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Marina Militare: precisazione in relazione agli articoli pubblicati relativi al termine dell’operazione Mare Nostrum

logo marinaRoma, 29 ottobre 2014 – Le notizie riportate oggi sulle diverse testate giornalistiche riguardo il termine dell’operazione Mare Nostrum, non riflettono il pensiero della Marina Militare che opera in perfetta sintonia con il Governo e in particolare con il Ministero dell’Interno  in ottemperanza alle direttive governative impartite.

Per quanto riguarda il senso delle risposte date dall’ammiraglio Foffi, durante il convegno tenuto a Bruxelles ieri, si limita di fatto a indicare che il termine dell’operazione dipende da decisioni che appartengono al livello politico.

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Fonte: Marina Militare
(Ufficio Pubblica Informazione)

Mare Nostrum: catturati 7 trafficanti di esseri umani. Falsa avaria in mare per attirare i soccorsi 

Catania, 27 ottobre 2014 – Durante l’operazione Mare Nostrum è stata rilevata una nuova strategia messa in atto dai trafficanti di essere umani, i cosiddetti scafisti, nel trasporto di migranti dalle coste dell’Africa all’Italia.

Il 24 ottobre, un peschereccio ha dichiarato lo stato di avaria per attirare in soccorso una nave mercantile di passaggio in quell’area. Una volta trasbordati i migranti, il peschereccio si è dato alla fuga, riprendendo la rotta verso la costa africana.

A seguito della comunicazione del mercantile è stata allertata nave Euro della Marina Militare, in pattugliamento nelle aree assegnate all’operazione Mare Nostrum, che ha intercettato il peschereccio.

A questo punto, il natante in fuga, in accordo con le direttive della centrale operativa della Marina Militare e in stretto coordinamento con Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Catania è stato fermato. Il law enforcement messo in atto dalla fregata, anche con l’impiego di warning shots (colpi di avvertimento), con l’intento di fermare la fuga dell’imbarcazione ha portato alla cattura di sette presunti scafisti.

Il mercantile E. Maersk è giunto nella giornata di sabato nel porto di Catania dove ha sbarcato i 221 migranti soccorsi. Mentre, la fregata Euro arriverà nello stesso porto domani.

Da quando è iniziata l’operazione Operazione Mare Nostrum sono stati assicurati alla giustizia 364 scafisti.

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Fonte: Marina Militare
(Ufficio Pubblica Informazione e Comunicazione)

Mare Nostrum: nave Fenice intercetta un peschereccio, salvati 172 migranti e individuati 13 scafisiti

Nave fenice

Capo Passero (SI), 22 ottobre 2014 – Nella giornata del 16 ottobre un peschereccio con 171 persone a bordo più 14 membri di equipaggio, proveniente dalle coste egiziane e diretto verso quelle italiane, è stato intercettato dalla corvetta Fenice, unità del 29° gruppo navale dell’Operazione Mare Nostrum, al largo delle coste siciliane a circa 120 miglia a sud-est di Capo Passero.

Il peschereccio, apparso fin da subito sovraffollato, oltre che in precarie condizioni di galleggiabilità e stabilità, ha indotto il comandante di Nave Fenice, tenente di vascello Claudia Di Paolo, a dichiarare lo stato di emergenza e a predisporre l’Unità al soccorso dei migranti e al controllo del rischio biologico.

Portati a bordo i 171 migranti, tra cui donne e bambini, ulteriori 14 uomini si dichiaravano “equipaggio” del peschereccio e, con fare sospetto, si rifiutavano di salire a bordo della corvetta della Marina Militare. Il comandante, valutato il comportamento sospetto dei 14 membri dell’equipaggio del peschereccio, in stretto coordinamento con il sostituto procuratore presso la procura della repubblica di Siracusa, dott. Antonino Nicastro, esercitava i poteri di polizia in alto mare, consistenti nell’inchiesta di bandiera con diritto di visita, con l’obiettivo di individuare eventuali elementi di responsabilità afferenti al reato di favoreggiamento all’immigrazione clandestina.

