Archivi del mese: novembre 2014

Tonezza del Cimone, aeronautica militare: attività congiunta 3° e 72° stormo

Attività FARP a cura 3° Stormo con elicottero TH500B del 72° Stormo

Attività FARP a cura 3° Stormo con elicottero TH500B del 72° Stormo

Tonezza del Cimone (VI), 30 novembre 2014 – Dal 17 al 21 Novembre, il 3° Stormo di Villafranca di Verona (VR) ed il 72° Stormo di Frosinone (FR) hanno dato vita ad un’attività addestrativa congiunta.

Alla stessa hanno partecipato due elicotteri TH500B supportati da assetti di proiezione del 3° stormo. I due elicotteri, ed il relativo personale pilota e manutentore del 72° stormo, hanno scelto il 3° stormo di Verona Villafranca al fine di incrementare l’addestramento al volo in montagna nonché allo svolgimento di missioni di volo strumentale avanzato, sfruttando il contesto territoriale nel quale l’aeroporto è inserito.

L’attività ha rappresentato un importante momento di condivisione e proficua collaborazione per i due stormi, elementi chiave per il successo delle operazioni. Il personale del 3° stormo ha potuto addestrarsi all’impiego degli assetti Air Expeditionary Task Force/Combat Service Support (AETF/CSS), in particolare ad esprimere la capacità Forward Air Refueling Point (FARP), in ambiente montano, fornendo il servizio di rifornimento carburante ai due elicotteri dispiegati che si addestravano all’attività di volo in tale ambiente. Sono state verificate quindi le procedure operative della componente FARP per tutte le condizioni di volo, sia diurno che notturno, a supporto delle cinque sortite operative effettuate, oltre a quelle di ambientamento e trasferimento degli elicotteri del 72° stormo. È stata costituita una Task Unit per esprimere la capacità di “Comando e Controllo Logistico”, leggera e prontamente proiettabile, composta da unità mobili del 3° Stormo e suddivisa in due cellule: una operativa rischierata presso il 3° stormo ed una remota dislocata presso il sito di Tonezza. Sono state espresse altresì capacità campali di “Base Servicing (BS) & Real Life Support (RLS)” per fornire i servizi essenziali al personale che per l’intero periodo ha garantito la sua permanenza presso il sito.

Cellula C2Log a cura 3° Stormo

Cellula C2Log a cura 3° Stormo

Il 3° stormo esprime le capacità logistiche aeronautiche di proiezione a supporto delle componenti dell’Air Expeditionary Task Force (A.E.T.F.). Lo Stormo è designato quale Air Port of Embarkation/Debarkation (APOE/APOD) nazionale per il materiale ed il personale destinato alle varie operazioni nazionali ed internazionali e, relativamente all’attività di volo, assicura la capacità di A.T.O.C. nazionale, Crash Fire & Rescue, Runway Operations & Cross Servicing e servizi di rifornimento, per assicurare il sostentamento degli assetti impiegati in operazioni aeree, diurne e notturne, mediante le capacità POL/LOX campale e Rapid Refuelling.

Il 72° stormo ha come principale compito istituzionale quello di formare i piloti di elicottero di tutte le forze armate e corpi armati dello stato, nonché della formazione e del mantenimento delle qualifiche dei propri istruttori di volo nonché dell’esecuzione dell’attività di volo minima per i piloti di elicottero impiegati presso gli stati maggiori e gli alti comandi della forza armata. Ulteriori compiti assegnati allo stormo, in tempo di pace, sono il concorso in operazioni SAR (Search And Rescue) e di protezione civile ed il rischieramento fuori area per missioni umanitarie. In tempo di crisi, gli elicotteri del 72° stormo, forniscono il supporto alla difesa delle basi e delle Istallazioni militari, attività di collegamento e ricognizione.

Attività FARP a cura 3° Stormo

Attività FARP a cura 3° Stormo

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Fonte: Aeronautica Militare
(72° Stormo - Frosinone / Cap. Carla Angelucci)

Gli artificieri dell’esercito disinnescano una bomba d’aereo di 500 libbre ancora attiva

L’ordigno, una bomba d’aereo del peso di 500 libbre (circa 226,8 kg), rinvenuto nei giorni scorsi in pessime condizioni di conservazione, ancora attivo e funzionante, era stato già messo in sicurezza grazie al tempestivo intervento degli artificieri dell’esercito effettivi all’8° reggimento genio guastatori paracadutisti Folgore di Legnago (VR).

