Archivi del mese: ottobre 2014

Il presidente della repubblica polacca Bronisław Komorowski visita il NATO Defense College

di Monica Palermo

Roma, 31 ottobre 2014 – Ieri mattina il NATO Defense College (NDC) di Roma ha avuto l’onore di ospitare il presidente della repubblica della Polonia, sua eccellenza Bronisław Komorowski. In occasione della sua visita al College, il presidente ha tenuto una significativa conferenza intitolata “Adattamento strategico della NATO alle nuove condizioni di sicurezza”. La conferenza si è tenuta in presenza del comandante del NATO Defense College, generale Janusz Bojarski, della dottoressa Daniels Skodnik, decano del NATO Defense College e del generale di brigata Salvatore Carta.

Al temine della conferenza si è tenuta una sessione di “Domanda e risposta” con domande formulate dai corsisti del college.

Il NATO Defense College

Il NATO Defense College (NDC) si trova all’interno della città militare della Cecchignola. Lo spunto per questo college viene dal generale Eisenhower nel 1951, che identificò il bisogno di una nuova istituzione internazionale con un’unica missione educativa. Il NATO Defense College è l’istituzione accademica primaria dell’alleanza. La sua aspirazione è quella di essere considerata dalle nazioni come scelta primaria per lo sviluppo educativo dei propri ufficiali. Si concentra su problematiche di alto livello, di carattere politico-militare, mettendo a confronto leader civili e militari all’interno della loro nazione e fuori.


Il ruolo della difesa informatica nella protezione e sostegno dell’economia dell’UE

di Monica Palermo

Roma, 30 ottobre 2014 – La difesa informatica questo il tema del seminario “The Role of Cyber Defence to Protect and Sustain EU” (Il ruolo della difesa informatica nella protezione e sostegno dell’economia dell’UE) che si è tenuto nella città militare della Cecchignola, presso la Scuola Trasporti e Materiali.

L’evento rientra nelle attività del ministero della difesa in occasione della presidenza di turno italiana del consiglio dell’unione europea.

Il convegno è stato introdotto dall’intervento del ministro della difesa Roberta Pinotti che ha evidenziato che “le strategie e le modalità della competizione tecnologica nella gestione dell’informazione sono difficilmente catalogabili, in virtù di una evoluzione dinamica e discontinua determinate da continui salti tecnologici”, e il problema non è piu “quello di ottenere informazioni – ha aggiunto il ministro – ma di processarne una massa enorme in tempo reale, in modo tale da reperire quelle di interesse, relazionarle tra loro e permettere decisioni in tempi utili”.

Le minacce nello spazio cibernetico – ha poi sottolineato il ministro Pinotti – rappresentano una sfida alla stabilità, alla prosperità e alla sicurezza di tutte le nazioni, e le azioni di attacco possono essere originate da entità statuali, da terroristi, da gruppi criminali o da individui dediti alla ricerca di informazioni o alla distruzione e danneggiamento dei sistemi informatici e dei dati in essi contenuti”.

Al convegno hanno preso parte anche il ministro della difesa dell’Estonia, Sven Mikser, il sottosegretario alla difesa lettone, Janis Sarts e il capo di stato maggiore della difesa, ammiraglio Luigi Binelli Mantelli.

Attraverso interventi e dibattiti, il convegno ha offerto spunti per discutere sulle sfide e sulle prospettive future nel settore dello sviluppo industriale sulla sicurezza informatica a protezione e sostegno dell’economia europea con testimonianze di alte cariche istituzionali e rappresentanti del mondo industriale impegnati nel campo della sicurezza informatica, tra cui il prefetto Giovanni De Gennaro, presidente di Finmeccanica.

Quattro sono stati gli argomenti principali su cui si sono confrontati gli addetti ai lavori:
la politica della cyber defence  nel quadro della politica di sicurezza e difesa europea che include i nuovi global commons;
cyber defence e sicurezza: come innovare i modelli di partnership pubblico private e incoraggiare la formazione, l’addestramento e le esercitazioni comuni;
architettura e tecnologia per la cyber defence: le lezioni apprese e l’importanza delle future tecnologie abilitanti;
Computer Emergency Response Teams (Cert): come promuovere le migliori pratiche in tutta Europa per armonizzare la risposta all’emergenza.

