Archivi del mese: settembre 2017

Forum internazionale dei comandanti delle unità specializzate in cooperazione civile-militare della NATO al Multinational CIMIC Group

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Oderzo, 26 settembre 2017 – Si è svolta oggi a Oderzo, nella prestigiosa cornice di Palazzo Foscolo, la prima delle due giornate in programma per il 10° Forum Internazionale dei comandanti delle unità specializzate in Cooperazione Civile-Militare (CIMIC – Civil Military Cooperation) della NATO organizzato dal Multinational CIMIC Group (MNCG) di Motta di Livenza su delega del Supreme Headquarters Allied Powers Europe (SHAPE).

L’evento, che ha riunito 49 tra comandanti delle unità NATO e membri del Partnership for Peace (PfP) nonché specialisti del settore provenienti da 19 Paesi, è stato un’occasione per condividere con autorità civili, rappresentanti degli atenei di Padova e Verona, della Croce Rossa Italiana e rappresentanti della stampa, un momento di confronto internazionale su tematiche afferenti alla cooperazione e all’interazione fra la componente civile e quella militare oramai fattore imprescindibile in tutti gli scenari operativi.

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Oggetto di discussione è stata quest’anno la Cooperazione Civile-Militare nell’ambito delle cosiddette operazioni “Articolo 5”, ossia quelle azioni intraprese dai Paesi dell’Alleanza Atlantica in termini di difesa collettiva e reazione ad un attacco armato. Al forum hanno preso parte, in qualità di relatori, il generale Vincenzo Camporini, già capo di Stato Maggiore della Difesa e attuale vice presidente dell’Istituto Affari Internazionali (IAI), e il generale Toon van Loon già comandante del 1° German/Dutch Corps con pluriennale esperienza nei Comandi NATO. Nel corso del suo intervento, il generale Camporini ha sottolineato l’importanza e la necessità di conoscere profondamente i costumi, le tradizioni, la cultura e, più in generale, l’ambiente in cui si deve operare al fine di sviluppare la capacità di interagire con le molteplici e diversificate entità civili con cui l’operatore CIMIC deve interfacciarsi. Inoltre, l’ex capo di Stato Maggiore della Difesa ha evidenziato la necessità di sviluppare la funzione CIMIC a prescindere dal contesto operativo di riferimento, sia questo di Crisis Responce Operation o Art. 5 Operation.

L’Italia dal 2002 si è dotata di un’unità specializzata in Cooperazione Civile-Militare, il Multinational CIMIC Group, Interforze a guida Esercito e multinazionale affiliata alla NATO, con i contributi di Grecia, Portogallo, Romania, Slovenia e Ungheria in grado di intervenire in tutto lo spettro dei conflitti. La capacità di interagire con tutti gli attori civili coinvolti nel conflitto, dalle autorità locali alle organizzazioni internazionali, dalle organizzazioni governative a quelle non governative, ai media, disponendo del miglior livello di conoscenza possibile ed effettuando una valutazione costante dell’ambiente socio-culturale, consente di acquisire e mantenere il consenso della popolazione civile e, al contempo, perseguire, nel quadro di un contesto il più collaborativo possibile, il massimo livello di interazione al fine di coordinare gli sforzi (ad esempio relativi alla realizzazione di progetti formativi, infrastrutturali, di sviluppo economico etc.) e favorire ogni azione funzionale al raggiungimento della missione.

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Il Multinational CIMIC Group fornisce attualmente assetti in tutte le principali missioni che vedono impegnati contingenti italiani, dal Libano al Kosovo, dall’Afghanistan alla Somalia ed inoltre per l’operazione EUNAVFORMED.

Il comando multinazionale di Motta di Livenza è, inoltre, in ambito Difesa, l’unico polo di formazione per la funzione CIMIC: ad oggi sono circa 1400 gli studenti, delle varie Forze Armate e stranieri, passati dai banchi del Multinational CIMIC Group, a testimonianza di un’offerta didattica sempre più aderente alle esigenze formative degli specialisti che operano nei sempre più mutevoli scenari operativi.

