Archivi del mese: Maggio 2016

Ad Asiago il 32° raduno dell’Associazione Nazionale Granatieri di Sardegna

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Asiago, 29 maggio 2016 – Il 4 e il 5 giugno Asiago ospiterà Granatieri provenienti da tutta Italia, per celebrare il 100° anniversario della battaglia sul Monte Cengio in concomitanza con il 32° raduno dell’Associazione Nazionale Granatieri di Sardegna (ANGS). 

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A Palermo il 64° raduno nazionale dei bersaglieri

Schieramento reparti

Schieramento reparti

Palermo, 29 Maggio 2016 – Si sono concluse oggi le celebrazioni del 64° raduno dei Bersaglieri alla presenza del ministro della Difesa Roberta Pinotti, del  capo di Stato Maggiore dell’Esercito generale di Corpo d’Armata Danilo Errico e del prefetto di Palermo dottoressa Antonella De Miro.

A salutare le migliaia di bersaglieri in congedo e in servizio e la folla che ha voluto assistere al raduno, il presidente dell’Associazione Nazionale Bersaglieri Marcello Cataldi, il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e di Pescara, Marco Alessandrini, dove si svolgerà il raduno il prossimo anno.

Per celebrare i 180 anni della fondazione del Corpo dei Bersaglieri e il 161° anniversario della morte in Crimea del fondatore Alessandro La Marmora si sono radunati in 70.000 tra giovani, anziani, reduci della 2^ Guerra Mondiale, bambini e fanfare. Alla cerimonia ha partecipato una rappresentanza di bersaglieri in servizio, una compagnia del 6° Reggimento bersaglieri di Trapani che ha sfilato con la fanfara e la bandiera di guerra.

Bandiera di guerra del 6 rgt bersaglieri

Bandiera di guerra del 6 rgt bersaglieri

Al tributo ai militari caduti di ieri e di oggi, si aggiunge il ricordo del maggiore Giuseppe La Rosa di Barcellona Pozzo di Gotto, medaglia d’oro al Valor Militare e ultimo bersagliere caduto in Afghanistan l’8 giugno del 2013 per proteggere i commilitoni dall’esplosione di un ordigno facendo scudo con il suo corpo.

Migliaia di cappelli piumati hanno invaso le strade della città, in tutte le piazze si sono tenuti concerti delle fanfare delle tante sezioni provenienti da tutte le regioni italiane, le stesse fanfare che stamane hanno accompagnato le Fiamme Cremisi nello sfilamento a passo di corsa da Porta Nuova al Foro Italico Umberto I, ben 58 anni dopo l’ultimo raduno tenutosi a Palermo.  

Il ministro della Difesa nel corso del suo intervento ha sottolineato come i bersaglieri furono i primi soldati ad andare fuori area in Crimea nel 1855 e furono i primi ad entrare a Roma attraverso Porta Pia per la completa unificazione del nostro Paese. Ha inoltre ricordato che i bersaglieri  hanno partecipato a tutte le operazioni fuori area dal dopoguerra ad oggi.

Intervento del ministro Pinotti

Intervento del ministro Pinotti

Il generale Errico, decano della specialità dei bersaglieri, nel suo discorso ha sottolineato come i “Fanti Piumati” dal 1858, anno dell’inondazione di Savona, fino all’odierna Operazione “Strade Sicure”, contribuiscano con il loro intervento a tutte le emergenze del Paese, risultando essere tra i soldati dell’Esercito più amati dagli italiani

Intervento del Capo di SME

Intervento del Capo di SME

I bersaglieri sono un corpo dell’Esercito nato come fanteria celere d’élite fondato il 18 giugno 1836 dal generale Alessandro La Marmora. Negli anni hanno partecipato a tutte le operazioni dell’Esercito Italiano sia all’estero, nelle missioni internazionali (attualmente in Afghanistan, Kosovo e Gibuti) sia sul territorio nazionale in concorso alle forze dell’ordine e a supporto della popolazione in caso di pubbliche calamità.

Il ministro Pinotti e il capo di SME indossano la Vaira

Il ministro Pinotti e il capo di SME indossano la Vaira

Alcuni momenti della sfilata

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Fonte e immagini: Stato Maggiore dell'Esercito
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Salvatore Girone finalmente è rientrato in Italia


 

Roma, 28 maggio 2016 – Il fuciliere di Marina, Salvatore Girone, è finalmente rientrato in Italia dopo 4 anni di fermo in India. E’ atterrato a Ciampino nel pomeriggio con un Falcon 900 dell’Aeronautica Militare.

