Archivi tag: Nazioni Unite

Libano, il consigliere militare UN, visita i Caschi Blu nel Settore Ovest di Unifil

Il consigliere militare (military advisor) UN, il generale senegalese Birame Diop, visita i Caschi Blu del Sector West di UNIFIL

Briefing informativo a cura del comandante di SW

Shama, 10 maggio 2022 – Il military advisor delle Nazioni Unite, generale senegalese Birame Diop, ha visitato il comando del Settore Ovest di UNIFIL e del contingente italiano in Libano.

Il generale Diop, in carica dal maggio 2021, è il consigliere militare del sottosegretario generale per le operazioni di pace delle Nazioni Unite e fornisce consulenza per gli affari politici e il supporto sul campo al segretario generale e al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

Il Military Advisor delle Nazioni Unite riceve gli onori

____________________________

La missione Italiana in Libano è attualmente a guida brigata di Cavalleria Pozzuolo del Friuli, al suo sesto mandato nella Terra dei Cedri con i colori delle Nazioni Unite, che ha la responsabilità del Settore Ovest di UNIFIL in cui operano 3800 Caschi Blu di 16 dei 46 paesi contributori alla missione ONU e di cui fanno parte circa 1.000 militari italiani.

I Caschi Blu italiani operano nel Libano con imparzialità e trasparenza, a ridosso della Blue Line (linea blu), linea di demarcazione con Israele, per garantire la stabilità nell’area da oltre 15 anni, monitorando la cessazione delle ostilità, assistendo e supportando le Forze Armate Libanesi (LAF) e fornendo supporto alla popolazione locale.

____________________________

© All rights reserved
Fonte e immagini
: Contingente Italiano
Joint Task Force  – Lebanon Sector West


Libano: i caschi blu celebrano l’International Children Day delle Nazioni Unite e dell’UNICEF

ab8c25c3-1434-4cc0-9dbd-02cc01e41861

Shama, 20 novembre 2017 – Il personale del settore ovest di UNIFIL a guida italiana dal 20 al 23 novembre condurrà alcune attività per celebrare l’International Children’s day delle Nazioni Unite e dell’UNICEF.

In particolare, il personale di UNIFIL ha incontrato quasi 400 bambini nelle scuole pubbliche delle località di Siddiqin, Boustan & Ramya e Dibil per dedicare loro un importante momento e per farli sentire una parte importante della vita degli adulti e un aspetto fondamentale per la costruzione di società migliori per il futuro.

f14f944f-0009-4d2f-8ee6-1e4e9b7f4b6d

E’ stata un’occasione per sottolineare l’importanza di questa giornata, per promuovere il miglioramento del benessere dei minori e per svolgere un ruolo rilevante nel rendere la Giornata universale dei bambini  sempre più importante all’interno delle nostre società.

La giornata universale dei bambini delle Nazioni Unite fu istituita nel 1954 e il 20 novembre 1959 l’Assemblea generale delle Nazioni Unite adottò la Dichiarazione dei diritti dell’infanzia.

© All rights reserved
Fonte e immagini: Contingente italiano in Libano
____________________________________________________

Italiani in Libano: esercitazione multinazionale dei caschi blu delle Nazioni Unite

Esercitazione dell'assetto CRC francese in coordinamento con la sala ope...

Shama (Libano), 12 settembre 2017 –  Si è conclusa in questi giorni, nel Libano del sud, l’esercitazione RITE III/17 (Reserve Integration Training Exercise) per il contingente italiano della Joint Task Force – Lebanon che conduce l’operazione “Leonte XXII” dal 27 aprile scorso.

In contesto multinazionale, il Sector West di UNFIL, con a capo il generale di brigata Francesco Olla, ha testato le proprie capacità di “Comando e Controllo” delle unità dispiegate sul terreno al fine di aumentarne la reattività, l’interoperabilità e la flessibilità.

Pianificazione e condotta del Posto Comando Avanzato prima degli assetti...