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Fonte e immagini: Multinational CIMIC Group
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Cambio al comando della brigata Pinerolo

saluto tra cedente e subentrante

​​​​​​Bari, 25 settembre 2017 – Presso la Caserma “Vitrani”, sede del Reparto Comando e Supporti Tattici della brigata “Pinerolo”, alla presenza del comandante del comando delle Forze Operative Sud, generale di corpo d’armata Luigi Francesco De Leverano, e delle massime autorità civili, militari e religiose di Bari e provincia, ha avuto luogo, venerdì 22 settembre, la cerimonia di cambio del comando della brigata “Pinerolo” tra il generale di brigata Gianpaolo Mirra, cedente, ed il pari grado Francesco Bruno, subentrante.

Il generale Mirra ha lasciato il comando della prestigiosa Unità dopo due anni di intensissima attività addestrativa ed operativa svolta sia in Patria che fuori dal territorio nazionale.

Generale De Leverano

La brigata, sotto la sua guida, è stata impegnata nel periodo maggio – dicembre 2016 in Afghanistan dove ha guidato il “Train Advise Assist Command West” (TAAC-W), il comando NATO con base a Herat. Per l’impegno profuso in tale periodo, per gli eccellenti risultati ottenuti nel consolidare e implementare il nuovo concetto operativo, non più incentrato sulla funzione da combattimento, ma basato essenzialmente sul supporto e sull’addestramento delle Forze Armate afghane e per i successi raccolti nel campo della cooperazione civile militare il Comando Supremo delle Forze Alleate in Europa, che ha la sua sede a Shape in Belgio, ha attribuito alla Brigata “Pinerolo” l’importante onorificenza “Allied Command Operations Campaign Pennat”.

L’onorificenza, per la prima volta conferita a una brigata italiana, è stata consegnata dal generale di corpo d’armata Luciano Portolano capo di Stato Maggiore del comando NATO di Napoli (JFC).

Gen Portolano Comando NATO

Contestualmente la brigata “Pinerolo” ha inviato proprie unità in altri teatri operati quali Iraq, Somalia, Libano e Lettonia ed ha proseguito l’implementazione del programma di digitalizzazione dell’Esercito che vede la grande unità prima brigata dell’Esercito ad aderire e sviluppare sul campo il progetto “Forza NEC”, un progetto ambizioso straordinariamente innovativo, che costituisce la punta di diamante dell’intero programma di modernizzazione della componente terrestre della Difesa.

In Patria ha continuato a partecipare all’operazione “Strade Sicure” operando al fianco delle Forze dell’ordine nella lotta finalizzata alla prevenzione dei delitti di criminalità organizzata e ambientale schierando fino a 1200 militari contemporaneamente.

Nel corso degli ultimi due anni la componente genio della brigata ha proseguito nelle attività di bonifica di residuati bellici risalenti alla 2^ Guerra Mondiale nell’area di competenza del basso Adriatico comprendente la Puglia, la Basilicata, il Molise, la Calabria e l’Abruzzo. Il reggimento genio ha inoltre operato nell’emergenza neve in Puglia, Abruzzo e Molise intervento anche in località Rigopiano. Intenso e costante è stato l’addestramento del personale della “Pinerolo” finalizzato a garantire la piena capacità operativa ed il pronto all’impiego nei tempi e nei luoghi in cui l’autorità di governo decida di inviare la grande unità.

Bandiera 9 Reggimento lascia lo schieramento

Il generale Mirra lascia il comando per ricoprire un prestigioso incarico presso gli organi centrali in Roma.

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Fonte e immagini: Brigata Pinerolo
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Caschi Blu in Libano: terminato il Fire Observation Course per gli ufficiali delle Forze Armate Libanesi (video)

Gli istruttori di Osservazione del Fuoco spiegano l'esercizio da effettuare

Shama (Libano) 25 settembre 2017 –  È terminato ieri il Fire Obervation Course a favore delle Lebanese Armed Forces (LAF), condotto dal contingente italiano in Libano e che ha visto un’esercitazione finale nell’area addestrativa vicina alla base “Millevoi” di Shama.

