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Intervento tempestivo dei militari dell’esercito nella metropolitana di Roma, rinvenuti due chili di marijuana

Straniero  bloccato  dai militari dell’Operazione Strade Sicure e arrestato dalla Polizia di Stato.

Militari dell'Operazione Strade Sicure con gli stupefacenti sequestrati (2)

Roma, 8 luglio 2017 – È accaduto nella tarda serata di giovedi, alla fermata metro C “Pigneto”, nel corso di un controllo da parte di personale dell’Esercito appartenente al raggruppamento Lazio-Umbria-Abruzzo, che opera sotto il comando della brigata Granatieri di Sardegna nell’ambito dell’operazione “Strade Sicure”.

All’uscita da un vagone della metropolitana l’atteggiamento elusivo di un cittadino extracomunitario che trasportava uno zaino ha attirato l’attenzione dei militari, in servizio presso il 1° Reggimento Granatieri, che vigilavano sulla banchina. I granatieri hanno approfondito il controllo e invitato il giovane ad aprire lo zaino, rinvenendo così  2,125 chili di marijuana.

Militari dell'Operazione Strade Sicure con gli stupefacenti sequestrati

Immediato l’intervento di una pattuglia di agenti della Polizia di Stato del commissariato di Castro Pretorio che, raccolta la segnalazione dei militari, hanno proceduto all’arresto e al sequestro della sostanza stupefacente. Condotto al commissariato di Trevi Viminale, il giovane, dopo gli accertamenti identificativi di rito, è stato trasferito presso il carcere di Regina Coeli in attesa di comparire dinanzi all’autorità giudiziaria.

Con la qualifica di agente di Pubblica Sicurezza, il personale dell’Esercito viene impiegato in sinergia con le Forze di Polizia nell’ambito dell’operazione “Strade Sicure”, che ha avuto inizio il 4 agosto 2008 per la vigilanza dei siti sensibili, comprese le principali fermate della metropolitana della Capitale.

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Fonte e immagini: Stato Maggiore Esercito
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Frosinone: carabinieri scoprono casa adibita alla coltivazione di marijuana, arrestato il proprietario

Frosinone, 26 luglio 2015 –  I militari del NORM della compagnia carabinieri di Frosinone il 24 luglio hanno portato a termine due importanti operazioni arrestando tre persone per detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Nel primo pomeriggio di venerdi i militari, all’interno di un’abitazione abitata da una insospettabile famiglia, hanno scoperto che in una stanza appositamente insonorizzata e tenuta chiusa a chiave era stata realizzata una serra professionale (di circa 20 metri cubi), dotata di costose e sofisticare apparecchiature per la ventilazione, termoregolazione, irrigazione e controllo dell’umidità.

L’impianto, era anche dotato di grosse lampade a led necessarie a creare le condizioni climatiche ideali per la rapida crescita delle 30 piante di marijuana, di cui circa la metà adulte ed in florescenza, mentre le restanti in pieno sviluppo. La peculiarità della coltivazione intensiva aveva lo scopo di far crescere e maturare le piante in due periodi, dando modo al “coltivatore” di avere un ciclo continuo di produzione di ingenti quantità di marijuana da poter immettere successivamente nei canali dello spaccio, previa celere essicazione attraverso appropriate apparecchiature.

L’ideatore di tale speculativa attività disponeva anche di un ingente quantitativo di terriccio, contenitori in plastica di varie sezioni (utilizzati per l’invasamento) nonché diverse taniche di acqua demineralizzata, insomma, tutto l’occorrente per una esplosiva e sicura crescita delle piante.

Le ricerche effettuate da parte dei militari operanti hanno permesso di rinvenire occultati in un altro locale della medesima abitazione, 5 involucri contenenti complessivamente circa 60 grammi di marijuana già essiccata e pronta allo spaccio, un bilancino di precisione, materiale vario per il confezionamento delle dosi e la somma di 1.000,00 euro circa, provento dello spaccio.

Grazie alle investigazioni i militari dell’Arma hanno arrestato un 22enne del capoluogo nella flagranza del reato di coltivazione e detenzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio, mentre sono in corso ulteriori accertamenti tesi ad accertare eventuali responsabilità a carico di altre persone abitanti nello stesso stabile.

Tutto il materiale rinvenuto è stato rimosso e posto sotto sequestro mentre l’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato tradotto presso la propria abitazione agli arresti domiciliari, in arresa del rito direttissimo.

