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UNIFIL: i Caschi Blu donano un impianto fotovoltaico alle LAF

Il comandante del contingente italiano in Libano saluta un Militare delle LAF

Shama, 5 marzo 2023 – Il contingente dell’Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU) ha donato un impianto fotovoltaico al Comando delle Forze Armate Libanesi del Sud del Libano presso la sede del South Litani Sector (SLS) Headquarters delle Lebanese Armed Forces (LAF). L’impianto fotovoltaico servirà a soddisfare le esigenze di alimentazione del Comando e dell’Ospedale militare di Tiro, che svolge un’importante attività di assistenza anche a supporto della popolazione civile in un momento di crisi economica e finanziaria senza precedenti nel Paese.

Il comandante del contingente italiano in Libano, generale di brigata Roberto Vergori, ha sottolineato che l’impegno dei Caschi blu dell’ONU, per rendere le LAF un riferimento efficiente e credibile per le istituzioni e le comunità locali, si traduce in una costante attività addestrativa e operativa congiunta. Questa attività vede la partecipazione delle Forze Armate libanesi al 20% delle operazioni quotidiane di controllo del territorio condotte da UNIFIL, di cui oltre 200 attività nel settore Ovest, a guida italiana.

Un momento della cerimonia di inaugurazione

La partnership fra le Forze Armate libanesi ed UNIFIL è indispensabile per la stabilità e la sicurezza del Sud del Libano e per preservare gli equilibri in un’area che presenta ancora oggi notevoli complessità, nell’integrale aderenza al mandato dell’ONU. Tale mandato consiste nel garantire il rispetto della risoluzione 1701 dell’11 agosto 2006 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU, che prevede il monitoraggio della cessazione delle ostilità tra Israele e Libano, l’assistenza al Governo libanese nell’esercizio della sovranità e il contributo per favorire l’accesso della popolazione civile ai servizi essenziali.

Le attività svolte in Teatro Operativo sono condotte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), che è l’alto Comando della Difesa deputato alla pianificazione, coordinazione e direzione delle operazioni militari, delle esercitazioni interforze nazionali e multinazionali e delle attività a loro connesse.

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Il contingente italiano in Libano dispiega sul terreno il Team di personale femminile contribuendo alla ricerca scientifica dell’UniGe in collaborazione con SMD

Il contingente italiano in Libano ha dispiegato sul terreno assetti di personale femminile per il supporto e l’analisi della missione. Questa attività è stata oggetto di studio da parte dell’Università di Genova in collaborazione con lo Stato Maggiore della Difesa.

Personale dei FAST e attività di ricerca dell’Università di Genova

Libano, 14 dicembre 2022 – E’ iniziata l’attività dei Female Analysis/Assessment Team, la cui azione, concepita due anni or sono, è stata ritardata dalla crisi pandemica mondiale da Covid-19. L’iniziativa è sotto l’attuale mandato della Brigata Aosta in Libano, che detiene la guida dell’operazione “Leonte XXXII” al comando del Settore Ovest della missione delle Nazioni Unite nella Terra dei cedri.

I FAST sono team costituiti da sole donne, che rispondono alle esigenze della missione ONU in Libano per la comprensione delle necessità e delle richieste delle fasce più deboli della popolazione locale.

Grazie alla versatilità e alla diversificata fiducia di cui gode la figura femminile, si riesce ad avere un’agevole penetrazione tra le autorità civili e tra la gente del posto, durante le operazioni condotte nell’area di operazioni, permettendo così di raccogliere ulteriori elementi di valutazione per la conduzione delle attività tattiche previste dal mandato. Ciò consente di ampliare lo spettro delle conoscenze, non solo nella prospettiva di genere, ma anche di avere una più completa raccolta informativa del contesto sociale in cui operano i peacekeeper della missione UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon), orientando le attività di supporto alla popolazione a scopi più incisivi ed efficaci.

Questa esperienza è frutto di un’accurata formazione e preparazione dei FAST da parte di personale delle Nazioni Unite specializzato nel settore, tra i quali i Gender Advisor (consulenti di genere) dei comandanti italiani che, nel solco della continuità della missione, si avvicendano alla guida dei futuri contingenti.

I Female Analysis/Assessment Team sono stati, in questi giorni, coinvolti nell’ambito di un progetto di ricerca da parte del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Genova, in collaborazione con lo Stato Maggiore della Difesa.