Il corso si prefissava lo scopo di insegnare ai giovani ufficiali delle LAF le tecniche di osservazione e gestione del fuoco durante le operazioni condotte con le armi a tiro indiretto, in particolare con i mortai pesanti. La complessità del corso e il livello di difficoltà hanno consentito la partecipazione di solo un esiguo numero di ufficiali delle LAF che, in base al concetto di “train the trainer”, svilupperanno, a loro volta, l’addestramento dei militari di stanza nei reparti schierati nel sud del Libano.

L'Osservazione del Fuoco durante i le attivita' con tiro indiretto

L’attività formativa, della durata di due settimane, è stata sviluppata dal personale istruttore di ITALBATT, l’unità di manovra del contingente italiano in Libano, oggi su base Reggimento “Lancieri di Montebello” (8°).

L’addestramento delle LAF dislocate nel sud del Libano è uno dei più importanti target previsti dalla risoluzione n.1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, unitamente al monitoraggio costante della Blue Line, attraverso il pattugliamento appiedato e motorizzato, nonché al supporto alla popolazione locale attraverso le attività promosse dalle unità della Civil and Military Cooperation (CIMIC).

La Task Force “Montebello”, che compone ITALBATT con un battle group di “Lancieri” e uno di “Granatieri”, ha effettuato decine di corsi a favore delle LAF della 5^Brigata libanese, in particolare nelle attività tattiche connesse al controllo del territorio, forti dell’esperienza maturata nelle precedenti operazioni di homeland security in occasione del “Giubileo straordinario della misericordia” in Roma.

tecniche di osservazione e gestione del fuoco

I reparti di manovra schierati in Libano, su base brigata “Granatieri di Sardegna”, prima di essere impiegati quali peacekeepers con l’operazione “Leonte XXII”, sono stati per tre anni in prima linea a supporto della Forze di Polizia con l’operazione “Strade Sicure”, a dimostrazione della grande versatilità delle Forze Armate italiane.

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Fonte e immagini: Contingente italiano in Libano
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Carosello dei carabinieri in chiusura del Longines Global Champions Tour di Roma

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Roma, 24 settembre 2017 – Chiusura d’eccezione del Longines Global Champions Tour di Roma, oggi domenica 24 settembre, con il Carosello dei Carabinieri a cavallo per la prima volta allo Stadio dei Marmi Pietro Mennea. Il numeroso pubblico presente anche oggi al Foro Italico ha infatti salutato la sempre emozionante esibizione del 4° Reggimento dell’Arma che ha posto il suo sigillo dell’edizione numero tre del prestigioso concorso ippico internazionale.

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Fonte: Ufficio stampa Equi-Equipe
Immagine: © Stefano Grasso/LGCT
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Cordoglio dell’Ordinario Militare Santo Marcianò per la perdita del capitano Orlandi

Roma, 24 settembre 2017 – L’ordinario militare arcivescovo Santo Marcianò invia il suo messaggio di cordoglio all’Aeronautica Militare per la perdita del capitano Gabriele Orlandi.

Messaggio di Cordoglio Ordinario Militare per Organi di Stampa

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Fonte e immagine: Stato Maggiore Difesa
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Incidente aereo dell’eurofighter a Terracina (video)

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Roma, 24 settembre 2017 – Uno spettatore della manifestazione delle frecce tricolori a Terracina ci ha inviato il video dell’incidente, con lo sgomento delle persone che stavano li ad assistere. Il caccia, eurofighter typhoon, stava intrattenendo il pubblico in attesa del passaggio delle frecce tricolori, quando all’improvviso si è schiantato sul mare. Subito sono accorse le motovedette.

Il corpo del pilota, il capitano Gabriele Orlandi di 36 anni è stato ritrovato. Ne hanno dato cordoglio il ministro della Difesa, la senatrice Roberta Pinotti, il capo di SMD, il generale Claudio Graziano, il capo di SME, il generale Danilo Errico e l’ordinariato militare, arcivescovo Santo Marcianò.

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Video: Salvino Licatini
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Incidente aereo Terracina, ritrovato il corpo del pilota

Cordoglio della senatrice Pinotti, del generale Graziano e del generale Errico 

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Terracina, 24 settembre 2017 – Un velivolo Eurofighter del Reparto Sperimentale di Volo dell’Aeronautica Militare è precipitato in mare nella fase finale del suo programma di volo.