L’esercitazione ha visto oltre 200 uomini e donne, 45 veicoli blindati e 4 posti comando tattici condurre le operazioni che garantiscono la stabilità dell’area da oltre undici anni. Attraverso l’ausilio degli assetti specializzati quali squadre antisommossa e nuclei EOD (Explosive Ordinance Disposal), per far fronte al riconoscimento e disinnesco degli ordigni inesplosi (UXO –  Unexploded ordnance) o improvvisati (IED – Improvised explosive device), le unità del contingente multinazionale sono state ingaggiate e valutate attraverso la simulazione delle più probabili minacce che potrebbero verificarsi nel Sud del Libano. 

L'assetto EOD con relativo equipaggiamento robotico

L’esercitazione si è svolta in una zona non popolata del villaggio di Naqoura, che insiste nell’area di responsabilità del cntingente italiano su base brigata “Granatieri di Sardegna”. L’unità di manovra italiana (ITALBATT), congiuntamente a quella malese, irlandese, finlandese, sud-coreana e ghanese, garantisce, in base a quanto sancito dalla Risoluzione n.1701 del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, il monitoraggio costante della Blue Line, la linea di demarcazione che divide il Libano da Israele; il supporto alla popolazione locale, attraverso numerosi progetti in sostegno alle autorità municipali e governative a sud del fiume Litani; la pianificazione e condotta, a favore delle Lebanese Armed Forces (LAF), di attività addestrative e operative finalizzate all’implementazione del mandato previsto dalla risoluzione stessa.

© All rights reserved
Fonte e immagini: Contingente italiano nel Libano del sud
_____________________________________________________________

Libano, militari e ambiente: base italiana premiata dalle Nazioni Unite

gen-b-olla-riceve-la-ceritificazione.jpg

Shama (Libano) 22 luglio 2017 –  Si è conclusa questa settimana, presso la base “Millevoi” del contingente italiano in Libano, l’attività di valutazione e certificazione dell’impatto ambientale del compound delle Nazioni Unite.

Un team di esperti, provenienti dell’Environmental Management Unit delle Nazioni Unite, ha trascorso diversi giorni nella base UNP 2-3, sede del Comando della Joint Task Force –Lebanon e sotto il comando del generale di brigata Francesco Olla, stimando i consumi di energia e analizzato il sistema di differenziazione e smaltimento di rifiuti di un complesso che ospita quasi mille militari di più di dieci nazioni.

L’installazione dei pannelli fotovoltaici e la sostituzione degli impianti luminosi con i più recenti a basso consumo energetico hanno permesso nell’ultimo periodo un risparmio di carburante del 35%, insieme a una più accurata gestione delle risorse idriche che risulta fondamentale nel periodo estivo.

Il team delle Nazioni Unite, oltre agli sforzi del contingente italiano nella gestione logistica e infrastrutturale della base, ha voluto complimentarsi per la forte adesione alla “Green the blue”, campagna di sensibilizzazione dei caschi blu di tutto il mondo volta al rispetto dell’ambiente. La base “Millevoi” è l’unica ad aver ottenuto, insieme a quella del contingente finnico-irlandese, tale riconoscimento, a dimostrazione della sensibilità dei peacekeepers italiani alla tutela dell’ambiente.

Il Comandante di Sector West pianta un albero di cedro, simbolo del Libano

Il generale di brigata Francesco Olla, a termine della cerimonia e insieme al presidente del team, ha impiantato nel piazzale principale della base un albero di cedro, simbolo del Libano ed elemento caratteristico della sua bandiera. Il militari italiani, attualmente impiegati nel Sud del Libano con l’operazione “Leonte XXII”, compongono il secondo contingente di caschi blu più numeroso di UNIFIL, la missione delle Nazioni Unite finalizzata a garantire il “cessate il fuoco” nelle aree di confine con Israele a seguito del conflitto del 2006.

Pannelli fotovoltaici sulle strutture della base Millevoi

© All rights reserved
Fonte e immagini: Contingente italiano nel Libano del sud
______________________________________________________________

Libano: i militari italiani di UNIFIL celebrano l’International day of United Nations peacekeepers

18700247_10155321534737731_3307187485671068663_n 

Shama (Libano) 30 maggio 2017 – Si è celebrato ieri la giornata internazionale dei peacekeepers delle Nazioni Unite (International Day of United Nations Peacekeepers), a memoria di tutti i militari e civili delle Nazioni Unite che hanno perso la vita nelle operazioni di mantenimento della pace nelle aree più difficili del pianeta. 