La delicata operazione di disinnesco, condotta sul campo da un team di artificieri specialisti, molto esperto nel settore della neutralizzazione di ordigni esplosivi regolamentari e di circostanza, ha prima previsto la rimozione delle spolette dall’ordigno e successivamente la definitiva neutralizzazione presso una cava del luogo.

Per garantire un’adeguata cornice di sicurezza la locale amministrazione comunale ha stabilito, con apposita ordinanza, l’evacuazione di circa 1600 residenti nel raggio di 1 km dal luogo del rinvenimento e la chiusura, per il tempo necessario alla neutralizzazione dell’ordigno, delle linee ferroviarie Bologna – Rimini e Castelbolognese – Ravenna.

Interventi di bonifica della brigata paracadutisti Folgore

Sono 320 gli interventi di bonifica condotti quest’anno dagli artificieri della brigata paracadutisti Folgore, di cui 160 nella sola Provincia di Ravenna.

Negli ultimi dieci anni gli artificieri dell’esercito hanno eseguito oltre 30.000 interventi di bonifica.

L’esercito, grazie alla capacità dual-use dei reparti del genio,oltre all’impiego operativo nelle missioni internazionali, è in grado ​d’intervenire tempestivamente, in tutto il territorio nazionale, a supporto della popolazione, in interventi di pubblica utilità, come in occasione delle recenti alluvioni che hanno colpito l’Emilia Romagna, il Piemonte e la Liguria.

L’esercito è l’unica forza armata preposta alla formazione degli artificieri di tutte le forze di polizia, forze armate e corpi armati dello stato.

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Fonte: Stato Maggiore dell'Esercito

Ignoti rubano 20 tonnellate di cioccolato Lindt. Il ghiotto bottino è stato recuperato dai carabinieri

carabinieri

Latina, 27 novembre 2014 – Si è concluso nel pomeriggio odierno, con l’esecuzione di un fermo di indiziato di delitto, il blitz condotto dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Latina, coadiuvati da quelli del Nucleo Antisofisticazione e sanità sempre del capoluogo, presso un deposito sito in Sezze Scalo, dove ignoti avevano occultato ben 20 tonnellate di praline di cioccolato “Lindt” che facevano parte di una derrata ancora maggiore asportata in più riprese da un sito di stoccaggio nel Lodigiano tra aprile e agosto scorso.

Le attività dei Carabinieri sono state avviate a seguito di alcune segnalazioni che riferivano di una rete di distribuzione clandestina nel capoluogo per la vendita del noto prodotto dolciario a un prezzo nettamente inferiore a quello di mercato.

Una serie di appostamenti ha poi consentito di individuare il citato capannone al cui interno, in apposite celle frigorifere, erano state stoccate le scatole di cartone, in totale n. 2064, contenenti ciascuna 10kg di praline sfuse e confezionate. Il ghiotto bottino, una volta sul mercato, avrebbe fruttato quasi due milioni di euro.

A fare le spese dell’attività di polizia giudiziaria un ex commerciante di prodotti alimentari, residente a Sezze, incensurato, che, a suo dire, aveva affittato il capannone per stoccare la merce rubata per conto di terzi.

Alla vista dei Carabinieri, l’indiziato non forniva una ricostruzione convincente dei movimenti delle praline, evidenziando anche una certa consapevolezza della loro provenienza illecita. Nella circostanza sono state rinvenute anche tracce dei suoi frequenti spostamenti all’estero, che ne hanno reso evidente il pericolo di fuga.

Per questi motivi, una volta informato il magistrato di turno, sostituto procuratore Valerio De Luca, i Carabinieri hanno eseguito nei suoi confronti un fermo di indiziato di delitto per il reato di “ricettazione”. Il fermato è stato condotto presso la casa circondariale di Latina.

Sono in corso ulteriori attività per ricostruire, con esattezza, i movimenti da e per il capannone di via Acquaviva.

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Fonte: Arma dei Carabinieri
(Comando provinciale di Latina)

Sicurezza: siglato accordo aeronautica militare – carabinieri – polizia di stato per uso predator  

Roma, 27 novembre 2014 – È stato firmato ieri 26 novembre a palazzo aeronautica, a Roma, un accordo che prevede il concorso con Aeromobili a Pilotaggio Remoto Predator dell’Aeronautica Militare ad attività istituzionali della Polizia di Stato e dell’Arma dei Carabinieri.