Ancora sconosciute le cause dell’incidente. Da pochi minuti è stato ritrovato il corpo del pilota. Le operazioni di soccorso sono iniziate immediatamente dopo l’impatto grazie ai mezzi di soccorso presenti sul posto.

L’Aeronautica Militare ha attivato le procedure per accertare le cause dell’incidente. Il ministro della Difesa, senatrice Roberta Pinotti ed il capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano si uniscono al capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, generale di squadra aerea Enzo Vecciarelli nell’esprimere vicinanza e cordoglio alla famiglia ed alle persone più care e vicine al giovane pilota.

Il generale di corpo d’armata Danilo Errico, capo di Stato Maggiore dell’Esercito, esprime al capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, generale di squadra aerea Enzo Vecciarelli e a tutto il personale dell’Aeronautica, il proprio cordoglio per il decesso del pilota tragicamente scomparso nell’incidente aereo di Terracina. Il generale di corpo d’armata Danilo Errico, inoltre, a nome anche degli uomini e delle donne dell’Esercito Italiano, rivolge un profondo sentimento di partecipazione e vicinanza ai familiari del pilota.

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Fonte: Aeronautica Militare – SMD – SME
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Salvo D’Acquisto ricordato a Palidoro nel  74° anniversario del sacrificio

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Palidoro, 24 settembre 2017 – Ieri mattina, presso la torre di Palidoro, alla presenza del comandante generale dell’Arma dei Carabinieri Tullio Del Sette e del fratello dell’eroe, prof. Alessandro D’Acquisto, è stato celebrato il 74° anniversario del sacrificio del vice brigadiere Medaglia d’Oro al Valor Militare Salvo D’Acquisto, con la deposizione di una corona alla stele del decorato.

Alla caserma “Salvo D’Acquisto” di Roma è stata deposta una corona al monumento.

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Successivamente, nella sala di rappresentanza del comando generale dell’Arma dei Carabinieri, il comandante generale ha voluto rendere merito a sei militari e a un orfano dell’Arma distintisi in operazioni e attività caratterizzate da spiccato senso di solidarietà, consegnando loro il Premio “Salvo D’Acquisto”.

Era il 23 settembre 1943 quando, a seguito di un presunto attentato alle SS, il comando tedesco prese in ostaggio 22 civili innocenti. Il comandante del contingente, per tentare di avvalorare il sequestro degli ostaggi, cercò il Carabiniere più elevato in grado della stazione di Torrimpietra, affidandogli il compito di individuare un colpevole tra i 22 innocenti presi in ostaggio.

Fu così che i tedeschi aggredirono il giovane Salvo D’Acquisto, vice brigadiere in sottordine, cercando di convincerlo ad accusare qualcuno, ma non servì a nulla. Il Carabiniere infatti, intuendo le intenzioni dei nazisti, decise di accusarsi del presunto attentato e sacrificare la propria giovane vita, barattandola con quella dei 22 innocenti. Aveva solo 23 anni.

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L’estremo sacrificio dell’eroe, a cui è stato riconosciuto il titolo di “Servo di Dio”, è l’esempio del più luminoso altruismo che ha da sempre contraddistinto lo spirito dell’Arma e di ogni Carabiniere.

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Fonte e immagini: Arma dei Carabinieri
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Il generale Graziano riceve la visita del capo di Stato Maggiore della Difesa libico

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Roma, 24 settembre 2017 – Ieri mattina, il generale Claudio Graziano ha ricevuto la visita del Capo di Stato Maggiore della Difesa del Governo di Accordo Nazionale della Libia, generale Abdulrahman al Tawil, nominato nell’incarico dal premier al Serraj alla fine di agosto scorso.

Preceduta dalla resa degli onori da parte di un picchetto interforze, la visita è poi proseguita con l’incontro tra i due capi di Stato Maggiore e le rispettive delegazioni. Tale attività, che rientra nel quadro dei consueti colloqui bilaterali di livello tecnico-militare tra i vertici militari di Paesi alleati e amici, si è sviluppata attraverso la discussione di vari argomenti per esplorare le possibili future forme di collaborazione, in ambito militare, tra i due Paesi.

