Archivi del mese: febbraio 2016

Terminato il raduno del G.S. Paralimpico Difesa (GSPD): obiettivo “Invictus Games” 2016

Roma, 25 febbraio 2016 – Si è concluso oggi il raduno tecnico sportivo del Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa (GSPD), un’occasione speciale in cui atleti e dirigenti hanno fatto un punto di situazione in vista dei prossimi impegni del Gruppo.

Il primo e più importante appuntamento che attende infatti i militari para-atleti della Difesa sono i giochi internazionali dedicati ai militari affetti da disabilità “Invictus Games”.

La manifestazione, nata su iniziativa del principe Harry della casa reale inglese, si è tenuta per la prima volta nel 2014 a Londra, negli splendidi impianti sportivi che hanno ospitato le Olimpiadi del 2012; la seconda edizione andrà in scena a maggio di quest’anno ad Orlando, negli Stati Uniti, e promettono uno spettacolo ancora più emozionante, come lo stesso Harry ha auspicato passando il testimone agli USA.

La compagine che rappresenterà l’Italia sarà formata da circa 20 atleti che si misureranno in discipline individuali quali l’atletica, il nuoto, il tiro con l’arco, ma anche in gare di squadra come il sitting volley.

Alla edizione londinese degli “Invictus”, l’Italia si era distinta conquistando ben cinque medaglie.  

Il raduno è stato anche occasione per provare i nuovi atleti uniti al gruppo e avviare quelli già esperti a nuove discipline nell’ottica di formare selezioni competitive anche nei principali sport di squadra.

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Fonte e immagini: Stato Maggiore della Difesa
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Esercito: sbocchi occupazionali in Abruzzo, consegnati gli attestati

 

L’Aquila, 25 febbraio 2016 – Il 25 febbraio ha avuto luogo, presso la sede di Confindustria – L’Aquila, la cerimonia di consegna degli attestati ai 15 frequentatori dei corsi per “Addetto alla logistica e alla gestione di magazzino” e “abilitazione all’uso del carrello elevatore”; tra questi ultimi, 6 hanno già trovato impiego.

Presenti all’evento numerose autorità militari e civili ed esponenti dell’imprenditorialità a livello regionale tra cui il generale di corpo d’armata (in quiescenza) Andrea Michele Lusa, la dott.ssa Marcella Nocilla (responsabile Servizio Rapporti Istituzionali e Coordinamento del Segretariato Generale della Difesa) e il dott. Fabio Spinosa Pingue (vicepresidente di Confindustria-L’Aquila). Nel corso dei vari interventi, è emersa l’unanime concordanza dei relatori in riferimento alla grande validità e utilità del progetto, soprattutto in considerazione del quadro congiunturale estremamente sfavorevole che riguarda il mondo del lavoro.

L’iniziativa, promossa dal comandante militare dell’Esercito per l’Abruzzo, generale di brigata Rino De Vito, fa parte del progetto Sbocchi Occupazionali che comprende un ampio ventaglio di attività volte a facilitare il reinserimento nel mondo del lavoro dei giovani Volontari che hanno trascorso un periodo più o meno lungo nelle Forze Armate senza demerito.

Obiettivo principale di questo servizio è quindi di permettere ai volontari congedati di effettuare una ricerca occupazionale consapevole e mirata, con maggiori probabilità di successo, soprattutto attraverso i colloqui di orientamento al lavoro e l’incontro con le imprese (cosiddetto matching). Gli ex-militari che aderiscono al progetto possono vantare quasi sempre una provata esperienza a lavorare in team e in condizioni difficili, sia in ambito nazionale che internazionale.

Il progetto, coordinato a livello nazionale dal segretariato generale della Difesa e a livello regionale dalle Sezioni Collocamento ed Euroformazione operanti all’interno dei comandi territoriali dell’Esercito, può contare sulla collaborazione degli enti locali, in particolare la Regione Abruzzo che ha iscritto il corso a catalogo, dei Centri per l’Impiego, delle Camere di Commercio, di molte associazioni di categoria e aziende con cui sono state stipulate convenzioni al fine di favorire l’accesso dei Volontari in stage, tirocini formativi e corsi di formazione.