Al suo arrivo Girone – che scendendo dalla scaletta del velivolo ha sorriso e fatto il saluto militare – è stato accolto da un lungo applauso.

Ad accoglierlo erano il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, con il quale ha scambiato una stretta di mano e il ministro della Difesa, Roberta Pinotti con cui c’è stato un lungo abbraccio. Ad attenderlo tra gli altri, anche i presidenti della commissione Esteri della Camera, Fabrizio Cicchitto, e del Senato, Pier Ferdinando Casini.

Ad aspettarlo fin dalle prime ore del pomeriggio, la moglie Giovanna, i figli Michele e Martina, il padre Michele e la madre che la mattina avevano incontrato nello scalo romano il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Nel suo viaggio di rientro, Girone è stato accompagnato dall’Ambasciatore a New Delhi, Lorenzo Angeloni, e dal consigliere militare di Palazzo Chigi, generale Carmine Masiello.

All’arrivo del fuciliere di Marina erano presenti anche il capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano, e il capo di Stato Maggiore della Marina, ammiraglio Giuseppe De Giorgi, il direttore generale della Farnesina ambasciatrice Isabella Belloni.

Bentornato a Salvatore Girone da MNFI!

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Immagini: in esclusiva per MNFI
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Continua “L’Esercito combatte” a Padova per ricordare la Grande Guerra

Padova, 24 maggio 2016 – Si è conclusa con il lancio dei paracadutisti la prima parte de “L’Esercito combatte” a Padova in piazza Prato della Valle. La giornata intensa di eventi è iniziata questa mattina ad Asiago con la visita del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella al Sacrario Militare, nell’ambito delle celebrazioni del Centenario della Grande Guerra. Ad accogliere ed accompagnare il capo dello Stato, oltre al Ministro della Difesa Roberta Pinotti, al generale Claudio Graziano, capo di Stato Maggiore della Difesa, il generale di Corpo d’Armata Danilo Errico, capo di Stato Maggiore dell’Esercito.

La visita si è svolta alla presenza di numerose autorità civili e militari e di una delle 11 delegazioni di studenti partite da tutta Italia (Caserta, Pordenone, Roma, Sassari, Messina, Udine, Gorizia, Livorno, Torino, Bologna, Lecce) nell’ambito dell’iniziativa “L’Esercito combatte”, che ha raggiunto i principali sacrari e cimiteri militari della Prima Guerra Mondiale (Pasubio, Pocol, Asiago, Monte Grappa, Montello, Fagarè, Oslavia, Caporetto, Redipuglia, Prosecco e Monte San Michele).

Dalle 14.00, in piazza Prato della Valle, si è svolta l’attività “Esercito e giovani” e “L’Esercito in piazza”, con la presenza di numerosi stand e mezzi dell’Esercito attualmente impiegati, tra cui un elicottero A-129 Mangusta, un sistema lanciarazzi MLRS, una finta parete di roccia degli alpini, la palestra fitness dei paracadutisti, una blindo e un carro armato. Il lancio di paracadutisti dell’Esercito alle 17.00 ha tenuto tutta la piazza con il naso all’insù per ammirare la discesa della bandiera italiana in Piazza con il nuovo marchio dell’Esercito e la neonata Mascotte, Lupo Vittorio.

È proprio lui la novità nazionale della manifestazione di Padova, Lupo Vittorio, un giovane allievo della scuola militare italiana che sogna di diventare un militare dell’Esercito Italiano perché questo per lui significa essere davvero utile agli altri, alla pari della Forza Armata che è una risorsa per il Paese. Presenti insieme alle autorità civili il capo di Stato Maggiore della Difesa Generale Claudio Graziano e dell’Esercito il generale di c.a. Danilo Errico che a margine della manifestazione rispondendo alle domande dei giornalisti, ha sottolineato che “l’Esercito è l’espressione della collettività nazionale, un popolo in uniforme; le nuove tecnologie ci consentono di operare in un contesto diverso, siamo all’estero in quei Paesi dove c’è la necessità di ristabilire e ricostruire le istituzioni e l’unità“. E poi ha concluso “con il nostro mestiere ripetiamo quello che hanno fatto i nostri nonni con l’Italia, noi aiutiamo questi Paesi a ritrovare se stessi“.

