo addestrativo, presso il centro addestrativo della Marina (Maricentadd), indirizzato al potenziamento e accrescimento delle capacità operative, propedeutico sia per l’attività di antipirateria che di difesa passiva, ovvero esercitazioni antincendio, antifalla e simulazioni di avarie agli apparati di bordo con nave in porto ed in navigazione. Queste esercitazioni hanno consentito all’equipaggio di acquisire le capacità necessarie a fronteggiare queste tipologie di eventi rendendo la nave pronta a svolgere la missione assegnata.

La Task Force 465 in cui sarà integrata la fregata Grecale, è composta da 4 navi, tra cui una unità olandese, spagnola e tedesca.

Per l’Italia è la diciannovesima partecipazione all’operazione Atalanta, che rappresenta una operazione volta a garantire la sicurezza dei traffici marittimi e degli equipaggi delle unità mercantili italiane in transito, assicurando così il diritto alla libertà di navigazione lungo le linee di comunicazione marittime.

La fregata Grecale sotto il comando del capitano di fregata Onofrio Marco Frumusa, fa parte del Primo Gruppo Navale di La Spezia, ha un equipaggio di 241 tra uomini e donne comprensivo dei team specialistici e mezzi della Brigata Marina San Marco, del Gruppo Operativo Subacquei e della Componete Aerea della Marina Militare.

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Fonte: Marina Militare

Marina militare: la fregata Aliseo ritorna nel 2° gruppo navale permanente della NATO

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Taranto, 30 gennaio 2015 – Domenica 1° febbraio la fregata Aliseo partirà dalla Stazione Navale Mar Grande di Taranto per ricongiungersi al 2° gruppo navale permanente della NATO (SNMG2), il gruppo navale multinazionale integrato che fa parte della Forza di Reazione Rapida della Nato (Nato Response Force), che opera sotto il comando della componente marittima alleata (MARCOM Northwood), e costituisce una presenza continua e visibile della solidità e coesione dell’Alleanza.

La fregata Aliseo parteciperà all’Active Endeavour , un’operazione nata sotto la bandiera della NATO per garantire la sicurezza della navigazione e per prevenire e contrastare il terrorismo marittimo.

Le otto navi del gruppo che compongono la SNMG2,  oltre a partecipare alle operazioni di prevenzione e contrasto al terrorismo, prenderanno parte a esercitazioni aeronavali organizzate dalla Nato nel Mediterraneo, nel Mar Nero e nel Mar del Nord allo scopo di addestrare gli equipaggi. La flotta Nato sosterà in diversi porti europei, queste soste sono parte integrante del programma “Partnership for Peace”, “Dialogo Mediterraneo” allo scopo di stringere rapporti con i Paesi dell’Alleanza atlantica.

La fregata Aliseo, al comando del capitano di fregata Mario Giancarlo Lauria,  con i suoi 220 membri di equipaggio, sarà integrata in una task force a guida americana e sarà impegnata in operazione fino alla fine aprile.

La precedente partecipazione alla SNMG2 di nave Aliseo risale all’estate 2013.

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Fonte: Marina Militare

I militari italiani di EUFOR costruiscono un ponte in Centrafrica

Centrafrica, 30 gennaio 2015 – ​È stato inaugurato il 29 gennaio il ponte metallico di 24 metri costruito dal genio militare italiano della missione europea EUFOR RCA per riunire tre zone della capitale centrafricana divise dal crollo – nel 2010 – della struttura che superava un ampio canale idrico, mai più ripristinata a causa del conflitto civile.

Il ponte ‘Sewa’ (unità, in lingua locale) – rappresenta un’iniziativa europea a sostegno della  sicurezza, dello sviluppo economico e della riconciliazione interconfessionale tra le diverse comunità di Bangui. Al progetto hanno preso parte numerosi Paesi dell’Unione Europea: la Repubblica Ceca ha fornito la struttura metallica modulare di fabbricazione polacca, successivamente trasportata a cura delle Svezia e infine assemblata dai militari dell’Esercito italiano, con la supervisione di tecnici tedeschi e cechi.

Composto da oltre 1000 elementi, nell’arco di due giorni il ponte modulare è stato costruito e spinto a mano tra le due sponde del canale dagli uomini del 2° Reggimento Genio della Brigata “Julia” di stanza a Trento.

L’iniziativa portata a termine dalla missione EUFOR RCA si inserisce nel quadro dei progetti europei a sostegno della popolazione realizzati in cooperazione con le autorità centrafricane. In particolare, il ponte metallico realizzato dai genieri italiani ha anticipato temporaneamente il ponte permanente in costruzione nella stessa zona grazie al finanziamento dall’Unione Europea, che è il primo partner per lo sviluppo della Repubblica Centrafricana.