Anche i caschi blu italiani, insieme al contingente internazionale impiegato nella missione UNIFIL, hanno celebrato presso il quartier generale in Naqoura, nel sud del Libano, questa giornata in memoria dei circa 3500 caduti e in onore dei più di 113.000 militari, poliziotti e civili che oggi prestano il loro servizio a favore delle popolazioni in difficoltà.

La missione UNIFIL (United Nations Interim Force in Lebanon), nata nel 1978 con le risoluzioni n. 425 e n. 426 del consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, vede la sua attuale configurazione di oltre diecimila peacekeepers a seguito del conflitto tra Libano e Israele nel 2006, anno in cui fu incrementato il numero di caschi blu nel Sud del paese dei cedri a seguito della risoluzione n. 1701.

 

Da più di dieci anni, l’Italia partecipa alla missione con l’operazione “Leonte” per la quale fornisce oltre un migliaio di peacekeepers che rappresentano, in termini numerici, il secondo contingente più grande, dopo quello indonesiano, tra quelli delle quaranta nazioni contributrici.

UNIFIL ha visto al suo comando ben tre ufficiali generali italiani e la guida permanente del settore occidentale con la Joint Task Force – Lebanon Sector West, attualmente su base brigata “Granatieri di Sardegna” e con a capo il generale di brigata Francesco Olla.

12. International Day of United Nations Peacekeepers (3)

In base alla citata risoluzione n. 1701, i caschi blu dell’operazione “Leonte XXII” supervisionano, senza sosta, la cessazione delle ostilità attraverso un costante monitoraggio della Blue Line (la linea di demarcazione tra Libano e Israele); il supporto alla popolazione locale, attraverso la funzione operativa di cooperazione civile-militare (CIMIC); il supporto alle Forze Armate libanesi dislocate nel Libano del sud, attraverso il coordinamento, la pianificazione e l’esecuzione di attività addestrative e operative congiunte.

© All rights reserved
Fonte e immagini: Contingente italiano nel Libano del sud
______________________________________________________________

Libano: visita del ministro degli affari esteri ai militari italiani impiegati nel sud del Libano

DSC_3583

Shama (Libano) 18 maggio 2017 – Il ministro degli affari esteri, on. Angelino Alfano, ha incontrato i militari del contingente italiano che operano nel sud del Libano presso la base delle Nazioni Unite di Shama durante la sua visita istituzionale nel Paese dei cedri.

Inizialmente accolto dal Comandante della Joint Task Force – Lebanon, gen. b. Francesco Olla, e dal comandante della MIBIL, la Missione Bilaterale Italiana in Libano, col. Salvatore Paolo Radizza, il ministro ha quindi incontrato i militari del contingente, appartenenti alla brigata “Granatieri di Sardegna”.

DSC_3758 

La missione UNIFIL, sotto egida della Risoluzione del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite n.1701, annovera, tra i suoi compiti principali, la cessazione delle ostilità attraverso un costante monitoraggio della Blue Line; il supporto alla popolazione locale, attraverso la funzione operativa di Cooperazione Civile-Militare (CIMIC); il supporto da parte del contingente internazionale alle Forze Armate libanesi (LAF) dislocate nel Libano del sud, attraverso il coordinamento, la pianificazione e l’esecuzione di attività addestrative e operative congiunte.

PR0A9930

La missione MIBIL, invece, presente in teatro operativo dal 25 febbraio 2015, ha lo scopo di coordinare e sviluppare – sia in Italia sia in Libano – le attività formative e addestrative a favore delle Forze Armate Libanesi allo scopo di migliorare le loro capacità operative per l’assolvimento dei molteplici compiti istituzionali assegnati.