La giornata di celebrazioni si concluderà questa sera alle 20.45 con lo spettacolo al Teatro Verdi dal titolo “L’Esercito combatte: suoni e memorie della Grande Guerra” e domani in piazza Prato della Valle di Padova si replica dalle 09:30 alle 18:00.

Il progetto “L’Esercito combatte” è stato realizzato grazie alla collaborazione tra l’Esercito Italiano e il Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca, con l’obiettivo di far conoscere e far vedere da vicino ai giovani studenti i luoghi simbolo del conflitto, al fine di diffondere la conoscenza storica e culturale della Grande Guerra. Tra le iniziative de “L’Esercito Combatte” anche il concorso grafico “La Grande Guerra a colori” con l’obiettivo di stimolare i giovani a raccontare attraverso il disegno eventi o situazioni legate alle Grande Guerra. I lavori che perverranno saranno selezionati da una commissione composta da rappresentanti del MIUR e dell’Esercito e i vincitori saranno premiati con la pubblicazione dei lavori sul sito www.esercito.difesa.it in una pagina dedicata.

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Fonte e immagini: Stato Maggiore dell'Esercito
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Il Conservatorio di Napoli celebra l’anniversario della Grande Guerra

Il pubblico e le autorità

Il pubblico e le autorità

Napoli, 24 maggio 2016 – Ieri 23 maggio alle ore 18.00, nella sala Scarlatti del Conservatorio, si e svolta la manifestazione conclusiva per le Commemorazioni per il Centenario della Grande Guerra 1916-1918, con un concerto dell’Orchestra di fiati, coro e solisti del San Pietro a Majella, con musiche legate a temi d’ispirazione patriottica, da La Leggenda del Piave di Mario al ‘Va Pensiero’ da Nabucco  di Verdi, con selezioni da opere di Bellini (I Puritani, Norma) e ancora di Verdi (Ernani, I Lombardi ala prima crociata), insieme alla Rapsodia Patriottica “Come nacque la leggenda del Piave” di Bruna Catalano Gaeta.  Sul podio Paolino Addesso direttore e Gabriele Blair conduttore. Solisti Mario Luciano Greco, tenore e Mariano Buccino, basso.

Deposizione della  corona di alloro ai Caduti

Deposizione della corona di alloro ai Caduti

La manifestazione è inziata con la deposizione di una corona di alloro ai Caduti, a cui è seguita l’illustrazione delle Mostre storiche sulla Prima Guerra Mondiale: “Azzurro che valore – Gli sportivi nella Grande Guerra” (Istituto Nazionale del Nastro Azzurro) e Uniformi e Cimeli (Accademia Faleristica Italiana).

Durante la manifestazione il prof. Domenico Sapio, docente del Conservatorio di Napoli, ha illustrato il lavoro Il Piave racconta la Grande Guerra con le ricerche condotte nell’Archivio Storico del Conservatorio unitamente, all’archivista Masina Boccia, che hanno riportato alla luce i documenti relativi agli allievi che persero la vita durante la guerra.

Il Conservatorio di Napoli ha ricordato in quest’occasione anche gli studenti del San Pietro a Majella che partirono per il fronte occidentale durante le Prima Guerra Mondiale e non fecero più ritorno in Patria. “Entrando in Conservatorio –  ha spiegato il direttore Elsa Evangelista – alzando lo sguardo, i visitatori hanno  potuto vedere una lapide di bronzo, su cui sono indicati i nomi degli studenti del San Pietro a Majella  caduti nella Grande Guerra: Alfredo Giorgianni, Nicola Gotti, Giuseppe Scioli e Alfredo Dell’Orefice, iscritti nel 1914: avevano compiuto da poco i 18 anni. Oggi con il progetto “L’Esercito combatte” ed in occasione delle celebrazioni della Grande Guerra li ricordiamo con estrema gratitudine. Il loro sogno di diventare musicisti, coltivato con grandi sacrifici, non si realizzò mai”. A noi tocca adesso ricordare i loro nomi, come emblema del potere della musica di creare ponti di pace”.