I fucilieri della Brigata Marina San Marco, inviati a bordo del peschereccio, riscontravano l’allagamento di alcune zone interne a causa di una infiltrazione di acqua dall’asse dell’apparato motore, una perdita di gasolio e l’avaria dell’impianto elettrico e per tali ragioni trasbordavano i 14 membri dell’equipaggio, tutti egiziani, a bordo di nave Fenice e assicuravano il peschereccio a rimorchio della stessa unità militare.

Dalle dichiarazioni spontanee dei migranti, rese a bordo durante il trasferimento nel porto di Augusta, sono emerse determinanti indicazioni comprovanti le responsabilità di alcuni dei 14 membri dell’equipaggio, collusi con le organizzazioni criminali dedite al traffico di esseri umani via mare.  Si è appreso che il viaggio è iniziato il 7 ottobre su un primo peschereccio partito dalla Turchia e il 10 ottobre è avvenuto, al largo delle coste egiziane, il trasferimento sul peschereccio fermato, diretto verso le coste italiane.

Giunti nel porto di Augusta i 14 membri dell’equipaggio del peschereccio sono stati consegnati agli uomini del gruppo interforze per il contrasto all’immigrazione clandestina presso la procura della repubblica di Siracusa, costantemente aggiornati sull’evolversi della attività di indagine avviata a bordo di nave Fenice.

Il gruppo interforze, dopo  ulteriori indagini, ha proceduto al fermo di 13 soggetti con l’accusa di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e al sequestro del peschereccio.

Il contrasto alle organizzazioni criminali è anche una missione dell’Operazione Mare Nostrum e dal 18 ottobre 2013 ad oggi sono 351 gli “scafisti” arrestati e 9 le imbarcazioni maggiori sottratte alla rete di criminali che lucrano sul traffico di esseri umani via mare. Un risultano raggiunto grazie soprattutto ad una stretta collaborazione tra la Marina Militare e le Procure della Repubblica Catania e Siracusa.

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Fonte: Marina Militare
(Ufficio Pubblica Informazione e Comunicazione)


Mare Nostrum: un anno di soccorsi, aiuti e contrasto ai trafficanti di uomini. Oltre 152.000 i migranti assistiti


Roma, 20 ottobre 2014 – L’operazione Mare Nostrum (OMN) lo scorso 18 ottobre ha compiuto una anno e a bordo di nave San Giorgio, unità attualmente sede di comando del Comando del 29° Gruppo Navale (CGN29),  si è svolta la tradizionale cerimonia dell’ammaina bandiera, con l’equipaggio schierato sul ponte di volo per ricordare questo giorno.

Un anno di intenso lavoro per gli equipaggi delle nostre navi che vede la Marina Militare cooperare con enti e associazioni in una delle più imponenti missioni umanitarie del dopoguerra. Un impegno che ad oggi ha consentito di raggiungere importanti obiettivi, come aver contribuito a salvare la vita di migliaia di persone.

Il 18 ottobre 2013 il governo italiano, dopo i tragici eventi del 3 e dell’11 ottobre occorsi al largo di Lampedusa, ed anche a causa di uno straordinario incremento del fenomeno migratorio proveniente soprattutto dalle coste nord-africane, ha disposto l’attivazione dell’Operazione Mare Nostrum. La Marina Militare, in stretta sinergia con il Comando Generale delle Capitanerie di Porto, la Direzione Centrale dell’Immigrazione e della Polizia delle Frontiere del Ministero dell’Interno, con il supporto della Guardia di Finanza, dell’Aeronautica Militare, della Polizia di Stato, dei Carabinieri, inizia la sorveglianza costante delle acque dello stretto di Sicilia e a sud dell’isola di Lampedusa.

Dopo 365 giorni di attività, condotta 24 ore su 24, i migranti assistiti dai mezzi impegnati nel dispositivo Mare nostrum sono stati oltre 152.000 tra uomini, donne e bambini. 

