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Joint Stars 2023, autorità civili e militari in visita alla più importante esercitazione della Difesa

Accolti a Decimomannu dal comandante del COVI, i sottosegretari di Stato alla Difesa Rauti e Perego di Cremnago, il capo di Stato Maggiore della Difesa ammiraglio Cavo Dragone e i più alti vertici militari

Carro Ariete

Decimomannu (CA) 23 maggio 2023La Joint Stars è la più importante esercitazione della Difesa e ha visto non soltanto l’integrazione interforze ma anche multi dominio ed interagenzia. Abbiamo messo in campo una rete di missione federata che ha permesso il Comando e Controllo, integrando in un’unica realtà (Joint operational picture) tutte quelle che sono le componenti operative delle Forze Armate – terrestre, navale e aerea – con attività cyber e spaziali e l’impiego di personale e piattaforme complesse di varia tipologia. Grande attenzione da parte nostra anche ai temi ambientali: l’applicazione dei disciplinari presentati in sede di Comitato Misto Paritetico ci ha consentito di preservare la bellezza dei luoghi in cui ci addestriamo”.

Con queste parole, il Comandante Operativo di Vertice Interforze, generale di corpo d’armata Francesco Paolo Figliuolo, ha dato il via, alla base aerea di Decimomannu, al Visit to Training Day (VTT Day), nel corso del quale i sottosegretari di Stato alla Difesa Isabella Rauti e Matteo Perego di Cremnago, accompagnati dal capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, hanno fatto visita al personale che dallo scorso 8 maggio è impiegato in diverse località della Sardegna meridionale per l’esercitazione Joint Stars 2023 (JOST23), l’evento addestrativo più importante della Difesa, pianificato e diretto dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI).

Tra le autorità, i capi di Stato Maggiore dell’Esercito generale di corpo d’armata Pietro Serino, della Marina Militare ammiraglio di squadra Enrico Credendino, il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri generale di corpo d’armata Teo Luzi e il neo comandante generale della Guardia di Finanza, generale di corpo d’armata Andrea De Gennaro, la cui nomina è stata formalizzata dal Consiglio dei Ministri proprio ieri, nel corso della visita. Tra i presenti anche il comandante della squadra aerea generale sq. Alberto Biavati, il presidente di Confindustria Carlo Bonomi e il professore Gianni Riotta, membro del comitato per lo sviluppo e la valorizzazione della cultura della Difesa.

Ad accogliere le autorità, il comandante del COVI, generale di corpo d’armata Francesco Paolo Figliuolo, che ha rivolto ai presenti un indirizzo di saluto, prima di lasciare la parola al direttore dell’esercitazione, ammiraglio di divisione Fabio Agostini e al vice comandante del COVI, generale di squadra Nicola Lanza de Cristoforis, comandante della Joint Task Force di esercitazione, che con una rappresentazione multimediale hanno illustrato lo scenario esercitativo, il piano di azione e i dispositivi terrestri, navali, aerei, cibernetici e spaziali coinvolti in quella che è a tutti gli effetti la più imponente e complessa esercitazione della Difesa italiana.

L’ammiraglio di divisione Fabio Agostini, direttore dell’esercitazione

Nel corso della giornata, le autorità e gli ospiti hanno raggiunto la nave anfibia San Giusto, in navigazione al largo delle coste cagliaritane e inserita in un dispositivo navale che vedeva anche la presenza di nave Garibaldi, della fregata Alpino, del San Giorgio, del sommergibile Gazzana, di motovedette della Guardia di Finanza per un complesso di circa 1200 uomini e donne. A fare gli onori di casa, il contrammiraglio Stefano Costantino, comandante della Terza Divisione Navale. A bordo dell’unità navale, fanti della Brigata Marina “San Marco” e Lagunari del Reggimento “Serenissima” dell’Esercito Italiano, a dimostrazione della piena interoperabilità e integrazione tra reparti anfibi delle due Forze Armate, nell’ambito della Capacità Nazionale di Proiezione dal mare.

Gli ospiti sono stati poi accompagnati presso il poligono di Capo Teulada, dove la brigata Bersaglieri Garibaldi, guidata dal generale di brigata Mario Ciorra, ha condotto esercitazioni a fuoco che hanno visto sul campo circa 750 militari e numerosi sistemi d’arma della componente terrestre, come VCC80 DARDO, carri armati Ariete , VTMM “ORSO”, mortai pesanti 120 mm thomson e missili contro carro SPIKE, ai quali si sono aggiunti elicotteri dell’Aviazione dell’Esercito  (NH90, A-129 e CH-47), della Marina Militare (EH-101 e MH-90) e dell’Aeronautica Militare (F-35, MQ9 reaper e HH-101) per supportare la manovra con supporto aereo ravvicinato, inserzione di forze anfibie, operazioni di aeromobili ed aero-meccanizzate.

La giornata si è conclusa a Decimomannu con la dimostrazione di un’attività interagenzia che ha visto in azione Corpi Armati e non dello Stato, unitamente a nuclei sanitari del Corpo militare della Croce Rossa e squadre dei Vigili del Fuoco e della Protezione Civile.

Il SSSD Perego di Cremnago con il generale Figliuolo

Oggi ho avuto la possibilità di verificare di persona l’efficacia dello strumento militare nazionale”, ha dichiarato il sottosegretario onorevole Perego di Cremnago al termine della visita, aggiungendo che “esercitazioni come la Joint Stars sono necessarie per garantire una costante prontezza operativa negli attuali scenari multi dominio”.

Il sottosegretario senatrice Rauti ha, dal canto suo, evidenziato il carattere internazionale, multi-dominio, interforze e inter-agenzia della Joint Stars 23, che coinvolge gli assetti più preziosi delle Forze Armate italiane, impegnati in addestramento congiunto con gli altri Corpi armati e non dello Stato, con la protezione civile e con altri Paesi dell’Alleanza Atlantica. Ha aggiunto che: “l’unione significa rafforzare l’interoperabilità e fare sistema, anche per fronteggiare le emergenze”. Si è inoltre detta orgogliosa di vedere gli uomini e le donne della Difesa impegnati sul campo in tutti i domini.