“Il progetto ‘L’Esercito combatte’, il cui nome nasce per ricordare le grandi battaglie che l’Esercito Italiano condusse nel 1916 – ha  sottolineato il generale B. Salvatore Polimeno comandante delle Forze di Difesa Interregionale Sud – prosegue il percorso intrapreso nel 2015 con ‘L’Esercito marciava’, volto a ricordare il processo identitario e il ruolo svolto dall’Esercito nella creazione dello spirito di Unità Nazionale e si avvale della collaborazione tra il MIUR e il Ministero della Difesa. L’Esercito Combatte ha voluto essere una risposta alla richiesta di una identità valoriale e di un riconoscimento culturale di cui la collettività sente fortemente il bisogno”.

Per l’occasione sono intervenuti i familiari di alcuni caduti nelle missioni di peacekeeping e di Giovanni Ermete Gaeta, in arte E.A. Mario, che compose proprio in Campania “La Leggenda del Piave”.

La commemorazione ha riscosso il plauso del gen. c.a. Luigi Francesco De Leverano, comandante del 2° FOD intervenuto quale comandante del Presidio Militare Esercito, alla presenza delle Autorità, delle rappresentanze militari e del corpo consolare. 

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Fonte e immagini: Comando Forze di Difesa Interregionale Sud SM
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I militari di 30 nazioni in pellegrinaggio a Lourdes

di padre Pier Luca Bancale

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Lourdes, 24 maggio 2016 – Dal 19 al 23 maggio si è svolto il LVIII Pellegrinaggio Militare Internazionale a Lourdes, iniziativa nata dopo la II guerra mondiale per riconciliare e radunare intorno a Maria i militari che avevano combattuto sui diversi fronti.

Quest’anno erano presenti 30 nazioni, che per 4 giorni hanno riempito il Santuario e la cittadina francese di musica, marce ed allegria e partecipato alle diverse celebrazioni internazionali e nazionali nel Santuario. La delegazione italiana, tra militari e civili era composta da 2000 persone circa, guidate all’Ordinario Militare mons. Santo Marcianò e da molti cappellani con i loro reparti.

Oltre ai momenti di intensa preghiera alla Grotta, alle Messe, all’adorazione eucaristica e alle numerosissime confessioni, Lourdes è sempre il momento di incontro e di scambio tra militari di tantissime nazioni: dalle Guardie Svizzere del Papa, presenti con un plotone ed il loro comandante, alle Guardie della Regina d’Inghilterra, dai Marines americani alla Legione Straniera, alla Guardia Civil spagnola, ai nostri Carabinieri con la fanfara del 3 Rgt. Lombardia, ai cadetti di Modena, Livorno, Pozzuoli, Bergamo e delle 4 Scuole Militari, ai croati, tedeschi, austriaci, polacchi, coreani, argentini, africani… 

Particolarmente toccante la cerimonia dell’offerta del cero alla Madonna da parte delle diverse delegazioni.

Molto bello e toccante vedere tanti malati e disabili assistiti dai militari oltre che dai tanti volontari.

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Fonte e immagini: padre Pier Luca Bancale
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Torino, salone del libro: allo stand della Difesa si parla delle donne nelle forze armate. Il capitano Cristoforetti incanta i bambini 

Torino, 15 maggio 2016 – Una domenica entusiasmante allo stand della Difesa in questa quarta giornata di presenza al Salone del Libro.

Una festosa invasione di bambini, stamane, ha riempito di allegria lo Stand per la presentazione del “Manuale del piccolo aviatore”, opera dedicata a bambini normovedenti ma anche ciechi, ipovedenti, sordi autistici e dislessici per consentire a tutti di fruire delle emozioni del volo.

Ospite d’eccezione il pilota dell’Aeronautica Militare ed astronauta dell’ESA Samantha Cristoforetti che, con un linguaggio semplice, ha spiegato ai piccoli e curiosi visitatori come si diventa astronauta e quali esperienze si provano a vivere nello spazio.

La presentazione di “Perché le donne valgono” della giornalista e scrittrice Sabrina Scampini è stata occasione preziosa per affrontare il tema della presenza delle donne nelle Forze armate. Durante l’evento, moderato dall’ammiraglio Aurelio De Carolis, si è sviluppato un interessante dibattito tra l’autrice e il maggiore dei Carabinieri Irene Micelotta e il capitano pilota dell’Aeronautica Militare Carla Angelucci, che hanno raccontato la loro esperienza professionale.