Molte aziende operanti nell’ambito della sicurezza informatica erano presenti con i loro stand per illustrare i progressi raggiunti.

 

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Aereo da rifornimento italiano completa le prime operazioni di rifornimento a supporto della coalizione anti Isis

KC767A

Roma, 29 ottobre 2014 – Nell’ambito del contributo italiano alla coalizione dei Paesi impegnati contro l’Isis un velivolo KC767A del 14° Stormo dell’Aeronautica Militare è impiegato da alcuni giorni per il rifornimento in volo  dei velivoli impegnati nelle operazioni aeree.

L’aereo da rifornimento era decollato venerdì 17 ottobre, alla volta di una base aerea in Kuwait, ed ha completato oggi la seconda missione operativa di aerorifornimento.

La capacità di rifornimento in volo del velivolo KC767 rende tale assetto, denominato in gergo tecnico force multiplier, un fattore strategico per le moderne operazioni militari in quanto permette di estendere in termini di spazio e tempo l’efficacia dello strumento aereo.

Il 14° Stormo ha sede presso l’aeroporto militare di Pratica di Mare (RM) e dipende dal comando delle forze di supporto e speciali di Roma. Il reparto conduce missioni di supporto nel settore del rifornimento in volo con i velivoli KC767A ed addestramento avanzato plurimotori, radiomisure con i velivoli P180 Avanti, in aderenza alle pianificazioni e alle direttive ricevute dal Comando Squadra Aerea. Garantisce, inoltre, il servizio di reperibilità e trasporto personale in supporto al Dipartimento della Protezione Civile. Il 14° Stormo ha dato il proprio contributo partecipando alle operazioni Unified Protector in Libia, ISAF in Afghanistan, Leonte in Libano, Lorica a Cipro e Breus in Malesia.

KC767A

IL KC767A

Il KC-767A deriva dal velivolo commerciale Boeing 767-200 Extended Range. Il KC-767 Tanker/Transport garantisce un’elevata autonomia di volo e di carico unita alla capacità di rifornimento in volo, quale receiver o tanker. Il KC-767A può rifornire usando il sistema boom oppure i pod alari e centrale a tubi e cestelli. I sistemi di rifornimento sono compatibili con i velivoli italiani e alleati inoltre il KC-767A è in grado di essere rifornito in modo da estendere il proprio raggio d’azione.

Capacità del sistema di rifornimento in volo: sistema di rifornimento boom ad asta rigida con capacità di flussaggio fino a 4.091 litri al minuto; punto centrale a tubo e cestello con capacità fino a 2.727 litri al minuto; punti di estremità alare a tubi e cestelli con capacità fino a 1.818 litri al minuto; ricettacolo universale con capacità di imbarcare fino 4.091 litri al minuto. Il velivolo si può allestire in tre diverse configurazioni (COMBI, CARGO e FULL PAX), con un carico utile fino a 25.000 kg. Nella configurazione cargo si possono imbarcare 19 pallet militari NATO standard. Nella configurazione passeggeri si possono imbarcare fino a 200 passeggeri con relativi bagagli. Nella configurazione combi si possono imbarcare fino a 100 passeggeri e 10 pallet militari standard NATO.

KC767A Onnis3

Caratteristiche tecniche:

Lunghezza 48,51 m – apertura alare 47,57 m – altezza 15,85 m – propulsione: 2 General Electric (27.306 kg x2) – massimo peso al decollo 180.000 kg – massimo carburante imbarcabile 70 tonnellate – tangenza operativa 13.000 m – autonomia oraria 14 ore – raggio d’azione 11.500 km – velocità di crociera mach 0.8 (circa 900 km/h).