Nel prosieguo dell’attività di contrasto, lo stesso personale del NORM della compagnia di Frosinone, nel corso di servizio perlustrativo, ha arrestato un 24enne ed un 22enne, entrambi del capoluogo, nella flagranza del reato di concorso in detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Infatti, i militari operanti hanno intercettato e bloccato i due uomini che, a bordo di un veicolo, hanno tentato di eludere i controlli e da una conseguente ed accurata perquisizione personale e veicolare, hanno rinvenuto due involucri contenenti rispettivamente 10 grammi di cocaina e 160 grammi di sostanza da taglio, nonché la somma di 120,00 euro suddivisa in banconote di piccolo taglio, il tutto sottoposto a sequestro.

Gli arrestati, espletale le formalità di rito sono stati sottoposti al regime degli arresti domiciliari in attesa del rito direttissimo.

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Fonte e immagini: Arma dei Carabinieri
(comando provinciale di Frosinone)

Fino Mornasco: carabinieri fermano carico di droga proveniente dall’estero

Fino Mornasco, 20 giugno 2015 – I militari della Stazione Carabinieri di Fino Mornasco (CO), coadiuvati dai colleghi del Nucleo Operativo e Radiomobile della compagnia Carabinieri di Cantù, il 18 mattina hanno eseguito un’importante operazione antidroga.

Da qualche tempo i militari finesi erano sulle tracce di carichi di marijuana in transito lungo la Statale dei Giovi, provenienti dall’estero e diretti in tutta Italia.

Giovedì i Carabinieri hanno intercettato e bloccato uno di questi carichi, proveniente da un Paese europeo e da poco giunto in Italia. I miltiari sapevano che il furgone aveva un carico di droga e hanno iniziato a seguirlo, e lungo uno slargo della S.S. 35 hanno fatto scattare il blocco ed il controllo. Il furgone è stato bloccato senza troppi problemi. Aperto il vano i militari vi hanno trovato una grossa scatola di legno con all’interno 57 confezioni di plastica termofuse, contenenti circa 30 chili e mezzo di marijuana. Tutte queste confezioni erano a loro volta chiuse all’interno di alcuni sacchi di plastica, anch’essi termofusi e sotto vuoto, nonché cosparso di citronella, in modo da cercare di annullare definitivamente l’odore di marijuana.

Un sistema di scatole cinesi utile a percorrere migliaia di chilometri in lungo ed in largo per l’Europa, ma inutile grazie alle indagini dei Carabinieri di Fino Mornasco, che aspettavano il carico “al varco”.

In manette un uomo del 1961, M.I., pluripregiudicato bergamasco, residente ad Albino (BG), che viaggiava sul furgone del complice, suo nipote, S.P., classe 1984, anch’egli bergamasco, domiciliato a Mozzo (BG), pregiudicato, che era rimasto nella sua officina di carrozzeria in attesa dello zio e del prezioso carico.

Contemporaneamente all’arresto dei militari finesi, invece, sono giunti in officina non lo zio, ma i Carabinieri di Curno (Compagnia Carabinieri di Bergamo), che hanno effettuato una perquisizione delegata dall’A.G. comasca. In officina i militari bergamaschi hanno trovato ben 125.000 Euro, provento di mesi di attività illecita, nonché un altro chilo di marijuana.

I soldi sono stati sequestrati e consegnati ai militari comaschi per l’indagine in seno alla procura lariana, mentre l’S.P. è stato arrestato in flagranza di reato per la detenzione ai fini di spaccio del chilo di marijuana. In officina a Mozzo zio e nipote avevano tutto il materiale per il confezionamento della droga. Traffico redditizio, visto che i soldi che i due guadagnavano con lo spaccio erano talmente tanti che per contarli si erano addirittura procurati una macchina conta-soldi. Ora lo zio è in carcere al Bassone, mentre il nipote ieri ha subìto il processo per direttissima a Bergamo.

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Fonte e immagini: Arma dei Carabinieri
(Comando provinciale di Como)

Caserta: sequestrato un solarium della marijuana. Recuperati dai carabinieri 5 kg. di marijuana e numerosi pannelli per l’essiccazione della droga

Caserta, 18 ottobre 2014 – Arrestato dai carabinieri del reparto operativo – nucleo investigativo del locale comando provinciale e dal personale del NAS, un ventenne della zona, per coltivazione e detenzione ai fini di spaccio. Nel garage preso in affitto dal giovane i militari dell’arma hanno trovato e sequestrato 5,00 kg di marijuana, contenuta in numerosi barattoli di vetro, in parte già suddivisa in dosi e pronta per essere immessa sul mercato.

