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Carabinieri, a Reggio Calabria giuramento solenne degli Allievi Carabinieri del 140° corso formativo

Reggio Calabria, 27 ottobre 2021 – Cerimonia di giuramento solenne degli Allievi Carabinieri del 140° corso formativo, ieri mattina presso la Caserma “Fava e Garofalo”, sede della Scuola Allievi Carabinieri di Reggio Calabria. Il corso è stato intitolato alla Medaglia d’Oro al Valor Militare Carabiniere Alberto La Rocca – mitica figura del Fronte Clandestino di Resistenza dei Carabinieri, ucciso il 12 agosto 1944.

Gli allievi hanno prestato solenne giuramento di fedeltà alla Patria, alle sue leggi e alle Istituzioni, dinanzi la Bandiera Italiana d’Istituto – concessa alla Scuola di Reggio Calabria con D.P.R. del 3 gennaio 2004.

La cerimonia, nel pieno rispetto delle misure anti COVID-19, si è svolta alla presenza del comandante della Legione Allievi Carabinieri, generale di brigata Carlo Cerrina, del sindaco della Città Metropolitana di Reggio Calabria, dott. Giuseppe Falcomatà, del prefetto, dott. Massimo Mariani, dei vertici della magistratura, nonché delle massime autorità militari e civili locali.

Ad allietare l’evento, la Fanfara del 12° reggimento Carabinieri “Sicilia”.

Le autorità presenti, nel corso della cerimonia, hanno apposto gli alamari a una rappresentanza di allievi della scuola. Il comandante della Scuola Allievi, colonnello Alessandro Magro, ed il generale Cerrina, nel corso dei loro interventi hanno rimarcato l’importanza del giuramento, momento carico di emozione e significato, considerato il più significativo nella carriera di un militare, perché suggella una vera e propria scelta di vita, fatta di impegno, disciplina ed onore, per il bene comune e per la difesa e tutela dei cittadini.

La Scuola Allievi di Reggio Calabria, strutturalmente e logisticamente tra le più grandi d’Italia, ha oggi assunto un ruolo di fondamentale importanza nell’organizzazione addestrativa dell’Arma, ponendosi come vero e proprio “polo d’eccellenza” nel Sud del Paese per la formazione.

Un ruolo, quello dell’Istituto militare di Reggio Calabria, sempre più centrale nell’ambito della formazione dei futuri professionisti della Benemerita, nella loro duplice veste di tutori dell’ordine, ma soprattutto di veri e propri operatori sociali, sensibili ed attenti al dialogo con le popolazioni in Patria e all’Estero, nelle operazioni Internazionali di mantenimento della pace.

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Carabinieri e guardia di finanza impegnati in sequestro record di cocaina nel porto di Gioia Tauro, 1200kg di sostanza purissima nascosta tra banane

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Reggio Calabria, 14 novembre 2019 – I carabinieri del R.O.S. e del comando provinciale di Reggio Calabria, unitamente ai finanzieri del comando provinciale della Guardia di Finanza, con il supporto dei funzionari dell’Agenzia delle dogane di Gioia Tauro e l’operatività dei funzionari Europol, lunedi mattina hanno sequestrato 1.176 chili di cocaina, occultata in 144 imballi celati in un container refrigerato adibito al trasporto di banane.

Il contenuto del container, proveniente dal Sud America e sbarcato a Gioia Tauro, era suddiviso in cartoni destinati in Germania.

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L’imponente risultato è frutto dello sforzo congiunto e sinergico di più componenti operative attive nel contrasto ai grandi traffici di sostanze stupefacenti:

  • da una parte le risultanze della cooperazione internazionale di polizia assicurata dalle componenti dell’Arma, grazie al supporto della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga ed Europol;
  • dall’altro una convergente e approfondita analisi di rischio effettuata dai finanzieri e dai funzionari doganali sull’intero carico trasportato dalla portacontainer in arrivo allo scalo portuale di Gioia Tauro nella notte di sabato scorso, a seguito della quale è stato enucleato un ristretto numero di box per i quali veniva riconosciuto un possibile rischio di contaminazione.