Di integrazione e multidominio ha parlato anche l’ammiraglio Cavo Dragone, capo di Stato Maggiore della Difesa: “La Joint Stars è un’attività di forte integrazione tra tutte le componenti della Difesa, che ha coinvolto anche gli altri dicasteri e elementi dello Stato che possano contribuire alla difesa e alla sicurezza del paese“. Ha poi aggiunto: “Come ci insegna la storia recente è fondamentale esercitarsi tutti non solo nei domini tradizionali, terra, mare e cielo, ma anche nelle attività cyber e nella gestione dello spazio“.

La Joint Stars 2023 è un’esercitazione complessa multi-dominio che vede le Forze Armate italiane addestrarsi nella difesa degli spazi aerei, terrestri e marittimi, nella sicurezza cibernetica e spaziale, nella difesa da contaminazione chimica, biologica, radiologica o nucleare e nel contrasto alle minacce emergenti, tra cui droni sottomarini o aerei. L’esercitazione si concluderà il prossimo 26 maggio.

Il COVI ha ricevuto dal capo di Stato Maggiore della Difesa il compito di pianificare e dirigere le attività addestrative che hanno visto operare in Sardegna oltre 5.300 uomini e donne e 900 piattaforme provenienti dalle Forze Armate, inclusa Guardia Costiera, e dai Corpi Armati e non dello Stato, quali Guardia di Finanza, Protezione civile, Corpo militare della Croce Rossa Italiana, Vigili del Fuoco. Coinvolti anche assetti stranieri – tra questi un battaglione meccanizzato norvegese, assetti delle NATO Standing Naval Forces e ufficiali di staff sloveni. Alle attività hanno preso parte, per la prima volta in una esercitazione interforze, studenti universitari di importanti atenei nazionali (LUISS “Guido Carli”, LUMSA, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Università degli Studi di Genova).

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Fonte e immagini: COVI


Il gen. c.a. Salvatore Camporeale ha ceduto il comando delle Forze Operative Nord al parigrado Maurizio Riccò

La cerimonia si è svolta al Circolo Unificato dell’Esercito in Padova 

​​​​​​Padova, 15 maggio 2023 – La cerimonia di avvicendamento al Comando Forze Operative Nord, tra il generale di corpo d’armata Salvatore Camporeale e il parigrado Maurizio Riccò si è svolta il 12 maggio, presso il Salone di Rappresentanza del Circolo Unificato dell’Esercito in Padova, alla presenza del capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Pietro Serino.

All’evento hanno partecipato le massime autorità locali tra cui il Sindaco e Presidente della Provincia di Padova, Sergio Giordani, il Prefetto di Padova, S. E. Raffaele Grassi e numerose autorità politiche, militari e religiose del territorio.

Il capo di Stato Maggiore dell’Esercito, nel suo intervento, ha evidenziato la vicinanza tra la città di Padova, la comunità locale e l’Esercito – “ un rapporto stretto tra cittadini e Forza Armata che in questi anni ho sentito forte e come il più significativo dei riconoscimenti che un soldato possa ricevere dal proprio Paese” – proseguendo nel suo intervento, il generale Serino ha ringraziato con orgoglio le donne e gli uomini del COMFOP Nord per lo splendido lavoro profuso ogni giorno nelle operazioni nazionali e internazionali.

Il generale di corpo d’armata Salvatore Camporeale, che aveva assunto il comando delle Forze Operative Nord il 21 aprile 2022, ha così voluto salutare il Comando e la città di Padova: “Tutto il lavoro fin qui fatto è frutto dell’applicazione costante e coerente delle preziose competenze ed esperienze maturate nei vari campi dalle donne e dagli uomini, militari e civili, delle Forze Operative Nord. A tutti loro, vera anima di questo Comando, va il mio profondo ringraziamento per l’impegno, la dedizione, la passione e la costante volontà di migliorarsi”.

Il COMFOP Nord ha continuato a coordinare le attività di approntamento e preparazione delle unità dipendenti impegnate in operazioni ed esercitazioni, in territorio nazionale e all’estero, nonché in interventi in occasione di calamità naturali. Inoltre, ha gestito la bonifica del territorio da ordigni residuati bellici ed i reparti dell’operazione “Strade Sicure”, che vede l’impiego la Forza Armata concorrere alla sicurezza dei cittadini.

Il generale di corpo d’armata Maurizio Riccò che ha lasciato nei giorni scorsi l’incarico di Comandante Logistico dell’Esercito, nel suo saluto ha sottolineato “Ritorno oggi, dopo cinque anni trascorsi nel procurement e nella logistica del sostegno generale, nell’ambito delle Forze Operative. Un rientro con un bagaglio professionale che reputo arricchito anche dalla convinzione che il saper fare sia, in un contesto di impegni sempre crescente, un moltiplicatore di risorse e quanto vada ricercata ogni possibile occasione per formarsi ed addestrarsi”.

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Fonte e immagini: Stato Maggiore Esercito


ACCADEMIA MILITARE: GIURA IL 204° CORSO “VOLONTÀ” 

Gli allievi ufficiali dell’Accademia Militare di Modena hanno prestato giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana

Modena, 11 marzo 2023 – Gli Allievi Ufficiali del 204° Corso “Volontà” ieri mattina hanno prestato solenne giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana, alla presenza del Ministro della Difesa, Guido Crosetto, e del padrino del corso, generale di corpo d’armata Rosario Aiosa, Medaglia d’Oro al Valor Militare, nel Cortile d’Onore del Palazzo Ducale di Modena, sede dell’Accademia Militare.

Alla cerimonia hanno inoltre presenziato il capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, il capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Pietro Serino, il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, generale di corpo d’armata Teo Luzi, unitamente alle autorità civili, militari e religiose.

L’atto solenne, avvenuto dinanzi la Bandiera dell’Istituto e suggellato con la lettura della tradizionale formula del giuramento, pronunciata dal comandante dell’Accademia militare, generale di divisione Davide Scalabrin, sancisce l’ingresso a pieno titolo degli Allievi Ufficiali nei ranghi dell’Esercito Italiano e dell’Arma dei Carabinieri, per servire l’Italia e le sue istituzioni.

