Archivi del mese: febbraio 2020

Equipaggio dell’Aeronautica con un elicottero recupera in piena notte due escursionisti, uno gravemente ferito

Elicottero piazzola_foto di repertorio

Roma, 29 febbraio 2020 – Un elicottero HH-139A dell’Aeronautica Militare è intervenuto nel cuore della notte tra il 28 e il 29 febbraio per effettuare il recupero di due escursionisti di cui uno rimasto gravemente ferito sul versante marchigiano del Monte Vettore.

L’elicottero militare, uno degli assetti della forza armata sempre pronti al decollo sul territorio nazionale anche per questo genere di interventi, si è immediatamente alzato in volo dalla base militare di Cervia – sede dell’83° Centro SAR (Search and Rescue) del 15° Stormo – ed ha raggiunto l’impervia zona montana dove si trovavano i due escursionisti in stato di ipotermia. 

In stretta collaborazione con gli uomini del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico dell’Umbria e grazie all’uso dei visori NVG (night vision goggles), gli apparati per visione notturna in dotazione, l’equipaggio ha recuperato i due escursionisti e li ha trasferiti presso l’ospedale di Perugia. 

Il soccorso notturno è stato coordinato dall’Italian Air Operation Centre (IT-AOC), del Comando delle Operazioni Aeree che ha la responsabilità di supervisionare, coordinare e approvare le attività di volo operativo quotidiane per tutte le forze armate e corpi armati dello stato.

Risultato immagini per 15 stormoL’83° Centro è uno dei reparti del 15° Stormo dell’Aeronautica Militare che garantisce, 24 ore su 24, 365 giorni l’anno, senza soluzione di continuità, la ricerca ed il soccorso degli equipaggi di volo in difficoltà, concorrendo, inoltre, ad attività di pubblica utilità quali la ricerca di dispersi in mare o in montagna, il trasporto sanitario d’urgenza di ammalati in pericolo di vita ed il soccorso di traumatizzati gravi, operando in anche in condizione meteorologica marginali.

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Esercito, le auto confiscate entrano nel ciclo logistico, consegnata la prima autovettura

                         Alla presenza del Cte Logistico, il CteTRAMAT consegna le chiavi al Cte del RECOSUTAT Tridentina

Roma, 27 febbraio 2020 – Il comandante logistico dell’Esercito, generale di corpo d’armata Francesco Paolo Figliuolo, ha presieduto questa mattina alla consegna al Reparto Comando e Supporti Tattici “Tridentina” di un’autovettura oggetto di confisca da parte dell’Agenzia del Demanio Regione Sicilia, presso la caserma “Emilio Bianchi” di Roma.

L’attività, prima nel suo genere in ambito Forza Armata, è il frutto delle possibilità previste dalla recente direttiva del Comando Logistico dell’Esercito “Linee guida per l’acquisizione di veicoli provenienti da confische dell’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANSBC) e dell’Agenzia del Demanio”.

l'autovettura confiscata

I veicoli sequestrati o confiscati che saranno acquisiti dall’Esercito afferiscono ad importanti settori connessi alla mobilità ed a lavori infrastrutturali e stradali ed andranno a potenziare i parchi dei veicoli commerciali, logistici e dei mezzi speciali del Genio della Forza Armata.

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Informatizzate le chiavi di accesso dell’archivio di Umberto Nobile, efficace l’accordo tra Aeronautica Militare, CNR e università di Tor Vergata

16 maggio 1928. La fotografia ritrae il Dirigibile “Italia” in uscita da un hangar

Roma, 27 febbraio 2020 – Le chiavi di accesso dell’archivio di Umberto Nobile conservato presso il Museo Storico dell’Aeronautica Militare di Vigna di Valle sono state informatizzate.

Da oggi sarà possibile, in tempo reale, effettuare ricerche all’interno del complesso archivistico. Questo è il primo risultato del progetto di valorizzazione e fruizione che il Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) sta conducendo sulle carte del generale Umberto Nobile. L’attività rientra in Polar Memory, un progetto più ampio, che prevede la valorizzazione delle fonti scientifiche polari condotto in collaborazione con il dipartimento di storia, patrimonio culturale, formazione e società dell’Università degli Studi Roma di “Tor Vergata”. L’archivio di Umberto Nobile, o meglio una parte di esso, è composto da documentazione, oggetti, cimeli e fotografie prodotti e raccolti dal generale.