Più di 95.000 migranti recuperati dalle navi della Marina Militare; 351 trafficanti di esseri umani assicurati alla giustizia grazie anche alla cooperazione con le procure interessate; 9 navi maggiori sequestrate. Risultati raggiunti grazie all’utilizzo di 32 navi militari, 2 sommergibili e elicotteri ed aerei che si sono avvicendati dall’inizio dell’operazione con l’impiego di una media di 900 militari al giorno; quasi 60 i trasporti sanitari con elicottero effettuati in emergenza; 13 i boarding su navi sospette da parte dei team di fucilieri della Brigata Marina San Marco.  

A un anno dall’inizio dell’OMN gli sforzi da parte della Marina Militare, Aeronautica Militare e di tutte le Amministrazioni e Corpi Armati dello Stato coinvolti, non si sono fermati. Nel corso di quest’anno numerose collaborazioni sono nate con lo scopo comune di salvaguardare la vita umana in mare e allo stesso tempo garantire una adeguata cornice di sicurezza sanitaria e controllo dei migranti che giungono sul nostro territorio. In particolare sono da menzionare:

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Fonte: Marina Militare

 

 


Mare Nostrum: sequestro peschereccio, grande soddisfazione del capo di SMD per l’eccellente lavoro della Marina Militare

 

Roma, 2 ottobre 2014 – Il capo di stato maggiore della difesa, ammiraglio Luigi Binelli Mantelli, ha espresso grande soddisfazione per i risultati dell’operazione condotta dal personale e dai mezzi della Marina Militare impegnati nell’operazione Mare Nostrum, che ha portato al sequestro di un peschereccio e al fermo di 16 scafisti: “Esprimo la mia grande soddisfazione per l’eccellente risultato di questa operazione che ha consentito di condurre nelle mani della giustizia altri mercanti di morte”.

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Fonte: Stato Maggiore della Difesa

Mare Nostrum: altri 4.000 migranti portati in salvo dalla Marina Militare

1 settembre 2014 – Durante il fine settimana i mezzi aeronavali della Marina Militare insieme ai mezzi della Capitaneria di Porto, sono stati continuamente impegnati nel soccorso ai numerosi migranti in arrivo dalle coste del nord Africa.

Tra venerdì e domenica sera sono state assistite quasi 4.000 persone dalle navi impegnate nell’operazione Mare Nostrum tra cui le fregate Scirocco, Euro e Fasan, il pattugliatore Libra,  la corvetta Chimera e la nave anfibia San Giusto e gli elicotteri imbarcati, i pattugliatori Fiorillo e Diciotti della Capitaneria di Porto.

Il pattugliatore Diciotti della Capitaneria di Porto ha a bordo 910 migranti. Ancora non si conosce il porto di destinazione. La fregata Scirocco ha sbarcato lo scorso sabato 323 migranti a Napoli.

La fregata Fasan arriverà in mattinata a Salerno con 1.040 migranti.

La nave anfibia San Giusto, con a bordo 1593 migranti, arriverà domani, in mattinata, a Reggio Calabria.

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Fonte: Marina Militare


Mare Nostrum: in arrivo 546 migranti su navi marina militare (video)

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Roma, 28 agosto 2014 – In arrivo a Taranto e Palermo due navi della Marina Militare con a bordo in totale 546 migranti soccorsi ieri nello Stretto di Sicilia.

Il pattugliatore Sirio ha soccorso 221 migranti (49 donne e 73 minori) che sbarcherà domani mattina a Palermo.

La corvetta Fenice ha invece imbarcato i 325 migranti soccorsi dalla motonave HS Medea (70 donne e 122 minori). Saranno sbarcati domani mattina a Taranto.

La motonave Proteas (Grecia) ha recuperato 222 migranti (28 donne e 10 minori). Saranno sbarcati domani ad Augusta.

