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Accademia Militare di Modena, 187 allievi ufficiali hanno prestato giuramento

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Modena, 18 febbraio 2017 – Oggi, nel Palazzo Ducale di Modena sede dell’Accademia Militare, 187 allievi ufficiali, 136 dell’Esercito e 51 dell’Arma dei Carabinieri, del 198° corso “SALDEZZA” hanno giurato fedeltà alla Repubblica Italiana.

Tra le autorità militari presenti alla cerimonia, il capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano, il capo di stato maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Danilo Errico, il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, generale di corpo d’armata Tullio Del Sette, il capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, generale di squadra aerea Enzo Vecciarelli, il comandante generale della Guardia di Finanza, generale di corpo d’armata Giorgio Toschi, il comandante per la formazione, specializzazione e dottrina dell’Esercito, generale di corpo d’armata Pietro Serino, il comandante dell’Accademia Militare, generale di divisione Salvatore Camporeale e il padrino del 198 corso Saldezza, il generale di corpo d’armata Rosario Aiosa, Medaglia d’Oro al Valor Militare.

Intervenute anche molte autorità civili, tra cui il senatore Carlo Giovanardi, cadetto “ad honorem“, il sindaco di Modena, dott. Giancarlo Muzzarelli e il prefetto di Modena, dottoressa Maria Pia Paba.

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Il capo di Stato Maggiore dell’Esercito rivolgendosi ai cadetti del 198 corso ha sottolineato l’importanza del giuramento prestato “un atto solenne con cui vi siete impegnati ad agire sempre animati da un elevato senso del dovere, con spirito di abnegazione e di sacrificio….per adempiere con disciplina e onore tutti gli obblighi che il nostro status di militare impone“.

Il generale Danilo Enrico ha, poi, richiamato i valori fondanti di una scelta basata su una cosciente adesione a quei principi, tra i quali coraggio, fedeltà, lealtà alle Istituzioni, senso del dovere, tenacia, che rappresentano la base valoriale di tutto il personale delle Forze Armate, esortando, in conclusione, gli allievi ufficiali del 198 corso ad affrontare con Saldezza morale e materiale tutte le sfide e le difficoltà che si incontreranno lungo il percorso appena intrapreso.

Il generale Graziano, nel suo discorso ha sottolineato che “le sfide che vi attendono sono sicuramente importanti ed è necessario che voi viviate gli anni della formazione con impegno e dedizione con la consapevolezza che ai Comandanti di oggi è richiesta una preparazione sempre più a 360 gradi per interagire con tutti gli attori che operano accanto alla componente militare nelle aree di crisi e nelle situazioni di emergenza“.

Il capo di Stato Maggiore della Difesa ha poi concluso ricordando agli allievi che “tra pochi anni sarete chiamati ad operare sia in Patria sia all’estero per garantire la sicurezza nazionale ed internazionale sempre più intimamente connesse: siate sempre esempio per i vostri uomini e tenete alto il nome delle nostre Forze Armate, che grazie alla professionalità di chi vi ha preceduto sono sicuramente tra le migliori al mondo

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Gli allievi del 198 corso Saldezza sono giunti a questo importante traguardo dopo un duro tirocinio che li ha visti impegnati di recente nella campagna tattica invernale, durante la quale hanno svolto una intensa attività addestrativa.

Il 198 corso conta 136 allievi ufficiali dell’Esercito, di cui il 16% donne. Il 21% degli allievi proviene dal nord Italia, il 19% dal centro, il 60% dal sud e dalle isole. Le donne, invece sono rappresentate per oltre il 26% rispettivamente dal nord e centro Italia, per il restante 48% dalle regioni meridionali, isole comprese. Presenti, anche, 17 allievi stranieri.

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Fonte e immagini: Stato Maggiore Esercito
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Il generale Graziano interviene a Modena in occasione del giuramento del 197° corso

Modena, 11 marzo 2016 – Il generale Claudio Graziano, capo di Stato Maggiore della Difesa, rispondendo ai giornalisti a margine del giuramento degli allievi del 197° corso dell’accademia militare, ha ribadito che una eventuale missione in supporto alla Libia, come indicato chiaramente dal nostro governo, avverrà solo sulla base di una richiesta del nuovo governo libico e nel quadro di una legittimazione internazionale. Per quanto attiene al ruolo delle Forze Armate, va ricordato che hanno maturato una grande esperienza nella formazione e addestramento: lo fanno da 30 anni e lo continuano a fare oggi in Iraq, in Libano e in Afghanistan con le forze di sicurezza locali. In tutti questi anni di missioni abbiamo imparato che la strada per arrivare alla sicurezza di un Paese in crisi (come la Libia) passa attraverso forze locali addestrate e preparate.