In tutte le fasi, le operazioni sono state eseguite in perfetta sinergia con i funzionari dell’Agenzia delle Dogane di Gioia Tauro. Gli operanti hanno infatti scoperto l’ingente quantitativo di droga a seguito di scansione radiogena eseguita mediante le sofisticate attrezzature in dotazione all’Agenzia delle Dogane.

L’attività, di cui è stata data tempestiva comunicazione alla locale Direzione Distrettuale Antimafia diretta dal Procuratore Giovanni Bombardieri, è stata propiziata dalla collaborazione, anche internazionale, tra le forze in campo nel contrasto al narcotraffico, come testimoniato dalla presenza sul campo dell’Agenzia Europea di Polizia, che ha confermato la centralità della piana e del porto di Gioia Tauro, quale nodo di transito prioritario per i grandi traffici di cocaina, in linea con gli esiti di pregresse indagini condotte dall’Arma dei Carabinieri in direzione di sodalizi di matrice ‘ndranghetistica sistematicamente attivi nel traffico internazionale di cocaina (in particolare le indagini DECOLLO, SOLARE, CRIMINE TRE, ACERO e ARES).

Ad analoghe ed univoche conferme, circa l’operatività delle principali cosche di ‘ndrangheta operanti nella piana, depongono gli esiti di importanti attività antidroga concluse dal GOA della Guardia di Finanza nei tempi recenti (quali ad esempio, le operazioni PUERTO LIBERADO, RIO DE JANEIRO, PUERTO CONNECTION, VULCANO e BALBOA).

Da sottolineare, infine, il ruolo fondamentale del sistema di controllo preventivo e di analisi del rischio posto in essere dalle forze presenti all’interno del Porto di Gioia Tauro, bacino che rimane strategico nelle rotte dello stupefacente, che ha consentito alla Guardia di Finanza ed all’Agenzia delle Dogane – solo negli ultimi 12 mesi – di sequestrare oltre 2,5 tonnellate di cocaina.

Si tratta di uno dei sequestri più ingenti mai effettuati nel territorio nazionale: la cocaina, purissima, una volta tagliata ed immessa sul mercato, avrebbe fruttato oltre 250 milioni di euro ai trafficanti.

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Fonte e immagini (prese dal video): Comando generale dell’Arma
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Carabinieri rinvengono armi e una piantagione di canapa indiana nel reggino

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Reggio Calabria, 22 ottobre 2019 – Servizi straordinari di controllo del territorio predisposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Calabria in collaborazione con personale dei “Cacciatori” di Vibo Valentia, sono stati effettuati nei giorni scorsi per individuare presenza occulta di armi, munizioni e sostanze esplosive presenti sul territorio della provincia con particolare attenzione alle zone impervie e di difficile raggiungimento.

In particolare, i carabinieri delle stazioni di Cardeto e Cataforio supportati da personale dello Squadrone Eliportato Cacciatori Calabria, hanno rinvenuto in area boschiva di ardua praticabilità abitualmente frequentata da cacciatori, all’interno di un casolare in stato di abbandono ubicato in località “Campicelli” terreno di proprietà dell’Ente Urbano del Territorio di Cardeto (ex demanio), una camera d’aria del tipo utilizzato per mezzi agricoli, abilmente occultata tra rovi e felci, contenente una pistola priva di marca e matricola comprensiva di un caricatore, un fucile sovrapposto cal. 12 marca Lamies senza matricola, tre fucili doppietta cal. 12 senza marca e senza matricola, un fucile semi automatico cal. 12 con canna mozzata senza marca e priva di matricola, un carabina priva di matricola mono colpo, un fucile artigianale privo di matricola composto da canna e sistema di armamento mono colpo e numerose cartucce.

Quanto rinvenuto e sequestrato è stato posto a disposizione delle autorità competenti per le successive determinazioni per verificare se sono state utilizzate per eventuali azioni criminali.