Durante la perquisizione hanno sequestrato anche s un ingegnoso sistema di irradiamento luminoso a pannelli, con il quale l’arrestato riusciva a garantire la rapida essiccazione della marijuana e a conservare le proprietà stupefacenti del principio attivo. Oltre ai pannelli, il dispositivo era composto anche di un quadro elettrico, numerosi condensatori e diversi metri di cavi per alto voltaggio.

Nel locale è stato anche trovato materiale per la coltivazione della sostanza stupefacente, una bilancia di precisione e numerosi sacchetti per il confezionamento delle dosi. L’arrestato, pertanto, è stato associato presso la casa circondariale di Santa Maria Capua Vetere a disposizione della competente autorità giudiziaria.

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Fonte: Arma dei Carabinieri
(Comando provinciale di Caserta)

Piantagione di marijuana nel giardino di casa, finirà in un inceneritore. Il proprietario arrestato dai carabinieri

Cantù, 26 settembre 2014 – Continua il contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti da parte dei Carabinieri della Compagnia di Cantù. Questa volta, ancora una volta, i militari della Tenenza di Mariano Comense hanno colpito a Carugo, già obiettivo di attività e di arresti, anche in un recente passato, di spacciatori locali.

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A finire in cella è stato S.G., trentasettenne, già sottoposto alla detenzione domiciliare a casa propria a Carugo, appunto, per rapina. L’uomo, confidando nella sua astuzia, aveva iniziato una florida coltivazione di piante di marijuana, 104cm per l’esattezza, quasi pronte per il raccolto delle foglie. I militari si sono presentati all’alba in casa dell’uomo con l’intenzione di eseguire una perquisizione alla ricerca di droga. Ottimo risultato per i Carabinieri marianesi, visto il grasso bottino di piante alte tutte tra il metro e mezzo ed i due metri e mezzo fatte crescere nel giardino retrostante l’abitazione, in una zona della piccola palazzina lontana da occhi e “nasi” indiscreti. Tradotto in carcere col l’accusa di coltivazione e produzione di sostanze stupefacenti, ora il prigioniero è a disposizione dell’A.G.. Per le piante, invece, attende solo la distruzione all’inceneritore di Como.

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Fonte: Arma dei Carabinieri
(Comando provinciale di Cantù)

Coltivavano in un vivaio ortaggi e cannabis. Arrestata la coppia di “vivaisti” dai carabinieri

Reggio Calabria, 12 settembre 2014 – Continua l’incessante azione dei Carabinieri nella “lotta alla droga”. Questa volta un vero e proprio laboratorio di produzione della marijuana è stato scovato durante un blitz dei Carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria insieme ai colleghi dello Squadrone Eliportato Cacciatori di Calabria, di proprietà di due conviventi S.G. 40enne, incensurato e L. C. E. 34enne.

I militari, perquisendo l’abitazione della coppia, hanno trovato 40 grammi di marijuana già essiccata, un bilancino di precisione e diversi semi di cannabis indica. È stato inoltre trovato un kit costituito da un flaconcino di concime con relativo dosatore, libretto di istruzioni d’uso in più lingue e un rilevatore di temperatura. Alla luce di quest’ultimo ritrovamento, i militari hanno esteso la perquisizione nel terreno adiacente all’abitazione e hanno trovato 20 piante di cannabis indica di altezza compresa tra 30 cm e 1,20 metri, tutte irrigate da un sistema idrico formato da tubi di plastica flessibili ed alimentati da un ulteriore tubo in gomma.

Le piante di cannabis sono state coltivate insieme a delle piante di ortaggi così da favorirne il loro occultamento.

Inoltre, in uno dei terrazzamenti dello stesso terreno, all’interno di un manufatto in cartongesso, provvisto di grossi canali per areare il locale con relative ventole, erano installati sistemi di illuminazione a neon, condensatori di corrente e termostati, che costituivano un vero e proprio impianto per la produzione della droga. All’nterno del vivaio è stato rinvenuto anche un contenitore con 60 spugnette utilizzate come sostegno per la crescita di altrettanti germogli, di cui 43 già in fioritura, dove era appoggiato un rilevatore di temperatura/umidità come quello rinvenuto nell’abitazione. Trovati anche 9 flaconi di fertilizzanti liquidi per la concimazione e 4 flaconi stimolatori per la crescita delle piante giovani.

Nel corso dell’operazione, sul posto è anche intervenuto personale specializzato dell’Enel, che ha constatato che in atto vi era un furto di energia elettrica provvedendo, quindi, agli adempimenti di competenza. Alla luce di quanto accertato dai Carabinieri, i due conviventi sono stati immediatamente arrestati e portati presso la caserma della Stazione Carabinieri di Pellaro. Al termine delle formalità di rito, sono stati messi agli arresti domiciliari a disposizione dell’autorità giudiziaria che, successivamente, ha convalidato l’arresto operato dalla polizia giudiziaria.