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Libano: la Costituzione italiana per diffondere la cultura

Il Contingente italiano in Libano ha ospitato il seminario sulla nascita della Costituzione italiana organizzato dalla Società Dante Alighieri

Shama, 9 dicembre 2022 – Il contingente italiano in Libano, che con la Brigata “Aosta” ha la leadership della missione delle Nazioni Unite nella terra dei Cedri, ha ospitato nella propria base di Shama il seminario dal titolo “La Costituzione italiana. Prospettiva storica di una costituzione sempre attuale”, organizzato dalla Società Dante Alighieri in collaborazione con l’Università degli Studi di Torino.

Una rappresentanza di studentesse libanesi guidate dalla prof.ssa Caterina Carlini del Centro di Lingue e Traduzioni della Facoltà di Lettere dell’Università Statale di Beirut, prima dell’inizio della lezione tenuta da una docente universitaria in video-collegamento da Torino, ha ascoltato le parole del generale di brigata Giuseppe Bertoncello, comandante del contingente italiano e del Settore Ovest della missione UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon), che nel suo intervento di benvenuto ha rimarcato come sia proprio il “giuramento di osservanza della Costituzione e delle leggi dello Stato il fondamento della professione del soldato italiano”, ricordando poi, che “sui valori fondativi della Costituzione si trovi il presupposto giuridico alla base dell’intervento dei peacekeeper italiani in Libano, assieme ai colleghi di altre 47 nazioni del mondo”.

Da parte sua, l’organizzatrice dell’incontro, l’arch. Cristina Foti, presidente della Società DanteAlighieri in Libano, nell’esprimere parole di ringraziamento al generale Bertoncello, ha posto l’accento su come la presenza dei soldati di pace italiani favorisca anche la diffusione della cultura e della lingua italiana nel mondo, ricordando soprattutto la presenza all’interno della base di Shama della “Libreria della Pace”, uno dei 100 presidi letterari della lingua italiana nel mondo, unico presente all’interno di una infrastruttura militare.

La Libreria della Pace, progetto nato dalla collaborazione fra la Società Dante Alighieri e il Ministero della Difesa, nell’ambito di un protocollo d’intesa firmato nel 2018, ha lo scopo di favorire le relazioni interculturali tra i militari di diversi contingenti della missione delle Nazioni Unite nel Settore Ovest a guida italiana, attraverso la lettura.

Questo permette, attraverso lo studio, non solo ai militari di sentirsi ancora più integrati nel complesso scenario internazionale nel quale operano, ma anche a chi ne faccia richiesta di approfondire la conoscenza della lingua italiana.


La missione italiana in Libano a guida Brigata “Aosta”, al suo terzo mandato nella Terra dei Cedri con i colori delle Nazioni Unite, ha la responsabilità del Settore Ovest di UNIFIL in cui operano 3.800 Caschi Blu di 16 dei 48 paesi contributori alla missione ONU e di cui fanno parte oltre 1.000 Caschi Blu italiani.

Le attività svolte in Teatro Operativo sono condotte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), guidato dal generale di corpo d’armata Francesco Paolo Figliuolo. 

Il COVI è l’organo di staff del Capo di Stato Maggiore della Difesa, deputato alla pianificazione, coordinazione e direzione delle operazioni militari, delle esercitazioni interforze nazionali e multinazionali e delle attività a loro connesse.

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Libano, i militari italiani alla Maratona di Beirut

Attraverso lo sport si consolidano i rapporti tra Contingente Italiano e la popolazione in Libano

Il generale Bertoncello taglia il traguardo con il Tricolore italiano

Beirut, 16 novmbre 2022 – I militari italiani del Contingente nazionale con in testa il loro comandante, Generale di Brigata Giuseppe Bertoncello, che ha la guida del Settore Occidentale della missione delle Nazioni Unite in Libano, hanno preso parte alla Maratona di Beirut, gara podistica internazionale che ha visto la partecipazione di 11.500 atleti provenienti da tutte le parti del mondo, suggellando ancora una volta il forte legame che lega i peacekeeper italiani alla “Terra dei Cedri”.

La Presidente della Beirut Marathon Association, Madame May El Khalil, durante la manifestazione sportiva e nelle fasi organizzative che la hanno preceduta, ha più volte manifestato il suo ringraziamento al Contingente italiano, spiegando che “la vostra partecipazione e supporto sono stati preziosi affinché questa bellissima giornata di sport e di pace andasse a buon fine”.