I protocolli d’intesa, frutto di una sinergia e di un processo di analisi già in atto tra comparti della pubblica amministrazione, sono stati siglati dal capo di stato maggiore dell’aeronautica militare, generale di squadra aerea Pasquale Preziosa, rispettivamente con il capo della polizia – direttore generale della pubblica sicurezza, prefetto Alessandro Pansa, e con il comandante generale dell’arma dei carabinieri, generale c.a. Leonardo Gallitelli.

Aeromobili a Pilotaggio Remoto – Predator

Il velivolo APR (Aeromobile a Pilotaggio Remoto) “Predator” (nelle versioni A e B) del 32° Stormo dell’Aeronautica Militare, con sede ad Amendola (Fg), viene impiegato per l’effettuazione di missioni di ricerca, sia puntiforme che d’area, grazie all’impiego di avanzati sistemi di scoperta elettro-ottici ed infrarosso, diurno e notturno, radar per l’individuazione di obiettivi di superficie con capacità NRT FMV (Near Real Time e Full Motion Video).

Il Predator costituisce, di fatto, un On Scene Eye. Una delle caratteristiche più importanti degli APR è la persistenza, cioè la capacità di rimanere in volo per lungo tempo (oltre 20 ore) nell’area di operazione, con possibilità di essere dirottato in volo in qualsiasi momento verso nuovi obiettivi.

Il sistema Predator viene impiegato per svolgere missioni di ricognizione, sorveglianza e acquisizione obiettivi. Il velivolo ha capacità di volo a media ed alta quota, garantisce una grande autonomia di volo, permettendo di ottenere elevate prestazioni sia nella condotta di missioni di sorveglianza e ricognizione, e sia nell’ambito di operazioni di Pattugliamento, Ricerca e Soccorso. I Predator dell’Aeronautica Militare sono in grado di assolvere un’ampia gamma di compiti dimostrando elevate doti di flessibilità, versatilità ed efficacia. È possibile, ad esempio, rilevare la presenza di minacce quali ordigni esplosivi improvvisati che rappresentano il pericolo più insidioso e diffuso nei teatri operativi odierni. Possono inoltre essere effettuate missioni in ambienti operativi ostili, in presenza di contaminazione nucleare, biologica, chimica o radiologica, oppure acquisire dati ed informazioni relativi ad obiettivi di piccole e grandi dimensioni in zone potenzialmente oggetto di operazioni.

I velivoli Predator permettono, inoltre, di contribuire in modo unico alla creazione e mantenimento della cosiddetta Situational Awareness, ovvero al controllo dell’evoluzione della situazione da parte delle autorità responsabili del comando delle attività. Le caratteristiche di autonomia, velocità, persistenza e raggio d’azione, unite ai bassi costi di esercizio, rendono il sistema uno degli strumenti migliori per il controllo dei confini, il monitoraggio ambientale, il supporto alle forze di polizia e l’intervento in caso di calamità naturali.

Il Predator si è rivelato alquanto versatile ed è stato impiegato anche in attività non tipicamente militari in supporto di altre componenti sia del dicastero difesa sia di altri dicasteri. Difatti, è stato impiegato per contribuire alla sicurezza interna in occasione di alcuni “grandi eventi” (ad esempio il vertice intergovernativo Russia–Italia, tenutosi a Bari nel marzo 2007 o del G8 dell’Aquila del 2009).

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Fonte: Aeronautica Militare
(Ufficio Generale per la Comunicazione)


#CampusOrienta: la prima volta dello Stato Maggiore della Difesa (SMD) al Salone dello Studente di Roma

Roma, 27 novembre 2014 –  È iniziato ieri, e continuerà fino a domani 28 novembre, il Salone dello Studente #CampusOrienta 2014 presso la Nuova Fiera di Roma, dove per la prima volta partecipa anche lo SMD con un suo stand.

Alla manifestazione, tra le più significative nel settore dedicato all’orientamento universitario, formativo e professionale post-diploma e post-laurea in Italia, è presente uno stand interforze (al Padiglione 7), con  militari di tutte le Forze Armate (FA) disponibili a illustrare le attività dell’Esercito, Marina Militare, Aeronautica e Carabinieri, a favore della sicurezza, della stabilità e della pace, in Patria e all’estero.