Per la riuscita del corso hanno contribuito gli insegnanti e docenti della “Q110 – Officina di Alta Formazione” e le Aziende del “Gruppo Pingue Fattorie” e “Fioravanti Supermercati” per lo svolgimento dei tirocini pratici presso i punti vendita di Sulmona, Raiano e L’Aquila.

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Fonte e immagini: CME Abruzzo
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UNIFIL: visita del capo di Stato Maggiore dell’Esercito

Picchetto d'onore all'arrivo del capo di SME presso HQ UNIFIL

Picchetto d’onore all’arrivo del capo di SME presso HQ UNIFIL

Naqoura, 25 febbraio 2016 – Il generale di corpo d’armata Danilo Errico, capo di Stato Maggiore dell’ Esercito, ha concluso  oggi la sua visita ufficiale di due giorni in Libano.

Al suo arrivo presso l’aeroporto internazionale di Beirut, il generale Errico è stato accolto dall’Ambasciatore italiano in Libano, S.E. Massimo Marotti, che lo ha accompagnato negli incontri istituzionali programmati, tra cui quello con il comandante delle Forze Armate Libanesi generale Jean Kahwaji.

Il capo di SME con il generale Portolano

Il capo di SME con il generale Portolano

Il capo di Stato Maggiore dell’Esercito si è poi trasferito presso il quartier generale di UNIFIL dove è stato ricevuto dal generale di divisione Luciano Portolano che, nella veste di capo missione e comandante delle Forze ONU nel Libano Meridionale, ha illustrato i lineamenti della missione nel quadro dei delicati equilibri dello scacchiere mediorientale.

A margine del colloquio, il generale Errico si è intrattenuto con il personale della Task Force Italair, assetto presente in Libano dal 1979 e che rappresenta l’unità italiana da maggior tempo impiegata nell’ambito della missione UNIFIL.

Nel suo secondo giorno di visita, il capo di Stato Maggiore dell’Esercito si è recato a Shama  per incontrare il contingente Italiano che opera nel settore ovest di UNIFIL, a guida Brigata Taurinense e sotto il comando del generale di brigata Franco Federici, oltre alla nutrita rappresentanza degli Ufficiali di staff (interforze) che operano nel Quartier Generale di UNIFIL (Naqoura). Salutando i militari italiani, il Generale Errico ha espresso il proprio apprezzamento e gratitudine per i risultati sinora conseguiti, dicendosi certo di poter fare affidamento sulla professionalità dei caschi blu italiani impegnati quotidianamente nella piena attuazione della Risoluzione 1701 del Consiglio di Sicurezza dell’ONU.

In precedenza il capo di SME ha potuto visitare il training center della Missione Militare Bilaterale Italiana in Libano (MIBIL), responsabile del coordinamento e dello sviluppo di numerose attività addestrative a favore delle  Forze Armate Libanesi (LAF) nel più ampio contesto delle iniziative dell’International Support Group for Lebanon (ISG).

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Fonte e immagini: UNIFIL headquarters
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Marina Militare, operazione Mare Sicuro: soccorsi altri 700 migranti in poche ore

Palermo, 23 febbraio 2016 – Sono 731 i migranti soccorsi stamattina dalle navi della Marina Militare durante il pattugliamento dello Stretto di Sicilia nell’ambito dell’Operazione Mare Sicuro.

Nave Cigala Fulgosi intervenuta in soccorso a tre natanti, ha recuperato un totale di 407 migranti  tra cui 4 cadaveri.

Nave Bettica è intervenuta in assistenza a due imbarcazioni recuperando 219 migranti.

Nave Scirocco ha assunto il coordinamento delle operazioni di ricerca e soccorso di un ulteriore gommone in precarie condizioni di galleggiamento, recuperando 105 migranti successivamente trasferiti sulla CP 941.

Le navi della Marina Militare sono inserite nel dispositivo aeronavale “Mare Sicuro” che svolge attività di presenza, sorveglianza e sicurezza marittima nel Mediterraneo Centrale al fine di assicurare la tutela degli interessi nazionali mediante la protezione delle linee di comunicazione, delle navi commerciali e delle piattaforme off-shore d’interesse nazionale.  