Inoltre a Roccaforte del Greco, i carabinieri della locale stazione, assieme ai colleghi cacciatori di Vibo Valentia, durante un rastrellamento in area aspromontana impervia, hanno trovato, in località Tumbolo, una piantagione di “cannabis indica” e, in località Santa Trada, una carabina con matricola abrasa e un centinaio di cartucce di vario calibro.

La piantagione, composta da quasi 100 arbusti alti circa un metro, era alimentata da un sistema d’irrigazione che attingeva l’acqua da un vicino ruscello. Nelle immediate vicinanza era presente anche un essiccatoio, costruito con pali e teli, perfettamente mimetizzato nella vegetazione, al cui interno sono stati rinvenuti quasi 5 kg di marjuana già essiccata.

In un anfratto naturale coperto da pietre, invece, è stato rinvenuto un tubo in plastica al cui interno erano celati una carabina Tonsper cal. 303, con matricola abrasa e comprensiva di caricatore, nonché quasi 100 cartucce di vario calibro. L’arma sequestrata sarà sottoposta ad ulteriori accertamenti per stabilirne l’esatta provenienza.

Questi tipi di rinvenimento non sono insoliti nell’area grecanica, infatti già nel luglio scorso i carabinieri di Roccaforte del Greco ed i Cacciatori di Calabria avevano rinvenuto nella località Punta Rossa di Roghudi una piantagione di cannabis indica composta da quasi 400 arbusti mentre, in agosto, i militari della stazione di Condofuri San Carlo avevano rinvenuto nella località Bandiera di quel centro, abilmente occultati in un cespuglio, due doppiette a canne mozze con matricola abrasa e circa 150 cartucce.

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Fonte e immaginiComando Provinciale CC di Reggio Calabria
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Aeronautica in volo l’ultimo dell’anno per salvare la vita a un bimbo di due anni

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Reggio Calabria, 1 gennaio 2019 – Non si ferma neanche per l’ultimo dell’anno l’attività dell’Aeronautica Militare a favore della collettività: un Falcon 50 del 31° stormo di Ciampino è volato ieri verso Reggio Calabria, dove ha imbarcato un bambino di due anni in imminente pericolo di vita a causa di una grave insufficienza cardio respiratoria. L’aereo con a bordo il piccolo, accompagnato dalla mamma, dal papà e da un medico, ha fatto successivamente ritorno sullo scalo romano, dove ad attenderli c’erano un’ambulanza per l’immediato trasferimento all’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù.

Ad attivare la richiesta del trasporto sanitario d’urgenza, per il paziente ricoverato presso l’Ospedale di Polistena (RC), è stata la Prefettura di Reggio Calabria che si è interfacciata con la Sala Situazioni di Vertice dell’Aeronautica Militare.

Falcon50

Missioni di questo tipo necessitano della massima tempestività e l’Aeronautica Militare, attraverso i suoi reparti di volo, mette a disposizione mezzi ed equipaggi pronti a decollare 24 ore al giorno, 365 giorni l’anno, senza soluzione di continuità anche nei giorni di festa ed in grado di operare in condizioni meteorologiche marginali. 

Sono centinaia gli interventi di questo tipo ogni anno da parte dei velivoli dell’Aeronautica Militare, mezzi sempre pronti al decollo e che hanno la capacità di imbarcare equipe ed apparecchiature mediche e sanitarie specifiche, come ad esempio le culle termiche.

Ensign_of_the_31º_Stormo_of_the_Italian_Air_Force.svg (1)I trasporti sanitari d’urgenza sono solo uno dei servizi per la collettività svolti dall’Aeronautica Militare. Anche in questo momento, oltre agli equipaggi del 31° Stormo, piloti e specialisti dei reparti della difesa aerea, del soccorso e trasporto aereo nonché personale specializzato nel controllo del traffico aereo, centri radar e meteo, sono sempre pronti a garantire 24 ore su 24 i compiti assegnati a servizio del Paese.