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Fonte: Aeronautica Militare
Immagini: © Ph. Gian Luca Onnis (per gentile concessione)
Le fotografie di Gian Luca Onnis sono visionabili CLICCANDO QUI


 La Marina Militare firma l’accordo con l’Ama per la raccolta differenziata

 

Roma, 29 ottobre 204 – È stato firmato oggi pomeriggio, 29 ottobre, il protocollo sperimentale d’intesa tra Ama e la Marina Militare per l’attivazione del servizio mirato Grandi Utenze di raccolta differenziata. L’accordo è stato siglato presso il Ministero della Marina Militare, alla presenza del sottocapo di stato maggiore ammiraglio di squadra Claudio Gaudiosi, dal capitano di vascello Crescenzio Sancilio, comandante del comando marittimo capitale di Roma e dal presidente di Ama Daniele Fortini. Il protocollo, sottoscritto nella prestigiosa sala della biblioteca storica della marina militare, avrà una durata di 24 mesi e sarà rinnovabile dalle parti.

I responsabili operativi della raccolta differenziata presso le “Grandi Utenze” di Ama hanno provveduto già a fornire gran parte dei mille eco-box previsti all’edificio ministeriale e a tutte le strutture della Marina Militare di Roma, cinquecento eco-box con coperchio bianco destinati alla raccolta di carta, cartone e cartoncino;  cinquecento eco-box con coperchio blu per il conferimento del multimateriale (contenitori in plastica, vetro e metallo). All’interno del ministero e in tutte le altre strutture in cui è attivo un servizio di mensa o ristoro Ama effettuerà anche la raccolta mirata degli scarti alimentari e organici.

Con la stipula del protocollo sarà avviata una campagna di comunicazione per diffondere, tra il personale, in totale 7500 abitanti equivalenti, le corrette pratiche di differenziazione e conferimento dei rifiuti e saranno realizzati incontri periodici di formazione tra i tecnici Ama e il personale addetto alla pulizia dei locali interessati.

Ama effettuerà un’attività di monitoraggio per stabilire la corretta differenziazione dei materiali. Questo controllo di qualità sul conferimento differenziato sarà attuato anche attraverso un Rating ecologico di certificazione. Questo sistema di valutazione qualitativa e quantitativa della raccolta differenziata prevede i seguenti punteggi: 6/7 (singola R), 8/9 (doppia R), 10 (tripla R), nel caso in cui tutte le fasi della raccolta differenziata, dalla comunicazione al conferimento, siano effettuate correttamente.

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Fonte: Marina Militare
(Ufficio Pubblica Informazione e Comunicazione)

Marina Militare: precisazione in relazione agli articoli pubblicati relativi al termine dell’operazione Mare Nostrum

logo marinaRoma, 29 ottobre 2014 – Le notizie riportate oggi sulle diverse testate giornalistiche riguardo il termine dell’operazione Mare Nostrum, non riflettono il pensiero della Marina Militare che opera in perfetta sintonia con il Governo e in particolare con il Ministero dell’Interno  in ottemperanza alle direttive governative impartite.

Per quanto riguarda il senso delle risposte date dall’ammiraglio Foffi, durante il convegno tenuto a Bruxelles ieri, si limita di fatto a indicare che il termine dell’operazione dipende da decisioni che appartengono al livello politico.

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Fonte: Marina Militare
(Ufficio Pubblica Informazione)

Polizia italiana arresta pericoloso latitante nigeriano

Perugia, 29 ottobre 2014 – Grazie all’ampia collaborazione tra la Polizia Italiana e quella Irlandese è stato arrestato in Irlanda un pericoloso latitante nigeriano, ricercato poiché destinatario di mandato di arresto europeo e ritenuto un vero e proprio riferimento nell’ambito del narcotraffico.

manetteInsieme allo straniero è stata catturata anche la moglie, anche lei ricercata in ambito internazionale. L’uomo, nato nel 1967, pluripregiudicato, colpito da due diversi ordini di  carcerazione definitivi emessi dalle autorità Italiane, deve scontare complessivamente 22 anni di reclusione. Le indagini a suo carico hanno consentito di accertare che lo stesso ha costituito, promosso ed organizzato vere e proprie “associazioni” criminali dedite al narcotraffico mentre la moglie, per motivi analoghi, deve scontare 20 anni di reclusione, anch’essa in virtù di condanne divenute ormai esecutive. La coppia per i loro comuni trascorsi criminali e giudiziari, è considerata di “massima pericolosità” e la latitanza dei due risale all’anno 2000.