Esempio di donna che si è distinta in un ambiente a prevalenza maschile – ha detto Sabrina Scampini – è sicuramente il ministro della Difesa Roberta Pinotti” a cui è dedicato un capitolo del libro. Il ministro Pinotti – ha aggiunto l’autrice – ha fatto moltissimo all’interno delle Forze Armate per tutelare la genitorialità stanziando fondi per l’apertura di asili nido all’interno delle caserme.

Anche oggi si è parlato di storia con le presentazioni di prodotti editoriali della Marina e dell’Aeronautica incentrate sul tema della Grande Guerra: “L’Aviazione francese in Italia 1915-1918” e “Noi e loro. La Grande Guerra in Adriatico” e sull’ultimo conflitto con “Quando tuonano i grossi calibri. Punto Stilo 9 luglio 1949”. L’Esercito, con una tavola rotonda, ha parlato dell’ ”Intervento italiano e il terribile 1916 tra la strafexpedition e l’attacco con i gas sul Monte San Michele”.

L’Aeronautica Militare. La tua squadra che vola” e “HH-3 F PELICAN: 1977/2014 37 anni di soccorso dal cielo” i volumi presentati dall’Arma Azzurra.

Grande attesa per l’ultima giornata del Salone in cui si continuerà a parlare di operazioni internazionali, storia e peculiarità delle Forze Armate.

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Fonte e immagini: Stato Maggiore della Difesa
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Torino: al salone del libro presentato il volume “Caschi blu italiani”. Sono intervenuti il generale Graziano e il giornalista Molinari

“Caschi blu italiani”: presentato al salone del libro dal generale Graziano e dal direttore della Stampa Molinari

Presentazione Libro I Caschi Blu italiani

Presentazione Libro I Caschi Blu italiani

Torino, 15 maggio 2016 – “I militari italiani che operano nelle missioni di pace all’estero svolgono compiti strategici, sanno essere equilibrati e neutrali e con il loro operato danno prestigio al Paese“. Così ha detto il capo di Stato Maggiore della Difesa, generale Claudio Graziano, durante la presentazione del libro “Caschi Blu italiani” che si è svolta ier in un affollatissimo stand della Difesa all’interno del Salone del Libro di Torino.

I nostri militari, oltre ad una formazione tecnico professionale approfondita, hanno un approccio tipicamente italiano quando operano nell’ambito di operazioni internazionali” ha sottolineato il capo di Stato Maggiore della Difesa. “Quello che viene definito italian way to peacekeeping ha consentito alle Forze Armate italiane di farsi apprezzare in tutto il mondo, grazie alla spiccata capacità di dialogare con le popolazioni delle aree di crisi in cui operiamo” ha affermato il generale Graziano.

Il direttore del Quotidiano La Stampa, Maurizio Molinari, che ha stimolato il dibattito sul tema del peacekeeping e sull’importante impegno della Difesa italiana per la pace e la sicurezza, ha sottolineato come “le nostre Forze armate, i nostri singoli soldati, costituiscono un modello di successo che può aiutare a garantire la stabilità e la sicurezza a livello internazionale.”

Credo quindi – ha continuato Molinari – che sia importante ringraziare tutti i militari che hanno affrontano e affrontano quotidiani sacrifici e tutte le loro famiglie perché sono quelle che affrontano i sacrifici più importanti”.

Il generale Graziano e il dottor Molinari hanno poi ricordato i 50 caschi blu italiani caduti per la pace, sottolineando che “i loro nomi sono il nostro orgoglio”.

Sono 28 le missioni di peacekeeping lanciate dalle Nazioni Unite in zone di crisi del pianeta, alle quali hanno partecipato le nostre Forze Armate italiane dal 1955 a oggi, contando anche quelle in corso in Libano e in Mali che vedono in questo momento oltre mille militari italiani indossare il Casco Blu. L’Italia è attualmente il primo Paese occidentale (il 7° in assoluto) in termini di contributo sul campo alle operazioni militari dell’Onu. Missioni che sono raccontate nel volume «Caschi Blu Italiani» – proposto in occasione del 60° dell’adesione del nostro Paese all’ONU

Il volume ripercorre per immagini l’avventura delle migliaia di uomini e donne con le stellette che sono stati portatori di sicurezza e stabilità in regioni del pianeta colpite da sanguinosi conflitti, dalla Cambogia al Guatemala passando per il Mozambico, il Darfur, il Medio-Oriente, il Sahara Occidentale, la Namibia e molte altre.