Il Ministro della Difesa si è rivolto ai giovani Allievi Ufficiali “con il vostro giuramento avete sancito un impegno di fedeltà. Una promessa rivolta alla nostra Repubblica che rappresenta un modello di democrazia e di libertà, un luogo immateriale in cui vivono i diritti fondamentali dell’uomo e del cittadino” continuando poi “negli anni più belli della vostra vita, avete scelto di mettervi al servizio della Patria con la vostra solenne promessa del Giuramento”.

Il capo di Stato Maggiore della Difesa, nel suo discorso, ha affermato: “noi oggi siamo testimoni del vostro transito in una nuova famiglia quella dell’Esercito e quindi della Difesa, uno strumento che è perfettamente integrato con la società civile che ha avuto modo di apprezzare le nostre capacità in diverse situazioni. Uno strumento militare di cui voi adesso fate parte, proiettato verso la modernità a raccogliere nuove sfide e che marcia verso un’integrazione interforze completa.

Il capo di Stato Maggiore dell’Esercito, rivolgendosi ai futuri comandanti, ha sottolineato: “la conoscenza che acquisirete attraverso lo studio vi darà la competenza, cioè gli strumenti per fare bene il vostro lavoro di Comandanti, per fare la differenza e perseguire una vostra visione. Applicazione, impegno, volontà, vi consentiranno di apprezzare appieno i valori che, oggi, vi siete impegnati a difendere; vi renderanno cittadini esemplari e leader apprezzati. Quei leader di cui la Repubblica ha bisogno.”

Il 204° Corso “Volontà” è frequentato da 222 Allievi Ufficiali, dei quali 214 italiani e 8 stranieri, provenienti da sette Paesi diversi.

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L’Accademia Militare di Modena, istituita il 1° gennaio del 1678 con il nome di Reale Accademia, è oggi l’Istituto di formazione militare a carattere universitario responsabile della formazione iniziale dei futuri Ufficiali d’arma e medici del ruolo normale dell’Esercito Italiano e dell’Arma dei Carabinieri, in un percorso di studi che porterà al conseguimento della laurea in scienze Strategiche, Ingegneria, Medicina e Chirurgia, Veterinaria, Chimica e Tecnologie Farmaceutiche e Giurisprudenza.

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Fonte e immagini: Stato Maggiore dell’Esercito


Esercito, 46 allievi della Nunziatella del 235° corso, giurano fedeltà alla Repubblica Italiana (video)

Napoli, 19 novembre 2022 – A Napoli, in Piazza del Plebiscito, questa mattina, gli allievi del 235° corso Medaglia d’Oro al Valor Militare capitano Raffaele Tarantini hanno prestato giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana, alla presenza del capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Pietro Serino, accompagnato dal comandante per la Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’Esercito, generale di corpo d’armata Carlo Lamanna.

Alla cerimonia hanno presenziato tra gli altri: il Sindaco di Napoli, dottor Gaetano Manfredi, il prefetto di Napoli, dottor Claudio Palomba, il presidente dell’Associazione Nazionale ex-allievi Nunziatella, avvocato Giuseppe Izzo, il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, generale di corpo d’armata Teo Luzi, le associazioni combattentistiche e d’arma, altre autorità militari e civili tra le quali, rappresentanti diplomatici, della Magistratura, dell’Università, delle Regioni, degli Enti locali e delle altre Amministrazioni.

Il giuramento solenne, avvenuto alla presenza della Bandiera d’Istituto e del padrino del Corso, generale di corpo d’armata Medaglia d’Oro al Valor Militare Rosario Aiosa, suggellato con la lettura della tradizionale formula del giuramento, pronunciata dal comandante della Scuola Militare “Nunziatella”, colonnello Giuseppe Stellato, sancisce l’ingresso a pieno titolo dei 46 Allievi – 32 uomini e 14 donne – nei ranghi dell’Esercito Italiano.

Nel corso del suo intervento il capo di Stato Maggiore dell’Esercito ha esortato i giovani Allievi: “Portate sempre con voi l’impegno che avete solennemente assunto oggi. Amate e rispettate le nostre Istituzioni e sarete i cittadini di cui l’Italia ha bisogno. Da questo momento siete diventati parte della grande famiglia dell’Esercito Italiano: l’Esercito degli Italiani, al servizio delle Istituzioni e dei cittadini”. 

Il generale Serino, ha poi proseguito sottolineando che: “italiano è l’unico aggettivo che può essere associato all’Esercito, perché in questi 161 anni noi abbiamo combattuto sempre e solo servendo il Tricolore nazionale, quello dinanzi al quale avete giurato”. 

L’evento trasmesso in diretta streaming sulle piattaforme social dell’Esercito Italiano, ha consentito a parenti e amici, impossibilitati a partecipare, di condividere con i propri cari un atto così importante nella vita dell’Allievo.


L’Esercito Italiano, mediante un concorso pubblico bandito annualmente, offre la possibilità a tutti i ragazzi e le ragazze che abbiano concluso con esito positivo il secondo anno dei licei classico e scientifico di proseguire il triennio di studi presso i licei militari.

L’Istituto militare di Napoli garantisce una vasta e profonda preparazione, particolarmente attenta al completamento di tutti i programmi didattici previsti dal MIUR, includendo nel percorso formativo discipline che favoriscono il processo di formazione etico – morale, culturale e fisico degli allievi mediante l’applicazione di un codice di comportamento ispirato alle regole militari. La trasversalità della cultura militare è presentata agli allievi come piattaforma educativa sulla quale s’innestano valori e conoscenze necessarie allo sviluppo di competenze che saranno spendibili in qualsiasi contesto.

La Scuola Militare “Nunziatella” si conferma un’indiscussa eccellenza nazionale, che forma i giovani che annualmente vanno a integrare i quadri del mondo sia militare sia civile in qualità di uomini di cultura, industriali, diplomatici, politici ma, sempre e comunque, cittadini esemplari.