Da parte sua, il comandante del contingente italiano, ha rimarcato come “lo sport sia uno dei principali ambasciatori del processo di pace nel mondo, ed è il trait d’union che accomuna persone di diverse nazionalità, culture e religioni”.

La manifestazione sportiva, che per numero di partecipanti è una delle più prestigiose al mondo e che quest’anno festeggia il 20° anniversario, non si volgeva da prima del periodo pandemico e da sempre è promotrice del messaggio della unità tra le genti”, pilastro della missione ONU in Libano.


La missione italiana in Libano a guida Brigata “Aosta”, al suo terzo mandato nella Terra dei Cedri con i colori delle Nazioni Unite, ha la responsabilità del Settore Ovest di UNIFIL in cui operano 3.800 Caschi Blu di 16 dei 48 paesi contributori alla missione ONU e di cui fanno parte oltre 1.000 Caschi Blu italiani.

Le attività svolte in Teatro Operativo sono condotte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), guidato dal generale di corpo d’armata Francesco Paolo Figliuolo. Il COVI è l’organo di staff del Capo di Stato Maggiore della Difesa, deputato alla pianificazione, coordinazione e direzione delle operazioni militari, delle esercitazioni interforze nazionali e multinazionali e delle attività a loro connesse.

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Libano, Medal Parade, militari italiani decorati con la medaglia ONU

Il Contingente Nazionale viene insignito della decorazione delle Nazioni Unite per la partecipazione alla missione UNIFIL

Il comandante della misisone UNIFIL alla Medal Parade

Shama, 14 novembre 2022 – La cerimonia militare della Medal Parade per i Caschi Blu italiani, si è svolta nei giorni scorsi nella base “Millevoi” di Shama, sede del contingente italiano in Libano.

Il generale di brigata Giuseppe Bertoncello, comandante del contingente Italiano in Libano e del Settore Ovest di UNIFIL (United Nation Interim Force in Lebanon), ha presieduto la cerimonia alla presenza del Force Commander e Head of Mission di UNIFIL, generale Aroldo Lazaro, del console onorario italiano a Tiro dott. Ahmad Seklaoui, del sindaco di Tiro, ing. Hassan Dbouk e di numerose autorità civili, militari e religiose.

Con la medaglia commemorativa delle Nazioni Unite, è stato così riconosciuto l’impegno profuso quotidianamente dagli uomini e dalle donne del contingente italiano nel sud del Libano, grazie al quale, senza soluzione di continuità dal 2006, viene garantita la sicurezza della vasta area di operazioni a sud del fiume Litani, in concorso alle Forze Armate libanesi.

A margine della cerimonia si è tenuta un’esibizione della Fanfara del 6° reggimento bersaglieri di Trapani, giunta nei giorni scorsi nel Paese dei Cedri, che ha consentito di dare maggiore enfasi e slancio alle attività di cooperazione civile e militare a supporto della popolazione locale nel settore a guida italiana.


La missione italiana in Libano a guida Brigata “Aosta”, al suo terzo mandato nella Terra dei Cedri con i colori delle Nazioni Unite, ha la responsabilità del Settore Ovest di UNIFIL in cui operano 3.800 Caschi Blu di 16 dei 48 paesi contributori alla missione ONU e di cui fanno parte oltre 1.000 Caschi Blu italiani.

Le attività svolte in Teatro Operativo sono condotte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), guidato dal Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo.

Il COVI è l’organo di staff del Capo di Stato Maggiore della Difesa, deputato alla pianificazione, coordinazione e direzione delle operazioni militari, delle esercitazioni interforze nazionali e multinazionali e delle attività a loro connesse.

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Libano, UNIFIL: i caschi blu italiani supportano la sanità locale con donazioni di sangue

Il contingente nazionale della missione UNIFIL dona sangue e conduce visite a domicilio di medicina generale nei villaggi del sud del Libano

Militari italiani in Libano donano sangue alla Croce Rossa

Tiro (Libano), 3 novembre 2022 – Attività nell’ambito dei progetti di cooperazione civile e militare, a supporto della popolazione locale, sono state condotte dal contingente italiano in Libano. Il contingente italiano ha aderito alla campagna di donazione del sangue, organizzata in collaborazione con la Croce Rossa libanese di Tiro, donando oltre un centinaio di sacche di sangue, con un prelievo che è stato effettuato nel punto di raccolta organizzato all’interno della base “Millevoi”, sede del Comando del Settore Ovest della missione UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon) e del contingente italiano.