Da destra Elisabetta Cerchiari, 1° Lgt Luciano De Luca, Alessia A. Glielmi, Jessica Rosignoli, Marta Carnevali.

Il materiale documentario fu donato al Museo Storico a più riprese a partire dalla fine degli anni Settanta; la donazione fu voluta dalla figlia Maria Nobile Schettino e dalla vedova del generale Gertrude Nobile Stolp che si occupò della prima sistemazione delle carte.

La finalità della donazione era «tramandare alle future generazioni documenti, cimeli, che costituissero testimonianza avente carattere di unicità nella storia del volo in Italia».

Le carte, che complessivamente abbracciano un arco cronologico che va dalla fine dell’Ottocento agli anni ’80 del secolo scorso, testimoniano tutte le attività svolte dal Generale, in particolare quelle legate alle esplorazioni effettuate con il dirigibile “NORGE” (1926) che trasvolò il Polo Nord, e con il dirigibile “ITALIA” (1928), vero e proprio laboratorio volante. 

Non meno importanti sono le informazioni desumibili dai documenti che testimoniano le attività svolte in Russia negli anni Trenta del Novecento.

Il cantiere archivistico è operativo grazie all’accordo di collaborazione tecnico – scientifica, che ha avuto anche il placet dello Stato Maggiore della Difesa, firmato da Maurizio Vitale dell’Ufficio Servizi Generali del Consiglio Nazionale delle Ricerche, al cui interno sono comprese le competenze di tipo archivistico e relative alla gestione documentale, e dal colonnello Giuseppe Lauriola del Centro Storiografico e Sportivo dell’AM (CSSAM) nel quale è inquadrato il Museo. L’accordo prevede l’inventariazione, mai eseguita, della documentazione donata dalla famiglia Nobile all’Aeronautica Militare insieme con la digitalizzazione integrale. Responsabile scientifico dell’accordo è Alessia Glielmi, archivista del CNR e docente di Archivistica presso l’Università di Roma ‘Tor Vergata’. Collaborano, curando la schedatura della documentazione, Marta Carnevali e Jessica Rosignoli, laureande in Scienze della storia e del documento appartenenti all’ateneo romano.

Documentazione di U. Nobile all’atto della donazione

Il risultato a medio termine del progetto, messo in pratica attraverso l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia per la valorizzazione e fruizione dei beni culturali, sarà l’inventario di questa partizione delle carte del generale Nobile e la digitalizzazione. L’obiettivo finale – più ambizioso – è la ricostruzione virtuale dell’intero archivio del Generale che è attualmente collocato in tre sedi diverse. A tal fine è stata stipulata, sempre dal CNR, una convezione con il Comune di Lauro (AV), dove è conservata un’altra consistente parte dell’archivio di Nobile, ed il Comune di Eboli (SA) che conserva gli atti relativi alla storia familiare e diverse memorie personali e familiari.

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Coronavirus, impegno delle Forze Armate e le misure precauzionali a tutela del Paese

Ministro Difesa Lorenzo GueriniRoma, 26 febbraio 2020 – Il Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, sta seguendo costantemente l’evoluzione della questione Coronavirus. Al momento sono impegnati e coinvolti nelle misure di contrasto dell’emergenza sanitaria circa 500 uomini delle Forze Armate, che operano in supporto alla popolazione in attuazione di una attività inter-dicasteriale di condivisione delle informazioni e collaborazione il cui obiettivo è dare una unica risposta efficace del sistema Paese.

Il capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Enzo Vecciarelli, ha identificato il Comando Operativo di vertice Interforze (COI – Difesa) di Centocelle quale referente unico per la gestione dell’emergenza sanitaria in sinergia con tutte le Forze Armate e in coordinamento con il dipartimento della Protezione Civile, Ministero Affari Esteri e della Salute.

Le Forze Armate italiane sono state impegnate dal primo giorno dell’emergenza Covid, inizialmente per il rientro dei connazionali da Wuhan, con i voli dell’Aeronautica Militare, anche in Alto Bio-Contenimento per lo studente 17enne di Grado, successivamente per il rimpatrio degli italiani che si trovavano sulla nave Diamond Princess nella baia di Fukuyama.