Dalle analisi effettuate dal Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti del Comando Provinciale Carabinieri di Reggio Calabria i militari dell’Arma hanno potuto stabilire che da quanto sequestrato sarebbe stato possibile ricavare circa 240 dosi da immettere sul mercato della droga.

Con quest’ultima operazione eseguita, sono già 11 i soggetti arrestati dai Carabinieri della Compagnia di Reggio Calabria dall’inizio del mese in corso.

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Fonte: Arma dei Carabinieri
(Comando provinciale di Reggio Calabria)

Marijuana al posto del mangime per il cane, altro pusher in manette

Reggio Calabria, 10 settembre 2014 – Prosegue ininterrottamente l’azione repressiva nel settore della droga da parte dei carabinieri della compagnia di Reggio Calabria.

Dopo le brillanti operazioni portate a termine nella scorsa settimana che hanno permesso di sottrarre al mercato della droga oltre 50.000 dosi di marijuana, questa volta i Carabinieri della stazione di Rione Modena hanno arrestato in flagranza di reato V. G. di anni 27, disoccupato, con precedenti specifici in materia, poiché, a seguito della perquisizione domiciliare, è stato trovato in possesso di 1,100 kg di marijuana.

Al momento del blitz i militari hanno trovato all’interno di un contenitore in plastica, utilizzato per riporre il mangime del cane, una busta per sottovuoto contenente vari involucri della sostanza che pesava oltre un chilo. Inoltre, durante la perquisizione, i militari dell’Arma hanno trovato, occultato all’interno di un armadio a muro, un bilancino di precisione con sopra dei residui di marijuana.

Alla luce di quanto sopra, il presunto pusher è stato immediatamente arrestato e condotto presso la caserma del comando provinciale di Reggio Calabria, da dove al termine delle formalità di rito, è stato condotto davanti all’autorità giudiziaria reggina, che ha convalidato l’arresto e il 27enne è stato messo agli arresti domiciliari.

Le analisi effettuate dal laboratorio analisi sostanze stupefacenti del comando provinciale carabinieri di Reggio Calabria hanno permesso di verificare analiticamente che dalla predetta sostanza stupefacente sarebbe stato possibile ricavare circa 5.000 dosi da immettere sul mercato della droga.

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Fonte: Arma dei carabinieri
(Comando provinciale di Reggio Calabria)


Carabinieri trovano una vasta piantagione marijuana. Arrestato il “produttore”

Calanna (RC), 5 settembre 2014 – Arrestato in flagranza di reato A.G., un 55 enne di Reggio Calabria, dai carabinieri Calanna, e di Villa San Giovanni. L’uomo è ritenuto responsabile dei reati di produzione a fini di spaccio di ingente quantitativo di sostanza stupefacente.

I militari dell’Arma, durante la perquisizione domiciliare, estesa anche alla sua vecchia abitazione di residenza, hanno scoperto, in un terreno da lui utilizzato, diverse coltivazioni di piante di marijuana, alcune già in buono stato di maturazione ed altre ancora di piccole dimensioni. In particolare, celata tra la fitta vegetazione, i militari hanno trovato una piantagione di ben 230 piante, alte in media 3 metri, per le quali era stato realizzato un sistema di irrigazione “a caduta”.

Inoltre, come se non bastasse, all’interno di un capannone, ubicato sempre nello stesso terreno, sono state ritrovate altre 109 piante di marijuana, di altezza variabile dai 3 ai 4 metri, piantate all’interno di fusti in plastica ed altre 119 piantine di piccole dimensioni, altezza dai 10 ai 30 cm, messe all’interno di contenitori di polistirolo.

I carabinieri hanno anche recuperato un barattolo in vetro, che conteneva 440 semi di piante di cannabis, pronti per essere utilizzati per altre coltivazioni.

Al 55enne, la cui posizione era già di per sé compromessa, è stato contestato anche il reato di furto aggravato di energia elettrica, poiché tramite un bypass al contatore di energia elettrica alimentava il capannone, e la detenzione abusiva di un caricatore e 6 munizioni cal. 6.35, regolarmente denunciate ma detenute in località diversa da quella comunicata.

L’arrestato, dopo le formalità di rito è stato ristretto presso la casa circondariale di Reggio Calabria, in attesa della convalida dinanzi al G.I.P. La piante di marijuana, previa campionatura per le analisi di laboratorio, sono state estirpate e distrutte dai militari operanti.

