Fino Mornasco, 20 giugno 2015 – I militari della Stazione Carabinieri di Fino Mornasco (CO), coadiuvati dai colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile della compagnia Carabinieri di Cantù, il 18 mattina hanno eseguito un’importante operazione antidroga.
Da qualche tempo i militari finesi erano sulle tracce di carichi di marijuana in transito lungo la Statale dei Giovi, provenienti dall’estero e diretti in tutta Italia.
Giovedì i Carabinieri hanno intercettato e bloccato uno di questi carichi, proveniente da un Paese europeo e da poco giunto in Italia. I miltiari sapevano che il furgone aveva un carico di droga e hanno iniziato a seguirlo, e lungo uno slargo della S.S. 35 hanno fatto scattare il blocco ed il controllo. Il furgone è stato bloccato senza troppi problemi. Aperto il vano i militari vi hanno trovato una grossa scatola di legno con all’interno 57 confezioni di plastica termofuse, contenenti circa 30 chili e mezzo di marijuana. Tutte queste confezioni erano a loro volta chiuse all’interno di alcuni sacchi di plastica, anch’essi termofusi e sotto vuoto, nonché cosparso di citronella, in modo da cercare di annullare definitivamente l’odore di marijuana.
Un sistema di scatole cinesi utile a percorrere migliaia di chilometri in lungo ed in largo per l’Europa, ma inutile grazie alle indagini dei Carabinieri di Fino Mornasco, che aspettavano il carico “al varco”.
In manette un uomo del 1961, M.I., pluripregiudicato bergamasco, residente ad Albino (BG), che viaggiava sul furgone del complice, suo nipote, S.P., classe 1984, anch’egli bergamasco, domiciliato a Mozzo (BG), pregiudicato, che era rimasto nella sua officina di carrozzeria in attesa dello zio e del prezioso carico.
Contemporaneamente all’arresto dei militari finesi, invece, sono giunti in officina non lo zio, ma i Carabinieri di Curno (Compagnia Carabinieri di Bergamo), che hanno effettuato una perquisizione delegata dall’A.G. comasca. In officina i militari bergamaschi hanno trovato ben 125.000 Euro, provento di mesi di attività illecita, nonché un altro chilo di marijuana.
I soldi sono stati sequestrati e consegnati ai militari comaschi per l’indagine in seno alla procura lariana, mentre l’S.P. è stato arrestato in flagranza di reato per la detenzione ai fini di spaccio del chilo di marijuana. In officina a Mozzo zio e nipote avevano tutto il materiale per il confezionamento della droga. Traffico redditizio, visto che i soldi che i due guadagnavano con lo spaccio erano talmente tanti che per contarli si erano addirittura procurati una macchina conta-soldi. Ora lo zio è in carcere al Bassone, mentre il nipote ieri ha subìto il processo per direttissima a Bergamo.
© All rights reserved Fonte e immagini: Arma dei Carabinieri (Comando provinciale di Como)