Oltre al rientro in Patria dei connazionali, è stato generato un dispositivo interforze di accoglimento e sorveglianza sanitaria, che ha permesso una gestione sicura dei cittadini e un accurato controllo del loro stato di salute. Le operazioni sono state condotte in coordinamento con l’ospedale Spallanzani, con gli specialisti del Ministero della Salute, il Policlinico militare Celio e le strutture dell’Aeronautica Militare. La successiva permanenza in osservazione è stata garantita presso il Centro Olimpico dell’Esercito della Cecchignola che ha ospitato prima i 52 connazionali rientrati da Wuhan e successivamente i 19 rientrati dal Giappone.

La forte sinergia tra i Ministeri Difesa, Esteri, Salute e ProCiv continua ininterrottamente ormai da più di un mese. Con i primi casi di contagio verificati nel Nord Italia le Forze Armate hanno messo a disposizione, per una eventuale sorveglianza sanitaria, infrastrutture militari distribuite lungo tutta la penisola dalla Val D’Aosta alla Sicilia con più di 5000 posti letto.

Il COI ha implementato una Sala Operativa (H24/7 su 7) dedicata all’Emergenza che ha coordinato tutti i trasferimenti dei connazionali dall’estero e attualmente gestisce e condivide le informazioni di interesse con gli altri dicasteri; il COI, inoltre, monitora la situazione dei militari italiani in tutti le missioni e operazioni nazionali e internazionali, impartendo, a tutela del personale specifiche misure precauzionali.

Al momento saranno limitati al minimo indispensabile i movimenti in ambito nazionale e da e per i teatri operativi: eventuale personale che dovrà essere impiegato in missione, sarà sottoposto a capillare controllo sanitario in linea con il DL del 23 febbraio 2020 “Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza da COVID-19”.

Per quanto riguarda le attività nazionali nelle aree interessate a casi di contagio, verranno impiegati, ove possibile, militari già in servizio presso le citate aree ed equipaggiati con gli opportuni dispositivi di protezione individuale.

Tutti gli enti e comandi delle Forze Armate sul territorio nazionale implementeranno rispettosamente il decalogo pubblicato dal Ministero della Salute e limiteranno all’essenziale tutti gli eventi nazionali di carattere non operativo.

Le Forze Armate sono una #ForzaperilPaese a tutela del cittadino e del personale in servizio in Italia e all’estero.

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Truffe a danno della Croce Rossa e Protezione Civile sfruttando l’allarmismo coronavirus

Roma, 23 febbraio 2020 – Girano su whatsapp e sui social avvisi che metto in guardia sui finti volontari che propongono test domiciliari sul #coronavirus.

Fare attenzione e avvisare soprattutto le persone anziane di non aprire a chi si identifica come volontario CRI o Protezione Civile o altri, né a chi propone test a domicilio. La Croce Rossa e la Protezione Civile NON effettuano screening porta a porta.

Il ministero della Salute ha una pagina dedicata con la situazione aggiornata sul coronavirus #covid19 ———->COVID19

per qualsiasi evenienza chiamare il

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Cremona, militare Esercito positivo al covid-19, già disposte tutte le misure a tutela del personale

Cremona, 24 febbraio 2020 – Un militare dell’Esercito residente a Cremona e in servizio a Milano, dopo le verifiche condotte sui tamponi faringei, è risultato positivo al coronavirus “Covid-19”. Il militare risultato positivo, era assente dal servizio già da mercoledì della settimana scorsa e si trovava nella propria abitazione quando ha avvertito l’insorgenza della sintomatologia che lo ha indotto ad avvisare il personale sanitario.

Immediatamente, a titolo precauzionale, a tutela degli uomini e donne in uniforme e in aderenza alle disposizioni emanate dal Ministero della Salute, l’Esercito ha predisposto le norme di massima tutela e la “sorveglianza sanitaria” del personale presente nell’infrastruttura in cui era temporaneamente impiegato e che possa essere entrato in contatto con il militare nei giorni precedenti.

In particolare sono state prontamente avviate le verifiche sanitarie di tutto il personale della base per il previsto periodo di sorveglianza sanitaria. Subito intraprese inoltre, le attività per procedere alle fasi di disinfezione dei locali interessati.