L’incontro con uomini e donne “con le stellette”, che hanno scelto con passione di svolgere la professione di militare, rappresenta un’importante occasione per i giovani di scegliere il proprio percorso formativo a seconda delle proprie qualità, attitudini, e ambizioni per puntare ad esempio alla carriera militare informandosi, presso lo stand,  sulle modalità di arruolamento.

Per le Forze Armate, la partecipazione alla manifestazione romana (dopo Firenze e Torino), rappresenta la conclusione di un percorso nazionale per diffondere la #CulturadellaDifesa tra i giovani studenti, facendo conoscere direttamente il proprio lavoro quotidiano in una moderna organizzazione proiettata al futuro e aperta al reciproco scambio di idee e di informazioni.

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Fonte: Stato Maggiore della Difesa


Bruxelles: 10 anni di collaborazione tra le polizie ferroviarie europee

Bruxelles, 27 novembre 2014 – La Polizia Ferroviaria italiana, nell’ambito della collaborazione internazionale di Polizia, ha partecipato a Bruxelles alla 32° Conferenza Strategica RAILPOL, network di collaborazione fra polizie ferroviarie europee, di cui la specialità è membro attivo da 10 anni.

La conferenza, alla quale i delegati dei 17 paesi membri (16 paesi europei e gli Stati Uniti d’America) hanno partecipato indossando l’uniforme nazionale, è stata anche l’occasione per celebrare il decennale del network e tutte le iniziative promosse nel corso degli ultimi anni. La missione di RAILPOL è, infatti, la ricerca di strategie comuni nell’ambito del contrasto alla criminalità in ambito ferroviario, lo scambio di informazioni concernenti la gestione dell’ordine pubblico, con esercitazioni ed operazioni congiunte, nonché l’analisi delle tecniche investigative in caso di incidenti ferroviari e la ricerca di soluzioni preventive contro minacce di natura terroristica.

Durante l’incontro sono stati affrontati numerosi temi d’attualità, in particolare il fenomeno del cybercrime in ambito ferroviario nonché l’analisi delle migliori pratiche nel contrasto al fenomeno dei furti di rame in ambito ferroviario e delle misure di controllo dei passeggeri e dei bagagli in ambito ferroviario, frutto di una recente collaborazione fra RAILPOL e la presidenza italiana dell’Unione Europea.

La polizia ferroviaria italiana partecipa attivamente a tutte le attività del network e nel corso degli ultimi anni, inoltre, la specialità ha promosso alcune importanti iniziative, quali il copper e-book, manuale interattivo contenente le tipologie di rame utilizzato dalle compagnie ferroviarie europee e le giornate di azione comune RED GOLD, organizzate per dare una risposta “europea” al fenomeno dei furti di rame in ambito ferroviario.

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Fonte: Polizia di Stato

Marina militare: la sanità al servizio del cittadino

 logo marina 

Roma, 25 novembre 2014 – Il Servizio Sanitario della Marina Militare ha il compito principale di tutelare la salute di uomini e donne che operano sia a bordo delle navi che nelle basi a terra. Circa 200 medici e 500 infermieri ogni giorno prestano servizio sia in Italia che all’estero nelle missioni ed esercitazioni internazionali.

Medici, odontoiatri, psicologi, biologi, veterinari, farmacisti, infermieri e tecnici sanitari sono gli specialisti del corpo sanitario che assicurano, con il loro quotidiano lavoro, il raggiungimento della mission, ovvero lo stato di buona salute degli equipaggi, requisito indispensabile per l’operatività della Forza Armata.

Il servizio sanitario della  Marina Militare è anche a disposizione della popolazione civile. Molti, infatti, sono i contesti e le opportunità in cui le capacità duali della Forza Armata possono e sono impiegate integrandosi, di volta in volta, con componenti del Servizio Sanitario Nazionale, di altri dicasteri nonché di enti ed associazioni non governative.

Una delle ultime attività a favore della popolazione si è svolta a metà novembre, presso gli ambulatori della Marina, per visite gratuite preventive, nell’ambito del progetto “la salute in bocca”, realizzato con il patrocinio del Ministero della Salute e della stessa Marina Militare.