Noi dobbiamo essere orientati, sulla base delle richieste che arriveranno dalle autorità  libiche, a supportare questo processo fondamentale che porterà a stabilizzare questa area così importante del Mediterraneo. Per le Forze Armate Italiane è un dovere essere addestrate e preparate in base alle direttive nazionali, e quindi predisporre diverse opzioni che dovranno ovviamente tenere conto delle richieste del governo libico.
Le attuali missioni evolvono continuamente, sono dinamiche, e richiedono quindi costante preparazione e addestramento delle nostre forze. Ciò è particolarmente vero nel fianco sud dell’Europa, laddove il contesto operativo è caratterizzato da un elevato numero di rischi e minacce diversificati”.

Interpellato poi sulla scelta di entrare in Accademia, il capo di Stato Maggiore della Difesa ha evidenziato che “I giovani Ufficiali che affrontano la carriera militare lo fanno in un momento completamente diverso dagli anni in cui io decisi di entrare in Accademia. Erano anni difficili, poco dopo il 68, in piena Guerra Fredda, e le Forze Armate stavano recuperando la fiducia del Paese.
Oggi lo scenario è completamente diverso. Minacce e rischi sono di tutt’altro genere.
Ritengo che la formazione garantita nelle accademie di tutte le Forze Armate sia estremamente valida e prepari comandanti perfettamente all’altezza dei tempi. Basti pensare che numerose missioni internazionali sono guidate da Generali/Ammiragli italiani.
Il consenso del Paese verso le Forze Armate è fortemente aumentato e ciò anche grazie ai nostri giovani che sono garanzia del nostro futuro”.

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Fonte: Stato Maggiore della Difesa
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Modena: il ministro Pinotti al giuramento degli allievi del 197° corso dell’accademia militare

 

Intervento del ministro Pinotti

Intervento del ministro Pinotti

Modena, 11 marzo 2016 – Questa mattina, presso il cortile d’onore dell’Accademia Militare di Modena, gli allievi ufficiali del 197° Corso “Tenacia” hanno prestato giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana dinnanzi al ministro della Difesa, senatrice Roberta Pinotti, e ai massimi vertici militari dello Stato.

Tra i presenti il capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano, il capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Danilo Errico, il comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, generale di corpo d’armata Tullio del Sette e il comandante per la Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’Esercito, generale di corpo d’armata Giorgio Battisti.

Padrino del corso è il tenente colonnello Gianfranco Paglia, Medaglia d’Oro al Valor Militare per le ferite riportate a Mogadiscio (Somalia) il 2 luglio 1993, nel corso della battaglia del “Checkpoint Pasta”, in cui le truppe italiane ebbero uno scontro a fuoco con i ribelli Somali.

Dopo la lettura della formula del giuramento da parte del comandante dell’Accademia Militare, generale di divisione Salvatore Camporeale, il ministro Pinotti ha detto “oggi davanti alle vostre famiglie avete prestato giuramento allo Stato, al Paese. Mi emoziona sempre vedere tanti giovani compiere una scelta cosi importante. La parola “tenacia”, scelta per identificare il vostro Corso mi piace molto, perché non tutti nasciamo con le stesse caratteristiche ma quello che ci consente di diventare eccellenti è proprio la tenacia, la determinazione che ognuno di noi mette nelle cose che fa. Oggi – ha continuato il Ministro – si parla poco ai giovani della fatica e del valore del sacrificio. Voi, invece, la praticate quotidianamente nello studio, nelle esercitazioni e nello sforzo fisico. Il mio augurio è quello di unire la tenacia alle caratteristiche del vostro essere.

Intervento del capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Graziano

Intervento del capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Graziano

Sottolineando l’alto valore simbolico dell’atto del giuramento, il capo di Stato Maggiore della Difesa ha aggiunto “l’Accademia Militare rappresenta il luogo in cui si sono forgiate generazioni di ufficiali dell’esercito e dell’arma dei carabinieri. Quando frequentavo l’accademia ci trovavamo in piena guerra fredda, erano anni difficili, le Forze Armate stavano recuperando la fiducia del Paese. Ora è tutto molto diverso: le minacce e i rischi multiformi ci pongono quotidianamente di fronte a sfide sempre nuove e la formazione che inizia proprio nelle accademie è fondamentale per consentire a voi futuri comandanti di affrontarle al meglio. Il Paese crede sempre di più nelle Forze Armate e voi dovete lavorare con tenacia, il nome scelto per il vostro Corso, per non deludere la fiducia che gli italiani ripongono in noi”.