La donazione di sangue dei militari italiani ha permesso di far fronte alle richieste della Croce Rossa libanese per mantenere inalterate e reintegrare le riserve delle banche del sangue degli ospedali locali.

Il contingente italiano in Libano ha la leadership del settore occidentale della missione delle Nazioni Unite nella Terra dei Cedri.

Oltre a questo, a sostegno della sanità e su richiesta delle autorità locali, vengono pianificate e condotte ormai quotidianamente le cosiddette medicalcare, visite a domicilio praticate dal personale sanitario militare, grazie alle quali vengono raggiunte numerose municipalità, anche quelle più remote appartenenti all’area di operazioni a guida italiana, grazie alle quali vengono visitati anziani, donne e bambini che spesso non possiedono le risorse economiche per ricevere cure.

Le medical care, che rientrano tra le attività previste dalla risoluzione n. 1701 del 2006 delle Nazioni Unite, sono svolte per prestare supporto sanitario di medicina generale alle municipalità sprovviste di un presidio sanitario pubblico, grazie a team composti da medici, infermieri e operatori logistici di sanità dell’Esercito Italiano.

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Libano, il contingente italiano si addestra con le Forze Armate Libanesi

Soldati libanesi e dell’Onu si addestrano periodicamente insieme, per affinare le procedure di coordinamento e per avere un’azione congiunta più efficiente ed efficace.

Team fucileri in posizione di sicurezza

Shama, 21 ottobre 2022 – I Caschi Blu italiani della missione UNIFIL (United Nation Interim Force in Lebanon), a poche settimane della risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che ne legittima la presenza in Libano, continuano senza sosta ad assicurare il controllo della vasta area di responsabilità assieme alle LAF (Lebanese Armed Forces), il cui supporto è uno dei pilastri su cui si fonda il mandato ONU nella Terra dei Cedri.

L’ultimo modulo addestrativo appena concluso, sviluppato congiuntamente con la 5^ brigata delle LAF, ha avuto per scenario l’approccio operativo nei centri abitati, con lo scopo di armonizzare le rispettive procedure tecnico-tattiche. In particolare, la progressione addestrativa ha visto, nella sua fase iniziale, approfondire le tecniche di movimento congiunto e le formazioni di una pattuglia mista, per poi focalizzare l’attenzione sulla bonifica ambientale di singoli edifici di varia conformazione e natura.

Durante tutte le fasi, sono stati simulati il ferimento di membri dei team, la loro stabilizzazione da parte di soccorritori militari e la successiva esfiltrazione su mezzi tattici. Per innalzare il livello di corrispondenza alla realtà dell’addestramento, è stato inoltre utilizzato munizionamento da simulazione ad ogiva marcante.

Cooperazione, interoperabilità e coordinamento sono i parametri fondamentali sui quali si basa la costante attività addestrativa condotta quotidianamente dai militari del battaglione di manovra italiano che opera nel settore occidentale dell’area di operazioni di UNIFIL, affidato al comando del generale di brigata Giuseppe Bertoncello, che ricopre anche il ruolo di comandante del contingente nazionale.

Il comando a guida italiana del Settore Occidentale di UNIFIL, per l’addestramento congiunto con le Forze Armate libanesi, mette periodicamente in campo ufficiali esperti nel campo della pianificazione operativa e addestrativa, organizzando con istruttori del 5° reggimento Fanteria Aosta di Messina e del reggimento Lancieri di Aosta (6°) di Palermo intense attività addestrative nel comprensorio del poligono di Chewakeer, nei pressi dell’antica città fenicia di Tiro.

Questo ha consentito nel tempo una vera e propria amalgama tra peacekeeper di UNIFIL e LAF, garantendo così un accrescimento del reciproco supporto, una maggiore conoscenza, una migliore cooperazione e coordinazione, ai fini di un più efficiente ed efficace impiego delle rispettive risorse e dello strumento operativo.