PR0A9818

© All rights reserved
Fonte e immagini: Contingente italiano in Libano
______________________________________________________

Esercitazione finale “European union police services training”, EUPST 2011-2013

25 settembre 2014 – Nella mattinata odierna, presso la sede del Centro di Eccellenza per le Stability Police Units dell’Arma dei Carabinieri (CoESPU), alla presenza del vice comandante generale dell’Arma dei Carabinieri generale di corpo d’armata Ugo Zottin, di componenti del Servizio Europeo per l’Azione Esterna (EEAS), di delegati del CIVCOM (Comitato per gli Aspetti Civili della Gestione delle Crisi), organo consultivo in seno all’UE che fornisce informazioni ed elabora raccomandazioni, sugli aspetti civili della gestione delle crisi, al Comitato politico e di sicurezza (PSC)., nonché di rappresentanti di Organizzazioni Internazionali dell’UE e di 45 Forze di Polizia/Gendarmerie, si è tenuto l’atto conclusivo della settima sessione addestrativa del progetto “European Union Police Services Training 2011 – 2013” (EUPST 2011-2013).

     L’esercitazione, iniziata il 15 settembre u.s. e organizzata dall’Arma dei Carabinieri, ha riguardato attività teoriche e pratiche nei settori della gestione del quartier generale di una missione di Polizia internazionale, dell’ordine pubblico, delle investigazioni sulla criminalità organizzata locale dedita anche al traffico di esseri umani ed al traffico illecito di rifiuti, delle indagini forensi, delle attività delle unità di intervento speciale, dei servizi di protezione, della bonifica di ordigni esplosivi, nonché del rispetto dei diritti umani, parità di genere e protezione dei gruppi vulnerabili (in specie donne, bambini e rifugiati).

     L’esercitazione ha coinvolto, oltre al personale dell’Arma (250 militari), 264 operatori di polizia (compresa Polizia di Stato e Guardia di Finanza) provenienti da 35 Paesi dell’UE (Austria, Belgio, Bulgaria, Croazia, Estonia, Francia, Italia, Lettonia, Lituania, Malta, Paesi Bassi, Polonia, Portogallo, Romania, Slovacchia e Spagna), Extra UE contributori della politica di sicurezza e difesa comune (Albania, Canada, Cile, Georgia, Macedonia, Moldavia, Montenegro, Nuova Zelanda, Serbia, Svizzera, Turchia, Ucraina e Stati Uniti d’America) e dell’Unione Africana (AU) (Ghana, Kenya, Nigeria, Camerun, Ruanda e Sud Africa), nonché esperti ed osservatori di 9 organizzazioni internazionali: organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE), Associazione delle Gendarmerie Nazionali (FIEP), Comunità per lo Sviluppo dell’Africa Meridionale (SADC), Comunità Economica degli Stati dell’Africa Occidentali (ECOWAS), EuroGendFor (EGF), Dipartimento per le Peace Keeping Operations delle Nazioni Unite (UNDPKO, Comitato Internazionale della Croce Rossa – ICRC, Organizzazione Mondiale per la Migrazione -(IOM-OIM), l’Accademia Europea di Polizia (CEPOL).

     Due settimane molto intense, durante le quali i frequentatori dei Paesi partecipanti, dapprima, hanno messo a confronto le rispettive procedure d’intervento nelle varie materie al fine di sintetizzare le tecniche più efficaci per migliorare l’interoperabilità nelle missioni internazionali di gestione civile delle crisi, applicandole successivamente ad un caso pratico ambientato in un ipotetico scenario caratterizzato da un’area geografica ad alta instabilità ove una forza di Polizia Internazionale interviene sotto mandato dell’Unione Europea (il cui intervento era stato chiesto dalle Nazioni Unite) per affiancare la polizia locale e le organizzazioni non governative nella immediata gestione di turbative dell’ordine pubblico e nella lotta al crimine organizzato.

     L’iniziativa si inquadra nel più ampio progetto “EUPST 2011-2013” promosso dalla Commissione Europea e sviluppato da un Consorzio multinazionale composto dal Collegio Europeo di Polizia (CEPOL), dal Ministero degli Affari Esteri ed Europei Francese, dalla Gendarmeria Nazionale Francese, dalla Guardia Civil spagnola, dalla Gendarmeria Romena, dalla Marechaussee dei Paesi Bassi e dall’Arma dei Carabinieri, che ne ha assunto la leadership.