Intervento del capo di Stato Maggiore dell'Esercito, generale Errico

Intervento del capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale Errico

Il capo di Stato Maggiore dell’Esercito, dopo aver salutato e ringraziato le autorità intervenute e gli ospiti, rivolgendosi agli Allievi Ufficiali del 197° Corso, ha ricordato la storia del prestigioso Istituto e i valori che hanno costituito la guida degli ufficiali formatisi presso l’Accademia Militare. “Con l’odierna cerimonia di giuramento siete diventati a pieno titolo membri di quell’ ”unica schiera” di uomini e donne che hanno servito la Patria, con valore ed onore, ovunque siano stati chiamati dal dovere” – ha infine concluso il Generale Errico.

La cerimonia ha visto, inoltre, la partecipazione delle locali autorità civili e religiose, tra cui il sindaco Giorgio Muzzarelli, la cui presenza testimonia l’affetto e la vicinanza dei cittadini modenesi all’Accademia Militare ed all’Istituzione che essa rappresenta, evidenziando il delicato compito affidato agli uomini e alle donne in uniforme, quali servitori fedeli dell’Italia e della Costituzione. Nell’occasione è stato conferito il titolo onorifico di “cadetto ad honorem” alla senatrice Pinotti.

Conferimento del titolo cadetto ad honorem al Ministro

Conferimento del titolo cadetto ad honorem al Ministro

Sono 182 gli allievi ufficiali del 197° Corso “Tenacia”, tra cui 16 donne e 6 frequentatori stranieri provenienti da Afghanistan, Perù e Somalia. Istituita il 1° gennaio 1678, l’Accademia Militare di Modena è l’istituto militare di formazione più antico del mondo. Oggi è responsabile della formazione per gli ufficiali in servizio permanente dell’Esercito e dell’Arma dei Carabinieri, attraverso un percorso di studi a carattere militare e universitario finalizzato al conseguimento di una laurea in scienze strategiche, giurisprudenza, ingegneria, medicina e chirurgia, chimica e tecnologie farmaceutiche o medicina veterinaria.

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Fonte e immagini: Stato Maggiore dell'Esercito
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Esercito: inaugurato l’anno accademico scolastico 2015 – 2016

Generale di corpo d'armata Danilo Errico

Generale di corpo d’armata Danilo Errico

Modena, 27 novembre 2016 – Questa mattina il capo di Stato Maggiore dell’Esercito, generale di corpo d’armata Danilo Errico, alla presenza del sottosegretario di Stato alla Difesa on. Domenico Rossi,  di numerose autorità civili e militari, e dei frequentatori di tutti gli istituti scolastici dell’Esercito, ha inaugurato l’anno accademico-scolastico 2015 – 2016, nella storica cornice del Palazzo Ducale di Modena, sede dell’Accademia Militare. 

Nel corso del suo intervento il capo di Stato Maggiore dell’Esercito, rivolgendosi agli allievi, ha ricordato che “L’Esercito e il nostro Paese si aspettano che, sempre e ovunque, voi facciate la differenza. Solo così sarete pienamente Comandanti, dirigenti, militari e uomini“.

La campana del dovere

La campana del dovere

Al termine dell’intervento del generale di corpo d’armata Errico, i rintocchi della “Campana del Dovere” hanno idealmente sancito l’inizio dell’Anno Accademico-Scolastico in tutti gli Istituti militari: la Scuola di Applicazione di Torino, l’Accademia Militare di Modena, la Scuola Sottufficiali dell’Esercito di Viterbo, la Scuola Lingue Estere dell’Esercito di Perugia e le due Scuole militari, “Nunziatella” di Napoli e “Teuliè” di Milano.

Nell’occasione il generale di corpo d’armata Giorgio Battisti, comandante per la formazione specializzazione e dottrina dell’Esercito, ha messo in evidenza che “la formazione è un pilastro di continuità e di crescita per meglio rispondere alla complessità e all’imprevedibilità che sempre di più caratterizzano il contesto nel quale si è chiamati ad operare“.