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Fonte e immagini: Stato Maggiore Esercito


Inaugurato l’Anno Accademico e Scolastico 2022/2023 degli Istituti di Formazione dell’Esercito alla presenza del Presidente della Repubblica

Torino, 7 ottobre 2022 – Questa mattina è stato inaugurato l’Anno Accademico/Scolastico 2022 – 2023, alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, del ministro della Difesa, on. Lorenzo Guerini, del capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, del capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Pietro Serino, e di numerose altre autorità militari, civili, religiose e accademiche. La cerimonia si è svolta presso il Palazzo dell’Arsenale di Torino, sede del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito.

Dopo l’indirizzo di saluto del Comandante per la Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’Esercito, generale di corpo d’armata Carlo Lamanna, il Presidente della Fondazione Museo delle Antichità Egizie, dott.ssa Evelina Christillin, ha tenuto una Lectio Magistralis sul tema “Sostenibilità, diritti e valori nello sport e nella cultura del terzo millennio”. 

A seguire sono stati premiati gli ufficiali e gli allievi frequentatori, primi classificati nel merito complessivo al termine del 1° anno di corso.

Intervento del Presidente della Repubblica

Il presidente Mattarella rivolgendosi agli allievi ha detto: “Rappresentate il futuro dell’Esercito, coloro che, nel corso degli anni futuri, interpreteranno questa storia gloriosa che l’Esercito conserva e ha sviluppato. In questa prospettiva siete chiamati al servizio dell’Italia e delle sue democratiche Istituzioni. Un compito importante per il quale vi rivolgo gli auguri più grandi per i vostri studi, il vostro futuro e la vostra carriera. Auguri.

L’onorevole Guerini è intervenuto affermando: “Viviamo una stagione caratterizzata da molteplici focolai di crisi, in atto o in potenza. Un Paese importante come l’Italia è chiamato ad essere protagonista, all’interno dei consessi internazionali e nell’ambito delle Alleanze di cui è parte, per dare il suo contributo per la stabilità di diverse parti del mondo, in primo luogo nella vasta area dove risiedono i nostri interessi nazionali, ossia il Mediterraneo”.

Il capo di Stato Maggiore della Difesa, nel suo intervento, ha evidenziato: “La mia responsabilità e quella degli attuali dirigenti della Difesa, è di operare con determinazione e senza riserve affinché Voi possiate disporre di quanto di meglio la tecnologia possa offrire, oggi e in futuro. Non siete soli, anche perché Voi ereditate un mondo di valori etici e morali di portata assoluta. La Costituzione italiana, i principi di libertà e democrazia, la salvaguardia della persona umana e dei suoi diritti umani, il sostegno senza riserve ai nostri cittadini, rappresentano un patrimonio che abbiamo contribuito a costruire e che difendiamo tutti i giorni, in Italia e a livello internazionale. Ricordate che nei momenti di difficoltà e di crisi sarete il punto di riferimento per tutto il Paese.”

Intervento del Capo di SME, gen. c.a. Pietro Serino

Il capo di Stato Maggiore dell’Esercito, prima dell’apertura ufficiale dell’anno accademico/scolastico 2022-2023 in collegamento con tutti gli Istituti militari dell’Esercito – la Scuola di Applicazione dell’Esercito di Torino, l’Accademia Militare di Modena, la Scuola Sottufficiali dell’Esercito di Viterbo, la Scuola di Lingue Estere dell’Esercito e le Scuole Militari “Nunziatella” e “Teulié”, ha sottolineato: “a Torino c’è il nostro passato ed il nostro futuro; a Torino e nelle altre Scuole e Accademie dell’Esercito prendiamo coscienza della nostra identità e prepariamo le nostre Allieve ed i nostri Allievi ad operare nel complesso mondo contemporaneo, a lavorare integrati con gli altri ed a spendersi per gli altri. In tempi come questi, gli Italiani hanno sempre guardato con fiducia all’Esercito. E noi, come nel passato, per gli Italiani ci saremo….sempre ”. 

I suggestivi rintocchi della “Campana del Dovere” hanno suggellato il momento solenne, richiamando tutti i frequentatori alla responsabilità e all’impegno assunto nei confronti dell’Istituzione e quale motivo di deferente ricordo per tutti coloro che, nel rispetto del giuramento prestato e del dovere assunto, hanno sacrificato la propria vita per il bene dell’Italia.

I percorsi formativi degli Istituti di formazione dell’Esercito prevedono, oltre alla classica preparazione di carattere tecnico-militare, un ricco e armonico complesso di discipline a livello scolastico e universitario. Ogni anno i corsi sono frequentati da 1300 Ufficiali, 500 Sottufficiali, 700 Allievi Ufficiali e Sottufficiali e 300 studenti delle Scuole Militari. Ad essi si aggiungono circa 1400 frequentatori dei corsi, militari di ogni grado e personale civile, presso la Scuola di Lingue Estere dell’Esercito, in ben 24 diverse lingue straniere. La consolidata collaborazione con i prestigiosi Atenei universitari di Torino, Modena e Reggio Emilia, Viterbo e Perugia, unitamente agli Uffici Scolastici delle città di Napoli e Milano garantisce l’alta qualità della formazione culturale degli allievi.

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Fonte e immagini: Stato Maggiore Esercito


Presentato il CalendaEsercito 2023: a Testa Alta

Il CalendEsercito 2023 racconta come la Forza Armata sia stata determinante nella guerra di liberazione. Dodici mesi con l’Esercito ripercorrendo i 98 giorni che da Porta San Paolo a Mignano Monte Lungo portarono alla riscossa.

Roma, 28 settembre 2022 – Il “CalendEsercito 2023”, intitolato “A testa alta…da Porta San Paolo a Mignano Monte Lungo i 98 giorni che portarono alla riscossa” è stato presentato questa mattina all’interno della Biblioteca Militare Centrale di Palazzo Esercito

Quest’anno, si è scelto di aprire una riflessione sul ruolo dell’Esercito Italiano a seguito dell’8 settembre 1943. Il calendario 2023 è stato realizzato per ricordare l’ottantesimo anniversario di quegli eventi, un’opera editoriale che vuole appunto raccontare cosa accadde nelle settimane che seguirono l’armistizio, quando i Soldati italiani continuarono a combattere per contrastare l’aggressione tedesca. 