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Fonte: Stato Maggiore Aeronautica Militare
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Gruppo Carabinieri di Locri: controllo straordinario del territorio

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Locri (RC), 11 novembre 2017 – Tre persone arrestate, numerose munizioni rivenute e 4 chili di marijuana sequestrata. Questo il bilancio di un servizio straordinario di controllo del territorio disposto dal Gruppo Carabinieri di Locri finalizzato alla prevenzione e alla repressione dei reati predatori nonché di quelli attinenti gli stupefacenti.

Ieri, numerose pattuglie di Carabinieri delle Compagnie di Bianco, Locri e Roccella Jonica, con il supporto dei colleghi dello Squadrone Eliportato Cacciatori, sono stati impegnati in una capillare attività di controllo del territorio eseguendo rastrellamenti, verifiche amministrative, perquisizioni personali e domiciliari nonché controlli a casolari abbandonati.

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Missioni portate a termine dalle stazioni locali:

  • i Carabinieri della stazione di Siderno hanno arrestato R.G., 61enne del posto, destinatario di un ordine di esecuzione emesso dalla Procura della Repubblica presso la corte d’appello di Reggio Calabria. L’uomo dovrà scontare una pena residua di 7 mesi e 21 giorni di reclusione poiché riconosciuto colpevole di detenzione abusiva di armi e munizioni, produzione, traffico e detenzione illeciti di ingenti quantità di stupefacenti;
  • i Carabinieri della stazione di Bovalino hanno arrestato V.S.M., 37enne del posto, in esecuzione a un ordine di carcerazione in regime di detenzione domiciliare emesso dalla procura della Repubblica presso il tribunale di Locri. L’uomo dovrà scontare una pena di 8 mesi di reclusione poiché riconosciuto colpevole di guida sotto l’influenza dell’alcool e resistenza a pubblico ufficiale;
  • i Carabinieri della stazione di Marina di Gioiosa Jonica hanno arrestato B.L., 50enne del posto, in esecuzione di un ordine di carcerazione in regime di detenzione domiciliare emesso dalla procura della Repubblica presso il tribunale di Bolzano. L’arrestato dovrà scontare 8 mesi di reclusione poiché riconosciuto colpevole di truffa;
  • i Carabinieri della stazione di San Luca hanno denunciato un sorvegliato speciale del posto per violazione degli obblighi imposti con la citata misura di prevenzione. L’uomo è stato sorpreso alla guida di un autoveicolo nonostante gli fosse stata revocata la patente di guida;
  • i Carabinieri della stazione di Mammola hanno denunciato un 48enne del posto per detenzione illegale di munizioni. A seguito di una perquisizione domiciliare i militari dell’Arma hanno rivenuto, all’interno di un casolare di campagna di sua proprietà, oltre 50 cartucce per fucile di vario calibro, tutte in discreto stato di conservazione, illegalmente detenute;
  • i Carabinieri della stazione di Sant’Ilario dello Jonio hanno denunciato due persone del posto per detenzione abusiva di munizioni e materiale esplodente. Nel corso di una perquisizione locale in un’abitazione di proprietà della coppia, i medesimi sono stati trovati in possesso di 1,5 kg di polvere da sparo e di oltre 900 munizioni di vario calibro e tipo, illegalmente detenuti;
  • i Carabinieri della stazione di Bianco hanno rivenuto, in un’abitazione abbandonata del luogo, 4 chili di marijuana contenuta in altrettanti involucri di cellophane.
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Fonte e immagini: Comando provinciale CC di Reggio Calabria
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Visita del comandante generale dell’Arma dei Carabinieri a reparti del Comando Legione Carabinieri “Calabria”

Reggio Calabria, 20 febbraio 2016 – Si è conclusa, oggi, una due giorni di visita del generale di corpo d’armata Tullio Del Sette, comandante generale dell’Arma dei Carabinieri, ad alcuni reparti della Legione Carabinieri “Calabria”.

Accompagnato dal generale di corpo d’armata Silvio Ghiselli, comandante del Comando Interregionale Carabinieri “Culqualber” di Messina, il generale Del Sette è stato ricevuto a Catanzaro dal generale di brigata Andrea Rispoli, comandante della Legione Carabinieri “Calabria”.