Il soggetto, pur continuando a gestire i suoi traffici di droga, sarebbe stato assunto quale addetto alla sicurezza in un centro commerciale, mentre la donna, sotto falso nome avrebbe dissimulato  la sua illecita attività assumendo la carica di Presidente di un gruppo Etnico nigeriano.

L’operazione è stata portata a termine grazie alla sinergia tra la polizia irlandese, quella britannica e quella italiana, rappresentata dal Servizio Centrale Operativo e dalla Squadra Mobile della Questura di Perugia, con il raccordo dell’Interpol che, per la parte italiana, opera all’interno del Servizio di Cooperazione Internazionale di Polizia del Dipartimento di Pubblica Sicurezza. Nei confronti dei due soggetti, attualmente a disposizione delle autorità irlandesi, sarà  avviato il protocollo necessario alla loro estradizione.

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Fonte: Polizia di Stato
(Questura di Perugia)

 

 


Frosinone: il generale di corpo d’armata Ugo Zottin in visita al comando provinciale

Frosinone, 28 ottobre 2014 – Il generale di corpo d’armata Ugo Zottin, comandante interregionale carabinieri Podgora nonché vice comandante dell’arma, ha visitato oggi il comando provinciale di Frosinone. L’alto ufficiale è stato ricevuto dal comandante provinciale colonnello Giuseppe Tuccio e, nell’occasione, ha fatto visita anche ai comandi compagnia di Sora, Cassino, Alatri, Anagni e ad alcuni comandi di stazione dipendenti.

Nell’incontro con il personale, alla presenza di tutti gli ufficiali comandanti e militari delle compagnie e stazioni della provincia, oltre ai componenti degli organi civili di rappresentanza e dell’Associazione Nazionale dei Carabinieri in congedo, il generale Zottin si è soffermato sull’importante funzione svolta dai carabinieri nella costante presenza e visibilità sul territorio, il cui obiettivo primario è quello di garantire sicurezza effettiva e percepita, anche e soprattutto attraverso il costante contatto con i cittadini.

Il comandante provinciale colonnello Giuseppe Tuccio ha ringraziato il comandante interregionale per la sensibilità e disponibilità nei confronti del personale e per l’attenzione all’attività che i carabinieri svolgono quotidianamente in Ciociaria.

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Fonte: Arma dei carabinieri
(Comando provinciale di Frosinone)

Molfetta: operazioni di bonifica da parte degli artificieri per i 55 residuati bellici sui fondali dell’Adriatico pugliese

Molfetta (BA), 28 ottobre 2014 – Gli artificieri dell’esercito hanno ripreso ieri mattina le operazioni per la bonifica delle 55 bombe d’aereo da 30 libbre di nazionalità inglese individuate sui fondali delle aree portuali e costiere dell’Adriatico Pugliese.

L’attività continuerà fino al 31 ottobre, la messa in sicurezza del porto è iniziata nel maggio 2009 e rientra nelle attività previste dall’accordo di programma per la bonifica delle aree portuali, sottoscritto dal Ministero dell’Ambiente, Regione Puglia, ARPA Puglia ed ICRAM (Istituto centrale per la ricerca scientifica e tecnologica applicata al mare).

L’obiettivo principale del programma è l’individuazione, il recupero e la disattivazione dei residuati bellici presenti sui fondali delle aree portuali e costiere dell’Adriatico Pugliese.

Il disinnesco e il successivo brillamento saranno effettuati dai team EOD (acronimo inglese per Explosive Ordnance Disposal, ovvero bonifica ordigni esplosivi) dell’11° Reggimento Genio Guastatori dell’esercito con sede a Foggia. Gli artificieri provvederanno allo stoccaggio e alla messa in sicurezza dei residuati in un’apposita area per evitare eventuali processi di autocombustione. Gli ordigni saranno successivamente trasportati e fatti brillare in una cava a Ruvo di Puglia.