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Fonte: Arma dei Carabinieri
(Comando provinciale di Reggio Calabria)

Palermo: blitz della polizia nel quartiere Zen 2. Sequestrate armi e droga. Rinvenuta una piantagione di marijuana

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Palermo, 31 Agosto 2014 – La Polizia di Stato di Palermo ha eseguito numerose perquisizioni all’interno del quartiere Zen 2. I serrati controlli, operati dagli agenti del commissariato di P.S. “San Lorenzo”, hanno consentito di rinvenire una piantagione di marijuana, diverse quantità di sostanza stupefacente, verosimilmente del tipo marijuana, nonché un piccolo arsenale costituito da armi da guerra e munizionamento.

Il blitz è scattato all’alba, gli agenti hanno fatto irruzione all’interno di diversi appartamenti del quartiere. In particolare i poliziotti hanno rinvenuto in un garage un’intercapedine, protetta da una grata di ferro, dietro alla quale hanno trovato una serra costruita ad arte, con impianti idrici, elettrici nonché di condizionamento, tutti accorgimenti necessari per la sopravvivenza di 84 piante di marijuana.

All’interno del locale, inoltre, è stato rinvenuto un vero è proprio laboratorio con bilancini di precisione e tutto l’occorrente per suddividere la sostanza raccolta ed essiccata e confezionarla per la vendita. Gli agenti hanno recuperato altresì 17 dosi di marijuana già confezionate in apposite bustine.

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La presenza di impianti idrici ed elettrici ha indotto gli agenti ad accertare la presenza di eventuali allacci abusivi alla rete di fornitura elettrica, circostanza che è stata confermata poco dopo con ausilio di personale tecnico dell’Enel. Inoltre, gli agenti hanno riscontrato nel garage la presenza di una piccola santabarbara.

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In un angolo buio occultato da residui di materiale edile, all’interno di una busta di plastica sono state trovate:

  • 1 pistola a tamburo cal. 38 marca Smith& Swesson,
  • 1 pistola a tamburo cal. 357 marca Dan Wesson Arms,
  • 1 fucile a canne mozze cal. 12 lunghezza canna 32,5 cm, manico 28,
  • 1 strumento metallico con forma cilindrica con percussore a colpo singolo nota come “penna pistola”,
  • 12 proiettili cal. 7,65,
  • 1 proiettile cal. 9×21,
  • 90 proiettili cal. 38 special camiciati,
  • 37 cartucce per fucile cal. 12.

I poliziotti hanno sequestrato le piante, le armi, la droga rinvenuta e arrestato i soggetti nella cui disponibilità è stata riscontrata il garage, in quanto trovati in possesso delle chiavi del cancello in metallo, ingresso del garage.

Schermata 08-2456901 alle 12.51.07Due le persone arrestate, entrambe palermitane, sono ritenute responsabili in concorso dei reati di produzione e coltivazione di sostanza stupefacente del tipo cannabis/marjiuana, detenzione abusiva di armi clandestine e del relativo munizionamento, furto aggravato.

L’operazione ha consentito di togliere dal mercato della droga le 84 piante il cui valore è stato calcolato approssimativamente pari a circa 126.000,00 euro e 370 grammi di marijuana che avrebbero fruttato circa 3.700,00 euro.

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Fonte: Polizia di Stato
(Questura di Palermo)

 


Rieti: trovata una piantagione di marijuana, arrestato un 44enne

carabinieri

 

PIANTAGIONE-MARIJUANACasperia (RI), 28 agosto 2014 – Nel bosco demaniale di Casperia i carabinieri della locale stazione, già da giorni avevano individuato una enorme piantagione di marjuana.

Una piantagione rigogliosa, al riparo da occhi indiscreti e circondata da alberi ad alto fusto, di quasi 140 piante alte tra il metro e mezzo ed i tre metri, oltre a 40 piante già tagliate ed in attesa di essere essiccate e tritate per l’uso.

I militari dell’Arma si appostano per giorni interi in attesa di scoprire qualcosa. Ecco che un uomo si reca sul posto e con un impianto a caduta di irrigazione, preleva l’acqua direttamente dal vicino torrente e inizia ad innaffiare la piantagione. In quel momento i militari intervengono ed arrestano l’uomo. Si tratta del quarantaquattrenne d. A. S. del luogo, già noto alle forze dell’ordine.

Le piante sono state estirpate dal terreno e sequestrate, in attesa di essere analizzate. L’uomo è stato portato a casa sua e messo agli arresti domiciliari, a disposizione della procura di Rieti.

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Fonte: Arma dei Carabinieri
(Comando provinciale di Rieti)

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