Presso il Comando Legione di Catanzaro, l’alto ufficiale ha incontrato una rappresentanza di ufficiali, marescialli, brigadieri, appuntati e carabinieri, il comitato di base della rappresentanza militare e il personale dell’Arma in congedo.

Durante la sua permanenza in Calabria, il  Sette ha anche visitato la compagnia di Lamezia Terme (CZ), il comando provinciale di Vibo Valentia, il gruppo operativo “Calabria” di Vibo Valentia, la tenenza di Rosarno (RC), le compagnie di Gioia Tauro (RC), Taurianova (RC) e Palmi (RC), Tropea (VV), il Comando Carabinieri di Catanzaro, la Compagnia di Soverato (CZ), il gruppo di Locri (RC), le stazioni di Bovalino (RC), Platì (RC), San Luca (RC) e Siderno (RC), la compagnia di Bianco (RC) e la stazione di Africo (RC).

Il generale Del Sette ha rivolto a tutti i militari il suo “vivo e sentito compiacimento” per l’impegno e la dedizione profusi nell’espletamento dei propri compiti in un territorio particolarmente difficile, ma l’occasione è stata anche utile per una valutazione sulle condizioni generali dell’ordine e della sicurezza pubblica.

Il comandante ha poi incontrato le vedove dei militari dell’Arma vittime del dovere ed ha deposto un cuscino di fiori presso la lapide eretta a San Luca in memoria del brigadiere Carmine Tripodi, vittima di agguato mafioso.

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Fonte e immagine: Arma dei Carabinieri
(Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Calabria)
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Reggio Calabria: gli artificieri dell’Esercito neutralizzano un ordigno bellico di 500 libbre

Gli artificieri dell’Esercito neutralizzano un ordigno rinvenuto a Acciarello Comune di Villa San Giovanni (RC)

Villa San Giovanni (RC), 18 gennaio 2016 – Artificieri dell’Esercito Italiano provenienti dall’11° Reggimento Genio Guastatori di Foggia, unità specialistica alle dipendenze della Brigata Pinerolo, hanno provveduto  al disinnesco e neutralizzazione di un ordigno bellico, risalente al secondo conflitto mondiale, occasionalmente rinvenuto durante gli scavi per la realizzazione delle fondamenta di un edificio.

L’ordigno, una bomba d’aereo di fabbricazione americana del peso di 500 libre, è stato nei giorni scorsi stabilizzato e messo in sicurezza grazie alla costruzione di una particolare struttura che avrebbe limitato i danni in caso di esplosione accidentale.

La delicata operazione di disinnesco, condotta sul campo da un team di artificieri specialisti, esperto nel settore della disattivazione di ordigni esplosivi regolamentari e di circostanza, ha previsto la rimozione delle spolette di testa e coda dall’ordigno, entrambe armate; domani è previsto il trasporto, per la definitiva neutralizzazione, in un’area idonea.

Per garantire un’adeguata cornice di sicurezza all’intervento, la locale amministrazione comunale ha stabilito, con apposita ordinanza, l’interruzione della viabilità locale. Grazie alla realizzazione di una speciale struttura di protezione, che consta in un barricamento e trinceramento interrato con copertura totale, progettato e realizzato interamente dall’Esercito e omologato dall’Istituto Ricerche Esplosive di Parma, è stato possibile contenere l’area di sgombero a soli 270 metri riducendo al minimo i rischi e il disagio per la popolazione che avrebbe comportato la chiusura totale dell’autostrada A3.

I reparti Genio dell’Esercito Italiano, grazie alle esperienze maturate nei teatri operativi ed alla elevata connotazione dual-use, operano in favore della comunità nazionale sia con la bonifica di residuati bellici ancora ampiamente presenti nel territorio nazionale, sia in caso di pubbliche utilità a favore della popolazione civile. Negli ultimi 10 anni gli interventi effettuati dagli artificieri dell’ Esercito sono stati circa 30.000.