Il taglio del nastro è avvenuto per mano del generale Philippe Pontiès – comandante operativo di EUFOR RCA – e del presidente della Repubblica Centrafricana Catherine Samba Panza, in presenza della massime autorità centrafricane e dei rappresentanti della comunità internazionale, tra cui l’ambasciatore a capo della Delegazione UE Jean-Pierre Reymondet e il console onorario d’Italia a Bangui Stefano Giuliani.

Nel discorso tenuto prima dell’inaugurazione, l’alto ufficiale francese, dopo aver evocato lo spirito che anima l’operazione europea, a base di “apertura, dialogo, rispetto reciproco per facilitare il ritorno della stabilità e della sicurezza per tutti nell’ambito di quartieri fortemente segnati dagli scontri di Dicembre 2013“, ha sottolineato la cooperazione esemplare tra nazioni europee, citando tra l’altro il ruolo fondamentale del genio italiano nel montaggio della struttura.

Sono 13 le nazioni europee che compongono la forza militare dell’Unione Europea in Repubblica Centrafricana, composta da circa 700 elementi che operano nella capitale Bangui, ma il supporto finanziario e logistico della missione coinvolge tutti i 28 Paesi dell’Unione Europa. L’Italia contribuisce alla missione EUFOR sin dallo scorso mese di agosto con un’unità del genio attualmente costituita dai genieri alpini del 2° Reggimento di Trento che hanno avvicendato a dicembre i colleghi dell’8° Genio paracadutisti della Folgore di stanza a Legnago (Verona).​

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Fonte: contingente italiano in Centrafrica

Calendario febbraio 2015

In omaggio per i nostri lettori il calendario del mese di febbraio. Nella fato i Granatieri di Sardegna durante la celebrazione del Duca di San Pietro.

febbraio 2015

 

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Foto © ph. Monica Palermo

Cerimonia ufficiale per la ricostituzione del 3° reggimento REOS Aldebaran

Viterbo, 29 gennaio  2015 – Questa mattina nell’area operativa dell’esercito presso l’aeroporto “T. Fabbri”, alla presenza del comandante delle forze operative terrestri generale di corpo d’armata Alberto Primicerj, si è svolta la cerimonia di ricostituzione del 3° Reggimento Elicotteri per Operazioni Speciali (REOS) Aldebaran.

Lo stato maggiore dell’esercito Italiano ha decretato la costituzione del reparto, nell’ambito di un ampio progetto di riorganizzazione delle unità dell’esercito Italiano designate a poter compiere operazioni speciali.

Il reggimento, che eredita la bandiera di guerra del 3° reggimento aviazione dell’esercito “ALDEBARAN”, ha operato sino al 1998 dalla base di Bresso (MI) e sarà inizialmente inquadrato nell’ambito della brigata aviazione dell’esercito,

Solo successivamente, al termine di un percorso di acquisizione dell’intero spettro delle capacità necessarie, transiterà alle dipendenze del comando delle forze speciali dell’esercito. Il generale Primicerj, nel suo indirizzo di saluto, ha sottolineato il valore degli sforzi fin qui compiuti e incitato il personale a proseguire con lo stessa professionalità e lo stesso entusiasmo fin qui mostrato. Il reggimento, comandato dal colonnello Andrea Di Stasio, proveniente dallo stato maggiore dell’esercito e già a capo del team di ricostituzione, sarà equipaggiato con aeromobili AB412, NH90 e CH47.

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Fonte: Comando operativo forze terrestri

L’esercito e la grande guerra a Siracusa

Manifesto_Mostra Grande Guerra_Siracusa

Siracusa, 29 gennaio 2015 – Sarà inaugurato oggi alle 17.30, nell’ex convento di Sant’Agostino, nel cuore di Ortigia, il ciclo di mostre storiche intitolato La Grande Guerra, realizzato con il materiale espositivo dell’Esercito e il materiale storico di provenienza locale.

All’inaugurazione interverranno, tra gli altri, il prefetto Armando Gradone, il comandante della regione militare sud, generale di corpo d’armata Corrado Dalzini e il direttore della galleria regionale di palazzo Bellomo, arch. Giovanna Susan.

Nel corso dell’evento gli attori dell’Istituto Nazionale Dramma Antico leggeranno alcuni brani del libro “Centomila gavette di ghiaccio di Giulio Bedeschi.