L’Esercito, coinvolto sin dalle prime ore in attività di supporto connesse al rimpatrio dei connazionali dalla Cina e dal Giappone e alla gestione della loro successiva “sorveglianza sanitaria”, già dalla fine del mese di gennaio ha impartito a tutto il proprio personale, le disposizioni necessarie alla tutela della propria salute e alla gestione di evidenze sintomatiche a cui avrebbero potuto far fronte durante il proprio servizio.

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Emergenza sanitaria, misure protettive individuali per i militari impegnati nell’operazione Strade Sicure

EMERGENZA SANITARIA: CONTINUA IL concorso ED IL LAVORO DELLE FORZE ARMATE CHE OPERANO ADOTTANDO MISURE PROTETTIVE INDIVIDUALI

strade sicure

Roma, 23 febbraio 2020 – Continua il concorso ed il lavoro delle Forze Armate che operano adottando misure protettive individuali. In aderenza alle direttive del Ministero della Salute, le Forze Armate hanno diramato, nei giorni scorsi, a tutto il personale le linee guida sul comportamento che gli operatori a contatto con il pubblico devono tenere nell’ambito dell’attuale situazione sanitaria sul territorio nazionale.

Pertanto lo Stato Maggiore Difesa precisa che le direttive sono tese all’adozione di comuni misure preventive delle malattie trasmesse per via respiratoria.

In particolare, nel caso in cui un operatore venga a contatto con personale sospetto, si provvederà ad avvisare i servizi sanitari segnalando che si tratta di caso di possibile coronavirus.

A tal proposito, il Comando delle Forze operative dell’Esercito ha diramato una direttiva del Ministero degli interni, datata ieri, per integrare quanto già comunicato sulle misure protettive individuali che devono essere adottate dal personale impegnato nell’ambito dell’Operazione “Strade Sicure”.

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Emergenza Coronavirus, vietato l’ingresso nelle caserme, a disposizione oltre 5000 posti letto in strutture militari (video conf. stampa)

Roma, 23 febbraio 2020 – A seguito dei provvedimenti cautelativi decisi nel Consiglio dei Ministri nella serata di sabato 22​ febbraio e riferiti al contenimento del possibile contagio del Coronavirus sul territorio nazionale, è fatto divieto di ingresso nelle caserme.

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Durante una conferenza stampa sull’emergenza Coronavirus (Covid19) il commissario Angelo Borrelli, fino al 2017 capo del Dipartimento della Protezione Civile, ha comunicato che sono diponibili “migliaia di posti” letto in decine di strutture militari in Italia nel caso fosse necessario mettere i cittadini in quarantena. Il commissario ha inoltre spiegato che l’Esercito ha messo ha disposizione nelle sue strutture 3.412 posti letto in oltre mille camere, mentre l’Aeronautica ne ha dati circa 1.750. “Abbiamo fatto inoltre una ricognizione con le regioni per gli alberghi – ha aggiunto – e siamo pronti ad utilizzarli”. (fonte LaVoce)

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Direttive del Ministero della salute

Ministro Difesa Lorenzo GueriniIl Ministro della Difesa Lorenzo Guerini è in assiduo contatto da venerdi mattina con il Ministro della Salute Roberto Speranza, il capo dipartimento della Protezione Civile Angelo Borelli, il prefetto di Lodi Marcello Cardona e l’assessore regionale alla Protezione Civile Lombardia Pietro Foroni.

Il Ministro ha assicurato massima collaborazione e tempestività da parte della Difesa per la disponibilità di eventuali risorse e strutture militari necessarie e per garantire tutto il massimo supporto per la gestione di questa situazione. 

“Sono vicino ai miei concittadini e al mio territorio in questo momento di apprensione. Le Forze Armate e tutti gli apparati dello Stato lavoreranno come sempre in stretta sinergia, l’Italia ha tutte le capacità per affrontare questa situazione nel migliore dei modi” ha dichiarato il Ministro Guerini in una nota.

Il comunicato del Consiglio dei Ministri
Il Consiglio dei ministri si è riunito sabato 22 febbraio 2020, alle ore 19.02, presso la sede del Dipartimento della protezione civile, sotto la presidenza del Presidente Giuseppe Conte. Segretario il sottosegretario alla Presidenza Riccardo Fraccaro.