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Fonte e immagini: Stato Maggiore dell'Esercito

Reggio Calabria: carabinieri sequestrano un arsenale in Aspromonte

La armi sequestrate

La armi sequestrate

Reggio Calabria, 22 dicembre 2015 – Nelle prime ore del 17 dicembre 2015, in Sinopoli (RC), i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, con il supporto dello Squadrone Eliportato Cacciatori “Calabria”, nel corso di servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione e repressione dei reati in territorio di influenza di importanti articolazioni della ‘ndrangheta, hanno effettuato numerose perquisizioni locali e domiciliari, nonché rastrellamenti in aree rurali aspromontane, ad esito delle quali è stato rivenuto il seguente materiale:

  • un bazooka mod. M80 cal. 64 mm. di fabbricazione ex jugoslava, completo di razzo ed armato;
  • un ordigno artigianale del peso di 750 gr. circa, contenente esplosivo ad alto potenziale completo di detonatori elettrici e miccia;
  • due carabine;
  • quattro fucili a pompa;
  • un fucile automatico;
  • un fucile sovrapposto;
  • circa 200 cartucce di vario calibro;
  • alcuni serbatoi per armi;

Tutte le armi risultano efficienti ed in ottimo stato di conservazione.

Sul posto, per consentire ai militari il repertamento e sequestro di quanto rinvenuto in condizioni di sicurezza, si è reso necessario l’intervento di personale specializzato artificiere antisabotaggio e della Sezione Investigazioni Scientifiche del Nucleo Investigativo.

Le armi ed il munizionamento saranno trasmesse al R.I.S. Carabinieri per tutti i necessari accertamenti.

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Fonte e immagine: Arma dei Carabinieri
(Comando Provinciale di Reggio Calabria)

Reggio Calabria: carabinieri arrestano due macedoni per tentato omicidio

carabinieri

Reggio Calabria, 17 novembre 2015 – Ieri al termine di un’ininterrotta attività di indagine, i Carabinieri della Stazione di Gallico hanno arrestato per il reato di tentato omicidio un uomo e una donna macedoni, di 49 e 45 anni, entrambi disoccupati.

I due arrestati sono ritenuti responsabili del ferimento di un cittadino nigeriano 26enne, senza fissa dimora, avvenuto a seguito di una lite scaturita tra i tre, alle ore 10:00, all’esterno del supermercato “LIDL”, situato nella SS 18 III tratto.

Nello specifico, i due macedoni, dopo aver aggredito ripetutamente la vittima con calci, pugni e con l’utilizzo di un bastone, dandosi alla fuga, lo hanno investito con la loro autovettura Opel Corsa, provocandogli svariate lesioni, giudicate guaribili in giorni 7 s.c.

Dalla ricostruzione dei fatti effettuata dai militari, il movente è da ascriversi a questioni dovute alla contesa delle offerte lasciate dai clienti del predetto supermercato.

Gli arrestati al termine delle formalità di rito, sono stati associati presso la Casa Circondariale di Arghillà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria reggina.

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Fonte: Arma dei Carabinieri
(Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Calabria)


Reggio Calabria: l’esercito italiano prosegue nel soccorso alle popolazioni alluvionate

Reggio Calabria, 9 novembre 2015 – L’Esercito con i militari del 4° Reggimento Genio Guastatori di Palermo e della Compagnia Genio autonoma di Castrovillari stanno lavorando  da oltre una settimana  per portare soccorso agli abitanti della provincia di Reggio Calabria, colpiti dall’alluvione che lo scorso 1° novembre ha interessato interi paesi.

In particolare tra la giornata di sabato e domenica i genieri dell’Esercito hanno raggiunto e liberato diversi nuclei familiari e aziende agricole rimaste isolate. Si è operato sulla strade provinciali 165 e 64, strade che sono state sommerse e dissestate dalla piena alluvionale.

I militari del 4° Reggimento in coordinamento con la prefettura, dall’inizio del loro intervento ad oggi, hanno rimosso oltre 3.000 mc di detriti franosi nei molteplici interventi effettuati nella provincia di Reggio Calabria.

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Fonte e immagini: Stato Maggiore dell'Esercito

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