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Fonte e immagini: Marina Militare
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Aeronautica Militare: 20 anni fa il colonnello Maurizio Cheli partiva per lo spazio

Roma, 22 febbraio 2016 – Il 22 febbraio 1996 a bordo dello Space Shuttle Columbia, il colonnello dell’Aeronautica Militare Maurizio Cheli come primo ufficiale dell’Aeronautica Militare, partecipava alla missione STS-75 svolgendo, come primo astronauta italiano, il ruolo di mission specialist.

In occasione di questo importante anniversario il capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, generale squadra aerea Pasquale Preziosa, ha voluto incontrare il l’ufficiale e astronauta per evidenziare come “la presenza di ben quattro Ufficiali dell’Aeronautica Militare ad aver volato nello spazio testimonia l’interesse della Forza Armata per le attività del volo umano spaziale e sub-orbitale che rappresentano il nostro futuro. Un cammino cominciato più di 50 anni fa, grazie al genio e all’impegno del Generale Luigi Broglio, ingegnere dell’Aeronautica Militare, che permise all’Italia di accedere allo Spazio con un proprio satellite, il “San Marco”. Un successo che nel 1964 potevano condividere solo Unione Sovietica e Stati Uniti”.

Il colonnello Maurizio Cheli ha voluto sottolineare come “l’Aeronautica Militare nel corso di oltre 90 anni ha formato e preparato non solo gli astronauti, ma anche gli ingegneri ed i medici aerospaziali, trasferendo le proprie competenze umane e tecniche al mondo dell’astronautica italiana ed europea”.

Oggi l’Aeronautica Militare dispone di proprie infrastrutture e capacità specifiche presso il Centro Sperimentale di Volo. Per capitalizzare tali esperienza è nato il GIAS (Gruppo di Ingegneria Aero-Spaziale) che rappresenta una start-up di Forza Armata composta da ingegneri e specialisti tra i 25 e i 36 anni di età a forte vocazione tecnologica, improntata all’innovazione.

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Fonte e immagine: Aeronautica Militare
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Al via il 1° raduno del 2016 del Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa (GPSD)

Roma, 22 febbraio 2016 – Dal 23 al 25 febbraio, gli atleti paralimpici militari del GSPD si ritroveranno per il primo Raduno tecnico-sportivo del 2016. Appuntamento al Centro Sportivo Olimpico dell’Esercito (CSOE), all’interno della città militare Cecchignola, dove atleti, tecnici, compresi i rappresentanti delle Federazioni sportive a cui il GSPD è affiliato, nonché esponenti del Comitato Italiano Paralimpico (CIP), potranno fare un punto di situazione sui risultati finora conseguiti e i programmi futuri tra cui la seconda edizione degli Invictus Games di Orlando (USA) e le olimpiadi di RIO.

L’occasione sarà anche motivo di incontro ed amalgama tra gli atleti, e un’occasione per valutare le potenzialità di nuovi candidati.

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Fonte e immagini: Stato Maggiore della Difesa
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Marina Militare: le navi Bettica e Cigala Fulgosi soccorrono quasi 600 migranti nel fine settimana (video)

Nave Fulgosi, 21 febbraio: inizio soccorsi imbarcazioni

Nave Fulgosi, 21 febbraio: inizio soccorsi imbarcazioni

Palermo, 22 febbraio 2016 – Sono 599 i migranti soccorsi tra sabato e domenica dai pattugliatori Bettica e Cigala Fulgosi della Marina Militare durante il pattugliamento dello Stretto di Sicilia nell’ambito dell’Operazione Mare Sicuro.

Nave Fulgosi sabato 20 febbraio ha soccorso un gommone recuperando 122 migranti trasbordati successivamente sulla nave tedesca FGS Frankfurt impegnata nell’Operazione “Sophia” di Eunavfor Med. Ieri ha soccorso altre due imbarcazioni imbarcando 236 migranti che sono stati trasferiti sulla nave delle Capitanerie di Porto Dattilo.

Nave Bettica, 21 febbraio: screening sanitario

Nave Bettica, 21 febbraio: screening sanitario

Nave Bettica è intervenuta ieri in assistenza a due imbarcazioni in precarie condizioni di galleggiamento recuperando 241 migranti con donne e bambini. Tutti i migranti sono stati trasferiti sulla nave battente bandiera rumena MAI 0201.