L’evento, trasmesso in diretta streaming sui canali web della Forza Armata, ha visto la presenza della sen. Roberta Pinotti, presidente della 4a commissione Difesa del Senato e dell’on. Gianluca Rizzo, Presidente della IV commissione Difesa della Camera, autorità militari e civli del mondo della Difesa. 

L’opera editoriale è stata presentata dal capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Pietro Serino, dal dottor Giuseppe Conti, professore di storia militare e storia contemporanea dell’Università “La Sapienza” di Roma e dal dottor Roberto Olla, divulgatore storico e responsabile della rubrica “La Storia” del Tg5, con la moderazione della giornalista Flavia Giacobbe, direttrice responsabile di formiche.net.

Il capo di Stato Maggiore dell’Esercito, nel corso del suo intervento, ha voluto illustrare i contenuti del calendario, a cominciare dal titolo. “A 80 anni di distanza da quegli eventi, il CalendEsercito 2023 vuole raccontare agli italiani cosa accadde nelle settimane che seguirono l’8 settembre e di come, in soli 98 giorni, l’Esercito Italiano seppe reagire, tornare a combattere e a vincere per liberare il proprio Paese, dimostrando una saldezza morale che ci fa dire, con orgoglio: A testa alta!”.

Il generale Serino ha raccontato come la scelta del tema sia da ricondurre alla “consapevolezza che il destino della Patria non poteva essere affidato ad altri; che il giuramento di fedeltà alle Istituzioni imponeva di non riporre le armi e che gli italiani avevano ancora bisogno del loro Esercito, l’Esercito degli italiani, per non perdere la speranza di un futuro per le generazioni a venire. Da qui la scelta di un Calendario che racconti perché l’Esercito è stato in grado di svolgere un ruolo da protagonista all’indomani dell’8 settembre 1943”.

Dove acquistare il calendario

Sarà possibile acquistare una copia da collezione del CalendEsercito 2023 presso i 250 punti vendita di Giunti Editore. L’opera editoriale, giunta alla ventiseiesima edizione, realizzata grazie alla collaborazione con i partner istituzionali Leonardo S.p.A. e IDV (Iveco Defence Vehicles), contribuirà a sostenere l’Opera Nazionale di Assistenza per gli Orfani ed i Militari di Carriera dell’Esercito (O.N.A.O.M.C.E.) alla quale sarà devoluta una quota del ricavato delle vendite. L’Opera Nazionale assiste, attualmente, circa 500 orfani di ufficiali, sottufficiali, graduati nonché dei militari di truppa, a ciascuno dei quali eroga sussidi annuali per la formazione scolastica e per particolari necessità di carattere economico-familiare.

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L’Esercito Italiano, organizzazione moderna e all’avanguardia, celebra il 161 anniversario (photoreportage)

Dal video Esercito

Roma, 5 maggio 2022 – L’Esercito Italiano, divenuto ora una organizzazione moderna e tecnologicamente all’avanguardia pienamente integrata in ambito interforze multinazionale, ha celebrato ieri 4 maggio il suo 161° anniversario della sua costituzione, decretata il 4 maggio 1861 a Torino dall’allora ministro Manfredo Fanti. L’anniversario è stato celebrato nella presigiosa cornice dell’Ippodromo militare di Tor di Quinto, dove la Forza Armata, ricordando il suo glorioso retaggio forte di un passato ricco di storia e di tradizioni, ha mostrato la sua attualità e vicinanza alle esigenze del Paese e alla sua cittdinanza.

La cerimonia è iniziata con l’entrata della banda dell’Esercito in uniforme storica, che ha preceduto lo schieramento della brigata di formazione, costituita da due reggimenti in armi per un totale di oltre 500 uomini e donne che simboleggiano tutte le armi le specialità ai corpi della Forza Armata.

Il primo reggimento agli ordini del colonnello Pasquale Spanò comandante del reggimento allievi dell’accademia militare è costituito da:

  • una compagnia di allievi delle scuole militari Nunziatella e Teulié,
  • una compagnia di allievi dell’accademia militare e della Scuola Sottufficiali dell’Esercito,
  • una compagnia secondo battaglione Granatieri di Sardegna,
  • uno squadrone del Reggimento Lancieri di Montebello, (8°).

Il secondo reggimento agli ordini del colonnello Elio Manes comandante dell’8° reggimento bersaglieri nonché comandante dell’operazione Terra dei Fuochi è costituito da:

  • una compagnia dell’8° reggimento bersaglieri;
  • una compagnia di formazione composta da:
    • un plotone del 9° reggimento Alpini,
    • un plotone del 185° reggimento paracadutisti,
    • e un plotone del reggimento lagunari Serenissima;
  • una compagnia di formazione composta da:
    • un plotone del IV reggimento carri,
    • un plotone del comando aviazione dell’esercito,
    • un plotone del comando artiglieria;
  • una compagnia di formazione composta da:
    • un plotone del 6° reggimento genio,
    • un plotone a cura della scuola trasmissioni e Informatica,
    • un plotone dell’8° reggimento trasporti Casilina.

Il comandante della brigata formazione il generale di brigata Liberato Amadio ha poi preso il comando.

A seguire sono entrati i medaglieri nazionali e i labari delle associazioni combattentistiche e d’arma.

Subito dopo sono stati resi gli onori alla Bandiera di guerra dell’Esercito

Sono poi stati resi gli onori al Ministro della Difesa Lorenzo Guerino che, acccompagnato dal capo di Stato Maggiore della Difesa ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone e dal capo di Stato Maggiore dell’Esercito generale di corpo d’armata Pietro Serino, ha passato in rassegna gli schieramenti.

Il ministro Guerini una volta sul palco ha preso la parola evidenziando che:

“Siamo davvero orgogliosi del nostro Esercito, perché dal suo quotidiano operare traspare l’immagine di una realtà sempre pronta, efficace ed efficiente, disponibile ad agire con generosità e assoluta professionalità.