EMERGENZA EPIDEMIOLOGICA DA COVID-2019 Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da COVID-2019 (decreto-legge)

Il decreto interviene in modo organico, nell’attuale situazione di emergenza sanitaria internazionale dichiarata dall’Organizzazione mondiale della sanità, allo scopo di prevenire e contrastare l’ulteriore trasmissione del virus.

Il testo prevede, tra l’altro, che nei comuni o nelle aree nei quali risulta positiva almeno una persona per la quale non si conosce la fonte di trasmissione o comunque nei quali vi è un caso non riconducibile ad una persona proveniente da un’area già interessata dal contagio, le autorità competenti sono tenute ad adottare ogni misura di contenimento adeguata e proporzionata all’evolversi della situazione epidemiologica.

Tra le misure sono inclusi, tra l’altro, il divieto di allontanamento e quello di accesso al Comune o all’area interessata; la sospensione di manifestazioni, eventi e di ogni forma di riunione in luogo pubblico o privato; la sospensione dei servizi educativi dell’infanzia e delle scuole e dei viaggi di istruzione; la sospensione dell’apertura al pubblico dei musei; la sospensione delle procedure concorsuali e delle attività degli uffici pubblici, fatta salva l’erogazione dei servizi essenziali e di pubblica utilità; l’applicazione della quarantena con sorveglianza attiva a chi ha avuto contatti stretti con persone affette dal virus e la previsione dell’obbligo per chi fatto ingresso in Italia da zone a rischio epidemiologico di comunicarlo al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente, per l’adozione della misura di permanenza domiciliare fiduciaria con sorveglianza attiva; la sospensione dell’attività lavorativa per alcune tipologie di impresa e la chiusura di alcune tipologie di attività commerciale; la possibilità che l’accesso ai servizi pubblici essenziali e agli esercizi commerciali per l’acquisto di beni di prima necessità sia condizionato all’utilizzo di dispositivi di protezione individuale; la limitazione all’accesso o la sospensione dei servizi del trasporto di merci e di persone, salvo specifiche deroghe.

Si introduce, inoltre, la facoltà, per le autorità competenti, di adottare ulteriori misure di contenimento, al fine di prevenire la diffusione del virus anche fuori dai casi già elencati.

L’attuazione delle misure di contenimento sarà disposta con specifici decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro della salute, sentiti i Ministri e il Presidente della Regione competente ovvero il Presidente della Conferenza dei presidenti delle regioni, nel caso in cui gli eventi riguardino più regioni. Nei casi di estrema necessità ed urgenza, le stesse misure potranno essere adottate dalle autorità regionali o locali, ai sensi dell’articolo 32 della legge 23 dicembre 1978, n. 833, fino all’adozione del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri.

Ai fini sanzionatori, il decreto stabilisce che il mancato rispetto delle misure di contenimento è punito ai sensi dell’articolo 650 del Codice penale.

Infine, il testo prevede che il Prefetto, informando preventivamente il Ministro dell’Interno, assicuri l’esecuzione delle misure avvalendosi delle forze di polizia e, ove occorra, delle forze armate, sentiti i competenti comandi territoriali.

Il Consiglio dei Ministri è terminato alle 22.43.

 

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Rientrati oggi 19 connazionali dal Giappone con KC-767A dell’Aeronautica Militare, supporto di equipe medica interforze a terra

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Roma, 22 febbraio 2020 – Questa mattina alle ore 06.37 circa presso l’aeroporto militare di Pratica di Mare è atterrato il velivolo KC-767A del 14° Stormo dell’Aeronautica Militare, proveniente da Tokio Haneda (Giappone) partito alle 14.34, ora italiana del 21 febbraio.

Il volo ha trasportato 37 passeggeri tra nazionali ed internazionali. Pertanto, prima di atterrare all’aeroporto di Pratica di Mare, il volo dell’Aeronautica Militare ha fatto scalo a Tegel (Berlino) il 22 febbraio alle 02.19 locali, facendo sbarcare 15 passeggeri di altre nazionalità. Successivamente il volo è atterrato in Italia con 19 italiani e 3  cittadini di altra provenienza. Una volta atterrati, i 19 italiani dopo i primi screening medici da parte del team sanitario, composto da medici e infermieri della Marina Militare e della Aeronautica Militare e personale specializzato dell’Ospedale Spallanzani, sono stati trasportati e sottoposti ad un periodo di osservazione presso il Centro Sportivo Olimpico dell’Esercito presso la città militare della Cecchignola.