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Principale argomento dei colloqui è stato, infatti, quello relativo alla cooperazione tra Forze Armate italiane e libiche e alla comune volontà di rafforzarla con l’obiettivo di incrementare e corroborare le capacità operative delle forze libiche, ponendole in condizione di operare in piena autonomia e di contribuire fattivamente alla piena stabilizzazione dell’entità statuale, contrastando l’azione delle organizzazioni criminali, delle reti terroristiche e dei trafficanti di esseri umani. In tal senso, le Forze Armate italiane sono pronte a supportare quelle libiche, laddove vi siano richieste ufficiali da parte delle stesse autorità libiche e, comunque, dopo la prevista autorizzazione del governo e del parlamento.

Nell’ambito dell’incontro è stato proposto anche un punto di situazione sulle collaborazioni già in atto, con particolare riferimento all’attività dell’operazione “Ippocrate” – l’ospedale militare da campo italiano – presente in Libia da settembre dello scorso anno, per il quale il generale al Tawil ha ringraziato i militari italiani. Altrettanta gratitudine è stata rappresentata per la disponibilità italiana a curare, presso le strutture ospedaliere militari del nostro Paese, quei pazienti con patologie e ferite più gravi, non trattabili con altrettanta efficacia presso i nosocomi libici.

Si è affrontato poi il tema delle attività di supporto tecnico-logistico e operativo alle unità della Marina e della Guardia Costiera libiche per il contrasto ai traffici illeciti, primo tra tutti quello di esseri umani, cercando di definire, per questa prima fase, le esigenze complessive di intervenenti manutentivi e di riparazione sulla flotta libica, che, in parte, vengono già eseguiti dall’equipaggio di Nave Tremiti della Marina Militare italiana, presente nel porto di Tripoli dall’agosto scorso.

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La visita, svoltasi in un clima di piena intesa e cordialità, si è quindi conclusa con l’invito ad effettuare con periodicità questi incontri, al fine di avere la opportunità di focalizzare con immediatezza i possibili futuri settori di collaborazione e cooperazione.

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Fonte e immagini: Stato Maggiore Difesa
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Kosovo: primo corso sulla tutela ambientale per la Kosovo Police

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Pristina (Kosovo), 22 settembre 2017 – Si è concluso oggi il primo corso “Environmental Crime Course” sulla tutela ambientale, svolto dai militari dell’Arma dei Carabinieri in favore dei poliziotti della Kosovo Police (KP).

Alla cerimonia di chiusura, che si è tenuta oggi presso la base della Multinational Specialized Unit (MSU) di Pristina, hanno partecipato il vice comandante di KFOR (Kosovo Force), brigadier general Christina Riener, e l’ambasciatore italiano Piero Cristoforo Sardi, che, alla presenza del capo della KP col. Shpend Maxhuni e del comandante di MSU col. Marco Di Stefano, hanno consegnato gli attestati di partecipazione ai 20 frequentatori.

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Il corso, nato da accordi intercorsi tra l’Arma dei Carabinieri e la KP, ha avuto lo scopo di fornire nozioni di base agli operatori di polizia nel settore della tutela ambientale. Il programma si è sviluppato in 3 settimane, tra lezioni teoriche e pratiche, ed ha affrontato diverse tematiche inerenti l’ambiente: la definizione di ambiente; l’uomo e l’ambiente; effetti dell’inquinamento sull’uomo, su matrici e alimentazione; organismi internazionali; protocolli, trattati e convenzioni e regolamentazione internazionale sul trasporto di materiali/liquidi/gas su strada. 

Le attività sono state condotte dai Carabinieri Forestali e del Nucleo Operativo Ecologico (NOE), militari altamente specializzati sul tema della tutela dell’ambiente.

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La MSU di KFOR è un’unità multinazionale su base Arma dei Carabinieri che opera in Kosovo dal 1999. Le unità operative dell’MSU assolvono ai compiti di risposta e mantenimento dell’ordine pubblico, supporto alle forze di polizia locali e  monitoraggio degli aspetti riguardanti la pubblica sicurezza.

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Fonte e immagini: Stato Maggiore Difesa
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