Oggi è anche grazie all’Esercito che l’Italia può affermare il proprio ruolo di alleato credibile e membro responsabile della Comunità internazionale, che non si sottrae ai suoi compiti di difesa collettiva: compiti che si prospettano ancor più necessari per il futuro, in ragione dell’impegno sempre maggiore che NATO e Unione Europea, pilastri di riferimento dell’architettura di sicurezza alla quale aderisce l’Italia, stanno attuando, in risposta alle mutate esigenze del quadro internazionale; ed in particolare a seguito della sanguinosa e ingiustificata aggressione della Russia all’Ucraina. L’Esercito è una Istituzione quanto mai viva, in continua trasformazione e proiettata verso il futuro.

Voglio sottolineare la lungimiranza con cui l’Esercito rivolge lo sguardo al domani, con un’innata propensione all’integrazione interforze, forte di una continua evoluzione dottrinale e tecnologica.

Per completare la modernizzazione dell’Esercito mancano tuttavia altri passi importanti riguardanti la connettività delle forze, le capacità cibernetiche e lo sviluppo dei sistemi autonomi in grado gestire le moderne operazioni multi-dominio in perfetta sincronia con le altre componenti dello strumento militare.”

Nella Storia del nostro paese, l’Esercito italiano è sempre stato in prima linea nella difesa della Patria, della Costituzione e dei valori democratici, cardine della nostra Nazione e delle nostre Alleanze di riferimento. In occasione delle emergenze e delle catastrofi naturali, la Forza Armata è sempre stata pronta, reattiva e generosa, fino al limite del sacrificio personale, intervenendo con umanità,riscuotendo sempre apprezzamento incondizionato, in Italia e all’estero. 

Queste vostre virtù sono un patrimonio chiaramente condiviso anche dalle collettività dei paesi dove operano le missioni di pace italiane, di cui l’Esercito Italiano è la spina dorsale“, ha detto il Capo di Stato Maggiore della Difesa.

Durante il suo intervento, il generale Serino ha sottolineato che “in questo periodo, caratterizzato da due eventi inattesi e drammatici, il rapporto tra l’Esercito e gli italiani si è fatto più forte e più consapevole. I nostri concittadini sanno di poter contare su una compagine capace e determinata, in grado di adattarsi rapidamente alle minacce da affrontare.

Proprio questo consolidato rapporto rende importante celebrare in forma pubblica il trascorrere dei 161 anni che ci hanno visto chiamare Esercito Italiano, l’Esercito degli italiani. Siamo felici di essere oggi schierati davanti all’Italia in tutte le nostre articolazioni, con i tratti distintivi dei nostri Corpi e delle nostre Armi, che raccontano una storia di assoluta fedeltà alla Patria e alle sue Istituzioni… Il nostro patrimonio di valore e di sacrificio è unico e indivisibile. Esso ci accomuna tutti e ci rende forti. L’Esercito è quello che vedete davanti a voi. È un’unica schiera: Una Acies”. –

Successivamente il Ministro della Difesa, dinanzi alla Banda dell’Esercito e a tutti i reparti schierati, ha conferito la Medaglia d’Oro al Valor Civile alla Bandiera di Guerra dell’Esercito e la Medaglia d’Argento al Valore dell’Esercito alla Bandiera di Guerra del 7° Reggimento CBRN “Cremona”, nonché 4 Medaglie d’Argento e 2 Medaglie di Bronzo al Valore dell’Esercito al personale distintosi per particolari atti di valore nel corso di operazioni in Italia e all’estero. 

A seguire, lo sfilamento di assetti di sanità impegnati nel contrasto alla pandemia, la tradizionale carica a cavallo dei “Lancieri di Montebello” (8°) comandata dal capitano Antonio Corso e del reggimento artiglieria terrestre a cavallo nel carosello storico rievocativo delle battaglie del primo conflitto mondiale.

Al termine della cerimonia c’è stato il passaggio di 3 elicotteri dell’Aviazione Esercito:

  • due NH 90, elicotteri da trasporto tattico, aeromobili di nuova generazione prodotti dal consorzio industriale NHI (NATO HELICOPTER INDUSTRIES), nati da requisiti operativi comunemente espressi in ambito NATO da Italia, Francia, Germania, Olanda, e Belgio;
  • un AB 412, un elicottero quadripala con due turbine. Il velivolo è in dotazione alle Forze Armate Italiane, in particolare all’Aviazione dell’Esercito, ma anche a Carabinieri, Corpo Forestale dello Stato, Guardia Costeria, Guardia di Finanza e Vigili del Fuoco.

I velivoli hanno concluso la manifestazione prima degli onori finali al Ministro Guerini, scanditi dalla musica d’ordinanza del 1° Reggimento Granatieri di Sardegna diretto dal Maestro Domenico Morlungo.

Ultima immagine dedicata a questo cane che dopo aver svolto parecchie missioni all’estero, ora sta in “pensione” .

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Modena, accademia militare, 230 allievi ufficiali del 203° corso “Lealtà” giurano fedeltà alla Repubblica Italiana

Gli allievi ufficiali dell’Accademia Militare di Modena hanno prestato giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana

Modena, 25 marzo 2022 – Gli allievi ufficiali del 203° corso “Lealtà” hanno prestato solenne giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana, questa mattina nella storica cornice del Cortile d’Onore del Palazzo Ducale di Modena, sede dell’Accademia Militare.

La cerimonia si è svolta alla presenza del capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone, del capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Pietro Serino e del padrino del corso, generale di corpo d’armata Rosario Aiosa, Medaglia d’Oro al Valor Militare.

Presenti al giuramento autorità civili e religiose modenesi, tra le quali il sindaco, Gian Carlo Muzzarelli, il vicario del prefetto, Pinuccia Niglio, e il presidente della Provincia, Gian Domenico Tomei.