     L’obiettivo dell’intero progetto è quello di addestrare complessivamente 2400 operatori di Polizia-Gendarmeria di Paesi UE (60%, 1440 u.), contributori extra UE della Politica di Sicurezza e Difesa Comuni (20%, 480 u.) ed appartenenti all’Unione Africana (20%, 480 u.) per un più efficace e coordinato futuro impiego in missioni internazionali di gestione civile delle crisi sotto egida Nazioni Unite, Unione Africana o Unione Europea.

     L’attuale esercitazione svolta in Italia a Vicenza presso il Centro di Eccellenza dell’Arma dei Carabinieri per le Stability Police Units (CoESPU), è quella finale del programma addestrativo voluto dalla UE, e segue analoghe attività organizzate in Spagna dalla Guardia Civil (duplice sessione), in Francia dalla Gendarmeria Nazionale Francese, in Kenya a cura dell’Arma dei Carabinieri, in Camerun a cura del Ministero degli Affari Esteri Francese, nei Paesi Bassi  a cura del Marechaussee olandese.

Ulteriori informazioni potranno essere reperite sul sito internet www.eupst.eu e su twitter #EUPST_2011-2013.

© All rights reserved
Fonte: Comando generale Arma dei Carabinieri
(V Reparto - SM - Ufficio Stampa)


Nave Andrea Doria nel Golfo di Aden: antipirateria e cooperazione 

Golfo di Aden, 4 settembre 2014 – La nave Andrea Doria continua le sua attività di contrasto del fenomeno della pirateria per la protezione del traffico mercantile nel Golfo di Aden e nell’ Oceano Indiano, nell’ambito della missione ATALANTA.

Oltre ai differenti friendly approach, gli approcci condotti sulle imbarcazione che transitano nell’area al fine di acquisire informazioni utili sulle possibili attività di pirateria, l’elemento essenziale per il successo della missione è rappresentato dalla cooperazione con le unità appartenenti alle altre Task Force operanti in area di operazione.

Per questo Nave Doria già lo scorso 28 agosto ha svolto una prima attività congiunta con la nave australiana HMAS Toowoomba, appartenente alla Task Force 150, con esercitazioni volte a testare la capacità di integrazioni tra marine differenti e il 2 settembre,  con la nave giapponese Takanami, Flagship della Sesta Divisione, impegnata nelle attività di scorta del traffico mercantile all’interno dell’IRTC (International Recommended Transit Corridor), nonché parte della Task Force 151.

Nel pomeriggio, terminata l’attività con l’unità giapponese, Nave Doria ha ripreso il suo pattugliamento nell’area di operazioni assicurando la sua presenza nel contrasto al fenomeno della pirateria.

CHE COSA È LA MISSIONE ATALANTA

ATALANTA è il nome dell’operazione navale dell’Unione Europea per prevenire e reprimere gli atti di pirateria marittima lungo le coste della Somalia in sostegno alle Risoluzioni 1814, 1816, 1838 e 1846 adottate nel 2008 dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

Il suo mandato consiste nel proteggere le navi mercantili che transitano da e per il Mar Rosso ed inoltre svolge attività di scorta alle navi mercantili del programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite, incaricate di consegnare aiuti alimentari in Somalia.

Le navi dell’Unione Europea operano in una zona che comprende il Golfo di Aden, il Corno d’Africa e l’Oceano Indiano fino alle Isole Seychelles.

© All rights reserved
Fonte: Marina Militare


Iraq: completato il trasporto di aiuti umanitari a sostegno delle popolazioni del nord (Video)

Roma,  20 agosto 2014 – L’ultimo C-130J dell’Aeronautica Militare italiana è atterrato oggi a Erbil completando il ponte aereo che dal 16 agosto ha trasportato, con 6 voli, 49 tonnellate di acqua e generi alimentari,  200 tende da campo e 400 sacchi a pelo per gli sfollati e i profughi minacciati dallo Stato islamico che hanno trovato rifugio nei campi delle Nazioni Unite nel nord dell’Iraq.