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Questo video non esiste
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Fonte e immagini: Marina Militare

La Questura di Palermo smentisce l’assenteismo dei poliziotti per malattia

Palermo: sono sbarcati al porto di Palermo cinquecento migranti, salvati nei giorni scorsi nel canale di Sicilia. 

Palermo, 7 agosto 2014 – Alle ore 07:30 di stamani, è attraccata al porto di Palermo la nave militare Urania con a bordo 529 migranti, di cui 47 donne e 55 minori, tutti tratti in salvo nei giorni scorsi nel canale di Sicilia, nell’ambito dell’operazione Mare Nostrum.

Le complesse attività di accoglienza, identificazione, fotosegnalamento e vigilanza dei migranti arrivati in porto si sono svolte regolarmente. La Questura di Palermo afferma che è “decisamente smentito quanto riportato da alcune agenzie di stampa secondo cui il 90% dei poliziotti palermitani comandati oggi di servizio al Porto, si sarebbe “dichiarato malato”.

L’assenza per motivi di salute ha, infatti, interessato solo una esigua, fisiologica percentuale (poche unità) del complessivo dispositivo impiegato nei relativi servizi.

La temporanea indisponibilità non ha pertanto minimamente inficiato l’operatività o compromesso le condizioni di sicurezza delle attività di accoglienza che, svolte nel massimo rispetto dei vigenti protocolli sanitari e con il corretto utilizzo dei dispositivi di protezione individuali, hanno avuto termine addirittura in anticipo rispetto all’orario previsto.

Nessuna particolare preoccupazione si registra negli operatori di Polizia, regolarmente sottoposti ai previsti controlli.

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Fonte: Polizia di Stato
(Questura di Palermo)

 


Lampedusa: individuati dalla Polizia tre barconi al largo con 700 migranti, allertata la Marina Militare

LA POLIZIA DI STATO INDIVIDUA TRE BARCONI LARGO DI LAMPEDUSA CON CIRCA 700 MIGRANTI A BORDO. IMMEDIATAMENTE ALLERTATI I SOCCORSI DELLA MARINA MILITARE. UNA UNITÀ DI APPOGGIO CHE NAVIGA NELL’AREA STA PER RAGGIUNGERLI.  

Agrigento, 17 luglio 2014 – Un equipaggio della Polizia di Stato del Reparto Volo di Pratica di Mare, a bordo di un velivolo P.180 in servizio di perlustrazione del tratto di mare a  sud di Lampedusa, ha intercettato a 170 miglia dalla costa dell’isola siciliana tre barconi con circa 700 persone a bordo. Immediatamente allertata la Marina Militare Italiana che coordina l’operazione Mare Nostrum, e l’unità navale più vicina all’area sta per raggiungere i migranti per prestare i soccorsi.

Fonte: Polizia di Stato
Immagine: © aeromedia.it


Libia: aggiornamento sull’impiego dei militari italiani durante il Ramadan

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Libia, 7 luglio 2014 – Quindici militari italiani, impiegati nell’ambito della Missione italiana in Libia (MIL), in qualità di istruttori delle Forze di Sicurezza libiche, sono oggi pomeriggio imbarcati su Nave VEGA, impiegato nel dispositivo Mare Nostrum e già presente in area, per rientrare in Italia in quanto i corsi sono stati sospesi per il Ramadan. Rimane a Tripoli un nucleo di coordinamento con le Forze Armate libiche.

Precisazione di SMD sull’avvicendamento del personale

In merito ad alcune notizie di stampa sull’avvicendamento di personale dei fucilieri di Marina sulle navi impegnate nell’operazione Mare Nostrum, lo Stato Maggiore della Difesa precisa che tale tipo di operazione avviene di prassi in porto, ma in considerazione dell’attuale situazione di instabilità in Libia è stato deciso di farlo in mare a guadagno di tempo per far fronte a qualsiasi situazione dovesse verificarsi per garantire la protezione del personale italiano che vi opera.

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Fonte: Stato Maggiore della Difesa


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