Non manca un accenno al ruolo italiano nella formazione dei peacekeepers di tutto il mondo, attraverso la collaborazione pluriennale nata a Torino tra la brigata alpina Taurinense dell’Esercito e lo Staff College delle Nazioni Unite, mentre a Vicenza opera il Center of Excellence for Stability Police Units, struttura dell’Arma dei carabinieri dove vengono formati funzionari di polizia per le missioni di pace.

Il Generale Graziano visita lo Stand delle Crocerossine

Il Generale Graziano visita lo Stand delle Crocerossine

Questo volume – scrive il ministro della Difesa Roberta Pinotti – ricco di suggestive immagini, oltre a costituire un omaggio ai nostri caschi blu, ha inoltre il merito di arricchire la riflessione sulla pace e la sicurezza internazionale avviata in occasione del 70° di costituzione dell’ONU”.

Grazie alla Difesa per questo bellissimo stand che è ormai parte della tradizione del Salone e che consente ai tantissimi visitatori di essere messi a conoscenza delle numerose iniziative e attività editoriali delle Forze Armate” ha detto nel suo saluto il Sindaco di Torino Piero Fassino

La presenza della Difesa a questo evento culturale – ha detto il Presidente della Fondazione per il Libro di Torino che organizza il Salone Internazionale del Libro Giovanna Milella – è una importante occasione di incontro tra chi ci difende e chi è difeso. È un’occasione per capirsi, per conoscersi e per comprendere quanta dedizione e umanità ci sia nel lavoro dei nostri militari.”

Il Generale Graziano visita lo Stand Difesa

Il Generale Graziano visita lo Stand Difesa

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Fonte e immagini: Stato Maggiore della Difesa
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Domani messaggio del Papa per gli alpini riuniti ad Asti

La conferma arriva dalla Santa Sede: il Santo Padre, di origini astigiane, saluterà le penne nere  durante la recita del Regina Coeli

Roma, 14 maggio 2016 – È arrivata dalla Segreteria di Stato della Santa Sede la conferma che, domani, in occasione della sfilata dell’89ª Adunata nazionale, Papa Francesco rivolgerà un saluto agli alpini riuniti ad Asti durante la recita del Regina Coeli delle 12.

Lo sfilamento delle rappresentanze e delle sezioni si arresterà per ascoltare il messaggio del Santo Padre.

Il pontefice, di origini astigiane, vuole bene agli alpini: “A Buenos Aires – dice don Bruno Fasani, direttore de L’Alpino – andava a trovare gli alpini e amava sentirli cantare “Il testamento del capitano”. Si commuoveva perché sentiva in quelle parole il senso profondo del vivere appartenendo agli altri, non per se stessi”.

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Immagine: http://www.papaboys.org/
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Libia: C-130 italiano trasporta in Italia 13 feriti

Misurata, 13 maggio 2016 – Un C-130J dell’Aeronautica Militare ha trasportato a Roma nella giornata odierna 13 libici, rimasti feriti nell’attentato dello scorso 5 maggio vicino a Misurata. I feriti una volta giunti in Italia verranno ricoverati presso il Policlinico Militare del Celio ed altre strutture civili.

Il velivolo, partito questa mattina dall’aeroporto militare di Pratica di Mare, ha raggiunto l’aeroporto di Misurata con a bordo personale medico, infermieri e adeguato equipaggiamento sanitario per assistere il personale libico ferito. Una volta effettuato l’accertamento delle condizioni dei feriti è ripartito alla volta dell’aeroporto di Roma Ciampino dove è atterrato alle ore 19,30.

L’attività è stata svolta in collaborazione con il ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale e quello della Salute per il tramite del Comando Operativo di vertice Interforze di Centocelle, nell’ambito delle iniziative poste in essere per assistere la Libia e il popolo libico nelle emergenze e nella ricostruzione della stabilità e dello sviluppo del Paese.

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Fonte e immagini: Stato Maggiore della Difesa
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