I due pattugliatori della Marina Militare, al termine delle operazioni SAR, hanno ripreso il pattugliamento nell’ambito del dispositivo aeronavale “Mare Sicuro” che svolge attività di presenza, sorveglianza e sicurezza marittima nel Mediterraneo Centrale al fine di assicurare la tutela degli interessi nazionali mediante la protezione delle linee di comunicazione, delle navi commerciali e delle piattaforme off-shore d’interesse nazionale.

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Fonte e immagini: Marina Militare
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Esercito: gli artificieri neutralizzano bomba d’aereo a Campo di Trens (BZ)

dettaglio bomba

Dettaglio bomba

Bolzano, 21 febbraio 2016 – Domenica 21 febbraio, gli artificieri dell’Esercito,appartenenti al 2° Reggimento Genio Guastatori di Trento, hanno neutralizzato una bomba d’aereo da 100 libbre, concludendo con successo ed in anticipo sui tempi pianificati l’operazione.

Le fasi sono state condotte con celerità, ma nel totale rispetto della massima sicurezza per la cittadinanza e per l’incolumità stessa dei militari in attività.  La macchina organizzativa ha visto il coordinamento del Commissariato del Governo di Bolzano, del Comando Interregionale Forze di Difesa Nord e 130 partecipanti tra militari, Forze dell’ordine e Protezione Civile.

Iniziato alle 08:45 il blocco della viabilità transfrontaliera e  l’evacuazione di 200 abitanti, riaperto con notevole anticipo alle 10:10 il tratto dell’Autostrada A22 tra il Brennero e Bressanone, della Strada statale (SS 12) e della ferrovia, riducendo notevolmente il disagio per turisti in transito e abitanti della zona. 

sito del ritrovamento

Sito del ritrovamento

Le fasi di despolettamento, iniziate alle 08:54, sono terminate alle 10:06, nonostante i due dispositivi di innesco risultassero particolarmente impegnativi. L’ordigno di fabbricazione americana, (tipo AMN 30 GP) risalente al Secondo Conflitto Mondiale, reso inoffensivo, è stato poi definitivamente distrutto presso l’area demaniale di Stilves alle 13 esatte.

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Fonte e immagini: Stato Maggiore della Difesa
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Aperta al pubblico la Caserma dei Corazzieri, i maestosi custodi del Capo dello Stato

di Alessandro Menenti

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Roma, 20 febbraio 2016 – Lo hanno annunciato oggi in conferenza stampa il consigliere del Presidente della Repubblica per la stampa e comunicazione Giovanni Grasso, il vice comandante dell’Arma dei Carabinieri generale di corpo d’armata Vincenzo Giuliani e il colonnello Alessandro Casarsa Comandante del Reggimento Corazzieri.

“Virtus in Periculis Firmior”, la virtù si rafforza nel pericolo, è il motto delle stemma araldico che sovrasta la caserma “Alessandro Negri di Sanfront” sede e base operativa del Reggimento Corazzieri, in via XX Settembre 12 a Roma.

Per la prima volta la struttura militare sarà aperta al pubblico dal 27 febbraio 2016 come già avvenuto per il Palazzo del Quirinale per volere del Presidente della Repubblica.

Questo edificio, intitolato al comandante degli squadroni Carabinieri durante la Carica di Pastrengo nella 1° guerra d’indipendenza, fà parte del complesso di costruzioni monastiche annesse alla Chiesa di Santa Susanna che risale al VI secolo.

Il comandante del Reggimento colonnello Alessandro Casarsa risponde alle domande di noi giornalisti e presenta il Corpo dei Corazzieri. 

La caserma ospita tra l’altro due scuderie, una selleria, un maneggio coperto, un laboratorio dove vengono realizzati su misura elmi e corazze, la Cappella intitolata a San Giorgio, il corridoio delle Corazze, il salone delle moto storiche.

Nelle scuderie “Nearco” e “Dublino”, due campioni sportivi del passato, sono ospitati 43 cavalli quasi tutti di razza irlandese, alti al garrese almeno un metro e settanta e di mantello dal baio chiaro al baio scuro. Scelti tra quelli di particolare indole e prestanza fisica idonea ad essere montati da Corazzieri alti almeno un metro e novanta e gravati dal peso di circa dieci chili tra elmo e corazza.