La mostra sarà aperta al pubblico fino al 10 febbraio e, oltre al materiale illustrativo messo a disposizione dalle associazioni combattentistiche locali comprende 18 pannelli illustrativi realizzati dall’ufficio storico dell’esercito che ripercorrono i fatti salienti del 1° conflitto mondiale.

L’iniziativa, inserita tra gli eventi commemorativi del centenario della prima guerra mondiale proseguirà in tutte le province italiane e terminerà nel maggio 2018.

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Fonte: Comando militare della capitale

Polizia di stato e guardia di finanza arrestano 28 narcotrafficanti internazionali. Sequestrati beni per 2 milioni di euro

 

Frosinone, 28 gennaio 2015 – Scacco matto alla Dama Bianca. Dalle prime ore di questa mattina gli uomini del Servizio Centrale Operativo e della Squadra Mobile di Frosinone e del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli hanno proceduto all’esecuzione di 28 provvedimenti restrittivi e 32 decreti di sequestro di beni nei confronti di un’associazione criminale transnazionale dedita al traffico internazionale di sostanze stupefacenti.

Due i filoni di indagine tra loro correlati che hanno visto impegnati da un lato la Polizia di Stato di Frosinone e dall’altro la Guardia di Finanza di Napoli sotto il coordinamento della Procura della Repubblica-Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli e della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga, per i profili internazionali dell’inchiesta, che hanno consentito di smantellare una pericolosa organizzazione criminale di narcotrafficanti con base operativa nella provincia di Napoli e solide ramificazioni anche in altre province d’Italia (Roma, Salerno, Monza, Macerata e Vicenza) e all’estero (Spagna, Olanda, Venezuela e Colombia).

Attraverso l’attività investigativa avviata nel 2010 è stato possibile ricostruire la struttura organizzativa e le dinamiche criminali dell’organizzazione che riusciva ad assicurarsi l’introduzione indisturbata in Italia di ingenti quantitativi di cocaina ed hashish dal Sud America e dall’Olanda avvalendosi anche della complicità di personale addetto ad alcuni scali portuali (Civitavecchia e Salerno) ed aeroportuali, in particolare Fiumicino.

La strategia operativa per il trasporto della preziosa merce prevedeva il ricorso a mezzi aerei, navali o terrestri sulla base di precise scelte conseguenti ad un’attenta analisi dei rischi.

Capo dell’organizzazione criminale il latitante campano Pasquale Fiorente il quale, in collaborazione con il fratello minore, si è rivelato un vero e proprio broker del narcotraffico coordinando dal Venezuela e da altri Paesi del Sud America il trasferimento in Italia delle partite di droga destinate soprattutto ad alimentare il mercato campano.

Il boss, noto alle forze di Polizia del suo territorio di origine, per operare indisturbato, aveva allestito nella capitale la sua rete logistica dove stoccare la droga da trasferire successivamente sulle piazze di spaccio campane.

Si era inoltre assicurato una fitta rete di collaborazione che gli consentiva di nascondere temporaneamente la droga in case e depositi che riceveva in uso per lo più da parte di insospettabili personaggi come due fratelli di Fiumicino ed il gestore di un bed & breakfast di Roma.

Aveva messo a punto anche un colpo miliardario che gli avrebbe cambiato la vita acquistando un imponente imbarcazione insieme a due fratelli esponenti di spicco della criminalità organizzata campana sulla quale imbarcare 1000 kg di cocaina.

L’operazione, però, non va in “porto” a causa di un forte uragano che nel 2012 provoca durante la navigazione da Santo Domingo importanti danni all’imbarcazione costretta a riparare in un porto panamense.

L’organizzazione però non si arrende e decide di proseguire la sua attività utilizzando il vettore aereo, ma questa volta a bloccarla è l’uragano giudiziario.

Nel corso dell’attività investigativa sono stati sequestrati 100 kg di cocaina e 1000 kg di hashish che, se immessi sul mercato, avrebbero fruttato all’organizzazione oltre 20 milioni di euro.

Sequestrati, inoltre, 16 immobili, 6 veicoli, un’imbarcazione, un’impresa e quote societarie nonché 10 conti correnti bancari per un valore complessivo di circa 2 milioni di euro.

Tra i destinatari delle misure cautelari in carcere anche la Dama Bianca già arrestata nel marzo 2013 all’Aeroporto di Fiumicino perché trovata in possesso di circa 24 kg di cocaina.

Determinante il ruolo della donna all’interno dell’organizzazione abile a tessere una rete di contatti tali da garantire in Italia l’ingresso indisturbato dei quantitativi di droga.

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Fonte: Polizia di Stato

 

 


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