Comandante dell’Accademia militare, generale di divisione Davide Scalabrin

L’atto solenne, avvenuto dinanzi la Bandiera d’Istituto e suggellato con la lettura della tradizionale formula del giuramento, pronunciata dal comandante dell’Accademia militare, generale di divisione Davide Scalabrin, sancisce l’ingresso a pieno titolo degli Allievi Ufficiali nei ranghi dell’Esercito Italiano e dell’Arma dei Carabinieri, per servire l’Italia e le sue istituzioni.

Capo di Stato Maggiore della Difesa, ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone

Il capo di Stato Maggiore della Difesa si è rivolto ai giovani Allievi Ufficiali dicendo: “Da qui, come da tutte le accademie ci si aspetta dei leader militari che devono essere capaci di confrontarsi con le sfide che si presenteranno nel vostro percorso. Tutto sta cambiando in maniera molto veloce e mi aspetto che anche voi saprete essere pronti e capaci a effettuare idonei cambiamenti oramai ineludibili in modo tempestivo ed efficace per la nostra Difesa e per il nostro Paese”.

Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Pietro Serino

Il capo di Stato Maggiore dell’Esercito, nel ringraziare i genitori per la presenza e la vicinanza – tornati in Accademia Militare dopo il periodo di restrizioni dovute alla pandemia – rivolgendosi agli Allievi Ufficiali, ha sottolineato: “L’impegno che oggi avete preso con il Giuramento affonda le sue radici nell’ordinamento democratico di cui avete assunto la responsabilità di diventare custodi… Da oggi siate sempre orgogliosi della scelta che avete fatto, una scelta che vi rende Cittadini a pieno titolo di questa nostra Repubblica”.

 Il 203° corso “Lealtà” è frequentato da 230 Allievi Ufficiali, di cui 35 donne e 195 uomini.

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L’Accademia Militare di Modena, istituita il 1° gennaio del 1678 con il nome di Reale Accademia, è oggi l’Istituto di formazione militare a carattere universitario responsabile della formazione iniziale dei futuri Ufficiali del ruolo normale dell’Esercito Italiano e dell’Arma dei Carabinieri, in un percorso di studi che porterà al conseguimento della laurea in scienze Strategiche, Ingegneria, Medicina e Chirurgia, Veterinaria, Chimica e Tecnologie Farmaceutiche e Giurisprudenza.

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Fonte e immagini
: Stato Maggiore dell’Esercito
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Esercito, avviate le celebrazioni per il 150° anniversario delle Truppe Alpine

Il 2022 è una tappa significativa nella storia degli Alpini

Torino, 21 gennaio 2022 – La prima conferenza, che segna l’inizio di un anno ricco di eventi dedicati alla specialità delle Truppe Alpine, si è tenuta oggi presso Scuola di Applicazione dell’Esercito di Torino.
Quello odierno è stato il primo appuntamento che fa parte di una serie di eventi e attività culturali, celebrative, addestrative e sportive che durante l’anno accompagneranno le penne nere in servizio ed in congedo lungo un percorso che si concluderà il 15 ottobre, con una manifestazione nazionale a Napoli per celebrare i 150 anni di fondazione del Corpo degli Alpini.

Il 2022 segna una tappa significativa nella storia degli Alpini: il 15 ottobre del 1872, a Napoli, Vittorio Emanuele II firmava il Regio Decreto che sanciva la nascita delle prime compagnie montanare del Regio Esercito, destinate a difendere le vallate sui confini d’Italia.

Oggi è stata la prima tappa di un ciclo di conferenze il cui tema è “Alpini 1872/2022: le Truppe da montagna custodi della memoria, esempio di solidarietà”, organizzato da Comando Truppe Alpine dell’Esercito e ANA, in sinergia con il Centro Interuniversitario di studi e ricerche storico–militari, istituzione che sta curando anche la realizzazione di un volume in lingua inglese dedicato alla storia degli Alpini. Le altre tappe del ciclo saranno a Trento (in marzo), Brescia (aprile), Vicenza (giugno), Udine (luglio) e Teramo (settembre).

Il capo di SME, generale di corpo d’armata Pietro Serino, con un video messaggio ha sottolineato che: “Oggi, a 150 anni dalla loro costituzione, le Truppe Alpine rappresentano una componente fondamentale dell’Esercito, radicata nel proprio passato e proiettata verso il futuro. In questo percorso, sono da lungo tempo affiancate dall’Associazione Nazionale Alpini, i cui meriti sono troppi per poter essere elencati.
A tutti gli alpini, in servizio ed in congedo, al loro Comandante ed al loro Presidente, rivolgo il mio saluto in occasione del primo evento celebrativo di un traguardo, 150 anni di storia, che segna anche un punto di partenza verso altri prestigiosi obiettivi.”

Il generale di corpo d’armata Ignazio Gamba, comandante delle Truppe Alpine ha affermato: “Il 2022 si apre con rinnovate aspettative e ci auguriamo tutti di poter riavere momenti di aggregazione alpina come l’Adunata nazionale di Rimini-San Marino, ma soprattutto di vivere un nutritissimo programma di ricorrenze e festeggiamenti che ci porteranno alla importante ricorrenza dei 150 anni di fondazione del nostro glorioso Corpo il 15 ottobre”.

Il presidente nazionale dell’ANA, ing. Sebastiano Favero

Il presidente nazionale dell’ANA, ingegnere Sebastiano Favero ha poi evidenziato che: “Per gli alpini sarà un anno storicamente ricco di significati, che celebreremo mirando a trarne indicazioni con lo sguardo rivolto al futuro.”

Il calendario prevede, nel mese di marzo, presso il Palazzo Alti Comandi, sede del Comando Truppe Alpine, l’esposizione di pannelli commemorativi all’interno delle sale ristrutturate recentemente.

Le Truppe Alpine dell’Esercito, tra l’8 e il 13 marzo, daranno vita a Sestriere ad un evento addestrativo complesso, che amplierà spazi e tempi della tradizionale esercitazione denominata “Volpe bianca”, dedicata al combattimento in montagna, mentre in aprile, a Cortina d’Ampezzo e Macugnaga (VB), coordineranno una competizione di triathlon. Quest’anno anche la tradizionale esercitazione “Vertigo”, dedicata alla dimensione militare della verticalità, a settembre, sulle Dolomiti, sarà strutturata su due settimane.