Questo volo, come i precedenti tre avvenuti il 02, il 09 e il 14 febbraio, è stato realizzato in coordinamento con la protezione civile e con gli altri dicasteri per il tramite del Comando Operativo di Vertice Interforze per assicurare il rientro dei cittadini italiani bloccati a Wuhan, la città cinese maggiormente colpita dall’emergenza sanitaria legata alla diffusione del nuovo coronavirus. A bordo dei velivoli militari è stato impiegato personale medico, infermieri e adeguato equipaggiamento sanitario per fronteggiare possibili casi di infezione e per garantire un trasporto sicuro.

Il primo volo, avvenuto il 2 febbraio scorso con un KC767A in dotazione al 14º Stormo dell’Aeronautica Militare, ha riportato in patria i primi 56 italiani che si trovavano nella citta di Wuhan, poi lo scorso 9 febbraio è decollato da Brize Norton (Inghilterra) con 8 italiani ed infine lo scorso 14 febbraio il rientro in Italia da Wuhan si è concluso con l’ultimo dei nostri connazionali.

 

Esercito

Allestito presso il Centro Olimpico Sportivo dell’Esercito:

  • 18 camere singole
  • 4 doppie
  • 5 triple
  • 3 quintuple per i connazionali rimpatriati;

Presidio sanitario composto da  

  • 1 Ufficiale medico,
  • 2 Sottufficiali infermieri
  • 1 operatore sanitario.

Presso l’ospedale militare del Celio sono stati predisposti:  

  • 1 Camera Singola
  • 2 doppie
  • 1 tripla.

Presidio sanitario composto da 

  • 1 Ufficiale medico
  • 2 Sottufficiali infermieri
  • 1 operatore sanitario;

L’Esercito ha messo a disposizione 2 ambulanze sempre presenti  presso le due strutture militari.

Inoltre vengono assicurati i  servizi essenziali quali catering anche per intolleranti, servizio di sanificazione, lavatrici ed asciugatrici oltre a tutto il materiale per l’igiene personale.

 

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Libano, familiarizzazione tra le truppe, militari italiani, ganesi e malesi si sono confrontati (video)

2- fase della familiarizzazione con armi, mezzi e materiali

Shama, 21 febbraio 2020 – Caratteristica peculiare della missione UNIFIL è la pluralità di Paesi contribuenti. In quest’ottica vengono svolte periodicamente attività di familiarization (familiarizzazione) tra le truppe dei vari eserciti.

Nei primi quindici giorni di febbraio, protagonisti di questa attività, sono stati la Sector Mobile Reserve del Sector West composta da una compagnia dei “Lancieri di Montebello” (8°), la Battalion Mobile Reserve composta dall’Armoured Recce Regiment ganese e la Battalion Mobile Reserve malese.

Addestramento ed esercitazioni congiunte si sono svolte all’interno di varie United Nations Position, le basi di UNIFIL. Oltre all’addestramento sono state condotte pattuglie coordinate tra i diversi assetti all’interno di tutta l’area d’operazione del settore a guida italiana di oltre 650 chilometri quadrati.

Scopo di questi momenti addestrativi è accrescere le capacità di collaborazione, coordinamento e impiego delle unità che costituiscono la riserva del settore aumentando le potenzialità di manovra e rendendo il lavoro svolto dai peacekeeper più efficiente ed efficace.

I militari italiani, ganesi e malesi si sono confrontati sull’applicazione delle STIR (Standardised Tactical Incident Reactions) le linee guida con le quali UNIFIL determina i comportamenti da adottare in caso di intervento. In particolare l’attenzione si è focalizzata su azioni di controllo della folla e trattamento ed evacuazione di feriti.

4- fase di familiarizzazione con armi,mezzi e materiali

All’interno della Joint Task Force – Lebanon Sector West, alla guida del generale Diego Filippo Fulco, collaborano militari di 15 nazioni, è chiaro quindi, quanto sia importante questo genere di confronto. Un confronto sano e leale, da soldato a soldato, una “familiarizzazione” che non riguarda solo il lato professionale: armi, mezzi, materiali, tecniche e procedure, ma investe anche il lato umano di ogni casco blu e gli ricorda lo scopo più alto che UNIFIL si prefigge: assicurare la pace e la sicurezza.

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