Il prof. Fausto Pocar, presidente dell’Istituto Internazionale di Diritto Umanitario di Sanremo, ospite in Accademia Militare, ha tenuto il tradizionale intervento accademico sul tema: “Il principio di umanità’ nell’attuale diritto dei conflitti armati – Un valore aggiunto per i futuri comandanti”. A seguire, sono stati premiati gli allievi e ufficiali frequentatori più meritevoli provenienti dai diversi istituti dell’Area della formazione dell’Esercito.

Momento della cerimonia

Momento della cerimonia

La cerimonia si è conclusa con l’intervento dell’on. Rossi che ha ricordato il suo passato di ufficiale facendo particolare riferimento “ai valori che contraddistinguono la formazione e la vita di tutto il mondo militare, parte fondamentale e sana della società in cui viviamo“. Rivolgendosi poi agli allievi ha aggiunto “l’esempio è una componente fondamentale della vostra vita futura, siate sempre pronti a dimostrare di essere in grado di fare quello che ordinate agli altri“.  

Gli istituti di formazione dell’Esercito hanno il compito di accrescere e consolidare, nei frequentatori, i valori che caratterizzano il militare, quali onore, lealtà, coraggio, senso del dovere, fedeltà alle Istituzioni. Ogni anno i corsi svolti negli istituti di formazione dell’Esercito sono frequentati da oltre 1000 ufficiali, 400 allievi ufficiali, circa 600 sottufficiali e 400 studenti allievi delle scuole militari. Ad essi si aggiungono gli oltre 2500 frequentatori dei corsi di lingue straniere presso la scuola di lingue estere.

Onorevole Rossi premia un allievo

Onorevole Rossi premia un allievo

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Fonte e immagini: Stato Maggiore dell'Esercito

Furto di oltre 2000 forme di Parmigiano Reggiano nel modenese. Polizia arresta i colpevoli


Modena, 24 settembre 2015 – Emesse nove ordinanze di custodia cautelare questa mattina dalla Polizia di Stato di Modena nei confronti di nove individui, per lo più di origini foggiane, accusati di associazione a delinquere finalizzata al furto aggravato in concorso tra loro, a danno di numerosi stabilimenti e depositi di stoccaggio di Parmigiano Reggiano nella provincia di Modena ed in altre provincie del Nord Italia.

Le indagini della Squadra Mobile di Modena hanno permesso di scoprire l’organizzazione malavitosa che, nel corso degli scorsi mesi, ha programmato ed eseguito in maniera capillare una serie continua di attività di esplorazione e sopralluogo di alcuni territori del centro-nord del Paese, finalizzati ad individuare gli obiettivi, con un organizzazione di mezzi e ripartizione dei ruoli al momento di ogni singolo furto.

Gli indagati, durante le attività criminose, hanno sempre avuto a disposizione mezzi di trasporto, attrezzi atti allo scasso, ricetrasmittenti, apparati elettronici destinati a disattivare sistemi di allarme, schede telefoniche dedicate ad intestazione fittizia, nonché svariate armi da fuoco.

I furti in questione, avvenuti tra il novembre del 2013 ed il gennaio di quest’anno, hanno consentito all’organizzazione  di appropriarsi indebitamente di derrate alimentari per un valore complessivo pari a € 785.000,00, in particolare 2039 forme di Parmigiano Reggiano, nonché oltre 15.000 chilogrammi di crostacei e pesce surgelato.

Le operazioni per la cattura di tutti i soggetti sono sono state eseguite dalle Squadre Mobili delle province di Modena, Foggia e Cremona.

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Fonte: Polizia di Stato

Pattuglia dell’Esercito Italiano contribuisce ad un arresto

Militari dell’Esercito in concorso alle Forze dell’Ordine contribuiscono ad un arresto

I militari, allertati da rumori provenienti dalla parte retrostante della struttura,  sono giunti sul posto e hanno avvisato prontamente le Forze dell’Ordine che in seguito ad un preliminare controllo, hanno riscontrato segni di effrazione su una porta di una cantina.

La pattuglia ha notato individui in allontanamento ed è riuscita a darne una descrizione sommaria al personale della Polizia di Stato che, in un secondo momento, ha riferito di aver arrestato dei presunti ladri anche grazie al contributo offerto dai militari.