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Questo video non esiste

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Il Reggimento Corazzieri fà parte dell’Arma dei carabinieri e composto da personale scelto. Un mondo a sé con regole precise e antiche, un Corazziere deve saper svolgere qualunque compito, come recita il filmato proiettato nel corso della conferenza stampa, il servizio di piantonamento al Palazzo, la scorta motorizzata al Presidente, il governo dei cavalli e la loro ferratura, la riparazione delle bardature, la protezione personale al Capo dello Stato “il loro compito precipuo”.

Unica forza di polizia titolata ad operare all’interno del Quirinale, addestrata per fronteggiare qualunque emergenza, i Corazzieri devono essere tiratori scelti, esperti di arti marziali, artificieri, antisabotatori, ottimi cavalieri e motociclisti.

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La Caserma “Maggiore Alessandro Negri di Sanfront” sta a Roma in via XX settembre, 12 e sarà aperta al pubblico il sabato mattina per due visite, alle 9.30 e alla 10.30.

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La visita, che dura un’ora, è gratuita previa prenotazione nominativa e non cedibile per un massimo di 25 persone.

Le prenotazioni si possono effettuare:

  • on line dal sito internet http://palazzo.quirinale.it/corazzieri/caserma.html
  • tramite call center al n. 06.39.96.75.57 dal lunedì al venerdì 9.00 – 13.00, il sabato 9.00 – 14.00
  • INFOPOINT (Salita di Montecavallo, 15A) il martedì, venerdì, sabato e domenica dalle 9.00 alle 17.00

La procedura di prenotazione comporta un costo di E 1,50. E’ obbligatorio essere muniti di un documento di riconoscimento.

 

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Immagini: Alessandro Menenti, Monica Palermo
Riprese: Alessandro Menenti
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Polizia, Padova: l’ispettore Rosario Sanarico rimane incastrato perlustrando il fondale del Brenta per cercare il corpo di Isabella Noventa

Padova, 20 febbraio 2016 – Rosario Sanarico detto Sasà, sub del Centro nautico Ispettore Capo della Polizia di Stato di La Spezia, è rimasto incastrato mentre stava perlustrando il fondale del Brenta a Padova. Era in immersione alla ricerca del corpo di Isabella Noventa. Rosario era molto amato per la sua grande disponibilità e generosità con tutti. Sasà, 52 anni, lascia la moglie e due figli: una ragazza di 26 anni e un bambino di 7 anni. Così si legge sulla pagina Facebook della polizia postale “Una vita da social”, pagina molto seguita sul social network.

Ma chi era Rosario Sanarico?

Rosario Sanarico era nato a Napoli il 10 ottobre del 1963 e dopo essere entrato in Polizia non ancora ventenne, nel 1984 era stato assegnato al Centro Nautico e Sommozzatori della Polizia di Stato di La Spezia. Qui ha frequentato il corso per operatore subacqueo come primo passo di una lunga serie di abilitazioni professionali conseguite in questo particolare settore operativo che lo hanno portato ad assumere incarichi di crescente importanza nell’ambito del nucleo sommozzatori del CNeS di La Spezia.


Nel corso della sua trentennale attività, aveva acquisito una notevolissima esperienza partecipando ad un gran numero d’interventi, spesso svolti in condizioni ambientali molto difficili, come ad esempio i soccorsi in occasione del naufragio della Costa Concordia, tanto da diventare uno dei sommozzatori della Polizia più esperti e apprezzati anche fuori dall’ambiente professionale per il suo carattere generoso e leale.
Il suo curriculum professionale vanta anche numerosi riconoscimenti conseguiti per l’attività svolta tra cui l’Attestato di Pubblica Benemerenza” come testimonianza per l´opera e l’impegno prestato in interventi di protezione civile.
Per le sue spiccate doti umane e professionali “Sasà” Sanarico era considerato dai dirigenti del Centro Nautico di La Spezia un prezioso collaboratore  ed era diventato un punto di riferimento per tutti i sommozzatori della Polizia di Stato.
Lascia la moglie Antonella ed i figli Alessio ed Annavera.

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Fonte e immagini: Polizia di Stato
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