L’esercito italiano negli ultimi 10 anni ha effettuato oltre 30.000 interventi per la bonifica di ordigni risalenti alle guerre mondiali, dal 2009 nelle aree portuali pugliesi, sono stati già disinnescati 320 ordigni, di cui circa oltre 294 bombe d’aereo e 26 razzi.

L’11° Reggimento Genio Guastatori è uno dei 12 reggimenti dell’esercito dislocati su tutto il territorio nazionale, in grado di intervenire per la bonifica degli ordigni esplosivi e dei residuati bellici.

La Forza Armata, grazie alla capacità ‘dual-use’ dei propri reparti, oltre all’impiego operativo nelle missioni internazionali, è in grado d’intervenire, in ogni momento, nei casi di pubbliche calamità e utilità a supporto della popolazione su tutto il territorio nazionale dimostrandosi una risorsa pronta e flessibile al servizio del Paese.​

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Fonte: Stato Maggiore dell'Esercito

Manamah (Bahrein), la Marina Militare si esercita nelle cointromisure mine

Manamah (Bahrein), 27 ottobre 2014 – Ben 42 nazioni dislocate con mezzi navali in un’area addestrativa che va dal Golfo Persico al Mar Rosso. Questo è lo scenario operativo che ha dato il via, il 21 ottobre scorso, alla più grande esercitazione di contromisure mine, la IMCMEX 14 (International Mine Counter Measure Exercise). 

La International MCM Exercise, giunta alla sua terza edizione, è organizzata dal U.S. Naval Force Central Command (NAVCENT), con lo scopo di addestrare una coalizione multinazionale nelle operazioni di Mine Counter Measures Operation (ricerca mine), Maritime Security Operation, e Harbur Protection Operation, a protezione delle linee di comunicazione marittime e di importanti choke points.

L’esercitazione rappresenta una straordinaria opportunità per migliorare la cooperazione civile-militare ed incrementare la capacità di difesa delle zone di vitale importanza per il commercio mondiale.

La Marina Militare Italiana, da tempo uno dei punti di riferimento NATO nel settore delle contromisure mine, è rappresentata da un ufficiale specialista in mine e contromisure mine, il capitano di corvetta Luca Traversaro, il quale opererà come current staff officer a bordo della nave USS Ponce, unità anfibia della marina statunitense nonché sede di comando delle forze di contromisure mine.

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Fonte: Marina Militare

Mare Nostrum: catturati 7 trafficanti di esseri umani. Falsa avaria in mare per attirare i soccorsi 

Catania, 27 ottobre 2014 – Durante l’operazione Mare Nostrum è stata rilevata una nuova strategia messa in atto dai trafficanti di essere umani, i cosiddetti scafisti, nel trasporto di migranti dalle coste dell’Africa all’Italia.

Il 24 ottobre, un peschereccio ha dichiarato lo stato di avaria per attirare in soccorso una nave mercantile di passaggio in quell’area. Una volta trasbordati i migranti, il peschereccio si è dato alla fuga, riprendendo la rotta verso la costa africana.

A seguito della comunicazione del mercantile è stata allertata nave Euro della Marina Militare, in pattugliamento nelle aree assegnate all’operazione Mare Nostrum, che ha intercettato il peschereccio.

A questo punto, il natante in fuga, in accordo con le direttive della centrale operativa della Marina Militare e in stretto coordinamento con Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Catania è stato fermato. Il law enforcement messo in atto dalla fregata, anche con l’impiego di warning shots (colpi di avvertimento), con l’intento di fermare la fuga dell’imbarcazione ha portato alla cattura di sette presunti scafisti.

Il mercantile E. Maersk è giunto nella giornata di sabato nel porto di Catania dove ha sbarcato i 221 migranti soccorsi. Mentre, la fregata Euro arriverà nello stesso porto domani.

Da quando è iniziata l’operazione Operazione Mare Nostrum sono stati assicurati alla giustizia 364 scafisti.

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Fonte: Marina Militare
(Ufficio Pubblica Informazione e Comunicazione)

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