Attività svolte dal corpo sanitario della marina militare 

Un recente esempio di quanto effettuato nel contesto dell’Operazione Mare Nostrum dai medici e dagli infermieri della Marina Militare, in collaborazione con il personale sanitario del Ministero della Salute, è l’importante funzione di sanità pubblica svolta attraverso lo screening sanitario dei migranti a bordo delle navi, che continua ad essere svolta nelle operazioni di sorveglianza e sicurezza marittima in corso nel Mar Mediterraneo centrale.

La medicina iperbarica, caposaldo specialistico della Sanità di Marina, è un altro valido esempio; la camera iperbarica del Centro Ospedaliero Militare di Taranto, da sempre a disposizione del Servizio Sanitario Nazionale per la gestione di emergenze e di recente, è stata messa a disposizione anche per i trattamenti di “ossigeno terapia iperbarica” (OTI). Alla Spezia è in corso un accordo con la sanità locale attraverso il quale saranno messe a disposizione della collettività competenze cardiologiche e odontoiatriche.

Il servizio sanitario della Marina ha sperimentato con il dipartimento di protezione civile nel corso di specifiche esercitazioni, procedure per la mobilitazione rapida di personale e mezzi, in caso di calamità naturali.

Non meno importante è la collaborazione della Forza Armata con alcune Onlus, come Operation Smile, iniziata dopo i tristi fatti del terremoto di Haiti. Un progetto umanitario atto ad aiutare bambini ed adulti affetti da labbro leporino e da altre malformazioni facciali. A bordo della portaerei Cavour, con la collaborazione di team sanitari della Marina, sono state ospitate equipe di medici volontari di Operation Smile, per la realizzazione di weekend clinic nel corso dei quali sono stati prima selezionati e poi operati i piccoli pazienti. Questo tipo di attività è stata effettuata, oltre che sul territorio nazionale, anche durante il periplo dell’Africa del 30° gruppo navale, composto dalla portaerei Cavour, dalla fregata Bergamini, dal pattugliatore Borsini e dalla nave rifornitrice Etna.

Tutte queste attività sono fondamentali perché, attraverso il confronto e la collaborazione con specialisti civili del settore, contribuiscono al mantenimento ed all’aggiornamento del personale sanitario nonché all’efficienza delle proprie strutture ed apparecchiature mediche.


Brigata Marina San Marco, termina il 2° Modulo Boarding Team

25 novembre 2014 – Dopo 10 settimane di attività, il 21 novembre si è concluso il 2° modulo integrativo per Boarding Team, un addestramento avanzato che ha il fine di far acquisire la capacità di operare in scenari “non cooperativi” in ambiente sia diurno che notturno da parte dei team del 2° Reggimento della Brigata Marina San Marco.

Sulla base dell’esperienza maturata durante il 1° modulo, il 2° è stato ulteriormente integrato dell’addestramento congiunto con i neo formati Tiratori Scelti Anfibi (T.S.A.) e dell’addestramento al Combattimento Militare Corpo a Corpo (C.M.C.C.).

Dei 34 frequentatori totali, 21 sono risultati idonei, accrescendo le capacità “non cooperanti” del 2° Reggimento San Marco.

 

L’esercitazione finale che ha coronato il duro iter formativo dei frequentatori si è svolta nella 3^ settimana di novembre, nella rada di Taranto e ha visto la partecipazione attiva della nave mercantile “Lady Gaia” (General Cargo), agli ordini del comandante Giuseppe Sacco e dei Team Ispettivi delle Navi Durand de La Penne, Espero e Zeffiro.

Nel corso di questa settimana gli istruttori del 2° Reggimento, con la collaborazione dell’equipaggio del mercantile, hanno ricreato uno scenario “non cooperativo” verosimile a livello incrementale crescente, sia diurno che notturno, con attivazioni a fuoco e la simulazione di presenza di criminali a bordo.

Con la prossima acquisizione di Battelli Oceanici di nuova generazione sarà possibile addestrare i Boarding Team ad effettuare abbordaggi in scenari obstructed utilizzando dell’asta telescopica su navi mercantili che rifiutano l’abbordaggio ed eseguono manovre evasive.

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Fonte: Marina Militare

 

 


La Marina del Montenegro dà il benvenuto a Nave Cavour

Montenegro, 25 novembre 2014 – Addestramento, cooperazione, condivisione. Queste le parole chiave dell’attività congiunta tra marina militare italiana e marina montenegrina durante la visita della portaerei Cavour nella rada di Tivat in Montenegro, dove ha sostato dal 17 al 21 novembre.