Team fucilieri italiani e LAF in addestramento congiunto

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La missione italiana in Libano a guida brigata “Aosta”, al suo terzo mandato nella Terra dei Cedri con i colori delle Nazioni Unite, ha la responsabilità del Settore Ovest di UNIFIL in cui operano 3.800 Caschi Blu di 16 dei 48 paesi contributori alla missione ONU e di cui fanno parte oltre 1.000 Caschi Blu italiani.

Le attività svolte in Teatro Operativo sono condotte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), guidato dal Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo. 

Il COVI è l’organo di staff del Capo di Stato Maggiore della Difesa, deputato alla pianificazione, coordinazione e direzione delle operazioni militari, delle esercitazioni interforze nazionali e multinazionali e delle attività a loro connesse.

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Libano, esercitazione Steel Storm II-2022, i Caschi Blu italiani testano le procedure di interoperabilità in ambito multinazionale e interforze

Nel sud del Libano, a Naqoura, si è conclusa l’esercitazione “Steel Storm II – 2022”, per testare le procedure di interoperabilità in ambito multinazionale ed interforze tra paesi che partecipano alla missione delle Nazioni Unite e le Forze armate libanesi.

Esercito libanese e riserva mobile francese in azione

Libano del sud, 29 settembre 2022 – I Caschi Blu della missione della Nazioni Unite, che operano in Libano sulla base della risoluzione n. 1701 del 2006, recentemente rinnovata a fine agosto senza sostanziali modifiche al mandato della missione UNIFIL (United Nation Interim Force in Lebanon), hanno condotto dal 20 al 23 settembre l’esercitazione semestrale multinazionale e interforze Steel Storm II-2022. 

L’attività esercitativa ha permesso di addestrare i peacekeeper alle procedure di integrazione delle varie componenti operative del dispositivo militare composto da 48 nazioni, di cui l’Italia costituisce una delle componenti più cospicue in termini numerici, nonché di incrementare il coordinamento e la cooperazione tra le unità operative della missione e la controparte strategica rappresentata dalle Forze Armate libanesi (LAF, Lebanese Armed Forces).

Nell’esercitazione Steel Storm i soldati italiani e i colleghi appartenenti agli altri battaglioni di manovra dei contingenti schierati nell’ambito della missione UNIFIL si sono addestrati nell’impiego delle armi individuali e di reparto, hanno sviluppato attività a fuoco statiche, dinamiche e congiunte con le LAF appartenenti alla 5^ Brigata, unità operativa schierata nel South Litani Sector (SLS), area geografica in linea di massima corrispondente all’area di responsabilità delle forze Onu nella regione.

Alla giornata conclusiva dell’attività addestrativa ha presenziato il capo della missione e comandante delle Forze UNIFIL in Libano, il generale di divisione Aroldo Lazaro, e tutti i comandanti delle unità da esso dipendenti, tra i quali il generale di brigata Giuseppe Bertoncello, comandante del Settore Ovest e del contingente italiano.

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La missione italiana in Libano a guida Brigata “Aosta”, al suo terzo mandato nella Terra dei Cedri con i colori delle Nazioni Unite, ha la responsabilità del Settore Ovest di UNIFIL in cui operano 3.800 Caschi Blu di 16 dei 48 paesi contributori alla missione ONU e di cui fanno parte oltre 1.000 Caschi Blu italiani.

Le attività svolte in Teatro Operativo sono condotte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), guidato dal generale di corpo d’armata Francesco Paolo Figliuolo.

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Libano, il contingente italiano porta a termine progetto CIMIC, ristrutturata la sede comunale di Al Boustan

Ultimato il progetto CIMIC di rifacimento della sede comunale alla municipalità di Al Boustan nel Libano del Sud

Il generale Bertoncello e il sindaco di Al Boustan inaugurano la sede comunale

Libano del sud, 23 settembre 2022 – I Caschi Blu del contingente italiano che opera in Libano sotto l’egida della Nazioni Unite, attualmente su base Brigata Aosta, hanno ultimato il progetto di rifacimento della sede comunale della municipalità di Al Boustan, cittadina a sud del Paese.

La donazione, pianificata e condotta in tutte le fasi di esecuzione, dalla progettazione alla realizzazione finale, è stata coordinata dagli specialisti del Multinational Cimic Group di Motta di Livenza (TV) e si inquadra nell’ambito di intervento dei progetti di cooperazione civile e militare per l’amministrazione civile.