IMG-20140815-WA0006L’intervento, disposto dai ministri della difesa e degli esteri, ha visto l’impiego di velivoli C-130J della 46^ Brigata Aerea di Pisa che per questa operazione, sono stati  rischierati presso le strutture della Task Force Air di Al Bateen (EAU), dalla quale l’aeronautica militare supporta da anni il teatro afghano, e dove sono avvenute le operazioni di carico dei velivoli con il materiale messo a disposizione per la popolazione colpita dalla crisi. Tra il personale impiegato anche un nucleo del 16° Stormo Fucilieri dell’aria per la sicurezza dei velivoli.

Nel dispositivo predisposto per l’emergenza presente, inoltre, personale dell’Esercito Italiano con un plotone di paracadutisti aviorifornitori destinati a preparare i carichi in caso di aviolancio e un plotone paracadutisti del 187° reggimento della brigata paracadutisti  Folgore con compiti di force protection.

 

Come avviene lo stoccaggio dei beni umanitari da inviare in Iraq (Video: Aeronautica Militare)

Errore
Questo video non esiste

© All rights reserved
Fonte: Stato Maggiore della Difesa
(Ufficio Pubblica Informazione)

Libano: progetto d’illuminazione pubblica ad energia solare realizzato dai caschi blu a Ramyah

Shama (Libano), 20 giugno 2014 – Proseguono le attività di cooperazione civile-militare in favore della popolazione locale libanese, condotte dal contingente italiano di UNIFIL, attualmente su base Brigata Ariete.

Inaugurazione lampioni ad energia solare a Ramyah

Inaugurazione lampioni ad energia solare a Ramyah

Nei giorni scorsi, i caschi blu, coordinati dalla componente CIMIC della Joint Task Force Lebanon, hanno completato e inaugurato un progetto di illuminazione pubblica ad energia solare nel villaggio libanese di Ramyah. In particolare, lungo le vie e in prossimità dei principali incroci della cittadina sono stati installati venti lampioni alimentati da pannelli solari che consentiranno di migliorare la circolazione stradale e la sicurezza degli abitanti.

L’utilizzo, come in questo progetto, dell’energia solare per l’illuminazione pubblica, in un contesto come quello del Sud del Libano caratterizzato da scarsità di energia elettrica, testimonia la particolare attenzione dei caschi blu anche per le tematiche ambientali e di impiego delle energie rinnovabili.

Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti, tra le autorità, il colonnello Alessandro Sciarpa, in rappresentanza del comandante del Sector West di UNIFIL, generale Fabio Polli e il sindaco di Ramyah, Ali Nemeh Saleh, il quale nel suo discorso ha calorosamente ringraziato il contingente italiano per l’impegno in favore dei suoi cittadini, ricordando anche le opere realizzate in passato, come l’asfaltatura di alcuni tratti stradali.

L’assistenza alla popolazione locale è uno dei compiti principali assegnati al contingente UNIFIL dalla Risoluzione 1701 delle Nazioni Unite, unitamente al monitoraggio della cessazione delle ostilità e al supporto alle Forze Armate Libanesi, compiti per le quali i militari della Brigata Ariete si sono a lungo preparati in patria e svolgono qui con professionalità, trasparenza e imparzialità.

© All rights reserved
Fonte: contingente italiano nel Libano del sud
(Cellula pubblica informazione del Sector West di UNIFIL)


WordPress.com News

The latest news on WordPress.com and the WordPress community.

OpinioniWeb-XYZ

Opinioni consapevoli per districarci nel marasma delle mezze verità quotidiane!

Notizie

Rispetto e onore al Tricolore!

Alamari Musicali

Piccolo contributo per diffondere, in Italia e nel mondo, la conoscenza e l'amore per le Bande e le Fanfare delle Forze Armate, dei Corpi di Polizia e delle Associazioni d'Arma della Repubblica Italiana, della Repubblica di San Marino e dello Stato della Città del Vaticano.

WordAds

High quality ads for WordPress

Geopolitica italiana

Rassegna di analisi, ricerche e studi sulle relazioni internazionali nello scenario mediterraneo

Rassegna Stampa Militare

Politica Estera, Difesa e Cooperazione Internazionale. Edito dal 2009

effenasca

welcome to my webspace, where you can find the activities I am interested in

militarynewsfromitaly.wordpress.com/

Rispetto e onore al Tricolore!

tuttacronaca

un occhio a quello che accade