Uno scambio di intenti e procedure è stato il punto focale di questa tappa balcanica, che ha visto la partecipazione di una rappresentanza di militari della Marina montenegrina, affiancati dai fucilieri della Brigata Marina San Marco, dai palombari del Gruppo Operativo Subacquei e dagli specialisti di volo.

Fra le attività che hanno impegnato le due Marine, i briefing sulle capacità operative aeronavali e sulle procedure di sicurezza e sorveglianza marittima – con particolare riguardo al tema dell’anti-inquinamento – e soprattutto le dimostrazioni pratiche, di fronte alle Bocche di Cattaro, con un’esercitazione congiunta di boarding (procedura ispettiva su navi sospette) da parte di un team italo-montenegrino sul pattugliatore Kotor della Marina locale.

Soddisfatto il capo di stato maggiore della difesa montenegrino, ammiraglio Dragan Samardzic, in visita sulla Cavour accompagnato dal contrammiraglio Andrea Gueglio, comandante del secondo gruppo navale.

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Fonte: Marina Militare

Ebola: atterrato il KC 767 dell’Aeronautica Militare con a bordo il medico italiano contagiato 

Pratica di Mare (Rm), 25 novembre 2014 – È atterrato a Pratica di Mare (RM) il Boeing KC-767 del 14° Stormo dell’Aeronautica Militare con a bordo il medico italiano dell’Ong Emergency risultato positivo al virus Ebola in Sierra Leone.

Il paziente ha viaggiato all’interno di una speciale barella isolata avio-trasportabile ed è stato assistito durante il volo di trasferimento, della durata di circa 6 ore e 30 minuti, da un team medico dell’Aeronautica Militare specializzato in bio-contenimento composto da circa 25 persone tra medici, specialisti e personale di bordo.

Ad attendere il medico contagiato a bordo pista un’ambulanza dell’Istituto Lazzaro Spallanzani di Roma, equipaggiata anch’essa in biocontenimento. A breve si procederà al trasbordo, sempre in stato di completo isolamento, del paziente dalla barella aviotrasportabile a quella dell’ambulanza, che partirà poi alla volta dello Spallanzani.

Il personale specializzato del team di bio contenimento, che ha assistito il medico italiano lungo il viaggio dalla Sierra Leone,  ha concluso la delicata fase di trasbordo dalla barella Avio trasportabile ad una più piccola, sistemata sull’ambulanza che lo sta conducendo allo Spallanzani.

Tutta l’operazione si è svolta come pianificato e secondo le procedure per le quali siamo addestrati ad operare“, ha dichiarato il colonnello Roberto Biselli, capo del team di bio contenimento dell’AM.

In ogni momento è stato possibile assistere, in condizioni di massima sicurezza, il paziente, che è risultato tranquillo lungo la rotta.”

La capacità di effettuare trasporti di malati altamente infettivi attraverso l’utilizzo di speciali barelle isolate è una peculiarità detenuta in Europa esclusivamente dall’Aeronautica Militare e dalla Royal Air Force. L’Aeronautica Militare ha sviluppato la capacità di evacuazione aeromedica in bio-contenimento fin dal 2005, operando uno stretto coordinamento sia con il Ministero della Salute, sia con il Dipartimento della Protezione Civile; tale capacità si basa sull’utilizzo di speciali barelle aviotrasportabili “A.T.I.” (Aircraft Transport Isolator) e dei più piccoli sistemi terrestri “S.T.I.” (Stretcher Transit Isolator), indispensabili al momento del trasbordo del paziente dall’aeromobile all’ambulanza. Il trasporto aereo in “bio-contenimento” su lunga tratta viene attualmente svolto su velivoli C-130 J “Hercules”, C-27 J “Spartan” e KC-767.

L’Aeronautica Militare, in coordinamento con il ministero della salute, svolge periodicamente esercitazioni congiunte con le varie realtà interessate alla gestione di casi di questo tipo, per addestrare il proprio personale al trasporto e alla gestione dei pazienti affetti da malattie altamente infettive in completa sicurezza. Le ultime attività di addestramento in ordine di tempo  si sono svolte proprio presso l’aeroporto militare di Pratica di Mare, con lo Spallanzani, e presso l’aeroporto di Malpensa con l’ospedale Sacco.

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Fonte: Aeronautica Militare

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