In maggio e giugno, le brigate alpine Taurinense e Julia organizzeranno, associandole ad eventi in loco, alcune attività di staff ride, ovvero ricostruzioni storico-militari con taglio addestrativo, sui luoghi di alcune grandi battaglie (es. Monte Grappa, Pal Picol, ecc.) per comprendere le ragioni che portarono i comandanti ad assumere le decisioni operative.

Tra le manifestazioni più appassionanti, nei mesi estivi verranno svolte delle ascensioni su 150 cime italiane: saranno suddivise in “extra difficili” (assegnate esclusivamente a personale altamente qualificato del Centro Addestramento Alpino), “difficili” (salite dai plotoni “alpieri”) e “facili” (salite a livello di compagnia alpini). Tra le cime che saranno raggiunte ci sono Monte Bianco, Cervino, Monte Rosa, Gran Paradiso, Monte Matto, Punta Roma, Punta Udine, Monte Argentera, Monviso, Gran Sasso, Ortles, Cima Libera, Tofana di Rozes, Campanile dio Val Montanaia.

Un altro evento di elevato spessore simbolico è la staffetta Ventimiglia-Trieste che, portando la fiaccola della pace, simbolicamente accesa durante l’Adunata Nazionale di Trento del 2018, coprirà – tra maggio e giugno – l’intero arco alpino (con una propaggine sugli Appennini abruzzesi) e sarà affidata, in due tranches suddivise in decine di tappe, a centinaia di soldati delle due Brigate Alpine Taurinense e Julia. in collaborazione con le Sezioni ANA dei territori lungo il percorso.

Sempre in maggio, l’adunata nazionale degli alpini, che si terrà tra il 5 e l’8 a Rimini e San Marino, celebrerà con particolare solennità la ricorrenza, facendo sfilare le bandiere di guerra di tutti i reparti alpini dell’Esercito.

Intense saranno anche le attività promozionali, con le Truppe Alpine direttamente coinvolte nella gestione di stand dell’Esercito a Verona e Torino. Inoltre, una ricca attività di road show, tesa a mostrare attività, dotazioni e peculiarità delle Truppe Alpine dell’Esercito, sarà concentrata nelle città sedi di Raduno di Raggruppamento dell’ANA e quindi Asiago (luglio), Ivrea (settembre), Lecco e Napoli (ottobre).

Sono numerose le attività addestrative, promozionali e sportive previste, che serviranno per condurre verso il Military Tattoo, la grande rassegna delle Fanfare alpine, il 15 ottobre a Napoli.

Gli Alpini concluderanno il loro “150° anno” l’11 dicembre a Milano, in Duomo, celebrando la Messa di ringraziamento e di ricordo.

Alle attività per il 150° Anniversario del Corpo degli Alpini è dedicato il sito www.alpini150.it.

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Fonte e
© immagini: Stato Maggiore Esercito
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L’Esercito Italiano a Pitti Uomo con due stand promozionali

Il marchio Esercito rinforza la sua presenza al salone internazionale di moda di Firenze Pitti Immagine Uomo

Firenze, 11 gennaio 2022 – Cerimonia inaugurale per Pitti Immagine Uomo 101 che si è tenuta questa mattina nella “Fortezza da Basso”. L’Esercito Italiano quest’anno ha rafforzato la sua presenza al tradizionale appuntamento della moda italiana con due stand espositivi.

Alla cerimonia ha preso parte il capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Pietro Serino, che ha simbolicamente aperto gli stand del licensing a marchio Esercito, alla presenza del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, del sindaco di Firenze, Dario Nardella e di altre autorità locali.

I brand esposti sono “Esercito Sportswear” per la parte abbigliamento ed Esercito by Ciak Roncato per la parte accessori e valigeria.

Una panoramica dei brand dell’Esercito Italiano

Esercito Sportswear

La linea Esercito Sportswear il marchio commerciale dell’Esercito Italiano per la produzione e la distribuzione di capi di abbigliamento e accessori, prodotti da Officina Italia s.r.l., su licenza esclusiva concessa da Difesa Servizi S.p.A., società in house del Ministero della Difesa. La collezione propone capi di abbigliamento realizzati con materiali ed equipaggiamenti non più in uso e dismessi, dopo essere stati utilizzati nell’ambito delle missioni nazionali e internazionali, secondo una filosofia ecocompatibile, in linea con la svolta green di Forza Armata.

Ecco che allora un paracadute in materiale sintetico è stato trasformato in giacche performanti dall’elevata resistenza, mentre coperte, opportunamente trattate, e altri materiali destinati a essere accantonati, sono state trasformate in cappotti, acquisendo un elevato valore rispetto all’originale. Materiali che altrimenti non avrebbero goduto di una seconda vita, ma che in questo caso creano un profondo legame fondato su valori e su ideali comuni, diffondendo un messaggio positivo per le nuove generazioni.
Il marchio, che identifica inequivocabilmente l’Esercito degli Italiani, nella sua semplicità è stilisticamente coerente e d’impatto. Si compone infatti della stella a 5 punte e dalla scritta “Esercito”, un simbolo rassicurante soprattutto nell’attuale contesto, che rappresenta un’Istituzione sana e coesa, al servizio dei cittadini, sempre pronta a intervenire in ogni tipo di scenario.

Valigeria Ciak Roncato

La nuova linea di accessori firmata da Esercito italiano in co-branding con il marchio italiano di valigeria Ciak Roncato, di recente introduzione, comprende borsoni, zaini, trolley e accessori con uno stile che ricorda i valori secolari delle Forze armate italiane.

Così, ad esempio, è protagonista il tessuto “vela nylon”, morbido e leggero, ma soprattutto un materiale che ricorda il tessuto utilizzato per i paracaduti. In collezione ci sono lo zaino, in 4 dimensioni e con tasche frontali, il borsone modulare con presa laterale per il trasporto orizzontale, tasca security e una serie di astucci removibili e i trolley in policarbonato iperleggero (con finitura antigraffi e protezione agli urti).

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Fonte e immagini
: Stato Maggiore dell’Esercito
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