Grazie al contributo della prestazione professionale di architetti libanesi e all’apporto di manodopera locale si è cercato di dare ulteriore incentivo all’economia di un’area in difficoltà per la persistente crisi economica che attanaglia da due anni la Terra dei Cedri.

A margine della cerimonia di completamento dei lavori di ristrutturazione degli uffici e dell’intera facciata del palazzo cittadino, il sindaco di Al Boustan, Adnan Al Ahmad ha espresso la sua gratitudine personale e quella dell’intera comunità al generale di brigata Giuseppe Bertoncello, comandante del settore occidentale della missione UNIFIL (United Nation Interim Force in Lebanon) e del contingente nazionale, il quale ha rimarcato la continua opera di vicinanza dell’Italia e dei peacekeeper dell’Onu a supporto delle istituzioni del Paese.

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La missione italiana in Libano a guida Brigata Meccanizzata Aosta, al suo terzo mandato nella Terra dei Cedri con i colori delle Nazioni Unite, ha la responsabilità del Settore Ovest di UNIFIL in cui operano 3.800 Caschi Blu di 16 dei 48 paesi contributori alla missione ONU e di cui fanno parte oltre 1.000 Caschi Blu italiani.

Le attività svolte in Teatro Operativo sono condotte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), guidato dal Generale di Corpo d’Armata Francesco Paolo Figliuolo.

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UNIFIL: Caschi Blu italiani supportano la sanità in Libano

Il Contingente Nazionale UNIFIL, dona dispositivi sanitari all’ospedale governativo di Bint Jubayl

Bint Jubayl, 1 settembre 2022 – Il contingente italiano in Libano che ha la leadership del settore occidentale della missione delle Nazioni Unite nella Terra dei Cedri, ha condotto una serie di attività nell’ambito dei progetti di cooperazione civile e militare a supporto della popolazione locale.

I Caschi Blu italiani, attualmente provenienti dalla Brigata “Aosta” dell’Esercito Italiano, hanno donato un cospicuo numero di presidi sanitari all’Ospedale Civile di Bint Jubayl, città nell’estremo sud dell’area di responsabilità della missione.

Il generale Giuseppe Bertoncello, comandante della Joint Task Force Lebanon e del contingente italiano ha consegnato al dottor Tawfik Faraj, direttore del nosocomio libanese, 145.000 mascherine chirurgiche, 70.000 mascherine del tipo Ffp2, 72.000 guanti chirurgici, e oltre 100 litri di gel sanificante. Analogamente, stessa tipologia di materiale sanitario é stata consegnata alla vicina municipalità di Dibil, nelle mani del sindaco Elie Youssef Louka che ha ricevuto il materiale, presso la chiesa di San Giorgio, retta da padre Fali Felfleh.

Questa donazione, coordinata dagli specialisti del Multinational Cimic Group di Motta di Livenza(TV), si inquadra nell’ambito di intervento per il supporto essenziale all’ambiente civile nel settore salute ed è un ulteriore aiuto per il contrasto alla pandemia da Covid-19 che da tempo l’Italia e UNIFIL (la United Nation Interim Force in Lebanon) conducono per arginare il Coronavirus.

Inoltre, nei giorni precedenti i peacekeeper italiani hanno aderito alla campagna di donazione di sangue “Blood Drive” lanciata dal comando della missione ONU in Libano e che ha, tra i pilastri del proprio mandato stabiliti dalla risoluzione n. 1701 del 2006 del Consiglio di Sicurezza, proprio quello del supporto alla popolazione libanese.

Il prelievo di sacche di sangue donate dai militari presso l’Ospedale Militare di Naqoura, ha permesso di far fronte alle richieste della Croce Rossa Libanese per mantenere inalterate e reintegrare le riserve delle banche del sangue degli ospedali locali.

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Le attività svolte in teatro operativo sono condotte sotto il coordinamento e secondo le direttive impartite dal Comando Operativo di Vertice Interforze (COVI), guidato dal generale di corpo d’armata Francesco Paolo Figliuolo.

Il COVI è l’organo di staff del Capo di Stato Maggiore della Difesa, deputato alla pianificazione, coordinazione e direzione delle operazioni militari, delle esercitazioni interforze nazionali e multinazionali e delle attività a loro connesse.

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: Joint Task Force  – Lebanon Sector West


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