L’Operazione “Strade Sicure”, dall’agosto 2008, vede impegnato l’Esercito Italiano per esigenze di prevenzione della criminalità, in aree metropolitane, attraverso attività di vigilanza a siti e obiettivi sensibili, nonchè perlustrazione e pattuglia, in concorso e congiuntamente alle Forze di Polizia.​​

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Fonte e immagine: COMFOTER

Modena: pattuglia dell’Esercito sventa furto in un Apple Store

L’Esercito in supporto al contrasto della micro-criminalità

I militari, in forza al 17° Reggimento “Sforzesca”, richiamati dalle urla del commerciante che invocava l’aiuto della pattuglia, sono prontamente intervenuti inseguendo e bloccando il malintenzionato. L’individuo, un sessantenne di nazionalità italiana, è stato poi preso in consegna dalle Forze dell’Ordine e trovato in possesso non solo della refurtiva ma anche di oggetti contundenti e taglienti.

L’Esercito Italiano partecipa, dall’agosto del 2008, all’operazione “Strade Sicure” in concorso e congiuntamente alle Forze di Polizia, garantendo sicurezza e prevenzione del crimine, attraverso il presidio di punti sensibili ed il pattugliamento di aree cittadine.​

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Fonte e immagine: COMFOTER

Modena: l’arcivescovo ordinario militare per l’Italia in visita all’accademia militare

Modena, 21 gennaio 2015 – La scorsa settimana, in occasione dell’incontro pastorale con i cappellani militari della regione Emilia Romagna, S.E. monsignor Santo Marcianò, arcivescovo ordinario militare per l’Italia, ha fatto visita all’Accademia Militare di Modena, accolto dal generale di divisione Salvatore Camporeale, comandante dell’istituto.

Dopo la resa degli onori da parte di un picchetto in armi di allievi ufficiali, l’arcivescovo ordinario militare per l’Italia ha ricevuto un briefing informativo sulle attività dell’istituto, cui è seguita una visita alle principali infrastrutture. La visita si è conclusa con una conferenza su “Etica e Persona”, rivolta agli allievi ufficiali e al personale del quadro permanente, nel corso della quale S.E. monsignor Santo Marcianò ha sottolineato l’importanza dei valori umani e la necessità di un approccio etico nel mondo militare ed in particolare presso l’accademia, unico Istituto deputato alla formazione dei futuri comandanti.​

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Fonte: COMFORDOT

Il generale Bernardini saluta la bandiera dell’accademia militare di Modena

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Modena, 23 giugno 2014 – Il generale di corpo d’armata Roberto Bernardini, comandante delle Forze Operative Terrestri, si è recato oggi in visita all’accademia militare di Modena.

L’alto ufficiale, già comandante del prestigioso istituto di formazione degli ufficiali dell’esercito e dell’arma dei carabinieri nel periodo 2008-2010, dal prossimo 15 settembre lascerà il servizio attivo ed ha pertanto voluto ritornare alla “casa madre” dove aveva iniziato il proprio percorso professionale nella forza armata.

Ricevuto dall’attuale comandante, generale di divisione Giuseppenicola Tota, ha reso omaggio alla Bandiera di istituto dinanzi alla quale aveva prestato giuramento nella primavera del 1972.

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Fonte: Comando delle forze operative terrestri

 

 


Modena: in manette narcotrafficanti che operavano in Nord Italia

Modena, 5  febbraio 2014 – In manette un gruppo di narcotrafficanti: 31 ordinanze di custodia cautelare in carcere, 20 corrieri arrestati, 5 soggetti indagati a piede libero. Questi i principali numeri dell’operazione antidroga della Polizia di Stato di Modena, denominata Bishop, grazie alla quale è stato possibile smantellare un’organizzazione dedita alla gestione, e conseguente distribuzione a pioggia, di svariati quantitativi di droga del tipo brown sugar, gestendo, in tal modo ed in maniera capillare, il traffico di stupefacenti per l’intera regione Emilia Romagna e per una buona parte del Nord Italia.

L’indagine, eseguita dalla Squadra Mobile di Modena in collaborazione con la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga (D.C.S.A.) ed il Servizio Centrale Operativo (S.C.O.) della Polizia di Stato, ha permesso di sgominare un’organizzazione formata prevalentemente da cittadini di nazionalità albanese, tunisina e marocchina.

Nel corso delle indagini sono stati arrestati diversi corrieri e sequestrati numerosi chilogrammi di eroina. Gli arresti sono stati effettuati a Modena, Milano, Bologna, Mantova e Novara, in collaborazione con il personale delle locali Squadre Mobili, coadiuvati da equipaggi dei Reparti Prevenzione Crimine della Polizia di Stato e da due unità cinofile di Bologna.

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Fonte
: Polizia di Stato


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